Pink industry - Low Technology (1983, ristampa 2008)
Ristampa con gradito EP incluso, più inediti vari che vabbè, se avrò tempo e voglia prima o poi ascolterò (ma direi di no).
Titolo geniale (sono proprio i suoni e la tecnologia usati nel disco: si sentono TR606 e TB303, già all'epoca erano elettronica povera - e oggi invece sono oggetti di culto, mah...)
Alcuni pezzi imperdibili, su tutti il finale "This is the end": Jayne Casey era la Nico della new-wave, e i Pink Industry un gruppo che esemplifica perfettamente quella che - adesso - viene chiamata "cold-wave" o "minimal-synth" (definizioni assolutamente non usate all'epoca della pubblicazione di questi dischi) e che ha fatto nascere un piccolo culto intorno a band come questa, Schleimer K, Minny Pops, Weimar Gesang, Jeunesse d'Ivoire e tanti altri.
Tinariwen - Tassili (2011)
Mi piace il senso corale della musica, il sapore psichedelico dei suoni e il canto chiamata-risposta tra voce solista e coro.
Mi spiace l'assenza di suoni "sporchi", la relativa monotonia delle melodie - ma questo è probabilmente dovuto al mio orecchio non avvezzo a questo tipo di musica e alle sue scelte melodiche.
I testi sono ovviamente incomprensibili, e visto l'unico frammento in inglese ("Tenere you're the treasure of my soul") direi meglio così: non siamo molto lontani da "Romagna mia Romagna in fiore tu sei la stella tu sei l'amore".
Se un gruppo lombardo provasse a cantare, magari in dialetto, una roba tipo "Val Camonica sei il tesoro della mia anima" verrebbe - giustamente - tacciato di idiozia leghista molesta...
Neon - Oscillator (1979?, 2008)
Neon - Crimes of Passion Redux (1987-1988, ristampa 2011)
Grazie alla Spittle Records (e a Soulseek, ahem...) sono stati pubblicati:
1 - "Oscillator", in teoria il primo concerto dei Neon nel 1979?
Non capisco come possa esistere una registrazione così tecnicamente valida di quel concerto, nè quanti cazzo di synth usassero all'epoca i Neon.
Mi sa tanto di falso.
Se sbaglio, domando scusa.
2 - la riedizione della trilogia "Crimes of Passion", tre EP post-Rituals (cioè l'unico LP pubblicato dai Neon, tolte antologie e ristampe varie).
Come tutti i dischi del gruppo fiorentino, sempre un pelo in ritardo sui tempi.
Ora il problema non si pone, è tutto "passato e nostalgia", ma loro, anche per casini vari esterni, arrivavano sempre un pochino dopo.
I tre EP raccolti (spero in ordine cronologico, se no sto dicendo cazzate) vanno in dimuinendo, il primo buono, il secondo passabile, l'ultimo scarso.
Kryptasthesie - The Bodynaut/Dream Machine (1996)
Questo è un gruppo che mi sarebbe dovuto piacere, e invece boh, non sono mai riuscito ad andare oltre un generico apprezzamento.
E sì che li ho sentiti la prima volta ai tempi di VM, con la loro prima cassetta, quando erano più wave che altro, e li ho sempre seguiti fino ai dischi per la inglese Delerium, e abbiamo pure suonato allo stesso "festival" di Vado Ligure di una marea di anni fa.
Ho recuperato grazie a Soulseek (ecchepalle, direte voi, e ciavete ragione) questo EP con due pezzi, che mi ero perso quando uscito.
Beh, "The Bodynaut" è veramente fantastico, malinconico e psichedelico quanto basta per piacermi molto.
Il resto, prima o poi lo riascolto.
Altre robe:
Steeplejack - Serena Maboose (1987)
Me li ero persi all'epoca, recuperati grazie all'ottimo blog "Native Bride". Rock, un po' di chitarre acide qui e lì, nel complesso trascurabili.
O forse tali mi sembrano perchè non li ho consciuti "in diretta" (e succede spesso). Però difficilmente li ascolterò una seconda volta.
Minox- Lazare (1986, ristampa 2008)
Gruppo che ha perso quasi tutto il suo fascino con gli anni.
Aaron Martin - Grass Wounds (2009)
"Modern classic", violoncello e archi vari. Nè bello nè brutto, quindi inutile.
Emphemetry - Twinklebox/Old Dreams (2012)
Due nuovi pezzi in download gratuito solo digitale.
Molto pianofotrte, pezzi belli, ma non all'altezza del recente cd.
Fovea Hex - Here is Where we Used to Sing (2011)
Promettevano molto da quello che avevo letto: invece, tolto l'ovvio paragone vocale con Nico (a volte la cantante rasenta il palgio, sia per il timbro che per le scelte melodiche, che rifanno Nico pari pari) il disco rimane in un ovvio e poco interessante mix di folkerie acustiche.
Gonjasufi - MU.ZZ.LE (2012)
Nuovo disco, boh.
Interessante perchè (almeno per me) è un suono "mai sentito prima" (o poco sentito), però a differenza del precedente "A Sufi and a Killer", lunghissimo ed estenuante, è corto (10 pezzi) ma suonato/registrato/prodotto malissimo, con suoni brutti e canzoni che fanno fatica a venir fuori dalla povertà tecnica delle registrazioni.
Non lo capisco, ma può darsi che si meriti un riascolto.
Nadja - Excision (2012)
Ci ho provato, ne ho scaricato uno a caso tra i millemila esistenti.
Due casi: sono stato sfigato e ne ho scaricato uno dei più brutti, oppure i Nadja suonano proprio così.
Ci sono tutti i clichè della musica drone/noise, senza nemmeno uno spunto che sia meno che banale e poco interessante. Magari proverò con un altro disco, ma non credo.
Natural Snow Building - Chants of Niflheim (2011)
Drone-folk-psichedelico per il duo francese, che in questo lavoro oscilla tra banalità drone e interessanti spunti acustici, non lontanissimi dagli ultimi Flying Saucer Attack.
Musica comunque "pesante", eh, ma sono un gruppo da seguire.
Mark Lanegan Band - Blues Funeral (2012)
Ecco, appunto: funerale per la musica di Mark Lanegan, un disco oltre il brutto.
Note e links:
Oggi non ciò voglia, usate Google che i link si trovano.
Blog a chiusura estemporanea
("A mio parere, secondo me, io penso che, credo ma potrei sbagliarmi, la mia umile opinione è che, se non è troppo disturbo
mi azzarderei a sostenere che" - distribuire a piacere in ogni cosa da me scritta!)
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giovedì 2 febbraio 2012
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