venerdì 22 novembre 2013

La livella

Ci sono stata tre volte in Sardegna.

Venite dal Continente?

Ce lo chiedevano quasi tutti gli autoctoni quando noi, carichi di teli mare, creme solari, occhiali Gucci e Vanity Fair in borsa camminavamo lungo sentieri con poche o nulle indicazioni turistiche alla ricerca di luoghi inesplorati, conosciuti solo dai residenti, vergini.



Immuni allo stupro dei lettini e degli ombrelloni, dei chioschi sulla spiaggia e degli stabilimenti balneari.



Qualcuno, addirittura, estremizzava con un venite dall'Italia?

Non lo so il perché ma a me l'indipendenstismo sardo ha sempre fatto sorridere. Pure quello padano, a dirla tutta. Se non fosse che poi quell'esaltazione campanilistica ce la siamo trovata nelle file dei deputati. Brutta storia.

Ho amato tanto la Sardegna. Perché il mare della Sardegna non lo trovi nemmeno alle Maldive o forse sì ma in Sardegna si mangia meglio. Molto meglio. L'ho amata tanto perché è stata la nostra prima vacanza insieme, da coppia. E resta la più bella.  E poi quei pesci colorati sul fondale di Cala Lunga io credevo li avrei visti solo con la voce di Piero Angela come sottofondo. Invece certi luoghi meravigliosi esistono davvero e sono pure incredibilmente vicini.



A Lampedusa invece non ci sono mai stata, in realtà non ho mai visitato la Sicilia e dovrei proprio rimediare. Non sono mai stata nemmeno in Somalia o in Eritrea che a differenza delle due più grandi e belle isole italiane non vantano nessuna particolare attrazione turistica. Vantano guerre, povertà, disperazione e morte. Non proprio un luogo adatto per le ferie d'agosto, non trovate?

Questo, però, non vuol dire che gli autoctoni somali o eritrei, tra l'altro tutt'altro che indipendentisti e campanilisti, meritino meno rispetto dei sardi. Ne da vivi, ne da morti.

Perché siamo tutti uguali.

E no, non sono banale. Non sto cedendo alle lusinghe del qualquismo per rimediare plausi nei commenti.

Non sono banale perché, non so cosa sia accaduto sulle vostre, ma sulla mia bacheca di Fb ho letto stati  che attribuivano alla morte un diverso valore a seconda della nazionalità del defunto. Gli italiani valgono il lutto, gli immigrati no.

Diciassette morti italiani valgono di più di 300 immigrati

Questo ho letto. E una trentina di mi piace a corredo.

Come se la morte non fosse abbastanza, come se la morte non azzerasse le distinzioni. Come se la morte non fosse una livella.

Non so voi, ma io i morti me li piango.

Tutti.

35 commenti:

  1. Non vuoi applausi e io non te ne farò, ma sappi che ogni mio neurone intelligente (senza specificare il numero) ti sta facendo una standing ovation.

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    1. Scommetto che il numero è altissimo Micol ;)

      Grazie ai tuoi neuroni intelligenti :)

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. "Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
    T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
    che staje malato ancora e' fantasia?...
    'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
    Sarebbe fantastico se il tuo pensiero fosse una banalità
    Purtroppo non è cosi

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    1. Già. E' avvilente sapere di non essere banale certe volte.

      Bacio Marita

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  4. Non sei banale. Certo che la morte ci rende tutti uguali. Siamo tutti esseri umani, e le nostre vite valgono tutte lo stesso. Non c'è discussione e non tollero "se", "ma" "però". Io mi sono stufata di leggere commenti razzisti su facebook, e non appena ne leggo uno, se quella persona fa parte dei miei "amici", semplicemente la cancello. Non mi interessa leggere quello che scrive, se scrive queste cose. Bacio cara, dai che è venerdì..

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    1. Hai ragione in certi casi, semplicemente, andrebbero rimosse le "amicizie".

      Bacio Ellie

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  5. Ancora applausi e sottolineature per tutto il post, princess.
    La gente non so che abbia in testa, se non segatura.
    I morti ce li piangiamo sempre e sono sempre il frutto di cattive decisioni prese dall'uomo stesso. E quindi sono anche lacrime amare che bruciano il viso.

    p.s. In Sicilia devi venire. Se ti è piaciuta la Sardegna, ti piacerà anche l'altra isola.
    Però, poi non fare come qualche romano che m'ha detto che "in fondo, la Sicilia è la Sardegna dei poveri".

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    1. Non vedo l'ora di visitare la Sicilia Emme. E non capisco come sia possibile che io non ci sia ancora mai stata.
      Quei romani non erano romani degni delle sue bellezze, è evidente :)

      Bacio cara

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  6. Nella mia bacheca vorrei trovare più persone come te che scrivono cose così!!

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    1. E invece pare che siamo noi le eccezioni. Brutta storia.

      Bacio Lila

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  7. Quoto Lila. Che poi mi chiedo perché siano miei "amici" anche solo virtuali dei tipi così.

    C.

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  8. Alcune persone vivono delirando. La xenofobia, uno dei mali dei nostri giorni.

    Ti saluto. Astro

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  9. a suo modo anche facebook è una livella.... e il livello è piuttosto basso da quelle parti, non darei molto peso a quello che si dice !!

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    1. Io tendo ad ignorare gran parte delle stronzate che leggo. Tipo i sedicenti nostalgici di epoche mai vissute che postano il faccione del Duce, per esempio. Ma quando si tratta di morti beh, mi rode troppo il chicchero per stare zitta.

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  10. Brava. Nient'altro da aggiungere. gaia

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  11. io anche ho letto certe cose con parole diverse e ne leggo di simili in ogni occasione, mi consolo generalmente pensando alla pochezza delle vite (realmente constata) di chi scrive, perchè le due cose si accompagnano miseramente...

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    1. Vero. Non è la prima volta che leggo stati simili. Queste persone forse sono solo da commiserare.

      Bacio Nina.

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  12. ...sei una gran bella persona Socia...
    ma non ne avevo la benché minima perplessità...

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    1. Oh tesoro, che bello leggere 'sta cosa di lunedì mattina :)

      Ti bacio

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  13. le tante forme della stupidità, una storia che ritorna.

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  14. L'ignoranza è una brutta bestia! Tu sei una gran bella persona e ciò che hai scritto è estremamente vero! I morti, tutti, vanno pianti e rispettati in virtù del fatto che fossero persone, esseri uomini come noi e su questo non ci sono distinzioni siamo tutti uguali! Un bacio

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    1. Soprattutto per chi la subisce. Il brutto di avere a che fare con una persona ingnorante è che ogni tipo di conversazione finirebbe con l'essere sterile. Non se ne cava nulla da persone così.

      Grazie Anonima, un bacio

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  15. Certa meschina gente ha un tale terrore di questa "livella" (meravigliosa la poesia di Totò!!) che per scongiurarla arriva a vivere una vita pidocchiosa per risparmiare soldi e comprarsi un bel tombone-mausoleo, un bel monumento di marmo, platino e oro.
    Ma la Livella, lo si accetti o no, è una realtà.
    E concordo con kermit sul "livellamento in basso" operato da fessobukko e simili. Stesso meccanismo della tv.
    Io lo chiamo appunto "inferiorizzazione".

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    1. Mamma mia. L'opulenza delle tombe. Non so se esiste metodo peggiore per dimostrare la propria stupidità.

      Un bacio Zio!

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  16. La notizia in bacheca è aberrante, ma è vero che siamo assuefatti alle notizie di morte che provengono da mondi con cui non siamo in contatto, morti che non ci emozionano, che non ci indignano, in maniera inversamente proporzionale ai morti di casa nostra, troppo spesso eroici, troppo spesso ipermostrati.
    Fai benissimo a sottolineare l'assenza di differenze, dovremmo farlo tutti.
    E svegliarci un po', dannazione.

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    1. Hai ragione. Quando ero all'università qualche giornalista mi parlò della terribile "regola del cinese". Una cosa tipo "1 morte italiana fa notizia come 100 morti cinesi". Non nego che i fattori vicinanza, stessa nazionalità, identificazione giochino un ruolo fondamentale ma, cacchio, da qui a dire che i morti hanno un diverso valore ce ne corre.

      Bacio Valeria

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  17. Ti faccio i miei complimenti perchè hai scritto un post che avrei voluto scrivere io. L'ignoranza, purtroppo, non ha limiti.

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