Decisamente non era portata per l'ornitologia. A cinque anni uccise con una dose eccessiva di costosissimo profumo appartenente alla di lei madre due poveri e coloratissimi pappagalli rei, sempre secondo la di lei madre proprietaria del profumo, di emanare un odore sgradevole dalla loro gabbietta. Pensando di fare cosa buona e giusta li intossicò con un Tresor della Lancome. Trovarli profumatissimi e stecchiti fu un piccolo trauma.
Eppure la prima immagine che le venne in mente fu quella del picchio. Doveva aver letto da qualche parte che una particolare specie era in grado di tamburellare la corteccia di un albero dalle sei alle dieci volte al secondo e che tutta la loro struttura era finalizzata a fare in modo che quell'attività riuscisse alla perfezione. Becco resistente, coda lunga e rigida per bilanciare i contraccolpi, muscoli del collo sviluppatissimi. Del resto è così che il picchio scova le sue prede. E vive.
Per la precisione immaginò che un piccolo e stronzissimo picchio dal becco lungo le stesse martellando il cranio. E ad ogni picchiata, per reazione, il cervello producesse un'immagine. Sgradevole, dolorosa, insopportabile. Roba da impazzire.
L'immagine di lui che baciava l'altra. Che la guardava con gli stessi occhi e le parlava con le stesse parole. Che giocava col suo intimo. Che le porgeva il braccio, la spalla, le labbra. Che le stringeva la mano. Che, che, che...
Basta picchio, please.
L'immagine di lui che baciava l'altra. Che la guardava con gli stessi occhi e le parlava con le stesse parole. Che giocava col suo intimo. Che le porgeva il braccio, la spalla, le labbra. Che le stringeva la mano. Che, che, che...
Basta picchio, please.
Qualsiasi cosa lui facesse o dicesse in quel momento lei la vedeva proiettata sull'altra.
Il punto è che mettere in gioco se stessi rende fragili. Lasciarsi andare rende insicuri.
E se mentisse. E se non fossi così speciale. E se io non fossi quella giusta. E se non fosse vero che sono unica per lui. E se, e se, e se.
Il punto è che mettere in gioco se stessi rende fragili. Lasciarsi andare rende insicuri.
E se mentisse. E se non fossi così speciale. E se io non fossi quella giusta. E se non fosse vero che sono unica per lui. E se, e se, e se.
Poi pensò alle cose che conosceva solo lei. Pensò allo stupido evento che aveva messo in moto il picchio. E pensò che il picchio il suo vermicello non l'avrebbe trovato. Pensò che per una volta poteva concedersi il lusso di non sentirsi inadeguata. Di credere non tanto a lui ma a se stessa. Pensò al motivo per cui aveva deciso di mettersi in gioco, lasciarsi andare. E decise che andava bene così. Si sarebbe presa tutto il pacchetto.
Compreso quel piccolo, stronzissimo picchio col becco lungo e la cresta arancione.
Compreso quel piccolo, stronzissimo picchio col becco lungo e la cresta arancione.