venerdì 30 aprile 2010

Maltagliati al Primitivo, patate salmone e ..ingrediente segreto!

Maltagliati al primitivo, patate salmone e ..ingrediente segreto!

Dopo settimane di latitanza on line sono tornata e questa settimana ho dovuto incastrare praticamente tutte le scadenze di contest e raccolte, ma come sempre non mi smentisco mai e arrivo in extremis anche con questo di Sandra in collaborazione con le Fattorie Fiandino.


Per un puro colpo di fortuna (ero on line su Fb mentre Sandra linkava l'iniziativa) mi sono accaparrata l'ingrediente segreto, ovvero i due panetti di burro salato, burro che sempre ho amato ma che difficilmente si trova, soprattutto di buona qualità come questo che oltretutto è italianissimo: piemontese e con sale integrale delle saline Culcasi di Nubia presso Trapani, completamente diverso da quelli francesi, molto più delicato, morbidissimo...si è capito che mi è piaciuto?
La cosa buffa è che, passato l'entusiasmo iniziale, sono andata in crisi sulla ricetta da proporre, il pensiero è subito andato al caramello salato ma ho pensato che l'avrebbero proposto in molti (e così è stato infatti) ma il motivo vero è che ultimamente il burro lo uso poco, praticamente solo per i dolci oppure a crudo e continuo a pensare che la sua morte sia spalmato su una fetta di pane integrale tostato.
Ho preparato qualche esperimento, almeno uno lo posterò prossimamente, con buoni risultati ma non erano giusti per mettere in risalto il sapore di questo burro, quindi oggi dopo averlo pensato a lungo ho messo in pratica la mia idea e questa volta mi ha convinto per fortuna!!

Maltagliati al Primitivo, patate salmone e ..ingrediente segreto

Maltagliati al primitivo, patate salmone e ..ingrediente segreto!

Ingredienti:
per la pasta:
250 gr di farina 0
75 gr di semola rimacinata di grano duro
1 uovo
2 bicchieri di Primitivo di Manduria
acqua qb
sale

Versate il vino in un pentolino, portatelo a ebollizione lasciate sobbollire pianissimo fino a ridurlo della metà. Setacciate le farine con un pizzico di sale, impastate con tutti gli altri ingredienti aggiungendo eventualmente poca acqua, formate una palla e lasciatela riposare coperta a campana per almeno mezzora. Stendete la pasta in una sfoglia non troppo sottile, è questioni di gusti ma io la preferisco un pochino più consistente. Ho usato il mattarello ma nulla vieta di usare la sfogliatrice! Con una rotellina dentata tagliate la pasta prima in strisce larghe un paio di cm (un po' più grandi delle pappardelle) poi tagliatele a strisce in senso diagonale in modo da formare dei rombi allungati.

per il condimento (le dosi sono per metà della pasta):
1 patata media (circa 100 gr)
60 gr di salmone affumicato di buona qualità, dal profumo intenso ma dolce (il mio era norvegese)
olio extravergine ligure

Sbucciate la patata e tagliatela a cubetti piccoli, fatela rosolare dolcemente in padella con un filo d'olio e un pizzico di sale senza farla colorire. Se tende da attaccarsi versate un mestolino di acqua bollente poco alla volta. Quando sono quasi cotte (le patate devono essere cotte ma sode, non devono spappolarsi) tuffate la pasta in acqua bollente salata, scolate appena al dente, ci vorranno circa 2-3 minuti se la sfoglia è fresca. Scolate i maltagliati, versateli nella padella con le patate, mescolate delicatamente a fuoco dolcissimo, unite il salmone affumicato tagliato a striscioline. Spegnete il fuoco, aggiungete abbondante burro salato e amalgamate bene la pasta fino a completo scioglimento del burro. Avevo pensato anche a una punta di scorza di limone ma dopo averlo assaggiato penso che sarebbe buono ma forse sovrasterebbe troppo.

Maltagliati al primitivo, patate salmone e ..ingrediente segreto!

PS. ho appena sfornato una ricettina con l'ingrediente segreto ma questa sarà fuori contest!

mercoledì 28 aprile 2010

Torta Beniamino

Torta Beniamino-Nonna Papera

Confessate: chi di voi non è rimasta affascinata e incuriosita dalle mitiche torte fumanti immortalate sul davanzale di Nonna Papera nei fumetti di Topolino?
ora grazie alla raccolta di Fragole a merenda "Le ricette di Nonna Papera: 40 anni dopo" ho finalmente potuto realizzare una magica torta di Nonna Papera!

Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di possedere il libro in questione, l'ho cercato in qualche negozio e ho chiesto alle amiche ma senza risultato, ma confido che prima o poi lo scoverò in qualche mercatino! per fortuna Sabrine è stata gentilissima e mi ha inviato ben 2 ricette di cui ho scelto questa torta.
Confesso che ho dovuto apportare alcune modifiche, ma non l'ho stravolta affatto...del resto, non so voi, ma io davanti a 4 tuorli per 200 gr di farina qualche perplessità l'ho avuta..e anche il ripieno era poco sostenuto, anzi nonostante la cottura (non prevista nell'originale) è debordata come ben vedete dalla foto (a proposito scusate per la foto, si vede che ero di fretta, ma ho portato la torta in studio senza riuscire a fotografarla prima e non avevo molte possibilità scenografiche...)

Torta Beniamino
"....Fulmini e parafulmini, questa è proprio la torta di Beniamino Franklin!Un dolce che dà la scossa soprattutto a chi s'incaricherò di prepararlo!...." (...e tremila calorie a fetta, aggiungerei io....)

Torta Beniamino-Nonna Papera

Ingredienti (fra parentesi in neretto le dosi originali):
per la pasta:
200 gr di farina 00
100 gr di burro
100 gr di zucchero
2 tuorli grandi (4 tuorli)
un pizzico di sale

per la crema:
3 tuorli
205 gr di zucchero ( 225 gr)
150 gr di mandorle macinate con al buccia (la ricetta non specificava)
75 gr di burro morbido
1 tazzina di caffè ristretto
due cucchiai di rum scuro (kirsch)

Preparate la pasta frolla: disponete a fontana la farina setacciata con il sale, create un incavo al centro in cui versare lo zucchero e il burro a pezzetti. Impastate velocemente burro e zucchero con la punta delle dita, incorporate i tuorli e infine unite la farina poco per volta, lavorando il meno possibile. Formate una palla, avvolgetela in una pellicola e lasciate riposare in frigo per 30 minuti. Stendete la pasta e foderate una tortiera da crostata da circa 24cm di diametro, precedentemente imburrata e infarinata. Foderate con carta forno, versate i legumi o i pesetti e cuocete in bianco a 180° per 10 minuti, rimuovete carta e legumi e cuocete ancora per 5 minuti. Lasciate intiepidire e nel frattempo preparate la crema. In una ciotola montate i tuorli e lo zucchero finchè diventano bianchi e spumosi, unite il burro a pezzetti poco alla volta mescolando sempre con le fruste, aggiungete il caffè e quando è ben assorbito versate le mandorle macinate finissime. Infine profumate con il liquore. Versate la crema nel guscio di pasta frolla, infornate a 150° e lasciate cuocere per circa 20-25 minuti. Appena è fredda trasferitela in frigo per far solidificare la crema ed evitare l'effetto foto. (la ricetta originale prevedeva la cottura in bianco per 45 minuti e l'aggiunta della crema a freddo senza cottura)
veramente molto buona ma un filo troppo carica per me, proverei ad eliminare totalmente il burro, che dite?

lunedì 26 aprile 2010

La cucina (BLU) della socia


la cucina della socia

Oggi apro le porte (che fra l'altro non ci sono) della mia cucina!
Come resistere al Giveaway di Fragola&Limone "Il cuore in cucina"?

la cucina della socia

La cucina è il luogo della casa a cui mi sono dedicata con passione, è un la mia fissazione, sono sempre curiosa di sbirciare le cucine degli altri ed è la stanza che corro subito ad ammirare nelle riviste di arredamento (ok, un è deformazione professionale, ma credo di essere un pochino maniaca riguardo le cucine...)

Quando abbiamo ristrutturato la casa, mi ci sono persa..mille soluzioni per trovare la disposizione non dico perfetta ma che più si avvicinasse alla mia cucina ideale, forse è per questo che dopo 5 anni non è mai finita (Tea, le mie lampadeeeee!!!) e ogni scusa è buona per apportare modifiche, fondamentalmente con la scusa di riorganizzare il tutto in maniera più razionale..ad esempio i ripiani del bancone risalgono a quest'autunno. il coniuge mi fissa seriamente preoccupato quando mi scopre aggirarmi per la cucina pensierosa e armata di metro, fogli e matita, perché sa che lo scopo di tutto ciò è che la sottoscritta, per coronare il suo sogno di cucina, vorrebbe almeno raddoppiare la lunghezza del bancone (con un 3,60 mt circa forse mi potrei accontentare) e quindi ciclicamente cerca di aggiungere delle protuberanze con scarso successo.....il fatto è che ci sarebbe anche stato ma avrei dovuto eliminare il mio amato tavolo della nonna, pazientemente restaurato con le mie manine e l'aiuto del babbo, che per me risultava indispensabile e mi sono piegata al compromesso (l'altra soluzione era demolire muri portanti, evidentemente impraticabile)
State iniziando a pensare che un architetto foodblogger possa avere dei seri problemi?
Ma alla fine è lei, Blu, mai avrebbe potuto essere di altro colore la mia cucina! disordinata quanto basto, caotica, parzialmente ordinata e pignola, cassetti con teglie accatastate sull'orlo del crollo, sempre in divenire..un pochino credo mi somigli pure...e io mi ci trovo benissimo, aperta sulla casa (la vedo dritta dritta dal divano), è la prima stanza che appare quando si entra, il luogo in accolgo gli ospiti ..del resto è così che la volevo.. riuscite a immaginare una casa cucinocentrica?
All'ultimo aperitivo organizzato, ho accolto le amiche arrivate alla spicciolata in cucina , come sempre, e in attesa delle ritardatarie abbiamo iniziato a smangiucchiare lì e alla fine nessuna voleva trasferirsi in soggiorno.....credo che questo sia lo spirito che volevo dare e il più bel complimento che potessero fare alla mia cucina!


la cucina della socia

venerdì 23 aprile 2010

Grovigli

Ciambella-cake di mais al prosciutto, salvia e limone

Oggi niente papiri, niente racconti, non ci sono ancora le parole. Sono assente, forse ingiustificata, ma il blog è la mia stanza speciale, un luogo che abito e condivido per passione e non voglio sentirmi obbligata a dire o fare se i pensieri non escono liberi, non qui, qui voglio essere libera. Nessun evento cosmico, qualche piccolo amico di vecchia data che torna a farmi visita (reflusso gastroesofageo e forti emicranie) e tanti piccoli pezzi (alcuni vecchi, alcuni nuovi) che insieme mi fanno pensare, tanto..e c’è troppa confusione, il pensiero è un groviglio da cui non riesco a uscire, mi chiudo nel bozzolo, come se invece del risveglio primaverile stesse arrivando il letargo invernale. Il groviglio è ancora lì, insieme ai piccoli pezzi, ma inizio a riappropriarmi di me, la luce della primavera si fa strada pedalando e i pensieri sembrano prendere una direzione.

Non ho mai perso la voglia di cucinare, anzi sperimento e degusto burri salati, organizzo aperitivi che potrebbero sfamare orde di barbari a ondate di finger food, impasto finalmente la finta sfoglia e mi piace talmente tanto che probabilmente non proverò mai quella vera (se regge anche alla prova ibernazione ci sono serie possibilità).

L’altra sera ho cucinato questa ciambella salata per sterminare il prosciutto cotto avanzato, praticamente un cake salato stravolto alla mia maniera con poche uova, i miei profumi e uno stampo da gugelhopf /budino.

Ciambella-cake di mais al prosciutto, salvia e limone

Ciambella-cake di mais al prosciutto, salvia e limone

Ingredienti:

1 uovo grande

50 gr di olio extravergine talentino

180 gr di yogurt bianco intero

60 gr di farina di mais macinata a pietra (quella da polenta, non quella fine tipo fioretto)

120 gr di farina di farro bianca

100 gr prosciutto cotto affettato

1 cucchiaio di salvia fresca tritata

buccia grattugiata di un limone

30 gr di pecorino delle crete senesi semi stagionato

pepe della giamaica (pepe garofanato)

sale

12 gr di cremortartaro

In una ciotola sbattete l’uovo con lo yogurt, l’olio, sale e abbondante pepe. In un altro contenitore setacciate le farine, unite la scorza di limone, la salvia, il pecorino e il prosciutto tagliuzzato grossolanamente, mescolate. Versate il composto di farine nella ciotola con i liquidi e amalgamate delicatamente con una spatola, infine unite il lievito setacciato. Versate il composto nello stampo preferito imburrato e infarinato, infornate a 180° e lasciate cuocere per circa 40/50 minuti, prova stecchino come sempre. Lasciate intiepidire e sfornate delicatamente.

Ciambella-cake di mais al prosciutto, salvia e limone