REALISMO
REALISMO
REALISMO
INFLUENZE
-Storica: 2 guerra mondiale: sfruttamento minorile, povertà e delinquenza, nascita di sobborghi e ascesa di classi
sociali che diventando protagoniste, ovvero quelle più umili (ladri, prostitute, operai ecc…).
-Filosofica: In questo periodo nasce anche una corrente filosofica nello stesso periodo, il Positivismo, che ha come
capostipite Auguste Comte (1798-1857), che inventa la sociologia e lo studio del comportamento umano.
POSITIVISMO -> realtà può essere descritta solo con metodo scientifico ( analisi e studio). Prende nome dal
positivo che significa il concreto e il reale.
Auguste affermava che non esiste forma di conoscenza se non quella legata al metodo scientifico/galileiano perché
permette di conoscere fenomeni e la possibilità di cambiarli. Scrive poi la teoria dei 3 stati/stadi dell’umanità, con
la quale divide la storia umana in 3 stadi:
1.Stadio teologico: tipico dell’uomo primitivo, che si affidava al divino
2. Stadio metafisico: si rifà al pensiero, e quindi alla filosofia; tentativo di conoscenza attraverso il pensiero
3.Stadio scientifico: empirico, che permetteva la conoscenza dei fenomeni e di poterli cambiare a suo piacimento e
favore.
Questa scienza veniva presa negli scritti letterali e lo scienziato/letterato doveva descrivere dettagliatamente gli
spaccati di vita reali, senza intervenire nella narrazione. Tutto questo si faceva con la tecnica del narratore
esterno, quindi con la narrazione oggettiva, dove il narratore non è onnisciente.
Il realismo ha 2 biforcazioni:
- Naturalismo francese: Emiliè Zola
Inventore di un saggio chiamato “romanzo sperimentale” (1880) , tradotto in italiano da Luigi Capuana. È uno
scritto risalente al positivismo; i letterati hanno fiducia innata nel progresso, perché sperano che possa
portare felicità. Lo scritto è una sorta di denuncia sociale, scritto in terza persona, per questa situazione, con la
speranza di farlo arrivare a qualcuno e di essere aiutati. All’interno, ci sono i punti che costituiscono gli stili
compositivi della letteratura naturalista e realista. È scritto in novelle e in prosa di poveri o malavitosi. La
narrazione è oggettiva e non onnisciente: come uno scienziato che descrive i fenomeni, il narratore deve
rimanere completamente al di fuori del fatto narrato e limitarsi semplicemente a scriverlo. Il registro linguistico
è spesso basso e quotidiano.
- Verismo Italiano: Giovanni Verga e Luigi Capuana
Entrambi descrivono la realtà e hanno sequenze descrittive. Inoltre bisogna anche capire il contesto sociale e
culturale dei romanzi e delle novelle.
Naturalismo->scrive le classi sociali in prosa o in novelle. Scrivono per denunciare e sono scrittori che
appartengono a livelli bassi. Fiducia nel progresso e denuncia sociale. Infine è livello nazionale.
Verismo-> contro il progresso e proponevano la religione della famiglia. Niente denuncia sociale ma una
competizione. Ha un livello regionale.
TEORIE DI DARWIN -> sull'evoluzione della specie = legge del più forte, lotta per la vita, chi si adatta di più e più
vive facilmente.
COMPORTAMENTISMO-> è una serie di comportamenti umani o atteggiamenti dettati dal progresso economico.