DPR151 2011

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22-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n.

221

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla
1° agosto 2011, n. 151. Sezione consultiva per gli atti normativi, nell’adunanza
Regolamento recante semplificazione della disciplina
del 21 marzo 2011;
dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a Acquisito il parere delle competenti Commissioni della
norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;
31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adot-
legge 30 luglio 2010, n. 122. tata nella riunione del 22 luglio 2011;
Sulla proposta del Ministro per la pubblica ammini-
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA strazione e l’innovazione, del Ministro dell’interno, del
Ministro per la semplificazione normativa e del Ministro
Visto l’articolo 87, quinto comma, della Costituzione; dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro
Visto l’articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, dell’economia e delle finanze;
allegato 1, n. 14; EMANA
Visto l’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto
1988, n. 400; il seguente regolamento:
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241;
Visto l’articolo 49, commi 4-bis, 4-ter, 4-quater e Art. 1.
4-quinquies, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, Definizioni
n. 122; 1. Ai fini del presente regolamento si intende per:
Visto il decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, ed in a) Comando: il Comando provinciale dei vigili del
particolare gli articoli 16, comma 7, 20 e 23; fuoco territorialmente competente;
Visto il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e suc- b) Direzione: la Direzione regionale o interregionale
cessive modificazioni; dei vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa
Visto l’articolo 25 del decreto-legge 25 giugno 2008, civile;
n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto
2008, n. 133; c) CTR: il Comitato tecnico regionale per la preven-
zione incendi di cui all’articolo 22 del decreto legislativo
Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 8 marzo 2006, n. 139;
26 maggio 1959, n. 689;
d) SCIA: la segnalazione certificata di inizio atti-
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 gen- vità, ai sensi dell’articolo 19 della legge 7 agosto 1990,
naio 1998, n. 37; n. 241, come sostituito dall’articolo 49, comma 4-bis,
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 di- del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con
cembre 2000, n. 445, e successive modificazioni; modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, in cui
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 apri- la ricevuta della segnalazione costituisce titolo autorizza-
le 2006, n. 214; torio ai sensi dell’articolo 38, comma 3, lettere e) ed f),
Visto il decreto del Ministro dell’interno in data 16 feb- del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
braio 1982, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 98 del modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
9 aprile 1982; e) SUAP: lo sportello unico per le attività produttive
Visto il decreto del Ministro dell’interno in data 8 mar- che costituisce l’unico punto di accesso per il richiedente
zo 1985, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gaz- in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti
zetta Ufficiale n. 95 del 22 aprile 1985; la sua attività produttiva e fornisce una risposta unica e
tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni,
Visto il decreto del Ministro dell’interno in data 4 mag- comunque coinvolte nel procedimento;
gio 1998, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del
7 maggio 1998; f) CPI: Certificato di prevenzione incendi ai sensi
dell’articolo 16, comma 1, del decreto legislativo 8 mar-
Visto il decreto del Ministro dell’interno in data 3 feb- zo 2006, n. 139.
braio 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del
13 aprile 2006;
Art. 2.
Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico
del 22 gennaio 2008, n. 37; Finalità ed ambito di applicazione
Acquisito il parere del Comitato centrale tecnico-scien- 1. Il presente regolamento individua le attività sogget-
tifico per la prevenzione incendi, di cui all’articolo 21 del te ai controlli di prevenzione incendi e disciplina, per il
decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, espresso nella deposito dei progetti, per l’esame dei progetti, per le vi-
seduta del 23 febbraio 2011; site tecniche, per l’approvazione di deroghe a specifiche
Sentite le associazioni imprenditoriali; normative, la verifica delle condizioni di sicurezza antin-
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei cendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite
Ministri, adottata nella riunione del 3 marzo 2011; alla competenza del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

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2. Nell’ambito di applicazione del presente regolamen- Art. 4.


to rientrano tutte le attività soggette ai controlli di pre-
venzione incendi riportate nell’Allegato I del presente Controlli di prevenzione incendi
regolamento.
1. Per le attività di cui all’Allegato I del presente re-
3. Le attività sottoposte ai controlli di prevenzione golamento, l’istanza di cui al comma 2 dell’articolo 16
incendi si distinguono nelle categorie A, B e C, come del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, è presentata
individuate nell’Allegato I in relazione alla dimensione al Comando, prima dell’esercizio dell’attività, mediante
dell’impresa, al settore di attività, alla esistenza di specifi- segnalazione certificata di inizio attività, corredata dalla
che regole tecniche, alle esigenze di tutela della pubblica documentazione prevista dal decreto di cui all’articolo 2,
incolumità. comma 7, del presente regolamento. Il Comando verifica
4. L’elenco delle attività soggette ai controlli di pre- la completezza formale dell’istanza, della documentazio-
venzione di cui all’Allegato I del presente regolamento ne e dei relativi allegati e, in caso di esito positivo, ne
è soggetta a revisione, in relazione al mutamento delle rilascia ricevuta.
esigenze di salvaguardia delle condizioni di sicurezza 2. Per le attività di cui all’Allegato I, categoria A e B, il
antincendio. Comando, entro sessanta giorni dal ricevimento dell’istan-
za di cui al comma 1, effettua controlli, attraverso visite
5. La revisione dell’elenco delle attività soggette ai tecniche, volti ad accertare il rispetto delle prescrizioni
controlli di prevenzione incendi, di cui all’Allegato I, è previste dalla normativa di prevenzione degli incendi,
effettuata con decreto del Presidente della Repubblica, da nonché la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincen-
emanare a norma dell’articolo 17, comma 1, della legge dio. I controlli sono disposti anche con metodo a campione
23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’in- o in base a programmi settoriali, per categorie di attività o
terno, sentito il Comitato centrale tecnico-scientifico per nelle situazioni di potenziale pericolo comunque segnala-
la prevenzione incendi. te o rilevate. Entro lo stesso termine, in caso di accertata
6. Sono escluse dall’ambito di applicazione del presen- carenza dei requisiti e dei presupposti per l’esercizio delle
te regolamento le attività industriali a rischio di incidente attività previsti dalla normativa di prevenzione incendi, il
rilevante, soggette alla presentazione del rapporto di sicu- Comando adotta motivati provvedimenti di divieto di pro-
rezza di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 17 agosto secuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effet-
1999, n. 334, e successive modificazioni. ti dannosi dalla stessa prodotti, ad eccezione che, ove sia
possibile, l’interessato provveda a conformare alla norma-
7. Al fine di garantire l’uniformità delle procedure, tiva antincendio e ai criteri tecnici di prevenzione incendi
nonché la trasparenza e la speditezza dell’attività am- detta attività entro un termine di quarantacinque giorni.
ministrativa, le modalità di presentazione delle istanze Il Comando, a richiesta dell’interessato, in caso di esito
oggetto del presente regolamento e la relativa documen- positivo, rilascia copia del verbale della visita tecnica.
tazione, da allegare, sono disciplinate con decreto del Mi-
nistro dell’interno. 3. Per le attività di cui all’Allegato I categoria C, il Co-
mando, entro sessanta giorni dal ricevimento dell’istanza
8. Con il decreto del Ministro dell’interno di concer- di cui al comma 1, effettua controlli, attraverso visite tec-
to con il Ministro dell’economia e delle finanze previsto niche, volti ad accertare il rispetto delle prescrizioni pre-
dall’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 8 mar- viste dalla normativa di prevenzione degli incendi, non-
zo 2006, n. 139, sono stabiliti i corrispettivi per i servizi ché la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio.
di prevenzione incendi effettuati dal Corpo nazionale dei Entro lo stesso termine, in caso di accertata carenza dei
vigili del fuoco. requisiti e dei presupposti per l’esercizio delle attività pre-
visti dalla normativa di prevenzione incendi, il Comando
Art. 3. adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione
dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi
Valutazione dei progetti dalla stessa prodotti, ad eccezione che, ove sia possibile,
l’interessato provveda a conformare alla normativa an-
tincendio e ai criteri tecnici di prevenzione incendi detta
1. Gli enti ed i privati responsabili delle attività di cui attività entro un termine di quarantacinque giorni. Entro
all’Allegato I, categorie B e C, sono tenuti a richiedere, quindici giorni dalla data di effettuazione delle visite tec-
con apposita istanza, al Comando l’esame dei proget- niche effettuate sulle attività di cui al presente comma, in
ti di nuovi impianti o costruzioni nonché dei progetti di caso di esito positivo, il Comando rilascia il certificato di
modifiche da apportare a quelli esistenti, che comporti- prevenzione incendi.
no un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza
antincendio. 4. Il Comando acquisisce le certificazioni e le dichiara-
zioni attestanti la conformità delle attività di cui all’Alle-
2. I progetti di cui al comma 1 sono corredati dalla gato I alla normativa di prevenzione incendi, ai sensi del
documentazione prevista dal decreto di cui al comma 7 comma 4 dell’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo
dell’articolo 2. 2006, n. 139.
3. Il Comando esamina i progetti ed entro trenta giorni 5. Qualora il sopralluogo debba essere effettuato dal
può richiedere documentazione integrativa. Il Comando Comando nel corso di un procedimento di autorizzazione
si pronuncia sulla conformità degli stessi alla normativa che prevede un atto deliberativo propedeutico emesso da
ed ai criteri tecnici di prevenzione incendi entro sessanta organi collegiali, dei quali è chiamato a far parte il Co-
giorni dalla data di presentazione della documentazione mando stesso, si applicano i diversi termini stabiliti per
completa. tali procedimenti.

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6. Fermo restando quanto previsto dall’articolo 3 del nate da specifiche regole tecniche di prevenzione incendi,
presente decreto in caso di modifiche che comportano un che non rientrano tra quelle riportate all’Allegato I.
aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza antin-
cendio, l’obbligo per l’interessato di avviare nuovamente 3. Il Comando esamina l’istanza e, con proprio moti-
le procedure previste dal presente articolo ricorre quando vato parere, la trasmette entro trenta giorni alla Direzione
vi sono modifiche di lavorazione o di strutture, nei casi di regionale. Il Direttore, sentito il Comitato tecnico regio-
nuova destinazione dei locali o di variazioni qualitative e nale per la prevenzione incendi, di cui all’articolo 22 del
quantitative delle sostanze pericolose esistenti negli stabili- decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, si pronuncia
menti o depositi e ogni qualvolta sopraggiunga una modifi- entro sessanta giorni dalla ricezione dell’istanza, e ne dà
ca delle condizioni di sicurezza precedentemente accertate. contestuale comunicazione al Comando al quale la stessa
è stata presentata ed al richiedente.
Art. 5.
Art. 8.
Attestazione di rinnovo periodico
di conformità antincendio Nulla osta di fattibilità
1. La richiesta di rinnovo periodico di conformità an-
tincendio che, ogni cinque anni, il titolare delle attività 1. Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui
di cui all’Allegato I del presente regolamento è tenuto all’Allegato I del presente regolamento, categorie B e C,
ad inviare al Comando, è effettuata tramite una dichia- possono richiedere al Comando l’esame preliminare della
razione attestante l’assenza di variazioni alle condizioni fattibilità dei progetti di particolare complessità, ai fini
di sicurezza antincendio corredata dalla documentazione del rilascio del nulla osta di fattibilità.
prevista dal decreto di cui all’articolo 2, comma 7. Il Co-
mando rilascia contestuale ricevuta dell’avvenuta presen- Art. 9.
tazione della dichiarazione.
2. Per le attività di cui ai numeri 6, 7, 8, 64, 71, 72 e 77 Verifiche in corso d’opera
dell’Allegato I, la cadenza quinquennale di cui al com-
ma 1 è elevata a dieci anni. 1. Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui
all’Allegato I del presente regolamento, possono richie-
Art. 6. dere al Comando l’effettuazione di visite tecniche, da ef-
fettuarsi nel corso di realizzazione dell’opera.
Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività
1. Gli enti e i privati responsabili di attività di cui all’Al- Art. 10.
legato I del presente regolamento, non soggette alla disci-
plina del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e succes- Raccordo con le procedure dello sportello unico
sive modificazioni, hanno l’obbligo di mantenere in stato per le attività produttive (SUAP)
di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre
misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare ve- 1. Per le attività di cui all’Allegato I del presente re-
rifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo golamento di competenza del SUAP si applica il decreto
le cadenze temporali che sono indicate dal Comando nel del Presidente della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160.
certificato di prevenzione o all’atto del rilascio della rice-
vuta a seguito della presentazione della SCIA di cui all’ar- 2. Ai soli fini antincendio le attività di cui all’Allegato
ticolo 4, comma 1, nonché di assicurare una adeguata in- I, categoria A, ricadono nel procedimento automatizzato
formazione sui rischi di incendio connessi con la specifica di cui al Capo III del decreto del Presidente della Repub-
attività, sulle misure di prevenzione e protezione adottate, blica 7 settembre 2010, n. 160, fatti salvi i casi in cui si
sulle precauzioni da osservare per evitare l’insorgere di un applica il procedimento ordinario di cui al Capo IV dello
incendio e sulle procedure da attuare in caso di incendio. stesso decreto.
2. I controlli, le verifiche, gli interventi di manuten- 3. La documentazione di cui alla lettera a) del comma 1
zione e l’informazione di cui al comma 1, devono essere dell’articolo 10 del decreto del Presidente della Repub-
annotati in un apposito registro a cura dei responsabili blica 7 settembre 2010, n. 160, è completata, ai fini del-
dell’attività. Tale registro deve essere mantenuto aggior- la rispondenza dell’opera alle prescrizioni previste dalla
nato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza normativa di prevenzione degli incendi, dalla SCIA di cui
del Comando. all’articolo 4 del presente regolamento.
Art. 7.
Art. 11.
Deroghe
Disposizioni transitorie e finali
1. Qualora le attività soggette ai controlli di prevenzio-
ne incendi di cui all’Allegato I del presente regolamento, 1. Fino all’adozione del decreto ministeriale di cui al
presentino caratteristiche tali da non consentire l’integra- comma 7 dell’articolo 2, si applicano le disposizioni del
le osservanza delle regole tecniche di prevenzione incen- decreto del Ministro dell’interno in data 4 maggio 1998,
di vigenti, gli interessati, con le modalità stabilite dal de- pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.104 del 7 maggio
creto di cui all’articolo 2, comma 7, possono presentare 1998, recante disposizioni relative alle modalità di pre-
al Comando istanza di deroga al rispetto della normativa sentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio di
antincendio. procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’unifor-
2. Possono presentare istanza di deroga, con le moda- mità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei
lità di cui al comma 1, anche i titolari di attività, discipli- vigili del fuoco.

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2. Fino all’adozione del decreto ministeriale di cui al 8. Sono fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 16,
comma 7 dell’articolo 2, all’istanza di cui al comma 1 comma 7, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.
dell’articolo 4, presentata per la messa in esercizio dei
depositi di gas di petrolio liquefatto in serbatoi fissi di
capacità complessiva non superiore a 5 metri cubi non a Art. 12.
servizio di attività di cui all’Allegato I, sono allegati:
a) la dichiarazione di conformità di cui all’articolo 7 Abrogazioni
del decreto del Ministro dello sviluppo economico del
22 gennaio 2008, n. 37; 1. Dalla data di entrata in vigore del presente regola-
b) una dichiarazione in cui il titolare attesta che sono mento sono abrogate le seguenti disposizioni:
state rispettate le prescrizioni vigenti in materia di pre-
venzione degli incendi e si impegna al rispetto degli ob- a) decreto del Presidente della Repubblica del
blighi di cui all’articolo 6 del presente regolamento; 26 maggio 1959, n. 689, regolamento recante la determi-
c) una planimetria del deposito, in scala idonea fir- nazione delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della
mata da un professionista iscritto nel relativo albo profes- prevenzione degli incendi, al controllo del Comando del
sionale e nell’ambito delle specifiche competenze, o dal Corpo dei vigili del fuoco;
responsabile tecnico dell’impresa che procede all’instal-
lazione del deposito. b) decreto del Presidente della Repubblica 12 gen-
naio 1998, n. 37, concernente regolamento recante disci-
3. Fino all’adozione del decreto ministeriale di cui al plina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi,
comma 2 dell’articolo 23 del decreto legislativo 8 marzo a norma dell’articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo
2006, n. 139, si applicano le disposizioni del decreto del 1997, n. 59;
Ministro dell’interno 3 febbraio 2006 adottato di concerto
con il Ministro dell’economia e delle finanze. Per le nuove c) decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile
attività introdotte all’Allegato I del presente regolamento, 2006, n. 214, concernente regolamento recante semplifi-
si applicano le tariffe già previste per le attività di analoga cazione delle procedure di prevenzione incendi relative ai
complessità, come individuate nella tabella di equipara- depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva
zione di cui all’Allegato II del presente regolamento. non superiore a 5 metri cubi;
4. Gli enti e i privati responsabili delle nuove attività
introdotte all’Allegato I, esistenti alla data di pubblicazio- d) decreto del Ministro dell’interno in data 16 feb-
ne del presente regolamento, devono espletare i prescritti braio 1982, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 98
adempimenti entro un anno dalla data di entrata in vigore del 9 aprile 1982, recante modificazioni del decreto del
del presente regolamento. Ministro dell’interno 27 settembre 1965, concernente la
5. Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui determinazione delle attività soggette alle visite di pre-
all’Allegato I, esistenti alla data di entrata in vigore del venzione incendi;
presente regolamento ed in possesso del Certificato di
prevenzione incendi, alla scadenza del medesimo Certifi- e) articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006,
cato devono espletare gli adempimenti prescritti all’arti- n. 139, recante riassetto delle disposizioni relative alle
colo 5 del presente regolamento. funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei vigili del
6. Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui al fuoco, a norma dell’articolo 11 della legge 29 luglio 2003,
comma 2, dell’articolo 5, presentano la prima attestazione n. 229, limitatamente a:
di rinnovo periodico, entro i seguenti termini:
1) comma 1: il secondo periodo;
a) entro sei anni dalla data di entrata in vigore del
presente regolamento per le attività con certificato di pre- 2) comma 2 : dalle parole: «a conclusione di un
venzione incendi una tantum rilasciato antecedentemente procedimento» fino alle parole: «attività medesime»;
al 1° gennaio 1988;
b) entro otto anni dalla data di entrata in vigore del 3) comma 4: dalle parole: «Ai fini» fino alle paro-
presente regolamento per le attività con certificato di pre- le: «prevenzione incendi» e dalle parole: «oltre ad esegui-
venzione incendi una tantum rilasciato nel periodo com- re» fino alle parole: «accertamenti e valutazioni»;
preso tra il 1° gennaio 1988 ed il 31 dicembre 1999;
c) entro dieci anni dalla data di entrata in vigore del f) articolo 6, comma 8, del decreto del Presidente
presente regolamento per le attività con certificato di pre- della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.
venzione incendi una tantum rilasciato nel periodo com-
preso tra il 1° gennaio 2000 e la data di entrata in vigore Art. 13.
del presente regolamento.
7. Gli enti e i privati responsabili delle attività di cui
all’Allegato I, che alla data di entrata in vigore del presen- Clausola di neutralità finanziaria
te regolamento hanno acquisito il parere di conformità di
cui all’articolo 2 del decreto del Presidente della Repub- 1. Dall’attuazione del presente regolamento non devo-
blica 12 gennaio 1998, n. 37, devono espletare gli adem- no derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pimenti di cui all’articolo 4 del presente regolamento. pubblica.

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2. Le amministrazioni pubbliche interessate svolgono le attività previste dal presente regolamento con le risorse
umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a Roma, addì 1° agosto 2011

NAPOLITANO

BERLUSCONI, Presidente del Consiglio dei Ministri

BRUNETTA, Ministro per la pubblica amministrazione e


l’innovazione

MARONI, Ministro dell’interno

CALDEROLI, Ministro per la semplificazione normativa

ROMANI, Ministro dello sviluppo economico

TREMONTI, Ministro dell’economia e delle finanze

Visto, il Guardasigilli: PALMA

Registrato alla Corte dei conti il 5 settembre 2011


Ministeri istituzionali, registro n. 17, foglio n. 237

ALLEGATO I
(di cui all’articolo 2, comma 2)

ELENCO DELLE ATTIVITA’ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI

CATEGORIA
N. ATTIVITA’
A B C

Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o


1 impiegano gas infiammabili e/o comburenti con Tutti
quantità globali in ciclo superiori a 25 Nm3/h.
Impianti di compressione o di decompressione dei gas
infiammabili e/o comburenti con potenzialità Cabine di
superiore a 50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di decompressione
2 tutti gli altri casi
riduzione del gas naturale inseriti nelle reti di del gas naturale
distribuzione con pressione di esercizio non superiore fino a 2,4 MPa
a 0,5 MPa
Impianti di riempimento, depositi, rivendite di gas
infiammabili in recipienti mobili:

3
a) compressi con capacità geometrica Impianti di
complessiva superiore o uguale a 0,75 m3: rivendite, depositi riempimento,
3
fino a 10 m depositi oltre 10
m3

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b) disciolti o liquefatti per quantitativi in massa


rivendite, depositi
complessivi superiori o uguali a 75 kg:
di GPL oltre 300
Depositi di kg e fino a 1.000 Impianti di
GPL fino a kg, riempimento,
300 kg depositi di gas depositi oltre
infiammabili 1.000 kg
diversi dal GPL
fino a 1.000 kg
Depositi di gas infiammabili in serbatoi fissi:

a) compressi per capacità geometrica complessiva


superiore o uguale a 0, 75 m3:
fino a 2 m3 oltre i 2 m3

4
b) disciolti o liquefatti per capacità geometrica - Depositi di gas
complessiva superiore o uguale a 0,3 m3 - Depositi di gas
diversi dal GPL
- Depositi di fino a 5 m3 diversi dal GPL
GPL fino a 5 oltre i 5 m3
m3 - Depositi di GPL
- Depositi di
da 5 m3 fino a 13
GPL oltre i 13
m3 m3

Depositi di gas comburenti compressi e/o liquefatti in


serbatoi fissi e/o recipienti mobili per capacità
5 fino a 10 m3 oltre i 10 m3
geometrica complessiva superiore o uguale a 3 m3:

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Reti di trasporto e di distribuzione di gas fino a 2,4


infiammabili, compresi quelli di origine petrolifera o MPa
chimica, con esclusione delle reti di distribuzione e limitatament
dei relativi impianti con pressione di esercizio non e alle opere e
superiore a 0,5 MPa gli impianti
di trasporto oltre 2,4 MPa
6
di gas
naturale con
densità non
superiore a
0,8.

Centrali di produzione di idrocarburi liquidi e gassosi


e di stoccaggio sotterraneo di gas naturale,
piattaforme fisse e strutture fisse assimilabili, di
7 perforazione e/o produzione di idrocarburi di cui al Tutti
decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio
1979, n. 886 ed al decreto legislativo 25 novembre
1996, n. 624
8 Oleodotti con diametro superiore a 100 mm tutti
Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalli fino a 10 addetti oltre 10 addetti
utilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre alla mansione alla mansione
9 5 addetti alla mansione specifica di saldatura o specifica di specifica di
taglio. saldatura o saldatura o
taglio. taglio.
Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o
impiegano, liquidi infiammabili e/o combustibili con
10 fino a 50 m3 oltre 50 m3
punto di infiammabilità fino a 125 °C, con quantitativi
globali in ciclo e/o in deposito superiori a 1 m3
Stabilimenti ed impianti per la preparazione di oli
lubrificanti, oli diatermici e simili, con punto di
11 infiammabilità superiore a 125 °C, con quantitativi fino a 100 m3 oltre 100 m3
globali in ciclo e/o in deposito superiori a 5 m3.

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Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o liquidi


combustibili e/o oli lubrificanti, diatermici, di infiammabili e/o
qualsiasi derivazione, di capacità geometrica liquidi combustibili e/o liquidi
con
lubrificanti e/o oli infiammabili e/o
complessiva superiore a 1 m3 punto di
diatermici di combustibili e/o
infiammabilità
qualsiasi lubrificanti e/o
superiore a 65
derivazione per oli diatermici di
°C per
12 capacità qualsiasi
capacità
geometrica derivazione per
geometrica
complessiva capacità
complessiva
compresa da 1 m3 geometrica
compresa da 1
a 50 m3, ad complessiva
m3 a 9 m3
eccezione di superiore a 50 m3
quelli indicati
nella colonna A)
Impianti fissi di distribuzione carburanti per
l’autotrazione, la nautica e l’aeronautica; contenitori –
distributori rimovibili di carburanti liquidi.

a) Impianti di distribuzione carburanti liquidi Contenitori


13 distributori
rimovibili e
non di
carburanti
Solo liquidi
liquidi fino a 9 tutti gli altri
combustibili
mc con punto
di
infiammabilità
superiore a 65
°C

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b) Impianti fissi di distribuzione carburanti


gassosi e di tipo misto (liquidi e gassosi) tutti

Officine o laboratori per la verniciatura con vernici


14 infiammabili e/o combustibili con oltre 5 addetti. fino a 25 addetti oltre 25 addetti

Depositi e/o rivendite di alcoli con concentrazione


superiore al 60% in volume di capacità geometrica oltre 10 m3 e fino
15 fino a 10 m3 oltre 50 m3
superiore a 1 m3 a 50 m3

Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e


raffinazione di oli e grassi vegetali ed animali, con
16 tutti
quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in deposito
superiori a 0,5 m3
Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano
o detengono sostanze esplodenti classificate come tali
dal regolamento di esecuzione del testo unico delle
17 tutti
leggi di pubblica sicurezza approvato con regio
decreto 6 maggio 1940, n. 635, e successive
modificazioni ed integrazioni.
Esercizi di minuta vendita e/o depositi di sostanze Esercizi di
esplodenti classificate come tali dal regolamento di Esercizi di minuta vendita di
esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica vendita di artifici sostanze
18 pirotecnici
sicurezza approvato con regio decreto 6 maggio esplodenti
declassificati in
1940, n. 635, e successive modificazioni ed “libera vendita” classificate come
tali dal

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integrazioni. regolamento di
esecuzione del
Esercizi di vendita di artifici pirotecnici declassificati testo unico delle
in “libera vendita” con quantitativi complessivi in leggi di pubblica
vendita e/o deposito superiori a 500 kg, comprensivi sicurezza
degli imballaggi. approvato con
regio decreto 6
maggio 1940, n.
635, e successive
modificazioni ed
integrazioni.”

Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano


o detengono sostanze instabili che possono dar luogo
19 tutti
da sole a reazioni pericolose in presenza o non di
catalizzatori ivi compresi i perossidi organici
Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano
o detengono nitrati di ammonio, di metalli alcalini e
20 tutti
alcolino-terrosi, nitrato di piombo e perossidi
inorganici
Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano
o detengono sostanze soggette all’accensione
21 tutti
spontanea e/o sostanze che a contatto con l’acqua
sviluppano gas infiammabili.
Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua
22 ossigenata con concentrazione superiore al 60% di tutti
perossido di idrogeno
Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o
23 tutti
detiene fosforo e/o sesquisolfuro di fosforo
Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la
24 raffinazione dello zolfo; tutti
depositi di zolfo con potenzialità superiore a 10.000

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kg
Fabbriche di fiammiferi;
25 depositi di fiammiferi con quantitativi in massa tutti
superiori a 500 kg
Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o
26 detiene magnesio, elektron e altre leghe ad alto tenore tutti
di magnesio
Mulini per cereali ed altre macinazioni con Mulini per
Depositi di cereali
potenzialità giornaliera superiore a 20.000 kg; cereali ed altre
e di altre
27 depositi di cereali e di altre macinazioni con macinazioni;
macinazioni fino
quantitativi in massa superiori a 50.000 kg depositi oltre
a 100.000 kg
100.000 kg
Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali in
28 genere con depositi di prodotto essiccato con tutti
quantitativi in massa superiori a 50.000 kg
29 Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè tutti
Zuccherifici e raffinerie dello zucchero
30 tutti
Pastifici e/o riserie con produzione giornaliera
31 tutti
superiore a 50.000 kg
Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene
foglia di tabacco con processi di essiccazione con
32 tutti
oltre 100 addetti o con quantitativi globali in ciclo e/o
in deposito superiori a 50.000 kg
Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta
e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici
33 tutti
in genere con oltre 25 addetti o con materiale in
lavorazione e/o in deposito superiore a 50.000 kg
Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici,
archivi di materiale cartaceo, biblioteche, depositi per
34 la cernita della carta usata, di stracci di cascami e di fino a 50.000 kg oltre 50.000 kg
fibre tessili per l'industria della carta, con quantitativi
in massa superiori a 5.000 kg.

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Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono,


impiegano e/o detengono carte fotografiche,
calcografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole depositi fino a
35 tutti
cinematografiche, radiografiche e fotografiche con 20.000 kg
materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a
5.000 kg
Depositi di legnami da costruzione e da lavorazione,
di legna da ardere, di paglia, di fieno, di canne, di
fascine, di carbone vegetale e minerale, di carbonella,
di sughero e di altri prodotti affini con quantitativi in
36 fino a 500.000 kg oltre 500.000 kg
massa superiori a 50.000 kg con esclusione dei
depositi all’aperto con distanze di sicurezza esterne
superiori a 100 m

Stabilimenti e laboratori per la lavorazione del legno


con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore
37 fino a 50.000 kg oltre 50.000 kg
a 5.000 kg

Stabilimenti ed impianti ove si producono, lavorano


e/o detengono fibre tessili e tessuti naturali e
38 artificiali, tele cerate, linoleum e altri prodotti affini, fino a 10.000 kg oltre 10.000 kg
con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg

Stabilimenti per la produzione di arredi, di


abbigliamento, della lavorazione della pelle e
39 tutti
calzaturifici, con oltre 25 addetti.

Stabilimenti ed impianti per la preparazione del crine


vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della
40 paglia, dello sparto e simili, lavorazione del sughero, tutti
con quantitativi in massa in lavorazione o in deposito
superiori a 5.000 kg

— 12 —
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Teatri e studi per le riprese cinematografiche e fino a 25 oltre 25 e fino a


oltre 100 persone
41 televisive persone 100 persone
presenti
presenti presenti
Laboratori per la realizzazione di attrezzerie e
scenografie, compresi i relativi depositi, di superficie
42 fino a 2.000 m2 oltre 2.000 m2
complessiva superiore a 200 m2

Stabilimenti ed impianti per la produzione,


lavorazione e rigenerazione della gomma e/o
laboratori di vulcanizzazione di oggetti di gomma,
con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg; Stabilimenti ed
depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili, impianti per la
con quantitativi in massa superiori a 10.000 kg produzione,
depositi fino a lavorazione e
43
50.000 kg rigenerazione e/o
laboratori;
depositi oltre
50.000 kg

Stabilimenti, impianti, depositi ove si producono, Stabilimenti ed


lavorano e/o detengono materie plastiche, con depositi fino a impianti;
44 quantitativi in massa superiori a 5.000 kg 50.000 kg depositi oltre
50.000 kg
Stabilimenti ed impianti ove si producono e lavorano
resine sintetiche e naturali, fitofarmaci, coloranti
45 fino a 25 addetti oltre 25 addetti
organici e intermedi e prodotti farmaceutici con
l'impiego di solventi ed altri prodotti infiammabili
Depositi di fitofarmaci e/o di concimi chimici a base
46 di nitrati e/o fosfati con quantitativi in massa fino a 100.000 kg oltre 100.000 kg
superiori a 50.000 kg

— 13 —
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Stabilimenti ed impianti per la fabbricazione di cavi e


conduttori elettrici isolati, con quantitativi in massa
in lavorazione e/o in deposito superiori a 10.000 kg;
47 fino a 100.000 kg oltre 100.000 kg
depositi e/o rivendite di cavi elettrici isolati con
quantitativi in massa superiori a 10.000 kg.

Centrali termoelettriche, macchine elettriche fisse


con presenza di liquidi isolanti combustibili in Macchine Centrali
48
quantitativi superiori a 1 m3 elettriche termoelettriche.

Gruppi per la produzione di energia elettrica


oltre 350 kW e
sussidiaria con motori endotermici ed impianti di fino a 350 kW oltre 700 kW
49 fino a 700 kW
cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25
kW.
Stabilimenti ed impianti ove si producono lampade
50 elettriche e simili, pile ed accumulatori elettrici e fino a 25 addetti oltre 25 addetti
simili, con oltre 5 addetti
Stabilimenti siderurgici e per la produzione di altri
metalli con oltre 5 addetti; fino a 25 addetti.
oltre 25 addetti.
attività comportanti lavorazioni a caldo di metalli, con Laboratori
Laboratori
51 oltre 5 addetti, ad esclusione dei laboratori artigiani artigiani di
artigiani di
di oreficeria ed argenteria fino a 25 addetti. oreficeria ed
oreficeria ed
argenteria fino a
argenteria oltre
50 addetti
50 addetti
Stabilimenti, con oltre 5 addetti, per la costruzione di
aeromobili, veicoli a motore, materiale rotabile
52 ferroviario e tramviario, carrozzerie e rimorchi per fino a 25 addetti oltre 25 addetti
autoveicoli;
cantieri navali con oltre 5 addetti

— 14 —
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Officine per la riparazione di: a) officine per


- veicoli a motore, rimorchi per autoveicoli e a) officine per veicoli a
carrozzerie, di superficie coperta superiore a veicoli a motore,
300 m2; motore, rimorchi per
- materiale rotabile ferroviario, tramviario e di rimorchi per autoveicoli e
aeromobili, di superficie coperta superiore a autoveicoli e carrozzerie,
1.000 m2; carrozzerie, di di superficie
superficie fino superiore a
a 1.000 m2 1.000 m2
53 b) officine per b) officine per
materiale materiale
rotabile rotabile
ferroviario, ferroviario,
tramviario e tramviario e
di aeromobili, di
di superficie aeromobili,
fino a 2.000 di superficie
m2 superiore a
2.000 m2
Officine meccaniche per lavorazioni a freddo con
54 oltre 25 addetti. fino a 50 addetti oltre 50 addetti

Attività di demolizioni di veicoli e simili con relativi


55 depositi, di superficie superiore a 3.000 m2 fino a 5.000 m2 oltre 5.000 m2

Stabilimenti ed impianti ove si producono laterizi,


56 maioliche, porcellane e simili con oltre 25 addetti fino a 50 addetti oltre 50 addetti

Cementifici con oltre 25 addetti


57 tutti

— 15 —
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Pratiche di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, Assoggettate a


n. 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi Assoggettate a nulla osta di
(art. 27 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 nulla osta di categoria A di
ed art. 13 legge 31 dicembre 1962, n. 1860). categoria B di cui cui all’art. 28 del
58
all’art. 29 del d.lgs. 230/95
d.lgs. 230/95 s.m.i e art. 13
s.m.i della legge n.
1860/62
Autorimesse adibite al ricovero di mezzi utilizzati per
il trasporto di materie fissili speciali e di materie
radioattive (art. 5 della legge 31 dicembre 1962, n.
59 tutti
1860, sostituito dall'art. 2 del decreto del Presidente
della Repubblica 30 dicembre 1965, n. 1704; art. 21
del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230)
Impianti di deposito delle materie nucleari ed attività
assoggettate agli articoli 33 e 52 del decreto
60 tutti
legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i, con
esclusione dei depositi in corso di spedizione.
Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari
61 o prodotti o residui radioattivi [art. 1, lettera b) della tutti
legge 31 dicembre 1962, n. 1860]
Impianti relativi all'impiego pacifico dell'energia
nucleare ed attività che comportano pericoli di
radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego:
- impianti nucleari;
- reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano
parte di un mezzo di trasporto;
62 - impianti per la preparazione o fabbricazione delle tutti
materie nucleari;
- impianti per la separazione degli isotopi;
- impianti per il trattamento dei combustibili
nucleari irradianti;
- attività di cui agli articoli 36 e 51 del decreto
legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i.

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Stabilimenti per la produzione, depositi di sapone, di


candele e di altri oggetti di cera e di paraffina, di acidi
grassi, di glicerina grezza quando non sia prodotta per
63 fino a 5.000 kg oltre 5.000 kg
idrolisi, di glicerina raffinata e distillata ed altri
prodotti affini, con oltre 500 kg di prodotto in
lavorazione e/o deposito.
Centri informatici di elaborazione e/o archiviazione
64 dati con oltre 25 addetti fino a 50 addetti oltre 50 addetti
Locali di spettacolo e di trattenimento in genere,
impianti e centri sportivi, palestre, sia a carattere
pubblico che privato, con capienza superiore a 100
fino a 200
65 persone, ovvero di superficie lorda in pianta al chiuso oltre 200 persone
persone
superiore a 200 m2 . Sono escluse le manifestazioni
temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano
in locali o luoghi aperti al pubblico.
Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze oltre 50 posti letto
turistico - alberghiere, studentati, villaggi turistici, fino a 100 posti
alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi letto;
alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con
Strutture
oltre 25 posti-letto;
fino a 50 posti turistico- oltre 100 posti
66 Strutture turistico-ricettive nell’aria aperta letto
ricettive nell’aria letto
(campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità
aperta
ricettiva superiore a 400 persone.
(campeggi,
villaggi-turistici,
ecc.)
Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie oltre 150 e fino a
con oltre 100 persone presenti; fino a 150 300 persone;
67 oltre 300 persone
Asili nido con oltre 30 persone presenti. persone
asili nido

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Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime


di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo
continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con
oltre 25 posti letto;
Strutture sanitarie che erogano prestazioni di fino a 50 posti Strutture fino a
assistenza specialistica in regime ambulatoriale, ivi letto 100 posti letto;
comprese quelle riabilitative, di diagnostica
strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva Strutture Strutture
superiore a 500 m2 riabilitative, di riabilitative, di
oltre 100 posti
68 diagnostica diagnostica
letto
strumentale e strumentale e di
di laboratorio laboratorio oltre
fino a 1.000 1.000 m2
m2

Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o


al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie
lorda superiore a 400 m2 comprensiva dei servizi e oltre 600 e fino a
69 fino a 600 m2 oltre 1.500 m2
depositi. Sono escluse le manifestazioni 1.500 m2
temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano
in locali o luoghi aperti al pubblico.
Locali adibiti a depositi di superficie lorda superiore a
70 1000 m2 con quantitativi di merci e materiali fino a 3.000 m2 oltre 3.000 m2
combustibili superiori complessivamente a 5.000 kg
Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti
fino a 500 oltre 500 e fino a
71 oltre 800 persone
persone 800 persone

Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22


72 gennaio 2004, n. 42, aperti al pubblico, destinati a
contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie,

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esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività


contenuta nel presente Allegato. tutti
Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o
industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o
dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con
presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di
superficie complessiva superiore a 5.000 m2, fino a 500 unità oltre 500 unità
73 indipendentemente dal numero di attività costituenti e ovvero fino a ovvero oltre
dalla relativa diversa titolarità. 6.000 m2 6.000 m2

Impianti per la produzione di calore alimentati a


combustibile solido, liquido o gassoso con oltre 350 kW e
74 fino a 350 kW oltre 700 kW
potenzialità superiore a 116 kW fino a 700 kW

Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano Autorimesse


e meccanizzati di superficie complessiva coperta Autorimesse oltre oltre 3000 m2;
superiore a 300 m2; locali adibiti al ricovero di natanti 1.000 m2 e fino a ricovero di
ed aeromobili di superficie superiore a 500 m2; Autorimesse 3.000 m2;
natanti ed
75 depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.) di fino a 1.000
ricovero di natanti aeromobili di
superficie coperta superiore a 1.000 m2 . m2 ed aeromobili superficie oltre i
oltre 500 m2 e 1000 m2;
fino a 1000 m2 depositi di mezzi
rotabili
Tipografie, litografie, stampa in offset ed attività
76 similari con oltre cinque addetti. fino a 50 addetti oltre 50 addetti

Edifici destinati ad uso civile con altezza oltre 32 m e fino a


77 antincendio superiore a 24 m fino a 32 m oltre 54 m
54 m
Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime,
78 con superficie coperta accessibile al pubblico tutti
superiore a 5.000 m2; metropolitane in tutto o in parte

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sotterranee.
79 Interporti con superficie superiore a 20.000 m2 tutti
Gallerie stradali di lunghezza superiore a 500 m e
80 ferroviarie superiori a 2000 m tutte

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ALLEGATO II
(di cui all’articolo 11, comma 3)

TABELLA DI EQUIPARAZIONE RELATIVA ALLA DURATA DEL SERVIZIO


DELLE ATTIVITA’ SOGGETTE ALLE VISITE E AI CONTROLLI DI PREVENZIONE INCENDI

Attività del DM ATTIVITA’


N. 16/02/1982 a cui la durata NOTE
del servizio è correlata
di cui al presente regolamento
1 - Stabilimenti ed impianti Stabilimenti ed impianti ove si producono
ove si producono e/o e/o impiegano gas infiammabili e/o
impiegano gas comburenti con quantità globali in ciclo
combustibili, gas superiori a 25 Nm3/h.
comburenti (compressi,
disciolti, liquefatti) con
quantità globali in ciclo o in
deposito superiori a 50
Nmc/h
9 - Impianti per il
1
trattamento di prodotti
ortofrutticoli e cereali
utilizzanti gas combustibili
10 – Impianti per
l'idrogenazione di oli e
grassi.
11 - Aziende per la seconda
lavorazione del vetro con
l'impiego di oltre 15 becchi
a gas
Impianti di compressione o di
2 - Impianti di
decompressione dei gas infiammabili e/o
compressione o di
comburenti con potenzialità superiore a
decompressione dei gas
2 50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di
combustibili e comburenti
riduzione del gas naturale inseriti nelle
con potenzialità superiore a
reti di distribuzione con pressione di
50 Nmc/h
esercizio non superiore a 0,5 MPa
Impianti di riempimento, depositi,
rivendite di gas infiammabili in recipienti
3 - Depositi e rivendite di mobili:
gas combustibili in
bombole:
a) compressi: a) compressi con capacità
- per capacità complessiva geometrica complessiva
da 0,75 a 2 mc superiore o uguale a 0,75 m3:
- per capacità complessiva
3 superiore a 2 mc b) disciolti o liquefatti per
b) disciolti o liquefatti (in quantitativi in massa complessivi
bombole o bidoni): superiori o uguali a 75 kg:
- per quantitativi
complessivi da 75 a 500 kg
- per quantitativi
complessivi superiori a 500
kg

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Depositi di gas infiammabili in serbatoi


fissi:
4 - Depositi di gas
combustibili in serbatoi
fissi:
a) compressi: a) compressi per capacità geometrica
- per capacità complessiva complessiva superiore o uguale a 0, 75
da 0,75 a 2 mc m3:
4 - per capacità complessiva
superiore a 2 mc
b) disciolti o liquefatti:
- per capacità complessiva b) disciolti o liquefatti per capacità
da 0,3 a 2 mc geometrica complessiva superiore o
- per capacità complessiva uguale a 0,3 m3
superiore a 2 mc

5 - Depositi di gas Depositi di gas comburenti compressi e/o


comburenti in serbatoi fissi: liquefatti in serbatoi fissi e/o recipienti
a) compressi per capacità mobili per capacità geometrica
complessiva superiore a 3
5 complessiva superiore o uguale a 3 m3:
mc
b) liquefatti per capacità
complessiva superiore a 2
mc
6 - Reti di trasporto e Reti di trasporto e di distribuzione di gas
distribuzione di gas infiammabili, compresi quelli di origine
combustibili, compresi petrolifera o chimica, con esclusione
quelli di origine petrolifera delle reti di distribuzione e dei relativi
o chimica, con esclusione impianti con pressione di esercizio non
6
delle reti di distribuzione superiore a 0,5 MPa
cittadina e dei relativi
impianti con pressione di
esercizio non superiore a 5
bar
Centrali di produzione di idrocarburi
96 - Piattaforme fisse e liquidi e gassosi e di stoccaggio
strutture fisse assimilabili sotterraneo di gas naturale, piattaforme
di perforazione e/o fisse e strutture fisse assimilabili, di
7 produzione di idrocarburi di perforazione e/o produzione di
cui al decreto del idrocarburi di cui al decreto del
Presidente della Repubblica Presidente della Repubblica 24 maggio
24 maggio 1979, n. 886 1979, n. 886 ed al decreto legislativo 25
novembre 1996, n. 624
97 - Oleodotti con diametro Oleodotti con diametro superiore a 100
8
superiore a 100 mm. mm
8 - Officine e laboratori con Officine e laboratori con saldatura e
saldatura e taglio dei taglio dei metalli utilizzanti gas
metalli utilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5
9
combustibili e/o addetti alla mansione specifica di
comburenti, con oltre 5 saldatura o taglio.
addetti
12 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si producono
impianti ove si producono e/o impiegano, liquidi infiammabili e/o
e/o impiegano liquidi combustibili con punto di infiammabilità
10 infiammabili (punto di fino a 125 °C, con quantitativi globali in
infiammabilità fino a 65 ciclo e/o in deposito superiori a 1 m3
°C) con quantitativi globali
in ciclo e/o in deposito

— 22 —
22-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 221

superiori a 0,5 mc
13 - Stabilimenti ed
impianti ove si producono
e/o impiegano liquidi
combustibili con punto di
infiammabilità da 65 °C a
125 °C, per quantitativi
globali in ciclo o in
deposito superiori a 0,5 mc
Stabilimenti ed impianti per la
preparazione di oli lubrificanti, oli
14 - Stabilimenti ed
diatermici e simili, con punto di
impianti per la preparazione
11
di olii lubrificanti olii infiammabilità superiore a 125 °C, con
diatermici e simili quantitativi globali in ciclo e/o in
deposito superiori a 5 m3.

15 - Depositi di liquidi Depositi e/o rivendite di liquidi


infiammabili e/o infiammabili e/o combustibili e/o oli
combustibili per uso lubrificanti, diatermici, di qualsiasi
industriale, agricolo,
derivazione, di capacità geometrica
artigianale
e privato: complessiva superiore a 1 m3
- per capacità geometrica
complessiva da 0,5 a 25
mc.
- per capacità geometrica
complessiva superiore a 25
mc
12 16 - Depositi e/o rivendite
di liquidi infiammabili e/o
combustibili per uso
commerciale:
- per capacità geometrica
complessiva da 0,2 a 10 mc
- per capacità geometrica
complessiva superiore a 10
mc
17 - Depositi e/o rivendite
di oli lubrificanti, di oli
diatermici e simili per
capacità superiore ad 1 mc
Impianti fissi di distribuzione carburanti
per l’autotrazione, la nautica e
l’aeronautica; contenitori – distributori
rimovibili di carburanti liquidi.
7 - Impianti di distribuzione
di gas combustibili per
autotrazione
18 - Impianti fissi di
13 distribuzione di benzina,
gasolio e miscele per a) Impianti di distribuzione
autotrazione ad uso carburanti liquidi
pubblico e privato con o
senza stazione di servizio

b) Impianti fissi di distribuzione


carburanti gassosi e di tipo misto

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(liquidi e gassosi)

21 - Officine o laboratori Officine o laboratori per la verniciatura


per la verniciatura con con vernici infiammabili e/o combustibili
14 vernici infiammabili e/o con oltre 5 addetti.
combustibili con oltre 5
addetti
22 - Depositi e/o rivendite Depositi e/o rivendite di alcoli con
di alcoli a concentrazione concentrazione superiore al 60% in
superiore al 60% in volume di capacità geometrica superiore
volume: a 1 m3
15 - con capacità da 0,2 a 10
mc
- con capacità superiore a
10 mc.

23 - Stabilimenti di Stabilimenti di estrazione con solventi


estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di oli e grassi
infiammabili e raffinazione vegetali ed animali, con quantitativi
di olii e grassi vegetali ed globali di solventi in ciclo e/o in deposito
16
animali, con quantitativi superiori a 0,5 m3
globali di solventi in ciclo
e/o in deposito superiori a
0,5 mc
24 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si
impianti ove si producono, producono, impiegano o detengono
impiegano o detengono sostanze esplodenti classificate come tali
sostanze esplodenti dal regolamento di esecuzione del testo
classificate come tali dal unico delle leggi di pubblica sicurezza
regolamento di esecuzione approvato con regio decreto 6 maggio
17 del testo unico delle leggi 1940, n. 635, e successive modificazioni
di pubblica sicurezza ed integrazioni.
approvato con regio decreto
6 maggio 1940, n. 635, e
successive modificazioni ed
integrazioni, nonché
perossidi organici
Esercizi di minuta vendita e/o depositi di
sostanze esplodenti classificate come tali
dal regolamento di esecuzione del testo
unico delle leggi di pubblica sicurezza
25 - Esercizi di minuta approvato con regio decreto 6 maggio
vendita di sostanze
1940, n. 635, e successive modificazioni
esplodenti di cui ai decreti
18 ministeriali 18 ottobre 1973 ed integrazioni.
e 18 settembre 1975, e
successive modificazioni ed Esercizi di vendita di artifici pirotecnici
integrazioni declassificati in “libera vendita” con
quantitativi complessivi in vendita e/o
deposito superiori a 500 kg, comprensivi
degli imballaggi.

26 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si


impianti ove si producono, producono, impiegano o detengono
impiegano o detengono sostanze instabili che possono dar luogo
19 sostanze instabili che da sole a reazioni pericolose in presenza
possono dar luogo da sole a o non di catalizzatori ivi compresi i
reazioni pericolose in perossidi organici
presenza o non di

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22-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 221

catalizzatori
27 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si
impianti ove si producono, producono, impiegano o detengono nitrati
impiegano o detengono di ammonio, di metalli alcalini e alcolino-
20 nitrati di ammonio, di terrosi, nitrato di piombo e perossidi
metalli alcalini e alcalino- inorganici
terrosi, nitrato di piombo e
perossidi inorganici
28 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si
impianti ove si producono, producono, impiegano o detengono
impiegano o detengono sostanze soggette all’accensione
sostanze soggette spontanea e/o sostanze che a contatto con
21
all'accensione spontanea l’acqua sviluppano gas infiammabili.
e/o sostanze che a contatto
con l'acqua sviluppano gas
infiammabili
29 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si produce
impianti ove si produce acqua ossigenata con concentrazione
acqua ossigenata con superiore al 60% di perossido di idrogeno
22
concentrazione superiore al
60% di perossido di
idrogeno
31 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si produce,
impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o
23 impiega e/o detiene fosforo sesquisolfuro di fosforo
e/o sesquisolfuro di fosforo

32 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti per la


impianti per la macinazione macinazione e la raffinazione dello zolfo;
e la raffinazione dello zolfo depositi di zolfo con potenzialità
24
33 - Depositi di zolfo con superiore a 10.000 kg
potenzialità superiore a 100
q.li
Fabbriche di fiammiferi;
30 - Fabbriche e depositi di
25 depositi di fiammiferi con quantitativi in
fiammiferi
massa superiori a 500 kg
34 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si produce,
impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio, elektron e
impiega o detiene altre leghe ad alto tenore di magnesio
26
magnesio, elektron e altre
leghe ad alto tenore di
magnesio
Mulini per cereali ed altre macinazioni
35 - Mulini per cereali ed
con potenzialità giornaliera superiore a
altre macinazioni con
20.000 kg;
27 potenzialità giornaliera
depositi di cereali e di altre macinazioni
superiore a 200 q.li e
con quantitativi in massa superiori a
relativi depositi
50.000 kg
36 - Impianti per Impianti per l'essiccazione di cereali e di
l’essiccazione dei cereali e vegetali in genere con depositi di
di vegetali in genere con prodotto essiccato con quantitativi in
28
depositi di capacità massa superiori a 50.000 kg
superiore a 500 q.li di
prodotto essiccato
37 - Stabilimenti ove si Stabilimenti ove si producono surrogati
29 producono surrogati del del caffè
caffè
38 - Zuccherifici e Zuccherifici e raffinerie dello zucchero
30
raffinerie dello zucchero

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39 - Pastifici con Pastifici e/o riserie con produzione


produzione giornaliera giornaliera superiore a 50.000 kg
superiore a 500q.li
31
40 - Riserie con
potenzialità giornaliera
superiore a 100 q.li
41 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o
impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con processi di
detiene foglia di tabacco essiccazione con oltre 100 addetti o con
con processi di essiccazione quantitativi globali in ciclo e/o in
32
con oltre 100 addetti con deposito superiori a 50.000 kg
quantitativi globali in ciclo
e/o in deposito superiori a
500 q.li
42 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti per la
impianti per la produzione produzione della carta e dei cartoni e di
della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici in
allestimento di genere con oltre 25 addetti o con
33 prodotti cartotecnici in materiale in lavorazione e/o in deposito
genere con oltre 25 addetti superiore a 50.000 kg
e/o con materiale in
deposito o lavorazione
superiore a 500 q.li
43 - Depositi di carta, Depositi di carta, cartoni e prodotti
cartoni e prodotti cartotecnici, archivi di materiale cartaceo,
cartotecnici nonché depositi biblioteche, depositi per la cernita della
per la cernita della carta carta usata, di stracci di cascami e di fibre
34 usata, di stracci, di cascami tessili per l'industria della carta, con
e di fibre tessili per quantitativi in massa superiori a 5.000
l’industria della carta con kg.
quantitativi superiori a 50
q.li
44 - Stabilimenti ed Stabilimenti, impianti, depositi ove si
impianti ove si producono, producono, impiegano e/o detengono
impiegano e/o detengono carte fotografiche, calcografiche,
carte fotografiche, eliografiche e cianografiche, pellicole
calcografiche, eliografiche cinematografiche, radiografiche e
e cianografiche, pellicole fotografiche con materiale in lavorazione
cinematografiche, e/o in deposito superiore a 5.000 kg
radiografiche e fotografiche
di sicurezza con materiale
35
in deposito superiore a 100
q.li
45 - Stabilimenti ed
impianti ove si producono,
impiegano e detengono
pellicole cinematografiche
e fotografiche con supporto
infiammabile per
quantitativi superiori a 5 kg
46 - Depositi di legnami da Depositi di legnami da costruzione e da
costruzione e da lavorazione, di legna da ardere, di paglia,
lavorazione, di legna da di fieno, di canne, di fascine, di carbone
ardere, di paglia, di fieno, vegetale e minerale, di carbonella, di
36 di canne, di fascine, di sughero e di altri prodotti affini con
carbone vegetale e quantitativi in massa superiori a 50.000
minerale, di carbonella, di kg con esclusione dei depositi all’aperto
sughero ed altri con distanze di sicurezza esterne
prodotti affini; esclusi i superiori a 100 m

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depositi all’aperto con


distanze di sicurezza
esterne non inferiori a 100
m misurate secondo le
disposizioni di cui al punto
2.1 del decreto ministeriale
30 novembre 1983:
da 500 a 1.000 q.li;
superiori a 1.000 q.li .
(Testo modificato con D.M.
30.10.1986)
47 - Stabilimenti e Stabilimenti e laboratori per la
laboratori per la lavorazione del legno con materiale in
lavorazione del legno con lavorazione e/o in deposito superiore a
materiale in lavorazione e/o 5.000 kg
in
37
deposito:
da 50 a 1.000 q.li . . . . . . . .
.............
superiori a 1.000 q.li . . . . .
.............
48 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si
impianti ove si producono, producono, lavorano e/o detengono fibre
lavorano e detengono fibre tessili e tessuti naturali e artificiali, tele
tessili e tessuti
cerate, linoleum e altri prodotti affini, con
naturali e artificiali, tele
38 cerate, linoleum ed altri quantitativi in massa superiori a 5.000 kg
prodotti affini con
quantitativi:
da 50 a 1.000 q.li .

superiori a 1.000 q.li .


49 - Industrie Stabilimenti per la produzione di arredi,
dell’arredamento, di abbigliamento, della lavorazione della
dell’abbigliamento e della pelle e calzaturifici, con oltre 25 addetti.
lavorazione della pelle;
39 calzaturifici:
da 25 a 75 addetti . . . . . . . .
.............
oltre 75 addetti . . . . . . . . . .
.............
50 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti per la
impianti per la preparazione preparazione del crine vegetale, della
del crine vegetale, della trebbia e simili, lavorazione della paglia,
trebbia e simili, lavorazione dello sparto e simili, lavorazione del
40 della paglia, dello sparto e sughero, con quantitativi in massa in
simili, lavorazione del lavorazione o in deposito superiori a
sughero, con quantitativi in 5.000 kg
lavorazione o in deposito
pari o superiori a 50 q.li
51 - Teatri di posa per le Teatri e studi per le riprese
41 riprese cinematografiche e cinematografiche e televisive
televisive
Laboratori per la realizzazione di
53 - Laboratori di attrezzerie e scenografie, compresi i
42 attrezzerie e scenografie relativi depositi, di superficie
teatrali complessiva superiore a 200 m2

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Stabilimenti ed impianti per la


produzione, lavorazione e rigenerazione
54 - Stabilimenti ed della gomma e/o laboratori di
impianti per la produzione, vulcanizzazione di oggetti di gomma, con
lavorazione e rigenerazione
della gomma con quantitativi in massa superiori a 5.000
quantitativi superiori a 50 kg;
q.li depositi di prodotti della gomma,
43 55 - Depositi di prodotti pneumatici e simili, con quantitativi in
della gomma, pneumatici e massa superiori a 10.000 kg
simili con oltre 100 q.li
56 - Laboratori di
vulcanizzazione di oggetti
di gomma con più di 50 q.li
in lavorazione o in deposito

57 - Stabilimenti ed Stabilimenti, impianti, depositi ove si


impianti per la produzione producono, lavorano e/o detengono
e lavorazione di materie materie plastiche, con quantitativi in
plastiche con massa superiori a 5.000 kg
44
quantitativi superiori a 50
q.li
58 - Depositi di manufatti
in plastica con oltre 50 q.li
59 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si producono
impianti ove si producono e e lavorano resine sintetiche e naturali,
lavorano resine sintetiche e fitofarmaci, coloranti organici e intermedi
naturali, fitofarmaci, e prodotti farmaceutici con l'impiego di
45 coloranti, organici e solventi ed altri prodotti infiammabili
intermedi e prodotti
farmaceutici con l'impiego
di solventi ed altri prodotti
infiammabili
60 - Depositi di concimi Depositi di fitofarmaci e/o di concimi
chimici a base di nitrati e chimici a base di nitrati e/o fosfati con
46 fosfati e di fitofarmaci, con quantitativi in massa superiori a 50.000
potenzialità globale kg
superiore a 500 q.li
61 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti per la
impianti per la fabbricazione di cavi e conduttori elettrici
fabbricazione di cavi e isolati, con quantitativi in massa in
conduttori elettrici isolati lavorazione e/o in deposito superiori a
62 - Depositi e rivendite di 10.000 kg;
47
cavi elettrici isolati con depositi e/o rivendite di cavi elettrici
quantitativi superiori a 100 isolati con quantitativi in massa superiori
q.li a 10.000 kg.

Centrali termoelettriche, macchine


elettriche fisse con presenza di liquidi
63 - Centrali
48 isolanti combustibili in quantitativi
termoelettriche.
superiori a 1 m3

64 - Gruppi per la Gruppi per la produzione di energia


produzione di energia elettrica sussidiaria con motori
49 elettrica sussidiaria con endotermici ed impianti di cogenerazione
motori endotermici di di potenza complessiva superiore a 25
potenza complessiva kW.

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22-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 221

superiore a 25 kW

65 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si producono


impianti ove si producono lampade elettriche e simili, pile ed
lampade elettriche, lampade accumulatori elettrici e simili, con oltre 5
50
a tubi luminescenti, pile ed addetti
accumulatori elettrici,
valvole elettriche, ecc.
Stabilimenti siderurgici e per la
produzione di altri metalli con oltre 5
66 - Stabilimenti siderurgici
addetti;
e stabilimenti per la
produzione di altri metalli
attività comportanti lavorazioni a caldo di
67 - Stabilimenti e impianti
51
per la zincatura, ramatura e metalli, con oltre 5 addetti, ad esclusione
lavorazioni similari dei laboratori artigiani di oreficeria ed
comportanti la fusione di argenteria fino a 25 addetti.
metalli o altre sostanze

68 - Stabilimenti per la Stabilimenti, con oltre 5 addetti, per la


costruzione di aeromobili, costruzione di aeromobili, veicoli a
automobili e motocicli motore, materiale rotabile ferroviario e
69 - Cantieri navali con tramviario, carrozzerie e rimorchi per
oltre cinque addetti autoveicoli;
70 - Stabilimenti per la cantieri navali con oltre 5 addetti
costruzione e riparazione di
52
materiale rotabile
ferroviario e tramviario con
oltre cinque addetti
71 - Stabilimenti per la
costruzione di carrozzerie e
rimorchi per autoveicoli
con oltre cinque addetti
Officine per la riparazione di:
72 - Officine per la - veicoli a motore, rimorchi per
riparazione di autoveicoli autoveicoli e carrozzerie, di
con capienza superiore a 9 superficie coperta superiore a
autoveicoli; officine 300 m2;
53 - materiale rotabile ferroviario,
meccaniche per lavorazioni
a freddo con oltre tramviario e di aeromobili, di
venticinque addetti (solo la superficie coperta superiore a
prima parte) 1.000 m2;

72 - Officine per la Officine meccaniche per lavorazioni a


riparazione di autoveicoli freddo con oltre 25 addetti.
con capienza superiore a 9
autoveicoli; officine
54
meccaniche per lavorazioni
a freddo con oltre
venticinque addetti (solo la
seconda parte)
Attività di demolizioni di veicoli e simili Attività di nuova istituzione
con relativi depositi, di superficie viene equiparata all’attività n.
55 del DM 16/02/82 :
55 -------- superiore a 3.000 m2 “Depositi di prodotti della
gomma, pneumatici e simili con
oltre 100 q.li”

— 29 —
22-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 221

73 - Stabilimenti ed Stabilimenti ed impianti ove si producono


impianti ove si producono laterizi, maioliche, porcellane e simili con
56 laterizi, maioliche, oltre 25 addetti
porcellane e simili con oltre
venticinque addetti
Cementifici con oltre 25 addetti
57 74 - Cementifici.
75 - Istituti, laboratori, Pratiche di cui al decreto legislativo 17
stabilimenti e reparti in cui marzo 1995, n. 230 e s.m.i. soggette a
si effettuano, anche provvedimenti autorizzativi (art. 27 del
saltuariamente, ricerche decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230
scientifiche o attività ed art. 13 legge 31 dicembre 1962, n.
industriali per le quali si 1860).
impiegano isotopi
radioattivi, apparecchi
contenenti dette sostanze ed
apparecchi generatori di
radiazioni ionizzanti (art.
58
13 della legge 31 dicembre
1962, n. 1860 e art. 102 del
decreto del Presidente della
Repubblica 13 febbraio
1964, n. 185)
76 - Esercizi commerciali
con detenzione di sostanze
radioattive (capo IV del
decreto del Presidente della
Repubblica 13 febbraio
1964, n. 185)
77 - Autorimesse di ditte in Autorimesse adibite al ricovero di mezzi
possesso di autorizzazione utilizzati per il trasporto di materie fissili
permanente al trasporto di speciali e di materie radioattive (art. 5
materie della legge 31 dicembre 1962, n. 1860,
fissili speciali e di materie sostituito dall'art. 2 del decreto del
59 radioattive (art. 5 della Presidente della Repubblica 30 dicembre
legge 31 dicembre 1962, n. 1965, n. 1704; art. 21 del decreto
1860, sostituito dall'art. 2 legislativo 17 marzo 1995, n. 230)
del decreto del Presidente
della Repubblica 30
dicembre 1965, n. 1704)
Impianti di deposito delle materie
78 - Impianti di deposito nucleari ed attività assoggettate agli
delle materie nucleari, articoli 33 e 52 del decreto legislativo 17
60
escluso il deposito in corso marzo 1995, n. 230 e s.m.i, con
di spedizione esclusione dei depositi in corso di
spedizione.
79 - Impianti nei quali Impianti nei quali siano detenuti
siano detenuti combustibili combustibili nucleari o prodotti o residui
nucleari o prodotti residui radioattivi [art. 1, lettera b) della legge 31
61
radioattivi (art. 1, lettera b) dicembre 1962, n. 1860]
della legge 31 dicembre
1962, n. 1860)
80 - Impianti relativi Impianti relativi all'impiego pacifico
all'impiego pacifico dell'energia nucleare ed attività che
dell'energia nucleare ed comportano pericoli di radiazioni
62 attività che comportano ionizzanti derivanti dal predetto impiego:
pericoli di radiazioni - impianti nucleari;
ionizzanti derivanti dal - reattori nucleari, eccettuati quelli che
predetto impiego: facciano parte di un mezzo di

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· impianti nucleari; trasporto;


· reattori nucleari, eccettuati - impianti per la preparazione o
quelli che facciano parte di fabbricazione delle materie nucleari;
un mezzo di trasporto; - impianti per la separazione degli
· impianti per la isotopi;
preparazione o - impianti per il trattamento dei
fabbricazione combustibili nucleari irradianti;
· delle materie nucleari; - attività di cui agli articoli 36 e 51 del
· impianti per la decreto legislativo 17 marzo 1995, n.
separazione degli isotopi; 230 e s.m.i.
· impianti per il trattamento
dei combustibili
· nucleari irradianti
81 - Stabilimenti per la Stabilimenti per la produzione, depositi
produzione di sapone, di di sapone, di candele e di altri oggetti di
candele e di altri oggetti di cera e di paraffina, di acidi grassi, di
cera e di paraffina, di acidi glicerina grezza quando non sia prodotta
63 grassi, di glicerina grezza per idrolisi, di glicerina raffinata e
quando non sia prodotta per distillata ed altri prodotti affini, con oltre
idrolisi, di glicerina 500 kg di prodotto in lavorazione e/o
raffinata e distillata ed altri deposito.
prodotti affini
82 - Centrali elettroniche Centri informatici di elaborazione e/o
per l'archiviazione e archiviazione dati con oltre 25 addetti
64
l'elaborazione di dati con
oltre venticinque addetti
Locali di spettacolo e di trattenimento in
genere, impianti e centri sportivi,
palestre, sia a carattere pubblico che
83 - Locali di spettacolo e privato, con capienza superiore a 100
di trattenimento in genere persone, ovvero di superficie lorda in
65
con capienza superiore a pianta al chiuso superiore a 200 m2 .
100 posti Sono escluse le manifestazioni
temporanee, di qualsiasi genere, che si
effettuano in locali o luoghi aperti al
pubblico.
Alberghi, pensioni, motel, villaggi
albergo, residenze turistico - alberghiere,
studentati, villaggi turistici, alloggi
agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi
84 - Alberghi, pensioni,
alpini, bed & breakfast, dormitori, case
66 motels, dormitori e simili
per ferie, con oltre 25 posti-letto;
con oltre 25 posti-letto
Strutture turistico-ricettive nell’aria
aperta (campeggi, villaggi-turistici,
ecc.) con capacità ricettiva superiore a
400 persone.
85 - Scuole di ogni ordine, Scuole di ogni ordine, grado e tipo,
grado e tipo, collegi, collegi, accademie con oltre 100 persone
67 accademie e simili per oltre presenti;
100 persone Asili nido con oltre 30 persone presenti.
presenti

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Strutture sanitarie che erogano


prestazioni in regime di ricovero
ospedaliero e/o residenziale a ciclo
continuativo e/o diurno, case di riposo
per anziani con oltre 25 posti letto;
Strutture sanitarie che erogano
prestazioni di assistenza specialistica in
regime ambulatoriale, ivi comprese
86 - Ospedali, case di cura quelle riabilitative, di diagnostica
68 e simili con oltre 25 posti- strumentale e di laboratorio, di2 superficie
letto. complessiva superiore a 500 m

Locali adibiti ad esposizione e/o vendita


87 - Locali adibiti ad
all'ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri
esposizione e/o vendita
fieristici, con superficie lorda superiore a
all'ingrosso o al dettaglio
400 m2 comprensiva dei servizi e
69 con superficie lorda
depositi. Sono escluse le manifestazioni
superiore a 400 mq
temporanee, di qualsiasi genere, che si
comprensiva dei servizi e
effettuano in locali o luoghi aperti al
depositi
pubblico.
88 - Locali adibiti a Locali adibiti a depositi di superficie
depositi di merci e materiali lorda superiore a 1000 m2 con quantitativi
70 vari con superficie lorda di merci e materiali combustibili
superiore a 1.000 superiori complessivamente a 5.000 kg
mq
89 - Aziende ed uffici nei Aziende ed uffici con oltre 300 persone
71 quali siano occupati oltre presenti
500 addetti
90 - Edifici pregevoli per Edifici sottoposti a tutela ai sensi del
arte o storia e quelli d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, aperti al
destinati a contenere pubblico, destinati a contenere
biblioteche, archivi, musei, biblioteche ed archivi, musei, gallerie,
gallerie, collezioni o esposizioni e mostre, nonché qualsiasi
72 comunque oggetti di altra attività contenuta nel presente
interesse culturale Allegato.
sottoposti alla vigilanza
dello Stato di cui al regio
decreto 7 novembre 1942,
n. 1664

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Edifici e/o complessi edilizi a uso Attività di nuova istituzione


terziario e/o industriale caratterizzati da viene equiparata all’attività
promiscuità strutturale e/o dei sistemi n. 89 del DM 16/02/82 :
delle vie di esodo e/o impiantistica con “Aziende ed uffici nei quali
presenza di persone superiore a 300 unità, siano occupati oltre 500
ovvero di superficie complessiva addetti”
73 ---------- superiore a 5.000 m2, indipendentemente
dal numero di attività costituenti e dalla
relativa diversa titolarità.

91 - Impianti per la Impianti per la produzione di calore


produzione del calore alimentati a combustibile solido, liquido
alimentati a combustibile o gassoso con potenzialità superiore a
74
solido, liquido o gassoso 116 kW
con potenzialità superiore a
100.000 Kcal/h
Autorimesse pubbliche e private,
parcheggi pluriplano e meccanizzati di
92 - Autorimesse private
superficie complessiva coperta superiore
con più di 9 autoveicoli,
a 300 m2; locali adibiti al ricovero di
75 autorimesse pubbliche,
natanti ed aeromobili di superficie
ricovero natanti, ricovero
superiore a 500 m2; depositi di mezzi
aeromobili
rotabili (treni, tram ecc.) di superficie
coperta superiore a 1.000 m2 .
93 - Tipografie, litografie, Tipografie, litografie, stampa in offset ed
stampa in offset ed attività attività similari con oltre cinque addetti.
76
similari con oltre cinque
addetti
94 - Edifici destinati a Edifici destinati ad uso civile con altezza
civile abitazione con antincendio superiore a 24 m
77
altezza in gronda superiore
a 24 metri
Attività di nuova istituzione
Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni
marittime, con superficie coperta viene equiparata all’attività
accessibile al pubblico superiore a 5.000n. 87 del DM 16/02/82 :
m2; metropolitane in tutto o in parte “Locali adibiti ad
sotterranee. esposizione e/o vendita
78 --------
all'ingrosso o al dettaglio
con superficie lorda
superiore a 400 mq
comprensiva dei servizi e
deposi”
Interporti con superficie superiore a Attività di nuova istituzione
20.000 m2 viene equiparata all’attività
n. 55 del DM 16/02/82 :
79 --------- “Depositi di prodotti della
gomma, pneumatici e simili
con oltre 100 q.li”

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Gallerie stradali di lunghezza superiore a Attività di nuova istituzione


500 m e ferroviarie superiori a 2000 m viene equiparata all’attività
n. 87 del DM 16/02/82 :
“Locali adibiti ad
esposizione e/o vendita
all'ingrosso o al dettaglio
80 ---------
con superficie lorda
superiore a 400 mq
comprensiva dei servizi e
depositi”

AVVERTENZA:
Il testo delle note qui pubblicato è stato redatto ai sensi dell’art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulla promulgazione delle
leggi, sull’emanazione dei decreti del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R.
28 dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge alle quali è operato il rinvio. Restano invariati il valore e
l’efficacia degli atti legislativi qui trascritti.

Note alle premesse:


— L’art. 87 della Costituzione conferisce, tra l’altro, al Presidente della Repubblica il potere di promulgare le leggi e di emanare i decreti aventi
valore di legge ed i regolamenti.
— Si riporta il testo del n. 14 dell’Allegato 1 alla legge 15 marzo 1997, n. 59 (Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle
regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
17 marzo 1997, n. 63, S.O.
«Allegato 1 - n. 14. Procedimento di prevenzione degli incendi:
legge 26 luglio 1965, n. 966;
regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio 1982, n. 577;
legge 7 dicembre 1984, n. 818.».
— Si riporta il testo vigente dell’art. 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400 (Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza
del Consiglio dei Ministri):
«Art. 17 (Regolamenti). —1. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il parere del
Consiglio di Stato che deve pronunziarsi entro novanta giorni dalla richiesta, possono essere emanati regolamenti per disciplinare:
a) l’esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi, nonché dei regolamenti comunitari;
b) l’attuazione e l’integrazione delle leggi e dei decreti legislativi recanti norme di principio, esclusi quelli relativi a materie riservate alla
competenza regionale;
c) le materie in cui manchi la disciplina da parte di leggi o di atti aventi forza di legge, sempre che non si tratti di materie comunque riservate
alla legge;
d) l’organizzazione ed il funzionamento delle amministrazioni pubbliche secondo le disposizioni dettate dalla legge;
e).
2. Con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, sentito il Consiglio di Stato e previo parere
delle Commissioni parlamentari competenti in materia, che si pronunciano entro trenta giorni dalla richiesta, sono emanati i regolamenti per la
disciplina delle materie, non coperte da riserva assoluta di legge prevista dalla Costituzione, per le quali le leggi della Repubblica, autorizzando
l’esercizio della potestà regolamentare del Governo, determinano le norme generali regolatrici della materia e dispongono l’abrogazione delle nor-
me vigenti, con effetto dall’entrata in vigore delle norme regolamentari.
3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamenti nelle materie di competenza del Ministro o di autorità sottordinate al Ministro,
quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali regolamenti, per materie di competenza di più Ministri, possono essere adottati con
decreti interministeriali, ferma restando la necessità di apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali ed interministeriali
non possono dettare norme contrarie a quelle dei regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al Presidente del Consiglio dei
Ministri prima della loro emanazione.
4. I regolamenti di cui al comma 1 ed i regolamenti ministeriali ed interministeriali, che devono recare la denominazione di «regolamento»,
sono adottati previo parere del Consiglio di Stato, sottoposti al visto ed alla registrazione della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale.
4-bis. L’organizzazione e la disciplina degli uffici dei Ministeri sono determinate, con regolamenti emanati ai sensi del comma 2, su proposta
del Ministro competente d’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri e con il Ministro del tesoro, nel rispetto dei princìpi posti dal decreto
legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni, con i contenuti e con l’osservanza dei criteri che seguono:
a) riordino degli uffici di diretta collaborazione con i Ministri ed i Sottosegretari di Stato, stabilendo che tali uffici hanno esclusive compe-
tenze di supporto dell’organo di direzione politica e di raccordo tra questo e l’amministrazione;
b) individuazione degli uffici di livello dirigenziale generale, centrali e periferici, mediante diversificazione tra strutture con funzioni finali e
con funzioni strumentali e loro organizzazione per funzioni omogenee e secondo criteri di flessibilità eliminando le duplicazioni funzionali;
c) previsione di strumenti di verifica periodica dell’organizzazione e dei risultati;
d) indicazione e revisione periodica della consistenza delle piante organiche;

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e) previsione di decreti ministeriali di natura non regolamentare di conclusione del procedimento sono valutate ai fini della responsabili-
per la definizione dei compiti delle unità dirigenziali nell’ambito degli tà dirigenziale o disciplinare e amministrativa, nonché ai fini dell’attri-
uffici dirigenziali generali . buzione della retribuzione di risultato. Resta salvo il diritto del privato
4-ter. Con regolamenti da emanare ai sensi del comma 1 del pre- di dimostrare il danno derivante dalla mancata osservanza del termine di
sente articolo, si provvede al periodico riordino delle disposizioni rego- conclusione del procedimento ai sensi degli articoli 2 e 2-bis.”;
lamentari vigenti, alla ricognizione di quelle che sono state oggetto di e) il comma 7 è sostituito dal seguente:
abrogazione implicita e all’espressa abrogazione di quelle che hanno “7. Si considera acquisito l’assenso dell’amministrazione, ivi com-
esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o prese quelle preposte alla tutela della salute e della pubblica incolumi-
sono comunque obsolete.». tà, alla tutela paesaggistico-territoriale e alla tutela ambientale, esclusi
— La legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di i provvedimenti in materia di VIA, VAS e AIA, il cui rappresentante,
procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti ammi- all’esito dei lavori della conferenza, non abbia espresso definitivamente
nistrativi), è pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 18 agosto 1990, n. 192. la volontà dell’amministrazione rappresentata.”;
— Si riporta il testo dell’art. 49 del decreto-legge 31 maggio 2010, f) il comma 9 è soppresso.
n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010 n. 122: 3. All’art. 14-quater della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono appor-
«Art. 49 (Disposizioni in materia di conferenza di servizi). — tate le seguenti modificazioni:
1. All’art. 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono apportate le se- a) al comma 1, dopo le parole: “rappresentanti delle amministra-
guenti modificazioni: zioni” sono inserite le seguenti: “ivi comprese quelle preposte alla tutela
a) al comma 1, le parole: “indice di regola” sono sostituite dalle ambientale, fermo restando quanto previsto dall’art. 26 del decreto legi-
seguenti: “può indire”; slativo 3 aprile 2006, n. 152, paesaggistico-territoriale, del patrimonio
b) al comma 2, secondo periodo, sono aggiunte, in fine, le parole: storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità”;
“ovvero nei casi in cui è consentito all’amministrazione procedente di b) i commi 3, 3-bis, 3-ter e 3-quater sono sostituiti dal seguente:
provvedere direttamente in assenza delle determinazioni delle ammini-
strazioni competenti”. “3. Al di fuori dei casi di cui all’art. 117, ottavo comma, della Co-
stituzione, e delle infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici e
2. All’art. 14-ter della legge 7 agosto 1990, n. 241, sono apportate di preminente interesse nazionale, di cui alla parte seconda, titolo terzo,
le seguenti modificazioni: capo quarto del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e successive
a) al comma 2 sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: “La modificazioni, nonché dei casi di localizzazione delle opere di interesse
nuova data della riunione può essere fissata entro i quindici giorni statale, ove venga espresso motivato dissenso da parte di un’ammini-
successivi nel caso la richiesta provenga da un’autorità preposta alla strazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del
tutela del patrimonio culturale. I responsabili degli sportelli unici per patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute e della pubblica
le attività produttive e per l’edilizia, ove costituiti, o i Comuni, o altre incolumità, la questione, in attuazione e nel rispetto del principio di le-
autorità competenti concordano con i Soprintendenti territorialmente ale collaborazione e dell’art. 120 della Costituzione, è rimessa dall’am-
competenti il calendario, almeno trimestrale, delle riunioni delle con- ministrazione procedente alla deliberazione del Consiglio dei Ministri,
ferenze di servizi che coinvolgano atti di assenso o consultivi comun- che si pronuncia entro sessanta giorni, previa intesa con la Regione o
que denominati di competenza del Ministero per i beni e le attività le Regioni e le Province autonome interessate, in caso di dissenso tra
culturali.”; un’amministrazione statale e una regionale o tra più amministrazioni
b) dopo il comma 3 è inserito il seguente: regionali, ovvero previa intesa con la Regione e gli enti locali interes-
sati, in caso di dissenso tra un’amministrazione statale o regionale e un
“3-bis. In caso di opera o attività sottoposta anche ad autorizzazio- ente locale o tra più enti locali. Se l’intesa non è raggiunta nei successivi
ne paesaggistica, il soprintendente si esprime, in via definitiva, in sede trenta giorni, la deliberazione del Consiglio dei Ministri può essere co-
di conferenza di servizi, ove convocata, in ordine a tutti i provvedimen- munque adottata. Se il motivato dissenso è espresso da una Regione o
ti di sua competenza ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, da una Provincia autonoma in una delle materie di propria competenza,
n. 42.”; il Consiglio dei Ministri delibera in esercizio del proprio potere sostitu-
b-bis) al comma 4 sono premesse le parole: “Fermo restando tivo con la partecipazione dei Presidenti delle Regioni o delle Province
quanto disposto dal comma 4-bis” e sono aggiunti, in fine, i seguenti autonome interessate.”.
periodi: “Per assicurare il rispetto dei tempi, l’amministrazione com- 4. All’art. 29, comma 2-ter, della legge 7 agosto 1990, n. 241,
petente al rilascio dei provvedimenti in materia ambientale può far dopo la parola “assenso” sono aggiunte le seguenti “e la conferenza di
eseguire anche da altri organi dell’amministrazione pubblica o enti servizi,”.
pubblici dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovve-
ro da istituti universitari tutte le attività tecnico-istruttorie non ancora 4-bis. L’art. 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241, è sostituito dal
eseguite. In tal caso gli oneri economici diretti o indiretti sono posti seguente:
a esclusivo carico del soggetto committente il progetto, secondo le “Art. 19 (Segnalazione certificata di inizio attività - Scia).
tabelle approvate con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela — 1. Ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva,
del territorio e del mare, di concerto con il Ministro dell’economia e permesso o nulla osta comunque denominato, comprese le domande per
delle finanze.”; le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l’esercizio di attività imprendi-
c) dopo il comma 4, è aggiunto il seguente: toriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente
“4-bis. Nei casi in cui l’intervento oggetto della conferenza di ser- dall’accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da
vizi è stato sottoposto positivamente a valutazione ambientale strategica atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limi-
(VAS), i relativi risultati e prescrizioni, ivi compresi gli adempimenti te o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione
di cui ai commi 4 e 5 dell’art. 10 del decreto legislativo 3 aprile 2006, settoriale per il rilascio degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione
n. 152, devono essere utilizzati, senza modificazioni, ai fini della VIA, dell’interessato, con la sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli
qualora effettuata nella medesima sede, statale o regionale, ai sensi ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle ammini-
dell’art. 7 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.”; strazioni preposte alla difesa nazionale, alla pubblica sicurezza, all’im-
migrazione, all’asilo, alla cittadinanza, all’amministrazione della giusti-
d) il comma 6-bis è sostituito dal seguente: zia, all’amministrazione delle finanze, ivi compresi gli atti concernenti
“6-bis. All’esito dei lavori della conferenza, e in ogni caso scaduto le reti di acquisizione del gettito, anche derivante dal gioco, nonché di
il termine di cui ai commi 3 e 4, l’amministrazione procedente, in caso quelli imposti dalla normativa comunitaria. La segnalazione è corredata
di VIA statale, può adire direttamente il Consiglio dei Ministri ai sensi dalle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e dell’atto di notorietà
dell’art. 26, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152; in per quanto riguarda tutti gli stati, le qualità personali e i fatti previsti
tutti gli altri casi, valutate le specifiche risultanze della conferenza e te- negli articoli 46 e 47 del testo unico di cui al decreto del Presidente
nendo conto delle posizioni prevalenti espresse in quella sede, adotta la della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nonché dalle attestazioni e
determinazione motivata di conclusione del procedimento che sostitui- asseverazioni di tecnici abilitati, ovvero dalle dichiarazioni di conformi-
sce a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto tà da parte dell’Agenzia delle imprese di cui all’ art. 38, comma 4, del
di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,
partecipanti, o comunque invitate a partecipare ma risultate assenti, alla dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, relative alla sussistenza dei requisiti
predetta conferenza. La mancata partecipazione alla conferenza di servi- e dei presupposti di cui al primo periodo; tali attestazioni e assevera-
zi ovvero la ritardata o mancata adozione della determinazione motivata zioni sono corredate dagli elaborati tecnici necessari per consentire le

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verifiche di competenza dell’amministrazione. Nei casi in cui la legge c) estensione dell’utilizzo dell’autocertificazione, delle attesta-
prevede l’acquisizione di pareri di organi o enti appositi, ovvero l’ese- zioni e delle asseverazioni dei tecnici abilitati nonché delle dichiarazio-
cuzione di verifiche preventive, essi sono comunque sostituiti dalle ni di conformità da parte dell’Agenzia delle imprese di cui all’art. 38,
autocertificazioni, attestazioni e asseverazioni o certificazioni di cui al comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con
presente comma, salve le verifiche successive degli organi e delle am- modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
ministrazioni competenti.
d) informatizzazione degli adempimenti e delle procedure am-
2. L’attività oggetto della segnalazione può essere iniziata dalla data ministrative, secondo la disciplina del decreto legislativo 7 marzo 2005,
della presentazione della segnalazione all’amministrazione competente. n. 82, recante codice dell’amministrazione digitale;
3. L’amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei re-
quisiti e dei presupposti di cui al comma 1, nel termine di sessanta giorni e) soppressione delle autorizzazioni e dei controlli per le impre-
dal ricevimento della segnalazione di cui al medesimo comma, adotta mo- se in possesso di certificazione ISO o equivalente, per le attività oggetto
tivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione di tale certificazione;
degli eventuali effetti dannosi di essa, salvo che, ove ciò sia possibile, f) coordinamento delle attività di controllo al fine di evitare du-
l’interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività plicazioni e sovrapposizioni, assicurando la proporzionalità degli stessi
ed i suoi effetti entro un termine fissato dall’amministrazione, in ogni caso in relazione alla tutela degli interessi pubblici coinvolti.
non inferiore a trenta giorni. È fatto comunque salvo il potere dell’ammi-
nistrazione competente di assumere determinazioni in via di autotutela, 4-quinquies. I regolamenti di cui al comma 4-quater sono emanati
ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies. In caso di dichiarazioni entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conver-
sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci, l’am- sione del presente decreto ed entrano in vigore il quindicesimo giorno
ministrazione, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali di cui successivo alla data della loro pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
al comma 6, nonché di quelle di cui al capo VI del testo unico di cui al Con effetto dalla data di entrata in vigore dei predetti regolamenti sono
decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, può abrogate le norme, anche di legge, regolatrici dei relativi procedimenti.
sempre e in ogni tempo adottare i provvedimenti di cui al primo periodo. Tali interventi confluiscono nel processo di riassetto di cui all’ art. 20
4. Decorso il termine per l’adozione dei provvedimenti di cui al della legge 15 marzo 1997, n. 59.».
primo periodo del comma 3, all’amministrazione è consentito interve- — Si riporta il testo dell’art. 16 del decreto legislativo 8 marzo
nire solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico 2006, n. 139 (Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai
e culturale, per l’ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, a norma dell’art. 11
la difesa nazionale e previo motivato accertamento dell’impossibilità della legge 29 luglio 2003, n. 229), come modificato dal presente
di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell’attività regolamento.:
dei privati alla normativa vigente.
«Art. 16 (Certificato di prevenzione incendi). — 1. Il certificato di
5. Il presente articolo non si applica alle attività economiche a pre- prevenzione incendi attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla
valente carattere finanziario, ivi comprese quelle regolate dal testo unico normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di si-
delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo curezza antincendio nei locali, attività, depositi, impianti ed industrie
1° settembre 1993, n. 385, e dal testo unico in materia di intermediazio- pericolose, individuati, in relazione alla detenzione ed all’impiego di
ne finanziaria di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. Ogni prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti che comportano in caso
controversia relativa all’applicazione del presente articolo è devoluta di incendio gravi pericoli per l’incolumità della vita e dei beni ed in
alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Il relativo ri- relazione alle esigenze tecniche di sicurezza, con decreto del Presidente
corso giurisdizionale, esperibile da qualunque interessato nei termini della Repubblica, da emanare a norma dell’art. 17, comma 1, della legge
di legge, può riguardare anche gli atti di assenso formati in virtù delle 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’interno, sentito il
norme sul silenzio assenso previste dall’art. 20. Comitato centrale tecnico-scientifico per la prevenzione incendi.
6. Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle di-
chiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione di 2. Il certificato di prevenzione incendi è rilasciato dal competente
inizio attività, dichiara o attesta falsamente l’esistenza dei requisiti o dei Comando provinciale dei vigili del fuoco, su istanza dei soggetti re-
presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni”. sponsabili delle attività interessate. Resta fermo quanto previsto dalle
prescrizioni in materia di prevenzione incendi a carico dei soggetti re-
4-ter. Il comma 4-bis attiene alla tutela della concorrenza ai sensi sponsabili delle attività ed a carico dei soggetti responsabili dei progetti
dell’ art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, e costitui- e della documentazione tecnica richiesta.
sce livello essenziale delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali
ai sensi della lettera m) del medesimo comma. Le espressioni “segnala- 3. In relazione ad insediamenti industriali ed attività di tipo com-
zione certificata di inizio attività” e “Scia” sostituiscono, rispettivamen- plesso, il Comando provinciale dei vigili del fuoco può acquisire, ai fini
te, quelle di “dichiarazione di inizio attività” e “Dia”, ovunque ricorra- del parere di conformità sui progetti, le valutazioni del Comitato tecnico
no, anche come parte di una espressione più ampia, e la disciplina di cui regionale per la prevenzione incendi, avvalersi, per le visite tecniche,
al comma 4-bis sostituisce direttamente, dalla data di entrata in vigore di esperti in materia designati dal Comitato stesso, nonchè richiedere il
della legge di conversione del presente decreto, quella della dichiarazio- parere del Comitato centrale tecnico scientifico di cui all’art. 21.
ne di inizio attività recata da ogni normativa statale e regionale.
4. Il Comando provinciale dei vigili del fuoco acquisisce dai sog-
4-quater. Al fine di promuovere lo sviluppo del sistema produt- getti responsabili delle attività di cui al comma 1 le certificazioni e le
tivo e la competitività delle imprese, anche sulla base delle attività di dichiarazioni attestanti la conformità delle attività alla normativa di pre-
misurazione degli oneri amministrativi di cui all’art. 25 del decreto- venzione incendi, rilasciate da enti, laboratori o professionisti, iscritti in
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge albi professionali, autorizzati ed iscritti, a domanda, in appositi elenchi
6 agosto 2008, n. 133, il Governo è autorizzato ad adottare uno o più del Ministero dell’interno. Il rilascio delle autorizzazioni e l’iscrizione
regolamenti ai sensi dell’art. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, nei predetti elenchi sono subordinati al possesso dei requisiti stabiliti
n. 400, su proposta dei Ministri per la pubblica amministrazione e l’in- con decreto del Ministro dell’interno.
novazione, per la semplificazione normativa e dello sviluppo economi-
co, sentiti i Ministri interessati e le associazioni imprenditoriali, volti 5. Qualora l’esito del procedimento rilevi la mancanza dei requisiti
a semplificare e ridurre gli adempimenti amministrativi gravanti sulle previsti dalle norme tecniche di prevenzione incendi, il Comando pro-
piccole e medie imprese, in base ai seguenti princìpi e criteri direttivi, vinciale non provvede al rilascio del certificato, dandone comunicazio-
nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 20, 20-bis e 20-ter della ne all’interessato, al sindaco, al prefetto e alle altre autorità competenti
legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni: ai fini dei provvedimenti da adottare nei rispettivi ambiti. Le determina-
a) proporzionalità degli adempimenti amministrativi in relazio- zioni assunte dal Comando provinciale sono atti definitivi.
ne alla dimensione dell’impresa e al settore di attività, nonché alle esi- 6. Indipendentemente dal periodo di validità del certificato di pre-
genze di tutela degli interessi pubblici coinvolti; venzione incendi stabilito con il regolamento di cui al comma 1, l’obbli-
b) eliminazione di autorizzazioni, licenze, permessi, ovvero di go di richiedere un nuovo certificato ricorre quando vi sono modifiche
dichiarazioni, attestazioni, certificazioni, comunque denominati, non- di lavorazione o di strutture, nei casi di nuova destinazione dei locali o
ché degli adempimenti amministrativi e delle procedure non necessarie di variazioni qualitative e quantitative delle sostanze pericolose esistenti
rispetto alla tutela degli interessi pubblici in relazione alla dimensione negli stabilimenti o depositi e ogni qualvolta sopraggiunga una modifica
dell’impresa ovvero alle attività esercitate; delle condizioni di sicurezza precedentemente accertate.

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7. Con decreto del Presidente della Repubblica emanato a norma 2. In attuazione del programma di cui al comma 1, il Dipartimento
dell’art. 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta della funzione pubblica coordina le attività di misurazione in raccordo
del Ministro dell’interno, sono dettate le disposizioni attuative relative con l’Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione e le
al procedimento per il rilascio del certificato di prevenzione incendi. amministrazioni interessate per materia.
Esso disciplina inoltre: il procedimento per il rinnovo del certificato
medesimo; il procedimento per il rilascio del provvedimento di deroga 3. Ciascun Ministro, di concerto con il Ministro per la pubblica
all’osservanza della normativa di prevenzione incendi, in relazione agli amministrazione e l’innovazione e con il Ministro per la semplifica-
insediamenti, agli impianti e alle attività in essi svolte che presentino zione normativa, adotta il piano di riduzione degli oneri amministrativi
caratteristiche tali da non consentire l’integrale osservanza della nor- relativo alle materie affidate alla competenza di ciascun Ministro, che
mativa medesima; gli obblighi a carico dei soggetti responsabili delle definisce le misure normative, organizzative e tecnologiche finalizzate
attività. al raggiungimento dell’obiettivo di cui al comma 1, assegnando i rela-
tivi programmi ed obiettivi ai dirigenti titolari dei centri di responsabi-
8. Resta fermo quanto previsto al punto 28 dell’allegato A della
lità amministrativa. I piani confluiscono nel piano d’azione per la sem-
legge 24 novembre 2000, n. 340».
plificazione e la qualità della regolazione di cui al comma 2 dell’art. 1
— Si riporta il testo vigente degli articoli 20 e 23 del citato decreto del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni,
legislativo n. 139 del 2006: dalla legge 9 marzo 2006, n. 80, che assicura la coerenza generale
«Art. 20 (Sanzioni penali e sospensione dell’attività). — 1. Chiun- del processo nonché il raggiungimento dell’obiettivo finale di cui al
que, in qualità di titolare di una delle attività soggette al rilascio del comma 1. Le regioni, le province e i comuni adottano, nell’ambito
certificato di prevenzione incendi, ometta di richiedere il rilascio o il della propria competenza, sulla base delle attività di misurazione, pro-
rinnovo del certificato medesimo è punito con l’arresto sino ad un anno grammi di interventi a carattere normativo, amministrativo e organiz-
o con l’ammenda da 258 euro a 2.582 euro, quando si tratta di attività zativo volti alla progressiva riduzione degli oneri amministrativi. Per il
che comportano la detenzione e l’impiego di prodotti infiammabili, in- coordinamento delle metodologie della misurazione e della riduzione
cendiabili o esplodenti, da cui derivano in caso di incendio gravi pericoli degli oneri, è istituito presso la Conferenza unificata di cui all’art. 8
per l’incolumità della vita e dei beni, da individuare con il decreto del del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modifica-
Presidente della Repubblica. previsto dall’art. 16, comma 1. zioni, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, un
Comitato paritetico formato da sei membri designati, rispettivamente,
2. Chiunque, nelle certificazioni e dichiarazioni rese ai fini del rila- due dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, due
scio o del rinnovo del certificato di prevenzione incendi, attesti fatti non dal Ministro per la semplificazione normativa, due dal Ministro per i
rispondenti al vero è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni e con rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, e da sei membri
la multa da 103 euro a 516 euro. La stessa pena si applica a chi falsifica designati dalla citata Conferenza unificata, rispettivamente, tre tra i
o altera le certificazioni e dichiarazioni medesime. rappresentanti delle regioni, uno tra i rappresentanti delle province e
3. Ferme restando le sanzioni penali previste dalle disposizioni vi- due tra quelli dei comuni. Per la partecipazione al Comitato paritetico
genti, il prefetto può disporre la sospensione dell’attività nelle ipotesi non sono previsti compensi o rimborsi di spese. I risultati della misura-
in cui i soggetti responsabili omettano di richiedere: il rilascio ovvero zione di cui al comma 15 sono comunicati alle Camere e ai Ministri per
il rinnovo del certificato di prevenzione incendi; i servizi di vigilanza la pubblica amministrazione e l’innovazione e per la semplificazione
nei locali di pubblico spettacolo ed intrattenimento e nelle strutture ca- normativa.
ratterizzate da notevole presenza di pubblico per i quali i servizi mede-
simi sono obbligatori. La sospensione è disposta fino all’adempimento 4. Con decreto del Ministro per la pubblica amministrazione e l’in-
dell’obbligo.». novazione e del Ministro per la semplificazione normativa, si provvede
«Art. 23 (Oneri per l’attività di prevenzione incendi). — 1. I ser- a definire le linee guida per la predisposizione dei piani di cui al com-
vizi relativi alle attività di prevenzione incendi di cui all’art. 14, com- ma 3 e delle forme di verifica dell’effettivo raggiungimento dei risultati,
ma 2, sono effettuati dal Corpo nazionale a titolo oneroso, salvo quanto anche utilizzando strumenti di consultazione pubblica delle categorie e
disposto nel comma 2. dei soggetti interessati.
2. Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Mini- 5. Sulla base degli esiti della misurazione di ogni materia, congiun-
stro dell’economia e delle finanze, sono individuate le attività di preven- tamente ai piani di cui al comma 3, e comunque entro il 30 settembre
zione incendi rese a titolo gratuito e stabiliti i corrispettivi per i servizi 2012, il Governo è delegato ad adottare uno o più regolamenti ai sensi
di prevenzione incendi effettuati dal Corpo nazionale. L’aggiornamento dell’art. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta
delle tariffe è annualmente rideterminato sulla base degli indici ISTAT del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e del Mi-
rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente. nistro per la semplificazione normativa, di concerto con il Ministro o i
3. I decreti di cui al comma 2 prevedono, quanto ai servizi di vigi- Ministri competenti, contenenti gli interventi normativi volti a ridurre
lanza antincendio, che l’onere finanziario per i soggetti beneficiari sia gli oneri amministrativi gravanti sulle imprese e sui cittadini nei settori
determinato su base oraria, in relazione ai costi del personale, dei mezzi misurati e a semplificare e riordinare la relativa disciplina. Tali inter-
e delle attrezzature necessarie.». venti confluiscono nel processo di riassetto di cui all’art. 20 della legge
15 marzo 1997, n. 59.
Il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione dell’art. 1
della legge 3 agosto 2007, n.123 in materia di tutela della salute e della 6. Degli stati di avanzamento e dei risultati raggiunti con le attività
sicurezza nei luoghi di lavoro), è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficia- di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi gravanti sulle im-
le 30 aprile 2008, n. 101. prese è data tempestiva notizia sul sito web del Ministro per la pubblica
— Si riporta il testo dell’art. 25 del decreto-legge 25 giugno 2008, amministrazione e l’innovazione, del Ministro per la semplificazione
n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 normativa e dei Ministeri e degli enti pubblici statali interessati.
(Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la
competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazio- 7. Del raggiungimento dei risultati indicati nei singoli piani mini-
ne tributaria): steriali di semplificazione si tiene conto nella valutazione dei dirigenti
responsabili.».
«Art. 25 — 1. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore
del presente decreto, su proposta del Ministro per la pubblica ammi- — Il decreto del Presidente della Repubblica del 26 maggio 1959,
nistrazione e l’innovazione e del Ministro per la semplificazione nor- n. 689, abrogato dal presente regolamento, recava: «Determinazione
mativa, è approvato un programma per la misurazione degli oneri am- delle aziende e lavorazioni soggette, ai fini della prevenzione degli in-
ministrativi derivanti da obblighi informativi nelle materie affidate alla cendi, al controllo del Comando del Corpo dei vigili del fuoco».
competenza dello Stato, con l’obiettivo di giungere, entro il 31 dicem-
bre 2012, alla riduzione di tali oneri per una quota complessiva del 25%, — Il decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998,
come stabilito in sede europea. Per la riduzione relativa alle materie di n. 37, abrogato dal presente regolamento, recava: «Regolamento recan-
competenza regionale, si provvede ai sensi dell’art. 20-ter della legge te disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma
15 marzo 1997, n. 59, e dei successivi accordi attuativi. dell’art. 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59».

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— Il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000 — Si riporta il testo vigente dell’art. 19 della citata legge n. 241
n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in ma- del 1990:
teria di documentazione amministrativa), è stato pubblicato nella Gaz-
«Art. 19 (Segnalazione certificata di inizio attività - Scia). — 1. Ogni
zetta Ufficiale 20 febbraio 2001, n. 42. atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o
nulla osta comunque denominato, comprese le domande per le iscrizioni
— Il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 2006, in albi o ruoli richieste per l’esercizio di attività imprenditoriale, commer-
n. 214, abrogato dal presente regolamento, recava: «Regolamento re- ciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamen-
cante semplificazione delle procedure di prevenzione incendi relative ai to di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi
depositi di g.p.l. in serbatoi fissi di capacità complessiva non superiore a contenuto generale, e non sia previsto alcun limite o contingente com-
a 5 metri cubi». plessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio
degli atti stessi, è sostituito da una segnalazione dell’interessato, con la
— Il decreto del Ministro dell’interno 16 febbraio 1982, abrogato sola esclusione dei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici
dal presente regolamento, recava: «Modificazioni del decreto del Mi- o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa
nistro dell’interno 27 settembre 1965, concernente la determinazione nazionale, alla pubblica sicurezza, all’immigrazione, all’asilo, alla citta-
delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi». dinanza, all’amministrazione della giustizia, all’amministrazione delle
finanze, ivi compresi gli atti concernenti le reti di acquisizione del gettito,
— Il decreto del Ministro dell’interno 8 marzo 1985 (Direttive sul- anche derivante dal gioco, nonché di quelli previsti dalla normativa per
le misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del le costruzioni in zone sismiche e di quelli imposti dalla normativa co-
rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n munitaria. La segnalazione è corredata dalle dichiarazioni sostitutive di
818), è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 22 aprile 1985, n. 95. certificazioni e dell’atto di notorietà per quanto riguarda tutti gli stati, le
qualità personali e i fatti previsti negli articoli 46 e 47 del testo unico di
— Il decreto del Ministero dell’interno 4 maggio 1998 (Disposizio- cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445,
ni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande nonché dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati, ovvero dalle
per l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’unifor- dichiarazioni di conformità da parte dell’Agenzia delle imprese di cui
mità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuo- all’art. 38, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, converti-
co), è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 7 maggio 1998, n. 104. to, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, relative alla sus-
sistenza dei requisiti e dei presupposti di cui al primo periodo; tali attesta-
— Il decreto del Ministro dell’interno 3 febbraio 2006 (Aggiorna- zioni e asseverazioni sono corredate dagli elaborati tecnici necessari per
consentire le verifiche di competenza dell’amministrazione. Nei casi in
mento delle tariffe dovute per i servizi a pagamento resi dal Corpo na- cui la legge prevede l’acquisizione di pareri di organi o enti appositi, ov-
zionale dei vigili del fuoco, ai sensi della legge 26 luglio 1965, n. 966), vero l’esecuzione di verifiche preventive, essi sono comunque sostituiti
è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 13 aprile 2006, n. 87. dalle autocertificazioni, attestazioni e asseverazioni o certificazioni di cui
al presente comma, salve le verifiche successive degli organi e delle am-
— Il decreto del Ministero dello sviluppo economico 22 gennaio ministrazioni competenti. La segnalazione, corredata delle dichiarazioni,
2008, n. 37 (Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quater- attestazioni e asseverazioni nonché dei relativi elaborati tecnici, può es-
decies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, sere presentata mediante posta raccomandata con avviso di ricevimento,
recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione ad eccezione dei procedimenti per cui è previsto l’utilizzo esclusivo della
degli impianti all’interno degli edifici), è stato pubblicato nella Gazzetta modalità telematica; in tal caso la segnalazione si considera presentata al
Ufficiale 12 marzo 2008, n. 61. momento della ricezione da parte dell’amministrazione.
2. L’attività oggetto della segnalazione può essere iniziata dalla data
Note all’art. 1: della presentazione della segnalazione all’amministrazione competente.
3. L’amministrazione competente, in caso di accertata carenza dei re-
— Si riporta il testo vigente dell’art. 22 del citato decreto legisla- quisiti e dei presupposti di cui al comma 1, nel termine di sessanta giorni
tivo n. 139 del 2006: dal ricevimento della segnalazione di cui al medesimo comma, adotta mo-
tivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione
«Art. 22 (Comitato tecnico regionale per la prevenzione incendi). degli eventuali effetti dannosi di essa, salvo che, ove ciò sia possibile,
— 1. Nell’ambito di ciascuna Direzione regionale dei vigili del fuoco, l’interessato provveda a conformare alla normativa vigente detta attività
del soccorso pubblico e della difesa civile è istituito un Comitato tecnico ed i suoi effetti entro un termine fissato dall’amministrazione, in ogni caso
regionale per la prevenzione incendi, quale organo tecnico consultivo non inferiore a trenta giorni. È fatto comunque salvo il potere dell’ammi-
territoriale sulle questioni riguardanti la prevenzione degli incendi. Il nistrazione competente di assumere determinazioni in via di autotutela,
Comitato svolge in particolare i seguenti compiti: ai sensi degli articoli 21-quinquies e 21-nonies. In caso di dichiarazioni
sostitutive di certificazione e dell’atto di notorietà false o mendaci, l’am-
a) su richiesta dei Comandi provinciali dei vigili del fuoco, ministrazione, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali di cui
esprime la valutazione sui progetti e designa gli esperti per l’effettua- al comma 6, nonché di quelle di cui al capo VI del testo unico di cui al
zione delle visite tecniche, nell’ambito dei procedimenti di rilascio del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, può
certificato di prevenzione incendi riguardanti insediamenti industriali ed sempre e in ogni tempo adottare i provvedimenti di cui al primo periodo.
attività di tipo complesso; 4. Decorso il termine per l’adozione dei provvedimenti di cui al
primo periodo del comma 3, all’amministrazione è consentito interve-
b) esprime il parere sulle istanze di deroga all’osservanza della nire solo in presenza del pericolo di un danno per il patrimonio artistico
normativa di prevenzione incendi inoltrate in relazione agli insediamen- e culturale, per l’ambiente, per la salute, per la sicurezza pubblica o
ti o impianti le cui attività presentino caratteristiche tali da non consen- la difesa nazionale e previo motivato accertamento dell’impossibilità
tire il rispetto della normativa stessa. di tutelare comunque tali interessi mediante conformazione dell’attività
dei privati alla normativa vigente.
2. Fino all’emanazione da parte delle regioni della disciplina per 4-bis. Il presente articolo non si applica alle attività economiche a
l’esercizio delle competenze amministrative in materia di incidenti rile- prevalente carattere finanziario, ivi comprese quelle regolate dal testo
vanti ai sensi dell’art. 72 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legi-
il Comitato, nella composizione integrata prevista dall’art. 19 del decre- slativo 1° settembre 1993, n. 385, e dal testo unico in materia di interme-
to legislativo 17 agosto 1999, n. 334, provvede a svolgere l’istruttoria diazione finanziaria di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
per gli stabilimenti soggetti alla presentazione del rapporto di sicurezza
indicati nell’art. 8 dello stesso decreto legislativo n. 334 del 1999 ed a 5.
formulare le relative conclusioni. 6. Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle di-
chiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione
3. Con il decreto del Presidente della Repubblica di cui all’art. 21, di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l’esistenza dei requisiti o
comma 2, sono dettate le disposizioni relative alla composizione e al dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a
funzionamento del Comitato di cui al comma 1.». tre anni.

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6-bis. Nei casi di Scia in materia edilizia, il termine di sessanta e) l’attività di impresa può essere avviata immediatamente nei
giorni di cui al primo periodo del comma 3 è ridotto a trenta giorni. Fatta casi in cui sia sufficiente la presentazione della dichiarazione di inizio
salva l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 6, restano altre- attività allo sportello unico;
sì ferme le disposizioni relative alla vigilanza sull’attività urbanistico-
edilizia, alle responsabilità e alle sanzioni previste dal decreto del Presi- f) lo sportello unico, al momento della presentazione della di-
dente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e dalle leggi regionali.». chiarazione attestante la sussistenza dei requisiti previsti per la realizza-
— Si riporta il testo vigente dell’art. 38 del citato decreto- legge zione dell’intervento, rilascia una ricevuta che, in caso di dichiarazione
25 giugno 2008 n. 112: di inizio attività, costituisce titolo autorizzatorio. In caso di diniego, il
«Art. 38 (Impresa in un giorno). — 1. Al fine di garantire il diritto privato può richiedere il ricorso alla conferenza di servizi di cui agli
di iniziativa economica privata di cui all’art. 41 della Costituzione, l’av- articoli da 14 a 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241;
vio di attività imprenditoriale, per il soggetto in possesso dei requisiti
di legge, è tutelato sin dalla presentazione della dichiarazione di inizio g) per i progetti di impianto produttivo eventualmente contra-
attività o dalla richiesta del titolo autorizzatorio. stanti con le previsioni degli strumenti urbanistici, è previsto un termine
2. Ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lettere e), m), p) e r), di trenta giorni per il rigetto o la formulazione di osservazioni ostative,
della Costituzione, le disposizioni del presente articolo introducono, ovvero per l’attivazione della conferenza di servizi per la conclusione
anche attraverso il coordinamento informativo statistico e informatico certa del procedimento;
dei dati delle amministrazioni, misure per assicurare, nel rispetto delle
libertà fondamentali, l’efficienza del mercato, la libera concorrenza e i h) in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, scaduto
livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che il termine previsto per le altre amministrazioni per pronunciarsi sulle
devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Esse costituiscono questioni di loro competenza, l’amministrazione procedente conclude
adempimento della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 12 dicembre 2006, ai sensi dell’art. 117, primo comma, in ogni caso il procedimento prescindendo dal loro avviso; in tal caso,
della Costituzione. salvo il caso di omessa richiesta dell’avviso, il responsabile del pro-
cedimento non può essere chiamato a rispondere degli eventuali danni
3. Con regolamento, adottato ai sensi dell’art. 17, comma 2, della derivanti dalla mancata emissione degli avvisi medesimi.
legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dello sviluppo
economico e del Ministro per la semplificazione normativa, di concerto 3-bis. Per i comuni che, entro la data del 30 settembre 2011 previ-
con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, sentita sta dall’art. 12, comma 7, del regolamento di cui al decreto del Presiden-
la Conferenza unificata di cui all’art. 8 del decreto legislativo 28 ago- te della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160, non hanno provveduto ad
sto 1997, n. 281, e successive modificazioni, si procede alla semplifi- accreditare lo sportello unico per le attività produttive ovvero a fornire
cazione e al riordino della disciplina dello sportello unico per le attività alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura compe-
produttive di cui al regolamento di cui al decreto del Presidente della tente per territorio gli elementi necessari ai fini dell’avvalimento della
Repubblica 20 ottobre 1998, n. 447, e successive modificazioni, in base stessa, ai sensi dell’art. 4, commi 11 e 12, del medesimo regolamento
ai seguenti principi e criteri, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 160 del 2010, il
19, comma 1, e 20, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241: prefetto invia entro trenta giorni una diffida e, sentita la regione compe-
a) attuazione del principio secondo cui, salvo quanto previsto tente, nomina un commissario ad acta, scelto in relazione alle specifiche
per i soggetti privati di cui alla lettera c) e dall’art. 9 del decreto-legge situazioni, tra i funzionari dei comuni, delle regioni o delle camere di
31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti per territorio,
2007, n. 40, lo sportello unico costituisce l’unico punto di accesso per il al fine di adottare gli atti necessari ad assicurare la messa a regime del
richiedente in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti la funzionamento degli sportelli unici. Con decreto del Ministro dello svi-
sua attività produttiva e fornisce, altresì, una risposta unica e tempestiva luppo economico e del Ministro per la semplificazione normativa, sen-
in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni comunque coinvolte nel tito il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, sono
procedimento, ivi comprese quelle di cui all’art. 14-quater, comma 3, individuate le eventuali misure che risultino indispensabili per attuare,
della legge 7 agosto 1990, n. 241; sul territorio nazionale, lo sportello unico e per garantire, nelle more
a-bis) viene assicurato, anche attraverso apposite misure telema- della sua attuazione, la continuità della funzione amministrativa, anche
tiche, il collegamento tra le attività relative alla costituzione dell’impre- attraverso parziali e limitate deroghe alla relativa disciplina.
sa di cui alla comunicazione unica disciplinata dall’art. 9 del decreto- 3-ter. In ogni caso, al fine di garantire lo svolgimento delle funzio-
legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge ni affidate agli sportelli unici per le attività produttive, i comuni adotta-
2 aprile 2007, n. 40 e le attività relative alla attività produttiva di cui alla no le misure organizzative e tecniche che risultino necessarie.
lettera a) del presente comma;
b) le disposizioni si applicano sia per l’espletamento delle pro- 4. Con uno o più regolamenti, adottati ai sensi dell’art. 17, com-
cedure e delle formalità per i prestatori di servizi di cui alla direttiva ma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dello
2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre sviluppo economico e del Ministro per la semplificazione normativa, di
2006, sia per la realizzazione e la modifica di impianti produttivi di beni concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazio-
e servizi; ne, e previo parere della Conferenza unificata di cui all’art. 8 del decreto
legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, sono sta-
c) l’attestazione della sussistenza dei requisiti previsti dalla
biliti i requisiti e le modalità di accreditamento dei soggetti privati di cui
normativa per la realizzazione, la trasformazione, il trasferimento e
al comma 3, lettera c), e le forme di vigilanza sui soggetti stessi, even-
la cessazione dell’esercizio dell’attività di impresa può essere affida-
tualmente anche demandando tali funzioni al sistema camerale, nonché
ta a soggetti privati accreditati («Agenzie per le imprese»). In caso di
le modalità per la divulgazione, anche informatica, delle tipologie di
istruttoria con esito positivo, tali soggetti privati rilasciano una dichia-
autorizzazione per le quali è sufficiente l’attestazione dei soggetti priva-
razione di conformità che costituisce titolo autorizzatorio per l’esercizio
ti accreditati, secondo criteri omogenei sul territorio nazionale e tenendo
dell’attività. Qualora si tratti di procedimenti che comportino attività
conto delle diverse discipline regionali.
discrezionale da parte dell’Amministrazione, i soggetti privati accredi-
tati svolgono unicamente attività istruttorie in luogo e a supporto dello 5. Il Comitato per la semplificazione di cui all’art. 1 del decreto-
sportello unico; legge 10 gennaio 2006, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge
d) i comuni che non hanno istituito lo sportello unico, ovvero il 9 marzo 2006, n. 80, predispone un piano di formazione dei dipendenti
cui sportello unico non risponde ai requisiti di cui alla lettera a), eserci- pubblici, con la eventuale partecipazione anche di esponenti del sistema
tano le funzioni relative allo sportello unico, delegandole alle camere di produttivo, che miri a diffondere sul territorio nazionale la capacità del-
commercio, industria, artigianato e agricoltura le quali mettono a dispo- le amministrazioni pubbliche di assicurare sempre e tempestivamente
sizione il portale “impresa.gov” che assume la denominazione di “im- l’esercizio del diritto di cui al comma 1 attraverso gli strumenti di sem-
presainungiorno”, prevedendo forme di gestione congiunta con l’ANCI; plificazione di cui al presente articolo.

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6. Dall’attuazione delle disposizioni del presente articolo non de- d) in occasione del riesame periodico di cui al comma 7, lettere
vono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.». a) e b).
— Per il testo dell’art. 16 del citato decreto legislativo n. 139 del 7. Il gestore fermo restando l’obbligo di riesame biennale di cui
2006, si veda nelle note alle premesse. all’art. 7, comma 4, deve riesaminare il rapporto di sicurezza:
a) almeno ogni cinque anni;
Note all’art. 2:
b) nei casi previsti dall’art. 10;
— Per il testo dell’art. 17 della citata legge n. 400 del 1988, si veda c) in qualsiasi altro momento, a richiesta del Ministero dell’am-
nelle note alle premesse. biente, eventualmente su segnalazione della regione interessata, qualora
— Si riporta il testo vigente dell’art. 8 del decreto legislativo fatti nuovi lo giustifichino, o in considerazione delle nuove conoscenze
17 agosto 1999, n. 334(Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al tecniche in materia di sicurezza derivanti dall’analisi degli incidenti, o,
controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate so- in misura del possibile, dei semincidenti o dei nuovi sviluppi delle cono-
stanze pericolose): scenze nel campo della valutazione dei pericoli o a seguito di modifiche
legislative o delle modifiche degli allegati previste all’art. 15, comma 2.
«Art. 8 (Rapporto di sicurezza). — 1. Per gli stabilimenti in cui
sono presenti sostanze pericolose in quantità uguali o superiori a quelle 8. Il gestore deve comunicare immediatamente alle autorità di cui
indicate nell’allegato I, parti 1 e 2, colonna 3, il gestore è tenuto a redi- al comma 6 se il riesame del rapporto di sicurezza di cui al comma 7
gere un rapporto di sicurezza. comporti o meno una modifica dello stesso.
2. Il rapporto di sicurezza di cui il documento previsto all’art. 7, 9. Ai fini dell’esercizio della facoltà di cui all’art. 22, comma 2, il
comma 1, è parte integrante, deve evidenziare che: gestore predispone una versione del rapporto di sicurezza, priva delle
informazioni riservate, da trasmettere alla regione territorialmente com-
a) è stato adottato il sistema di gestione della sicurezza; petente ai fini dell’accessibilità al pubblico.
b) i pericoli di incidente rilevante sono stati individuati e sono 10. Il Ministero dell’ambiente, quando il gestore comprova che de-
state adottate le misure necessarie per prevenirli e per limitarne le con- terminate sostanze presenti nello stabilimento o che una qualsiasi parte
seguenze per l’uomo e per l’ambiente; dello stabilimento stesso si trovano in condizioni tali da non poter creare
c) la progettazione, la costruzione, l’esercizio e la manutenzione alcun pericolo di incidente rilevante, dispone, in conformità ai criteri di
di qualsiasi impianto, deposito, attrezzatura e infrastruttura, connessi cui all’allegato VII, la limitazione delle informazioni che devono figu-
con il funzionamento dello stabilimento, che hanno un rapporto con i rare nel rapporto di sicurezza ala prevenzione dei rimanenti pericoli di
pericoli di incidenti rilevante nello stesso, sono sufficientemente sicuri incidenti rilevanti e alla limitazione delle loro conseguenze per l’uomo
e affidabili; per gli stabilimenti di cui all’art. 14, comma 6, anche le e per l’ambiente, dandone comunicazione alle autorità destinatarie del
misure complementari ivi previste; rapporto di sicurezza.
d) sono stati predisposti i piani d’emergenza interni e sono sta- 11. Il Ministero dell’ambiente trasmette alla Commissione europea
ti forniti all’autorità competente di cui all’art. 20 gli elementi utili per l’elenco degli stabilimenti di cui al comma 10 e le motivazioni della
l’elaborazione del piano d’emergenza esterno al fine di prendere le mi- limitazione delle informazioni.».
sure necessarie in caso di incidente rilevante. — Per il testo dell’art. 23 del citato decreto legislativo n. 139 del
3. Il rapporto di sicurezza di cui al comma 1 contiene almeno i dati 2006, si veda nelle note alle premesse.
di cui all’allegato II ed indica, tra l’altro, il nome delle organizzazioni
partecipanti alla stesura del rapporto. Il rapporto di sicurezza contiene Note all’art. 4:
inoltre l’inventario aggiornato delle sostanze pericolose presenti nello — Per il testo dell’art. 16 del citato decreto legislativo n. 139 del
stabilimento, nonché le informazioni che possono consentire di pren- 2006, si veda nelle note alle premesse.
dere decisioni in merito all’insediamento di nuovi stabilimenti o alla
costruzione di insediamenti attorno agli stabilimenti già esistenti. Note all’art. 6:
4. Con uno o più decreti del Ministro dell’ambiente, di concerto
con i Ministri dell’interno, della sanità e dell’industria, del commercio — Per il testo del citato decreto legislativo n. 81 del 2008, si veda
e dell’artigianato, sentita la Conferenza Stato-regioni, sono definiti, se- nelle note alle premesse.
condo le indicazioni dell’allegato II e tenuto conto di quanto già previ-
Note all’art. 7:
sto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 marzo 1989,
i criteri, i dati e le informazioni per la redazione del rapporto di sicurez- — Per il testo dell’art. 22 del citato decreto legislativo n. 139 del
za i criteri per l’adozione di iniziative specifiche in relazione ai diversi 2006, si veda nelle note all’art. 1.
tipi di incidenti, nonché i criteri di valutazione del rapporto medesi-
mo; fino all’emanazione di tali decreti valgono, in quanto applicabili, Note all’art. 10:
le disposizioni di cui ai decreti ministeriali emanati ai sensi dell’art. 12
— Si riporta il testo vigente dell’art. 10 del decreto del Presidente
del decreto del Presidente della Repubblica 17 maggio 1988, n. 175, e
della Repubblica 7 settembre 2010, n. 160 ( Regolamento per la sempli-
successive modifiche.
ficazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le atti-
5. Al fine di semplificare le procedure e purché ricorrano tutti i vità produttive, ai sensi dell’art. 38, comma 3, del decreto-legge 25 giu-
requisiti prescritti dal presente articolo, rapporti di sicurezza analoghi gno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto
o parti di essi, predisposti in attuazione di altre norme di legge o di re- 2008, n. 133):
golamenti comunitari, possono essere utilizzati per costituire il rapporto
«Art. 10 (Chiusura dei lavori e collaudo). — 1. Il soggetto interes-
di sicurezza.
sato comunica al SUAP l’ultimazione dei lavori, trasmettendo:
6. Il rapporto di sicurezza è inviato all’autorità competente prepo- a) la dichiarazione del direttore dei lavori con la quale si attesta
sta alla valutazione dello stesso così come previsto all’art. 21, entro i la conformità dell’opera al progetto presentato e la sua agibilità, ove
seguenti termini: l’interessato non proponga domanda ai sensi dell’art. 25 del testo unico
a) per gli stabilimenti nuovi, prima dell’inizio dell’attività; delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di
b) per gli stabilimenti esistenti, entro un anno dalla data di entra- cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380;
ta in vigore del presente decreto; b) nei casi previsti dalla normativa vigente, il certificato di col-
c) per gli stabilimenti preesistenti, non soggetti alle disposizioni laudo effettuato da un professionista abilitato.
del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 175 del 1988, entro 2. La trasmissione al SUAP della documentazione di cui alle lettere
due anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto; a) e b) consente l’immediato esercizio dell’attività.

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22-9-2011 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 221

3. Il SUAP cura la trasmissione entro cinque giorni della documen- c) le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che
tazione di cui al comma 1 alle amministrazioni ed agli uffici comunali abbiano carattere geognostico, ad esclusione di attività di ricerca di
competenti che sono tenuti ad effettuare i controlli circa l’effettiva ri- idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
spondenza dell’impianto alla normativa vigente entro i successivi no- d) i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio
vanta giorni, salvo il diverso termine previsto dalle specifiche discipline dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali, compresi gli in-
regionali. Nel caso in cui dalla certificazione non risulti la conformità terventi su impianti idraulici agrari;
dell’opera al progetto ovvero la sua rispondenza a quanto disposto dalle
vigenti norme, fatti salvi i casi di mero errore materiale, il SUAP, an- e) le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura,
che su richiesta delle amministrazioni o degli uffici competenti, adotta funzionali allo svolgimento dell’attività agricola.
i provvedimenti necessari assicurando l’irrogazione delle sanzioni pre- 2. Nel rispetto dei medesimi presupposti di cui al comma 1, previa
viste dalla legge, ivi compresa la riduzione in pristino a spese dell’im- comunicazione, anche per via telematica, dell’inizio dei lavori da parte
presa, dandone contestualmente comunicazione all’interessato entro e dell’interessato all’amministrazione comunale, possono essere eseguiti
non oltre quindici giorni dal ricevimento della comunicazione di cui al senza alcun titolo abilitativo i seguenti interventi:
comma 1; l’intervento di riduzione in pristino può essere direttamente a) gli interventi di manutenzione straordinaria di cui all’art. 3,
realizzato anche da parte dell’imprenditore stesso. comma 1, lettera b), ivi compresa l’apertura di porte interne o lo spo-
4. Fatti salvi i poteri di autotutela e di vigilanza, le Amministrazio- stamento di pareti interne, sempre che non riguardino le parti strutturali
ni e le Autorità competenti non possono in questa fase adottare inter- dell’edificio, non comportino aumento del numero delle unità immobi-
venti difformi dagli adempimenti pubblicati sul portale, secondo quanto liari e non implichino incremento dei parametri urbanistici;
previsto all’art. 4, comma 3, lettera a) del presente Regolamento. b) le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e
5. In conformità al procedimento di cui all’art. 7, l’imprenditore temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della ne-
comunica al SUAP l’inizio dei lavori per la realizzazione o modificazio- cessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni;
ne dell’impianto produttivo.». c) le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche
— Il citato decreto del Presidente della Repubblica 7 settembre per aree di sosta, che siano contenute entro l’indice di permeabilità, ove
2010, n. 160, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 30 settembre stabilito dallo strumento urbanistico comunale, ivi compresa la realizza-
2010, n. 229. zione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di
raccolta delle acque, locali tombati;
Note all’art. 11: d) i pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da rea-
lizzare al di fuori della zona A) di cui al decreto del Ministro per i lavori
— Per il riferimento al citato decreto del Ministero dell’interno
pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;
4 maggio 1998, vedasi nelle note alle premesse.
e) le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle
— Per il riferimento al citato decreto del Ministero dello sviluppo
aree pertinenziali degli edifici.
economico n. 37 del 2008, si veda nelle note alle premesse.
3. L’interessato agli interventi di cui al comma 2 allega alla comu-
— Per il testo dell’art. 23 del citato decreto legislativo n. 139 del
nicazione di inizio dei lavori le autorizzazioni eventualmente obbligato-
2006, si veda nelle note alle premesse.
rie ai sensi delle normative di settore e, limitatamente agli interventi di
— Per il riferimento al citato decreto del Ministro dell’interno cui alla lettera a) del medesimo comma 2, i dati identificativi dell’impre-
3 febbraio 2006, si veda nelle note alle premesse. sa alla quale intende affidare la realizzazione dei lavori.
— Per i riferimenti al citato decreto del Presidente della Repubbli- 4. Limitatamente agli interventi di cui al comma 2, lettera a), l’in-
ca n. 37 del 1998, si veda nelle note alle premesse. teressato, unitamente alla comunicazione di inizio dei lavori, trasmette
— Per il testo dell’art. 16 del citato decreto legislativo n. 139 del all’amministrazione comunale una relazione tecnica provvista di data
2006, si veda nelle note alle premesse. certa e corredata degli opportuni elaborati progettuali, a firma di un tec-
nico abilitato, il quale dichiari preliminarmente di non avere rapporti di
Note all’art. 12: dipendenza con l’impresa né con il committente e che asseveri, sotto la
propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbani-
— Per il riferimento al citato decreto del Presidente della Repub- stici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti e che per essi la normativa
blica n. 689 del 1959, si veda nelle note alle premesse. statale e regionale non prevede il rilascio di un titolo abilitativo.
— Per il riferimento al decreto del Presidente della Repubblica 5. Riguardo agli interventi di cui al presente articolo, l’interessato
n. 37 del 1998, si veda nelle note alle premesse. provvede, nei casi previsti dalle vigenti disposizioni, alla presentazione
— Per il riferimento al decreto del Presidente della Repubblica degli atti di aggiornamento catastale nel termine di cui all’art. 34-quin-
n. 214 del 2006, si veda nelle note alle premesse. quies, comma 2, lettera b), del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4,
convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2006, n. 80.
— Per il testo dell’art. 16 del citato decreto legislativo n. 139 del
2006, come modificato dal presente regolamento, si veda nelle note alle 6. Le regioni a statuto ordinario:
premesse. a) possono estendere la disciplina di cui al presente articolo a
— Si riporta il testo dell’art. 6 del citato decreto del Presidente della interventi edilizi ulteriori rispetto a quelli previsti dai commi 1 e 2;
Repubblica n. 380 del 2001, come modificato dal presente regolamento: b) possono individuare ulteriori interventi edilizi, tra quelli indi-
«Art. 6 (Attività edilizia libera). — 1. Fatte salve le prescrizio- cati nel comma 2, per i quali è fatto obbligo all’interessato di trasmettere
ni degli strumenti urbanistici comunali, e comunque nel rispetto delle la relazione tecnica di cui al comma 4;
altre normative di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attività c) possono stabilire ulteriori contenuti per la relazione tecnica
edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antin- di cui al comma 4, nel rispetto di quello minimo fissato dal medesimo
cendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica comma.
nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del 7. La mancata comunicazione dell’inizio dei lavori ovvero la man-
paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, i seguenti cata trasmissione della relazione tecnica, di cui ai commi 2 e 4 del pre-
interventi sono eseguiti senza alcun titolo abilitativo: sente articolo, comportano la sanzione pecuniaria pari a 258 euro. Tale
a) gli interventi di manutenzione ordinaria; sanzione è ridotta di due terzi se la comunicazione è effettuata sponta-
b) gli interventi volti all’eliminazione di barriere architettoniche neamente quando l’intervento è in corso di esecuzione.».
che non comportino la realizzazione di rampe o di ascensori esterni,
ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio; 11G0193

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