Regolamento Al CPI
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GAZZETTA UFFICIALE
DELLA REPUBBLICA ITALIANA
SI PUBBLICA TUTTI I
PA R T E P R I M A Roma - Martedì, 9 marzo 2010 GIORNI NON FESTIVI
DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - UFFICIO PUBBLICAZIONE LEGGI E DECRETI - VIA ARENULA 70 - 00186 ROMA
AMMINISTRAZIONE PRESSO L'ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO STATO - LIBRERIA DELLO STATO - PIAZZA G. VERDI 10 - 00198 ROMA - CENTRALINO 06-85081
N. 48/L
MINISTERO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
SOMMARIO
— III —
9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
IL MINISTRO
DELLO SVILUPPO ECONOMICO
VISTI in particolare gli articoli 147, 149, 151, 184, 195, 197, 212 e 214
del decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, che prevedono che con decreto
del Ministro delle attività produttive (ora sviluppo economico) vengano stabilite
le modalità di deposito delle domande, delle istanze, degli atti e documenti, dei
ricorsi notificati, le modalità di opposizione, le modalità di deposito delle
domande di trascrizione e annotazione, di convocazione e di svolgimento
dell’assemblea degli iscritti all’albo dei consulenti in proprietà industriale e le
modalità di svolgimento delle votazioni, delle operazioni di scrutinio e di
proclamazione degli eletti;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, n. 197;
CONSIDERATA la necessità di definire la regolamentazione attuativa del
decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, delineando la disciplina dei
procedimenti previsti dagli articoli 147, 149, 151, 184, 195, 197, 212 e 214
secondo criteri di semplificazione e razionalizzazione degli adempimenti
amministrativi;
UDITO il parere del Consiglio di Stato reso dalla sezione normativa per gli
atti consultivi nell’adunanza del 23 luglio 2009;
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
ADOTTA
il seguente regolamento:
Art. 1
(Deposito in formato cartaceo)
1. Salvo ove diversamente previsto dal presente regolamento, le domande, le
istanze, gli atti, i documenti ed i ricorsi notificati di cui all’articolo 147,
comma 1 del Codice della proprietà industriale, d’ora innanzi denominato
“Codice”, nonché le traduzioni in lingua italiana delle rivendicazioni delle
domande di brevetto europeo e dei testi pubblicati dei brevetti europei
concessi o mantenuti in forma modificata, di cui agli articoli 54 e 56 del
Codice, sono depositati presso le Camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura e devono essere trasmessi a cura degli uffici
riceventi, dopo aver svolto le formalità di cui ai commi 2, 3, 4 e 5,
all’Ufficio italiano brevetti e marchi entro i dieci giorni successivi al
deposito, con un servizio postale espresso che ne attesti la tempestiva
ricezione.
2. Le domande nazionali di brevetto, di registrazione, di privativa per nuova
varietà vegetale, le istanze successive ad esse connesse e le traduzioni di
cui al comma 1, sono redatte in conformità ai moduli, ove previsti, stabiliti
con circolare dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, disponibili presso lo
stesso Ufficio e presso le Camere di commercio, industria, artigianato e
agricoltura e devono essere firmate dal richiedente o dal suo mandatario.
3. L’addetto alla ricezione, nella parte del modulo riservata all’ufficio
ricevente, appone la data, il numero progressivo di deposito, la propria
firma e il timbro dell’ufficio.
4. Le istanze connesse alle domande già depositate o i ricorsi notificati devono
essere accompagnati dal verbale di deposito, che deve essere redatto in due
originali e due copie e deve essere firmato dal depositante e sottoscritto dal
funzionario ricevente. Detto verbale, cui vengono attribuiti una data e un
numero di deposito, deve indicare:
a) data e numero della domanda o del titolo concesso;
b) nome e domicilio eletto in Italia del richiedente e, se vi sia, del suo
mandatario;
c) elenco dei documenti allegati.
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Art. 2
(Deposito telematico e modalità di trasmissione)
1. Il deposito delle domande, istanze, atti e documenti di cui all’articolo 147,
comma 1 del Codice può essere effettuato anche per via telematica secondo
le modalità previste dal decreto del Ministro delle attività produttive 10
aprile 2006, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 28 aprile 2006, n. 98 e dal
decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 ottobre 2008, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale 11 dicembre 2008, n. 289, emanati nel rispetto del
decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice della digitalizzazione della
pubblica amministrazione”.
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Art. 3
(Termini per il deposito)
1. Se i termini prescritti per il deposito di domande, atti, documenti, ricorsi
notificati di cui all’articolo 147, comma 1 del Codice e delle traduzioni in
lingua italiana delle rivendicazioni delle domande di brevetto europeo e dei
testi pubblicati dei brevetti europei concessi o mantenuti in forma
modificata, di cui agli articoli 54 e 56 del Codice, e per il versamento di
tasse scadono di sabato, di domenica o in un giorno festivo nazionale,
ovvero in un giorno nel quale gli uffici competenti a ricevere il deposito
sono, per qualsiasi causa, chiusi, la scadenza è prorogata al primo giorno
successivo nel quale gli uffici stessi sono aperti. Uguale proroga è concessa
quando si tratti di chiusura determinata da festività locali o di eventi
interruttivi del servizio, incluso quello telematico, che riguardino singoli
uffici, a condizione che l'ufficio ricevente sia:
a) per il deposito di domanda con rivendicazione di priorità, quello della
residenza o della sede del richiedente o del suo mandatario;
b) per gli adempimenti successivi al deposito di una domanda, per gli atti
o per i ricorsi, quello in cui era stata depositata la domanda. Nel caso in cui,
precedentemente all’adempimento successivo, la domanda sia stata
trasferita ad altro richiedente o sia stato modificato il mandatario, si applica
la disposizione di cui alla precedente lettera a).
2. I termini richiamati al comma 1 si considerano inoltre rispettati quando la
loro mancata osservanza sia stata determinata da interruzione, anche
all'estero, del servizio postale utilizzato, salvo che norme speciali contenute
in convenzioni internazionali, cui la Repubblica Italiana abbia aderito,
prevedano una disciplina diversa, a condizione che il plico sia stato spedito,
con un servizio di posta che attesti la ricezione della documentazione,
almeno cinque giorni prima della scadenza del termine, sempre che non
fosse già in atto l'interruzione.
3. L'interessato deve precisare e provare la causa che gli ha impedito di
osservare i termini prescritti.
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Art. 4
(Integrazione delle domande)
1. L’integrazione spontanea della domanda, di cui all’articolo 148, comma 4
del Codice, può essere fatta dal richiedente prima di ricevere dall’Ufficio
italiano brevetti e marchi la comunicazione, di cui al comma 2 del
medesimo articolo 148.
2. La traduzione di cui all’articolo 148, comma 5 del Codice deve essere
depositata entro il termine di due mesi dalla data di deposito della
domanda. Detto termine non è prorogabile per il deposito della traduzione
della descrizione e delle rivendicazioni di una domanda di brevetto per
invenzione industriale o modello di utilità nel qual caso il mancato deposito
della traduzione entro detto termine determina il rifiuto della domanda e si
applica l’articolo 173, comma 7 del Codice.
3. Il termine di cui al comma 2 per il deposito della traduzione si applica
anche quando la domanda contiene, in sostituzione della descrizione, il
riferimento ad una domanda anteriore di cui sono forniti il numero, la data
di deposito, lo Stato in cui è avvenuto il deposito ed i dati identificativi del
richiedente.
4. Se la domanda contiene, in sostituzione della descrizione, il riferimento ad
una domanda anteriore depositata presso un ufficio estero e non soggetta a
pubblicazione, deve essere presentata copia autentica della domanda estera.
Detta copia autentica e la traduzione devono essere depositati entro il
termine di cui al comma 2.
Art. 5
(Irricevibilità)
1. Le domande, le istanze e i ricorsi non redatti in lingua italiana e non recanti
la traduzione in lingua italiana prevista dall’articolo 148, comma 5 del
Codice, sono irricevibili.
2. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, accertata la irricevibilità, la dichiara ai
sensi dell’articolo 148 del Codice, comma 1 ed invia la comunicazione al
richiedente assegnando il termine per ricorrere alla Commissione dei
ricorsi ai sensi dell’articolo 135, comma 1 del Codice.
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Art. 6
(Traduzione in lingua italiana)
1. La traduzione in lingua italiana di cui all’articolo 148, comma 5 del Codice
può essere dichiarata conforme dal richiedente o dal suo mandatario.
2. L’Ufficio italiano brevetti e marchi ha facoltà di chiedere che sia prodotta
una traduzione asseverata mediante giuramento di fronte al Tribunale.
Art. 7
(Deposito delle domande di brevetto europeo)
1. Il deposito delle domande di brevetto europeo, di cui all’articolo 149 del
Codice, avviene direttamente o tramite un servizio postale, che attesti la
ricezione della documentazione, presso la Camera di commercio, industria,
artigianato ed agricoltura di Roma, delegata allo svolgimento di tale
funzione, che provvede a trasmettere entro il termine di cui all’articolo 1,
comma 1 la documentazione all’Ufficio italiano brevetti e marchi.
2. La Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura di Roma
determina la data di ricezione ed il numero della domanda secondo quanto
disposto dalla Convenzione sul brevetto europeo e dal relativo regolamento
di esecuzione.
3. Se viene rivendicata la priorità di una domanda di brevetto depositata in
Italia da oltre novanta giorni, non assoggettata al vincolo del segreto, non
si applica l’articolo 198, comma 1 del Codice.
4. Il deposito delle domande di brevetto europeo può essere effettuato anche
per via telematica secondo le modalità previste dal decreto del Ministro
delle attività produttive del 10 aprile 2006, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale 28 aprile 2006, n. 98 e dal decreto del Ministro dello sviluppo
economico 24 ottobre 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 11
dicembre 2008, n. 289, emanati nel rispetto del decreto legislativo 7 marzo
2005, n. 82 “Codice della digitalizzazione della pubblica amministrazione”.
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Art. 8
(Deposito della domanda internazionale per invenzione industriale)
1. Le domande internazionali di cui all’articolo 151 del Codice sono
depositate presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi direttamente o tramite
un servizio postale che attesti la ricezione da parte dell’Ufficio.
2. L’Ufficio determina la data di deposito ed il numero internazionale secondo
quanto disposto dal Trattato di cooperazione in materia di brevetti e dal
relativo regolamento di esecuzione.
3. Se viene rivendicata la priorità di una domanda di brevetto depositata in
Italia da oltre novanta giorni, non assoggettata al vincolo del segreto, non si
applica l’articolo 198, comma 1 del Codice.
4. Il deposito delle domande internazionali può essere effettuato anche per via
telematica secondo le modalità previste con decreto del Direttore generale
per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi.
Art. 9
(Trasformazione del brevetto europeo)
1. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, ricevuta la richiesta di trasformazione
di cui all’articolo 58 del Codice, invita l’interessato, assegnandogli un
termine non inferiore a due mesi, a pagare i diritti previsti per la domanda
di brevetto nazionale, a integrare i dati mancanti per l’esame secondo la
procedura nazionale nonché a produrre, ove manchi, la lettera d’incarico se
vi sia mandatario ovvero la dichiarazione di elezione di domicilio in Italia e
traduzione in lingua italiana del testo originario della domanda di brevetto
europeo nonché, eventualmente, una traduzione del testo della stessa
domanda modificata nel corso della procedura davanti all’Ufficio europeo
dei brevetti.
2. Qualora, entro il termine assegnato o eventualmente prorogato, non siano
state completamente soddisfatte le condizioni previste al comma 1,
l’Ufficio respinge la domanda. I diritti eventualmente pagati sono
rimborsati, ad eccezione dei diritti relativi alla domanda di brevetto.
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Art. 10
(Registro italiano dei brevetti europei)
1. L'Ufficio italiano brevetti e marchi iscrive in apposito registro, di cui
all’articolo 139 del Codice, i brevetti europei per i quali è stata richiesta la
convalida unitamente alle indicazioni riportate nel registro europeo dei
brevetti.
2. Nel registro si devono riportare la data e il numero di deposito delle
traduzioni di cui all'articolo 56, comma 3, del Codice, gli atti elencati
all'articolo 138 del Codice, le annotazioni e le tasse di mantenimento
annuali.
Art. 11
(Domanda di registrazione di marchio)
1. Salvo quanto stabilito dall’articolo 148, comma 1 del Codice in tema di
ricevibilità, la domanda di registrazione di marchio deve contenere, oltre
quanto indicato all’articolo 156 del Codice:
a) il cognome, il nome, la nazionalità e il domicilio della persona fisica o
la denominazione, la sede e la nazionalità della persona giuridica o
dell’ente richiedente; il richiedente, se risiede all’estero, deve eleggere
il suo domicilio in Italia ai sensi dell’articolo 197 del Codice;
b) l’indicazione del tipo di marchio ossia se si tratti di marchio verbale,
quando costituito solo da lettere o numeri arabi o romani in carattere
da stampa normali; se figurativo quando costituito da elementi grafici
o figurativi accompagnati o meno da elementi verbali; se
tridimensionale; se sonoro;
c) l’indicazione del colore o dei colori, compresi il bianco e il nero,
quando tali colori costituiscono caratteristica del marchio stesso;
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Art. 12
(Consenso o autorizzazione alla registrazione del marchio)
1. Qualora si intenda registrare come marchio un ritratto di persona o un segno
notorio, con la domanda di registrazione di marchio deve essere prodotto il
consenso di cui all’articolo 8, commi 1 e 3 del Codice. L’Ufficio ha facoltà
di chiedere che la sottoscrizione del consenso sia autenticata.
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Art. 13
(Documentazione a sostegno dell’acquisita distintività)
1. Quando nella domanda di registrazione per marchio d’impresa si rivendica
il carattere distintivo del segno a seguito dell’uso che ne sia stato fatto
prima della domanda di registrazione ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del
Codice, è necessario produrre al momento del deposito della domanda
stessa la documentazione a sostegno.
Art.14
(Divisione della domanda in caso di più marchi)
1. Il provvedimento col quale l’Ufficio invita l’interessato a limitare la
domanda ad un solo marchio, ai sensi dell’articolo 158, comma 2 del
Codice indica il termine entro il quale l’interessato deve provvedere alla
limitazione. Si applica l’articolo 173 del Codice in quanto compatibile.
Art. 15
(Divisione della domanda di marchio in domande parziali)
1. Nei casi indicati nell’articolo 158, comma 3 del Codice il richiedente, con
apposita istanza diretta all’Ufficio italiano brevetti e marchi può dividere
la domanda originaria dichiarando che una parte dei prodotti o servizi
compresi nella domanda originaria è oggetto di una o più domande parziali.
2. L’istanza di divisione della domanda originaria deve contenere:
a) il numero di fascicolo della domanda originaria;
b) il nome e il domicilio o la sede del richiedente;
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c) l’elenco dei prodotti o dei servizi che sono oggetto della domanda
parziale ovvero, se si richiede la divisione in più di una domanda
parziale, l’elenco dei prodotti e dei servizi per ciascuna domanda
parziale;
d) l’elenco dei prodotti e dei servizi che rimangono nella domanda
originaria.
3. L’Ufficio, se rileva che le condizioni di cui al comma 2 non sono state
rispettate o che l’elenco dei prodotti e servizi che costituiscono la domanda
parziale coincide anche solo in parte con l’elenco dei prodotti e servizi che
rimane nella domanda originaria, invita il richiedente a correggere l’istanza
assegnando il termine per la risposta.
Art. 16
(Esame dei marchi internazionali)
1. Qualora, a seguito dell’esame effettuato ai sensi dell’articolo 171 del
Codice, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi ritenga che il marchio non
possa essere registrato, in tutto o in parte, invia all’Organizzazione
Mondiale della Proprietà Intellettuale una notifica di rifiuto provvisorio ex
officio alla registrazione internazionale. Il provvedimento deve contenere
l’indicazione dei motivi sui quali si basa il rifiuto, con riferimento alle
condizioni di registrabilità dei marchi nazionali, oggetto di accertamento ai
sensi dell’articolo 170, comma 1, lettera a) del Codice, ed il termine entro il
quale il titolare della registrazione internazionale, tramite un mandatario
nominato ai sensi dell’articolo 201 del Codice, può presentare le proprie
deduzioni.
2. Se il titolare della registrazione internazionale, previa indicazione o
elezione di domicilio ai sensi dell’articolo 197, comma 1 del Codice, non
presenta le proprie deduzioni nel termine di cui al comma 1, ovvero se
l’Ufficio ritiene di non dover accogliere le deduzioni formulate, l’Ufficio
Italiano Brevetti e Marchi emette un provvedimento di conferma del
rifiuto, che è comunicato al titolare della registrazione internazionale o al
suo mandatario nominato ai sensi dell’articolo 201 del Codice. Contro tale
provvedimento è ammesso ricorso alla Commissione dei ricorsi, ai sensi
degli articoli 135 e seguenti del Codice, entro il termine perentorio di
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Art. 17
(Marchi collettivi internazionali)
1. Per i marchi collettivi internazionali, registrati presso l’Organizzazione
Mondiale della Proprietà Intellettuale ai sensi dell’Accordo di Madrid sulla
registrazione internazionale dei marchi o del Protocollo relativo a tale
Accordo, copia, debitamente sottoscritta dal richiedente, del regolamento
che disciplina l’uso del marchio, previsto dall’articolo 11 del Codice, deve
essere presentata, previa elezione di domicilio nello Stato ai sensi
dell’articolo 197, comma 1 del Codice o tramite mandatario, nominato ai
sensi dell’articolo 201 del Codice, direttamente all’Ufficio italiano brevetti
e marchi entro tre mesi dalla data in cui l’Organizzazione Mondiale della
Proprietà Intellettuale notifica la registrazione internazionale o la sua
estensione successiva all’Ufficio.
2. Il regolamento, se redatto in altra lingua, deve essere accompagnato dalla
traduzione in lingua italiana dichiarata conforme ai sensi dell’articolo 6.
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Art. 18
(Domanda di rinnovazione del marchio)
1. La domanda di rinnovazione del marchio d'impresa deve contenere, oltre a
quanto previsto dall'art. 159 del Codice, i dati del marchio da rinnovare. La
domanda contiene il numero e la data della registrazione da rinnovare,
nonché il numero e la data del primo deposito. Nella domanda si deve
indicare se la rinnovazione è richiesta soltanto per una parte dei prodotti e
servizi protetti dalla precedente registrazione.
2. Per i marchi internazionali registrati presso l'Organizzazione Mondiale della
Proprietà Intellettuale, ai sensi dell'Accordo di Madrid relativo alla
registrazione internazionale dei marchi e del Protocollo relativo a tale
Accordo, la rinnovazione ha luogo mediante il pagamento delle tasse
prescritte dalla Regola 30 e seguente del Regolamento Comune
all’Accordo e al Protocollo, da effettuarsi direttamente all'Ufficio
Internazionale nei sei mesi precedenti la scadenza, ovvero entro sei mesi
successivi con l'aggiunta di una soprattassa, e della tassa nazionale
prevista. Di tale pagamento e degli eventuali ulteriori adempimenti
prescritti dall’articolo 159 del Codice deve essere data prova all'Ufficio
Italiano Brevetti e Marchi.
Art. 19
(Marchio già registrato all'estero)
1. Il richiedente che nella domanda di registrazione faccia riferimento ad una
precedente registrazione ottenuta per lo stesso identico marchio in altro
Stato da lui o da un suo avente causa, dovrà unire alla domanda un
certificato dal quale risulti in quale data e sotto quale numero d'ordine sia
stata fatta la registrazione all'estero.
2. Se la registrazione all'estero abbia avuto luogo a favore di altri, il
richiedente deve produrre il titolo di acquisto con il quale sia stato attuato il
trasferimento del marchio.
3. I documenti di cui ai commi 1 e 2 devono essere accompagnati dalla
traduzione in lingua italiana dichiarata conforme ai sensi dell’articolo 6.
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Art. 20
(Osservazioni di terzi alla registrazione dei marchi)
1. Le osservazioni, di cui agli articoli 174 e 175 del Codice, redatte in lingua
italiana ai sensi dell’articolo 148, comma 5 del Codice, sono presentate su
carta libera.
Art. 21
(Descrizione e rivendicazioni della domanda di brevetto)
1. Salvo quanto stabilito dall’articolo 148, comma 1 del Codice in tema di
ricevibilità, la domanda di concessione di brevetto per invenzione
industriale o per modello di utilità deve contenere oltre a quanto indicato
all’articolo 160, comma 1 del Codice, il cognome, il nome, la nazionalità e
il domicilio della persona fisica o la denominazione, la sede e la nazionalità
della persona giuridica o dell’ente richiedente. Il richiedente, se risiede
all’estero, deve eleggere il suo domicilio in Italia ai sensi dell’articolo 197
del Codice.
2. La domanda di brevetto per invenzione che ha per oggetto o utilizza
materiale biologico di origine animale o vegetale, deve contenere la
dichiarazione di provenienza del materiale biologico utilizzato di cui
all’articolo 5, comma 2 del decreto legge 10 gennaio 2006, n. 3, convertito
con modificazioni dalla legge 22 febbraio 2006, n. 78. La mancanza della
dichiarazione è annotata sul registro dei titoli di proprietà industriale.
3. La descrizione di cui all’articolo 160, comma 3, lettera a) e comma 4, del
Codice deve:
a) specificare il campo della tecnica a cui l’invenzione fa riferimento;
b) indicare lo stato della tecnica preesistente, per quanto a conoscenza
dell’inventore, che sia utile alla comprensione dell’invenzione ed
all’effettuazione della ricerca, fornendo eventualmente i riferimenti a
documenti specifici;
c) esporre l’invenzione in modo tale che il problema tecnico e la soluzione
proposta possano essere compresi;
d) descrivere brevemente gli eventuali disegni;
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Art. 22
(Domanda di brevetto)
1. Nel caso di deposito cartaceo la descrizione, il riassunto, le rivendicazioni
ed i disegni acclusi alle domande di brevettazione devono essere impressi
in modo indelebile con linee e caratteri a stampa neri su carta bianca forte
di formato A4 (29,7 x 21 cm). Per i disegni e per il testo, i margini
superiore e inferiore e i margini a sinistra e a destra sono di almeno 2,5
cm. Gli stessi formati devono essere rispettati nel caso in cui il testo del
brevetto e dei disegni sia allegato ad una domanda depositata con il sistema
telematico.
2. Il testo è scritto con interlinea 1½ e carattere le cui maiuscole
corrispondano ad una altezza di 0,21 cm. L’Ufficio stabilisce con circolare
la data a partire dalla quale la presentazione del testo debba essere tale da
permettere il riconoscimento ottico dei caratteri ovvero l’acquisizione
elettronica del testo medesimo.
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3. I disegni, che possono essere anche eseguiti a mano, compresi in una o più
tavole, devono essere numerati progressivamente ed i numeri dei disegni
stessi, nonché i numeri e le lettere che ne contrassegnano le varie parti,
debbono essere richiamati nella descrizione.
4. Ove con il deposito della domanda siano stati presentati una descrizione o
disegni provvisori, l’esemplare definitivo depositato deve essere presentato
entro due mesi.
5. Se la domanda di brevetto per invenzione ha per oggetto o utilizza
materiale biologico di origine umana, il consenso di cui all’articolo 5,
comma 3 decreto legge 10 gennaio 2006, n. 3 convertito con modificazioni
dalla legge 22 febbraio 2006, n. 78, consiste in una dichiarazione, allegata
alla domanda, con la quale il richiedente afferma che l’invenzione non
rientra nella fattispecie di cui al citato articolo 5, comma 3 o, in alternativa,
che il consenso è stato acquisito.
6. La dichiarazione di cui all’articolo 5, comma 4 del decreto legge 10 gennaio
2006, n. 3, convertito con modificazioni dalla legge 22 febbraio 2006, n.
78, può consistere in una autocertificazione.
7. La mancanza della dichiarazione di cui al comma 5 e al comma 6 è annotata
sul registro dei titoli di proprietà industriale.
8. Se la domanda riguarda una invenzione biotecnologica con la quale si
richiede la protezione di sequenze di nucleotidi o aminoacidi, dette
sequenze devono essere fornite in formato elettronico, secondo le modalità
stabilite con decreto del Direttore Generale per la lotta alla contraffazione
– Ufficio Italiano Brevetti Marchi.
Art. 23
(Divisione della domanda in caso di più invenzioni
o modelli di utilità in essa presenti)
1. Il provvedimento col quale l’Ufficio invita l’interessato a limitare la
domanda ad una sola invenzione o modello di utilità ai sensi dell’articolo
161, comma 2 del Codice, indica il termine entro il quale l’interessato
deve provvedere alla limitazione. Si applica l’articolo 173 del Codice in
quanto compatibile.
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Art. 24
(Ricerca di anteriorità)
1. L’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) è l’autorità competente ad effettuare
la ricerca di anteriorità relativamente alle domande di brevetto per
invenzione industriale depositate presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi.
Le modalità sono stabilite da un’apposita Convenzione stipulata tra il
Ministero dello sviluppo economico – Ufficio italiano brevetti e marchi e
l’Organizzazione europea dei brevetti.
Art. 25
(Domanda di registrazione del disegno o modello)
1. Salvo quanto stabilito dall’articolo 148, comma 1 del Codice in tema di
ricevibilità, la domanda di registrazione del disegno o modello deve
contenere oltre a quanto indicato all’articolo 167, comma 1, del Codice il
cognome, il nome, la nazionalità e il domicilio della persona fisica o la
denominazione, la sede e la nazionalità della persona giuridica o dell’ente
richiedente. Il richiedente, se risiede all’estero, deve eleggere il suo
domicilio in Italia ai sensi dell’articolo 197 del Codice.
2. La riproduzione grafica del disegno o modello o il campione dei prodotti
stessi di cui all'art. 167, comma 2 del Codice, deve rappresentare il
disegno o modello in modo chiaro e completo.
3. Se il colore o i colori del disegno o modello costituiscono caratteristiche di
cui si chiede la registrazione, la riproduzione deve essere eseguita nel
colore o nei colori rivendicati.
4. Alla riproduzione grafica del disegno o modello o dei prodotti nonché
all’eventuale descrizione si applicano le indicazioni previste all’ articolo
22. La riproduzione grafica può anche essere ottenuta mediante la
fotografia, la stampa o un processo analogo.
5. In caso di disegni o modelli per prodotti industriali aventi
fondamentalmente due sole dimensioni, può essere presentata, in luogo
della riproduzione grafica, una tavola su cui è fissato il campione del
prodotto la cui fabbricazione deve formare oggetto del diritto esclusivo.
Questa disposizione si applica ad esempio ai modelli relativi ai tessuti, ai
merletti, alle carte da parati.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 26
(Divieto di denominazioni nella registrazione di disegni e modelli)
1. La protezione di speciali denominazioni o segni, destinati a distinguere i
prodotti, può solamente essere conseguita con domanda a parte, ai sensi
delle norme sui marchi.
Art. 27
(Identificazione della topografia)
1. Ai fini dell'identificazione della topografia, in conformità all'art. 168
comma 2 lett. a) del Codice, deve essere allegato in formato A4 (210 x
297), oppure in formato diverso purché ripiegato in formato A4, almeno
uno dei seguenti elementi:
a) un disegno o una fotografia rappresentante una configurazione degli
strati del prodotto a semiconduttori;
b) i disegni e le fotografie delle maschere o parti di maschere per la
fabbricazione dei prodotti a semiconduttori;
c) i disegni o le fotografie dei disegni dei singoli strati dei prodotti a
semiconduttori.
2. I disegni o le fotografie devono essere sufficientemente chiari affinché la
topografia risulti identificabile all'esame.
3. Oltre ai suddetti disegni e/o fotografie può essere depositata una descrizione
che consenta una migliore identificazione della topografia o delle parti più
caratteristiche di essa.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 28
(Protezione temporanea)
1. Il certificato di cui all'articolo 169, comma 5 del Codice deve contenere:
a) il cognome il nome e il domicilio dell'espositore;
b) la data in cui il prodotto o il materiale che incorpora il diritto di marchio
è stato consegnato per l'esposizione nonché il tipo di prodotto o di
materiale incorporante il marchio;
c) una rappresentazione del marchio come esposto.
Art. 29
(Ritiro, rettifiche, integrazioni della domanda)
1. Il ritiro di cui all’articolo 172, comma 1 del Codice, deve essere fatto con
apposita istanza e può riguardare più domande dello stesso titolare. Con la
stessa istanza deve essere chiesto il rimborso delle tasse di cui all’articolo
229 del Codice.
2. La facoltà di correzione, di cui all’articolo 172, comma 2 del Codice, può
essere esercitata con una sola richiesta anche quando la correzione
concerne più domande di registrazione ovvero di brevetto aventi lo stesso
titolare, a condizione che la correzione sia la stessa per ciascuna domanda e
che i numeri di deposito siano contenuti nella richiesta.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 30
(Istanze di continuazione della procedura)
1. L’istanza per la continuazione della procedura di cui all’articolo 192 del
Codice deve essere presentata entro il termine di due mesi a decorrere dalla
scadenza del termine di cui all’articolo 173, comma 1, se non è stata
richiesta la proroga, ovvero a decorrere dalla scadenza del termine di cui
all’articolo 191, comma 2 qualora sia stata richiesta la proroga.
2. All’istanza di continuazione di cui al comma 1 devono essere unite
l’attestazione del pagamento del diritto previsto e la prova di aver compiuto
l’atto omesso entro il termine di cui al comma 1.
Art. 31
(Istanze di reintegrazione)
1. Alle istanze di reintegrazione si applicano le disposizioni dell’articolo 173
del Codice in quanto compatibili.
Art. 32
(Raccolta delle domande e dei titoli di proprietà industriale)
1. I titoli di proprietà industriale, oltre alle indicazioni di cui agli articoli 185 e
197, commi 2 e 6 del Codice, devono contenere:
a) l'Ufficio ricevente in cui è stata depositata la domanda;
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 33
(Visioni e riproduzioni)
1. Ai sensi dell’articolo 186, commi 2 e 3 del Codice, può essere presa visione
ed estratta copia di tutta la documentazione presente nel fascicolo
dell’Ufficio, inerente una domanda, un brevetto, una registrazione o
un’istanza purché non sia stata invocata la riservatezza o non ricorrano i
presupposti di esclusione dal diritto di accesso secondo la vigente
normativa.
2. Sono esclusi dall’accesso, in materia di certificati complementari di
protezione, i decreti di autorizzazione di immissione al commercio con gli
allegati riassunti delle caratteristiche tecniche del prodotto. Dei decreti è
consentita la visione e l’estrazione di copia solo degli estratti, se presenti.
3. L’esaminatore appone l’indicazione “riservato” sui documenti per i quali è
stata invocata la riservatezza.
4. Dopo l’accessibilità al pubblico del brevetto, la descrizione e i disegni
possono essere riprodotti, anche su supporto informatico, e posti in vendita
a cura dell’Ufficio italiano brevetti e marchi. Il prezzo di vendita viene
stabilito con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con
il Ministro dell’economia e delle finanze. Tali riproduzioni sono inviate
gratuitamente alle Camere di Commercio nonché agli enti indicati in
apposito elenco da compilarsi a cura del Ministero dello sviluppo
economico. Sono inviati anche, in scambio, agli Uffici brevetti di altri
Stati.
Art. 34
(Mandato)
1. La nomina del mandatario può essere fatta ai sensi dell’articolo 201,
comma 2 del Codice nella domanda di deposito; in tal caso la domanda
deve essere firmata congiuntamente dal richiedente e dal suo mandatario.
Altresì la nomina può essere fatta con un separato atto che può consistere
in una procura notarile o in una lettera d’incarico.
2. La lettera d’incarico può essere generale o specifica e quest’ultima può
essere singola o multipla; la lettera d’incarico specifica deve contenere
obbligatoriamente l’indicazione delle privative cui si riferisce oppure del
documento presentato che le individua. In ogni domanda successiva a
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 35
(Albo dell'Ufficio italiano brevetti e marchi)
1. Ove manchi l'indicazione o l'elezione del domicilio ovvero nel caso in cui
sia comunicata la revoca del domicilio eletto e finché non sia comunicata
nuova elezione di domicilio nello Stato nonché in tutti gli altri casi di
irreperibilità, le comunicazioni e notificazioni si eseguono mediante
affissione di copia dell'atto o avviso del contenuto di esso nell'albo
dell'Ufficio italiano brevetti e marchi.
Art. 36
(Tasse e diritti di deposito)
1. La prova del pagamento delle tasse ovvero dei diritti dovuti per la domanda
e per la brevettazione o per la registrazione deve essere unita alla domanda.
Art. 37
(Obbligo dell’indicazione del codice fiscale)
1. Le università, le amministrazioni pubbliche aventi fra i loro scopi
istituzionali finalità di ricerca e le amministrazioni della difesa e delle
politiche agricole, alimentari e forestali hanno l’obbligo di indicare nella
domanda di deposito per invenzione industriale e per il modello di utilità il
codice fiscale, come condizione di ottenimento dell’esenzione dal
pagamento dei diritti di cui all’articolo 2 del decreto del Ministro dello
sviluppo economico 2 aprile 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 6
aprile 2007, n. 81.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 38
(Tasse e diritti di mantenimento)
1. Il pagamento è annuale per i brevetti d’invenzione e quinquennale per i
modelli di utilità e disegni e modelli. La tassa o il diritto di mantenimento
in vita è dovuto entro il mese corrispondente a quello in cui è stata
depositata la domanda. Possono essere pagate anticipatamente più
annualità se riferite allo stesso brevetto.
2. Le tasse per il mantenimento in vita delle privative per varietà vegetali sono
dovute, per la durata della privativa di cui all’art. 109, comma 1, del
Codice, a partire dalla concessione della privativa medesima. Il pagamento
è annuale ed è dovuto anticipatamente entro il mese corrispondente a
quello in cui la domanda è stata concessa.
3. La proroga della durata del disegno o modello, di cui all’articolo 37 del
Codice, si ottiene con il pagamento del diritto prescritto. Nel caso in cui, al
momento del pagamento del diritto di mantenimento per un disegno o
modello multiplo, il titolare abbia dichiarato di rinunciare a tutti i disegni
salvo uno, il diritto di mantenimento dovuto sarà quello previsto per i
disegni o modelli singoli.
4. Alla concessione del brevetto o della registrazione, le tasse o i diritti
eventualmente scaduti sono pagabili entro quattro mesi dalla fine del mese
di rilascio dell’attestato di concessione o di registrazione. Uguale termine si
applica per il pagamento della prima annualità delle tasse relative alle
nuove varietà vegetali.
5. Per i brevetti europei validi in Italia il diritto annuale è dovuto a partire
dall’anno successivo a quello in cui la concessione del brevetto europeo è
stata menzionata nel Bollettino europeo dei brevetti e deve essere pagato
entro il mese corrispondente a quello di deposito della domanda di brevetto
europeo.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 39
(Termine della decadenza)
1. Il ritardo del pagamento della quinta annualità per il brevetto per
invenzione industriale, del secondo quinquennio per il brevetto per modello
di utilità e per la registrazione di disegno o modello comporta la decadenza
del diritto di proprietà industriale dalla data di scadenza del quarto anno per
il brevetto per invenzione industriale e dalla data di scadenza del quinto
anno per il brevetto per modello di utilità e per la registrazione di disegno o
modello.
Art. 40
(Trascrizione)
1. Devono essere redatte in duplice esemplare, di cui uno viene restituito al
richiedente con la dichiarazione dell’avvenuta trascrizione:
a) la domanda di trascrizione di cambiamento di titolarità, conseguente ad
atti di cessione o ad atti societari di fusione, scissione, divisione o
successione o a sentenze che dichiarano l’esistenza degli atti di cui alle
lettere a), b) e c) dell’articolo 138 del Codice ovvero la domanda di
trascrizione di atti che costituiscono, modificano o estinguono diritti
personali o reali di godimento o diritti di garanzia;
b) la domanda di trascrizione degli atti di pignoramento, aggiudicazione
in seguito a vendita forzata, sospensione della vendita di parte dei diritti di
proprietà industriale pignorati per essere restituiti al debitore,
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Art. 41
(Annotazione)
1. La domanda di annotazione, di cui all’articolo 197, comma 3 del Codice,
deve essere redatta in un unico esemplare e deve contenere:
a) le indicazioni per individuare il titolare del brevetto o del marchio;
b) l’elezione del domicilio nello Stato da parte del richiedente o del suo
mandatario per tutte le comunicazioni e notificazioni da farsi a norma
del codice della proprietà industriale;
c) gli estremi di brevettazione o di registrazione dei titoli di proprietà
industriale oggetto della domanda;
d) le variazioni, tassativamente previste dal codice della proprietà
industriale, suscettibili di essere annotate.
2. La domanda di annotazione di rinuncia totale o parziale ad un diritto di
proprietà industriale deve essere accompagnata da una dichiarazione in
bollo del titolare dello stesso avente natura di scrittura privata non
autenticata soggetta alle norme della legge sul Registro ove occorra.
Art. 42
(Riserva di deposito)
1. I documenti, di cui è fatta riserva all’atto del deposito devono essere
depositati presso gli Uffici di cui all’articolo 147, comma 1 del Codice
entro il termine di due mesi dalla data del deposito stesso.
2. Fino alla presentazione della lettera d’incarico la copia autentica è rilasciata
solo su richiesta del titolare e si applica l’articolo 173, comma 3 del
Codice.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 43
(Pubblicazioni)
1. I Bollettini ufficiali - di seguito denominati “Bollettini” – dei titoli di
proprietà industriale e delle relative domande, comprese quelle di
trascrizione, sono redatti ai sensi degli articoli 186, comma 8, 187, 188,
189 e 190 del Codice.
2. Sui Bollettini sono pubblicate anche le notizie concernenti:
a) il ritiro di domande, già pubblicate, depositate ai sensi degli articoli
172, comma 1, del Codice e 29, comma 1 del presente regolamento;
b) le correzioni di errori imputabili al richiedente, di integrazione,
limitazione o precisazione di domande già pubblicate, depositate ai
sensi degli articoli 172, comma 2, del Codice e 29, comma 2 del
presente regolamento;
c) le rettifiche di errori, imputabili all’Ufficio, relativi a domande o
registrazioni già pubblicate, depositate ai sensi dell’articolo 29,
comma 3 del presente regolamento;
d) i rifiuti definitivi.
3. La pubblicazione del Bollettino può essere fatta su supporto cartaceo o
informatico. Il Bollettino può essere reso disponibile e distribuito in rete
telematica.
Art. 44
(Pubblicazioni relative a domande e registrazioni di marchio nazionale)
1. Ai sensi dell’articolo 187, comma 1, lettere a), b), d), del Codice, sono
pubblicate sul Bollettino dei marchi d’impresa anche le seguenti notizie
relative a:
a) domande di marchio già pubblicate, se considerate come modificate in
seguito a rettifiche dovute ad errori dell’Ufficio relativi alla
riproduzione del marchio o all’elenco di prodotti e servizi;
b) domande di marchi, ritenuti registrabili, oggetto dell’esame anticipato di
cui all’articolo 120, comma 1, del Codice;
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 45
(Procedure di segretazione militare)
1. L’autorizzazione di cui all’articolo 198, comma 1 del Codice è dovuta se i
residenti in Italia sono gli aventi diritto al brevetto nel territorio dello Stato.
2. Le domande di cui all’art. 198 comma 1 del Codice concernenti invenzioni
di interesse per la difesa realizzate interamente o principalmente nel
territorio di uno Stato estero parte dell’Accordo Quadro firmato a
Farnborough il 27 luglio 2000 e ratificato con legge 26 giugno 2003, n.
146, possono essere depositate, previa notifica al Ministero dello sviluppo
economico, prioritariamente nel territorio di quello Stato, in conformità alle
disposizioni internazionali vigenti.
3. Le disposizioni di cui all’articolo 198 del Codice non si applicano alle
domande di brevetto europeo divisionali, di cui all’articolo 76 della
Convenzione sul brevetto europeo e all’articolo 161 del Codice, se sono
passati novanta giorni dal deposito della domanda principale.
4. L’accertamento per stabilire se l’oggetto di una domanda debba essere
eventualmente vincolato al segreto di cui agli articoli 150 e 154 del Codice,
deve concludersi entro il termine perentorio di novanta giorni dalla data di
deposito e, qualora una priorità sia stata rivendicata, entro il termine
perentorio di tredici mesi dalla data di priorità.
5. Qualora la domanda depositata ai sensi degli articoli 149 e 152 del Codice
non sia in lingua italiana, il termine di novanta giorni di cui al comma 4
decorre dalla data di ricevimento del testo in lingua italiana dichiarato
conforme dal titolare o dal suo mandatario ovvero dal ricevimento di
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 46
(Atto di opposizione)
1. Ai sensi e nei termini di cui all’articolo 176, comma 1, del Codice, può
essere depositata opposizione alle domande o registrazioni di marchio, ivi
indicate, ed a quelle pubblicate ai sensi dell’articolo 44, comma 1, lettere
a), b) e c) del presente decreto, da parte dei soggetti legittimati ai sensi
dell’articolo 177 del Codice.
2. L’atto di opposizione, recante i dati di cui all’articolo 176, comma 2, del
Codice, e redatto in lingua italiana a pena d’irricevibilità ai sensi
dell’articolo 5 del presente regolamento, firmato dall’opponente o dal suo
mandatario, include:
a) riguardo alla domanda o registrazione contro cui viene proposta
opposizione:
1) il numero, la data di deposito e di eventuale priorità, oppure di
registrazione e di pubblicazione;
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Art. 47
(Modalità di deposito della opposizione e della documentazione successiva)
1. L’atto di opposizione, indirizzato ed inviato direttamente ed esclusivamente
all’Ufficio Opposizione dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, è redatto in
conformità al modulo predisposto dall’Ufficio, in tre copie, di cui
l’originale in regola con l’imposta di bollo ai sensi dell’articolo 225 del
Codice, ovvero in quattro copie se depositato presso il medesimo Ufficio,
che ne rilascia una copia a titolo di ricevuta. La data di ricevimento
attestata dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, è considerata data di
deposito dell’opposizione.
2. Se l’atto di opposizione è inviato tramite il servizio postale alla sede
dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi mediante raccomandata con ricevuta
di ritorno o tramite altri servizi di spedizione, la data di ricevimento della
raccomandata o del plico è considerata data di deposito.
3. L’atto di opposizione può essere inviato per via telematica ai sensi
dell’articolo 2.
4. Ogni documentazione o comunicazione successiva alla presentazione
dell’atto di opposizione è inviata con le modalità sopra indicate
direttamente ed esclusivamente all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. La
traduzione dei documenti, depositati in lingua straniera, deve essere inviata
entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di deposito del
documento originale. Alla traduzione si applica l’articolo 6.
Art. 48
(Istruttoria)
1. Entro due mesi dalla scadenza del termine per depositare l’atto di
opposizione l’Ufficio verifica la ricevibilità, l’ammissibilità
dell’opposizione ed il regolare pagamento dei diritti di opposizione, ai
sensi degli articoli 176, commi 1 e 3, e 178, comma 1, del Codice.
2. L’atto è irricevibile, ai sensi dell’articolo 148, comma 1 del Codice, se
l’opponente risulta non identificabile o non raggiungibile.
3. L’atto è inammissibile se:
a) è stato depositato prima della pubblicazione del marchio contro il quale è
diretto ovvero dopo il decorso del termine di tre mesi dalle date di
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Art. 49
(Prima comunicazione alle parti)
1. Entro il termine di cui all’articolo 178, comma 1, del Codice, l’Ufficio,
dopo aver effettuato le verifiche di cui all’articolo 48, commi 1 e 2, invia
l’atto di opposizione al richiedente, ed informa le parti circa:
a) le notizie di cui all’articolo 8, comma 1, legge n. 241 del 7 agosto
1990;
b) i provvedimenti di cui all’articolo 51;
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Art. 50
(Opposizione a registrazione internazionale)
1. Se è presentata opposizione ad una registrazione internazionale, che designa
l’Italia ai sensi dell’Accordo di Madrid per la registrazione internazionale
dei marchi o del Protocollo relativo a tale Accordo, l’Ufficio italiano
brevetti e marchi, se non vi ha già provveduto, esamina il marchio oggetto
della registrazione internazionale ai sensi dell’articolo 171, comma 1, del
Codice.
2. Se dall’esame effettuato ai sensi dell’articolo 171 del Codice, emergono
motivi per un rifiuto ex officio, ai sensi dell’articolo 16, l’Ufficio italiano
brevetti e marchi invia all’Organizzazione Mondiale della Proprietà
Intellettuale una notifica di rifiuto provvisorio basata su tali motivi e
sull’opposizione. La notifica, oltre le notizie di cui al comma 3, lettere a),
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
b), c), d) ed e), deve contenere il termine entro il quale il titolare della
registrazione internazionale, tramite un mandatario nominato ai sensi
dell’articolo 201 del Codice, può presentare le proprie deduzioni.
Per quanto riguarda il procedimento inerente al rifiuto per motivi assoluti
di impedimento si applicano le disposizioni di cui all’articolo 16, commi 2
e 3.
3. Se non ricorrono le condizioni per rifiutare il marchio per motivi assoluti
d’impedimento, l’Ufficio italiano brevetti e marchi invia
all’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale una notifica di
rifiuto provvisorio alla registrazione internazionale basata sull’opposizione.
La notifica di rifiuto provvisorio di protezione sulla base di un’opposizione
contiene:
a) il numero della registrazione internazionale;
b) l’indicazione che il rifiuto si basa sulla presentazione di un’opposizione;
c) il nome e l’indirizzo della parte che ha presentato opposizione;
d) il numero e la data di deposito della domanda o registrazione di
marchio, su cui si fonda l’opposizione nonché il numero e la data di
registrazione se disponibile, la data dell’eventuale priorità, la
riproduzione del marchio, l’elenco dei prodotti e dei servizi su cui si
fonda l’opposizione, l’indicazione dei prodotti e servizi della
registrazione internazionale rispetto ai quali l’opposizione è presentata e
gli articoli di legge essenziali che danno luogo al diritto alla
presentazione dell’opposizione;
e) il termine entro il quale il titolare della registrazione internazionale può
richiedere, tramite un mandatario nominato ai sensi dell’articolo 201 del
Codice, copia dell’atto di opposizione sul quale è stato basato il rifiuto.
4. Se il titolare della registrazione internazionale non ha richiesto copia
dell’atto di opposizione nel termine e con le modalità di cui al comma 3,
lettera e), l’Ufficio emette il rifiuto definitivo ai sensi dell’articolo 171,
comma 6, del Codice. Per i ricorsi avverso tale provvedimento si applica
l’articolo 58, comma 1.
5. Il procedimento di opposizione è sospeso fino a quando non siano scaduti i
termini per il rifiuto indicati dall’articolo 171, comma 3, del Codice o si
siano conclusi i relativi procedimenti di esame, di cui al comma 1 del
presente articolo. Nel caso in cui l’Ufficio italiano brevetti e marchi abbia
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Art. 51
(Assegnazione delle opposizioni)
1. Ultimata la fase istruttoria, il dirigente responsabile dell’Ufficio
Opposizione assegna l’opposizione o le eventuali opposizioni plurime,
riunite ai sensi dell’articolo 178, comma 6, del Codice, agli esaminatori
secondo l’ordine cronologico ai sensi dell’articolo 11, comma 1, del
decreto del Ministro per la funzione pubblica 28 novembre 2000,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 10 aprile 2001, n. 84.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
Art. 52
(Fase di merito)
1. Ai sensi dell’art. 178, comma 3 del Codice, l’Ufficio, se lo ritiene
opportuno, invita le parti a presentare, entro un termine da esso fissato,
ulteriori documenti, deduzioni, osservazioni in merito alle allegazioni,
deduzioni ed osservazioni delle altre parti. Le comunicazioni di ciascuna
parte vengono trasmesse all’altra e l’Ufficio, se ne ravvisa l‘opportunità,
concede un termine per rispondere.
2. Se il richiedente limita o precisa i prodotti e servizi originariamente elencati
ai sensi dell’articolo 172, comma 2, del Codice, l‘Ufficio ne dà
comunicazione all’opponente e lo invita a dichiarare, entro il termine da
esso fissato se, ed eventualmente, contro quali prodotti e servizi residui,
intenda mantenere l’opposizione.
3. Se il richiedente non presenta deduzioni nel termine fissato, l’Ufficio decide
sull’opposizione in base ai documenti di cui dispone.
Art. 53
(Prova d’uso)
1. Ai sensi dell’articolo 178, comma 5, del Codice, l’istanza del richiedente,
per ottenere la prova d’uso del marchio da parte dell’opponente, deve
essere presentata all’Ufficio non oltre il termine indicato dall’articolo 52,
comma 1, per la presentazione delle prime deduzioni.
2. Se, a norma dell’ articolo 178, comma 4, del Codice, l’opponente deve
fornire la prova dell’effettivo uso del marchio o l’esistenza di legittime
ragioni per la mancata utilizzazione, l’Ufficio invita l’opponente a fornire
la prova entro trenta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione.
A tal fine, l’opponente dovrà provare l’uso nel periodo quinquennale che
precede la data di pubblicazione della domanda nazionale o della
registrazione internazionale nei cui confronti l’opposizione è proposta.
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Art. 54
(Sospensione)
1. Il procedimento di opposizione è sospeso:
a) nei casi di cui all’articolo 180, comma 1, del Codice;
b) nel caso di rifiuto del marchio internazionale, oggetto di opposizione,
fino all’adozione del provvedimento definitivo; il procedimento di
opposizione è sospeso fino a quando non sono scaduti i termini per il
rifiuto ai sensi dell’articolo 5 dell’Accordo di Madrid per la
registrazione internazionale dei marchi o dell’articolo 5 del relativo
Protocollo, o si è concluso il relativo procedimento di esame, di cui
all’articolo 50, comma 1. In tale caso, il procedimento di opposizione
rimane sospeso fino alla data di invio all’Organizzazione Mondiale
della Proprietà Intellettuale della notifica di ritiro del rifiuto
provvisorio o di notifica di un rifiuto definitivo, divenuto
inoppugnabile per decorso dei termini di impugnazione o per
l’avvenuta definizione degli eventuali ricorsi proposti avverso tale
provvedimento;
c) su istanza del richiedente, se l’opposizione si fonda su una domanda di
marchio comunitario, pubblicata da meno di tre mesi, fino alla
scadenza del termine medesimo utile per presentare opposizione presso
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Art. 55
(Documentazione)
1. Alla documentazione presente nel fascicolo relativo all’atto di opposizione
si applica l’articolo 33 del presente regolamento.
Art. 56
(Decisione)
1. Al termine del procedimento, ai sensi dell’articolo 178, comma 7, del
Codice, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi decide l’opposizione entro
ventiquattro mesi dalla data di deposito dell’atto di opposizione, salvi i
periodi di sospensione, di cui all’articolo 54.
2. L’opposizione può essere ritirata sino a quando l’Ufficio non ha emesso la
decisione.
3. Il rimborso del diritto di opposizione di cui all’articolo 229, comma 1 del
Codice, si applica, su istanza dell’opponente, anche se l’opposizione è
ritirata in seguito a rettifica di errore relativo alla domanda o alla
registrazione di marchio, pubblicata ai sensi dell’articolo 43, comma 2,
lettera c).
4. Nella decisione di rigetto o di accoglimento dell’opposizione, l’Ufficio
stabilisce se la parte soccombente deve rimborsare in parte o per intero
all’altra parte i costi sopportati relativi al diritto di opposizione nonché,
entro il limite di euro 300,00, alle spese di rappresentanza professionale nel
procedimento.
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5. Ogni decisione sull’esito della procedura, ai sensi degli articoli 178, 180,
181 e 182 del Codice, è comunicata alle parti del procedimento che
possono ricorrere ai sensi dell’articolo 58.
6. Le decisioni sull’opposizione sono pubbliche e di esse si può estrarre copia
ai sensi dell’articolo 33.
Art. 57
(Estinzione)
1. L’opposizione si estingue:
a) nei casi di cui all’ articolo 181 del Codice;
b) nel caso di mancato pagamento dei diritti di cui all’articolo 48, comma
4;
c) nel caso di radiazione totale del marchio, designante l’Italia, su richiesta
dell’Ufficio di proprietà industriale d’origine, ai sensi all’articolo 171,
comma 8, del Codice.
2. Nel caso di radiazione parziale del marchio internazionale, il procedimento
si estingue limitatamente alla parte del marchio radiata.
Art. 58
(Ricorso)
1. Entro il termine previsto dall’articolo 182 del Codice, decorrente dalla data
di ricevimento della comunicazione dell’Ufficio, che informa le parti dei
provvedimenti di inammissibilità e di rigetto dell’opposizione nonché di
ogni decisione che comporta il rigetto totale o parziale dei diritti di una
delle parti del procedimento oppositivo, è ammesso ricorso alla
Commissione dei Ricorsi di cui all’articolo 135 del Codice.
2. Il ricorso ha effetto sospensivo dell’efficacia delle decisioni
sull’opposizione.
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Art. 59
(Reintegrazione)
1. Il divieto di cui all’articolo 193, comma 4, del Codice, si applica anche alla
consegna di documenti consegnati, da entrambe le parti, successivamente
al deposito dell’atto di opposizione.
Art. 60
(Proroga)
1. Ai termini della procedura di opposizione si applica l’articolo 191 del
Codice.
2. Nel caso di cui all’articolo 178, comma 1, del Codice, la proroga può
essere rinnovata più volte per il periodo massimo di un anno a decorrere
dalla data della prima comunicazione dell’Ufficio.
Art. 61
(Correzioni ed integrazioni)
1. Fatto salvo il caso di errori materiali o evidenti, non sono ammesse
correzioni né integrazioni all’opposizione o alla documentazione già
depositata eccetto il caso in cui sono presentate entro il termine fissato per
il rispettivo deposito.
Art. 62
(Nomina degli esaminatori)
1. L'esame finale del corso di formazione di cui all’articolo 183, comma 2, del
Codice, tende ad accertare la preparazione teorico-pratica del candidato
nel campo specifico della procedura di opposizione. La frequenza al corso
è considerata assolta con una frequenza pari ai quattro quinti delle ore di
lezione. L'esame consiste in: 1) una prova pratica di decisione su
un’opposizione; 2) una prova orale in merito alla procedura di opposizione.
L’esame è superato con il raggiungimento del punteggio minimo di sei
decimi in ciascuna prova.
2. Sono nominati con precedenza i funzionari che prestano servizio presso
l’Ufficio “Opposizione”.
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Art. 63
(Responsabilità degli esaminatori)
1. Gli esaminatori, provenienti dall’Ufficio italiano brevetti e marchi, devono
astenersi dal trattare un’opposizione se hanno partecipato all’esame del
marchio oggetto di opposizione.
2. Gli esaminatori sono tenuti al rispetto del Codice di comportamento di
buona amministrazione, provvedono alla decisione entro sessanta giorni
dall’ultimo termine utile, assegnato alle parti per depositare la rispettiva
documentazione e riferiscono sullo stato delle opposizioni assegnate con
relazione semestrale al dirigente responsabile dell’Ufficio “Opposizione”.
3. Gli esaminatori, se non possono adempiere all’incarico, devono informarne
tempestivamente l’Ufficio “Opposizione”. Il dirigente responsabile
dell’Ufficio “Opposizione” provvede a sostituire gli esaminatori impediti o
inadempienti.
4. Se impediti o inadempienti, gli esaminatori sono rimossi dall’incarico con
decreto del Direttore Generale. Se inadempienti senza giusta causa, gli
esaminatori non possono ricevere analogo incarico in futuro.
5. Gli esaminatori, se le decisioni delle opposizioni loro assegnate sono state
impugnate davanti alla Commissione dei ricorsi, collaborano con l’Ufficio
“Opposizione” partecipando, ove richiesti, alle sedute della stessa insieme
al dirigente responsabile dell’Ufficio medesimo.
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Art. 64
(Esame di abilitazione per l’iscrizione alla Sezione Brevetti
ovvero Marchi dell’Albo)
1. L’Esame di abilitazione per l’iscrizione nella Sezione Brevetti consiste in:
a) una prova pratica scritta di redazione di un brevetto per invenzione o
modello di utilità e breve risposta scritta ad alcuni quesiti di legislazione
brevettuale;
b) una prova orale di teoria, relativa alle normative in materia di brevetti
per invenzioni e per modelli di utilità, comprendente:
1) nozioni di diritto pubblico e privato e della concorrenza, di
procedura civile, di chimica, o meccanica o elettricità;
2) diritto dei brevetti per invenzione e per modello di utilità e delle
relative procedure di deposito, concessione, ricorso;
3) diritto comunitario ed internazionale in materia di proprietà
industriale;
4) elementi di diritto comparato in materia di proprietà industriale;
5) conoscenza a livello professionale di almeno una lingua scelta fra
l’inglese, il tedesco o il francese.
2. L’Esame di abilitazione per l’iscrizione nella Sezione Marchi consiste in:
a) una prova scritta di teoria e pratica relativa ai requisiti e criteri di
registrabilità dei marchi, alla classificazione dei prodotti e servizi, al
deposito e prosecuzione delle domande, all’interpretazione delle norme
di legge in materia di marchi;
b) una prova orale sulle seguenti materie:
1) nozioni di diritto pubblico e privato e di procedura civile e della
concorrenza;
2) diritto dei marchi, degli altri segni distintivi e delle denominazioni
d’origine o indicazioni di provenienza e delle relative procedure di
deposito, concessione, ricorso;
3) diritto comunitario ed internazionale in materia di proprietà
industriale;
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Art. 65
(Convocazione e svolgimento dell’assemblea degli iscritti all’Albo)
1. L’assemblea è convocata dal Presidente del Consiglio dell’Ordine mediante
avviso contenente l’indicazione del giorno, dell’ora e del luogo
dell’adunanza e l’elenco delle materie da trattare. L’avviso è spedito per
posta raccomandata o con altri mezzi quali telefax, posta elettronica, o altri
che potranno essere introdotti in futuro, i quali garantiscano la prova
dell’avvenuto ricevimento almeno otto giorni prima dell’assemblea.
2. L’assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio dell’Ordine o, in sua
assenza dal Vice-Presidente, o, in mancanza di quest’ultimo, dall’iscritto
all’Ordine più anziano per iscrizione e, a parità di iscrizione, più anziano di
età fra gli intervenuti. Il presidente dell’assemblea nomina il segretario-
verbalizzante.
Art. 66
(Svolgimento delle votazioni)
1. Il Consiglio dell’Ordine provvede ad inviare, insieme all’avviso di
convocazione dell’assemblea, a ciascuno degli iscritti la scheda elettorale,
una busta anonima per l’inserimento della scheda e una seconda busta
predisposta nominativamente e con timbro e firma del Consiglio. Tale
ultima busta, contenente la busta anonima, è firmata dal votante e fatta
pervenire chiusa al presidente dell’assemblea all’uopo convocata.
2. Il presidente dell’assemblea verifica e fa constatare l’integrità di ciascuna
busta predisposta dal Consiglio, ne estrae la busta con la scheda e la depone
nell’urna.
3. Decorse due ore dall’inizio delle operazioni di voto, il presidente, dopo aver
ammesso a votare gli elettori che in quel momento sono presenti nella sala,
dichiara chiusa la votazione e procede, anche attraverso un suo delegato,
pubblicamente alle operazioni di apertura delle buste e di scrutinio,
assistito da due scrutatori da lui scelti prima della votazione fra gli elettori
presenti.
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Art. 67
(Convenzioni)
1. In attuazione di quanto previsto dall’articolo 223, comma 4, del decreto
legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, l’Ufficio italiano brevetti e marchi è
autorizzato a stipulare apposite convenzioni con Poste Italiane S.p.a. al fine
di mettere a disposizione dell’utenza sistemi che permettano anche in via
telematica pagamenti individuali o massivi dei diritti e di ottenere
tempestivamente i rendiconti relativi a tali pagamenti e nel formato utile
alla loro gestione.
Art. 68
(Abrogazioni)
1. Il decreto del Ministro dello sviluppo economico 3 ottobre 2007, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale 26 ottobre 2007, n. 250, è sostituito dagli articoli
24, 37, 39 e 67 del presente regolamento.
2. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta
ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a
chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Roma, 13 gennaio 2010
Il Ministro: SCAJOLA
Visto, il Guardasigilli: A LFANO
Registrato alla Corte dei conti il 23 febbraio 2010
Ufficio di controllo atti Ministeri delle attività produttive, registro n. 1, foglio n. 100
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2. Ciascuna categoria dei consulenti che esercitano la professio- mento tardivo, entro il termine di due mesi dalla data della comunica-
ne in forma autonoma, sia individualmente che nell’ambito di società, zione se constata che:
uffici o servizi autonomi, da una parte, e dei consulenti che esercita- a) alla domanda di invenzioni industriali e modelli di utilità non
no in uffici e servizi specializzati nell’ambito di enti o imprese di cui è allegato un documento che possa essere assimilato ad una descrizione
all’art. 205, comma 3, dall’altra, non può essere rappresentata in seno ovvero manchi parte della descrizione o un disegno in essa richiamato
al Consiglio dell’ordine con più di otto componenti. Parimenti ciascu- ovvero la domanda contiene, in sostituzione della descrizione, il riferi-
na sezione dell’albo non può essere rappresentata in seno al Consiglio mento ad una domanda anteriore di cui non sono forniti il numero, la
dell’ordine con più di sette componenti, ad essa iscritti in via esclusiva. data di deposito, lo stato in cui è avvenuto il deposito ed i dati identifi-
3. Non sono ammesse le partecipazioni e votazioni per delega. È cativi del richiedente;
ammessa la votazione mediante lettera. b) alla domanda di varietà vegetale non è allegato almeno un
4. Le modalità di svolgimento delle votazioni, delle operazioni di esemplare della descrizione con almeno un esemplare delle fotografie
scrutinio e di proclamazione degli eletti sono stabilite con decreto del in essa richiamate;
Ministro delle attività produttive.». c) alla domanda di modelli e disegni non è allegata la riprodu-
— Il decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2008, zione grafica o fotografica;
n. 197, recante «Regolamento di riorganizzazione del Ministero dello d) alla domanda di topografie non è allegato un documento che
sviluppo economico» è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 17 dicembre ne consenta l’identificazione;
2008, n. 294, S.O.
e) non sono consegnati i documenti comprovanti il pagamento
— Si riporta il testo del comma 3 dell’art. 17 della legge 23 agosto dei diritti prescritti entro il termine di cui all’art. 226.
1988, n. 400 (Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei Ministri): 3. Se il richiedente ottempera all’invito dell’ufficio entro il termine
«3. Con decreto ministeriale possono essere adottati regolamen- di cui al comma 2 o provvede spontaneamente alla relativa integrazione,
ti nelle materie di competenza del ministro o di autorità sottordinate l’Ufficio riconosce quale data del deposito, da valere a tutti gli effetti,
al ministro, quando la legge espressamente conferisca tale potere. Tali quella di ricevimento della integrazione richiesta e ne dà comunicazione
regolamenti, per materie di competenza di più ministri, possono esse- al richiedente. Se il richiedente non ottempera all’invito dell’ufficio en-
re adottati con decreti interministeriali, ferma restando la necessità di tro il termine di cui al comma 2, salvo il caso in cui, entro tale termine,
apposita autorizzazione da parte della legge. I regolamenti ministeriali abbia fatto espressa rinuncia alla parte della descrizione o disegno man-
ed interministeriali non possono dettare norme contrarie a quelle dei canti di cui al comma 2, lettera a), l’Ufficio dichiara l’irricevibilità della
regolamenti emanati dal Governo. Essi debbono essere comunicati al domanda ai sensi del comma 1.
Presidente del Consiglio dei Ministri prima della loro emanazione.». 4. Se il richiedente provvede spontaneamente all’integrazione di
cui al comma 2, l’Ufficio riconosce quale data del deposito, da valere a
Note all’art. 1: tutti gli effetti, quella di ricevimento dell’integrazione e ne dà comuni-
cazione al richiedente.
— Per il testo dell’art. 147 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
veda nelle note alle premesse. 5. Tutte le domande, le istanze ed i ricorsi di cui all’art. 147, con gli
atti allegati, devono essere redatti in lingua italiana. Degli atti in lingua
— Si riportano gli articoli 54, 56 e 148 del citato decreto legislativo diversa dall’italiana, deve essere fornita la traduzione in lingua italiana.
n. 30 del 2005: Se la descrizione è presentata in lingua diversa da quella italiana, la tra-
«Art. 54 (Effetti della domanda di brevetto europeo). — 1. La pro- duzione in lingua italiana deve essere depositata entro il termine fissato
tezione conferita dalla domanda di brevetto europeo ai sensi dell’art. 67, dall’Ufficio.».
paragrafo 1, della Convenzione sul brevetto europeo del 5 ottobre 1973,
ratificata con legge 26 maggio 1978, n. 260, decorre dalla data in cui il Note all’art. 2:
titolare medesimo abbia resa accessibile al pubblico, tramite l’Ufficio
italiano brevetti e marchi, una traduzione in lingua italiana delle riven- — Per il testo dell’art. 147 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
dicazioni ovvero l’abbia notificata direttamente al presunto contraffat- veda nelle note alle premesse.
tore. Gli effetti della domanda di brevetto europeo sono considerati nulli — Il decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, è pubblicato nella
dall’origine quando la domanda stessa sia stata ritirata o respinta ovvero Gazzetta Ufficiale 16 maggio 2005, n. 112, S.O.
quando la designazione dell’Italia sia stata ritirata.».
«Art. 56 (Diritti conferiti dal brevetto europeo). — 1. Il brevetto Note all’art. 3:
europeo rilasciato per l’Italia conferisce gli stessi diritti ed è sottoposto — Per gli articoli 147, 54 e 56 del decreto legislativo n. 30 del 2005
allo stesso regime dei brevetti italiani a decorrere dalla data in cui è si veda nelle note all’art. 1.
pubblicata nel Bollettino europeo dei brevetti la menzione della con-
cessione del brevetto. Qualora a seguito della procedura di opposizione Note all’art. 4:
esso sia mantenuto in forma modificata, i limiti della protezione stabiliti
con la concessione e mantenuti sono confermati a decorrere dalla data in — Per il testo dell’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
cui è pubblicata la menzione della decisione concernente l’opposizione. veda nelle note all’art. 1.
2. Le contraffazioni sono valutate in conformità alla legislazione — Si riporta il testo dell’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del
italiana in materia. 2005:
3. Il titolare deve fornire all’Ufficio italiano brevetti e marchi una «Art. 173 (Rilievi). — 1. I rilievi ai quali dia luogo l’esame delle
traduzione in lingua italiana del testo del brevetto concesso dall’Ufficio domande e delle istanze devono essere comunicati all’interessato con
europeo nonché del testo del brevetto mantenuto in forma modificata a l’assegnazione di un termine per la risposta non inferiore a due mesi
seguito della procedura di opposizione. dalla data di ricezione della comunicazione.
4. La traduzione, dichiarata perfettamente conforme al testo ori- 2. Le osservazioni dei terzi ed i rilievi ai quali dia luogo l’esame
ginale dal titolare del brevetto ovvero dal suo mandatario, deve essere della domanda di privativa per nuova varietà vegetale sono comunica-
depositata entro tre mesi dalla data di ciascuna delle pubblicazioni di ti all’interessato con l’assegnazione di un termine, non superiore a sei
cui al comma 1. mesi, per la risposta. Nel caso in cui il rilievo riguardi la denomina-
5. In caso di inosservanza alle disposizioni di cui ai commi 3 e 4, il zione, la nuova proposta è corredata da una dichiarazione integrativa
brevetto europeo è considerato, fin dall’origine, senza effetto in Italia.». includente anche la dichiarazione di cui alla lettera e), del comma 1,
«Art. 148 (Ricevibilità ed integrazione delle domande). — 1. Le dell’art. 165. L’ufficio ed il Ministero delle politiche agricole e forestali
domande di brevetto e di registrazione di cui all’art. 147, comma 1, non si comunicano reciprocamente le osservazioni ed i rilievi trasmessi al
sono ricevibili se il richiedente non è identificabile o non è raggiungi- richiedente e le risposte ricevute.
bile e, nel caso dei marchi, anche quando la domanda non contiene la 3. Quando, a causa di irregolarità nel conferimento del mandato,
riproduzione del marchio o l’elenco dei prodotti ovvero dei servizi. L’ir- di cui all’art. 201, il mancato adempimento ai rilievi comporta il rigetto
ricevibilità, salvo quanto stabilito nel comma 3, è dichiarata dall’Ufficio delle domande e delle istanze connesse, il rilievo deve essere comuni-
italiano brevetti e marchi. cato al richiedente.
2. L’Ufficio italiano brevetti e marchi invita il richiedente a fare le 4. Quando il termine sia decorso senza che sia pervenuta risposta ai
necessarie integrazioni, soggette ad un diritto di mora in caso di paga- rilievi, la domanda o l’istanza è respinta con provvedimento, da notifica-
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re al titolare della domanda stessa o dell’istanza con raccomandata con 5. La scelta dei componenti la Commissione anzidetta, nonché dei
avviso di ricevimento. Tuttavia, se il rilievo concerne la rivendicazione tecnici, può cadere sia su funzionari in attività di servizio, sia su fun-
di un diritto di priorità, la mancata risposta comporta esclusivamente la zionari a riposo, ferme le categorie di funzionari entro le quali la scelta
perdita di tale diritto. deve essere effettuata.
5. La domanda di privativa per nuova varietà vegetale è rifiutata: 6. La Commissione dei ricorsi è assistita da una segreteria i cui
a) in caso di mancata risposta ai rilievi dell’ufficio e del Ministe- componenti sono nominati con lo stesso decreto di costituzione della
ro delle politiche agricole e forestali nei termini stabiliti; Commissione, o con decreto a parte. I componenti della segreteria deb-
bono essere scelti fra i funzionari dell’Ufficio italiano brevetti e marchi
b) in caso di mancata consegna dei materiali per le prove va- ed il trattamento economico è quello stabilito dalla vigente normativa
rietali ai sensi dell’art. 165, comma 1, lettera c), salvo che la mancata legislativa, regolamentare o contrattuale.
consegna sia dipesa da causa di forza maggiore; 7. La Commissione dei ricorsi ha funzione consultiva del Ministero
c) in caso di assenza di uno dei requisiti previsti dall’art. 170, delle attività produttive nella materia della proprietà industriale. Tale
comma 1, lettera d). funzione viene esercitata su richiesta del Ministero delle attività produt-
6. Se la domanda di privativa per nuova varietà vegetale non è tive. Le sedute della Commissione in sede consultiva non sono valide
accolta o se essa è ritirata, il compenso dovuto per i controlli tecnici se non sia presente la maggioranza assoluta dei suoi membri aventi voto
è rimborsato solo quando non siano già stati avviati i controlli tecnici deliberativo.
suddetti. 8. I compensi per i componenti la Commissione, i componenti la
7. Prima di respingere in tutto o in parte una domanda o una istanza segreteria della Commissione ed i tecnici aggregati alla Commissione,
ad essa connessa, per motivi che non siano stati oggetto di rilievi ai sensi sono determinati con decreto del Ministro delle attività produttive, di
del comma 1, l’Ufficio italiano brevetti e marchi assegna al richiedente concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.».
il termine di due mesi per formulare osservazioni. Scaduto detto termi-
ne, se non sono state presentate osservazioni o l’Ufficio ritiene di non Note all’art. 6:
potere accogliere quelle presentate, la domanda o l’istanza è respinta in — Per l’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
tutto o in parte. note all’art. 1.
8. Per le domande di brevetto internazionale l’Ufficio italiano bre-
vetti e marchi, compiuto l’accertamento di cui all’art. 14 del Trattato Note all’art. 7:
di cooperazione in materia di brevetti del 19 giugno 1970, ratificato — Per l’art. 149 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
con legge 26 maggio 1978, n. 260, invita il richiedente ad effettuare le note alle premesse.
eventuali correzioni e a depositare i disegni non acclusi, fissando all’uo-
po un termine non superiore a mesi tre, ferma restando l’osservanza — Si riporta il testo dell’art. 198 del decreto legislativo n. 30 del
del termine per la trasmissione dell’esemplare originale della domanda 2005:
internazionale, previsto dalla regola 22 del regolamento di esecuzione «Art. 198 (Procedure di segretazione militare). — 1. Coloro che
del Trattato di cooperazione in materia di brevetti. L’Ufficio italiano risiedono nel territorio dello Stato non possono, senza autorizzazione
brevetti e marchi dichiara che la domanda s’intende ritirata nelle ipotesi del Ministero delle attività produttive, depositare esclusivamente presso
previste dall’art. 14 del Trattato di cooperazione in materia di brevetti. uffici di Stati esteri o l’Ufficio brevetti europeo o l’Ufficio internaziona-
9. Qualora la domanda sia accolta, l’Ufficio italiano brevetti e mar- le dell’organizzazione mondiale della proprietà intellettuale in qualità di
chi provvede alla concessione del titolo. ufficio ricevente, le loro domande di concessione di brevetto per inven-
zione, modello di utilità o di topografia, né depositarle presso tali uffici
10. I fascicoli degli atti e dei documenti relativi alle domande di prima che siano trascorsi novanta giorni dalla data del deposito in Italia,
brevettazione o di registrazione sono conservati dall’Ufficio italiano o da quella di presentazione dell’istanza di autorizzazione. Il Ministero
brevetti e marchi fino a dieci anni dopo l’estinzione dei diritti corri- predetto provvede sulle istanze di autorizzazione, previo nulla osta del
spondenti. Dopo la scadenza di tale termine l’Ufficio può distruggere Ministero della difesa. Trascorso il termine di novanta giorni senza che
i fascicoli anche senza il parere dell’Archivio centrale di Stato, previa sia intervenuto un provvedimento di rifiuto, l’autorizzazione deve in-
acquisizione informatica su dispositivi non alterabili degli originali, del- tendersi concessa.
le domande, delle descrizioni e dei singoli disegni ad esse allegati.». 2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, la violazione delle
disposizioni del comma 1 è punita con l’ammenda non inferiore a 77,47
Note all’art. 5: euro o con l’arresto. Se la violazione è commessa quando l’autorizza-
— Per il testo dell’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si zione sia stata negata, si applica l’arresto in misura non inferiore ad un
veda nelle note all’art. 1. anno.
3. L’Ufficio italiano brevetti e marchi mette con immediatezza a
— Si riporta il testo dell’art. 135 del decreto legislativo n. 30 del disposizione del servizio militare brevetti del Ministero della difesa le
2005: domande di brevetto per invenzioni industriali, per modelli di utilità e
«Art. 135 (Commissione dei ricorsi). — 1. Contro i provvedimenti per topografie di prodotti a semiconduttori ad esso pervenute.
dell’Ufficio italiano brevetti e marchi che respingono totalmente o par- 4. Qualora la sezione predetta ritenga che le domande riguardino
zialmente una domanda o istanza che rifiutano la trascrizione oppure invenzioni o modelli utili alla difesa del Paese, anche ufficiali o fun-
che impediscono il riconoscimento di un diritto e negli altri casi previsti zionari estranei alla sezione stessa espressamente delegati dal Ministro
dal presente codice, è ammesso ricorso entro il termine perentorio di della difesa possono prendere visione, nella sede dell’Ufficio, delle de-
sessanta giorni dalla data di ricevimento della comunicazione del prov- scrizioni e dei disegni allegati alle domande.
vedimento alla Commissione dei ricorsi.
5. Tutti coloro che hanno preso visione di domande e di documenti
2. La Commissione dei ricorsi, istituita con regio decreto 29 giu- relativi a brevetti o che ne hanno avuto notizia per ragioni di ufficio sono
gno 1939, n. 1127, è composta di un presidente, un presidente aggiunto tenuti all’obbligo del segreto.
e di otto membri scelti fra i magistrati di grado non inferiore a quello di 6. Entro novanta giorni successivi alla data del deposito delle do-
consigliere d’appello, sentito il Consiglio superiore della magistratura, mande, il Ministero della difesa può chiedere all’Ufficio italiano bre-
o tra i professori di materie giuridiche delle università o degli istituti vetti e marchi il differimento della concessione del titolo di proprietà
superiori dello Stato. industriale e di ogni pubblicazione relativa. L’Ufficio dà comunicazione
3. La Commissione si articola in due sezioni, presiedute dal presi- della richiesta all’interessato, diffidandolo ad osservare l’obbligo del
dente e dal presidente aggiunto. Il presidente, il presidente aggiunto ed i segreto.
membri della Commissione sono nominati con decreto del Ministro del- 7. Se, entro otto mesi dalla data del deposito della domanda, il Mi-
le attività produttive, durano in carica due anni. L’incarico è rinnovabile. nistero competente non ha inviato all’Ufficio e al richiedente, in quanto
4. Alla Commissione di cui al comma 2 possono essere aggregati questi abbia indicato il proprio domicilio nello Stato, la notizia di voler
tecnici scelti dal presidente tra i professori delle università e degli istituti procedere all’espropriazione, si dà seguito alla procedura ordinaria per
superiori e tra i consulenti in proprietà industriale, iscritti all’Ordine la concessione del titolo di proprietà industriale. Nel termine predetto, il
aventi una comprovata esperienza come consulenti tecnici d’ufficio, per Ministero della difesa può chiedere che sia ulteriormente differito, per
riferire su singole questioni ad essa sottoposte. I tecnici aggregati non un tempo non superiore a tre anni dalla data di deposito della domanda,
hanno voto deliberativo. la concessione del titolo di proprietà industriale ed ogni pubblicazione
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relativa. In tal caso l’inventore o il suo avente causa ha diritto ad un’in- Note all’art. 9:
dennità per la determinazione della quale si applicano le disposizioni in
materia di espropriazione. — Si riporta il testo dell’art. 58 del decreto legislativo n. 30 del 2005:
«Art. 58 (Trasformazione della domanda di brevetto europeo).
8. Per i modelli di utilità l’ulteriore differimento previsto nel com- — 1. La domanda di brevetto europeo, nella quale sia stata designata
ma 7 può essere chiesto per un tempo non superiore a un anno dalla data l’Italia, può essere trasformata in domanda di brevetto italiano per in-
di deposito della domanda. venzione industriale:
9. A richiesta di Stati esteri che accordino il trattamento di reci- a) nei casi previsti dall’art. 135, paragrafo 1, lettera a), della
procità, il Ministero della difesa può richiedere, per un tempo anche Convenzione sul brevetto europeo del 5 ottobre 1973, ratificata con leg-
superiore a tre anni, il differimento della concessione del brevetto e di ge 26 maggio 1978, n. 260;
ogni pubblicazione relativa all’invenzione per domande di brevetto già
depositate all’estero e ivi assoggettate a vincolo di segreto. b) in caso di inosservanza del termine di cui all’art. 14, paragrafo
2, della Convenzione sul brevetto europeo, quando la domanda sia stata
10. Le indennità eventuali sono a carico dello Stato estero originariamente depositata in lingua italiana.
richiedente. 2. È consentita la trasformazione in domanda nazionale per modello
11. L’invenzione deve essere tenuta segreta dopo la comunicazio- di utilità di una domanda di brevetto europeo respinta, ritirata o conside-
ne della richiesta di differimento e per tutta la durata del differimento rata ritirata o del brevetto europeo revocato il cui oggetto abbia i requisiti
stesso, nonché durante lo svolgimento della espropriazione e dopo il di brevettabilità, previsti dalla legislazione italiana per i modelli di utilità.
relativo decreto se questo porti l’obbligo del segreto. 3. A coloro che richiedano la trasformazione di cui al comma 1 è
12. L’invenzione deve essere, altresì, tenuta segreta nel caso previ- consentito chiedere contemporaneamente l’eventuale trasformazione in
sto dal comma 6, dopo che sia stata comunicata all’interessato la deter- domanda di modello di utilità ai sensi dell’art. 84.
minazione di promuovere l’espropriazione con imposizione del segreto. 4. Se una regolare richiesta di trasformazione ai sensi dei commi 1,
13. L’obbligo del segreto cessa qualora il Ministero della difesa lo 2 e 3 è stata trasmessa all’Ufficio italiano brevetti e marchi, la doman-
consenta. da di brevetto è considerata come depositata in Italia alla stessa data
di deposito della domanda di brevetto europeo; gli atti annessi a detta
14. La violazione del segreto è punita ai termini dell’art. 262 del domanda che sono stati presentati all’Ufficio europeo dei brevetti sono
codice penale. considerati come depositati in Italia alla stessa data.».
15. Il Ministero della difesa può chiedere che le domande di brevet-
to per le invenzioni industriali di organismi dipendenti o vigilati siano Note all’art. 10:
mantenute segrete. — Si riporta l’art. 139 e 138 del decreto legislativo n. 30 del 2005:
16. Qualora, per invenzione interessante la difesa militare del Pae- «Art. 139 (Effetti della trascrizione). — 1. Gli atti e le sentenze,
se, il Ministero della difesa richieda o, nell’ipotesi di differimento di cui tranne i testamenti e gli altri atti e sentenze indicati alle lettere d), i) ed
al comma 6, consenta la concessione del brevetto, la procedura relativa l) dell’art. 138, finché non siano trascritti, non hanno effetto di fronte ai
si svolge, su domanda dello stesso Ministero, in forma segreta. In tale terzi che a qualunque titolo hanno acquistato e legalmente conservato
caso non si effettua alcuna pubblicazione e non si consentono le visioni diritti sul titolo di proprietà industriale.
nel presente codice. 2. Nel conflitto di più acquirenti dello stesso diritto di proprietà
17. In caso di esposizioni da tenersi nel territorio dello Stato, il industriale dal medesimo titolare, è preferito chi ha trascritto per primo
Ministero della difesa ha facoltà, mediante propri funzionari od ufficiali, il suo titolo di acquisto.
di procedere a particolareggiato esame degli oggetti e dei trovati con- 3. La trascrizione del verbale di pignoramento, finché dura la sua
segnati per l’esposizione che possano ritenersi utili alla difesa militare efficacia, sospende gli effetti delle trascrizioni ulteriori degli atti e delle
del Paese ed ha facoltà altresì di assumere notizie e chiedere chiarimenti sentenze anzidetti. Gli effetti di tali trascrizioni vengono meno dopo
sugli oggetti e trovati stessi. la trascrizione del verbale di aggiudicazione, purché avvenga entro tre
18. Gli enti organizzatori di esposizioni devono consegnare ai sud- mesi dalla data della aggiudicazione stessa.
detti funzionari o ufficiali gli elenchi completi degli oggetti da esporre 4. I testamenti e gli atti che provano l’avvenuta legittima succes-
riferentisi ad invenzioni industriali non protette ai sensi del presente sione e le sentenze relative sono trascritti solo per stabilire la continuità
codice. dei trasferimenti.
19. I funzionari e gli ufficiali di cui al comma 17 possono impor- 5. Sono opponibili ai terzi gli atti che trasferiscono, in tutto o in
re all’ente stesso il divieto di esposizione degli oggetti utili alla difesa parte, ovvero modificano i diritti inerenti ad una domanda o ad un bre-
militare del Paese. vetto europeo, a condizione che siano stati trascritti nel Registro italiano
dei brevetti europei.».
20. Il Ministero della difesa, a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento, deve dare notizia alla presidenza dell’esposizione e agli «Art. 138 (Trascrizione). — 1. Debbono essere resi pubblici me-
interessati del divieto di esposizione, diffidandoli circa l’obbligo del se- diante trascrizione presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi:
greto. La presidenza dell’esposizione deve conservare gli oggetti sotto- a) gli atti fra vivi, a titolo oneroso o gratuito, che trasferiscono in
posti al divieto di esposizione con il vincolo di segreto sulla loro natura. tutto o in parte, i diritti su titoli di proprietà industriale;
21. Nel caso che il divieto di esposizione venga imposto dopo che b) gli atti fra vivi, a titolo oneroso o gratuito, che costituiscono,
gli oggetti siano stati esposti, gli oggetti stessi devono essere subito riti- modificano o trasferiscono diritti personali o reali di godimento privi-
rati senza, peraltro, imposizione del vincolo del segreto. legi speciali o diritti di garanzia, costituiti ai sensi dell’art. 140 concer-
nenti i titoli anzidetti;
22. È fatta salva, in ogni caso, la facoltà del Ministero della difesa,
per gli oggetti che si riferiscono ad invenzioni riconosciute utili alla c) gli atti di divisione, di società, di transazione, di rinuncia, re-
difesa militare del Paese, di procedere all’espropriazione dei diritti de- lativi ai diritti enunciati nelle lettere a) e b);
rivanti dall’invenzione ai sensi delle norme relative all’espropriazione d) il verbale di pignoramento;
contenute nel presente codice. e) il verbale di aggiudicazione in seguito a vendita forzata;
23. Qualora non sia rispettato il divieto di esposizione, i responsa- f) il verbale di sospensione della vendita di parte dei diritti di
bili dell’abusiva esposizione sono puniti con la sanzione amministrativa proprietà industriale pignorati per essere restituiti al debitore, a norma
da 25,00 euro a 13.000,00 euro.». del codice di procedura civile;
g) i decreti di espropriazione per causa di pubblica utilità;
Note all’art. 8: h) le sentenze che dichiarano l’esistenza degli atti indicati nelle
— Per il testo dell’art. 151 del decreto legislativo n. 30 del 2005 si lettere a), b) e c), quando tali atti non siano stati precedentemente trascrit-
veda nelle note alle premesse. ti. Le sentenze che pronunciano la nullità, l’annullamento, la risoluzione,
la rescissione, la revocazione di un atto trascritto devono essere annotate
— Per il testo dell’art. 198 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si in margine alla trascrizione dell’atto al quale si riferiscono. Possono inol-
veda nelle note all’art. 7. tre essere trascritte le domande giudiziali dirette ad ottenere le sentenze
— 49 —
9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
di cui al presente articolo. In tale caso gli effetti della trascrizione della 2. I nomi di persona diversi da quelli di chi chiede la registrazione
sentenza risalgono alla data della trascrizione della domanda giudiziale; possono essere registrati come marchi, purché il loro uso non sia tale da
i) i testamenti e gli atti che provano l’avvenuta successione legit- ledere la fama, il credito o il decoro di chi ha diritto di portare tali nomi.
tima e le sentenze relative; L’Ufficio italiano brevetti e marchi ha tuttavia la facoltà di subordinare
la registrazione al consenso stabilito al comma 1. In ogni caso, la regi-
l) le sentenze di rivendicazione di diritti di proprietà industriale strazione non impedirà a chi abbia diritto al nome di farne uso nella ditta
e le relative domande giudiziali; da lui prescelta.
m) le sentenze che dispongono la conversione di titoli di proprie-
tà industriale nulli e le relative domande giudiziali; 3. Se notori, possono essere registrati come marchio solo dall’aven-
n) le domande giudiziali dirette ad ottenere le sentenze di cui al te diritto, o con il consenso di questi, o dei soggetti di cui al comma 1: i
presente articolo. In tal caso gli effetti della trascrizione della sentenza nomi di persona, i segni usati in campo artistico, letterario, scientifico,
risalgono alla data della trascrizione della domanda giudiziale. politico o sportivo, le denominazioni e sigle di manifestazioni e quelli di
enti ed associazioni non aventi finalità economiche, nonché gli emblemi
2. La trascrizione è soggetta al pagamento del diritto prescritto. caratteristici di questi.».
3. Per ottenere la trascrizione, il richiedente deve presentare appo-
sita nota di trascrizione, sotto forma di domanda, allegando copia au- «Art. 10 (Stemmi). — 1. Gli stemmi e gli altri segni considerati nel-
tentica dell’atto pubblico ovvero l’originale o la copia autentica della le convenzioni internazionali vigenti in materia, nei casi e alle condizio-
scrittura privata autenticata ovvero qualsiasi altra documentazione pre- ni menzionati nelle convenzioni stesse, nonché i segni contenenti sim-
vista dall’art. 195. boli, emblemi e stemmi che rivestano un interesse pubblico non possono
4. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, esaminata la regolarità for- costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa, a meno che
male degli atti, procede, senza ritardo, alla trascrizione con la data di l’autorità competente non ne abbia autorizzato la registrazione.
presentazione della domanda. 2. Trattandosi di marchio contenente parole, figure o segni con si-
5. L’ordine delle trascrizioni è determinato dall’ordine di presenta- gnificazione politica o di alto valore simbolico, o contenente elementi
zione delle domande. araldici, l’Ufficio italiano brevetti e marchi, prima della registrazione,
6. Le omissioni o le inesattezze che non inducano incertezza asso- invia l’esemplare del marchio e quantaltro possa occorrere alle ammi-
luta sull’atto che si intende trascrivere o sul titolo di proprietà industriale nistrazioni pubbliche interessate, o competenti, per sentirne l’avviso, in
a cui l’atto si riferisce non comportano l’invalidità della trascrizione.». conformità a quanto è disposto nel comma 4.
— Per il testo dell’art. 56 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si 3. L’Ufficio italiano brevetti e marchi ha la facoltà di provvedere ai
veda nelle note all’art. 1. termini del comma 2 in ogni caso in cui sussista dubbio che il marchio
possa essere contrario all’ordine pubblico o al buon costume.
Note all’art. 11:
— Per l’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle 4. Se l’amministrazione interessata, o competente, di cui ai commi
note all’art. 1. 2 e 3, esprime avviso contrario alla registrazione del marchio, l’Ufficio
italiano brevetti e marchi respinge la domanda.».
— Per l’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
note alle premesse.
— Si riporta il testo dell’art. 11, del decreto legislativo n. 30 del Note all’art. 13:
2005:
«Art. 11 (Marchio collettivo). — 1. I soggetti che svolgono la fun- — Si riporta il testo dell’art. 13 del decreto legislativo n. 30 del
zione di garantire l’origine, la natura o la qualità di determinati prodotti 2005:
o servizi, possono ottenere la registrazione per appositi marchi come «Art. 13 (Capacità distintiva). — 1. Non possono costituire og-
marchi collettivi ed hanno la facoltà di concedere l’uso dei marchi stessi getto di registrazione come marchio d’impresa i segni privi di carattere
a produttori o commercianti. distintivo e in particolare quelli costituiti esclusivamente dalle denomi-
2. I regolamenti concernenti l’uso dei marchi collettivi, i controlli nazioni generiche di prodotti o servizi o da indicazioni descrittive che ad
e le relative sanzioni devono essere allegati alla domanda di registra- essi si riferiscono, come i segni che in commercio possono servire a de-
zione; le modificazioni regolamentari devono essere comunicate a cura signare la specie, la qualità, la quantità, la destinazione, il valore, la pro-
dei titolari all’Ufficio italiano brevetti e marchi per essere incluse tra i venienza geografica ovvero l’epoca di fabbricazione del prodotto o della
documenti allegati alla domanda. prestazione del servizio o altre caratteristiche del prodotto o servizio.
3. Le disposizioni dei commi 1 e 2 sono applicabili anche ai marchi
collettivi stranieri registrati nel Paese di origine. 2. In deroga al comma 1 e all’art. 12, comma 1, lettera a), possono
costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa i segni che
4. In deroga all’art. 13, comma 1, un marchio collettivo può con- prima della domanda di registrazione, a seguito dell’uso che ne sia stato
sistere in segni o indicazioni che nel commercio possono servire per fatto, abbiano acquistato carattere distintivo.
designare la provenienza geografica dei prodotti o servizi. In tal caso,
peraltro, l’Ufficio italiano brevetti e marchi può rifiutare, con provvedi- 3. Il marchio non può essere dichiarato o considerato nullo se
mento motivato, la registrazione quando i marchi richiesti possano cre- prima della proposizione della domanda o dell’eccezione di nullità, il
are situazioni di ingiustificato privilegio o comunque recare pregiudizio segno che ne forma oggetto, a seguito dell’uso che ne è stato fatto, ha
allo sviluppo di altre analoghe iniziative nella regione. L’Ufficio italiano acquistato carattere distintivo.
brevetti e marchi ha facoltà di chiedere al riguardo l’avviso delle ammi-
nistrazioni pubbliche, categorie e organi interessati o competenti. L’av- 4. Il marchio decade se, per il fatto dell’attività o dell’inattività
venuta registrazione del marchio collettivo costituito da nome geografico del suo titolare, sia divenuto nel commercio denominazione generi-
non autorizza il titolare a vietare a terzi l’uso nel commercio del nome ca del prodotto o comunque servizio o abbia perduto la sua capacità
stesso, purché quest’uso sia conforme ai princìpi della correttezza pro- distintiva.».
fessionale e quindi limitato alla funzione di indicazione di provenienza.
5. I marchi collettivi sono soggetti a tutte le altre disposizioni del Note all’art. 14:
presente codice in quanto non contrastino con la natura di essi.».
— Si riporta il testo dell’art. 158 del decreto legislativo n. 30 del
Note all’art. 12: 2005:
— Si riporta il testo degli articoli 8 e 10 del decreto legislativo «Art. 158 (Divisione della domanda di registrazione di marchio).
n. 30 del 2005: — 1. Ogni domanda deve aver per oggetto un solo marchio.
«Art. 8 (Ritratti di persone, nomi e segni notori). — 1. I ritratti di
persone non possono essere registrati come marchi senza il consenso 2. Se la domanda riguarda più marchi, l’Ufficio italiano brevetti
delle medesime e, dopo la loro morte, senza il consenso del coniuge e e marchi inviterà l’interessato, assegnandogli un termine, a limitare la
dei figli; in loro mancanza o dopo la loro morte, dei genitori e degli altri domanda ad un solo marchio, con facoltà di presentare, per i rimanenti
ascendenti, e, in mancanza o dopo la morte anche di questi ultimi, dei marchi, altrettante domande, che avranno effetto dalla data della do-
parenti fino al quarto grado incluso. manda primitiva.
— 50 —
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3. Ogni domanda di registrazione, avente per oggetto più prodot- 10. Alla domanda si applicano le disposizioni vigenti per le do-
ti o servizi, può essere divisa dal richiedente in più domande parziali, mande nazionali.».
nelle quali sono ripartiti i prodotti o i servizi della domanda iniziale, nei «Art. 170 (Esame delle domande). — 1. L’esame delle doman-
seguenti casi: de, delle quali sia stata riconosciuta la regolarità formale, è rivolto ad
a) prima della decisione dell’ufficio relativo alla registrazione accertare:
del marchio; a) per i marchi: se può trovare applicazione l’art. 11 quando si
b) durante ogni procedura di opposizione alla decisione dell’uf- tratta di marchi collettivi; se la parola, figura o segno possono essere
ficio di registrazione del marchio; registrati come marchio a norma degli articoli 7, 8, 9, 10, 12, comma 1,
c) durante ogni procedura di ricorso contro la decisione di regi- lettera a), 13, comma 1, e 14, comma 1, lettere a) e b); se concorrono le
strare il marchio. condizioni di cui all’art. 3;».
4. Le domande parziali conservano la data di deposito della do- «Art. 201 (Rappresentanza). — 1. Nessuno è tenuto a farsi rappre-
manda iniziale e, se del caso, il beneficio del diritto di priorità. sentare da un mandatario abilitato nelle procedure di fronte all’Ufficio
5. Il ricorso alla Commissione dei ricorsi sospende il termine asse- italiano brevetti e marchi; le persone fisiche e giuridiche possono agire
gnato dall’ufficio.». per mezzo di un loro dipendente anche se non abilitato o per mezzo di
un dipendente di altra società collegata ai sensi dell’art. 205, comma 3.
— Per il testo dell’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
veda nelle note all’art. 4. 2. La nomina di uno o più mandatari, qualora non sia fatta nella do-
manda, oppure con separato atto, autentico o autenticato, può farsi con
Note all’art. 15: apposita lettera d’incarico, soggetta al pagamento della tassa prescritta.
3. L’atto di nomina o la lettera d’incarico può riguardare una o più
— Per il testo dell’art. 158 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si domande o in generale la rappresentanza professionale per ogni proce-
veda nelle note all’art. 14. dura di fronte all’Ufficio italiano brevetti e marchi ed alla commissione
dei ricorsi con esclusione delle procedure aventi carattere giurisdiziona-
Note all’art. 16: le. In tale caso, in ogni successiva domanda, istanza e ricorso, il manda-
— Si riporta il testo degli articoli 171, 170 e 201 del decreto legi- tario dovrà fare riferimento alla procura o lettera d’incarico.
slativo n. 30 del 2005: 4. Il mandato può essere conferito soltanto a mandatari iscritti in
«Art. 171 (Esame dei marchi internazionali). — 1. L’Ufficio ita- un albo all’uopo istituito presso il Consiglio dell’ordine dei consulenti
liano brevetti e marchi effettua l’esame dei marchi internazionali desi- in proprietà industriale.
gnanti l’Italia conformemente alle norme relative ai marchi nazionali, ai 5.
sensi dell’art. 170, comma 1, lettera a).
6. Il mandato può essere anche conferito ad un avvocato iscritto nel
2. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, se ritiene che il marchio non suo albo professionale.».
possa essere registrato in tutto o in parte, ovvero se è stata presentata
opposizione da parte di terzi ai sensi dell’art. 176, provvede, ai sensi — Per l’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
dell’art. 5 dell’Accordo di Madrid per la registrazione internazionale note alle premesse.
dei marchi, testo di Stoccolma del 14 luglio 1967, ratificato con legge
28 aprile 1976, n. 424 o del relativo protocollo del 27 giugno 1989, Note all’art. 17:
ratificato con legge 12 marzo 1996, n. 169, all’emissione di un rifiuto — Per il testo dell’art. 11 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
provvisorio della registrazione internazionale e ne dà comunicazione veda nelle note all’art. 11.
all’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale.
3. Il rifiuto provvisorio ai sensi del comma 2 è emesso entro un — Per il testo dell’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
anno per le registrazioni internazionali basate sull’Accordo di Madrid veda nelle note alle premesse.
per la registrazione internazionale dei marchi e diciotto mesi per quelle — Per il testo dell’art. 201 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
basate sul relativo Protocollo. I termini decorrono dalle date rispettiva- veda nelle note all’art. 16.
mente indicate nelle citate Convenzioni internazionali.
4. In caso di rifiuto provvisorio, la protezione del marchio è la me- Note all’art. 18:
desima di quella di una domanda di marchio depositata presso l’Ufficio — Si riporta il testo dell’art. 159 del decreto legislativo n. 30 del
italiano brevetti e marchi. 2005:
5. Entro il termine perentorio all’uopo fissato dall’Ufficio italiano «Art. 159 (Domanda di rinnovazione di marchio). — 1. La doman-
brevetti e marchi, il titolare di una registrazione internazionale, per la da di rinnovazione di marchio di impresa deve essere fatta dal titolare o
quale sia stato comunicato all’Organizzazione mondiale della proprietà dal suo avente causa.
intellettuale un rifiuto provvisorio, tramite un mandatario nominato ai
sensi dell’art. 201, può presentare le proprie deduzioni, ovvero richie- 2. La domanda, accompagnata dal versamento delle tasse dovute,
dere copia dell’atto di opposizione sulla base del quale è stato emesso il deve essere depositata entro gli ultimi dodici mesi precedenti alla data
rifiuto provvisorio. In tale ultimo caso, se il titolare della registrazione di scadenza del decennio in corso. Trascorso tale periodo, la domanda
internazionale richiede la copia nel termine prescritto, l’Ufficio comu- di rinnovazione può essere presentata nei sei mesi successivi al mese di
nica alle parti l’avviso di cui all’art. 178, comma 1, e applica le altre scadenza con l’applicazione di una soprattassa.
norme sulla procedura di opposizione di cui agli articoli 178 e seguenti. 3. Quando vi sia mandatario, alla domanda deve essere unito l’atto
6. Qualora entro il termine di cui al comma 5, il titolare della regi- di nomina ai sensi dell’art. 201.
strazione internazionale non presenti le proprie deduzioni, ovvero non 4. Per i marchi registrati sulla base di una domanda di trasformazio-
richieda copia dell’atto di opposizione secondo le modalità prescritte, ne di una domanda di marchio comunitario o di un marchio comunita-
l’Ufficio italiano brevetti e marchi emette il rifiuto definitivo. rio, presentata ai sensi del regolamento (CE) n. 40/94 del Consiglio, del
7. L’Ufficio italiano brevetti e marchi comunica all’Organizzazion- 20 dicembre 1993, sul marchio comunitario e successive modificazioni,
ne mondiale della proprietà intellettuale le decisioni definitive relative ovvero sulla base di una domanda di trasformazione di una registrazione
ai marchi internazionali designanti l’Italia. internazionale, presentata ai sensi dell’art. 9-quinquies del Protocollo
8. Nel caso che il marchio designante l’Italia in base al protocollo relativo all’Accordo di Madrid sulla registrazione internazionale dei
di Madrid sia successivamente radiato in tutto o in parte su richiesta marchi del 27 giugno 1989, ratificato con legge 12 marzo 1996, n. 169,
dell’ufficio di proprietà industriale d’origine, il suo titolare può deposi- gli effetti della prima registrazione, ai fini della rinnovazione, decorrono
tare una domanda di registrazione per lo stesso segno presso l’Ufficio rispettivamente dalla data di deposito della domanda di marchio comu-
italiano brevetti e marchi. Tale domanda ha effetto dalla data di registra- nitario o dalla data di registrazione internazionale.
zione internazionale, con l’eventuale priorità riconosciuta, o da quella 5. Se il marchio precedente appartiene a più persone, la domanda
dell’iscrizione dell’estensione territoriale concernente l’Italia. di rinnovazione può essere fatta da una soltanto, nell’interesse di tutte.
9. La domanda è depositata nel termine perentorio di tre mesi a 6. Se la domanda di rinnovazione o le tasse pagate si riferiscono
decorrere dalla data di radiazione della registrazione internazionale e soltanto ad una parte dei prodotti o dei servizi per i quali il marchio è
può riguardare solo i prodotti e servizi in essa compresi relativamente stato registrato, la registrazione viene rinnovata soltanto per i prodotti o
all’Italia. i servizi di cui trattasi.».
— 51 —
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Note all’art. 20: 2. La provenienza del materiale biologico di origine animale o ve-
getale, che sta alla base dell’invenzione, è dichiarata all’atto della ri-
— Si riporta il testo degli articoli 174 e 175 del decreto legislativo chiesta di brevetto sia in riferimento al Paese di origine, consentendo
n. 30 del 2005: di accertare il rispetto della legislazione in materia di importazione e di
«Art. 174 (Osservazioni e opposizioni alla registrazione del esportazione, sia in relazione all’organismo biologico dal quale è stato
marchio). — 1. Le domande di marchio ritenute registrabili ai sensi isolato.
dell’art. 170, comma 1, lettera a), le registrazioni di marchio effettuate 3. La domanda di brevetto relativa ad una invenzione che ha per
secondo la procedura di cui all’art. 179, comma 2, ed i marchi interna- oggetto o utilizza materiale biologico di origine umana deve essere cor-
zionali, designanti l’Italia, possono essere oggetto di osservazioni e di redata dell’espresso consenso, libero e informato a tale prelievo e uti-
opposizioni in conformità alle norme di cui ai successivi articoli.». lizzazione, della persona da cui è stato prelevato tale materiale, in base
«Art. 175 (Deposito delle osservazioni dei terzi). — 1. Qualsiasi alla normativa vigente.».
interessato può, senza con ciò assumere la qualità di parte nella proce-
dura di registrazione, indirizzare all’Ufficio italiano brevetti e marchi Note all’art. 22:
osservazioni scritte, specificando i motivi per i quali un marchio deve
essere escluso d’ufficio dalla registrazione entro il termine perentorio — Per il testo dell’art. 5 del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 3,
di due mesi: convertito, con modificazioni dalla legge 22 febbraio 2006, n. 78, si
a) dalla data di pubblicazione di una domanda di registrazione, veda nelle note all’art. 21.
ritenuta registrabile ai sensi dell’art. 170, comma 1, lettera a), ovve-
ro ritenuta registrabile in base a sentenza di accoglimento passata in Note all’art. 23:
giudicato;
— Si riporta il testo dell’art. 161 del decreto legislativo n. 30 del
b) dalla data di pubblicazione della registrazione di un marchio, 2005:
la cui domanda non è stata pubblicata ai sensi dell’art. 179, comma 2;
«Art. 161 (Unicità dell’invenzione e divisione della domanda). —
c) dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è av- 1. Ogni domanda deve avere per oggetto una sola invenzione.
venuta la pubblicazione del marchio internazionale nella Gazette de
l’Organisation Mondiale de la Propriété Intellectuelle des Marques 2. Se la domanda comprende più invenzioni, l’Ufficio italiano bre-
Internationales. vetti e marchi inviterà l’interessato, assegnandogli un termine, a limitare
tale domanda ad una sola invenzione, con facoltà di presentare, per le ri-
2. Le osservazioni, se ritenute pertinenti e rilevanti, sono dall’Uf- manenti invenzioni, altrettante domande, che avranno effetto dalla data
ficio italiano brevetti e marchi comunicate al richiedente che può pre- della domanda primitiva.
sentare le proprie deduzioni entro il termine di trenta giorni dalla data
della comunicazione. 3. Il ricorso alla Commissione dei ricorsi sospende il termine asse-
gnato dall’Ufficio.».
3. Nel caso di marchio internazionale, le osservazioni sono consi-
derate dall’Ufficio italiano brevetti e marchi solo al fine dell’esame di — Per l’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
cui all’art. 170, comma 1, lettera a).». note all’art. 4.
— Per il testo dell’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
veda nelle note all’art. 1. Note all’art. 25:
— Per l’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
Note all’art. 21: note all’art. 1.
— Per l’art. 148 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle — Si riporta il testo dell’art. 167 del decreto legislativo n. 30 del
note all’art. 1. 2005:
— Si riporta il testo dell’art. 160 del decreto legislativo n. 30 del «Art. 167 (Domanda di registrazione di disegni e modelli). —
2005: 1. La domanda deve contenere:
«Art. 160 (Domanda di brevetto per invenzione e per modello di a) l’identificazione del richiedente ed anche del mandatario, se
utilità). — 1. La domanda deve contenere: vi sia;
a) l’identificazione del richiedente e del mandatario, se vi sia; b) l’indicazione del disegno o modello, in forma di titolo ed
b) l’indicazione dell’invenzione o del modello, in forma di tito- eventualmente l’indicazione delle caratteristiche dei prodotti che si in-
lo, che ne esprima brevemente, ma con precisione, i caratteri e lo scopo. tendono rivendicare.
2. Una medesima domanda non può contenere la richiesta di più 2. Alla domanda devono essere uniti:
brevetti, né di un solo brevetto per più invenzioni o modelli. a) la riproduzione grafica del disegno o modello, o la riprodu-
3. Alla domanda devono essere uniti: zione grafica dei prodotti industriali la cui fabbricazione deve formare
a) la descrizione dell’invenzione effettuata ai sensi dell’art. 51; oggetto del diritto esclusivo, o un campione dei prodotti stessi quan-
b) i disegni dell’invenzione, ove sia possibile; do trattasi di prodotti industriali aventi fondamentalmente due sole
dimensioni;
c) la designazione dell’inventore;
b) la descrizione del disegno o modello, se necessaria per l’intel-
d) quando vi sia mandatario, anche l’atto di nomina ai sensi ligenza del disegno o modello medesimo;
dell’art. 201;
c) quando vi sia mandatario, l’atto di nomina ai sensi
e) in caso di rivendicazione di priorità i documenti relativi. dell’art. 201;
4. La descrizione dell’invenzione o del modello deve iniziare con
un riassunto che ha solo fini di informazione tecnica e deve concludersi d) in caso di rivendicazione di priorità i documenti relativi.».
con una o più rivendicazioni in cui sia indicato, specificamente, ciò che — Per l’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
si intende debba formare oggetto del brevetto.». le note alle premesse.
— Per l’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005 si veda nelle
note alle premesse. Note all’art. 27:
— Si riporta il testo dell’art. 5 del decreto-legge 10 gennaio 2006, — Si riporta il testo dell’art. 168 del decreto legislativo n. 30 del
n. 3, convertito, con modificazioni dalla legge 22 febbraio 2006, n. 78 2005:
(Attuazione della direttiva 98/44/CE in materia di protezione giuridica
delle invenzioni biotecnologiche), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale «Art. 168 (Domanda di registrazione delle topografie). — 1. Ogni
11 gennaio 2006, n. 8: domanda deve avere per oggetto una sola topografia di un prodotto a
semiconduttori e, qualora indichi una data di primo sfruttamento com-
«Art. 5 (Procedimento). — 1. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, merciale, corrispondere alla topografia esistente in detta data.
in sede di valutazione della brevettabilità di invenzioni biotecnologi-
che, al fine di garantire quanto previsto dall’art. 4, comma 1, lettera c), 2. Alla domanda di registrazione debbono essere allegati:
può richiedere il parere del Comitato nazionale per la biosicurezza e le a) una documentazione che consenta l’identificazione della to-
biotecnologie. pografia, in conformità alle prescrizioni del regolamento;
— 52 —
9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
b) una dichiarazione attestante la data del primo atto di sfrutta- «Art. 229 (Diritti rimborsabili). — 1. In caso di rigetto della do-
mento commerciale della topografia qualora questa data sia anteriore a manda o di rinuncia alla medesima, prima che la registrazione sia stata
quella della domanda di registrazione. Se il richiedente è persona diver- effettuata o il brevetto sia stato concesso, sono rimborsati i diritti versa-
sa da chi ha effettuato il primo atto di sfruttamento commerciale, deve ti, ad eccezione del diritto di domanda. Il diritto previsto per il deposito
dichiarare il rapporto giuridico intercorso con quest’ultimo; di opposizione è rimborsato in caso di estinzione dell’opposizione ai
c) quando vi sia un mandatario l’atto di nomina ai sensi sensi dell’art. 181, comma 1, lettera b).
dell’art. 201; 2. I rimborsi dei diritti sono autorizzati dal Ministero delle attività
d) l’eventuale designazione dell’autore o degli autori della produttive. L’autorizzazione viene disposta d’ufficio quando i diritti da
topografia. rimborsare si riferiscono ad una domanda di registrazione o di brevet-
3. È consentita l’utilizzazione di termini tecnici stranieri divenuti to definitivamente respinta o ad un ricorso accolto. In ogni altro caso,
di uso corrente nel settore specifico.». il rimborso viene effettuato su richiesta dell’avente diritto, con istanza
diretta al Ministero delle attività produttive.
Note all’art. 28: 3. I rimborsi devono essere annotati nel registro dei brevetti e, ove
si riferiscano a domande ritirate o respinte, vengono annotati nel regi-
— Si riporta il testo dell’art. 169 decreto legislativo n. 30 del 2005: stro delle domande.».
«Art. 169 (Rivendicazione di priorità). — 1. Quando si rivendichi
la priorità di un deposito ai sensi dell’art. 4 si deve unire copia della Note all’art. 30:
domanda prioritaria da cui si rilevino il nome del richiedente, l’entità e
l’estensione del diritto di proprietà industriale e la data in cui il deposito — Per il testo dell’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
è avvenuto. veda nelle note all’art. 4.
2. Se il deposito è stato eseguito da altri, il richiedente deve anche
dare la prova di essere successore o avente causa del primo depositante. — Si riporta il testo dell’art. 191 del decreto legislativo n. 30 del
2005:
3. Quando all’estero siano state depositate separate domande, in
date diverse, per le varie parti di uno stesso marchio e di tali parti si «Art. 191 (Scadenza dei termini). — 1. I termini previsti nel pre-
voglia rivendicare il diritto di priorità, per ognuna di esse, ancorché co- sente codice sono prorogabili su istanza presentata prima della loro
stituiscano un tutto unico, deve depositarsi separata domanda. Ove con scadenza all’Ufficio italiano brevetti e marchi, salvo che il termine sia
una sola domanda siano rivendicate più registrazioni o più depositi delle indicato come improrogabile.
dette diverse parti di uno stesso marchio, alle nuove domande separate si 2. Su richiesta motivata la proroga può essere concessa fino ad un
applica l’art. 158, commi 1 e 2. massimo di sei mesi dalla data di scadenza o di comunicazione con cui
4. Quando siano state depositate separate domande, in date diverse, l’Ufficio italiano brevetti e marchi ha fissato il termine.».
per le varie parti di una stessa invenzione, il diritto di priorità può essere
rivendicato con una unica domanda se vi sia unità di invenzione. Nel caso Note all’art. 31:
che con una sola domanda siano rivendicati più depositi e non si riscontri
l’unità inventiva, alle nuove domande separate è applicabile l’art. 161. — Per l’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
5. Quando sia intervenuto il decreto ministeriale per la protezione note all’art. 4.
temporanea dei nuovi marchi apposti su prodotti o su materiali ineren-
ti alla prestazione del servizio, che hanno figurato in una esposizione Note all’art. 32:
e si rivendichino i diritti di priorità per tale protezione temporanea, il
richiedente deve allegare alla domanda di registrazione un certificato — Si riporta il testo dell’art. 185 del decreto legislativo n. 30 del
del comitato esecutivo o direttivo o della presidenza dell’esposizione, 2005:
avente il contenuto prescritto nel relativo regolamento. «Art. 185 (Raccolta dei titoli di proprietà industriale). — 1. I ti-
6. La brevettazione o la registrazione vengono effettuate senza toli originali di proprietà industriale devono essere firmati dal dirigente
menzione della priorità, qualora entro sei mesi dalla data di deposito dell’ufficio competente o da un funzionario da lui delegato.
della domanda non vengano prodotti, nelle forme dovute, i documenti
di cui al comma 1. Per le invenzioni e i modelli di utilità il termine per 2. I titoli di proprietà industriale, contrassegnati da un numero pro-
deposito di tali documenti è di sedici mesi dalla data della domanda gressivo, secondo la data di concessione, contengono:
anteriore, di cui si rivendica la priorità, se tale termine è più favorevole a) la data e il numero della domanda;
al richiedente.
b) il cognome, il nome, il domicilio del titolare e, nel caso delle
7. Qualora la priorità di un deposito compiuta agli effetti delle con- varietà vegetali, del costitutore, la ragione ovvero la denominazione so-
venzioni internazionali vigenti venga comunque rifiutata, nel titolo di ciale e la sede, se trattasi di persona giuridica;
proprietà industriale deve farsi analoga annotazione del rifiuto.
8. La rivendicazione di priorità nella domanda di privativa per nuova c) il cognome, il nome, il domicilio del mandatario, se vi sia;
varietà vegetale è rifiutata se è effettuata dopo il termine di dodici mesi d) il cognome ed il nome dell’autore;
dalla data di deposito della prima domanda e se il richiedente non ne ha di-
ritto. Qualora priorità sia rifiutata non se ne fa menzione nella privativa.». e) gli estremi della priorità rivendicata;
f) nel caso delle varietà vegetali, il genere o la specie di apparte-
Note all’art. 29: nenza della nuova varietà vegetale e la relativa denominazione.
— Si riporta il testo degli articoli 172 e 229 del decreto legislativo 3. Gli originali dei titoli di proprietà industriale sono raccolti in
n. 30 del 2005: registri.
«Art. 172 (Ritiro, rettifiche, integrazioni della domanda). — 1. Il 4. Una copia certificata conforme del titolo di proprietà industriale
richiedente può sempre ritirare la domanda durante la procedura di esa- è trasmessa al titolare. Nel caso delle privative per varietà vegetali l’uf-
me e nel caso dei marchi, anche durante la procedura di opposizione, ficio informa il MIPAF della concessione.».
prima che l’Ufficio italiano brevetti e marchi abbia provveduto alla con-
cessione del titolo. — Per l’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005 si veda nelle
note alle premesse.
2. Il richiedente, prima che l’Ufficio italiano brevetti e marchi ab-
bia provveduto alla concessione del titolo o deciso in merito ad una
istanza o ad una opposizione, o comunque prima che la Commissione Note all’art. 33:
dei ricorsi, nei casi in cui sia stato interposto ricorso abbia provveduto, — Si riporta il testo dell’art. 186 del decreto legislativo n. 30 del
ha facoltà di correggere, negli aspetti non sostanziali, la domanda origi- 2005:
nariamente depositata o ogni altra istanza ad essa relativa, nonché, nel
caso di domanda di brevetto per invenzione o modello di utilità, di inte- «Art. 186 (Visioni e pubblicazioni). — 1. La raccolta dei titoli di
grare anche con nuovi esempi o limitare la descrizione, le rivendicazioni proprietà industriale e la raccolta delle domande possono essere consul-
o i disegni originariamente depositati e, nel caso di domanda di marchio, tate dal pubblico, dietro autorizzazione dell’Ufficio italiano brevetti e
di limitare o precisare i prodotti e i servizi originariamente elencati.». marchi, in seguito a domanda.
— 53 —
9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
2. L’Ufficio italiano brevetti e marchi, a partire dai termini stabi- 3. Possono pagarsi anticipatamente più diritti annuali.
liti per l’accessibilità al pubblico delle domande, tiene a disposizione 4. Nel caso di cui all’art. 6, comma 1, tutti i soggetti sono tenuti
gratuita del pubblico, perché possano essere consultate, le domande di solidalmente al pagamento dei diritti di mantenimento.».
brevettazione o di registrazione. Il pubblico può pure consultare, nello
stesso modo, le descrizioni ed i disegni relativi ai titoli di proprietà indu- «Art. 192 (Continuazione della procedura). — 1. Quando il ri-
striale e gli allegati alle domande nelle quali si sia rivendicata la priorità chiedente o il titolare di un diritto di proprietà industriale non abbia
di precedenti depositi. osservato un termine fissato dall’Ufficio italiano brevetti e marchi, rela-
tivamente ad una procedura di fronte allo stesso Ufficio, che comporti il
3. L’Ufficio italiano brevetti e marchi può consentire che si estrag- rigetto della domanda o istanza o la decadenza di un diritto, la procedura
ga copia delle domande, delle descrizioni e dei disegni, nonché degli è ripresa su richiesta del richiedente o titolare accompagnata dalla prova
altri documenti di cui è consentita la visione al pubblico, a chi ne faccia dell’avvenuta osservanza di quanto era richiesto entro il termine prece-
domanda subordinatamente a quelle cautele che siano ritenute necessa- dentemente scaduto.
rie per evitare ogni guasto o deterioramento dei documenti a disposizio-
ne del pubblico. 2. La richiesta deve essere presentata entro due mesi dal termine
non osservato.
4. Le copie per le quali si chiede l’autenticazione di conformità 3. La disposizione di cui al presente articolo non è applicabile ai
all’esemplare messo a disposizione del pubblico devono essere in regola termini riguardanti la procedura di opposizione.».
con l’imposta di bollo. Il Ministero delle attività produttive può tuttavia
stabilire che alla copiatura o comunque alla riproduzione, anche foto- Note all’art. 40:
grafica, degli atti e dei documenti anzidetti provveda esclusivamente
l’Ufficio, previo pagamento dei diritti di segreteria. — Per il testo dell’art. 138 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
5. Le copie di estratti dei titoli di proprietà industriale e di certifi- veda nelle note all’art. 10.
cati relativi a notizie da estrarsi dalla relativa documentazione, nonché i — Per l’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del 2005 si veda nelle
duplicati degli originali, sono fatti esclusivamente dall’Ufficio italiano note all’art. 4.
brevetti e marchi in seguito ad istanza nella quale sia indicato il numero
d’ordine del titolo del quale si chiede la copia o l’estratto. Note all’art. 41:
6. La certificazione di autenticità delle copie è soggetta all’impo- — Per l’art. 197 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
sta di bollo e al pagamento dei diritti di segreteria da corrispondersi note alle premesse.
all’Ufficio italiano brevetti e marchi per ogni foglio e per ogni tavola
di disegno. Note all’art. 42:
7. La misura dei diritti previsti dal presente codice è stabilita con
decreto del Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro — Per l’art. 147 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
dell’economia e delle finanze. Sono determinate, nello stesso modo, le note alle premesse.
tariffe per i lavori di copiatura e quelli di riproduzione fotografica, ai — Per l’art. 173 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
quali provvede l’Ufficio italiano brevetti e marchi. note all’art. 4.
8. I titoli di proprietà industriale, distinti per classi, e le trascrizioni Note all’art. 43:
avvenute, sono pubblicati, almeno mensilmente, nel Bollettino ufficiale
previsto per ciascun tipo di titoli dagli articoli 187, 188, 189 e 190. La — Per il testo dell’art. 186 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
pubblicazione conterrà le indicazioni fondamentali comprese in ciascun veda nelle note all’art. 33.
titolo e, rispettivamente, nelle domande di trascrizione. Il Bollettino — Si riporta il testo degli articoli 187, 188, 189 e 190 del decreto
potrà contenere, inoltre, sia gli indici analitici dei diritti di proprietà in- legislativo n. 30 del 2005:
dustriale, sia gli indici alfabetici dei titolari ed in esso potranno pure
pubblicarsi i riassunti delle descrizioni. «Art. 187 (Bollettino ufficiale dei marchi d’impresa). — 1. Il Bol-
lettino ufficiale dei marchi d’impresa, da pubblicarsi con cadenza al-
9. Il Bollettino può essere distribuito gratuitamente alle Camere di meno mensile da parte dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, contiene
commercio, nonché agli enti indicati in un elenco da compilarsi a cura almeno le seguenti notizie relative a:
del Ministro delle attività produttive.».
a) domande ritenute registrabili ai sensi dell’art. 170, comma 1,
lettera a), con l’indicazione dell’eventuale priorità;
Note all’art. 34:
b) domande conseguenti alla richiesta di trasformazione di mar-
— Per l’art. 201 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle chio comunitario con l’indicazione della data di deposito della relativa
note all’art. 16. domanda;
c) registrazioni;
Note all’art. 38: d) registrazioni accompagnate dall’avviso di cui all’art. 179,
— Si riporta il testo degli articoli 109, comma 1, 37, 227 e 192 del comma 2;
decreto legislativo n. 30 del 2005: e) rinnovazioni;
«Art. 109 (Durata della protezione). — 1. Il diritto di costituto- f) domande di trascrizione degli atti indicati da questo codice e
re, concesso a norma di questo codice, dura venti anni a decorrere dal- trascrizioni avvenute.
la data della sua concessione. Per gli alberi e le viti tale diritto dura 2. I dati identificativi delle domande e delle registrazioni, oltre
trent’anni dalla data della sua concessione. quelli specifici indicati al comma 1, lettere a), b) e d), ed ai relativi
«Art. 37 (Durata della protezione). — 1. La registrazione del dise- numeri e date, sono quelli di cui all’art. 156.
gno o modello dura cinque anni a decorrere dalla data di presentazione 3. Il Bollettino ufficiale è corredato da indici analitici, almeno alfa-
della domanda. Il titolare può ottenere la proroga della durata per uno o betici per titolari, numerici e per classi.».
più periodi di cinque anni fino ad un massimo di venticinque anni dalla «Art. 188 (Bollettino ufficiale delle nuove varietà vegetali). —
data di presentazione della domanda di registrazione.». 1. La comunicazione al pubblico prevista dall’art. 30 della Convenzione
«Art. 227 (Diritti per il mantenimento in vita dei titoli di proprietà internazionale per la protezione delle novità vegetali (UPOV) - testo di
industriale). — 1. Tutti i diritti previsti per il mantenimento in vita dei Ginevra del 19 marzo 1991, ratificata con legge 23 marzo 1998, n. 110,
titoli di proprietà industriale devono essere pagati anticipatamente, en- si effettua mediante pubblicazione di un “Bollettino ufficiale delle nuo-
tro il mese corrispondente a quello in cui è stata depositata la domanda, ve varietà vegetali” edito a cura dell’Ufficio.
trascorso il periodo coperto dal precedente pagamento. 2. Il Bollettino ha frequenza almeno semestrale e contiene:
2. Trascorso questo termine di scadenza, il pagamento è ammesso a) l’elenco delle domande di privative, distinte per specie, in-
nei sei mesi successivi con l’applicazione di un diritto di mora, il cui dicante, oltre il numero e la data di deposito della domanda, il nome
ammontare è determinato per ciascun diritto di proprietà industriale dal e l’indirizzo del richiedente ed il nome dell’autore se persona diversa
Ministero delle attività produttive, di concerto con il Ministero dell’eco- dal richiedente, la denominazione proposta ed una descrizione succinta
nomia e delle finanze. della varietà vegetale della quale è richiesta la protezione;
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
b) l’elenco delle privative concesse, per genere e specie, indi- 3. L’indicazione di domicilio effettuata con la domanda di regi-
cante il numero e la data di deposito della corrispondente domanda, il strazione o di brevettazione e annotata nel registro vale come elezione
nome e l’indirizzo del titolare e la denominazione varietale definitiva- di domicilio esclusivo, ai fini della determinazione della competenza e
mente attribuita; di ogni notificazione di atti di procedimenti davanti ad autorità giurisdi-
c) ogni altra informazione di pubblico interesse. zionali ordinarie o amministrative. Il domicilio così eletto può essere
modificato soltanto con apposita istanza di sostituzione da annotarsi sul
3. Il Bollettino è inviato gratuitamente, in scambio, ai competenti registro a cura dell’Ufficio italiano brevetti e marchi.
uffici degli altri Stati membri dell’Union pour la protection des obten-
tions végétales (U.P.O.V.).». 4. La competenza in materia di diritti di proprietà industriale appar-
tiene ai tribunali espressamente indicati a tale scopo dal decreto legisla-
«Art. 189 (Bollettino ufficiale di brevetti d’invenzione e model- tivo 27 giugno 2003, n. 168.
li d’utilità, registrazioni di disegni e modelli, topografie di prodotti a
semiconduttori). — 1. Il Bollettino ufficiale di brevetti d’invenzione e 5. Per tribunali dei marchi e dei disegni e modelli comunitari ai
modelli d’utilità, registrazioni di disegni e modelli, topografie di pro- sensi dell’art. 91 del regolamento (CE) n. 40/94 e dell’art. 80 del regola-
dotti a semiconduttori, da pubblicarsi con cadenza almeno mensile da mento (CE) n. 2002/6 si intendono quelli di cui al comma 4.
parte dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, contiene almeno le seguenti 6. Le azioni fondate su fatti che si assumono lesivi del diritto
notizie relative a: dell’attore possono essere proposte anche dinanzi all’autorità giudizia-
a) domande di brevetto o di registrazione con l’indicazione ria dotata di sezione specializzata nella cui circoscrizione i fatti sono
dell’eventuale priorità o richiesta di differimento dell’accessibilità al stati commessi.».
pubblico; «Art. 156 (Domanda di registrazione di marchio). — 1. La doman-
b) brevetti e registrazioni concessi; da di registrazione di marchio deve contenere:
c) brevetti e registrazioni decaduti per mancato pagamento delle a) l’identificazione del richiedente ed anche del mandatario, se
tasse previste per il mantenimento annuale; vi sia;
d) brevetti e registrazioni offerti in licenza al pubblico; b) la eventuale rivendicazione della priorità ovvero della data
da cui decorrono gli effetti della domanda in seguito ad accoglimento
e) brevetti e registrazioni oggetto di decreto di espropriazione o di conversione di precedente domanda comunitaria o di registrazione
di licenza obbligatoria; internazionale ai sensi del protocollo relativo all’Accordo di Madrid per
f) brevetti e registrazioni oggetto di conversione; la registrazione internazionale dei marchi del 27 giugno 1989, ratificato
con legge 12 marzo 1996, n. 169;
g) domande di trascrizione degli atti di cui all’art. 138 e trascri-
zioni avvenute. c) la riproduzione del marchio;
2. I dati identificativi di domande, brevetti e registrazioni, oltre d) l’elenco dei prodotti o dei servizi che il marchio è destinato a
quelli specifici indicati al comma 1, lettere a), d) ed e), ed ai relativi nu- contraddistinguere, raggruppati secondo le classi della classificazione di
meri e date, sono quelli di cui agli articoli 160, comma 1, 167, comma 1, cui all’Accordo di Nizza sulla classificazione internazionale dei prodotti
168, commi 1 e 2, lettere b) e d). e dei servizi ai fini della registrazione dei marchi, testo di Ginevra del
13 maggio 1997, ratificato con legge 27 aprile 1982, n. 243.
3. Il Bollettino ufficiale è corredato da indici analitici, almeno alfa-
betici per titolari, numerici e per classi.». 2. Quando vi sia mandatario, alla domanda deve essere unito l’atto
di nomina ai sensi dell’art. 201.».
«Art. 190 (Bollettino ufficiale dei certificati complementari per
i medicinali e per i prodotti fitosanitari). — 1. Il Bollettino ufficiale «Art. 157 (Domanda di registrazione di marchio collettivo). —
delle domande e dei certificati complementari per i medicinali e per 1. Alla domanda di registrazione per marchio collettivo deve unirsi oltre
i prodotti fitosanitari, da pubblicarsi con cadenza almeno mensile da ai documenti di cui all’art. 156, comma 1, anche copia dei regolamenti
parte dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, contiene almeno le notizie di cui all’art. 11.».
previste dall’art. 11 dei regolamenti CEE n. 1768/92 del Consiglio, del — Per il testo degli articoli 158 e 159 del decreto legislativo n. 30
18 giugno 1992 e (CE) n. 1610/96 del Parlamento europeo e del Consi- del 2005, si vedano rispettivamente le note agli articoli 14 e 18.
glio, del 23 luglio 1996.».
— Si riporta il testo dell’art. 179 del decreto legislativo n. 30 del
— Per l’art. 172 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle 2005.
note all’art. 29.
«Art. 179 (Estensione della protezione). — 1. Se il richiedente
Note all’art. 44: intende estendere la protezione del marchio all’estero ai sensi dell’Ac-
cordo di Madrid per la registrazione internazionale dei marchi, testo
— Per l’art. 187 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle di Stoccolma del 14 luglio 1967, ratificato con legge 28 aprile 1976,
note all’art. 43. n. 424, l’Ufficio italiano brevetti e marchi, anche se è già stata pro-
posta un’opposizione, procede alla registrazione ed effettua le relative
— Si riporta il testo degli articoli 120, 156 e 157 del decreto legi- annotazioni.
slativo n. 30 del 2005:
2. Se la domanda di marchio, di cui al comma 1, non è già stata
«Art. 120 (Giurisdizione e competenza). — 1. Le azioni in materia pubblicata, la pubblicazione della registrazione è accompagnata, in tale
di proprietà industriale i cui titoli sono concessi o in corso di conces- caso, dall’avviso che tale pubblicazione è termine iniziale per l’opposi-
sione si propongono avanti l’autorità giudiziaria dello Stato, qualunque zione. L’accoglimento dell’opposizione determina la radiazione totale o
sia la cittadinanza, il domicilio o la residenza delle parti. Se l’azione di parziale del marchio.».
nullità o quella di contraffazione sono proposte quando il titolo non è
stato ancora concesso, la sentenza può essere pronunciata solo dopo che
l’Ufficio italiano brevetti e marchi ha provveduto sulla domanda di con- Note all’art. 45:
cessione, esaminandola con precedenza rispetto a domande presentate — Per l’art. 198 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
in data anteriore. Il giudice, tenuto conto delle circostanze, dispone la note all’art. 7.
sospensione del processo, per una o più volte, fissando con il medesimo
provvedimento l’udienza in cui il processo deve proseguire. — Si riporta il testo dell’art. 76 della Convenzione sul brevetto
europeo:
2. Le azioni previste al comma 1 si propongono davanti all’autorità
giudiziaria del luogo in cui il convenuto ha la residenza o il domicilio e, «Art. 76 (Domande divisionali europee). — 1. Una domanda divi-
se questi sono sconosciuti, del luogo in cui il convenuto ha la dimora, sionale di brevetto europeo deve essere depositata direttamente presso
salvo quanto previsto nel comma 3. Quando il convenuto non ha resi- l’Ufficio europeo dei brevetti conformemente al regolamento di esecu-
denza, né domicilio né dimora nel territorio dello Stato, le azioni sono zione. Può essere depositata soltanto per elementi che non si estendono
proposte davanti all’autorità giudiziaria del luogo in cui l’attore ha la oltre il contenuto della domanda iniziale nel testo depositato in princi-
residenza o il domicilio. Qualora né l’attore, né il convenuto abbiano pio; nella misura in cui tale esigenza è soddisfatta, la domanda divisio-
nel territorio dello Stato residenza, domicilio o dimora è competente nale è considerata depositata alla data di deposito della domanda iniziale
l’autorità giudiziaria di Roma. e beneficia del suo diritto di priorità.
— 55 —
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2. Sono considerati designati nella domanda divisionale di brevetto 15. Il Ministero della difesa può chiedere che le domande di brevet-
europeo tutti gli Stati contraenti designati nella domanda iniziale al mo- to per le invenzioni industriali di organismi dipendenti o vigilati siano
mento del deposito di una domanda divisionale.». mantenute segrete.
— Per l’art. 161 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle 16. Qualora, per invenzione interessante la difesa militare del Pae-
note all’art. 23. se, il Ministero della difesa richieda o, nell’ipotesi di differimento di cui
— Si riporta il testo degli articoli 150, 154, 149 e 152 del decreto al comma 6, consenta la concessione del brevetto, la procedura relativa
legislativo n. 30 del 2005: si svolge, su domanda dello stesso Ministero, in forma segreta. In tale
caso non si effettua alcuna pubblicazione e non si consentono le visioni
«Art. 150 (Trasmissione della domanda di brevetto europeo). — nel presente codice.
1. Le domande di brevetto europeo il cui oggetto, ad avviso del servi-
zio militare brevetti del Ministero della difesa, è manifestamente non 17. In caso di esposizioni da tenersi nel territorio dello Stato, il
suscettibile di essere vincolato al segreto per motivi di difesa militare, Ministero della difesa ha facoltà, mediante propri funzionari od ufficiali,
sono trasmesse, a cura dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, all’Ufficio di procedere a particolareggiato esame degli oggetti e dei trovati con-
europeo dei brevetti nel più breve termine possibile e, comunque, entro segnati per l’esposizione che possano ritenersi utili alla difesa militare
sei settimane dalla data del loro deposito. del Paese ed ha facoltà altresì di assumere notizie e chiedere chiarimenti
2. Nel caso in cui le domande di brevetto europeo si considerano sugli oggetti e trovati stessi.
ritirate a norma dell’art. 77, paragrafo 5, della Convenzione sul brevetto 18. Gli enti organizzatori di esposizioni devono consegnare ai sud-
europeo, il richiedente, entro tre mesi dalla data di ricezione della co- detti funzionari o ufficiali gli elenchi completi degli oggetti da esporre
municazione, ha facoltà di chiedere la trasformazione della domanda in riferentisi ad invenzioni industriali non protette ai sensi del presente
domanda di brevetto italiano per invenzione industriale. codice.
3. Fatte salve le disposizioni a tutela del segreto sulle invenzioni 19. I funzionari e gli ufficiali di cui al comma 17 possono impor-
interessanti la difesa militare del Paese, l’Ufficio italiano brevetti e mar- re all’ente stesso il divieto di esposizione degli oggetti utili alla difesa
chi qualora non siano ancora trascorsi venti mesi dalla data di deposito militare del Paese.
o di priorità, trasmette copia della richiesta di trasformazione di cui al 20. Il Ministero della difesa, a mezzo raccomandata con avviso di
comma 2 ai servizi centrali degli altri Stati indicati nella richiesta mede- ricevimento, deve dare notizia alla presidenza dell’esposizione e agli
sima, allegando una copia della domanda di brevetto europeo prodotta interessati del divieto di esposizione, diffidandoli circa l’obbligo del se-
dall’istante.». greto. La presidenza dell’esposizione deve conservare gli oggetti sotto-
«Art. 154 (Trasmissione della domanda internazionale). — posti al divieto di esposizione con il vincolo di segreto sulla loro natura.
1. L’Ufficio italiano brevetti e marchi trasmette all’Ufficio internazio- 21. Nel caso che il divieto di esposizione venga imposto dopo che
nale e all’amministrazione che viene incaricata della ricerca la domanda gli oggetti siano stati esposti, gli oggetti stessi devono essere subito riti-
internazionale entro i termini previsti dalle regole 22 e 23 del regola- rati senza, peraltro, imposizione del vincolo del segreto.
mento di esecuzione del Trattato di cooperazione in materia di brevetti.
22. È fatta salva, in ogni caso, la facoltà del Ministero della difesa,
2. Se quindici giorni prima della data di scadenza del termine per per gli oggetti che si riferiscono ad invenzioni riconosciute utili alla
la trasmissione dell’esemplare originale della domanda internazionale, difesa militare del Paese, di procedere all’espropriazione dei diritti de-
fissato dalla regola 22 del regolamento di esecuzione del Trattato di co- rivanti dall’invenzione ai sensi delle norme relative all’espropriazione
operazione in materia di brevetti, è pervenuta dal Ministero della difesa contenute nel presente codice.
l’imposizione del vincolo del segreto, l’Ufficio ne dà comunicazione al
richiedente, diffidandolo ad osservare l’obbligo del segreto. 23. Qualora non sia rispettato il divieto di esposizione, i responsa-
bili dell’abusiva esposizione sono puniti con la sanzione amministrativa
3. Entro novanta giorni dalla data di comunicazione di cui al com- da 25,00 euro a 13.000,00 euro.».
ma 2, può essere chiesta la trasformazione della domanda internazionale
in una domanda nazionale che assume la stessa data di quella interna- Note all’art. 46:
zionale; se la trasformazione non viene richiesta, la domanda si intende
ritirata.». — Si riporta il testo degli articoli 176 e 177 del decreto legislativo
«Art. 149 (Deposito delle domande di brevetto europeo). — 1. Le n. 30 del 2005:
domande di brevetto europeo possono essere depositate presso l’Ufficio «Art. 176 (Deposito dell’opposizione). — 1. I soggetti legittima-
italiano brevetti e marchi secondo le modalità previste dal regolamento ti ai sensi dell’art. 177 possono presentare all’Ufficio italiano brevetti
di attuazione. e marchi opposizione la quale, a pena di inammissibilità, deve essere
2. Si applicano le disposizioni dell’art. 198, commi 1 e 2. Ai fini scritta, motivata e documentata, entro il termine perentorio di tre mesi
dell’applicazione di tali disposizioni, la domanda deve essere corredata dalle date indicate nell’art. 175, comma 1, lettere a), b) e c), avverso gli
da una copia delle descrizioni e delle rivendicazioni redatte in lingua atti ivi indicati.
italiana, nonché degli eventuali disegni. 2. L’opposizione, che può riguardare una sola domanda o registra-
3. L’Ufficio italiano brevetti e marchi informa immediatamente zione di marchio, deve contenere a pena di inammissibilità:
l’Ufficio europeo dei brevetti dell’avvenuto deposito della domanda.». a) in relazione al marchio oggetto dell’opposizione, l’identifica-
«Art. 152 (Requisiti della domanda internazionale). — 1. La do- zione del richiedente, il numero e la data della domanda della registra-
manda internazionale deve essere conforme alle disposizioni del Tratta- zione e i prodotti ed i servizi contro cui è proposta l’opposizione;
to di cooperazione in materia di brevetti del 19 giugno 1970, ratificato b) in relazione al marchio o diritto dell’opponente, l’identifica-
con legge 26 maggio 1978, n. 260, e del suo regolamento di esecuzione. zione del marchio o dei marchi anteriori di cui all’art. 12, comma 1,
2. Ai soli fini dell’applicazione dell’art. 198, commi 1 e 2, la do- lettere d) ed e), nonché dei prodotti e servizi sui quali è basata l’opposi-
manda deve essere corredata da una copia della descrizione e delle ri- zione oppure del diritto di cui all’art. 8;
vendicazioni in lingua italiana, nonché degli eventuali disegni. c) i motivi su cui si fonda l’opposizione.
3. La domanda internazionale e ciascuno dei documenti allegati, ad 3. L’opposizione si considera ritirata se non è comprovato il paga-
eccezione di quelli comprovanti il pagamento delle tasse, devono essere mento dei diritti di opposizione entro i termini e con le modalità stabiliti
depositati in un originale e due copie. Le copie mancanti sono appronta- dal decreto di cui all’art. 226.
te dall’Ufficio italiano brevetti e marchi a spese del richiedente.». 4. Chi presenta l’opposizione deve depositare entro il termine pe-
— Si riporta il testo dell’art. 198, commi 12-23, del decreto legi- rentorio di due mesi dalla data di scadenza del termine per il raggiungi-
slativo n. 30 del 2005: mento di un accordo di conciliazione di cui all’art. 178, comma 1:
«12. L’invenzione deve essere, altresì, tenuta segreta nel caso a) copia della domanda o del certificato di registrazione del mar-
previsto dal comma 6, dopo che sia stata comunicata all’interessato la chio su cui è basata l’opposizione, ove non si tratti di domande o di cer-
determinazione di promuovere l’espropriazione con imposizione del tificati nazionali e, se del caso, la documentazione relativa al diritto di
segreto. priorità o di preesistenza di cui esso beneficia, nonché la loro traduzione
13. L’obbligo del segreto cessa qualora il Ministero della difesa lo in lingua italiana; nel caso della preesistenza, questa deve essere già
consenta. stata rivendicata in relazione a domanda od a registrazione di marchio
14. La violazione del segreto è punita ai termini dell’art. 262 del comunitario;
codice penale. b) ogni altra documentazione a prova dei fatti addotti;
— 56 —
9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
c) la documentazione necessaria a dimostrare la legittimazione e) siano identici o simili ad un marchio già da altri registrato
a presentare opposizione, qualora il marchio anteriore non risulti a suo nello Stato o con efficacia nello Stato, in seguito a domanda depositata
nome dal Registro tenuto dall’Ufficio italiano brevetti e marchi; in data anteriore o avente effetto da data anteriore in forza di un diritto
d) l’atto di nomina ai sensi dell’art. 201, se è stato nominato un di priorità o di una valida rivendicazione di preesistenza per prodotti o
mandatario. servizi identici o affini, se a causa dell’identità o somiglianza fra i segni
o dell’identità o affinità fra i prodotti o i servizi possa determinarsi un
5. Con l’opposizione possono farsi valere gli impedimenti alla re- rischio di confusione per il pubblico, che può consistere anche in un
gistrazione del marchio previsti dall’art. 12, comma 1, lettere d) ed e), rischio di associazione fra i due segni;».
per tutti o per una parte dei prodotti o servizi per i quali è stata chiesta
la registrazione, e la mancanza del consenso alla registrazione da parte — Per gli articoli 8 e 176 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si
degli aventi diritto di cui all’art. 8.». veda, rispettivamente, nelle note all’art. 12 e 46.
«Art. 177 (Legittimazione all’opposizione). — 1. Sono legittimati Note all’art. 49:
all’opposizione:
a) il titolare di un marchio già registrato nello Stato o con effica- — Si riporta il testo dell’art. 8, comma 1 della legge n. 241 del
cia nello Stato da data anteriore; 7 agosto 1990:
b) il soggetto che ha depositato nello Stato domanda di registra- «Art. 8 (Modalità e contenuti della comunicazione di avvio del pro-
zione di un marchio in data anteriore o avente effetto nello Stato da data cedimento). — 1. L’amministrazione provvede a dare notizia dell’avvio
anteriore in forza di un diritto di priorità o di una valida rivendicazione del procedimento mediante comunicazione personale.
di preesistenza; 2. Nella comunicazione debbono essere indicati:
c) il licenziatario dell’uso esclusivo del marchio; a) l’amministrazione competente;
d) le persone, gli enti e le associazioni di cui all’art. 8.». b) l’oggetto del procedimento promosso;
— Per l’art. 8 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle c) l’ufficio e la persona responsabile del procedimento;
note all’art. 12. c-bis) la data entro la quale, secondo i termini previsti dall’art. 2,
commi 2 o 3, deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in
Note all’art. 47: caso di inerzia dell’amministrazione;
— Si riporta il testo dell’art. 225 del decreto legislativo n. 30 del c-ter) nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presenta-
2005: zione della relativa istanza;
«Art. 225 (Diritti di concessione e di mantenimento). — 1. Per le d) l’ufficio in cui si può prendere visione degli atti.
domande presentate al Ministero delle attività produttive al fine dell’ot- 3. Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione persona-
tenimento di titoli di proprietà industriale, per le concessioni, le oppo- le non sia possibile o risulti particolarmente gravosa, l’amministrazione
sizioni, le trascrizioni, il rinnovo è dovuto il pagamento dell’imposta di provvede a rendere noti gli elementi di cui al comma 2 mediante for-
bollo, nonché delle tasse di concessione governativa e dei diritti la cui me di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall’amministrazione
determinazione, in relazione a ciascun titolo o domanda ed all’intervallo medesima.
di tempo al quale si riferiscono, viene effettuata con apposito decreto dal 4. L’omissione di taluna delle comunicazioni prescritte può esse-
Ministro delle attività produttive, di concerto con il Ministro dell’eco- re fatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è
nomia e delle finanze. prevista.».
2. La tassa individuale di designazione dell’Italia nella domanda di — Si riporta il testo dell’art. 181 del decreto legislativo n. 30 del
registrazione internazionale di marchio, nella designazione posteriore 2005:
o nell’istanza di rinnovo applicabile ai marchi internazionali esteri che «Art. 181 (Estinzione della procedura di opposizione). — 1. La
chiedono la protezione sul territorio italiano tramite l’Organizzazione procedura di opposizione si estingue se:
mondiale della proprietà intellettuale di Ginevra, ai sensi del Protocol-
lo relativo all’Accordo di Madrid per la registrazione internazionale a) il marchio sul quale si fonda l’opposizione è stato dichiarato
dei marchi del 27 giugno 1989, ratificato con legge 12 marzo 1996, nullo o decaduto con sentenza passata in giudicato;
n. 169, è fissata nella misura del novanta per cento dei diritti previsti b) le parti hanno raggiunto l’accordo di cui all’art. 178, comma 1;
per il deposito della concessione di un marchio nazionale ovvero della c) l’opposizione è ritirata;
rinnovazione.». d) la domanda, oggetto di opposizione, è ritirata o rigettata con
decisione definitiva;
Note all’art. 48:
e) chi ha presentato opposizione cessa di essere legittimato a
— Per l’art. 176 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle norma dell’art. 177.».
note all’art. 46. — Per il testo degli articoli 178, comma 1, 176 e 172 del decreto
— Si riporta il testo dell’art. 178, comma 1, del decreto legislativo legislativo n. 30 del 2005, si veda, rispettivamente, nelle note agli arti-
n. 30 del 2005: coli 48, 46 e 29.
«Art. 178 (Esame dell’opposizione e decisioni). — 1. Scaduto il
termine di cui all’art. 176, comma 1, l’Ufficio italiano brevetti e marchi, Note all’art. 50:
verificate la ricevibilità e l’ammissibilità dell’opposizione ai sensi degli — Per gli articoli 171, 201 e 181 del decreto legislativo n. 30 del
articoli 148, comma 1, e 176, comma 2, entro due mesi dalla data di 2005, si veda, rispettivamente nelle note agli articoli 16 e 49.
scadenza del termine per il pagamento dei diritti di cui all’art. 225, co-
munica l’opposizione al richiedente la registrazione con l’avviso, anche Note all’art. 51.
all’opponente, della facoltà di raggiungere un accordo di conciliazione
entro due mesi dalla data della comunicazione, prorogabile su istanza — Si riporta il testo dell’art. 178 del decreto legislativo n. 30 del
comune delle parti.». 2005:
— Per l’art. 175 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle «Art. 178 (Esame dell’opposizione e decisioni). — 1. Scaduto il
note all’art. 20. termine di cui all’art. 176, comma 1, l’Ufficio italiano brevetti e marchi,
— Si riporta il testo dell’art. 12, comma 1, lettere d) e e), del decre- verificate la ricevibilità e l’ammissibilità dell’opposizione ai sensi degli
to legislativo n. 30 del 2005: articoli 148, comma 1, e 176, comma 2, entro due mesi dalla data di
scadenza del termine per il pagamento dei diritti di cui all’art. 225, co-
«Art. 12 (Novità). — 1. Non sono nuovi, ai sensi dell’art. 7, i segni munica l’opposizione al richiedente la registrazione con l’avviso, anche
che alla data del deposito della domanda: all’opponente, della facoltà di raggiungere un accordo di conciliazione
(Omissis); entro due mesi dalla data della comunicazione, prorogabile su istanza
d) siano identici ad un marchio già da altri registrato nello Stato comune delle parti.
o con efficacia nello Stato in seguito a domanda depositata in data an- 2. In assenza di accordo ai sensi del comma 1, il richiedente che ab-
teriore o avente effetto da data anteriore in forza di un diritto di priori- bia ricevuto la documentazione di cui all’art. 176, comma 2, lettere a),
tà o di una valida rivendicazione di preesistenza per prodotti o servizi b) e c), può presentare per iscritto le proprie deduzioni entro il termine
identici; all’uopo fissato dall’Ufficio.
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3. Nel corso del procedimento di opposizione, l’Ufficio italiano — Si riporta il testo degli articoli 180, 181 e 182 del decreto legi-
brevetti e marchi può, in ogni momento, invitare le parti a presentare nel slativo n. 30 del 2005:
termine da esso fissato ulteriori documenti, deduzioni od osservazioni «Art. 180 (Sospensione della procedura di opposizione). — 1. Il
in funzione delle allegazioni, deduzioni ed osservazioni delle altre parti. procedimento di opposizione è sospeso:
4. Su istanza del richiedente, l’opponente che sia titolare di mar- a) durante il periodo concesso alle parti, al fine di pervenire ad
chio anteriore registrato da almeno cinque anni fornisce i documenti un accordo di conciliazione, ai sensi dell’art. 178, comma 1;
idonei a provare che tale marchio è stato oggetto di uso effettivo, da b) se l’opposizione è basata su una domanda di marchio, fino
parte sua o con il suo consenso, per i prodotti e servizi per i quali è alla registrazione di tale marchio;
stato registrato e sui quali si fonda l’opposizione, o che vi siano i motivi
legittimi per la mancata utilizzazione. In mancanza di tale prova, da c) se l’opposizione è basata su un marchio internazionale, fino
fornire entro trenta giorni dalla data di comunicazione dell’istanza da a quando non siano scaduti i termini per il rifiuto o la presentazione di
parte dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, l’opposizione è respinta. Se un’opposizione avverso la registrazione di tale marchio, ovvero si siano
l’uso effettivo è provato solo per una parte dei prodotti o servizi per i conclusi i relativi procedimenti di esame o di opposizione;
quali il marchio anteriore è stato registrato, esso, ai soli fini dell’esame d) se l’opposizione è proposta avverso un marchio nazionale og-
dell’opposizione, si considera registrato solo per quella parte di prodotti getto di riesame in seguito ad osservazioni di cui all’art. 175, comma 2,
o servizi. fino a quando si sia concluso il relativo procedimento di riesame;
5. L’istanza del richiedente per ottenere la prova dell’uso effettivo e) se è pendente un giudizio di nullità o di decadenza del mar-
del marchio deve essere presentata non oltre la data di presentazione chio sul quale si fonda l’opposizione o relativo alla spettanza del diritto
delle prime deduzioni ai sensi del comma 2. alla registrazione a norma dell’art. 118, fino al passaggio in giudicato
della sentenza, laddove il richiedente la registrazione depositi apposita
6. In caso di opposizioni relative allo stesso marchio, le opposizio- istanza.
ni successive alla prima sono riunite a questa.
2. Su istanza del richiedente la registrazione, la sospensione di cui
7. Al termine del procedimento di opposizione, l’Ufficio italiano al comma 1, lettera e), può essere successivamente revocata.
brevetti e marchi accoglie l’opposizione stessa respingendo la domanda
di registrazione in tutto o in parte se risulta che il marchio non può esse- 3. Se l’opposizione è sospesa ai sensi del comma 1, lettere c) e d),
re registrato per la totalità o per una parte soltanto dei prodotti e servizi l’Ufficio italiano brevetti e marchi esamina con precedenza la domanda
indicati nella domanda; in caso contrario respinge l’opposizione. Nel di marchio o la registrazione del marchio internazionale.».
caso di registrazione internazionale, l’Ufficio italiano brevetti e marchi «Art. 181 (Estinzione della procedura di opposizione). — 1. La
emette rifiuto definitivo parziale o totale ovvero respinge l’opposizione, procedura di opposizione si estingue se:
dandone comunicazione all’Organizzazione mondiale della proprietà a) il marchio sul quale si fonda l’opposizione è stato dichiarato
intellettuale (OMPI).». nullo o decaduto con sentenza passata in giudicato;
b) le parti hanno raggiunto l’accordo di cui all’art. 178, comma 1;
Note all’art. 52: c) l’opposizione è ritirata;
— Per gli articoli 178 e 172 del decreto legislativo n. 30 del 2005, d) la domanda, oggetto di opposizione, è ritirata o rigettata con
si veda, rispettivamente, nelle note agli articoli 51 e 29. decisione definitiva;
e) chi ha presentato opposizione cessa di essere legittimato a
Note all’art. 53: norma dell’art. 177.».
— Per l’art. 178 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle «Art. 182 (Ricorso). — 1. Il provvedimento col quale l’Ufficio ita-
note all’art. 51. liano brevetti e marchi dichiara inammissibile o respinge l’opposizione
è comunicato alle parti, le quali, entro trenta giorni dalla data della co-
municazione, hanno facoltà di presentare ricorso alla Commissione dei
Note all’art. 54: ricorsi, di cui all’art. 135.».
— Si riporta il testo dell’art. 180 del decreto legislativo n. 30 del
2005: Note all’art. 57:
«Art. 180 (Sospensione della procedura di opposizione). — 1. Il — Per il testo degli articoli 181 e 171 del decreto legislativo n. 30
procedimento di opposizione è sospeso: del 2005, si veda rispettivamente, nelle note agli articoli 56 e 16.
a) durante il periodo concesso alle parti, al fine di pervenire ad Note all’art. 58:
un accordo di conciliazione, ai sensi dell’art. 178, comma 1;
b) se l’opposizione è basata su una domanda di marchio, fino — Per il testo degli articoli 182 e 135 del decreto legislativo n. 30
alla registrazione di tale marchio; del 2005, si veda, rispettivamente, nelle note agli articoli 56 e 5.
c) se l’opposizione è basata su un marchio internazionale, fino Note all’art. 59:
a quando non siano scaduti i termini per il rifiuto o la presentazione di
un’opposizione avverso la registrazione di tale marchio, ovvero si siano — Si riporta l’art. 193, comma 4, del decreto legislativo n. 30 del
conclusi i relativi procedimenti di esame o di opposizione; 2005:
d) se l’opposizione è proposta avverso un marchio nazionale og- «4. Le disposizioni di questo articolo non sono applicabili ai termi-
getto di riesame in seguito ad osservazioni di cui all’art. 175, comma 2, ni di cui al comma 2, al termine assegnato per la divisione delle doman-
fino a quando si sia concluso il relativo procedimento di riesame; de di brevettazione e di registrazione, nonché per la presentazione della
domanda divisionale e per la presentazione degli atti di opposizione alla
e) se è pendente un giudizio di nullità o di decadenza del mar- registrazione dei marchi.».
chio sul quale si fonda l’opposizione o relativo alla spettanza del diritto
alla registrazione a norma dell’art. 118, fino al passaggio in giudicato Note all’art. 60:
della sentenza, laddove il richiedente la registrazione depositi apposita
istanza. — Per l’art. 178 del decreto legislativo n. 30 del 2005, si veda nelle
note all’art. 51.
2. Su istanza del richiedente la registrazione, la sospensione di cui
al comma 1, lettera e), può essere successivamente revocata. Note all’art. 62:
3. Se l’opposizione è sospesa ai sensi del comma 1, lettere c) e d),
l’Ufficio italiano brevetti e marchi esamina con precedenza la domanda — Si riporta il testo dell’art. 183 del decreto legislativo n. 30 del
di marchio o la registrazione del marchio internazionale.». 2005:
«Art. 183 (Nomina degli esaminatori). — 1. Le opposizioni sono
Note all’art. 56: decise da funzionari nominati per un periodo di due anni con decreto
del direttore generale tra gli appartenenti alla carriera direttiva o di-
— Per il testo degli articoli 178 e 229 del decreto legislativo n. 30 rigenziale dell’Ufficio italiano brevetti e marchi e muniti di laurea in
del 2005, si veda, rispettivamente, nelle note agli articoli 51 e 29. giurisprudenza.
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9-3-2010 Supplemento ordinario n. 48/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 56
— 59 —
€ 4,00
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