DM 9 Marzo 2007 - Carico Incendio

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VISTO il decreto legislativo 8 marzo 2006, n.

139, recante riassetto delle disposizioni


relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, a norma dellart.
11 della legge 29 luglio 2003, n. 229;
VISTA la direttiva del Consiglio 89/106/CEE del 21 dicembre 1988, relativa al
ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati
membri concernenti i prodotti da costruzione;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246, recante il
regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, recante
disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20, comma
8, della legge 15 marzo 1997, n. 59;
VISTO il decreto del Ministro dellinterno 4 maggio 1998, pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana n. 104 del 7 maggio 1998, recante disposizioni relative
alle modalit di presentazione ed al contenuto delle domande per lavvio dei procedimenti di
prevenzione incendi, nonch alluniformit dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali
dei vigili del fuoco;
VISTO il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 14 settembre 2005,
pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 222
del 23 settembre 2005, recante norme tecniche per le costruzioni;
VISTO il decreto del Ministro dellinterno 16 febbraio 2007, recante classificazione di
resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione;
RILEVATA la necessit di aggiornare i criteri per determinare le prestazioni di
resistenza al fuoco che devono possedere le costruzioni nelle attivit soggette al controllo del
Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
ACQUISITO il parere favorevole del Comitato centrale tecnico scientifico per la
prevenzione incendi di cui allart. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 29 luglio
1982, n. 577, come modificato dallart. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 10
giugno 2004, n. 200;
ESPLETATA la procedura di informazione ai sensi della direttiva 98/34/CE, come
modificata dalla direttiva 98/48/CE;

Decreta
Art. 1.
Oggetto e campo di applicazione
1. Il presente decreto stabilisce i criteri per determinare le prestazioni di resistenza al
fuoco che devono possedere le costruzioni nelle attivit soggette al controllo del Corpo
nazionale dei vigili del fuoco, ad esclusione delle attivit per le quali le prestazioni di
resistenza al fuoco sono espressamente stabilite da specifiche regole tecniche di prevenzione
incendi.
2. Le disposizioni del presente decreto si applicano alle attivit i cui progetti sono
presentati ai Comandi provinciali dei vigili del fuoco competenti per territorio, per
lacquisizione del parere di conformit di cui allarticolo 2 del decreto del Presidente della
Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37, in data successiva allentrata in vigore del presente
decreto.

Art. 2.
Obiettivi, strategie, responsabilit
1. Al fine di limitare i rischi derivanti dagli incendi, le costruzioni devono essere
progettate, realizzate e gestite in modo da garantire:
- la stabilit degli elementi portanti per un tempo utile ad assicurare il soccorso agli
occupanti;
- la limitata propagazione del fuoco e dei fumi, anche riguardo alle opere vicine;
- la possibilit che gli occupanti lascino lopera indenni o che gli stessi siano soccorsi in
altro modo;
- la possibilit per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza.
2. I requisiti di protezione delle costruzioni dagli incendi, finalizzati al raggiungimento
degli obiettivi suddetti, sono garantiti attraverso ladozione di misure e sistemi di protezione
attiva e passiva. Tutte le misure e i sistemi di protezione, adottati nel progetto ed inseriti nella
costruzione, devono essere adeguatamente progettati, realizzati e mantenuti secondo quanto
prescritto dalle specifiche normative tecniche o dalle indicazioni fornite dal produttore al fine
di garantirne le prestazioni nel tempo.

3. Lindividuazione dei valori che assumono i parametri posti a base della


determinazione delle azioni di progetto a carico dei soggetti responsabili della
progettazione. Il mantenimento delle condizioni che determinano lindividuazione dei suddetti
valori a carico dei titolari delle attivit.

Art. 3.
Disposizioni tecniche
1. Per il conseguimento degli obiettivi indicati al precedente articolo 2 sono approvate
le disposizioni tecniche contenute nellallegato al presente decreto.

Art. 4.
Abrogazioni e disposizioni finali
-

1. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogati:


la circolare del Ministro dellinterno 14 settembre 1961, n. 91, recante norme di sicurezza
per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in acciaio destinati ad uso civile;
il decreto del Ministro dellinterno 6 marzo 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana n. 60 del 13 marzo 1986, recante Calcolo del carico di incendio per
locali aventi strutture portanti in legno.

2. Allallegato A al decreto del Ministro dellinterno 30 novembre 1983, pubblicato


nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 339 del 12 dicembre 1983, recante
Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi sono apportate le
seguenti modifiche: le definizioni di carico di incendio, compartimento antincendio e
resistenza al fuoco, indicate rispettivamente ai punti 1.3, 1.5 e 1.11, sono sostituite con le
corrispondenti definizioni riportate al punto 1, lettere c), g) e j) dellallegato al presente
decreto.
3. Il riferimento al Bollettino ufficiale C.N.R. n. 192 del 28 dicembre 1999, relativo
alla progettazione di costruzioni resistenti al fuoco, contenuto nella lettera circolare prot.
P130/4101 sott. 72/E del 31 gennaio 2001, da ritenersi superato.
4. Per le costruzioni esistenti, le cui prestazioni di resistenza al fuoco siano state
accertate dagli organi di controllo alla data di entrata in vigore del presente decreto, non

necessario procedere ad una nuova determinazione nei casi di modifiche della costruzione, ivi
comprese quelle dovute ad un ampliamento e/o ad una variazione di destinazione duso,
sempre che dette modifiche non comportino un incremento della classe di rischio indicata alla
tabella 2 dellallegato al presente decreto, una riduzione delle misure protettive o un
incremento del carico di incendio specifico.
Il presente decreto entra in vigore centottanta giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana.
Roma, 09.03.2007
F.TO IL MINISTRO

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