Polineuropatie Infiammatorie Demielinizzanti
Polineuropatie Infiammatorie Demielinizzanti
Polineuropatie Infiammatorie Demielinizzanti
DEMIELINIZZANTI
SINDROME DI GUILLAIN-BARRE’
DEFINIZIONE
EPIDEMIOLOGIA
Rappresenta la causa più comune di paralisi areflessica acuta, con un’incidenza di 2 nuovi casi per
100.000 all’anno, senza significative variazioni di età, sesso o razza.
EZIOPATOGENESI
SINTOMATOLOGIA
FORME CLINICHE
Nel 60-70% dei casi la S di G.B. è preceduta di 1-3 settimane da una infezione respiratoria o
gastrointestinale o da una vaccinazione. Il quadro clinico è caratterizzato da ipostenia acuta ed
areflessia osteo-tendinea.
Il deficit motorio riguarda sin dall’inizio la muscolatura prossimale degli arti inferiori e superiori.
I muscoli respiratori sono spesso coinvolti e nel 10% dei casi si osserva un’insufficienza respiratoria
tale da richiedere la ventilazione assistita.
L’interessamento dei nervi cranici può comportare disfagia, disartria, disturbi dell’oculomozione e
paralisi faciale.
I sintomi sensitivi sono di solito meno rilevanti rispetto a quelli motori, tuttavia in fase precoce la
presenza di parestesie e disestesie distali, rachialgie e disturbi della sensibilità profonda, possono
precedere il quadro motorio. L’ insorgenza di un deficit della sensibilità termica e dolorifica è
indice di un esteso danno assonale e di una forma a prognosi sfavorevole ai fini del recupero
funzionale.
Più raramente la progressione dei sintomi segue l’evoluzione classica della paralisi ascendente di
Landry con esordio alle estremità degli arti inferiori e rapida estensione della paralisi flaccida in
senso cranio-caudale.
Il decorso clinico è di solito favorevole con un progressivo recupero della motilità a partire da un
mese dall’esordio dei sintomi e guarigione completa nei mesi successivi.
DIAGNOSI
- EMG: consente di documentare una marcata riduzione della velocità di conduzione nervosa
motoria o sensitiva, che appare caratteristicamente con riscontro di blocchi multifocali.
Nelle fasi più avanzate, la ridotta ampiezza dei potenziali registrati assume un significato
prognostico negativo.
- Esame del liquor: a partire dalla 2-3 settimana dall’esordio dei sintomi e per un periodo di alcuni
mesi, evidenzia un significativo aumento delle proteine liquorali, con valori tra 45-1.000 mg/dl,
senza aumento del numero di cellule (dissociazione albumino-citologica).
TERAPIA
- FKT:
OBIETTIVI
- Rischi ortopedici
- Rischi respiratori
- Rischi tromboembolici
- trattamento anticoagulante;
- mobilizzazione passiva;
- massaggi profondi;
- respirazione addomino-diaframmatica;
- contenimento elastico;
- movimento attivo del paziente;
- Deficit motori:
antidepressivi triciclici
- Deficit sensitivo: antiepilettici
(carbamazepina)
alfa bloccanti
desensibilizzazione con
- trattamento dei dolori neuropatici vibrazioni a 80 hz
neurostimolazione
transcutanea
anestetici topici
(capsaicina)
baclofene
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