SINCOPE
SINCOPE
SINCOPE
2022/2023
Annalaura Demartis
SINCOPE
Perdita di coscienza transitoria caratterizzata da un esordio rapido, una breve durata e una
ripresa della coscienza spontanea.
La cosa più importante è che la sincope è un sintomo, non una diagnosi. È un sintomo con
sottostanti varie problematiche che sta a noi individuare, capire e trattare.
à Pre-sincope: sensazione di imminente perdita di coscienza con stordimento, offusca-
mento del visus, intensa astenia e difficoltà a mantenere la postura, in assenza di una com-
pleta compromissione dello stato di coscienza vigile.
(Lipotimia: termine caduto in disuso)
Può essere:
a. Traumatica
b. Non traumatica
Epidemiologia
È molto frequente. Si descrivono nella popolazione generale 18-40 casi per 1000 ab.
1. Assistenza medica: il 25-50% dei pz necessita di assistenza e questo rappresenta il pro-
blema principale.
2. Valutazione specialistica: una persona che ha una sincope accede ad un ambulatorio
specialistico nel 10-20%
3. Accessi al pronto soccorso-DEA: 1-3%. L’ospedalizzazione è di oltre il 50% delle per-
sone rappresentando il 2% circa di tutti i ricoveri. Degenza media di 7-8 giorni con un
costo medio dai 1500 ai 3000€. In un caso su due la diagnosi non viene identificata, “un
pz ha la sincope e se la tiene” .
A.A. 2022/2023
Annalaura Demartis
Fisiopatologia
Nella genesi della sincope abbiamo una marcata riduzione della pressione arteriosa con
conseguente ipoafflusso/ipoperfusione a livello cerebrale. Affinché ci sia un rapporto
causa/effetto tra la riduzione della pressione arteriosa sistemica e l’ipoafflusso cerebrale
devono essere presenti due parametri:
- Ridotta perfusione cerebrale per 6-8 s
- Riduzione significativa della pressione sistolica in ortostatismo con valori di 50-60mmHg
a livello cardiaco (30-45mmHg a livello cerebrale).
Tipologie di sincope:
1. Riflessa: facciamo riferimento a sincopi di origine neurogena, che possono essere di-
stinte in:
- Vago-vagali (più frequente): ortostatica, emozionale;
- Situazionale: minzione, stimolazione gastro-intestinale (deglutizione, defecazione),
tosse, starnuto, post esercizio fisico, altre (risata, strumenti a fiato).
Altre cause: sdr del seno carotideo, forme non classiche (senza prodromi e/o senza trig-
ger apparenti e/o con presentazione atipica)
2. Cardiovascolare: legate in parte ad alterazioni del ritmo importanti:
- Bradicardia: disfunzione nodo del seno (inclusa la sdr bradi-tachi); disfunzione del si-
stema di conduzione atrio-ventricolare.
- Tachicardia: sopra-ventricolari (cause possono essere la fibrillazione atriale e il flutter),
ventricolari (vengono distinte dalle precedenti grazie al QRS)
- Cardiopatie strutturali: stenosi aortica, infarto miocardico, cardiomiopatia ipertrofica, tu-
mori cardiaci, malattie del pericardio, tamponamento cardiaco, anomalie congenite arte-
riose, disfunzione di protesi valvolari, altre cause rare come la sdr di Brugada
- Malattie cardiopolmonari e dei grandi vasi: embolia polmonare, dissecazione aortica
acuta, ipertensione polmonare
3. Secondaria ad ipotensione ortostatica
- Indotta da farmaci: vasodilatatori, diuretici, anti-depressivi, anti-ipertensivi (prevalente-
mente 𝛼-bloccante, viene somministrato di sera per il rischio di sincope)
- Deplezione di volume: emorragia, diarrea, vomito
- Disfunzione del sistema nervoso autonomo primitiva: demenza a corpi di Lewy (malattia
neurodegenerativa facente parte delle 𝛼-sinucleinopatie; talvolta riscontrabile la pre-
senza di sintomi importanti come allucinazioni uditive e visive), Parkinson
- Disfunzione del sistema nervoso autonomo: diabete, amiloidosi, neuropatia autonomica
autoimmune, neuropatia paraneoplastica, insufficienza renale
A.A. 2022/2023
Annalaura Demartis
Come si fa a fare la diagnosi? Come detto all’inizio della lezione la sincope è un sintomo e
dobbiamo quindi riscontrarne la causa.
Test diagnostici
Non è detto che debbano essere fatti tutti a tutte le persone ma vanno indirizzati sulla base
del sospetto clinico, la tipologia di pz e altri parametri.
1. Massaggio del seno carotideo
2. Prove ortostatiche: active standing test, tilt test
3. Test di funzionalità autonomica basali: manovra di Valsalva, respirazione profonda, Hol-
ter pressorio 24h
4. Monitoraggio cardiovascolare: telemetria intra-ospedaliera, telemetria domiciliare, ECG
Holter 24h, loop recorder esterno o interno, studio elettrofisiologico, ecocardiogramma
Criteri di ipersensibilità del seno: pausa ventricolare >3 s e/o caduta della PA >50mmHg
Falsi positivi: più frequenti nei soggetti anziani con malattie cardiovascolari (40%)
Criteri diagnostici: Il test è positivo quando compare bradicardia (asistolia) e/o ipotensione
che determinano la comparsa spontanea dei sintomi (probabile sincope riflessa).
Forma mista
Nel primo tracciato è visibile (dopo l’inizio del massaggio del seno carotideo) la comparsa
dell’asistolia, il calo pressorio e poi la sincope vera e propria. Nel secondo tracciato invece,
dopo somministrazione di atropina, non compare l’asistolia ma continua ad avere ritmo.
A.A. 2022/2023
Annalaura Demartis
Forma cardioinibitoria
Nel primo tracciato abbiamo nuovamente comparsa di asistolia (che dura più o meno 6 s),
calo della pressione arteriosa e sincope. Dopo somministrazione di atropina non compare
asistolia e non compaiono i sintomi.
PROVE ORTOSTATICHE
Nel passaggio dal clino-ortostatismo si verifica una ridistribuzione del volume ematico con
riduzione del ritorno venoso = ridotto output cardiaco.
Parliamo di ipotensione ortostatica quando si verifica un abbassamento pressorio, può es-
sere:
1. Iniziale: entro 15s, 𝛥PAS >40mmHG e/o 𝛥PAD >20mmHg
2. Classica: entro 3 minuti, 𝛥PAS >20mmHG e/o 𝛥PAD >10mmHg
3. Tardiva: >3minuti, 𝛥PAS >40mmHg e/o 𝛥PAD >20mmHg. Accompagnata da prodromi
come astenia, stordimento, debolezza, disturbi visivi ed uditivi, dolore lombare e cervi-
cale. Tipica del pz con sincope legata ad ipotensione ortostatica.
Possono esserci fattori confondenti: farmaci (anti-ipertensivi, antidepressivi triciclici, alcuni
farmaci anti-parkinsoniani), età, pasti
Test diagnostici:
Tilt test: dibattuta la sua utilità infatti secondo alcuni ha scarsa utilità diagnostica. Ha una
sensibilità del 60%. Indicazione in sospetta sincope riflessa o secondaria a ipotensione o
psudo-sincope psicogena. Il pz viene messo sul lettino e successivamente sollevato con
“stimolazione” dell’ortostatismo.
Ne esistono diverse varianti a seconda dell’angolo di inclinazione, della durata o dello sti-
molo farmacologico.
Criteri diagnostici: comparsa di sintomi caratteristici della sincope riflessa.
A sinistra nel soggetto normale vediamo che la FC aumenta leggermente e anche la PA,
per poi tornare normali in circa 5 min. A destra invece, nel soggetto patologico, si verifica
una brusca caduta della FC e della PA.
Criteri diagnostici:
Il test risulta positivo per assenza di aumento della FC nella fase 2 e assenza di normaliz-
zazione della PA nella fase 4.
MONITORAGGIO CARDIOVASCOLARE
c. Loop recorder: sincope recidivante di origine incerta che non necessita di telemetria
intra-ospedaliera.
Criteri diagnostici: correlazione tra sintomi e aritmia significativa. Evono essere presenti dei
dati che giustifichino la comparsa della sincope:
1. Asistolia prolungata >3 s
2. Tachicardia sopraventricolare rapida >160bpm per oltre 32 battiti. In un pz con fibrilla-
zione atriale e una frequenza media di 100 è difficile trovare un rapporto causa-effetto
(qui si può fare ECG holter per valutare)
3. Tachicardia ventricolare
MANAGEMENT
Non tutte le perdite transitorie di coscienza sono sincopi à può esserci per esempio una
crisi epilettica. Il nostro compito è distinguere la sincope da altre cause quindi un pz che ci
dice che ha perdita transitoria di coscienza deve essere studiato adeguatamente:
1 step: adeguata anamnesi, esame obiettivo, ECG à già con queste riusciamo ad avere un
inquadramento generale
2 step: test aggiuntivi in base al sospetto diagnostico.
A.A. 2022/2023
Annalaura Demartis
PRIMO STEP
1. Accurata raccolta anamnestica: valutare numero di episodi e frequenza; valutazione di
trigger (chiedere al pz se la sincope compare in determinate situazioni o dopo eventi
particolari) e presenza di testimoni (possono raccontare in maniera più oggettiva quello
che è successo al pz in quanto quest’ultimo non si ricorda bene)
A.A. 2022/2023
Annalaura Demartis
2. Esame obiettivo: ricerca di soffi e valutazione della FC e della PA, sia in clino che orto-
statismo
3. ECG
Non tutti i pz in cui viene diagnosticata la sincope devono fare tutti i test precedentemente
citati: un pz con ECG con bradicardia spinta e pause molto lunghe ci da quasi la certezza di
presenza di sincope. Si possono fare ecocardiogramma e altri esami di completamento.
Criteri anamnestici
Criteri obiettivi
Criteri ECG
Low risk à può essere rimandato a casa con la raccomandazione che se le sincopi diven-
tano persistenti deve essere rivalutato.
High risk à il pz deve essere inquadrato e deve essere valutato il ricovero in ambiente
ospedaliero per il rischio importante di infarto del miocardio.
A.A. 2022/2023
Annalaura Demartis
TRATTAMENTO
Dipende dalla causa sottostante e dalla tipologia di sincope.
Pacing cardiaco: da considerare in pz con età ≥40 anni con pause spontanee documentate
>3 s o pause asintomatiche < 6 s, dovute ad arresto sinusale e/o blocco AV
- Bradicardia sintomatica (malattia del nodo del seno e sindrome di Stokes-Adams) à la
malattia del nodo del seno è detta anche sindrome bradi-tachi con alternanza di bradi-
cardia e tachicardia spinta (fluttuazioni importanti); la sdr di Stokes-Adams è un blocco
cardiaco imtermittente. à posizionamento pacing
- Blocco bifascicolare à posizionamento pacing
- Tachicardia ventricolare sopraventricolare: ablazione con catetere e posizionamento
ICD se FE < 35%
Sincope non meglio identificata e con alto rischio di morte cardiaca improvvisa:
- Cardiomiopatia ipertrofica: posizionamento ICD
- Sdr di Brugada: ICD
- QT lungo: ICD
- Displasia aritmogena ventricolo dx: ICD
- Disfunzione ventricolare sx: ICD se FE <35%
PROGNOSI
Definirla è molto complesso in quanto varia in rapporto alla causa della sincope.
Rischio consequenziale: traumi, riduzione scolarizzazione, riduzione attività lavorativa, ridu-
zione attività quotidiane (come guidare l’auto), disturbi neuro-psicologici (soprattutto depres-
sione).
Domanda sulla II lezione: nelle intossicazioni da cocaina e da MDMA abbiamo visto che
come trattamento della crisi ipertensiva il primo approccio è rappresentato dall’uso di una
benzodiazepina: con che meccanismo questa è in grado di ridurre la pressione?
Risposta: in qualche modo controbilancia l’effetto della cocaina che è eccitatorio e c’è
un’azione a livello centrale della benzodiazepina.