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Ultimo aggiornamento venerdì 5 aprile 2019
Una storia di mafia vista in un'ottica diversa e originale: tutto è analizzato in chiave grottesca e il protagonista non è un pezzo grosso della malavita. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 5 candidature a Golden Globes, In Italia al Box Office Quei bravi ragazzi ha incassato 19,2 mila euro .
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La maggior parte delle pellicole dedicate al richiamo edonistico alla malavita indugiano su figure criminali presentandone un percorso che ha del programmatico: l'ascesa e il successivo declino, vittime della loro stessa ambizione. Ma Scorsese dimostra un talento raro costruendo un film esplicitamente immorale. Lo script distilla ricordi in una finzione grottesca che vira a volte nel documentario. È il regista giusto per questo materiale, figlio di Little Italy, cresciuto in un ghetto siciliano a Manhattan e forgiato quindi da un background di un certo tipo. Il plot, che si svolge in un arco di tempo pressappoco corrispondente ad un quarto di secolo, ha un'atmosfera epica nonostante la sua prospettiva intimista. Nei primi quaranta minuti, in dettaglio sull'infanzia di Henry e sulla sua aspirazione alla vita criminale, si utilizza lo stesso tipo di approccio romanzato de Il Padrino. Lo scopo è chiaramente quello di creare un legame tra il pubblico e il protagonista, mentre è ancora relativamente innocente. Volendo compiere un parallelismo con la trilogia di Francis Ford Coppola risulta inevitabile cogliere la diversità di approccio adottato, dissimile per temperamento e tono. L'esplorazione di Scorsese è, in linea di principio, più pragmatica e la violenza è compagna brutale, spesso improvvisa, scioccante, senza ragionevole spiegazione, raffinata nella sua visceralità, sempre cinematograficamente necessaria. Quei bravi ragazzi è un capolavoro di composizione visiva, sorretto da sceneggiatura degna di lode (scritta dallo stesso regista e da N. Pileggi, autore del romanzo da cui il film è tratto) e dall'interpretazione di attori al massimo della loro forma. La regia trasuda le esperienze cinematografiche accumulate fino a quel momento. Nel racconto c'è tutto ciò che serve al cineasta, il desiderio di appartenenza e la paura dell'esclusione, la sottile frontiera tra il mondo normale e l'universo dei mostri. Perfezionato è il metodo di assemblaggio della colonna sonora. Troviamo in questo film tutti i pilastri del pantheon di Martin Scorsese, in un caleidoscopio musicale che va dai gruppi vocali degli anni 50 ai Rolling Stones, da Mina fino al punk di Sid Vicious.
Premiato al Festival di Venezia con il Leone d'Argento e nominato a sei premi Oscar, di cui uno vinto dal grande Joe Pesci come miglior attore non protagonista.
Una storia di mafia vista in un'ottica diversa e originale. Infatti tutto è analizzato in chiave grottesca e il protagonista per una volta non è un pezzo grosso della malavita. Martin Scorsese ci regala il suo miglior film dai tempi di Toro scatenato. Henry Hill è un ragazzino affascinato dalla vita avventurosa di alcuni personaggi che vivono nel suo stesso quartiere. L'ambiente in cui riesce a entrare lo porterà via via al furto, all'omicidio, al traffico di droga. Per uscirne dovrà rivolgersi all'Fbi. Con questo film Scorsese ha vinto il Leone d'Argento alla Mostra di Venezia e Joe Pesci l'Oscar come miglior attore non protagonista.
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Goodefellas è un gangster-movies del maestro Scorsese basato sulla vita di Henry Hill, pentito mafioso e sul libro "Il delitto paga bene " di Nicholas Pileggi, che vede la luce nel 1990 e facente parte della brillante trilogia della mafia del regista italo-americano insieme agli altri due capolavori Mean streets(1973) e Casinò(1995).
Il film narra la vicenda di Henry Hill (Ray Liotta), italo-irlandese cresciuto a Brooklyn che sogna di diventare un gangster. Il sogno diventa realtà, ma Henry sarà destinato a perdere tutto e ad abbandonare la vita dei bravi ragazzi. Utilizzando un puntiglioso stile documentaristico, Scorsese racconta la malavita organizzata con impassibile occhio da antropologo, dirigendo una ventina di personaggi [...] Vai alla recensione »
Il più comune (e in molti casi l'unico) a affascinante film sulla mafia in coppia al capolavoro del 1972 di Francis Ford Coppola "Il padrino", i quali si presentano come un'istituzione guidata da un antica tradizione di virtù come onore, lealtà e solidarietà. Martin Scorsese,moviemaker Italoamericano, registrò la propria visione "terra-terra [...] Vai alla recensione »
Questo film ha tutte le componenti importanti per essere un capolavoro: Regia,attori,storia.Partiamo della regia, con uno Scorsese magistrale che mette sul piatto una pellicola incalzante ed estremamente veloce.I fatti si susseguono in modo spasmotico senza pause noisose,i pensieri in sottofondo del protagonista(Ray Liotta)immedesimano lo spettatore col film.
La parabola di Henry Hill (Ray Liotta), gangster americano di origine irlandese, che entra sin da giovane nell'orbita della mafia di origine siciliana. Dai primi lavoretti per il boss della zona alla collaborazione con i malviventi più rispettati della città fino all'"affrancamento" per seguire nuove piste d'arricchimento nel business della cocaina.
Una delle migliori opere di Martin Scorsese, “Quei bravi ragazzi” è promotore di un nuovo tipo di raccontare la mafia italoamericana, senza la solennità del Padrino e senza l'ascesa al potere di “Scarface” e il combattimento tra legalità e malavita degli “Intoccabili”. E' raccontata in un modo abbastanza semplice e documentaristico, [...] Vai alla recensione »
FILM ANNI 90 E TRA I PIU' BELLI MAI REALIZZATI SIA PER IL GENERE ,CHE IN ASSOLUTO ,GRANDE , M.SCORSESE,..............BRAVISSIMO LIOTTA , OTTIMO DE NIRO . MAGISTRALE PESCI..............OTTIMISSIMO SORVINO NELLA PARTE DEL BOSS A CAPO DELLA FAMIGLIA.....OTTIMI ANCHE I COMPRIMARI, L' OSCAR A J.PESCI E' POCO NE MERITAVA ALMENO ALTRI E 2 SIA PER LA REGIA CHE PER IL FILM.
"Quei Bravi Ragazzi" è un autentico capolavoro, uno dei migliori gangster movie mai fatto, anzi forse il miglior gangster movie degli anni novanta. Diretto con maestria da Martin Scorsese, e il montaggio veloce e curato della geniale Thelma Shoonmaker non permette allo spettatore un attimo di tregua (e sarà così anche in Casinò e The Departed). Le interpretazioni sono tutte fantastiche: Ray Liotta [...] Vai alla recensione »
Hanry Hill (Ray Liotta) è un ragazzo italo-irlandese nato e cresciuto a brooklin dove sin da piccolo inizia a frequentare i " bravi ragazzi " della zona : entra nel giro cominciando a lavorare presso la stazione dei taxi gestita dal Tudi Cicero , fratello di Polie (Paul Sorvino) che è il boss di tutto il quartiere . Dopo la gavetta e i primi arresti Hanry inizia a lavorare direttamente per Polie, [...] Vai alla recensione »
Uno dei film sulla mafia più belli di sempre. Il cast è stellare ,strepitosa la complicità e la bravura del trio dei nostri eroi cattivi : De Niro ,Joe Pesci e Ray Liotta. Sopratutto quest'ultimo sfoggia un'interpretazione fantastica ,a mio modesto parere ,la migliore della sua carriera. Il film non racconta solamente scene di violenza ,sparatorie , prepotenze,che [...] Vai alla recensione »
Trent'anni di vita nella mafia del "pentito" Henry Hill (Liotta, straordinario). Radiografia dell'universo mafioso italo-americano, visto dal basso, da chi non sarà mai "Padrino". A differenza dei classici film gangster, non vengono soltanto raccontate le "imprese" criminali dei mafiosi, ma soprattutto la vita quotidiana di questi ultimi (pranzi, feste, [...] Vai alla recensione »
Certamente il maggior film di sempre sulla mafia al fianco del Padrino, in fondo ne è la faccia complementare: entrambi hanno il merito di indagare il fenomeno dall'interno, ma dove nel film di Coppola si ha la grande saga drammatica, qui ritroviamo uno sguardo analitico e quasi 'scientifico', una indagine fenomenologica. Il racconto del film è svolto da un pentito suo malgrado, [...] Vai alla recensione »
Non e'certo un"documentaio", "Goodfellas"(Martin Scorsese, dal romanzo di Nicholas Pilegtgi, sceneggiato per il cienmma dallo stesso Pileggi con la collaborazione del regista, 1990), ma documenta la progressiva intridozuine di un ragazzo di orgini italo-irlandesi(I "peggiori", i piu'inclini, per motivazioni economiche e di volonta'di raggiungewre il successo, [...] Vai alla recensione »
Questa pellicola può essere considerata quella che meglio di tutti ha saputo cogliere l'eredità lasciata dal Padrino. Nello stesso anno in cui usciva la terza parte della saga, distaccata dai primi due capitoli non solo per una questione temporale, ma anche qualitativa.Ma Goodfellas non cerca di scimmiottare quel film leggendario, bensì, lancia un proprio taglio.
I romanzi criminali sono i soggetti perfetti per Scorsese, poi quando ha Robert De Niro a disposizione esce il filmone. Scorsese è nato a Little Italy, conosce perfettamente il mondo della malavita italiana a New York ed è bravissimo a raccontarla. Il suo concorrente Francis Ford Coppola ha una mano diversa, e si vede; ritmi più tradizionali e per certi profili meno irriverenti [...] Vai alla recensione »
"Che io mi ricordi, ho sempre voluto fare il gangster. Per me fare il gangster è sempre stato meglio che fare il Presidente degli Stati Uniti." Tra violenze e omertà si sviluppa “Goodfellas”, opera tra le più acclamate di Martin Scorsese e punta di diamante del genere dei “gangster movies”.
Probabilmente non il film più bello di Scorsese (ma indubbiamente tra i primissimi), ma è una pellicola che indubbiamente ha fatto scuola e che forse definisce meglio l'universo del regista italo-americano. Oltre ad essere magistralmente scritto è magistralmente interpretato da un cast di attori di primo livello e ognuno di loro in ottima forma. Rispetto ad altri illustri precedenti film di gangster [...] Vai alla recensione »
Pietra miliare,cult,capolavoro.....non saprei come altro descrivere questo film,indubbiamente uno dei migliori film di Scorsese.Gangster-Movie e Black-comedy sono perfettamente bilanciati,creando un mix coinvolgente fin da subito,e che con il passare dei minuti diventa sempre più coinvolgente,avvicente ed entusiasmante.perchè ti rendi conto che sei davanti a quello che più si avvicina [...] Vai alla recensione »
Questo film della mafia tratto da una storia vera che martin scorsese non ha fatto una prospettiva sempre come gli altri film di mafia no martin ha preso da un ragazzo che si chiama Henry Hill che fa dei servizi di Un boss della mafia paul cicero poi lui incontra james conway che lo interpreta robert de niro E poi quell’ altro personaggio che [...] Vai alla recensione »
ragazzi qst film è un capolavoro......straordinario cn recitazioni straordinarie...Bravo Scorsese
Uno dei film piu belli nel genere imperdibile...
un film grandissimo e mitico,scorsese e sempre un grande,de niro e liotta sono bravi ma qui il più grande e joe pesci che vince l' oscar e porta via la scena al grande de niro. film grandissimo racconta quei anni di mafia e nessuno meglio di scorsese poteva far questo film. capolavoro
il capolavoro di scorsese meraviglioso film sui gangster de niro magistrale liotta bravissimo grade pesci un film poco considerato film, regia ,attori ,ecc.tanti oscar scorsese 1 oscar e veramente poco il piu grade regista vivente.
Trent’anni di vita nella mafia visti attraverso il disincantato sguardo del boss Henry Hill (Liotta), tra rapine, traffico di droga, amicizie e tradimenti, omicidi e ogni sorta d’orrore e crudeltà, ma anche feste, banchetti, donne, amanti, mogli e figli. Dal romanzo di Nicholas Pileggi Il delitto paga bene, Scorsese ha tratto uno dei suoi film più riusciti: anche sceneggiator [...] Vai alla recensione »
Mentre scrivo sono passati più di 20 anni dall'uscita del film. Scorsese e Coppola penso siano ormai investiti dalla storia come i maestri del genere. Difficile non usare parole superlative per commentare il film, anche nei suoi aspetti più banali. Vorrei sottolineare come la sua visione renda bene il distacco ( oltre al compiacimento, il cinismo, il disprezzo per la gente [...] Vai alla recensione »
Senza alcun dubbio questo film è per me è il capolavoro assoluto del gangster movie e non solo.Dopo oltre venti anni anni rimane modernissimo sotto ogni aspetto, è girato con una tecnica sopraffina che solo Scorsese e pochissimi altri hanno.La sequenza con sottofondo Layla (piano exit) che va dai bambini che mentre giocano scoprono i coniugi assasinati nella pink Cadillac al [...] Vai alla recensione »
Andrò subito al sodo: Martin Scorsese non ha fatto mai film brutti, o almeno secondo me. I film di Scorsese hanno sempre qualcosa che si salva dentro: la sua regia superlativa, il montaggio della bravissima Showmaker, le interpretazioni. Considero Goodfellas il miglior film di Scorsese negli anni '90 (i due che seguono sono Casinò e Cape Fear). E' un gangster movie mai noioso, che scorre veloce e non [...] Vai alla recensione »
Questo film brilla di luce propria. Iconico, innovativo e tradizionale allo stesso tempo. Avvolgente. In altre parole : Scorsese.
Il film narra le vicende un pò romanzate del criminale poi pentito Henry Hill attorno al quale si sviluppa una storia mafiosa rappresentata con lo stile e il talento di Martin Scorsese che vanta un cast di fuori classe nel quale emerge imperiosamente uno strepitoso Joe Pesci che non a caso vince l'oscar nel 91, il racconto è articolato in maniera credibile, poco poetico e più [...] Vai alla recensione »
senza dubbio il miglior film di mafia mai realizzato, in questo film funziona tutto scenografia cast regia e colonna sonora vanno davvero bene in piu' la partecipazione di NICHOLAS PILEGGI non fa' che migliorare ancora la qualita' del film
Francamente non si capisce questo ennesimo tentativo di rendere simpatici i delinquenti al pubblico. Qua Scorsese manco si sforza a renderli simpatici in alcun modo, tra l'altro: sono una manica di prepotenti, traditori, privi di ogni scrupolo e morale, che fottono gli amici, e in sostanza affascinanti quanto un secchio di vermi. Ray Liotta con quei cazzo di occhi verde bottiglia che fa le sue [...] Vai alla recensione »
Senza alcun dubbio questo film è per me è il capolavoro assoluto del gangster movie e non solo.Dopo oltre venti anni anni rimane modernissimo sotto ogni aspetto, è girato con una tecnica sopraffina che solo Scorsese e pochissimi altri hanno.La sequenza con sottofondo Layla (piano exit) che va dai bambini che mentre giocano scoprono i coniugi assasinati nella pink Cadillac al [...] Vai alla recensione »
quei bravi ragazzi è molto più di un film: è un vortice di parole musica violenza inarrestabile che trascina lo spettatore senza fargli riprendere fiato. Personaggi indimenticabili, dialoghi precisi ed efficaci, scene di sangue secche e sconvolgenti concorrono a rendere quest'opera uno dei più straordinari ritratti della malavita di tutti i tempi.
Ottimo film di scorsese,ottimi interpreti ma comunque resta nettamente inferiore a C'era una volta in america,Il Padrino(trilogia) o Carlito's Way. Non capisco come Il Padrino(1972)possa aver ricevuto solamente un Oscar in meno de Quei bravi ragazzi,Al Pacino non l'ha ricevuto neanche per un capitolo del Padrino e a Joe Pesci(????)viene assegnato per Godfellas; a volte sono particolari anche le assegnazio [...] Vai alla recensione »
Sono dei criminali, certo ma hanno tutto l'aspetto di bravi ragazzi: amano gli anziani genitori, non fanno mancare nulla a mogli e numerosa prole (trovando il tempo beninteso, per qualche scappatella con l'amante), rispettano con scrupolo tutte le tradizioni. Sul "lavoro» sono ferrei: gestiscono i traffici loschi del quartiere con estrema precisione, e chi sgarra non ha nemmeno il tempo di pentirsene. [...] Vai alla recensione »
Cose note, ma che esempio straordinario di maestria cinematografica: il ritmo, lo stile sono entusiasmanti, Scorsese non è mai stato tanto bravo nel raccontare una storia allo stato puro, arrivando a comunicare insieme i meccanismi della memoria, l’inquietudine perenne dei suoi mafiosi, il crescere della tensione sino all’arresto del protagonista. Seguendo dal 1955 al 1980 la carriera mafiosa di Ray [...] Vai alla recensione »
Chi sta bussando alla mia porta? (1965-69), Mean Streets (1973), Italianamerican (1974), Toro scatenato (1980), e ora Goodfellas: ecco le tappe del cinema "italoamericano" di Martin Scorsese. L'ultima parla di mafia, o meglio della malavita che sta ai margini della mafia vera, quella delle grandi famiglie, quella che il cinema ha raccontato in film come Il padrino (Francis Ford Coppola, 1972 e 1974) [...] Vai alla recensione »
i “goodfellas”, i bravi ragazzi mafiosi a cui Martin Scorsese dedica il suo quattordicesimo film, si chiamano anche, tra loro, “wiseguys”, dritti. E Wiseguys: Life in a Mafia Family (Il delitto paga bene) si intitola il libro-inchiesta del giornalista Nicholas Pileggi a cui Scorsese si è ispirato, chiamandolo a collaborare alla sceneggiatura (e il titolo è stato cambiato perché esisteva già una non [...] Vai alla recensione »