Potevo dire l'estro.
La fantasia.
La creatività.
Un'ispirazione.
Che l'avevo visto in sogno.
Il verduraio.
E' stato il verduraio.
Meglio, il suo garzone.
Con l'apparecchio ai denti e gli occhi che mi sorridono sempre.
Che mi guarda e mi sussurra tante frasi in arabo che fingo di non capire ;)
Mi ha ascoltato tante volte implorare il suo padrone.
Una scatola di quelle rose stupende.
Qui sono una rarità.
Cibo degno di un sultano.
Difficult, difficult.
Difficile, dice.
E se c'è un posto dove difficile è sinonimo di impossibile, è questo.
Il ragazzo è triste, giovedì scorso.
Deve andar via, comincia l'università in un'altra città.
Gli dispiace non vedermi più.
Ed io sempre a dire che non capisco nulla.
Passasse un mutawa, un poliziotto religioso, e lo sentisse lo metterebbe subito in galera.
Ed anche me, di sicuro.
Tira fuori una scatola di polistirolo da sotto il bancone.
Gift, balbetta, e deve aver cercato la parola in inglese apposta per l'occasione.
Non ci credo.
Sono bellissime.
Non c'è stato verso di pagare.
Lui ride e gli brillano gli occhi e l'apparecchio ai denti, tanto il padrone non c'è.
Volevo dargli una mancia.
Impossibile.
Lo ringrazio nella sua lingua.
Mi fa l'occhiolino.
Lo sciroppo di rose tutto merito suo.
E lo strudel che si ispira ad un baklava, pure ;)
La pasta di Mari-Lasagnapazza è stata scrigno perfetto per i pistacchi e le spezie: ha un sapore neutro che li esalta alla perfezione. Lo sciroppo di rose è essenziale, dato che il ripieno è volutamente non troppo dolce.
Non sa di saponetta, nè di fiori, e per assurdo non è nemmeno stucchevole: sa quasi di fragole, a detta dell'augusto consorte. Non sostituitelo con prodotti che trovate in commercio perchè sarebbe completamente diverso.
E con questo strudel arabeggiante partecipo all'MTChallenge di Febbraio
STRUDEL DI PISTACCHI ALLO SCIROPPO DI ROSE
per la sfoglia
150 g di farina
100 ml di acqua
un cucchiaio di olio extravergine
un pizzico di sale
per il ripieno
300 g di pistacchi non tostati e non salati
mezzo cucchiaino scarso di cardamomo
un pizzico di chiodi di garofano in polvere
100 g di zucchero di canna
poco burro fuso
per lo sciroppo di rose
130 g di petali di rose ad uso alimentare (quindi non trattati)
il succo ed i semi di un grosso limone
500 g di zucchero semolato
750 ml di acqua
poco zenzero fresco grattugiato
Preparare innanzitutto lo sciroppo che va realizzato con due giorni di anticipo: cominciare mettendo i petali in una ciotola di vetro insieme a 200 g di zucchero.
Con le dita strofinare i petali con lo zucchero, quindi coprire con pellicola e lasciare 12 ore in frigo.
Il giorno successivo mettere in un pentolino i rimanenti 300 g di zucchero, l'acqua, il succo di limone insieme ai semi e un cucchiaino circa di zenzero fresco grattugiato..
Appena il tutto bolle unire i petali insieme allo zucchero ed al liquido che si sarà formato.
Appena riprende il bollore abbassare un po' il fuoco in modo che il tutto frema e cuocere per 35 minuti, quindi spegnere e far raffreddare completamente.
Passare il tutto da un colino a maglie fitte pressando bene i petali.
Mettere lo sciroppo in frigo.
Preparare la sfoglia impastando la farina con l'olio, il sale ed unendo man mano l'acqua ben scaldata ma non bollente. Ottenuto un impasto morbido ma non troppo appiccicoso avvolgerlo nella pellicola e farlo riposare una mezz'ora.
Preparare quindi il ripieno tritando grossolanamente i pistacchi (ho usato la mezzaluna) e mescolandoli in una ciotola con lo zucchero e le spezie.
Assemblare il dolce stendendo la pasta molto sottile su un canovaccio o una tovaglia di lino o cotone infarinato, come spiegato da Mari.
Spennellare la pasta leggermente prima con il burro fuso, quindi spolverizzarla con un velo di zucchero di canna. Distribuire uniformemente i pistacchi quindi arrotolare, chiudendo anche i lati in modo da sigillare il ripieno.
Far intiepidire quindi servire a fette accompagnando con lo sciroppo di rose.
NOTE
- il dolce si conserva perfettamente per quattro/cinque giorni, coperto con carta alluminio.
- lo sciroppo di rose NON è l'acqua di rose che trovate comunemente in vendita: questo ha una consistenza sciropposa, appunto, ed un sapore molto delicato. Se non avete i petali sostituitelo con uno sciroppo di zucchero e succo di limone.
Sono sicuro che queste sono le emozioni che ti porterai sempre dietro. Gesti che ti fanno pensare che le cose possono e devono cambiare e migliorare.
RispondiEliminaRicetta dai bellissimi profumi e sapori.
Fabio
Rose che si trasformano in uno sciroppo profumato di fragole.. sembra una poesia! come è poetico il gesto del garzone che ti ha fatto dono di quella scatolina, il che mi fa pensare che la generosità e la gentilezza che in quei paesi spesso sono malcelati dietro un bigotto senso del dovere non sono del tutto andati perduti.. :)
RispondiEliminaSoltanto al primo colpo d'occhi te ne innamori... non oso immaginare come sara un morso!!!! Ma tu fai innamorare tutti!!!!!
RispondiEliminaTesoro mi regali questa ricetta per il contest??E' davvero troppo invitante questo strudel e con lo sciroppo di rose..l'adoro!!Bacioni
RispondiEliminaUna vera contaminazione di stili!
RispondiEliminaSei avanti, Stefania!
Che meraviglioso regalo!
RispondiEliminamhhh mi hai fatto venir fame...che golosa ricetta!
RispondiEliminaMa con una ricetta così e un racconto del genere, che speranze abbiamo noi comuni mortali???
RispondiEliminaQuello del ragazzo è stato un bellissimo gesto, davvero!
RispondiEliminaImmagino l'emozione :)
Complimenti per lo strudel, particolare, ma sicuramente buonissimo!
Che dolce il garzone ^_^
RispondiEliminae che bellissime rose è riuscito a procurarti, hanno davvero un colore meraviglioso.
Non riesco neanche a immaginare il sapore finale di questo strudel, ma sono sicura che sia delizioso. Sembra di sentire il profumo di rose da qui
che bei colori!!!!!!!!
RispondiEliminaChe dolce questo ragazzo! Proprio carino a farti questo omaggio, spero che gli andrà bene all'università. Ovviamente complimenti a te per il bel risultato ottenuto con questo strudel! :)
RispondiEliminaMi chiedevo chi per primo avrebbe scelto di regalare al proprio strudel i profumi, i sapori, l'eleganza sottile ed intensa dell'oriente.
RispondiEliminaDomanda stupidina......tu, ovviamente!:))))))
dolcissima la storia del garzone! eh, sei davvero pericolosa, allora! :-D
RispondiEliminae poi conquisti anche con i tuoi piatti, uno strudel eccezionale, esotico e profumato, da mille e una notte, azzeccatissimo!!! bacione
lo strudel e' una favola e certe volte le persone riescono a stupirci positivamente:)
RispondiEliminauno strudel golosissimo.. i pistacchi e poi il tocco dello sciroppo.. da provare!!
RispondiEliminabuon lunedi
Vale
Ho sempre adorato il Baklava che compro spesso in una pizzeria da asporto egiziana che ho vicino a casa. Sono carini, mi sorridono sempre, ogni tanto prendo anche un'altro dolce (credo sia il Konafa)ed allora i sorrisi raddoppiano.
RispondiEliminaIl tuo strudel è fantastico. Aspetterò la stagione delle rose per copiartelo.... semprechè non affoghino prima, visto che qui al Nord Italia le piogge non smettono.
Baci Stefania e buona giornata.
Nora
Meraviglioso strudel, e strepitoso accompagnamento!
RispondiEliminaAllora aspettiamo il ritorno del garzone....chissà cosa porterà in dono!! ;-)
ma che meraviglia! le foto delle rose sono una poesia! si può fare con qualsiasi tipo di rose? devono essere appena fiorite o possono essere già abbastanza aperte?un abbraccio, grazie!
RispondiEliminaAnche abbastanza aperte, l'importante è che non siano trattate :)
Eliminache carino il garzone del verdumaio !
RispondiEliminadelizioso il dolce :)
buona settima !
Alice
che splendida preparazione!
RispondiEliminaquello sciroppo di rose sarei proprio curiosa di assaggiarlo!
ciao
elisa
Le dichiarazioni non richieste sono sempre imbarazzanti (ne so qualcosa XD), ma credo che questa sia la più poetica che si possa immaginare. Si meritava davvero un sorrisone dei tuoi! In bocca al lupo per la sua università, perlomeno uno che ci va!
RispondiEliminaLo sciroppo di rose, se vero come questo, è una poesia (oddio quanto zucchero). Che poi saranno rose olandesi? Siriane? Chissà. Cucina globale.. foto da sogno.
Dovrebbe essere egiziane, poi chissà...:)
EliminaQuesta ricetta è così orientale che per il tempo della sua lettura ho viaggiato come non mi capiva da tempo, perciò grazie Stefy per lo strudel e per il viaggio ;-)
RispondiEliminaDolcissimo il garzone del negozio.
RispondiEliminaUn regalo fatto sfidando la polizia religiosa ed il proprietario in quella determinata zona del mondo ha un valore incredibile.
Il dolce è uno spettacolo...peccato che dovrò aspettare la primavera per "rubare" i petali delle rose della mia mamma (...sshhh...ma non dirglielo).
Non vedo l'ora di provare.
che cosa romantica Stefania, avrei voluto essere di fronte a quel soriso apparecchiato, perchè, diciamocelo chiaro, chi non sarebbe stato lusingato da un trattamento così, di sincera ammirazione?
RispondiEliminaQuell'esplosione di pistacchi... oddio come ne vorrei una fettina.
Ho una grappa alle rose comprata in croazia che sarebbe degno accompagnamento di questo strudel da urlo.
Questo strudel è poesia allo stato puro, grazie!!
RispondiEliminaparticolare e poetico questo strudel, come il ragazzo con l'apparecchio, ma che meraviglia una persona così! I pistacchi ci potrei morire e soffocare dentro, felice!
RispondiEliminaPer me hai già vinto.
RispondiEliminaSe il cibo è anche emozione, il tuo strudel ne è inzuppato. Mi è piaciuto da matti leggerti, soprattutto perché tra quelle persone si nasconde anche la speranza e la delicatezza di un gesto.
Bravissima Stefy, più del solito.
Ragazzo adorabile, ma non credo sia così difficile innamorarsi di te. Quelle rose sono una poesia in scatola, ed il tuo baklastrudel assolutamente irresistibile. Un abbinamento così solo a te poteva balenare nella mente. Troppo bello, davvero.
RispondiEliminaUn bacione, Pat
Che tenero questo ragazze e complimenti per la ricetta!
RispondiEliminaChe storia meravigliosa, se chiudo gli occhi mi sembra di vedervi...
RispondiEliminaLo strudel è favoloso. Visto che non sono esperta, con quali rose bisogna preparare lo sciroppo?
Rose chiare, come queste, e soprattutto non trattate :) ciao!
EliminaChe carino il garzone innamorato con l'apparecchio ai denti mi fa troppa tenerezza!!! Questo strudel particolare e' molto invitante sono curiosissima di sapere che sapore ha! Buona settimana ;))
RispondiEliminaStefy che belle foto romantiche e che carino il garzone innamorato, ma sono d'accordo con Patty non penso difficile perdere la testa per te ;-)
RispondiEliminaQuesto strudel dal sapore orientale è bellissimo e fa tanto American Beauty <3
Che meraviglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaChe bello!!! Tanta tenerezza anche per il post!
RispondiEliminaChe tenerezza! Se lo merita tutto questo post dedicato, il garzone :)
RispondiEliminaChe incanto <3
RispondiEliminae che tenero il garzone :')
E' strepitoso questo strudel. Ho una cena sabato dove mi cimenterò con lasagne ai pistacchi, burrata speck ... se proponessi anche il tuo dolce sarei super in tema :-D
RispondiEliminaSono in estasi. Davvero. Super bravissima
tesoro,tu fai strage di cuori e di pance,viste che mi ingolosisci di continuo!!!
RispondiEliminaLo sciroppo di rose è una tradizione della mia famiglia. Lo faceva la mia bisnonna, e la nonna e la mamma, e forse non altrettanto degnamente ci provo anche io!
RispondiEliminaPer questo il tuo strudel non può che conquistarmi, con quel ripieno di pistacchi che io adoro!
Non servono all' "araba più famosa del web" i miei complimenti, visti quanti ne riceve normalmente... ma io te li faccio ugualmente, e dal cuore.
Ciao, Vale
porca paletta che spettacolo!! lo sciroppo di rose viene largamente utilizzato nella cucina araba e tu lo hai sublimato!
RispondiEliminaUn regalo di cuore, dolce e amorevole. E tu lo regali a noi che ne possiamo immaginare il profumo e il sapore, meraviglioso Araba. Sul serio, tutto quanto. A presto
RispondiEliminaDopo l'esperienza con l'acqua di rose, posso immaginare il profumo di quello sciroppo... inebriante ;) E con i pistacchi ci sta a meraviglia!
RispondiEliminaBellissima idea, Stefania
non si vede, ma ho la bocca aperta, waoo che meraviglia per gli occhi e che goduria per il palato.
RispondiEliminaMi hai incantato.
Un abbraccio.
Mai regalare fiori ad una foodblogger!! :D
RispondiEliminaSCherzo, trovo che il ragazzo dai denti ingabbiati sia stato molto gentile, ma tu come sempre sai rendere i profumi e i colori di una terra a noi così lontana e tanto difficile da comprendere, in manieraincredibile.
Dirti brava è poco :)
Ma che storia romantica! Come ha commentato l'augusto consorte?
RispondiEliminaStoria tenerissima, ricetta perfetta! =)
RispondiEliminaO_O ma che spettacolo, sei sempre avanti <3 <3 <3
RispondiEliminaRicorda davvero una baklava, di quelle buone, dolci ma non stucchevoli.
RispondiEliminawoh!questo è un regalo molto prezioso!!e il tuo strudel e' veramente una poesia, la foto in alto ...bella davvero!
RispondiEliminaChe storia dolce e che strudel speciale!!!
RispondiEliminaTutto merito del garzone del verduraio, dici? Lui ci ha sicuramente messo del suo e quelle rose sono meravigliose, ma che dire di quel profumatissimo sciroppo di rose? Viene una gran voglia di replicarlo, e questo magnifico strudel è solo la scusa. Pistacchi, spezie e il profumo di rosa... un sogno.
RispondiEliminaGrazie Stefania!!! (...e meno male che il ragazzotto inizia l'università altrove! ^_^ )
Questa bella storia romantica andrebbe premiata con la vittoria, lui ha vinto con la tenerezza e te che l'hai saputa trasformare in uno strudel delicato e dolce. In un mondo così maschilista, un gesto così delicato verso una donna è da apprezzare 2 volte.
RispondiEliminaio adoro i pistacchi, mi piace molto l'idea dello sciroppo di rose, questo strudel diventa uno scrigno prezioso e profumatissimo, un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaMa che tenero!!! Questi sono i regali più belli e graditi perché fatti veramente col cuore, che sia di un innamorato o di un amico.
RispondiEliminaQuelle rose sono una poesia racchiusa in una scatola, pura meraviglia!
E meraviglioso è il tuo strudel. Complimenti!
Gnammy!! io amo i pistacchi <3
RispondiEliminaComplimenti, questo dolce è meraviglioso!
RispondiEliminaChe bella questa storia, Stefania. Commovente, se pensiamo a tutto il contorno.
RispondiEliminaMi immagino il ragazzo che pur di farti questo dono ha rischiato e fatto l'impossibile...
E la sua gioia il momento in cui te lo ha potuto dare...
Tutto bello! :))))
che meraviglia, di sapori e consistenze e profumi. E che tenerezza, pensa, essere frutto di tale adorazione...
RispondiEliminaChe dolce questo ragazzo Stefania!!!! E che rarità da quelle parti!!!!! Ha avuto un pensiero magnifico. Questo dolce è straordinario, particolare e buonissimo io amo i pistacchi!! Ciao mia cara.
RispondiEliminaArrivo da te grazie a Federica e sei una bellissima scoperta! Mi trovi tra i tuoi nuovi follower! A presto!
RispondiEliminaqui si trovano sempre ricette speciali stefania
RispondiEliminasempre degli abbinamenti particolari che fanno sognare ....io ancor di più essendo allergica , complimenti come sempre
Una ricetta davvero esemplare.. i pistacchi sono uno dei miei punti deboli, e posso solo immaginare cosa sia l'abbinamento con lo sciroppo di rose, merito di un regalo veramente incantevole :)
RispondiEliminaMa che dolce elegante e femminile! Proprio come te... <3
RispondiEliminaMolto originale!
RispondiEliminaChe bello! Adoro i pistacchi e lo sciroppo l ' ho preparato la scorsa estate con le mie rose anche se io non ho aggiunto lo zenzero. Chissà se mi impegno riesco a prepararlo nel wekend. P.s. le rose più usate in molti preparati commerciali provengono dal Marocco, ma andranno benissimo le profumatissime " rose inglesi ".
RispondiEliminaMarilena giardiniepasticcini
Carissima Stefania, comincio subito con il dirti la verità... ma che ci importa che sia stato il verduraio, anzi, il suo garzone, ad ispirarti? Che poi il bellissimo regalo di cui ti ha omaggiato non toglie nulla alla fantasia e all'ispirazione che comunque ci devono essere state per farti sfornare una tale meraviglia, che appena l'ho vista mi è apparsa come fosse una visione, con quei pistacchi così verdi e quella rosellina adagiata accanto. Mi piace tantissimo l'idea che hai avuto di preparare il ripieno con solo i pistacchi, non cadendo nella tentazione di riempirlo con altri ingredienti che non fossero semplicemente un po' di zucchero, giustamente non troppo, e le spezie. Perchè in questo modo sei riuscita a creare un matrimonio perfetto con lo sciroppo di rose (che già solo per la dettagliata spiegazione su come prepararlo meriteresti un premio), con la sua dolcezza e il suo profumo. Una ricetta eccezionale che fa del classico e vecchio strudel un qualcosa che non si era mai visto prima. Bravissima!
RispondiEliminaGrazie mille di cuore per questa tua proposta.
Mari
Grazie a te, Mari. Senza il tuo strudel non esisterebbe questo mio, e forse le rose sarebbero state candite invece di diventare sciroppo, chissà.
EliminaUn bacione!
questa è ispirazione araba pura, pistacchio e sciroppo di rose mi fai tornare indietro le papille, gli arabi sono capaci di gesti generosi a volte che ti lasciano senza fiato un bel gesto
RispondiEliminamettere uno sciroppo di rose in una ricetta che ha fra i giudici una genovese, significa assicurarsi il suo voto. Perchè noi siamo gli eredi della confetteria araba, gli unici che l'abbiano saputa preservare e mantenere inalterata, utilizzando le tecniche di secoli fa- le stesse che vedo qui, che usava mia nonna e che mi stringono il cuore. A Genova, lo sciroppo di rose è come il té per gli inglesi: cura tutto :-) "Un pitinin de sciopu de rose ca-a-du", un po' di sciroppo di rose caldo, per mia nonna e le sue sorelle era la panacea universale. E poi c'è lo strudel baklava, che è un ritorno alle origini di questo dolce e l'ennesimo colpo al cuore per la sottoscritta (credo che la baklavà sia il mio dolce preferito, e quella al pistacchio di più). Insomma, di tutti gli strudel che sto vedendo in questi giorni, questo è "il mio", quello che mi preparerei di continuo e che mi farebbe sentire a casa. E non per niente, c'è una storia di sentimenti, dietro... e comunque, un sorriso con l'apparecchio te lo faccio pure io! Bello, bello, bellissimo!
RispondiEliminaSono incantata dalla ricetta e dalla poesia!
RispondiEliminauna storia bellissima, commovente, per uno strudel che mi lascia senza parole.
RispondiEliminapistacchi, zucchero, rose.
la riprova che mai come in cucina less in more.
Ma se nell' impasto della sfoglia ci metto un cucchiaino d'acqua di rose rischio di avere un effetto saponetta?...
RispondiEliminaC'è già lo sciroppo di rose, meglio non esagerare...
EliminaOk... anche se ero tentata.
RispondiEliminaUn'altra cosa: per carenza di petali di rose ho dovuto riproporzionare tutti gli ingredienti (circa a un terzo) è ho ottenuto 212 ml di sciroppo: può bastare per tutto lo strudel o rischia di rimanere a secco? Nel caso ne preparo un altro po' con solo zucchero e limone
Si, meglio se ne fai un altro po'....
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