Goliardic Poetry

Ripropone il volume edito nel 1996 in tiratura limitata con la ristampa filologica e inte-grale di quattro Codici della goliardia italiana: Codex Juris Goliardici (Ro-ma), Codice Morandini (Padova), Sta-tuta Goliardica (Bologna), Codex Go.Dex. Come extra, completa l'edizione l'Authenthica «Habita» ovvero il “Privilegium Scholasticum Friderici I”, ovvero il primo decreto emesso a protezione degli studiosi nel 1158 (traduzione italiana con originale latino a fronte), e, prendendo lo spunto da un volumetto americano del 1899 di Dana Carlton Munro, che raccoglie alcuni documenti medioevali sullo Studio di Parigi, proponiamo i testi originali latini, recuperati dal Chartularium Universitatis Parisiensis, con la traduzione e alcune note (riprese da Munro)
Antologia a cura di Umberto ‘Kociss’ Volpini.
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A., 2020 – 144 pp. : ill.]

Ao longo do período conhecido como Idade Média vemos uma serie de manifestações culturais que tomam forma nos diferentes ambientes medievais, em especial a cidade e a corte. No ambiente efervescente da cidade, o surgimento das primeiras universidades atrai toda uma sorte de estudantes, e um grupo em especial, os Goliardos, chamam a atenção por serem clérigos estudantes, que vagam entre os maiores centros urbanos da Cristandade e levam uma vida boêmia e alegre, cantando canções sobre suas experiências de vida, que mais tarde foram cristalizadas no manuscrito hoje conhecido como Carmina Burana, datado do século XIII. Este trabalho irá focar na “lírica goliárdica” presente no Carmina Burana, em especial a lírica tabernária, traçando suas especificidades e tentando perceber as relações humanas e experiências de vida desses estudantes boêmios e sua percepção da sociedade que os cercava através de suas canções.

Los poetas goliardos del siglo XII es una obra en la que se recogen, en texto latino y traducción al español, los poemas satírico-morales de Walter de Chatillon, Pedro de Blois, Felipe el Canciller, el Archipoeta, Hugo Primas de Orleáns, y los poemas 1-55 (satírico-morales) y 187-228 (de taberna y dados) de los Carmina Burana.
Se analizan la condición de poetas de todos ellos: a través del libro se podrán conocer el espíritu y la elegancia de estos textos; sus conocimientos clásicos y bíblicos: son poetas universitarios, instruidos y cultos; su relación con las situaciones eclesiástica y política del momento;
el carácter de su sátira; y la poética de sus producciones.

Presenta Lo Studente di Padova di Arnaldo Fusinato, con le illustrazioni di Pietro Paoletti, dalla prima edizione, e una selezione di quelle di Osvaldo Monti, dall'edizione illustrata successiva. Viene anche riportata la polemica scoppiata sul “Caffè Pedrocchi”, in seguito alla pubblicazione del poema e la versione altisonante de Lo Studente di Padova di Augusto Zagnoni che vi si contrappone. A chiusura un'altra composizione del Fusinato, Il laureato, dedicata alla laurea del fratello… e ancora il Giusti, Boccaccio, Bandello e il Faust di Goethe, e l'immancabile studente!
Antologia a cura di Umberto ‘Kociss’ Volpini.
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A. 2020 – 176 pp. : ill.]

Addio Giovinezza, entrambi i testi, sia della  commedia di Sandro Camasio e Nino Oxilia che dell'Opera Comica in 3 Atti di Alessandro De Stefani con musiche di Giuseppe Pietri, con note di varia curiosità cine-tele-music-teatral-biografiche. In appendice le varie versioni della quasi omonima canzone, da “Il Commiato” a “Giovinezza”, all'Inno trionfale del P.N.F. e "Bohème, Scapigliatura, Goliardia", estratto della tesi di Pippo ‘SatanAsso’ Mazzarino.
Antologia a cura di Umberto ‘Kociss’ Volpini.
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A. 2020 – 192 pp. : ill.]

Un ventennio di vita e teatro goliardico torinese nell''autobiografia di Ovidio Borgondo detto "CAVUR", Torino 1921 - 1942, a cura di Marco Albera.
Questa è la tesi di laurea di un appassionato goliarda, cultore e collezionista di materiali studenteschi e teatrali che ha raccolto per mezzo secolo.
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A. 2021 – 320 pp. : ill.]

The paper investigates the use of motifs from Early Irish Voyage Literature in the Kildare Poems, written in Ireland in the mid-14th century. The study identifies potential Irish literary motifs, particularly those connected to the Otherworld as seen in early Irish voyage literature. However, the motifs are unusually explicit in their sexual imagery and may be understood as satirical. It is suggested that the exaggerated presentation of motifs from early Irish voyage  literature points to a cultural distance of the author towards a culture he was well familiar with.

El Archipoeta de Colonia es quizás uno de los más conocidos de los poetas goliardos medievales. En el presente trabajo se pretende analizar la figura de los mismos, desde sus orígenes, pasando por su desarrollo y su caída en desgracia para después analizar la propia figura del Archipoeta.

The literary topic of love seafaring (navigium amoris) can be defined as the identification or comparison between love and seafaring. As a topic, it first appeared in Classical literature and included a set of six motifs: double quality of Aphrodite-Venus, comparison of sexual relationship to sailing or rowing, comparison of woman and/or love to sea, the love tempest, arrival to harbour and votive offerings. From this classical origin, the topic spread during Late Antiquity and the Middle Ages, and it was creatively elaborated on, both by polygenesis and by tradition. This paper surveys the reception of the love seafaring topic in goliardic poetry; its function and the classical sources are examined from a comparative point of view. The three main thematic lines of goliardic poetry are the  satirical-moral criticism, exaltation of love and the convivial invitation. The topic of love seafaring contributed as a core element to the building of amatory goliardic poetry. As a result, goliardic poetry was a relevant way to transmit the topic among later poets.

A rose-coloured vision of the Middle Ages in western Europe portrays it as the ideal Christian era. However, in addition to the serious religious divisions, heresies and sectarian movements like the Waldesians and the Cathars, we now know that there were unbelievers during the Middle Ages, who doubted or openly called into question the basic premises of all religion. These go from popular unbelief which, in rural areas, had very deep roots, to the intellectual scepticism of certain theologias who expressed their ideas in hypothetical form, via the Goliards' taproom godlessness. This is relatively unknown territory, which is only now coming to light, but which is certainly one of the sources of modern agnosticism.

Celebrato poeta dell’Alexandreis, grande epos in esametri latini sulle gesta di Alessandro Magno, Gualtiero di Châtillon fu per i suoi contemporanei anche l’illustre magister autore di popolari ritmi goliardici: i moduli – composizioni religiose, canzoni d’amore e lunghe satire morali – di cui per oltre un secolo riecheggiò la Francia intera. Una straordinaria produzione lirica, ricomposta solo nell’arco dell’ultimo secolo grazie a un lavoro di expertise che non può dirsi ancora concluso.
Presentati per la prima volta nella traduzione italiana a fronte e con il supporto di un commento che ne illustra motivi, fonti e chiavi di lettura, i testi raccolti in questa antologia propongono una selezione rappresentativa per temi e per generi della poesia di Gualtiero. All’erotismo delle brevi canzoni amorose, così lontane nel loro carattere insieme aurorale ed erudito dalle astrazioni della coeva lirica cortese, si mescolano la violenza della denuncia morale, l’enfasi visionaria delle allegorie, dei quadri apocalittici e infernali, e un’irresistibile verve ironica: gli strumenti affilati della satira con i quali l’autore stigmatizza i vizi e le figure grottesche di un’epoca segnata dallo scisma, dalla corruzione del potere, dalla crisi degli intellettuali in miseria. Un distillato della più grande stagione goliardica, di quella poesia dei clerici vagantes che risuona ancora oggi con voce irriverente e potente.

Introduzione, revisione critica dei testi, traduzione e commento a cura di Speranza Cerullo.

Riedizione di un classico del 1896, scritto qa Francesco Cavazza, con la completa topografia dello studio bolognese dagli inizi fino al XIX secolo, le varie scuole, qualche pettegolezzo e una minuzia d’informazioni sulla vita e lo studio degli scolari e dei maestri in secoli di vita; , riproposte anche le relative illustrazioni e mappe.
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A. 2020 – 224 pp. : ill.]

Este artículo trata un personaje no muy conocido en la literatura española: el goliardo. La presente investigación intenta descubrir si los goliardos existieron en el Siglo de Oro español, pese a que Juan Ruiz es el único ejemplo claro de un goliardo en la literatura castellana. Tras un rápido repaso a la historia de los goliardos, este articulo desarrolla un análisis de diversos textos del Siglo de Oro español que, junto a los estudios desarrollados por conocidos autores, prueban que los goliardos evolucionaron en la literatura para cambiar sus papeles como autores al de personajes. Esto implica que, aunque la literatura goliárdica desapareció, ellos todavía sobrevivieron en textos que pertenecían a otros géneros, y que todavía se les puede hallar con facilidad en la literatura producida en el Siglo de Oro.

Manuale scholarium. Impressum in nobili Argentina per Martinum Flach, [Heidelberg] 1481. Testo latino del più antico manuale di istruzione studentesco, con a fronte la prima traduzione italiana di un classico plurisecolare (la 1.a edizione è del 1481!), commenti e note ripresi dalla classica edizione inglese Cantabrigiense del Seybolt, ampliati con i testi latini da Statutenbücher con molti nuovi articoli e regolamenti, oltre alla bolla di Fondazione dell’Università di Heidelberg.
In appendice Orationes duae, De ritu et modo depositionis beanorum. Sive…, incisioni in rame (Strasburgo 1680)
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A. 2020 – 160 pp. : ill.]

La prima traduzione italiana del classico di Wilhelm Meyer-Förster, la novella Karl Heinrich (1898), poi revisionata nella commedia Alt Heidelberg (1902), in seguito musicata da Sigmund Romberg, con i versi di Dorothy Donnelly come The Student Prince (1924), con un'appendice di informazioni cinematografiche sulle varie versioni de Il principe Studente. Completano il volume le illustrazioni originali di Adolf Wald.
[Lo Scaffale di Abelardo, Padova: Edizioni A.C.C.A. 2020 – 144 pp. : ill.]

There seems to be no comprehensive overview of Spanish burlesque literature in English or in Spanish since Kenneth R. Scholberg’s two books, Sátira e invectiva en la España medieval  and  Algunos aspectos de la sátira en el siglo XVI. Spanish titles tend to be absent from general studies like Simon Dentith’s “Parody in the Ancient and Medieval Worlds”(39-54) or Laura Kendrick’s “Medieval Satire”. This last only mentions the Latin Tractatus Garciae, which may or may not have been written in Castile.

The silence about the rather extensive corpus of Iberian burlesque poetry points out the difficulty that Hispano-medievalists and early modernists have with general studies. While excellent, these are biased toward the English or French traditions. In spite of this state of affairs, the present issue of La corónica reveals that Hispano-medievalists have written and continue to write a lot about the burlesque.

Mit dem Begriff „Hochmittelalter“ verbindet sich ein Zeitraum etwa vom 11. bis 13. Jahrhundert. Lange als Blütezeit des deutschen Mittelalters aufgefasst, schien diese Epoche in den vergangenen Jahren zunehmend aus dem Blickfeld der Forschung gerückt zu sein. Dabei handelt es sich jedoch um eine Annahme, die nach zwei Bochumer Nachwuchstagungen aus den Jahren 2016 und 2017, deren Beiträge nun im Rahmen dieses Bandes zusammengeführt werden konnten, zurückgewiesen werden kann. Vielmehr eröffnet sich ein breites Spektrum unterschiedlicher Methoden, Perspektiven und Herangehensweisen für einen neuen Blick auf eine bekannte Teilepoche.

Resumen: El tópico literario de la Travesía del amor (navigium amoris) puede definirse como la asimilación figurada entre navegación y sentimiento amoroso. Surgió en la literatura clásica y consta de un conjunto de seis submotivos: doble faceta de Afrodita-Venus, la relación sexual comparada con el acto de navegar o remar, comparación de la mujer o del amor con el mar, la tempestad del amor, la arribada a puerto y la ofrenda votiva. A partir de ese origen clásico, el tópico se difundió en la Antigüedad tardía y durante la Edad Media, tanto de forma directa como indirecta, y conoció un desarrollo creativo, tanto por poligénesis como por tradición. En este trabajo rastreamos la presencia del motivo de la Travesía del amor en la poesía latina del género goliárdico, estudiamos los submotivos que se documentan en este corpus medieval, e indicamos, en su caso, las fuentes clásicas. Los tres grandes temas de esta poesía eran el satírico-moral, el amoroso y el convival-tabernario. El * Agradecemos la concienzuda revisión crítica de los dos evaluadores anónimos. tópico clásico de la Travesía de amor contribuye sustancialmente a configurar la temática amorosa de este género medieval. Y, como consecuencia, la poesía goliárdica constituyó un eslabón significativo en la transmisión y difusión del tópico. Palabras clave: Tópico; travesía; amor; poesía goliárdica; navigium amoris.

Resumen: El tópico literario de la Travesía del amor (navigium amoris) puede definirse como la asimilación figurada entre navegación y sentimiento amoroso. Surgió en la literatura clásica y consta de un conjunto de seis submotivos: doble faceta de Afrodita-Venus, la relación sexual comparada con el acto de navegar o remar, comparación de la mujer o del amor con el mar, la tempestad del amor, la arribada a puerto y la ofrenda votiva. A partir de ese origen clásico, el tópico se difundió en la Antigüedad tardía y durante la Edad Media, tanto de forma directa como indirecta, y conoció un desarrollo creativo, tanto por poligénesis como por tradición. En este trabajo rastreamos la presencia del motivo de la Travesía del amor en la poesía latina del género goliárdico, estudiamos los submotivos que se documentan en este corpus medieval, e indicamos, en su caso, las fuentes clásicas. Los tres grandes temas de esta poesía eran el satírico-moral, el amoroso y el convival-tabernario. El * Agradecemos la concienzuda revisión crítica de los dos evaluadores anónimos. tópico clásico de la Travesía de amor contribuye sustancialmente a configurar la temática amorosa de este género medieval. Y, como consecuencia, la poesía goliárdica constituyó un eslabón significativo en la transmisión y difusión del tópico. Palabras clave: Tópico; travesía; amor; poesía goliárdica; navigium amoris.

Les satires misogynes sont courantes au Moyen Âge, au point de constituer un genre littéraire à part, particulièrement prisé des clercs dans les milieux scolaires et universitaires. Le 'De coniuge non ducenda' est un texte anonyme du début du XIII e siècle qui fait partie de ces poèmes humoristiques courants aux XIII e-XV e siècles visant à détourner les clercs du mariage et des dangers que représente la femme.