Ex Voto

Storie dipinte : gli ex voto di Dino Buzzati / Roberta Coglitore. -Palermo : Edizioni di passaggio, 2012. (Le flâneur/tascabile) ISBN 978-88-97298-16-8 I. Buzzati, Dino . I *miracoli di Val Morel. 759.5 CDD-22 SBN Pal0253795 CIP -Biblioteca centrale della Regione siciliana "Alberto Bombace" Nessuna parte di questo volume può essere copiata, trasmessa o memorizzata, con qualunque mezzo (elettronico, meccanico o in fotocopia), senza l'autorizzazione scritta dell'Editore. Roberta Coglitore STORIE DIPINTE gli ex voto di dino buzzati a R. Indice Introduzione Capitolo primo Strategie iconotestuali Capitolo secondo Forme miste Opere doppie Arti compensative Capitolo terzo Una storia miracolosa Dispositivi Ex voto Parodia e pastiche Bibliografia Indice dei nomi 11 23 43 59 64 87 93 102 125 157 169 11

The story of Zanzanù is symbolically the history of the birth of  outlaw imagine in early modern age. Zanzanù firstly became a 'bandit' because he received a banishment penalty owing to the killing of a member of a rival family. But then, unable to establish a peace with his enemies, he couldn't return to his village and he followed a vengeance for his father killing. Survived to several ambushes of his enemies and of bounty killers who chased him, he soon entered the  dimension of myth until he died the 17th of august 1617 in a bloody battle which lasted a full day.

Sulla storia della chiesa e dell'annesso convento, qui forzatamente riassunta, si vedano più in dettaglio METZ / FADELLI 2005-2006, anche per la documentazione archivistica e per la vasta -ma non sempre attendibile -bibliografia precedente, alla quale ben poco si è aggiunto negli ultimi anni.

Wolfgang Wüst, Wallfahrer und Wallfahrten in der Kritik der Aufklärung -- Beispiele aus Süddeutschland, in: Bulletin der Polnischen Historischen Mission/ Biuletyn Polskiej Misji Historycznej 10 (2015) Toruń 2015, S. 63–93.

Nr. 2  PDF-Eingabe

Dopo i gravissimi danni causati dal sisma del maggio 2012, il Gruppo Studi Bassa Modenese ha voluto fermare sulle pagine dei tre volumi dedicati alla chiese sanfeliciane - di cui questo è il terzo - la nobile storia e i valori d'arte di questi edifici sacri, in questo caso per tramandarne la memoria del passato. La chiesa di San Giuseppe o del Molino a San Felice, infatti, è andata completamente distrutta. Accoglieva in particolare la pala della Madonna col Bambino e san Giuseppe in gloria con i santi Geminiano e Lorenzo, ex voto per la cessazione della peste del 1630.
(per gentile concessione del Gruppo Studi Bassa Modenese)

IT: Per secoli ritenuti semplici espressioni della devozione popolare, gli ex voto dipinti
presenti su territorio nazionale sono stati riscoperti e giustamente rivalutati, anche come rilevanti testimonianze storico-artistiche, soltanto dalla seconda metà del Novecento, nonostante l’Italia, fra Trecento e Cinquecento, sia stata il luogo di definizione di questo genere votivo, consolidatosi nel clima della religiosità controriformata e giunto alla sua massima diffusione a partire dal Settecento. Gli ex voto sono stati dunque oggetto di una nuova attenzione, capace di comprenderne il peculiare linguaggio figurativo, che sintetizza in scene di efficace semplicità lo scampato pericolo e la riconoscenza dei devoti, a prescindere dal registro pittorico utilizzato, sia esso aulico ed elevato o più popolare e naïf; attenzione testimoniata anche dal successo della definizione di “Cappella Sistina dei poveri”, coniata per la sterminata produzione di tali immagini dallo storico dell’arte Federico Zeri, in un memorabile articolo apparso su “La Stampa”, e ripresa in innumerevoli altre occasioni. Anche a Sassuolo, in provincia di Modena, presso la chiesa di San Francesco in Rocca, è custodita un’importante raccolta votiva, composta da ben 51 dipinti databili tra il XVII e il XX secolo; e poiché questi ex voto non erano mai stati esposti al pubblico, il Festivalfilosofia, l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di Modena e Reggio Emilia, che ha pure messo a disposizione le suggestive sale dell’Appartamento dei Giganti nel Palazzo Ducale di Sassuolo, hanno deciso di promuovere questa mostra, resa possibile dalla cortese disponibilità dell’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso e della Parrocchia di San Giorgio Martire.

Mexico City’s popular shrines in public spaces often are constructed with certain architectural forms inspired by the New Basilica of  Guadalupe, these objects prove the decantation of the “cult” forms  and language from the top towards the popular clases, due to powerful devotion to the Virgin of Guadalupe.

1 Questo contributo è stato elaborato durante il corso di Perfezionamento alla Scuola Archeologica Italiana di Atene (borsa 'Prof. Elena Rossi'). Al personale della Scuola va il mio più sincero ringraziamento per aver reso il mio soggiorno ateniese piacevole e proficuo. A Milena Melfi, a tutti i colleghi della SAIA, nonché ai referees anonimi sono debitrice di preziosi suggerimenti. Resto l'unica responsabile delle opinioni qui espresse. 2 PAUS. V, 22, 2-4. 3 ECKSTEIN 1969, 16-18; MALLWITZ 1972, 245. Il donario non è stato correttamente localizzato da SCOTT 2010, 182 .1, che confonde l'ex voto degli Achei con quello degli Apolloniati. 4 La localizzazione dell'Hippodamion all'interno del santuario di Olimpia è stata lungamente controversa (MADDOLI -SALADINO 1995, 321). In un altro passo Pausania lo colloca presso la porta processionale, vicino al Leonideion, cioè nel settore sud-occidentale dell'Altis (PAUS. VI, 20, 7). Il ritrovamento nei pressi del bouleuterion di alcuni blocchi in situ, identificati con i resti del monumento degli Apolloniati, ha chiarito la questione. ECKSTEIN 1969, 15-22; CASTIGLIONI 2003, 868-871; BUMKE 2004, 173; BARRINGER 2009. 5 I resti trovati in situ consistono in sette blocchi calcarei pertinenti alla base del monumento, sopra sono posizionati sei blocchi di marmo pario sui quali sono visibili gli attacchi per le statue di bronzo (BARRINGER 2009, 232 ). Il di-ametro totale della base doveva essere all'incirca di 13 m (BARRINGER 2009, 234). 6 L'associazione Teti-Hemera non trova riscontri nell'arte greca. Zeus, Teti e Eos sono invece un soggetto piuttosto comune: Weis, s.v. 'Eos' (LIMC III/1 (1986), 781; LIMC III/2, 580, n° 296). Cabanes (CABANES 1993, 145-153; CA-BANES 2002, 61-66) e Malkin (MALKIN 2001, 191-194) danno quindi giustamente per scontato che la seconda divinità femminile al fianco di Zeus sia Eos, e non Hemera, tanto più che la coppia di eroi, Achille, figlio di Teti, e Memnone, figlio di Eos, posta alle due estremità della base circolare, richiama quella centrale, con implicito rimando alla coppia delle madri. Bisogna inoltre ricordare che Eos è, secondo il mito, la sorella di Elios, dio venerato ad Apollonia (HDT. IX, 93; LAMBOLEY 2005, 16). È dunque possibile che la personificazione dell'aurora (Eos) sia stata in realtà scambiata da Pausania con quella del giorno (Hemera). 7 Dove non specificato le traduzioni italiane in virgolettato sono di MADDOLI -SALADINO 1995. 8 PAUS. V, 22, 3: καὶ δὴ καὶ ἐλεγεῖον γράµµασίν ἐστιν ἀρχαίοις ὑπὸ τοῦ Διὸς τοῖς ποσί -L'ammodernamento fonetico è comprovato da un frammento dell'iscrizione rinvenuto negli scavi del 1950 . Sul testo epigrafico, Nel libro quinto della Periegesi, Pausania fornisce una dettagliata descrizione delle statue dell'anathema degli Apolloniati a Olimpia 2 , i cui resti sono stati individuati nell'angolo N-W del bouleuterion 3 nell'area del recinto sacro a Ippodamia 4 . Si tratta di una base semicircolare in pietra conchilifera, aperta verso N, verso il tempio di Zeus, sulla quale si ergeva un gruppo statuario composto da tredici elementi bronzei 5 . Pausania lo descrive con Zeus, Teti ed Hemera (in realtà Eos) 6 , al centro della base "in atto di supplicare Zeus a favore dei loro figli" 7 . Alle due estremità dell'esedra vi erano Achille e Memnone secondo uno σχῆµα ἀντιτεταγµένων. Pausania afferma che vi erano anche altre statue "che si contrappongono l'una all'altra nello stesso modo, un barbaro a un greco -ἀνθεστήκασι δὲ καὶ ἄλλος ἄλλῳ κατὰ τὰ αὐτά, ἀνὴρ βάρβαρος ἀνδρὶ Ἕλληνι -: Odisseo a Eleno, poiché costoro più di ogni altro conseguirono fama di astuzia nei rispettivi eserciti, Alessandro a Menelao per l'odio di antica data, Enea a Diomede, Deifobo ad Aiace Telamonio". Ai piedi della statua di Zeus era incisa un'iscrizione in distici elegiaci riprodotta dal Periegeta che ne ha riadattato i "caratteri arcaici" secondo le norme fonetiche dei suoi tempi 8 : µνάµατ' Ἀπολλονίας ἀ[νακείµεθα, τὰν ἐνὶ πόντοι] [Ἰ]ονίοι Φοῖβος ϝοίκι[σ' ἀκερσεκόµας], [οἳ γ]ᾶ̣ [ς τέ]ρ̣ µ̣ α̣ θ̣ ' [ἑλόντες Ἀβαντίδος ἐνθάδε ταῦτα] [ἔστασαν σὺν θεοῖς ἐκ Θρονίου δεκάταν].

In advance of the future extension of the "technopole" and the construction of a service station in the district of Magny-Cours, the undertaking of two evaluations covering 15 hectares and 4 hectares, respectively, has revealed dense occupation of the site from the Neolithic period to the Middle Ages. The most important remains are associated with the Roman period and belong to a complex endowed with public buildings including several temples in an organised arrangement. This paper, preliminary to a larger study that will report on the whole of the site, is concerned specifically with the results obtained in a waterlogged area comprised within a zone that was excluded from the rescue excavations. Located near the cult buildings, this area was found to contain a deposit of ex-votos belonging to the beginning of the Roman era.

In advance of the future extension of the "technopole" and the construction of a service station in the district of Magny-Cours, the undertaking of two evaluations covering 15 hectares and 4 hectares, respectively, has revealed dense occupation of the site from the Neolithic period to the Middle Ages. The most important remains are associated with the Roman period and belong to a complex endowed with public buildings including several temples in an organised arrangement. This paper, preliminary to a larger study that will report on the whole of the site, is concerned specifically with the results obtained in a waterlogged area comprised within a zone that was excluded from the rescue excavations. Located near the cult buildings, this area was found to contain a deposit of ex-votos belonging to the beginning of the Roman era.

Sommario.
I Santi ed il Mare, il sacro e il profano: uno scorcio decisamente umano legato presumibilmente alla spedizione di Garibaldi in Sicilia, che coinvolse due feluche augustane, prese dalla tempesta nello stretto di Messina, il cui equipaggio si salvò  per il  miracoloso intervento della Madonna Stella Maris. Il tutto dedotto e sintetizzato per due piccoli quadri giacenti nella chiesa dell’Annunziata di Augusta.

Testo scritto insieme a Nello Pane, dedicato agli ex-voto pittorici marinari custoditi nella Cripta della Basilica di Sant'Antonino Abate, patrono di Sorrento (Napoli). Il libricino è stato pubblicato dal Centro Studi "Don Luigi Sturzo" di Sorrento e dalle Edizioni Sireon in occasione della festività del 14 febbraio 2015.

In this study results of two underwater excavations in the Eastern Mediterranean, namely in the vicinity of Shavei Zyyon (Linder 1973:182-187) and Tyre (Seco-Alvarez 2011:79-94) where a hoard of clay figurines dating to the Persian Period and associated with Phoenician are dealt with. There may be other hoards, although they are represented by examples sold and bought by private collectors and museums or have, so far, not been published. Both hoards have been associated with possible wrecks, although in both cases, no signs of the wrecks were located. We propose yet another consideration of the hoards which are not associated with shipwrecks, namely a practice of mariners’ ex-voto.

Presso i depositi del Museo Gregorino Etrusco si conserva un oggetto di terracotta appartenente alla collezione Astarita, caratterizzato da una particolare forma discoide e da una serie di elementi figurati sulla superficie di uno dei due lati. Questo oggetto è confrontabile con altri provenienti da alcuni siti della Magna Grecia (abitato, area sacra, santuario) e con un esemplare inedito proveniente dall'area sacra del Fondo Patturelli di Capua. Si tratta di oggetti per i quali non è stata data un'interpretazione univoca e pertanto sono stati denominati anche in maniera diversa (dischi sacri, orfici, magici, mistici, fittili). Da una ricognizione sistematica dell'edito e dall'analisi dei dati relativi ai contesti di rinvenimento, nonchè dalle caratteristiche specifiche dei manufatti e dei simboli rappresentati sulla loro superficie si opta per la definizione di disco sacro, ritenendo questi manufatti utilizzati nell'ambito di rituali ed infine deposti come ex voto.

... Legends, Festival, Art, Archaelogy, cuyo editor de arte es Jean Charlot, se publica de manera bilingüe en 1925 un artículo de Rivera, intitulado en español “Los retablos. ... México: Museo Franz Mayer / Artes de México: 32-53. ... ROJAS GARCIDUEÑAS, José, 1954. ...

In advance of the future extension of the "technopole" and the construction of a service station in the district of Magny-Cours, the undertaking of two evaluations covering 15 hectares and 4 hectares, respectively, has revealed dense occupation of the site from the Neolithic period to the Middle Ages. The most important remains are associated with the Roman period and belong to a complex endowed with public buildings including several temples in an organised arrangement. This paper, preliminary to a larger study that will report on the whole of the site, is concerned specifically with the results obtained in a waterlogged area comprised within a zone that was excluded from the rescue excavations. Located near the cult buildings, this area was found to contain a deposit of ex-votos belonging to the beginning of the Roman era.

Dans l’Antiquité grecque, les fidèles se rendaient dans les sanctuaires des divinités afin de leur demander quelque chose ou bien de les remercier pour un vœu accompli. Les offrandes faites par cet acte de piété diffèrent selon les dieux car chacun d’entre eux a une sphère d’activité spécifique.

Déméter, déesse de l’agriculture, de la civilisation et de la nature domestiquée, s’occupe également des femmes à différents stades de leur vie, notamment lorsqu’elles sont nymphai et gynai, c’est-à-dire sur le point de se marier et ensuite, d’avoir leur premier enfant.

L’étude des offrandes animales faites à Déméter montre qu’une espèce en particulier lui est dédiée : le porc. Outre les figurines en terre cuite retrouvées dans les sanctuaires où Déméter porte l’épiclèse de Thesmophoros, d’autres sources aident à renforcer cette relation privilégiée, comme la littérature antique, l’épigraphie et l’archéozoologie. L’apport de ces différentes informations a permis de comprendre la signification de cette offrande de figurine en terre cuite en forme de porc : le souhait, le remerciement ou encore la commémoration.

... El ara leonesa de Diana (CLE, 1526): constitución literaria y dimensión ritual. Autores: AlbertoMontaner Frutos; Localización: Emblemata: Revista aragonesa de emblemática, ISSN 1137-1056, Nº 7, 2001 , págs. 9-78. Fundación Dialnet. Acceso de usuarios registrados. ...