Bernardino Zaganelli

"About the archbishop Rinaldo Graziani OFM and the iconography of the Immaculate Conception in Romagna. A patron for the two Zaganelli, between disputes and reforms of his time".

The contribute delineates the figure of the franciscan theologian Rinaldo Graziani (Archbishop of Ragusa, now Dubrovnik) as the promoter of heated debate regarding Immaculate Conception in Romagna, widespread through many altarpieces. Infact the most ancient altarpiece, painted by Francesco and Bernardino Zaganelli, shows the high mystical content within the pages of the first books printed dear to the order. Graziani was elected general minister under Pope Julius II, a spiritual reformer close to the well-known Cardinal Grimani. This can justify the preference of Order for Cotignola' s artists as well as certain  nordic peculiarities of theirs.

Il contributo delinea la figura del teologo francescano Rinaldo Graziani (Arcivescovo di Ragusa, l'attuale Dubrovnik) quale promotore dell'acceso dibattito immacolista in Romagna, diffuso attraverso le pale d'altare. Ne emerge che la più antica pala, di Francesco e Bernardino Zaganelli, trova spiegazione dell'alto contenuto mistico fra le pagine dei primi libri a stampa cari all'Ordine. Il Graziani, eletto ministro generale sotto il pontificato di Giulio II, riformista spiritualmente vicino al noto cardinale veneziano Domenico Grimani, può giustificare anche la preferenza dell'Ordine per i pittori di Cotignola e certe loro peculiarità di matrice nordica.

Nel processo svoltosi a Venezia per la beatificazione di Caterina da Siena (1411-1416), il domenicano Caffarini, che nella città aveva allestito uno scriptorium, durante la sua deposizione riferisce della massiccia presenza di immagini cateriniane, specificando che "ordinatum fuit per quemdam devotum eiusdem precipuum, ut ymago ipsius virginis etiam ystorialiter de facili multiplicabilis depingeretur in cartis" 1 . Considerando che il Caffarini aveva come scopo principale affermare quanto il culto della senese fosse sviluppato, e non il fatto che la diffusione della sua immagine, come di altri santi, risultasse pratica di devozione ormai comune da tempo (che anzi è cosa che riferisce come ovvia), è logico supporre che nella Serenissima fosse già attiva, allora, un'imprenditoria specializzata nella produzione xilografica depinta, capace di soddisfare tali richieste in loco, ma anche nelle regioni * Il presente lavoro, come più oltre ribadito, deve essere considerato solo come un primo, parziale, approccio a un tema che, per complessità e ampiezza, la scrivente intende approfondire in un successivo contributo. 1 L. Bianchi, Il carattere dottrinale della santità di Caterina da Siena nell'iconografia del primo Quattrocento, in Atti del Congresso Internazionale di studi cateriniani, Siena -Roma 1980, p.592; si veda anche D. Giunta, L'immagine di S. Caterina da Siena dagli ultimi decenni del Trecento ai giorni nostri in L.

Tra la fine del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento Pietro Perugino ha ricoperto un ruolo di primaria importanza, rivelandosi uno dei pittori più influenti e innovatori della sua epoca. Anche nel ducato di Milano la sua fortuna è stata enorme, venendo in primo luogo determinata dalla presenza sul territorio di due capolavori del maestro: la Madonna con il Bambino tra i Santi Agostino e Giovanni evangelista nella chiesa di Sant'Agostino a Cremona (Fig. 138) e il polittico nella Certosa di Pavia (Fig. 139).

PICTRIX 9 contains not only reproductions (as Parts 3, 5, and 7) but also a monographic essay about Antonio Pirri. The most innovative proposal made here denies the homogeneity of Pavia triptych, stating that together with Bernardino a number of collaborators are active, including Francesco, Pirri and generic pupils. The essay treats also some related anonymous artists (e.g. Maestro della Pala Saibene, Maestro Pseudo Pirri, Maestro della Conversazione Walters). For the last name, relationship with Pirri is indirect, but they might have frequented together Zaganelli studio. 04/07/2017: a patch in rel. 2.0.1 corrects a mistake about 1505 pala in Brera.

on sono mai le figure umane ad attrarmi di primo acchito nella pittura sacra del Rinascimento: sono i gesti delle mani, piuttosto; sono, ancor di più, gli emblemi e i simboli; è, infine, il paesaggio che tutto contiene come una nicchia paradisiaca, che avvolge ogni cosa con la convinzione che il mondo celeste si sia fatto prossimo all'idillio visivo di un orizzonte agreste quotidiano.

Notizie letterarie, ed istoriche intorno agli uomini illustri dell 'Accademia Fiorentina. Parte prima, Firenze 1700, pp. 318-321; A.M. Salvini, Prose toscane, Firenze 1715, pp. 18 s.; M. Lastri, Elogio di F. R., in Elogi degli uomini illustri toscani, IV, Lucca 1774, pp. 401-405; Bibliografia storico-ragionata della Toscana o sia catalogo degli scrittori che hanno illustrata la storia delle città, luoghi, e persone della medesima raccolto dal sacerdote Domenico Moreni.Catalogo degli Accademici della Crusca, a cura di S. Parodi, Firenze 1983, ad nomen; L. Mascalchi, La Muletta. Vicende costruttive e percorsi di vita quotidiana, in Vivere a Pitti. Una reggia dai Medici ai Savoia, a cura di S. Bertelli -R. Pasta, Firenze 2003, pp. 199 s. ALFONSO MIRTO RONDINELLI, Niccolò. -Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario del Ravennate e attivo tra la fine del Quattrocento e il primo decennio del secolo successivo prima a Venezia e poi in Romagna.