Archivi ecclesiastici

I l 13 gennaio dell'anno 1579 il collegio cardinalizio della Fabbrica di San Pietro decretò di predisporre l'Archivio della Fabbrica della basilica del Principe degli Apostoli, per potervi conservare le scritture dell'istituzione 1 . Il decreto assegnava il controllo dell'Archivio all'economo che, nella lettera patente di nomina, riceveva il doppio titolo di economo e archivista (della Fabbrica). L'incarico prevedeva l'amministrazione del cantiere e delle proprietà dell'istituzione: per questo, la raccolta dei documenti e la loro consultazione sarebbero state finalizzate a eliminare i disordini e a dirimere cause, liti e controversie. Dell'Archivio della Fabbrica di San Pietro (da ora AFSP 2 ) fu dunque definita essenzialmente la funzione giuridica, dal momento che i documenti ivi custoditi avrebbero potuto essere utili in campo legale per una dimostrazione autentica dei privilegi e delle facoltà della Fabbrica. E a questa funzione sarà legata la vita dell'Archivio, dai suoi riordinamenti ai suoi spostamenti, per almeno i primi tre secoli di vita. Soltanto nell'Ottocento gli verrà riconosciuto anche un compito culturale, compito che oggi si affianca al suo scopo primario come parte sostanziale della Fabbrica di San Pietro: testimonianza secolare del cantiere petriano, l'Archivio è uno strumento necessario per garantire la vita stessa della Basilica.

Il repertorio bibliografico si suddivide in quattro sezioni: I. Diocesi di Sansepolcro; II. località;  III. Santi venerati in Diocesi; IV. Personaggi legati alla Diocesi di Sansepolcro o alla vita religiosa cittadina. Lo strumento intende offrire un primo orientamento di base per l'avvio di ricerche sulla storia della Diocesi o su singole località o personalità. Vengono indicati anche gli studi a carattere storico-religioso sul periodo precedente alla costituzione della Diocesi (1520).

In assenza di un inventario archivistico, l'elenco di consistenza del materiale degli anni 1490-1975 permette di orientarsi per una ricerca nel ricco archivio del Capitolo della Basilica Cattedrale di San Giovanni Evangelista in Sansepolcro. L'archivio è molto conosciuto fra gli storici dell'arte per la presenza in esso di documentazione relativa alle opere d'arte conservate nella basilica, tra cui l'"Ascensione" di Pietro Perugino e il notissimo "Volto Santo".

La presente pubblicazione è il risultato di un percorso formativo promosso dall'Archivio Storico Diocesano di Palermo che ha per obiettivo la formazione di soggetti capaci di leggere e trascrivere documenti di età moderna. In questa sede si propone l'edizione di una giuliana universale o repertorio d'atti manoscritto del XVIII secolo proveniente dall'archivio dell'arciconfraternita di San Nicolò lo Reale. Il testo è introdotto da un inedito di Antonio Mongitore che riferisce la storia di questa arciconfraternita, la più antica aggregazione laicale di Palermo.