Premessa
Feedburner è un servizio essenziale per i blogger. Permette, infatti, di spingere i contenuti verso gli
aggregatori (lettori di feed) che, ormai, stanno diventando uno degli strumenti più utilizzati per
leggere il web in modalità push, senza doversi collegare ai siti o ai blog sottoscritti.
Questa mini-guida è l’aggregazione di una serie di articoli che ho scritto, durante il 2007, sul mio
blog: http://webeconoscenza.blogspot.com
La guida
Feedburner è un servizio per la pubblicazione e l'ottimizzazione degli RSS (Really Simple
Syndication) per la cui storia, struttura e standard rimando ad una lettura approfondita su Wikipedia.
Il successo di questa piattaforma acquistata da Google proprio nel 2007 (precisamente a Giugno) è
dovuto alla enorme fidelizzazione con gli utenti che ha portato Feedburner a diventare lo standard
di fatto per l'erogazione dei servizi di feed RSS.
FeedBurner è una vera e propria piattaforma di servizi per la gestione, manutenzione,
ottimizzazione e presentazione di feed. La sua determinante azione ci viene in aiuto quando
decidiamo di rendere disponibile un feed in modalità decisamente standard in modo che lettori di
feed (feed readers), aggregatori, siti web, widget e altri client siano in grado di leggere in modo
ottimale e sicuro il feed che intendiamo distribuire.
La videata principale del servizio è questa qui sotto. Da notare che il menu "languages", purtroppo,
non consente di accedere alla traduzione nella nostra lingua. Non sono a conoscenza, al momento,
di quali siano i piani di traduzione di Google.
Ovviamente è necessario registrarsi al servizio per poter usufruire di tutte le potenzialità. Quindi
bisogna cliccare sul menu "Register" per accedere alla schermata di profilazione.
Qui la prima sorpresa. Chi possiede un account di Gmail (o altri servizi Google) non viene
facilitato. Infatti, pur essendo Feedburner a tutti gli effetti un prodotto Google, il Single Sign On
non è stato ancora implementato.
Non mi dilungo sulla schermata di immissione dati, anche perchè senza l'immissione, e la
conseguente registrazione, non è possibile accedere alle funzionalità di Feedburner.
Ecco quindi, una volta terminato il processo di immissione dati, che Feedburner ci presenta la
maschera di prima accoglienza, pregandoci di inserire subito l'indirizzo del nostro feed da
"bruciare".
To burn (letteralmente bruciare) è un modo per enfatizzare il processo di ri-codifica del feed
originale.
Provando a tradurre l'invito scritto in rosso e il resto delle indicazioni: "Non ci sono dei feed
impostati sul tuo Feedburner. Forza, brucia il tuo feed ora! Inserendolo nel campo sottostante
l'indirizzo del tuo feed, ecc.". Attenzione che, da subito, Feedburner ci mette a disposizione un
opzione.
"Are you a podcaster?" Sei anche un distributore di audio o video via rete?
Lo vedremo meglio in seguito anche perchè questa scelta si può fare tranquillamente più avanti.
Procediamo quindi inserendo una sorgente. Io ho utilizzato il feed della home page di Repubblica.it:
http://www.repubblica.it/rss/homepage/rss2.0.xml
Ecco che Feedburner mi ri-processa il feed e mi da la risultante
Notare che due sono gli elementi fondamentali. La corretta validazione del titolo della sorgente
(primo indicatore di successo dell'operazione) e la proposta di un estensione personalizzabile. Posso
infatti attribuire al nuovo indirizzo l'estensione che segue: http://feeds.feedburner.com/ con un
suffisso più parlante. Ad esempio "homerepubblica" per farlo diventare quindi:
http://feeds.feedburner.com/homerepubblica
Attenzione, se l'operazione non va a buon fine, il problema sta nella sorgente che si vuol processare
che, probabilmente, non è strutturata in modalità ottimale.
Fatto questo non ci resta che attivare (attraverso il bottone "Activate Feed") il nuovo feed per
accedere a tutte le funzionalità.
La nuova videata ci darà la risultante e il successo finale dell'operazione
Siamo ora pronti a cliccare su Next (una buona lettura delle opzioni pubblicizzate non è comunque
male) per accedere al pannello di controllo.
Il pannello di controllo
E' necessario ricordare che, dal momento in cui abbiamo generato il nuovo feed, questo sarà
l'indirizzo ufficiale per sfruttare tutti i servizi offerti dalla piattaforma. L'indirizzo originale, servirà
solo come fonte a Feedburner, ma per i nostri scopi, non servirà più.
L'ottimizzazione, la pubblicizzazione e le altre funzionalità, saranno riferite al SOLO indirizzo
generato da Feedburner.
Eccoci, finalmente, al pannello di controllo principale.
Ho catturato, per comodità, la schermata con cui gestisco un paio di feed per dimostrare che
Feedburner è in grado di gestire molte sorgenti e aggregarle in un comodo pannello che ci consente
una facile gestione.
In questa schermata sono presenti due feed attivi e uno dismesso. Vedremo più avanti come
Feedburner gestisce anche il reindirizzamento quando si cambia host o dominio.
La videata mostra dunque un account disattivato, un accont base e un account pro. L'account pro è
quello seguito dall'etichetta blu "PRO". Vedremo la differenza man mano che proseguiamo nella
guida.
Cliccando sull'account (base) "2puntozeropertutti" entriamo nel pannello contestuale a quel feed.
Il pannello è abbastanza ricco e denso e ci mostra in evidenza con un diagramma a barre verticali
l'andamento delle sottoscrizioni al nostro feed nelle ultime settimane.
Analizziamo ora le varie funzionalità associate alla schermata principale:
Cliccando sul bottone del feed
avremo accesso all'indirizzo dello stesso e alla visualizzazione standard (in questo caso non ancora
ottimizzata) ma già potremo percepire il layout proposto ai lettori/client da Feedburner:
http://feeds.feedburner.com/2puntozeropertutti
Quindi una vera e propria ANTEPRIMA.
Cliccando invece sul bottone successivo avremo accesso al sito che genera il feed con la
formattazione web e il layout del sito o del blog.
Cliccando su "Edit feed details" potremo rivedere sia l l'origine del feed che il suo indirizzo attuale,
anche per poterne cambiare eventualmente il suffisso finale. Operazione che abbiamo già fatto
durante la creazione (burn dell'originale).
Il link "Delete feed" è abbastanza significativo e permette di cancellare il feed. Non preoccupatevi,
se ci cliccate sopra inavvertitamente vi verrà proposto un messaggio di conferma e vi verrà offerta
la possibilità di reindirizzare il vostro feed per 30 giorni.
Con questa simpatica opzione, Feedburner ci offre una scaletta così composta.
a) I primi 10 giorni gli utenti vedranno ancora il feed che abbiamo cancellato.
b) Dall'11 al 20° giorno gli utenti del feed cancellato verranno reinirizzati verso il secondo feed
della nostra lista: http://www.2puntozeropertutti.it/?feed=rss2
In questo caso è UTILISSIMO già preparare il feed del nuovo sito, o blog, dove ci siamo spostati
perchè sarà proprio Feedburner a lavorare per noi e a reindirizzare gli utenti proprio dove vogliamo.
b) Dal 21° giorno e fino al 30°, i nostri utenti riceveranno un breve messaggio nel loro client:
"This feed is no longer active. A new feed is located at
http://www.2puntozeropertutti.it/?feed=rss2."
Comodo no?
Il 31 giorno ci sarà, ovviamente un messaggio di errore HTTP!
Più avanti nella guida, eploreremo cosa appare cliccando quel link sul pannello di controllo:
See more about your subscribers .......un invito a curiosare da dove vengono, cosa fanno e come si
comportano i nostri utenti.
Statistiche
Ci eravamo lasciati con la pagina relativa alle statistiche e la curiosità che alcuni link
messi in evidenza da Feedburner possono suscitare.
Non so esattamente quale sia il sistema migliore per studiare e analizzare i log dei
propri visitatori. Molti sono gli strumenti analoghi a Feedburner per questo scopo:
LLOGG, Mybloglog e Google tanto per accennare a qualcuno di questi servizi
alternativi.
Non sono un esperto sugli algoritmi di analisi di log, per cui prendo per PARZIALMENTE
buono quello che vede Feedburner. Da quello che percepisco, però, Feedburnar
analizza in modo più dettagliato i log degli utenti che arrivano attraverso al lettura di
un feed rss, quindi non dobbiamo ritenere le sue statistiche esaustive per tutto il
traffico verso il nostro sito o blog.
Anche se i site visitors (quindi gli utenti unici del sito) che sto analizzando in questo
momento risultano essere 74 per Feedburner e 73 per LLOOGG. Quindi non ci si
discosta di molto anche sull'analisi di questo parametro che, ripeto, è diverso dal
numero dei lettori di feed.
Tornando ai lettori del nostro feed rss, Feedburner li divide in SUBSCRIBERS e
REACH. I primi sono una misura approsimativa sul numero di abbonati al nostro feed
analizzando l'IP dell'utente che lo ha richiesto nelle ultime 24 ore.
Il secondo è relativo al numero di utenti che hanno intrapreso un azione dopo aver
letto il feed. Di solito hanno cliccato su link dello stesso.
Ecco quindi che cliccando su "See more about your subscribers" appagheremo la
nostra curiosità con un diagramma a torta
e una lista abbastanza esaustiva sui vari client di lettura che hanno richiesto accesso
al nostro feed rss
A fianco di ogni tipologia di lettore vi è una freccettina blu che, se cliccata, fornisce
ulteriori informazioni relative alla tipologia del client visualizzato nella statistica.
Ovviamente il nostro sito o il nostro blog è una fonte inesauribile di elementi (items),
articoli o post come vogliamo chiamarli. Feedburner ci permette di avere accesso, oltre
che alle statistiche generali del feed appena presentate, anche a quelle dei singoli
items (articoli).
Il link che ci conduce a questa ulteriore analisi è "See more about your feed
items". Che ci propone, una volta cliccato, di analizzare le statistiche per singolo
articolo
Ma non è finita. Se la curiosità è tanta, e io sono un curioso di natura :-) Perchè non
approfondire cliccando sul titolo dell'articolo per vedere da quali client arrivano i
lettori?
Siamo solo all'inizio dell'esplorazione ma la possibilità di giocarci dentro è infinita.
Intanto cominciamo a cliccare su quella tendina "Show stats for" che ci permette di
raggruppare gli istogrammi per mesi, settimane e giorni e determinare
automaticamente le medie (average).
Il resto al prossimo appuntamento.
Statistiche avanzate
La parte sinistra del pannello di controllo del nostro feed, ci permette di accedere ad una serie di
funzionalità avanzate relative alle statistiche che sono raggruppate in tre sezioni: Feed stats, Site
stats e Headline animator stats.
Iniziamo dalla sezione Feed stats, tralasciando la funzionalità "Subscribers" che abbiamo già visto
nelle puntate precedenti e soffermiamoci su "Live Hits".
Live Hits ci permette di accedere agli ultimi 25 hits che sono stati effettuati sul nostro feed. Per hit
si intende l'azione che intraprende un client quando carica il nostro feed (compresi i client
automatizzati). Il live hits mostra dunque, nell'orario della nostra time zone, gli ultimi 25 hits e il
client utilizzato.
Gli hit non sono automaticamente associabili ai subscriber potrebbero, infatti, essere degli utenti
che aprono il nostro feed semplicemente cliccando su un link senza poi sottoscriverlo.
Tralasciando "item use" che abbiamo già visto nelle puntate precedenti, analizziamo anche
"uncommon uses".
Questa funzionalità si riferisce a quelle tipologie di client che Feedburner non riconosce e che
attribuisce come non "catalogati"! In effetti Feedburner è in grado di catalogare centinaia di
aggregatori, di lettori di email, di web browser ecc. Ma spesso programmi di terze parti o sviluppati
da programmatori indipendenti non è in grado di catalogarli in modo appropriato.
Nella videata notiamo che, ad esempio, non è in grado di catalogare Twitter.
Sarà sufficiente cliccare sul box (quadratino vuoto a sinistra della stringa non catalogata) per
dichiararlo come "conosciuto".
La funzione "Export (Excel o CSV)" permette, invece, di salvare sul nostro disco le statistiche per
poterne fare analisi in locale o altri usi (ad esempio allegarle a una pubblicazione che marketizza il
nostro sito.
Passando alla sezione Site stats avremo accesso a diverse funzionalità. Quella sui "visitors" ci
permette di identificare diversi elementi:
•
•
•
•
•
Top Browsers (i client principali)
Top Cities (gli Ip di provenienza secondo la classificazione RIPE)
Top Languages (la lingua dei browser)
Top Operating Systems (il sistema operativo)
Top screen resolutions (la risoluzione del browser/schermo del client)
Sfogliando le varie forme di presentazione risulta molto simpatica la disposizione lineare
paragonata a quella (più trendy) a nuvola dei tag:
Tralasciando la funzione "pages" che abbiamo già visto in precedenza, sfruttiamo le due funzioni
"Incoming" e "Outgoing" per analizzare da dove arrivano i nostri visitatori (pagine di altri siti,
motori di ricerca, ecc.) e quali link in uscita sono usi consultare.
Notiamo, nell'immagine che segue, la possibilità di filtrare i motori di ricerca e/o i siti web.
Ultimo elemento da analizzare è "Headline Animator Stats" un vero e proprio ticker (lista
animata) dei nostri feed.
L'opzione va attivata e personalizzata attraverso il pannello di costruzione e personalizzazione che
appare dopo aver cliccato sulla funzione "Headline Animator Stats".
Alla fine del nostro impegno di costruzione e personalizzazione, possiamo catturare il codice ed
ottenere un effetto tipo questo:
↑ Grab this Headline Animator
Notare che è possibile incorporare questa funzione in ogni tipo di Blog supportato
e anche incorporarlo come firma della propria email (Email signature) oppure, catturando il codice
(Just jimme the code), farlo diventare un widget da mettere davvero dove vogliamo sul web o sul
desktop del Vostro computer.
Un esempio di headline animator personalizzato: una Userbar animata per i forum
Tramite questa funzionalità di Feedburner, possiamo inserire i titoli degli ultimi articoli del nostro
sito all'interno di una userbar, un'immagine di dimensioni pari a 350x19 pixel molto usata dagli
utenti dei forum di discussione, all'interno delle loro firme:
Dobbiamo partire da una userbar in formato GIF (l'unico accettato da Feedburner) già pronta; se
non siamo molto bravi con i programmi di grafica, possiamo generarne una online, ad esempio con
userbarmaker.com, e salvare il risultato ottenuto sul nostro computer. Il file è in formato PNG:
dobbiamo convertirlo, tramite un programma di grafica (come The Gimp, gratuito) in GIF e
caricarlo su un nostro spazio web (ad esempio sullo spazio dove è hostato il nostro blog, oppure su
Flickr). Copiamo infine l'indirizzo (URL) dell'immagine appena uploadata.
Ora andiamo sul pannello Headline animator di Feedburner. Su Theme selezioniamo Provide your
own background, incolliamo l'indirizzo dell'immagine precedentemente copiato (su Image URL) e
premiamo Load.
L'immagine verrà automaticamente inserita nell'anteprima più in basso (senza ricaricare la pagina
web) e l'area dell'headline animator assumerà automaticamente le dimensioni dello sfondo; andiamo
pertanto in fondo alla pagina per personalizzare la nostra userbar.
Disattiviamo anzitutto Title e Dates, per dare più spazio ai titoli: nell'anteprima, questi elementi
scompariranno, in tempo reale. L'anteprima, inoltre, permette di posizionare gli oggetti: spostiamo
quindi i titoli (sample headline from feed) sopra l'area della userbar, dove desideriamo che appaiano.
Infine, allarghiamo la larghezza dei titoli (width) per fargli occupare tutto lo spazio possibile
(modificando il valore di width, l'area dei titoli verrà evidenziata nell'anteprima , e cambierà le sue
dimensioni in tempo reale; possiamo quindi regolarci facilmente).
Ora non ci resta che darle un nome, su save as (è possibile creare più di un headline animator, per
ogni feed), e attivare lo headline animator premendo Activate.
Feedburner ci fornirà, come già detto, il codice HTML da inserire nei nostri siti. Questo codice però
non va bene per i forum. Dal codice fornito, quindi, prendiamo soltanto l'indirizzo dell'immagine,
contenuto tra le virgoletti di alt=”...” (per esempio:
http://feeds.feedburner.com/netsons/techlog.gif?w=2&c=1&bb=ZBfG), e incolliamo, nel codice
della nostra firma (accessibile solitamente dal pannello di controllo dei forum) il seguente codice
BB:
[url=http://nostrosito.com][img]http://feeds.feedburner.com/netsons/techlog.gif?w=2&c=1&bb=ZBfG[/img][/url]
Ottimizzazione
Preciso, innanzitutto, che non farò distinzioni fra la versione base e la versione PRO.
Considererò solo quest'ultima perchè, da quando Feedburner è stato acquistato da
Google, la disponibilità della versione PRO è concessa gratuitamente a tutti gli utenti.
La sezione del pannello di controllo di Feedburner che permette l'accesso ai parametri
di ottimizzazione è ben individuabili dell'etichetta "Optimize". Lo scenario che si apre
all'accesso è molto nutrito e vediamo di analizzare tutti i parametri essenziali e quelli
più utili per diffondere e rendere usabili i nostri feed a chiunque.
Consiglio di utilizzare l'accesso alle varie funzioni sfruttando l'elenco a sinistra del
pannello, anche se Feedburner prevede delle scorciatoie direttamente nel corpo del
pannello di ottimizzazione.
L'elenco delle funzioni è suddiviso in due macro categorie: View e Services
La categoria "View" permette di controllare (tipo un anteprima) gli effetti derivati
dagli interventi sulle ottimizzazioni. La categoria "Services" permette l'accesso ai
pannelli secondari che favoriscono le ottimizzazioni che andremo a vedere.
Iniziamo dal servizio "Browser Friendly".
Lo scenario che si apre permette di ottimizzare il rendering (generazione grafica) del
nostro feed in modo da renderlo appetibile da un punto di vista grafico, localizzabile
(per quanto possibile) nella nostra lingua e predisposto ad utilizzi avanzati per i più
comuni lettori di feed.
Al punto 1 (in rosso) ho cercato di puntare l'attenzione sulla scelta del tema nella
lingua italiana (questo, ovviemente, esclude la comprensione delle funzionalità agli
utenti di lingua straniera) e sulla scelta di adattare la disposizione del feed al browser
che lo visualizzerà. Notare, inoltre, la possibilità di effettuare un anteprima diretta
(click to preview).
Al centro del pannello, belli in vista, tutti i servizi preconfezionati (embedded) che
permettono all'utente di aggiungere il nostro feed ai più comuni e usati aggregatori.
Tipo MyYahoo, Pageflakes, Bloglines, ecc.
Inoltre, al punto 2 (in rosso), è stata inserita una opzione per i programmatori che
volessero aggiungere dei widget sviluppati autonomamente. Sarà sufficiente inserire il
codice xml e Feedburner li esporrà sulla pagina assieme, o in alternativa, a quelli
preconfezionati che abbiamo scelto.
Completando questo escursus sul rendering del nostro feed, possiamo ora scegliere se
collassare e o espandere sia i titoli dei post che i contenuti e, inoltre, aggiungere un
messaggio personalizzato come guida o benvenuto.
L'ultima opzione riguarda la possibilità di dirottare un feed nativamente ospitato su un
server web. Opzione comoda perchè viene assemblata nel rendering appena
personalizzato da Feedburner.
Alla fine di questa prima esperienza di ottimizzazione con la funzione "Browser
Friendly" saremo in grado di offrire un feed già abbastanza "amichevole"(friendly)
anche se nelle prossime puntate riusciremo a lavorare di cesello su ulteriori elementi
che ne renderanno accattivante la forma.
Per oggi fermiamoci a questo livello, visualizzabile anche con il browser web con il
quale stiamo (forse) leggendo questo articolo:
http://feeds.feedburner.com/blogspot/DiDR
Smartcast
I nostri articoli sui blog o sulle pagine dei nostri siti web sono sempre più ricche di
elementi multimediali.
La funzione di ottimizzazione associata al pannello di Feedburner che gestisce i
contenuti multimediali dei nostri feed prende il nome di SmartCast.
Questa funzione permette di posizionare podcast e altri contenuti multimediali anche
nei feed che, normalmente, non sono in grado di supportarli. I link agli MP3. ai nostri
video, alle immagini e ai pdf verranno automaticamente gestiti da SmartCast creando
degli enclosures (oggetti che automaticamente interpretano la struttura multimediale
e l'associano al player che la deve attivare) per gli stessi.
L'apposita opzione di SmartCast permette una maggior flessibilita per gli utenti che
desiderano pubblicizzare i contenuti multimediali su ambienti come iTunes Podcast
Directory o Yahoo Media RSS.
Una volta attivati tutti i parametri per la configurazione del feed (1-tipologia dei
mediafile, 2-categoria, 3-immagine di supporto ecc.) il nostro nuovo sorgente sarà
pronto per essere gestito dai client appositi come ad esempio iTunes.
Attenzione, se il nostro blog o sito web contiene la maggior parte di contenuti testuali
e grafici la scelta che stiamo facendo inibirà, forse, alcune delle funzioni amichevoli
che avevamo in precedenza personalizzato per rendere amichevole il feed (tutto ciò
dipende dalla potenza del client per la lettura dei feed).
La risultante potrebbe essere molto scarna visivamente e ambigua:
Sono spariti, nel mio caso, tutti gli effetti che abbiamo analizzato nelle puntate
precedenti e che permettevano di ottimizzare il feed in modalità "Browser friendly".
Vediamo, comunque, che cosa succederebbe con iTunes dando in pasto il feed
ottimizzato per lo SmartCast. Semplicemente chiedendone l'iscrizione
potremo avere l'intero patrimonio multimediale del nostro blog o sito gestibile via
iTunes
Sempre disponibile per commenti e migliorie. Alla prossima puntata!
Ottimizzazione della presentazione
Nel rinnovare la visone delle puntate precedenti, mi spingo verso la gestione della
presentazione universale dei nostri feed.
La funzione Smart Feed, accessibile dal pannello Optimize, permette la conversione
automatica della nostra sorgente di feed nello standard (RSS or Atom) compatible con
la totalità delle applicazioni (feed readers, browser, client di posta, widgets, ecc) dei
nostri utenti che usufruiranno dei nostri feed.
Alcuni esempi di compatibilità dello stesso feed:
A) Firefox
A) Outlook
A) Google Reader
La seconda funzionalità che permette a Feedburner di esporre in modalità compatibile
e interattiva i nostri feed è FeedFlare.
FeedFlare permette di offrire ai nostri lettori una modalità, interattiva, che permetterà
loro di scegliere una fruizione alternativa come ad esempio: la spedizione verso una
mail box, l'invio a Digg, Technorati, Facebook ecc.
Oltre alle funzioni elencate suddette è possibile anche aggiungerne altre sviluppate da
programmatori indipendenti. Sarà sufficiente sfogliare la funzione "Browse The
Catalog" e aggiungere la url sul campo indicato da Feedburner.
Il risultato sarà, più o meno una visualizzazione di questo tipo dove i servizi aggiunti
verranno gestiti dagli utenti a piacimento:
Sul feed
Sul blog
Ulteriori ottimizzazioni
Nel rinnovare la visone delle puntate precedenti, esaminiamo ulteriori componenti per
l'ottimizzazione del nostro feed.
In questa puntata vediamo come condividere con i lettori del proprio feed la collezione
di link (social bookmarking). La funzione da attivare dal pannello di controllo della
Ottimizzazione del nostro feed, si chiama Link Splicer.
Questa funzione ci consente di scegliere il servizio di social bookmarking (del.icio.us,
furl, ecc.) che utilizziamo per collezionare i nostri link e di proporlo, quindi, anche ai
nostri lettori. L'unico parametro richiesto, ovviamente è il nome utente con il quale ci
colleghiamo a quel servizio.
Ovviamente verranno divulgati SOLO i link che abbiamo definito nel servizio come
"pubblici" e possiamo decidere se Feedburner dovrà diffonderli ogni volta che li
aggiungiamo o con cadenza riassuntiva giornaliera.
Il risultato sul lettore dell'utente potrebbe essere proprio quello illustrato
dall'immagine che segue:
Un altra funzionalità che Feedburner mette a disposizione dei propri utilizzatori è
Photo Splicer. Analogamente alla precedente, anche questa è un vero e proprio
mash-up che aggancia i servizi di condivisione fotografica come Flickr piuttosto che
Webshots e li propone sui nostri articoli pubblicati nel feed.
Fare molta attenzione nel caso si scelga Flickr. Il codice da utilizzare non è il nome
dell'account ma il codice numerico che si trova nelle url delle foto.
Nel caso della foto che proverò a includere sarà quello compreso in questa stringa:
http://www.flickr.com/photo_zoom.gne?id=1749124071&size=o
quindi il numero: 1749124071
La funzione, molto restrittiva, che ho utilizzato per l'esempio, fonderà nel mio feed
solo le foto con l'etichetta "feedburner".
L'ultima funzione che anlizziamo in questa puntata è Geotag your feed, che
Feedburner mette a disposizione per georeferenziare i nostri articoli.
Può essere curioso, ma questo ulteriore mash-up permette di inserire l'esatta
locazione del nostro blog, del nostro posto di lavoro, della nostra vacanza o di qualsiasi
posto vogliamo associare ai nostri feed.
Per poter configurare questa opzione bisognerà prima collegarsi al servizio Google
maps e trovare le coordinate di latitudine e longitudine della nostra locazione.
Nell'esempio che segue ho inserito la mappa del mio posto di lavoro che è desumibile
dalla url di Google Maps:
http://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8&hl=it&msa=0&msid=1174353064042017
17542.00000111c70870581c5be&ll=45.470799,12.257073&spn=0.003416,0.007296
&z=17&om=1>
e, nello specifico dai due numeri che seguono il campo della url "ll".
Quindi 45.470799,12.257073 che andranno inseriti nel pannello di Feedburner.
Niente di più facile vero? Per vedere i risultati puntiamo ora al feed:
http://feeds.feedburner.com/blogspot/DiDR.
I commenti e le critiche, sono bene accetti anche per rafforzare la mia poca
convinzione che questa guida serva a qualcuno. Oltre che a me :-)
Ulteriori criteri del pannello ottimizzazione
Tornando al pannello ottimizzazione, concentriamoci ora sulla funzione Feed image
burner che permette di personalizzare l'immagine (logo) di accompagnamento della
nostra pagina che verrà renderizzata dai lettori di feed.
Sostanzialmente si può sostituire il logo di Feedburner con un logo personalizzato.
Feedburner suggerisce anche di utilizzare il contatore. In pratica un bottoncino che
visualizza il numero di sottoscrittori.
E' importante riempire tutti i campi perchè non tutti i lettori sono in grado di
interpretare il logo. In particolare i due ultimi campi permettono di alternare un testo
(nell'esempio ho messo lo slogan del mio blog) e un link cliccabile.
Il risultato sarà questo:
Va anche detto che questa particolare funzione impatta su tutti gli applicativi che, poi,
volessero utilizzare feedburner attraverso la funzione Awareness Api che vedremo più
avanti.
Ad esempio, sul sito di Versionebeta i loghi sono anche una componente di
comunicazione e usabilità:
La funzione Title/Description Burner è di più semplice comprensione e gestione.
Permette di evidenziare lo slogan del blog e l'eventuale abstract. Non mi dilungo con
immagini di accompagnamento, è davvero intuitiva.
Mi concentro, invece, sulla funzione Convert Format, dove è necessario fare un
scelta importante.
Come già evidenziato nelle precedenti puntate, i formati di feed sono in continua
evoluzione e gli standard non sono ancora del tutto definiti. Ora si tratta di capire la
strategia che il provider del feed (cioè noi utenti di Feedburner) vuol adottare.
Convert Format funziona in abbinata, e in alternativa, all'altra funzione SmartFeed che
abbiamo visto in una puntata precedente della guida.
Per farla breve, se abbiamo dei vincoli applicativi e dobbiamo scegliere un formato
particolare: Atom o Rss nelle varie versioni, allora scegliamo Convert Format e
disattiviamo Smart Feed.
Se, invece vogliamo massima compatibilità con tutto, allora attiviamo Smart Feed e
disattiviamo Convert Format che è troppo stringente alla richiesta applicativa di chi lo
deve aggregare in un formato specifico.
La funzione Content Type, invece, permette di cercare e di ottenere la compatibilità
massima anche nella traduzione dei messaggi feed dopo il loro trasporto in rete.
L'imbustamento e la cifratura dei feed avviene con il protocollo MIME che permette di
andare ben oltre il semplice messaggio di testo e di ottenere da parte del client la
stessa rappresentazione che, in origine, il provider del feed aveva dato all'articolo sul
suo blog.
Attenzione che ogni client può essere parametrizzato per l'associazione delle
componenti MIME con le applicazioni a bordo del client stesso. Per esempio si può
scegliere se aprire una immagine con Paint, con Photoshop e con Corel Draw!
Allora, se vogliamo che il nostro articolo venga visualizzato sull'aggregatore, sul client
di posta o sul browser che legge il feed nello stesso modo in cui lo abbiamo formattato
in origine dobbiamo permettere che venga imbustato in MIME e che l'associazione
MIME delle applicazioni sia scelta dall'utente/client.
Feedburner fa di più e se ne abbiamo particolari esigenze applicative, spinge questa
codifica di base verso altri livelli personalizzati. Ad esempio un applicativo potrebbe
accettare solo la codifica di testo e allora dovremmo scegliere la modalità di default:
text/html. In altre parole il comportamento di diventerebbe: "erogare contenuti xhtml
mantenendo la 'genericità' dei documenti html".
L'ultima opzione che analizziamo oggi è quella relativa al servizio Summary Burner
che, se il provider del feed lo ritiene utile, può comprimere la visualizzazione del feed
a un numero predefinito di caratteri, rimandando a un messaggio personalizzato la
possibilità di visualizzare le restanti righe nascoste.
Questa opzione permette di rendere il feed più veloce e di elencare un numero
maggiore di articoli.
Attenzione. Per gli utenti di Blogbabel che vogliono partecipare alla politica dei MEME,
è sconsigliabile attivare questa funzione.
Infatti, se il link che partecipa al MEME dovesse essere inserito nelle righe non
visualizzate, Blogbabel non sarebbe in grado di associarlo.
Interoperabilità con altri provider
Nelle precedenti puntate di questa guida abbiamo visto già alcuni elementi di
interoperabilità. Per esempio i servizi Link splicer e Photo splicer che interagiscono con
provider di social bookmarking o photo sharing.
Ora analizziamo il servizio Event feed accessibile sempre dal pannello di controllo di
Feedburner dall'etichetta Optimize.
Questa funzionalità garantisce l'operatività con due servizi come Calendar di Google o
Upcoming di Yahoo. Non sono due servizi killer dalle nostre parti, ma hanno la loro
logica integrata con Feedburner perchè, volendo, si possono associare delle attività e
degli eventi in calendario a una pubblicizzazione via feed.
La potenzialità, ad esempio, può essere sfruttata per un sito web che deve
pubblicizzare molti eventi (convegni, seminari, ecc.). In pratica, una volta associata la
funzione al calendario di Google o Yahoo, sarà sufficiente interagire con quello. Al resto
penserà Feedburner pubblicizzando l'RSS sul sito e offrendolo in pasto agli utenti che,
così, potranno sempre essere aggiornati sugli eventi suddetti.
In questa puntata, stiamo presentando funzionalità di ottimizzazione molto legate a
contesti particolari. E anche Tickerize non è altro che una funzionalità utile a certi
ambiti (in questo caso quello finanziario) che consente di convertire in automatico
determinati simboli con i corrispondenti significati.
E', ovviamente, una funzionalità di nicchia anche perchè permette di convertire solo i
simboli del mercato finanziario americano (es. GE o YHOO).
Indovinate a chi appartengono :-)
Anche la funzionalità Amazin ID Burner è particolarmente di nicchia.
Essa permette, associando il proprio account ID su Amazon.com (bookstore on line)
che tutti i link in uscita contenenti riferimenti al catalogo Amazon vengano convertiti
nel formato di affiliazione per permettere la consultazione o l'acquisto del libro, cd o
dvd proposto.
Attraverso il programma di affiliazione di Amazon sarà quindi possibile guadagnare le
percentuali contrattualizzate. Ma va sottolineato come Feedburner, in questo caso,
possa farci aumentare di parecchio la visibilità con questo servizio e, quindi, le
conseguenti opportunità di guadagno.
Con questa puntata abbiamo concluso la descrizione del pannello Optimize, molto
nutrito e con diverse opportunità per i gestori dei siti e dei blog. Dalla prossima
inizieremo la descrizione del pannello Publicize, altrettanto ricco.
Pubblicizziamo i nostri feed
Rivediamo la funzione Headline animator che abbiamo già descritto perché, proprio
da quel concetto, Feedburner costruisce anche la funzione Email signature che
permette di compilare una firma leggera da utilizzare nella nostra corrispondenza.
E' necessario selezionare la funzione Email signature dalla lista dei Services e
procedere con la selezione tramite tendina a scorrimento. Devo dire che questo
pannello di Feedburner mischia un po’ troppe cose. Bisogna stare un po’ attenti perchè
non si capisce se si sta producendo un ticker animato, un widget per il blog o una
firma leggera per la posta elettronica.
Comunque, se seguite le immagini dovreste arrivare fino alla situazione sotto
descritta.
Ora, cliccando sul bottone Next si apre una finestra del browser separata che offre i
vari codici per i client di email o una serie di trucchetti come, ad esempio, quello per
Gmail.
Appena terminata questa funzione diamo un occhiata al suggerimento di Feedburner
che sta proprio sotto alla tendina che abbiamo utilizzato per la firma.
Ci dice, in pratica, che non basta pubblicizzare il nostro blog con i widgets o con la
firma sulle email, possiamo fare di più se entriamo su un circuito pubblicitario. Ma
questa è un'altra storia che vedremo quando verranno descritte le funzioni di
advertising.
Buzz Boost
Ci soffermiamo, ora, sulla funzione BuzzBoost che permette di pubblicizzare in modalità crosspost ,su qualsiasi sito o blog, grazie a del semplicissimo codice html e javascript.
In pratica questo servizio non prevede la sottoscrizione al feed (modalità pull) ma lo promuove
direttamente su un altro aggregatore on line (modalità push).
Sta a noi scegliere dove metterlo. In questo caso userò il mio sito web personale.
Il settaggio dei parametri è abbastanza intuitivo. Richiede infatti il numero di elementi da
visualizzare, il numero di parole estratte dal contenuto, la data, i link attivi, ecc.
Una volta personalizzato il tutto e salvato il lavoro, verrà offerto il codice da applicare sul sito o sul
blog. Le offerte di base sono riferite alla piattaforma Blogger o Typepad, ma la cosa carina è che si
può adattare il javascript a qualsiasi piattaforma e, grazie a un po di lavoro di cesello sui css
renderlo omogeneo al look&feel del proprio sito.
Ecco quindi il codice in anteprima:
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Guida di Feedburner - Troubleshootize
12/24/2007
Eccoci alla fine della guida. Finalmente. Il lavoro mi ha portato via un po di ritagli di tempo
durante questi…
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Guida di Feedburner - Guadagnare con i Feed
12/24/2007
Come sempre vi ricordo di consultare gli articoli precedenti su questa guida per una
comprensione più approfondita sul servizio di…
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Guida di Feedburner - Creative Commons e gestione protetta
12/24/2007
Come sempre vi ricordo di consultare gli articoli precedenti su questa guida per una
comprensione più approfondita sul servizio di…
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Guida di Feedburner - Chicklet Chooser e Awareness API
12/24/2007
Come sempre vi ricordo di consultare gli articoli precedenti su questa guida per una
comprensione più approfondita sul servizio di…
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Guida di Feedburner - PingShot e Feed count
12/23/2007
Come sempre vi ricordo di consultare gli articoli precedenti su questa guida per una
comprensione più approfondita sul servizio di…
E la sua visualizzazione come può apparire sul mio sito personale, integrata con lo stile dello stesso:
Springwidget
Analizziamo, ora, l'ultima funzione relativa ai widget. Infatti feedburner mette a disposizione un
altra funzione self-service, legata al provier di widget: Springwidgets.
Dal menu Publicize prendiamo in considerazine la funzione apposita, chiamata appunto Spring
Widgets Skin.
I passi sono abbastanza semplici:
A) Create un logo grafico del vostro sito o del vostro blog
B) Trovatevi un hosting per il file grafico: Flickr o Picasaweb vanno benissimo. Ma potete
utilizzare anche il vostro blog o sito. L'importante è che l'immagine sia delle dimensioni 480px x
75px e del formato JPG.
C) Puntate il servizio sull'immagine e fate un preview per essere sicuri che Feedburner l'ha presa in
pasto.
D) Attivate il servizio dal bottone "activate" e vedrete apparire il vostro widget
Navigate un po fra le opzioni e vedrete che è compatibile con tutte le piattaforme.
Alla prossima puntata.
p.s. dimenticavo. L'effetto liquido del logo lo costruisce in automatico! Comodo no?
I feed via email
Analizziamo, adesso, una situazione atipica. Partiamo dal presupposto che non tutti i
lettori dei nostri siti, o blog, possano essere a conoscenza dei lettori/aggregatori di
feed o, semplicemente, potrebbero preferire un sistema di distribuzione dei nostri
articoli un po all'antica. Via email, ad esempio :-)
Ecco che Feedburner ci viene in aiuto e potrà configurarsi, per nostro conto, come
provider di una Newsletter/Feed!
Feedburner offre anche questo servizio, denominato Email Subscriptions:
Per personalizzarlo e offrire ai nostri lettori questa opportunità, è necessario
configurare il widget che poi dovremo inserire nel nostro web.
L'interfaccia è abbastanza semplice e prevede anche l'autocomposizione, e
l'interazione diretta, con le piattaforme Blogger e TypePad.
Si potrà scegliere di creare sia un widget (prima opzione) che, in alternativa, un
semplice link (seconda opzione).
Il codice più corposo (quello del widget), è ovviamente modificabile e serve anche nel
caso in cui si voglia creare una vera e propria pagina modulo, tipo questa.
Faccio notare nella immagine che segue, che Feedburner mette a disposizione un link
per gestire i lettori che riceveranno i nostri articoli sottoforma di newsletter.
Per la privacy non espando i miei lettori ma, come vedete, ce ne sono che usano
questo sistema. Non dobbiamo presumere che tutti i nostri lettori sappiano cos'è un
aggregatore di feed.
A questo punto, gran parte del gioco è fatto. Già possiamo pubblicare il codice.
Ci sono, comunque, delle altre funzionalità che Feedburner mette a disposizione per
rendere "parlante" la sottoscrizione alla nostra newsletter/feed.
Nella sottosezione Communication preference, possiamo ricompilare il testo della
email che riceveranno i nostri lettori all'atto della sottoscrizione. In questo esempio,
l'ho tradotta in italiano.
E', inoltre, offerta la possibilità di migliorare il proprio stile comunicativo inserendo il
logo grafico in ogni newsletter/feed che verrà inviata. Tutto questo è gestibile
attraverso la sottofunzione Email branding, dove sarà sufficiente inserire la url della
propria immagine/logo.
Ultima raccomandazione. Attraverso la sottofunzione Delivery Options, ricordatevi di
settare il fuso orario e il periodo di distribuzione. Ognuno potrà scegliere l'orario più
strategico.
PingShot e Feed count
Fra i servizi di pubblicizzazione più utili, Feedburner mette a disposizine PingShot che
interagisce direttamente con i vari servizi web di lettura feed come Bloglines,
Technorati, ecc!
Tutti i servizi elencati, se abilitati, vengono pingati (avvertiti via rete) che è stato
pubblicato un nuovo articolo sul blog. Questo aumenta, indubbiamente, la visibilità.
E' sufficiente attivare il servizio e, se i vari provider proposti non sono sufficenti, vi è
una lista supplementare in continua crescita da cui attingere.
L'altro servizio proposto oggi è Feed Count. Attivando questa funzione sarà possibile
pubblicare sul proprio blog il contatore al numero di sottoscrittori al proprio feed.
Mi raccomando il numero sta a dimostrare il numero di sottoscrittori, non il numero di
lettori reali. Spesso sono aggregatori automatici, widget ecc. Ciò non significa che
l'utente, poi, legga i nostri articoli.
Il contatore è configurabile nello stile che più si addice al proprio blog e già disponibile
con il codice precompilato per la piattsforma Blogger e Typepad.
Chicklet Chooser e Awareness API
Vediamo altre due funzioni relative alla pubblicizzazione dei nostri feed.
Chicklet Chooser permette di predisporre tutta una serie di bottoni grafici che possano fidelizzare l'utente
con l'aggregatore che usa, o che vuol usare, per leggere i nostri articoli e quelli di altri blog.
Mettendogli a disposizione il bottone, l'utente non dovrà far altro che cliccarci sopra e verrà indirizzato al
suo aggregatore preferito.
Personalmente non gradisco i siti o i blog che espongono decine di bottoni. IMHO distraggono parecchio
l'utente. Per cui, preferisco esporre semplicemente il bottone tipico degli RSS
magari nel colore e nello stile più affini al mio blog e poi adattarci il codice che Feedburner mi mette a
disposizione con Chicklet Chooser.
La funzione Awarness API è importantissima. Essa, infatti, autorizza le applicazioni che interagiscono con
Feedburner a sfruttarne le potenzialità per un infinità di usi. Ad esempio i blogger che desiderano interagire
con BlogBabel per misurare i valori di blog-reaction all'interno di quel circuito DEVONO attivare le
Awareness API. Senza questa attivazione Blog Babel non potrà attingere ai loro dati.
Riporto l'estratto delle Faq di Blog Babel
Come usare FeedBurner
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Iscriviti al servizio FeedBurner creando un account;
crea (“burn”) un nuovo feed, basandoti su un tuo feed esistente;
redirigi il tuo feed esistente su FeedBurner. Questo dipende dalla piattaforma
che usi, trovi le instruzioni sopra in questa pagina;
rendi pubblici i dati sui lettori del feed: attiva la Awareness API, nella sezione
Feed | Publicize | Awareness API;
attiva le funzioni PRO per misurare Reach ed Item use.
Creative Commons e gestione protetta
Eccoci agli ultimi passi relativi alla pubblicizzazione del nostro Feed Rss con
Feedburner.
La funzione Creative Commons permette di esporre sui nostri feed la tipologia della
licenza adottata.
Attivando questa funzione verrà evidenziato, nei nostri feed, il tipo di licenza a cui
facciamo riferimento.
Attenzione. E' possibile esporre il logo di CC sui propri feed, ma questa funzione non
può essere attivata se è già stato scelto di esporre il logo personale con la funzione
Feed Image Burner.
Per la guida sulle licenze Creative Commons, rimando al sito di riferimento.
Sembrerà strano che fra i servizi proposti ci sia anche quello di Password
Protection. A prima vista, con l'ottica di un blogger, questa scelta sarebbe
controtendenza. Pubblicizzare restringendo?
Invece in ambito applicativo è molto importante. Immaginiamo un contesto chiuso
dove SOLO ALCUNI utenti abbiano diritto a consultare dei feed. Il gioco è presto fatto.
Ultimo elemento proposto da Feedburner nella sezione Publicize è il servizio NoIndex.
Esso è studiato per prevenire l'indicizzazione da parte dei motori di ricerca, nonchè da
Yahoo! Pipes.
Ovviamente si cerca di prevenire l'uso dei NOSTRI feed da parte di motori che
aggregano feed in modo automatico. Discutibile!
Nelle prossime puntate esploreremo, finalmente, le ultime funzioni, quelle di
monetizzazione e di risoluzione dei problemi. Poi la guida sarà completa! O così credo
:-)
Guadagnare con i Feed
Feedburner mette a disposizione un servizio di business che ci permette di
guadagnare con i nostri feed.
Dal pannello principale è necessario spostarsi sulla sezione Monetize e quindi sulla
funzione Review/Approve.
Da qui avremo accesso a tutti i parametri di configurazione del nostro conto (bill). Mi
raccomando, è importante cliccare sul link in basso a sinistra sulla spalletta del menu:
Edit Your account payment info, altrimenti non potremo avere accesso ai pagamenti.
Il pannello che appare dopo aver cliccato, è molto ricco e non posso esplicitarlo tutto
perchè contiene riferimenti alle carte di credito, agli account paypal, ecc. Ovviamente
Feedburner riesce a darvi il massimo della interoperabilità con i provider di billing
(Paypal o la vs. carta di credito).
Il mio consiglio è quello di condividere con Feedburner l'account di Adsense, cliccando
sull'ultimo link del pannello proposto.
Avremo subito accesso alla configurazione. Anche qui non posso mostrarvi i miei dati
personali, ma vi garantisco che dopo aver indicato gli estremi dell'account du Asense,
vi arriverà una email da Google come questa:
"Le abbiamo inviato questa email in quanto ha recentemente richiesto l'accesso ad
AdSense attraverso www.feedburner.com. Per utilizzare le funzioni di AdSense
attraverso www.feedburner.com, è necessario fornire al sito l'accesso al codice degli
annunci e alle informazioni sul rendimento nel suo account AdSense. Per effettuare
questa operazione, faccia clic sul seguente link" (che ovviamente non inserisco,
essendo il mio personale :-) )
Dopo aver autorizzato Google e Feedburner (vi ricordo che i prodotti sono della stessa
famiglia, quindi interoperano nativamente) avremo, da parte di Google la conferma
che il nostro account di Adsense è stato combinato con Feedburner,
e, quindi, avremo accesso al pannello di gestione completo.
Sarà necessario, infine, scegliere la frequenza e la lunghezza dei messaggi pubblicitari
che appariranno sul nostro feed.
That's all! Buoni guadagni!
Troubleshootize
Eccoci alla fine della guida. Finalmente. Il lavoro mi ha portato via un po di ritagli di tempo durante questi
mesi, ma spero ne sia valsa la pena.
Se qualche anima pia ha la voglia di correggere, implementare, ecc. Mi faccia un fischio. Resto disponibile.
L' ultima funzione che Feedburner propone, per gestire al meglio i nostri feed, è Troubleshootize. Si tratta di
una serie di trucchi, consigli e servizi per monitorare lo stato dei nostri feed e riparare eventuali errori.
Provate alcuni servizi come il "ping" che vivacizza il servizio e ci da un risposta in tempo reale sullo stato
del feed e, ovviamente lo spinge a fornire i suoi servizi ai vari provider immediatamente e non ogni 30
secondi come impostato per default!
Se avete la fissa di far apparire i vostri articoli in tempo reale sugli aggregatori. Usatelo!
Oppure utilizzate il servizio Feedmedic che vi effettua una diagnosi istantanea sul vostro Feed.
Nel caso evidenziato sembra essere tutto sotto controllo. Se non fosse così, oltre al report proposto,
Feedburner ci invierà una email di avvertimento con i consigli su come operare sul "paziente". Il nostro feed
ovviamente.
Ultimi consigli per chi vuol approfondire:
Il Forum di Feedburner
La guida per i blogger
La guida per i Podcaster
La sezione commerciale
La sezione Networks che, un giorno, proverò a recensire
Ovviamente tutte in lingua inglese.
La licenza di questa guida è molto semplice. Fatene quello che volete e, solo se vi sembra utile, riportate gli
estremi di dove l'avete trovata.
Gigi Cogo
http://webeconoscenza.blogspot.com