La mortalità nei Sistemi Locali del Lavoro durante la prima ondata della pandemia di COVID-19.
IRPPS WP 128
Documento sul
Lavoro Agile
SETTEMBRE 2021
Maria Cristina Antonucci,
Maria Giovanna Felici, Mario Paolucci
1
ISSN: 2240-7332
Maria Cristina Antonucci et al.
CNR – IRPPS
Documento sul Lavoro Agile
Maria Cristina Antonucci, Maria Giovanna Felici, Mario Paolucci
2021, p. 12 IRPPS Working papers 128/2021
Sommario: Questo lavoro presenta l’esperienza del lavoro agile nel settore della ricerca, come
sperimentato nel corso del periodo 2020-2021, affrontando tematiche quali: ricorso al regime di
lavoro agile come opportunità, dotazioni, orario e luogo della prestazione lavorativa, valutazione e
rendicontazione delle attività. Il documento, prendendo atto della complessità sociale del lavoro agile,
propone di articolare la discussione su nove dimensioni, avanzando proposte volte a superare le
difficoltà e i punti di debolezza emersi durante questi mesi. Scopo del lavoro è sollevare un dibattito
pubblico sulle nuove opportunità aperte da questa innovazione sociale e fornire chiavi di
interpretazione, anche alla luce dei correttivi e delle proposte avanzati.
Parole chiave: lavoro agile, conciliazione vita-lavoro, studi organizzativi, sociologia del lavoro
CNR – IRPPS
Position Paper on Smart Working
Maria Cristina Antonucci, Maria Giovanna Felici, Mario Paolucci
2021, p. 12 IRPPS Working papers 128/2021
Abstract: This document on smart working considers the experiences made in 2020-2021 in the field
of public research, highlighting strengths and weaknesses. The document deals with some relevant
issues emerging from the experience of emergency working, such as: use of the smart working regime
as an opportunity to innovate work methods, equipment, time and place of work performance,
evaluation and reporting of activities. The document, considering the social complexity of smart
working, proposes to articulate the discussion along nine dimensions, and presents some proposals
aimed at overcoming the difficulties and weaknesses rising during these months. The aim of the work
is to raise public debate on the new opportunities opened by this social innovation and provide keys to
understanding, also in the light of the corrective measures and proposals put forward.
Keywords: smart working, work-life balance, organization studies, sociology of work.
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Documento sul Lavoro Agile
Citare questo documento come segue:
Maria Cristina Antonucci, Maria Giovanna Felici, Mario Paolucci (2021). Documento sul Lavoro Agile.
Roma: Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali.
2021, (IRPPS Working papers n. 128/2021, p. 12)
Gli autori desiderano ringraziare Loredana Cerbara (IRPPS CNR), Antonio Tintori (IRPPS CNR) e
Valentina Tudisca (IRPPS CNR) per il loro apporto di note e commenti al testo e tutto il personale di
IRPPS CNR per il contributo alla discussione delle tematiche.
Redazione: Sveva Avveduto, Massimiliano Crisci, Mario Paolucci, Fabrizio Pecoraro, Tiziana Tesauro
e Sandro Turcio.
Editing e composizione: Cristiana Crescimbene, Luca Pianelli e Laura Sperandio
La responsabilità dei dati scientifici e tecnici è dei singoli autori.
© Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali 2018. Via Palestro, 32 Roma
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Maria Cristina Antonucci et al.
Indice
1.
Premessa .......................................................................................... 5
2.
Obiettivi ............................................................................................ 5
3.
Questioni .......................................................................................... 6
4.
Proposte............................................................................................ 7
Approfondimenti bibliografici .............................................................. 12
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Documento sul Lavoro Agile
1. Premessa
Dato il nuovo contesto non più emergenziale in cui il lavoro agile viene disciplinato nella
contrattazione collettiva, alla luce della proroga delle modalità semplificate per il lavoro agile
(L.A.) nella PA fino alla fine del 2021, e alla luce delle ricerche sull'argomento, tra cui quella
condotta dal Gruppo Smart Working e questioni di genere del CNR- IRPPS (che nel periodo
aprile-giugno 2020 ha svolto una survey online presso il personale degli EPR con oltre 2700
rispondenti) e quella presentata dal gruppo di lavoro CNR-IRCRES, l’IRPPS si propone di
sviluppare in questo breve testo alcune considerazioni sul lavoro agile nella ricerca pubblica,
con particolare riferimento al CNR.
L’esperienza di digitalizzazione, collaborazione da remoto, convergenza del lavoro su
obiettivi pianificati e condivisi nel corso del lavoro agile in emergenza, motivato dalla
pandemia di Covid19 e dal conseguente lockdown del 2020, ha prodotto, nello svolgimento
delle attività professionali, un cambio di paradigma consistente Questa circostanza
necessitata ha maturato l’esigenza, sia dal lato delle amministrazioni, sia dal lato dei
lavoratori, di impiegare nuovi strumenti, formati e modelli per lo svolgimento delle attività.
Queste nuove modalità di gestione delle attività, in ragione di esternalità positive per
lavoratori, datori di lavoro, e sistema socio-economico nel complesso (diminuzione
dell’inquinamento e risparmio di tempo legato al commuting, risparmio economico per le
organizzazioni e i lavoratori, migliore capacità di conciliazione vita-lavoro, capacità di cogestione dei flussi di lavoro secondo modelli di responsabilità distribuita), sembrano utili per
prevedere la continuazione di un modello di lavoro agile nella nuova “normalità”, seppure
con la consapevolezza di elementi di rischio (possibile perdita di socialità e incremento delle
diseguaglianze) insiti nel nuovo modello.
Per questo, nel POLA (Piano Organizzativo del Lavoro Agile) che l’Ente si troverà a
delineare, sembra utile considerare alcune questioni, da un lato rimanendo coerenti con la
normativa vigente del “Decreto Milleproroghe” (che prevede una soglia minima dello smart
working al 15%), ma allo stesso tempo, facendo un passo indietro rispetto all'emergenza in
corso, e puntando quindi ad identificare i principi generali sui quali articolare una
discussione sul lavoro agile. Questo con l'obiettivo di rilanciare gli elementi migliorativi e di
ridurre i fattori di criticità dell’esperienza di lavoro agile emergenziale.
2. Obiettivi
Obiettivo del presente documento è quello di sollevare alcune questioni condivise, messe a
punto a partire da una ricerca condotta dal gruppo CNR-IRPPS Smart Working e Questioni
di Genere, che possano essere di sostegno e supporto decisionale per il CNR nel momento in
cui il più grande ente pubblico di ricerca si doterà di un piano operativo di lavoro agile. Dalla
ricerca condotta nel corso del 2020, durante il lockdown, mediante un questionario online
sull’universo del personale degli enti pubblici di ricerca, è emerso come il lavoro agile
presenti, come tratti maggiormente vantaggiosi per il personale, il risparmio di tempo negli
spostamenti e la flessibilità dell’orario di lavoro. Dalla medesima ricerca, risulta come,
nonostante tutte le difficoltà legate all’assenza di servizi e prestazioni di welfare familiare,
oltre il 54% dei rispondenti al questionario (con differenze poco rilevanti tra uomini e donne)
sarebbe intenzionato a continuare a lavorare in lavoro agile al termine dell’emergenza.
Mettere a sistema gli elementi di flessibilità, versatilità, autonomia e responsabilità nello
svolgimento della prestazione lavorativa consente il benessere organizzativo e l’adattamento
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Maria Cristina Antonucci et al.
del lavoro agile con gli oggettivi benefici di riduzione degli spostamenti, con la migliore
gestione degli spazi e dei tempi di lavoro, con il coordinamento dell’attività lavorativa per
obiettivi condivisi tra Ente e lavoratori.
3. Questioni
Lo smart working nella esperienza emergenziale ha presentato per il personale del CNR
una serie di aspetti, legati ad accesso a risorse elettroniche gestionali e scientifiche, alla
dotazione di spazi e strumenti per lo svolgimento dell’attività lavorativa, alla gestione dei
tempi di lavoro e alla valutazione della prestazione professionale, che hanno investito tutte le
componenti del personale (di ricerca, direttivo, e tecnico-amministrativo) dell’Ente.
In un’ottica di auto-riflessione sui tratti positivi e negativi emersi da questa esperienza,
appare opportuno evidenziare alcuni punti da cui ripartire per la definizione di un nuovo
modello organizzativo del lavoro all’interno del CNR; tale modello dovrebbe essere in grado
di coniugare flessibilità e programmazione dei risultati, coerentemente con il benessere
organizzativo.
In particolare, alla luce della letteratura scientifica recente e dei modelli e paradigmi
organizzativi messi a punto successivamente all’adozione della legge 81/2017 sul lavoro agile,
ai firmatari di questo documento sembra utile assumere delle posizioni chiare su una serie di
questioni emerse dal questionario e dalle successive analisi per migliorare la prestazione
professionale e organizzativa del CNR.
1. Ricorso al regime di lavoro agile come opportunità
Il lavoro agile va considerato come modalità di svolgimento della prestazione lavorativa
alla stessa stregua del lavoro in presenza, compatibilmente con il quadro contrattuale
del personale e con le richieste formulate dai lavoratori della ricerca e le esigenze
dell’Ente.
2. Dotazioni
La configurazione attuale dello smart working non prevede l’accesso dei lavoratori a
dotazioni strumentali specifiche per lo svolgimento dell’attività lavorativa. Questa
assenza rischia di amplificare diseguaglianze preesistenti.
3. Orario
L’organizzazione dell’orario di lavoro agile, secondo modalità di autonomia e
finalizzazione per obiettivi, pone la questione della conciliazione con il tempo da
riservare alle modalità di lavoro cooperativo in team, caratteristico dell’attività di
ricerca per gruppi.
4. Luogo della prestazione lavorativa
L’autonomia nella selezione del luogo di lavoro pone la questione della valutazione ex
ante dei requisiti necessari a garantire la sicurezza e la salubrità dell’ambiente di
svolgimento della prestazione lavorativa.
5. Sistemi di valutazione e rendicontazione dell’attività svolta
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Documento sul Lavoro Agile
La circostanza che la prestazione lavorativa sia svolta secondo modalità agile richiede la
definizione di nuove metriche di valutazione e rendicontazione dell’attività lavorativa,
focalizzate su obiettivi conseguiti e contributo apportato ai gruppi di ricerca.
4. Proposte
Alla luce della premessa, degli obiettivi e delle questioni poste in luce nel documento, si
propongono alcuni principi che potrebbero ispirare le decisioni del CNR in materia di
applicazione del nuovo paradigma di lavoro agile:
a. Centrare il nuovo modello di lavoro sulla negoziazione delle esigenze di
Ente e lavoratori. Il benessere organizzativo, tanto dal lato dell’Ente quanto dal lato
dei lavoratori, deve essere considerato come il prerequisito necessario per la
programmazione, l'implementazione, la valutazione e la verifica del funzionamento
del lavoro agile. A tale riguardo si propone di prevedere la possibilità di ricorso al
lavoro agile in maniera semplificata, anche dopo il termine del periodo di emergenza,
e secondo modalità definite, ma temporanee e flessibili (possibilità di opzionare, sulla
base di condizioni definite, l’integrazione tra formati di smart working verticale,
orizzontale o misto, sul modello del part-time). La costruzione di piattaforme per la
programmazione e rendicontazione del lavoro agile, in grado di integrare flussi e
prestazioni di lavoro con gli aspetti economici, amministrativi, fiscali, contributivi
riferiti alla vita dei lavoratori della ricerca del CNR si pone come pre-requisito per la
semplificazione dell’accesso al lavoro, sia esso agile, sia in presenza, sia in formato
blended. La dimensione organizzativa del lavoro agile, per essere efficace al massimo,
deve essere frutto di una valutazione dei lavoratori, d’accordo con l’Ente, su mezzi,
strumenti e modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, in coerenza con le
attività professionali da svolgere, le esigenze di funzionamento, il perseguimento di
finalità di equilibrio vita-lavoro.
b.
Introdurre da parte dell’Ente misure di inclusione ed equità per tutti i
lavoratori della ricerca nell’applicazione del nuovo modello di lavoro. Una
parte dei risparmi legati all’applicazione del nuovo modello di lavoro agile potrebbe
confluire in un fondo di perequazione volto a garantire sostegno per le spese per
dotazioni informatiche, connessione e utenze per quei lavoratori in lavoro agile che, a
causa di condizioni di difficoltà di accesso alle dotazioni e alle infrastrutture di rete,
presentino richiesta di sussidio una volta all’anno e con l’esclusiva finalità di garantire
un accesso universale alle dotazioni necessarie per lo svolgimento del lavoro agile. In
questo modo può essere previsto il ricorso per tutti i lavoratori in smart working a
strumenti forniti dall'Ente: connessione, computer portatili, risorse elettroniche,
software e programmi gestionali, necessari allo svolgimento dell’attività lavorativa.
Infatti, lo stato di emergenza ha posto in luce diseguaglianze nell’accesso alle
dotazioni necessarie all’espletamento della prestazione professionale: spazi dedicati,
strumentazioni efficienti, software adeguati agli standard del lavoro in presenza. In
questo senso, occorre fare in modo che queste differenze nell’accesso alle dotazioni
per il lavoro da remoto non si trasformino in disuguaglianze nell’accesso all’attività
professionale in lavoro agile.
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Maria Cristina Antonucci et al.
c.
Mettere a punto ed introdurre sistemi di verifica e valutazione della
prestazione lavorativa, da remoto e in modalità agile, finalizzati alla
comprensione del reale contributo di ogni soggetto ai risultati conseguiti.
In ottemperanza alle modalità di svolgimento del lavoro agile come processo di
conseguimento di obiettivi di lavoro individuali e dell’Ente, si propone l’adozione di
strumenti di rendicontazione e valutazione delle attività svolte in modalità agile
quanto più possibile semplificati, omogenei per profili professionali (personale di
ricerca, personale tecnico e amministrativo, personale dirigenziale) e definiti in modo
condiviso equo e trasparente tra l’Ente e i lavoratori. Per quanto riguarda i sistemi di
verifica, si propone che essi siano orientati all’uso delle informazioni già in possesso
dell’Ente, alleviando il carico burocratico amministrativo dei lavoratori e non
costituendo duplicazioni di pratiche già in essere.
d.
Considerare prioritariamente (ma in via non esclusiva) le specifiche
esigenze legate a carichi domestici e familiari, adeguatamente documentati
(figli minori di 12 anni, condizione di invalidità o disabilità, assistenza di parenti con
disabilità, presenza di persone anziane nel nucleo familiare), che possano indurre il
lavoratore del CNR a preferire lo svolgimento dell’attività in modalità totalmente o
prevalentemente agile. In quest’ambito si propone di predisporre quadri di
organizzazione del lavoro, anche mediante supporto informatico, che consentano, in
modo simultaneo e da differenti localizzazioni, l’accesso a piattaforme digitali per lo
svolgimento della prestazione lavorativa da remoto.
e.
Favorire il più ampio coordinamento nell’introduzione del nuovo modello
di lavoro con le forze sindacali, la comunità del personale di ricerca,
tecnico e amministrativo, a partire dalle previsioni e dalle funzioni delineate dai
rispettivi contratti collettivi nazionali di lavoro. Tale ambito di confronto e
coordinamento sembra trovare la propria collocazione ideale all’interno della
contrattazione di secondo livello, in cui sono già presenti parti dedicate alla
concertazione relativa a temi e questioni emergenti dall’applicazione del lavoro agile.
f.
Riservare una attenzione specifica alle condizioni di progressione di
carriera, sulla base di uguali opportunità, per tutto il personale che abbia
scelto di svolgere la propria attività con il ricorso totale o prevalente allo
smart working. Si propone di adottare metriche di valutazione del personale, anche
in vista di progressioni e avanzamenti di carriera, che siano in grado di restituire il
reale valore del contributo apportato da tutto il personale dell’ente, in modo equo e
trasparente, senza considerare le modalità di svolgimento della prestazione in
presenza o in lavoro agile.
g.
Avanzare proposte concrete per garantire la più ampia flessibilità
dell’orario lavorativo e delle modalità per il perseguimento in autonomia
dei compiti e delle attività. Questa propensione alla flessibilità nella gestione dei
compiti di lavoro del personale si esplica all'interno dei termini dei profili e delle
specificità contrattuali per le differenti tipologie di personale (fasce di presenza oraria,
turni, straordinari). Nel rispetto dei profili e delle specificità contrattuali, si propone
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Documento sul Lavoro Agile
che l’orario dello svolgimento dell’attività lavorativa in smart working preveda la più
ampia flessibilità, consentendo anche la composizione di orari misti in presenza e da
remoto, anche in ragione della specificità del lavoro di ricerca, spesso svolto dal
personale anche al di fuori dei consueti “orari di servizio”.
h.
La dimensione agile si esplica nel poter accedere per la prestazione ad
ogni idoneo luogo di lavoro (in termini non esaustivi: co-working, biblioteche,
sale e locali aperti al pubblico), purché dotati di tutti gli strumenti e i dispositivi
idonei a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori. La completa e corretta
definizione del luogo di svolgimento della prestazione lavorativa consente di garantire
quegli obiettivi di riduzione di commuting (spostamenti da e per il luogo di lavoro),
con benefici ambientali e di qualità della vita per i lavoratori; al tempo stesso essa
garantisce l’ottimizzazione degli spazi organizzativi dell’Ente, con la possibilità di
stabilire un uso più opportuno di postazioni, laboratori, sale riunioni, e con
l'efficientamento e la riduzione dei costi.
i.
Azioni di monitoraggio di lungo periodo da includere nel rapporto
annuale dedicato al bilancio di genere al fine di prevenire il fenomeno
dell’alienazione conseguente al ricorso estensivo della modalità di lavoro agile. Tale
fenomeno è tipicamente femminile in quanto le donne, che si fanno carico della cura
domestica e dei familiari bisognosi di assistenza, sono le destinatarie ideali della
modalità di lavoro che consente la maggiore possibilità di conciliazione vita-lavoro. La
conseguenza è però il rischio più elevato di alienazione dalla vita non solo lavorativa,
ma anche privata. Un monitoraggio continuo e una valutazione su rischi e svantaggi
per le lavoratrici che potrebbero rimanere escluse dalle opportunità di avanzamento
di carriera correlate al ricoprimento di responsabilità in ambito lavorativo, è
essenziale per evitare che una modalità di lavoro, tanto importante e favorevole per
lavoratrici e lavoratori, non si riveli un ulteriore elemento di discriminazione e
differenziazione di genere.
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Maria Cristina Antonucci et al.
Tabella riassuntiva delle questioni e delle proposte in materia di lavoro agile
1. Ricorso al
regime di
lavoro agile
come
opportunità
2. Dotazioni
3. Orario
4. Luogo
della
prestazion
e
lavorativa
5. Sistemi
di
valutazione
e
rendicontaz
ione
dell’attività
svolta
a - Centrare il
nuovo modello di
lavoro sulle
esigenze
negoziate di Ente
e lavoratori.
Volontarietà
nella scelta del
lavoro agile.
Percorso
negoziale
semplificato tra
Ente e lavoratore
per l’opzione
lavoro agile.
Risparmi
derivanti da
maggiore ricorso
al lavoro agile
inseriti in un
fondo per
sussidiare spese
di connessione
(inclusione
tecnologica dei
lavoratori)
Composizione di
orari misti in
presenza e lavoro
agile
Griglie e
strumenti
agili per lo
svolgimento e
la valutazione
del lavoro
Individuazione
di griglie di
valutazione del
lavoro definite
ex ante,
trasparenti,
condivise
b - Introdurre da
parte dell’Ente
misure di
inclusione ed
equità per tutti i
lavoratori della
ricerca in vista
del nuovo
modello di lavoro
Temporaneità e
reversibilità della
scelta del lavoro
agile
Dotazione per
tutti i lavoratori
dell’Ente di
adeguata
strumentazione
hardware
(sostegno alla
inclusione
tecnologica dei
lavoratori)
Superamento del
modello delle fasce
orarie di
contingenza per il
personale tecnico e
amministrativo
Integrazione
in un solo
dispositivo
degli attuali
strumenti di
verifica e
valutazione
della attività
lavorativa
Definizione di
modalità di
rendicontazion
e semplificate
mediante
strumentazione
digitale
c - Definire e
introdurre
sistemi di verifica
e valutazione
della prestazione
lavorativa, da
remoto e in
modalità agile,
finalizzati alla
comprensione
del reale
contributo di
ogni soggetto ai
risultati
conseguiti
Modularità e
componibilità
delle scelte di
L.A. e lavoro in
presenza
Dotazione per
tutti i lavoratori
dell’Ente di
adeguati
software e
sistemi gestionali
(sostegno alla
inclusione
tecnologica dei
lavoratori)
Efficientamento e
semplificazione
delle procedure
amministrative per
le attività di ricerca
(finalizzazione per
obiettivi,
rendicontazione e
valutazione
coerenti con la
semplificazione)
d - Considerare
prioritariamente
(ma in via non
esclusiva) le
specifiche
esigenze legate a
carichi domestici
e familiari
Misure
specifiche per lo
smart working,
riservate in via
prioritaria a
personale con
carichi domestici
e familiari.
Creazione di
infrastrutture di
ICT semplificate,
accessibili, user
friendly e
unitarie per
sostenere il
lavoro da remoto
Diritto alla
disconnessione,
con particolare
riferimento alle
fasce orarie serali e
festive.
Questioni
/
Proposte
10
Messa a punto
di metriche per
la valutazione
del contributo
dei lavoratori
in modalità
smart agli
obiettivi dei
gruppi di
lavoro e di
ricerca
Creazione di
app e
strumenti per
il lavoro in
formati misti
(riunioni,
controllo da
remoto,
laboratori,
redazione
documenti
condivisi,
reportistica)
che
favoriscano la
Formazione,
per dirigenza e
personale, per
la
rendicontazion
e e valutazione
dei processi
lavorativi e
organizzativi in
modalità agile
IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Documento sul Lavoro Agile
facilità dello
svolgimento
delle attività
e - Favorire il più
ampio
coordinamento
nell’introduzione
del nuovo
modello di lavoro
con le forze
sindacali, la
comunità del
personale di
ricerca, tecnico e
amministrativo
Formazione sulla
integrazione tra
lavoro agile e
lavoro in
presenza, con
sviluppo di
modelli
cooperativi misti
f - Riservare una
attenzione
specifica alle
condizioni di
progressione di
carriera, sulla
base di uguali
opportunità, per
tutto il personale
che abbia scelto
di svolgere la
propria attività
con il ricorso
totale o
prevalente allo
smart working
Riservare una
attenzione
specifica alle
condizioni di
progressione di
carriera, sulla
base di uguali
opportunità, per
tutto il personale
che abbia scelto
di svolgere la
propria attività
con il ricorso
totale o
prevalente allo
smart working.
Formazione sulla
digitalizzazione
dei processi, a
livello di
dirigenza
(change
management) e
per il personale
del CNR
Formazione su
gestione di tempi
di lavoro per
obiettivi condivisi
Formazione
sull’idoneità
degli
ambienti per
lo
svolgimento
dell’attività
lavorativa
Si propone di
adottare
metriche di
valutazione che
siano in grado
di restituire il
reale valore del
contributo
apportato da
tutto il
personale
dell’ente, non
considerando
le modalità di
svolgimento
della
prestazione in
presenza o in
lavoro agile.
g - Avanzare
proposte
concrete per
garantire la più
ampia flessibilità
dell’orario
lavorativo e delle
modalità per il
perseguimento in
autonomia dei
compiti e delle
attività
Lo svolgimento
dell’attività
lavorativa in smart
working preveda la
più ampia
flessibilità,
consentendo anche
la composizione di
orari misti in
presenza e da
remoto.
h - La
dimensione agile
si esplica nel
poter accedere
per la
prestazione ad
ogni idoneo
luogo di lavoro
La completa e
corretta
definizione
del luogo di
svolgimento
della
prestazione
lavorativa
consente di
garantire
quegli
obiettivi di
riduzione di
commuting
(spostamenti
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IRPPS WP 128 – SETTEMBRE 2021
Maria Cristina Antonucci et al.
da e per il
luogo di
lavoro), con
benefici
ambientali e
di qualità
della vita per
i lavoratori;
al tempo
stesso essa
garantisce
l’ottimizzazio
ne degli spazi
organizzativi
dell’Ente
i - Azioni di
monitoraggio di
lungo periodo da
includere nel
rapporto annuale
dedicato al
bilancio di
genere
La previsione di
misure e
strumenti per il
ricorso agevolato
allo smart
working per il
personale con
esigenze e carichi
domestici e
familiari (in
molti casi donne)
consente un
miglior
bilanciamento
vita lavoro.
Il monitoraggio
sui percorsi di
carriera del
personale in
smart working
consente di
evitare misure
discriminatorie
per chi faccia
ricorso a tale
modalità di
svolgimento
della
prestazione
lavorativa.
Approfondimenti bibliografici
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