Papers by Daniele Di Nunzio
Working Paper Fondazione Di Vittorio, 2024
Questo rapporto presenta i risultati del progetto di ricerca “Adaptheat – Adaptation to heat and ... more Questo rapporto presenta i risultati del progetto di ricerca “Adaptheat – Adaptation to heat and climate change at work” relativi al contesto italiano. Il progetto è stato finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di analizzare il rischio da colpi di calore e caldo estremo correlati ai sistemi di prevenzione e di relazioni industriali a livello europeo, nazionale e locale.
Lo studio analizza il legame tra ondate di calore e salute e sicurezza sul lavoro in Italia considerando gli aspetti legislativi, il ruolo delle relazioni industriali e quello del dialogo sociale, e ricostruendo il graduale percorso di implementazione dei sistemi di prevenzione a livello nazionale e locale.
La ricerca si è basata sull’analisi della letteratura, degli accordi e dei protocolli e su casi studio nel settore dell’agricoltura e dei trasporti al fine di considerare le specificità dei rischi sia in ambienti al chiuso che all’aperto e le soluzioni adottate per fronteggiarli.
Le conclusioni presentano le criticità principali e alcune possibili raccomandazioni per rafforzare i sistemi di prevenzione, attraverso misure da adottare nei contesti di lavoro.
In questo quadro, la ricerca evidenzia l’importanza della collaborazione formale e di continuo confronto tra le istituzioni, i sindacati e la comunità scientifica.
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Extreme Heat and Health and Safety at work: the role of social dialogue. Results of the Adaptheat project for the Italian context.
This report presents the results of the research project “Adaptheat – Adaptation to heat and climate change at work” relating to the Italian context. The project has been funded by the European Commission with the aim to analyse the risk of heat stroke and extreme heat related to prevention and industrial relations systems at European, national and local level. The study analyses the link between heat waves and health and safety at work in Italy considering the laws, the role of industrial relations and social dialogue, reconstructing the gradual path of implementation of prevention systems at national and local level.
The research is based on the analysis of literature, agreements and protocols and on case studies in the agriculture and transport sectors in order to consider the specificities of risks in both indoor and outdoor workplaces and the solutions adopted. The conclusions present the main critical issues and some possible recommendations to strengthen the prevention systems, through the adoption of specific organizational practices.
In this scenario, the research highlights the relevance of formal collaboration among institutions, trade unions and the scientific community.
Working Paper FDV, 2024
Di Nunzio D., Ferrucci G., 2024, Studiare e lavorare. Condizioni e aspettative delle lavoratrici ... more Di Nunzio D., Ferrucci G., 2024, Studiare e lavorare. Condizioni e aspettative delle lavoratrici e lavoratori che frequentano l’università, Working Paper Fondazione Di Vittorio, n. 4.
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Il working paper presenta i risultati dell’indagine sulle condizioni e le aspettative degli studenti-lavoratori in Italia, condotta tramite questionario strutturato, con un campione di 8.737 rispondenti.
La ricerca è stata promossa da Unione degli universitari (UDU) e Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) e condotta con la Fondazione Di Vittorio.
L’analisi evidenzia le motivazioni alla base della compresenza di studio e lavoro; le criticità in ambito occupazionale e nel percorso di studio; le proposte per migliorare la conciliazione tra studio e lavoro.
I risultati dell’inchiesta mostrano che, per la maggior parte dei rispondenti, il lavoro è un’esperienza strutturata e non necessariamente periodica. Il lavoro è svolto in maniera continuativa nel corso dell’anno ed è caratterizzato da contratti a termine e precarietà.
L’analisi della condizione di studente-lavoratore mette in evidenza le criticità sia del sistema educativo che di quello occupazionale, e le difficoltà per la società italiana di valorizzare l’impegno e le conoscenze delle nuove generazioni per affermare i loro diritti e favorire un percorso di sviluppo culturale, sociale ed economico.
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The working paper presents the results of a survey on the student-workers’ conditions and expectations in Italy. The survey adopted a structured questionnaire, with a sample of 8,737 respondents.
The research was commissioned by Unione degli universitari (UDU) and Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) and carried out by Fondazione Di Vittorio.
The analysis highlights the causes of the co-presence of study and work; critical issues in the occupational experiences and in the study paths; proposals to improve the conciliation between studying and working experiences.
The results of the survey show that, for the majority of respondents, employment experience is a structured and not necessarily periodic experience. The work experience is carried out continuously throughout the year and it is characterized by fixed-term contracts and precariousness.
The analysis of the student-worker condition highlights the critical issues of both the educational and employment systems, and the difficulties for Italian society in valorising the commitment and knowledge of the new generations to affirm their rights and encourage a path of cultural, social and economic development.
Bubbico D., Di Nunzio D., Dorigatti L., Pedaci M., 2023, "Filiere produttive, condizioni di lavor... more Bubbico D., Di Nunzio D., Dorigatti L., Pedaci M., 2023, "Filiere produttive, condizioni di lavoro e azione sindacale", Quaderni di rassegna sindacale. Lavori, n. 2, pp. 5-14.
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Working Paper Fondazione Di Vittorio, 2022
Di Nunzio D., 2022, Ricerca-intervento e azione sindacale: teoria, metodo e esperienze per un mod... more Di Nunzio D., 2022, Ricerca-intervento e azione sindacale: teoria, metodo e esperienze per un modello adattivo, Working Paper Fondazione Di Vittorio, n.2.
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L’articolo presenta alcune riflessioni teoriche e metodologiche sul rapporto tra ricerca-intervento e azione sindacale, sulla base di alcune esperienze, considerando: a) gli obiettivi (conoscenza scientifica, azione collettiva, coinvolgimento individuale); b) il senso dell’azione (intervento programmato, esplicitazione dei valori); c) il modello organizzativo (co-gestione e partecipazione). Infine, sono presentate alcune criticità e prospettive della ricerca-intervento, evidenziando la rilevanza di una ricerca-intervento adattiva.
Parole chiave: ricerca-intervento, ricerca-azione, sindacato, metodologia
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Research-intervention and trade union action: theory, method and experiences for an adaptive model
The article presents some theoretical and methodological analysis about the relations between research-intervention and trade union action, based on some experiences, considering: a) objectives (scientific knowledge, collective action and individual engagement); b) meaning of action (planned intervention, explicit values); c) organizational model (co-management and participation). Finally, the article presents some critical points and perspectives, highlighting the relevance of an adaptive research-intervention.
Keywords: intervention-research, action-research, trade unions, methodology
Di Nunzio D., Casula C., Mancini C., a cura di, 2023, Trasporti 4.0. Innovazione, qualità del lav... more Di Nunzio D., Casula C., Mancini C., a cura di, 2023, Trasporti 4.0. Innovazione, qualità del lavoro e azione sindacale: tendenze e prospettive sulla base di casi di studio, FILT-CGIL, Fondazione Giuseppe Di Vittorio.
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L’obiettivo della ricerca è stato quello di approfondire la conoscenza delle principali evoluzioni tecnologiche che stanno riconfigurando il settore dei trasporti, considerando gli impatti sulla qualità del lavoro, sulle forme organizzative e sui sistemi di rappresentanza, al fine di rafforzare l’azione sindacale.
Il progetto si configura come una ricerca-intervento ed è promosso dalla FILT-CGIL, condotto dall’Ufficio Studi e Formazione della categoria in collaborazione con Fondazione Di Vittorio.
L’analisi è stata condotta attraverso 7 casi aziendali, selezionati per essere rappresentativi delle diverse attività del settore dei trasporti (trasporto ferroviario, trasporto merci, trasporto pubblico locale, logistica e magazzinaggio, autostrade, aeroporti, porti): Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Gruppo Autostrade per l’Italia, 5T S.r.l, Auta Marocchi, Fed-Ex, Enav, Vado Gateway.
I risultati evidenziano una duplice sfida per l’azione sindacale, alimentata dalle innovazioni tecnologiche: a) da un lato, l’esigenza di rafforzare la capacità del sindacato di connettere e rappresentare figure professionali diverse e in costante evoluzione nell’ambito della stessa impresa e a livello di sito e filiera; b) dall’altro, quella di individuare le tendenze comuni e le specificità inter-settoriali (a livello di profili professionali e fasi di lavoro, considerando in particolare il lavoro impiegatizio in back-office e front-office, e il lavoro operaio, on field) per ricomporre i processi di contrattazione, i sistemi di tutele e di relazioni industriali.
Di Nunzio D., 2022, Ricerca-intervento e azione sindacale: prospettive di teoria e metodo sulla b... more Di Nunzio D., 2022, Ricerca-intervento e azione sindacale: prospettive di teoria e metodo sulla base di alcune esperienze, in Masiero N., a cura di, Ricerca sociale e azione sindacale: fra reciprocità e confronto, Roma, Futura Editrice, pp. 201-219.
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Estratto parziale dal volume. Consultare la pubblicazione per l'articolo integrale.
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Working Paper FDV 3/2023
L’indagine sul lavoro agile del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (Tab) delle uni... more L’indagine sul lavoro agile del personale tecnico, amministrativo e bibliotecario (Tab) delle università pubbliche è stata promossa da Flc-Cgil e realizzata dalla Fondazione di Vittorio, assieme ad un gruppo di ricerca composto da ricercatori afferenti a differenti atenei . L’indagine è stata condotta con tecnica Cawi dal 12 gennaio al 14 febbraio 2022. Lo strumento di rilevazione adottato presenta 76 domande e al termine della rilevazione sono risultati compilati 4416 questionari. Sono stati considerati validi i questionari compilati per almeno l’80% delle domande, pari quindi a 58 domande su 76. Sono risultati così validi 3208 questionari, pari al 73% di quelli compilati.
L’inchiesta fa parte di un percorso di ricerca di lungo periodo nei comparti della scuola, università e ricerca, condotto attraverso diverse indagini, con l’obiettivo di comprendere le condizioni di lavoro e le trasformazioni organizzative con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dalla fase pandemica e dalle innovazioni tecnologiche e digitali.
Di Nunzio D., Rugiero S., 2021, Digitalisation and industrial relations in the Construction secto... more Di Nunzio D., Rugiero S., 2021, Digitalisation and industrial relations in the Construction sector: national case studies in six European Countries, Report, Discus project.
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This comparative analysis of national case studies is part of the project DISCUS (Digital Transformation in the Construction Sector: challenges and opportunities), a European Union co-funded research project (DG Employment, Social Affairs and Inclusion, VS/2019/0078).
The DISCUS project aims to analyse and to strengthen the role and contribution of innovative industrial relations structures, including social dialogue, in responding to the major challenges and opportunities brought by digitalisation and technological changes in the construction sector to guarantee better environmental and social conditions for the workers and citizens of the European Union.
This report presents the main finding of the comparative analysis of the case studies carried out in the country partners in order to analyse concrete experiences of industrial relations coping with digital and technological changes in the construction industry across different levels and territories.
Initially, it describes the methodology and an overview of the national case studies. The following paragraphs presents the analysis of the work organization and socio-technical models; the impacts on employment in terms of skills and professions; the working conditions, considering the occupational health and safety and some preliminary consequences of the Covid-19 pandemic; the work relations, with a focus on the workers’ participation, cooperation and coordination; the role of industrial relations and social dialogue, especially considering the trade unions. Finally, conclusions try to summarize the main evidences to prospect some key analytical and empirical observations to better address the overcoming digital innovations.
Working Paper - Fondazione Di Vittorio, 2021
Di Nunzio D., 2021, Lavoro informatico e lavoro agile: reti flessibili nello spazio e nel tempo. ... more Di Nunzio D., 2021, Lavoro informatico e lavoro agile: reti flessibili nello spazio e nel tempo. Inchiesta nel settore informatico nel Lazio, Working Paper Fondazione Di Vittorio, n.4/2021.
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Il paper presenta i risultati di un’inchiesta nel settore informatico condotta tramite questionario online con l’obiettivo di indagare le forme organizzative, le condizioni di lavoro e le aspettative di intervento sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori nel Lazio. Un focus analitico specifico è dedicato al tema del lavoro agile durante la pandemia di Covid-19, al fine di comprendere le modalità di lavoro e il grado di soddisfazione in un settore emblematico del cosiddetto smart working, considerando l’utilizzo diffuso e strutturale di regimi ad elevata flessibilità spazio-temporale che caratterizza l’ambito informatico. La ricerca è stata condotta dalla Fondazione Di Vittorio in collaborazione con le organizzazioni sindacali Fiom-Cgil di Roma e del Lazio e Cgil di Roma e del Lazio.
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This paper presents the results of a survey in the Information Technology sector carried out by online questionnaire with the aim of investigating the organizational forms, working conditions and workers’ expectations for trade union action in the Lazio region (Italy). A specific analytical focus is on the topic of agile work during the Covid-19 pandemic, with the aim to understand the working methods and the workers’ satisfaction in an emblematic sector, considering the widespread and structural use of high space-time flexibility in the Ict sector. The research has been carried out by Fondazione Di Vittorio in collaboration with the trade unions Fiom-Cgil di Roma e del Lazio and Cgil di Roma e del Lazio.
DigitCult - Scientific Journal on Digital Cultures, v. 3, n. 3, p. 125-138, 2018
Flessibilità e digitalizzazione del lavoro: forme organizzative, condizioni e soggettività.
Digit... more Flessibilità e digitalizzazione del lavoro: forme organizzative, condizioni e soggettività.
DigitCult - Scientific Journal on Digital Cultures [S.l.], v. 3, n. 3, p. 125-138, dec. 2018.
Available at: <http://www.digitcult.it/index.php/dc/article/view/91>.
Abstract
Questo articolo si propone di analizzare i processi di flessibilizzazione e digitalizzazione che definiscono le molteplici forme contemporanee di organizzazione del lavoro, considerando i rapporti tra gli attori (imprese, lavoratori e territori) e gli impatti sulle condizioni di lavoro, al fine di descrivere le sfide per l’affermazione soggettiva. L’intensificazione dei carichi, i meccanismi capillari di sorveglianza e controllo, l’atomizzazione, la precarietà e la frammentazione si contrappongono alle opportunità di realizzazione personale, valorizzazione delle conoscenze, partecipazione, cooperazione, tracciando dei percorsi di soggettivazione e de-soggettivazione non univoci. Questi processi interessano l’ambito lavorativo quanto i più ampi contesti sociali, determinando delle sfide a livello individuale e collettivo, nel rapporto tra soggettività, democrazia e sviluppo tecnologico delle reti produttive.
Flexibility and digitization of work: organizational forms, conditions and subjectivity.
This article aims to analyze the processes of flexibility and digitization that define the multiple contemporary forms of work organization considering the relationships between the actors (companies, workers and territories) and the impacts on the working conditions, in order to underline the challenges for the subjective affirmation. Work intensification, surveillance and control, atomization, precariousness and fragmentation are opposed to the workers’ opportunities for self-realization, enhancement of knowledge, participation, cooperation, with non-univocal paths of subjectivation and de-subjectivation. These processes affect the working experiences as much as the wider social contexts, determining several challenges both at individual and collective level, considering the relationship between subjectivity, democracy and technological development of the productive networks.
Economia e Società Regionale, n. 2, pp. 77-92., 2018
Di Nunzio D., 2018, “L’azione sindacale nell’organizzazione flessibile e digitale del lavoro”, Ec... more Di Nunzio D., 2018, “L’azione sindacale nell’organizzazione flessibile e digitale del lavoro”, Economia e Società Regionale, n. 2, 2018, pp. 77-92.
Link:
https://www.francoangeli.it/riviste/SchedaRivista.aspx?IDArticolo=62476&Tipo=Articolo%20PDF&lingua=it&idRivista=14
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I processi di flessibilizzazione e quelli di digitalizzazione sono indissolubilmente legati e nella loro articolazione definiscono le forme contemporanee di organizzazione del lavoro. La digitalizzazione - che ha avuto una accelerazione nella sua pervasività nella vita eco-nomica e sociale a partire dagli anni Novanta del secolo scorso - ha favorito un aumento della flessibilità ad ogni livello organizzativo, sia nelle le relazioni interne e esterne all’impresa sia nelle condizioni di lavoro e di retribuzione con degli impatti paradigmatici per l’azione sindacale, considerando le modalità organizzative e i contenuti della contratta-zione. L’individualizzazione del lavoro, la crescente flessibilità e la diversificazione dei processi produttivi impongono all’azione sindacale di operare attraverso un’organizzazione sempre più flessibile, reticolare, modulare, adattiva. Allo stesso tempo, il sindacato si trova davanti la sfida di affermare la soggettività del lavoratore cercando di coniugare la ricerca di tutele di ordine generale con la considerazione e valorizzazione delle specificità persona-li, attraverso nuove pratiche di partecipazione, contrattazione, mobilitazione.
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Flexibility and digitization processes are strictly related and this relation defines the con-temporary forms of work organization. Digitization with a growing pervasiveness in eco-nomic and social life since the Nineties of the last century has fostered the flexibility at any level of the work organization, considering the internal and external relations as well as the working conditions and wages with paradigmatic impacts for the trade union actions, considering the organizational logics and the contents of the bargaining. The work indivi-dualization, the increasing flexibility and the diversification of production processes led the trade union action to operate through an increasingly flexible, reticular, modular and adap-tive organization. At the same time, the trade union faces the challenge of affirming the worker's subjectivity by combining the affirmation of general protections with the enhan-cement of personal specificities, through new practices of participation, bargaining and mobilization.
De Sario B., Di Nunzio D., Leonardi S., 2021, “Azione sindacale e contrattazione collettiva per l... more De Sario B., Di Nunzio D., Leonardi S., 2021, “Azione sindacale e contrattazione collettiva per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro nella fase 1 dell’emergenza da pandemia di Covid-19”, Rivista giuridica del lavoro e della previdenza sociale, n. 1/2021, pp. 91-110.
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Abstract - Italiano
L’articolo approfondisce il ruolo delle organizzazioni sindacali in Italia nell’affrontare l’epidemia da contagio di Covid-19, in particolare nella cosiddetta Fase 1, tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio 2020, considerando la molteplicità di interventi messi in atto per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori: a) proteste, campagne, scioperi e nuove sfide per l’organizzazione sindacale nell’uso delle tecnologie digitali; b) protocolli e accordi sui temi della Ssl che hanno orientato la produzione normativa e introdotto numerose attualizzazioni dei decreti legislativi a livello settoriale, inter-settoriale e territoriale; c) contenuti degli accordi aziendali e di gruppo. L’analisi mostra il ruolo determinante delle organizzazioni sindacali nella gestione dell’epidemia di Covid 19, sia attraverso azioni di conflitto sia nell’elaborazione e attuazione dei protocolli, attraverso una logica multilivello (nazionale, territoriale e aziendale).
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Abstract - English
This paper explores the role of trade unions in Italy in addressing the Covid-19 contagion epidemic, sepcifically during the so-called "Phase 1", between the end of February and the beginning of May 2020, considering the multiplicity of interventions implemented for the protection of the occupational health and safety (OHS): a) protests, campaigns and mobilizations, strikes, and new challenges for trade union organizing in the use of ICT; b) protocols and agreements on the issues of the OHS that have guided the regulatory production and introduced numerous updates of the legislative decrees at sectoral, inter-sectoral and territorial level; c) contens of the company and group agreements. The analysis shows the crucial role of trade unions in the management of the Covid 19 epidemic, both through conflict actions and the development and implementation of protocols, through a multilevel logic (national, territorial and corporate level).
Smart working, tutele e condizioni di lavoro, 2021
Di Nunzio D., 2021, Lavoro agile, forme organizzative e soggettività del lavoratore, in Carabelli... more Di Nunzio D., 2021, Lavoro agile, forme organizzative e soggettività del lavoratore, in Carabelli U., Fassina L. (a cura di), Smart working, tutele e condizioni di lavoro, Roma, Futura, pp. 33-57.
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L'articolo presenta un’analisi del fenomeno del lavoro agile considerando le forme organizzative e le sfide per l’affermazione della soggettività individuale, focalizzando l’attenzione sul ruolo degli attori e, in particolare, sui processi di partecipazione e contrattazione .
Nel primo paragrafo, il lavoro agile è analizzato nel contesto delle trasformazioni paradigmatiche che stanno investendo il mondo del lavoro, con l’affermarsi della flessibilità spazio-temporale in forme molteplici e in evoluzione, considerando sia la fase pre-pandemica che quella attuale di emergenza per l’epidemia di Covid-19.
Nel secondo paragrafo, l’analisi approfondisce il rapporto tra la flessibilità spazio-temporale e l’organizzazione del lavoro, considerando sia gli aspetti tecnici che quelli relazionali, mostrando la rilevanza della partecipazione e della contrattazione per definire le condizioni di lavoro e i percorsi di soggettivazione e de-soggettivazione, in contesti altamente dinamici e diversificati.
Nelle conclusioni, si evidenziano le tensioni tra la ricerca di tutele di ordine generale e la valorizzazione delle specificità contestuali e individuali che interessa gli interventi istituzionali e, anche, l’azione sindacale, orientata verso forme organizzative reticolari, adattive, con un uso crescente dell’ICT.
Working Paper FDV, 2020
Il paper presenta i risultati di un’indagine rivolta ai docenti delle scuole dell’infanzia, prima... more Il paper presenta i risultati di un’indagine rivolta ai docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, in merito alla didattica a distanza attuata durante la fase emergenziale della pandemia di Covid-19.
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This working paper presents the results of an online survey among primary and secondary school teachers on the topic of distance learning during the Covid-19 pandemic.
Lo studio approfondisce il ruolo delle organizzazioni sindacali in Italia nell’affrontare l’epide... more Lo studio approfondisce il ruolo delle organizzazioni sindacali in Italia nell’affrontare l’epidemia da contagio di Covid-19 nella cosiddetta Fase 1, tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio 2020, considerando la molteplicità di interventi messi in atto per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori:
a) proteste, campagne, mobilitazioni, scioperi che sono maturati in un con¬testo emergenziale dove le pratiche conflittuali hanno accompagnato la ricerca di percorsi negoziali per rivendicare il diritto fondamentale alla salute e affrontare in maniera partecipativa le grandi sfide emergenti determinate dalla pandemia;
b) le iniziative sindacali online, di informazione, formazione e organizzazione di lavoratori, delegati e funzionari che hanno comportato una profonda rivisitazione delle modalità di azione sindacale;
c) i contenuti dei protocolli e degli accordi sui temi della Ssl che hanno orientato la produzione normativa e introdotto numerose attualizzazioni dei decreti legislativi a livello nazionale, settoriale, territoriale.
In questa sede è presentata un’analisi preliminare di un lavoro di approfondimento in corso sulle pratiche di azione collettiva e sui contenuti dei protocolli e degli accordi tra le parte sociali e istituzionali.
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This study explores the role of trade unions in Italy in addressing the Covid-19 contagion epidemic during the so-called "Phase 1", between the end of February and the beginning of May 2020, considering the multiplicity of interventions implemented for the protection of health and safety (H&S) of the workers:
a) protests, campaigns and mobilizations, strikes, that have matured in an emergency context where conflicting practices have accompanied the search for negotiation paths to claim the fundamental right to H&S and to be engaged in a participatory manner in the major emerging challenges caused by the pandemic;
b) online trade union initiatives, for information, training and organization of workers, delegates and officials which have led to a deep review of the methods of trade union action.
c) the contents of the protocols and agreements on the issues of the OHS that have guided the regulatory production and introduced numerous updates of the legislative decrees at na¬tional, sectoral, territorial level.
Here we present a preliminary analysis of ongoing work on collective action practices and the contents of protocols and collective agreements between the social and institutional parties.
Leonardi S., Di Nunzio D., 2018, Italy country report, DIRESOC. Digitalisation and Restructuring:... more Leonardi S., Di Nunzio D., 2018, Italy country report, DIRESOC. Digitalisation and Restructuring: which Social Dialogue?, EU Project.
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This country report aims to provide an overview of the role and the weight that technological changes and digitalisation are determining, in Italy, on the transformation of the production fabric, employment relationships and industrial relations system. In particular, we would like to focus on how the Italian social partners are facing the digital innovation and restructuring, with adapting their organizational and strategic repertoire in order to catch and anticipate the change, making it socially sustainable. To this end, we will combine the description of some of the ongoing processes impacting on the production system with the review of the main topics which animate the public discourse on the digitalization related developments leading to restructuring. In doing so, we assign a particular regard to the social partners, in terms of approaches, policy, outcomes.
Di Nunzio D., Ferrucci G., Mensi M. (2019), Il lavoro informatico: reti organizzative, condizioni... more Di Nunzio D., Ferrucci G., Mensi M. (2019), Il lavoro informatico: reti organizzative, condizioni di lavoro e azione sindacale, Roma, Ediesse.
Le tecnologie informatiche sono alla base delle forme contemporanee di organizzazione del lavoro e definiscono le logiche della produzione su scala globale.
I lavoratori dell’IT sono in aumento, intervengono a ogni livello dei cicli produttivi e vivono esperienze molto differenziate, con una grande varietà di profili in continuo mutamento, svolgendo mestieri estremamente qualificati e creativi o compiti strettamente esecutivi.
L’analisi delle professioni informatiche è particolarmente significativa per comprendere le grandi trasformazioni in atto e le tensioni proprie della nostra epoca in cui la valorizzazione delle conoscenze e le possibilità di collaborazione si confrontano con nuove forme di controllo e sfruttamento.
In questo volume sono presentati i risultati di una ricerca sul settore informatico condotta attraverso l’analisi dei dati statistici da fonti istituzionali, un’inchiesta nazionale con questionario, un’indagine qualitativa tramite focus group e interviste in profondità.
La ricerca delinea le caratteristiche del lavoro informatico e le numerose sfide per l’azione sindacale che si confronta sia con le spinte verso l’individualizzazione che con nuove esigenze di coesione e ricomposizione, in processi produttivi reticolari e dinamici.
Sociologia del lavoro, n. 151, pp. 117-135, 2018
Di Nunzio D., 2018, “Il lavoro informatico: individualizzazione, flessibilità e azione sindacale ... more Di Nunzio D., 2018, “Il lavoro informatico: individualizzazione, flessibilità e azione sindacale nelle professioni qualificate dell’economia digitale”, Sociologia del lavoro, n. 151, pp. 117-135.
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Le tecnologie digitali definiscono la logica della produzione su scala globale. L’analisi delle professioni in ambito informatico è dunque particolarmente significativa per comprendere meglio le grandi trasformazioni in atto. Questi lavoratori si confrontano con l’utilizzo di tecnologie specializzate e con varie modalità di organizzazione scientifica del processo produttivo che possono accompagnarsi a una forte spinta verso l’autonomia, la cooperazione e la valorizzazione delle conoscenze così come a nuove forme di controllo e sfruttamento. L’articolo esplora le condizioni di lavoro focalizzando l’attenzione sugli spazi di affermazione soggettiva e le sfide per la rappresentanza sindacale. L’analisi di basa sui risultati di un’indagine empirica condotta tramite due focus group e dieci interviste in profondità a professionisti in ambito informatico in Italia.
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Digital technologies orient the logic of production at global level. For this reason, the analysis of professions in information technology is useful to understand the major trends in the contemporary work organization. These workers have to cope with several tensions: with the use of specialized technologies and with various methods of scientific organization of the production processes, with a trend towards autonomy, cooperation and the enhancement of knowledge or, on the other hand, with new forms of surveillance and domination.
The article explores their working conditions focusing the analysis on the opportunities for subjective affirmation and the challenges for the trade union representation. The analysis is based on the results of a qualitative survey with two focus groups and ten in-depth interviews with professionals in IT sectors in Italy.
Di Nunzio D., 2019, “Lavoro informatico e creatività. L'affermazione soggettiva nei profili profe... more Di Nunzio D., 2019, “Lavoro informatico e creatività. L'affermazione soggettiva nei profili professionali, nelle reti organizzative e nella vita sociale”, Formamente, 2019, 14, 2, pp. 179-196.
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SOMMARIO The article presents an analysis of Information Technology (IT) workers' creative expression considering three areas of investigation:professional specificities, work organization of the productive networks, social contexts. The research on IT programmers was carried out in Italy by a qualitative survey, with interviews and focus groups. The analysis highlights the relationships between skills, autonomy, participation and cooperation, to define the possibilities of creative expression and the paths of subjective affirmation. IT work is characterized by a strong personal and creative commitment through which the individual tries to affirm his own subjectivity defining the meaning of his own professional path, organizational networks and social life, contributing to the transformation not only of products but also of the profession, IT processes, ethical and cultural orientations. Creatività e lavoro: professioni, processi, paradigmi Negli studi sociologici sul lavoro il tema della creatività, sebbene sia un ambito difficilmente circoscrivibile, è stato spesso analizzato in relazione all'innovazione e possiamo individuare tre grandi ambiti analitici: a. cosiddette professioni della conoscenza e creative; b. l'innovazione nei processi produttivi, considerando l'organizzazione del lavoro e il rapporto con i contesti territoriali; c. l'analisi dell'esperienza lavorativa nella sua complessità, considerando le relazioni con la vita sociale in senso ampio e paradigmatico.
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Papers by Daniele Di Nunzio
Lo studio analizza il legame tra ondate di calore e salute e sicurezza sul lavoro in Italia considerando gli aspetti legislativi, il ruolo delle relazioni industriali e quello del dialogo sociale, e ricostruendo il graduale percorso di implementazione dei sistemi di prevenzione a livello nazionale e locale.
La ricerca si è basata sull’analisi della letteratura, degli accordi e dei protocolli e su casi studio nel settore dell’agricoltura e dei trasporti al fine di considerare le specificità dei rischi sia in ambienti al chiuso che all’aperto e le soluzioni adottate per fronteggiarli.
Le conclusioni presentano le criticità principali e alcune possibili raccomandazioni per rafforzare i sistemi di prevenzione, attraverso misure da adottare nei contesti di lavoro.
In questo quadro, la ricerca evidenzia l’importanza della collaborazione formale e di continuo confronto tra le istituzioni, i sindacati e la comunità scientifica.
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Extreme Heat and Health and Safety at work: the role of social dialogue. Results of the Adaptheat project for the Italian context.
This report presents the results of the research project “Adaptheat – Adaptation to heat and climate change at work” relating to the Italian context. The project has been funded by the European Commission with the aim to analyse the risk of heat stroke and extreme heat related to prevention and industrial relations systems at European, national and local level. The study analyses the link between heat waves and health and safety at work in Italy considering the laws, the role of industrial relations and social dialogue, reconstructing the gradual path of implementation of prevention systems at national and local level.
The research is based on the analysis of literature, agreements and protocols and on case studies in the agriculture and transport sectors in order to consider the specificities of risks in both indoor and outdoor workplaces and the solutions adopted. The conclusions present the main critical issues and some possible recommendations to strengthen the prevention systems, through the adoption of specific organizational practices.
In this scenario, the research highlights the relevance of formal collaboration among institutions, trade unions and the scientific community.
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Il working paper presenta i risultati dell’indagine sulle condizioni e le aspettative degli studenti-lavoratori in Italia, condotta tramite questionario strutturato, con un campione di 8.737 rispondenti.
La ricerca è stata promossa da Unione degli universitari (UDU) e Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) e condotta con la Fondazione Di Vittorio.
L’analisi evidenzia le motivazioni alla base della compresenza di studio e lavoro; le criticità in ambito occupazionale e nel percorso di studio; le proposte per migliorare la conciliazione tra studio e lavoro.
I risultati dell’inchiesta mostrano che, per la maggior parte dei rispondenti, il lavoro è un’esperienza strutturata e non necessariamente periodica. Il lavoro è svolto in maniera continuativa nel corso dell’anno ed è caratterizzato da contratti a termine e precarietà.
L’analisi della condizione di studente-lavoratore mette in evidenza le criticità sia del sistema educativo che di quello occupazionale, e le difficoltà per la società italiana di valorizzare l’impegno e le conoscenze delle nuove generazioni per affermare i loro diritti e favorire un percorso di sviluppo culturale, sociale ed economico.
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The working paper presents the results of a survey on the student-workers’ conditions and expectations in Italy. The survey adopted a structured questionnaire, with a sample of 8,737 respondents.
The research was commissioned by Unione degli universitari (UDU) and Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) and carried out by Fondazione Di Vittorio.
The analysis highlights the causes of the co-presence of study and work; critical issues in the occupational experiences and in the study paths; proposals to improve the conciliation between studying and working experiences.
The results of the survey show that, for the majority of respondents, employment experience is a structured and not necessarily periodic experience. The work experience is carried out continuously throughout the year and it is characterized by fixed-term contracts and precariousness.
The analysis of the student-worker condition highlights the critical issues of both the educational and employment systems, and the difficulties for Italian society in valorising the commitment and knowledge of the new generations to affirm their rights and encourage a path of cultural, social and economic development.
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L’articolo presenta alcune riflessioni teoriche e metodologiche sul rapporto tra ricerca-intervento e azione sindacale, sulla base di alcune esperienze, considerando: a) gli obiettivi (conoscenza scientifica, azione collettiva, coinvolgimento individuale); b) il senso dell’azione (intervento programmato, esplicitazione dei valori); c) il modello organizzativo (co-gestione e partecipazione). Infine, sono presentate alcune criticità e prospettive della ricerca-intervento, evidenziando la rilevanza di una ricerca-intervento adattiva.
Parole chiave: ricerca-intervento, ricerca-azione, sindacato, metodologia
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Research-intervention and trade union action: theory, method and experiences for an adaptive model
The article presents some theoretical and methodological analysis about the relations between research-intervention and trade union action, based on some experiences, considering: a) objectives (scientific knowledge, collective action and individual engagement); b) meaning of action (planned intervention, explicit values); c) organizational model (co-management and participation). Finally, the article presents some critical points and perspectives, highlighting the relevance of an adaptive research-intervention.
Keywords: intervention-research, action-research, trade unions, methodology
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L’obiettivo della ricerca è stato quello di approfondire la conoscenza delle principali evoluzioni tecnologiche che stanno riconfigurando il settore dei trasporti, considerando gli impatti sulla qualità del lavoro, sulle forme organizzative e sui sistemi di rappresentanza, al fine di rafforzare l’azione sindacale.
Il progetto si configura come una ricerca-intervento ed è promosso dalla FILT-CGIL, condotto dall’Ufficio Studi e Formazione della categoria in collaborazione con Fondazione Di Vittorio.
L’analisi è stata condotta attraverso 7 casi aziendali, selezionati per essere rappresentativi delle diverse attività del settore dei trasporti (trasporto ferroviario, trasporto merci, trasporto pubblico locale, logistica e magazzinaggio, autostrade, aeroporti, porti): Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Gruppo Autostrade per l’Italia, 5T S.r.l, Auta Marocchi, Fed-Ex, Enav, Vado Gateway.
I risultati evidenziano una duplice sfida per l’azione sindacale, alimentata dalle innovazioni tecnologiche: a) da un lato, l’esigenza di rafforzare la capacità del sindacato di connettere e rappresentare figure professionali diverse e in costante evoluzione nell’ambito della stessa impresa e a livello di sito e filiera; b) dall’altro, quella di individuare le tendenze comuni e le specificità inter-settoriali (a livello di profili professionali e fasi di lavoro, considerando in particolare il lavoro impiegatizio in back-office e front-office, e il lavoro operaio, on field) per ricomporre i processi di contrattazione, i sistemi di tutele e di relazioni industriali.
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Estratto parziale dal volume. Consultare la pubblicazione per l'articolo integrale.
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L’inchiesta fa parte di un percorso di ricerca di lungo periodo nei comparti della scuola, università e ricerca, condotto attraverso diverse indagini, con l’obiettivo di comprendere le condizioni di lavoro e le trasformazioni organizzative con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dalla fase pandemica e dalle innovazioni tecnologiche e digitali.
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This comparative analysis of national case studies is part of the project DISCUS (Digital Transformation in the Construction Sector: challenges and opportunities), a European Union co-funded research project (DG Employment, Social Affairs and Inclusion, VS/2019/0078).
The DISCUS project aims to analyse and to strengthen the role and contribution of innovative industrial relations structures, including social dialogue, in responding to the major challenges and opportunities brought by digitalisation and technological changes in the construction sector to guarantee better environmental and social conditions for the workers and citizens of the European Union.
This report presents the main finding of the comparative analysis of the case studies carried out in the country partners in order to analyse concrete experiences of industrial relations coping with digital and technological changes in the construction industry across different levels and territories.
Initially, it describes the methodology and an overview of the national case studies. The following paragraphs presents the analysis of the work organization and socio-technical models; the impacts on employment in terms of skills and professions; the working conditions, considering the occupational health and safety and some preliminary consequences of the Covid-19 pandemic; the work relations, with a focus on the workers’ participation, cooperation and coordination; the role of industrial relations and social dialogue, especially considering the trade unions. Finally, conclusions try to summarize the main evidences to prospect some key analytical and empirical observations to better address the overcoming digital innovations.
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Il paper presenta i risultati di un’inchiesta nel settore informatico condotta tramite questionario online con l’obiettivo di indagare le forme organizzative, le condizioni di lavoro e le aspettative di intervento sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori nel Lazio. Un focus analitico specifico è dedicato al tema del lavoro agile durante la pandemia di Covid-19, al fine di comprendere le modalità di lavoro e il grado di soddisfazione in un settore emblematico del cosiddetto smart working, considerando l’utilizzo diffuso e strutturale di regimi ad elevata flessibilità spazio-temporale che caratterizza l’ambito informatico. La ricerca è stata condotta dalla Fondazione Di Vittorio in collaborazione con le organizzazioni sindacali Fiom-Cgil di Roma e del Lazio e Cgil di Roma e del Lazio.
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This paper presents the results of a survey in the Information Technology sector carried out by online questionnaire with the aim of investigating the organizational forms, working conditions and workers’ expectations for trade union action in the Lazio region (Italy). A specific analytical focus is on the topic of agile work during the Covid-19 pandemic, with the aim to understand the working methods and the workers’ satisfaction in an emblematic sector, considering the widespread and structural use of high space-time flexibility in the Ict sector. The research has been carried out by Fondazione Di Vittorio in collaboration with the trade unions Fiom-Cgil di Roma e del Lazio and Cgil di Roma e del Lazio.
DigitCult - Scientific Journal on Digital Cultures [S.l.], v. 3, n. 3, p. 125-138, dec. 2018.
Available at: <http://www.digitcult.it/index.php/dc/article/view/91>.
Abstract
Questo articolo si propone di analizzare i processi di flessibilizzazione e digitalizzazione che definiscono le molteplici forme contemporanee di organizzazione del lavoro, considerando i rapporti tra gli attori (imprese, lavoratori e territori) e gli impatti sulle condizioni di lavoro, al fine di descrivere le sfide per l’affermazione soggettiva. L’intensificazione dei carichi, i meccanismi capillari di sorveglianza e controllo, l’atomizzazione, la precarietà e la frammentazione si contrappongono alle opportunità di realizzazione personale, valorizzazione delle conoscenze, partecipazione, cooperazione, tracciando dei percorsi di soggettivazione e de-soggettivazione non univoci. Questi processi interessano l’ambito lavorativo quanto i più ampi contesti sociali, determinando delle sfide a livello individuale e collettivo, nel rapporto tra soggettività, democrazia e sviluppo tecnologico delle reti produttive.
Flexibility and digitization of work: organizational forms, conditions and subjectivity.
This article aims to analyze the processes of flexibility and digitization that define the multiple contemporary forms of work organization considering the relationships between the actors (companies, workers and territories) and the impacts on the working conditions, in order to underline the challenges for the subjective affirmation. Work intensification, surveillance and control, atomization, precariousness and fragmentation are opposed to the workers’ opportunities for self-realization, enhancement of knowledge, participation, cooperation, with non-univocal paths of subjectivation and de-subjectivation. These processes affect the working experiences as much as the wider social contexts, determining several challenges both at individual and collective level, considering the relationship between subjectivity, democracy and technological development of the productive networks.
Link:
https://www.francoangeli.it/riviste/SchedaRivista.aspx?IDArticolo=62476&Tipo=Articolo%20PDF&lingua=it&idRivista=14
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I processi di flessibilizzazione e quelli di digitalizzazione sono indissolubilmente legati e nella loro articolazione definiscono le forme contemporanee di organizzazione del lavoro. La digitalizzazione - che ha avuto una accelerazione nella sua pervasività nella vita eco-nomica e sociale a partire dagli anni Novanta del secolo scorso - ha favorito un aumento della flessibilità ad ogni livello organizzativo, sia nelle le relazioni interne e esterne all’impresa sia nelle condizioni di lavoro e di retribuzione con degli impatti paradigmatici per l’azione sindacale, considerando le modalità organizzative e i contenuti della contratta-zione. L’individualizzazione del lavoro, la crescente flessibilità e la diversificazione dei processi produttivi impongono all’azione sindacale di operare attraverso un’organizzazione sempre più flessibile, reticolare, modulare, adattiva. Allo stesso tempo, il sindacato si trova davanti la sfida di affermare la soggettività del lavoratore cercando di coniugare la ricerca di tutele di ordine generale con la considerazione e valorizzazione delle specificità persona-li, attraverso nuove pratiche di partecipazione, contrattazione, mobilitazione.
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Flexibility and digitization processes are strictly related and this relation defines the con-temporary forms of work organization. Digitization with a growing pervasiveness in eco-nomic and social life since the Nineties of the last century has fostered the flexibility at any level of the work organization, considering the internal and external relations as well as the working conditions and wages with paradigmatic impacts for the trade union actions, considering the organizational logics and the contents of the bargaining. The work indivi-dualization, the increasing flexibility and the diversification of production processes led the trade union action to operate through an increasingly flexible, reticular, modular and adap-tive organization. At the same time, the trade union faces the challenge of affirming the worker's subjectivity by combining the affirmation of general protections with the enhan-cement of personal specificities, through new practices of participation, bargaining and mobilization.
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Abstract - Italiano
L’articolo approfondisce il ruolo delle organizzazioni sindacali in Italia nell’affrontare l’epidemia da contagio di Covid-19, in particolare nella cosiddetta Fase 1, tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio 2020, considerando la molteplicità di interventi messi in atto per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori: a) proteste, campagne, scioperi e nuove sfide per l’organizzazione sindacale nell’uso delle tecnologie digitali; b) protocolli e accordi sui temi della Ssl che hanno orientato la produzione normativa e introdotto numerose attualizzazioni dei decreti legislativi a livello settoriale, inter-settoriale e territoriale; c) contenuti degli accordi aziendali e di gruppo. L’analisi mostra il ruolo determinante delle organizzazioni sindacali nella gestione dell’epidemia di Covid 19, sia attraverso azioni di conflitto sia nell’elaborazione e attuazione dei protocolli, attraverso una logica multilivello (nazionale, territoriale e aziendale).
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Abstract - English
This paper explores the role of trade unions in Italy in addressing the Covid-19 contagion epidemic, sepcifically during the so-called "Phase 1", between the end of February and the beginning of May 2020, considering the multiplicity of interventions implemented for the protection of the occupational health and safety (OHS): a) protests, campaigns and mobilizations, strikes, and new challenges for trade union organizing in the use of ICT; b) protocols and agreements on the issues of the OHS that have guided the regulatory production and introduced numerous updates of the legislative decrees at sectoral, inter-sectoral and territorial level; c) contens of the company and group agreements. The analysis shows the crucial role of trade unions in the management of the Covid 19 epidemic, both through conflict actions and the development and implementation of protocols, through a multilevel logic (national, territorial and corporate level).
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L'articolo presenta un’analisi del fenomeno del lavoro agile considerando le forme organizzative e le sfide per l’affermazione della soggettività individuale, focalizzando l’attenzione sul ruolo degli attori e, in particolare, sui processi di partecipazione e contrattazione .
Nel primo paragrafo, il lavoro agile è analizzato nel contesto delle trasformazioni paradigmatiche che stanno investendo il mondo del lavoro, con l’affermarsi della flessibilità spazio-temporale in forme molteplici e in evoluzione, considerando sia la fase pre-pandemica che quella attuale di emergenza per l’epidemia di Covid-19.
Nel secondo paragrafo, l’analisi approfondisce il rapporto tra la flessibilità spazio-temporale e l’organizzazione del lavoro, considerando sia gli aspetti tecnici che quelli relazionali, mostrando la rilevanza della partecipazione e della contrattazione per definire le condizioni di lavoro e i percorsi di soggettivazione e de-soggettivazione, in contesti altamente dinamici e diversificati.
Nelle conclusioni, si evidenziano le tensioni tra la ricerca di tutele di ordine generale e la valorizzazione delle specificità contestuali e individuali che interessa gli interventi istituzionali e, anche, l’azione sindacale, orientata verso forme organizzative reticolari, adattive, con un uso crescente dell’ICT.
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This working paper presents the results of an online survey among primary and secondary school teachers on the topic of distance learning during the Covid-19 pandemic.
a) proteste, campagne, mobilitazioni, scioperi che sono maturati in un con¬testo emergenziale dove le pratiche conflittuali hanno accompagnato la ricerca di percorsi negoziali per rivendicare il diritto fondamentale alla salute e affrontare in maniera partecipativa le grandi sfide emergenti determinate dalla pandemia;
b) le iniziative sindacali online, di informazione, formazione e organizzazione di lavoratori, delegati e funzionari che hanno comportato una profonda rivisitazione delle modalità di azione sindacale;
c) i contenuti dei protocolli e degli accordi sui temi della Ssl che hanno orientato la produzione normativa e introdotto numerose attualizzazioni dei decreti legislativi a livello nazionale, settoriale, territoriale.
In questa sede è presentata un’analisi preliminare di un lavoro di approfondimento in corso sulle pratiche di azione collettiva e sui contenuti dei protocolli e degli accordi tra le parte sociali e istituzionali.
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This study explores the role of trade unions in Italy in addressing the Covid-19 contagion epidemic during the so-called "Phase 1", between the end of February and the beginning of May 2020, considering the multiplicity of interventions implemented for the protection of health and safety (H&S) of the workers:
a) protests, campaigns and mobilizations, strikes, that have matured in an emergency context where conflicting practices have accompanied the search for negotiation paths to claim the fundamental right to H&S and to be engaged in a participatory manner in the major emerging challenges caused by the pandemic;
b) online trade union initiatives, for information, training and organization of workers, delegates and officials which have led to a deep review of the methods of trade union action.
c) the contents of the protocols and agreements on the issues of the OHS that have guided the regulatory production and introduced numerous updates of the legislative decrees at na¬tional, sectoral, territorial level.
Here we present a preliminary analysis of ongoing work on collective action practices and the contents of protocols and collective agreements between the social and institutional parties.
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This country report aims to provide an overview of the role and the weight that technological changes and digitalisation are determining, in Italy, on the transformation of the production fabric, employment relationships and industrial relations system. In particular, we would like to focus on how the Italian social partners are facing the digital innovation and restructuring, with adapting their organizational and strategic repertoire in order to catch and anticipate the change, making it socially sustainable. To this end, we will combine the description of some of the ongoing processes impacting on the production system with the review of the main topics which animate the public discourse on the digitalization related developments leading to restructuring. In doing so, we assign a particular regard to the social partners, in terms of approaches, policy, outcomes.
Le tecnologie informatiche sono alla base delle forme contemporanee di organizzazione del lavoro e definiscono le logiche della produzione su scala globale.
I lavoratori dell’IT sono in aumento, intervengono a ogni livello dei cicli produttivi e vivono esperienze molto differenziate, con una grande varietà di profili in continuo mutamento, svolgendo mestieri estremamente qualificati e creativi o compiti strettamente esecutivi.
L’analisi delle professioni informatiche è particolarmente significativa per comprendere le grandi trasformazioni in atto e le tensioni proprie della nostra epoca in cui la valorizzazione delle conoscenze e le possibilità di collaborazione si confrontano con nuove forme di controllo e sfruttamento.
In questo volume sono presentati i risultati di una ricerca sul settore informatico condotta attraverso l’analisi dei dati statistici da fonti istituzionali, un’inchiesta nazionale con questionario, un’indagine qualitativa tramite focus group e interviste in profondità.
La ricerca delinea le caratteristiche del lavoro informatico e le numerose sfide per l’azione sindacale che si confronta sia con le spinte verso l’individualizzazione che con nuove esigenze di coesione e ricomposizione, in processi produttivi reticolari e dinamici.
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Le tecnologie digitali definiscono la logica della produzione su scala globale. L’analisi delle professioni in ambito informatico è dunque particolarmente significativa per comprendere meglio le grandi trasformazioni in atto. Questi lavoratori si confrontano con l’utilizzo di tecnologie specializzate e con varie modalità di organizzazione scientifica del processo produttivo che possono accompagnarsi a una forte spinta verso l’autonomia, la cooperazione e la valorizzazione delle conoscenze così come a nuove forme di controllo e sfruttamento. L’articolo esplora le condizioni di lavoro focalizzando l’attenzione sugli spazi di affermazione soggettiva e le sfide per la rappresentanza sindacale. L’analisi di basa sui risultati di un’indagine empirica condotta tramite due focus group e dieci interviste in profondità a professionisti in ambito informatico in Italia.
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Digital technologies orient the logic of production at global level. For this reason, the analysis of professions in information technology is useful to understand the major trends in the contemporary work organization. These workers have to cope with several tensions: with the use of specialized technologies and with various methods of scientific organization of the production processes, with a trend towards autonomy, cooperation and the enhancement of knowledge or, on the other hand, with new forms of surveillance and domination.
The article explores their working conditions focusing the analysis on the opportunities for subjective affirmation and the challenges for the trade union representation. The analysis is based on the results of a qualitative survey with two focus groups and ten in-depth interviews with professionals in IT sectors in Italy.
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SOMMARIO The article presents an analysis of Information Technology (IT) workers' creative expression considering three areas of investigation:professional specificities, work organization of the productive networks, social contexts. The research on IT programmers was carried out in Italy by a qualitative survey, with interviews and focus groups. The analysis highlights the relationships between skills, autonomy, participation and cooperation, to define the possibilities of creative expression and the paths of subjective affirmation. IT work is characterized by a strong personal and creative commitment through which the individual tries to affirm his own subjectivity defining the meaning of his own professional path, organizational networks and social life, contributing to the transformation not only of products but also of the profession, IT processes, ethical and cultural orientations. Creatività e lavoro: professioni, processi, paradigmi Negli studi sociologici sul lavoro il tema della creatività, sebbene sia un ambito difficilmente circoscrivibile, è stato spesso analizzato in relazione all'innovazione e possiamo individuare tre grandi ambiti analitici: a. cosiddette professioni della conoscenza e creative; b. l'innovazione nei processi produttivi, considerando l'organizzazione del lavoro e il rapporto con i contesti territoriali; c. l'analisi dell'esperienza lavorativa nella sua complessità, considerando le relazioni con la vita sociale in senso ampio e paradigmatico.
Lo studio analizza il legame tra ondate di calore e salute e sicurezza sul lavoro in Italia considerando gli aspetti legislativi, il ruolo delle relazioni industriali e quello del dialogo sociale, e ricostruendo il graduale percorso di implementazione dei sistemi di prevenzione a livello nazionale e locale.
La ricerca si è basata sull’analisi della letteratura, degli accordi e dei protocolli e su casi studio nel settore dell’agricoltura e dei trasporti al fine di considerare le specificità dei rischi sia in ambienti al chiuso che all’aperto e le soluzioni adottate per fronteggiarli.
Le conclusioni presentano le criticità principali e alcune possibili raccomandazioni per rafforzare i sistemi di prevenzione, attraverso misure da adottare nei contesti di lavoro.
In questo quadro, la ricerca evidenzia l’importanza della collaborazione formale e di continuo confronto tra le istituzioni, i sindacati e la comunità scientifica.
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Extreme Heat and Health and Safety at work: the role of social dialogue. Results of the Adaptheat project for the Italian context.
This report presents the results of the research project “Adaptheat – Adaptation to heat and climate change at work” relating to the Italian context. The project has been funded by the European Commission with the aim to analyse the risk of heat stroke and extreme heat related to prevention and industrial relations systems at European, national and local level. The study analyses the link between heat waves and health and safety at work in Italy considering the laws, the role of industrial relations and social dialogue, reconstructing the gradual path of implementation of prevention systems at national and local level.
The research is based on the analysis of literature, agreements and protocols and on case studies in the agriculture and transport sectors in order to consider the specificities of risks in both indoor and outdoor workplaces and the solutions adopted. The conclusions present the main critical issues and some possible recommendations to strengthen the prevention systems, through the adoption of specific organizational practices.
In this scenario, the research highlights the relevance of formal collaboration among institutions, trade unions and the scientific community.
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Il working paper presenta i risultati dell’indagine sulle condizioni e le aspettative degli studenti-lavoratori in Italia, condotta tramite questionario strutturato, con un campione di 8.737 rispondenti.
La ricerca è stata promossa da Unione degli universitari (UDU) e Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) e condotta con la Fondazione Di Vittorio.
L’analisi evidenzia le motivazioni alla base della compresenza di studio e lavoro; le criticità in ambito occupazionale e nel percorso di studio; le proposte per migliorare la conciliazione tra studio e lavoro.
I risultati dell’inchiesta mostrano che, per la maggior parte dei rispondenti, il lavoro è un’esperienza strutturata e non necessariamente periodica. Il lavoro è svolto in maniera continuativa nel corso dell’anno ed è caratterizzato da contratti a termine e precarietà.
L’analisi della condizione di studente-lavoratore mette in evidenza le criticità sia del sistema educativo che di quello occupazionale, e le difficoltà per la società italiana di valorizzare l’impegno e le conoscenze delle nuove generazioni per affermare i loro diritti e favorire un percorso di sviluppo culturale, sociale ed economico.
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The working paper presents the results of a survey on the student-workers’ conditions and expectations in Italy. The survey adopted a structured questionnaire, with a sample of 8,737 respondents.
The research was commissioned by Unione degli universitari (UDU) and Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) and carried out by Fondazione Di Vittorio.
The analysis highlights the causes of the co-presence of study and work; critical issues in the occupational experiences and in the study paths; proposals to improve the conciliation between studying and working experiences.
The results of the survey show that, for the majority of respondents, employment experience is a structured and not necessarily periodic experience. The work experience is carried out continuously throughout the year and it is characterized by fixed-term contracts and precariousness.
The analysis of the student-worker condition highlights the critical issues of both the educational and employment systems, and the difficulties for Italian society in valorising the commitment and knowledge of the new generations to affirm their rights and encourage a path of cultural, social and economic development.
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L’articolo presenta alcune riflessioni teoriche e metodologiche sul rapporto tra ricerca-intervento e azione sindacale, sulla base di alcune esperienze, considerando: a) gli obiettivi (conoscenza scientifica, azione collettiva, coinvolgimento individuale); b) il senso dell’azione (intervento programmato, esplicitazione dei valori); c) il modello organizzativo (co-gestione e partecipazione). Infine, sono presentate alcune criticità e prospettive della ricerca-intervento, evidenziando la rilevanza di una ricerca-intervento adattiva.
Parole chiave: ricerca-intervento, ricerca-azione, sindacato, metodologia
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Research-intervention and trade union action: theory, method and experiences for an adaptive model
The article presents some theoretical and methodological analysis about the relations between research-intervention and trade union action, based on some experiences, considering: a) objectives (scientific knowledge, collective action and individual engagement); b) meaning of action (planned intervention, explicit values); c) organizational model (co-management and participation). Finally, the article presents some critical points and perspectives, highlighting the relevance of an adaptive research-intervention.
Keywords: intervention-research, action-research, trade unions, methodology
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L’obiettivo della ricerca è stato quello di approfondire la conoscenza delle principali evoluzioni tecnologiche che stanno riconfigurando il settore dei trasporti, considerando gli impatti sulla qualità del lavoro, sulle forme organizzative e sui sistemi di rappresentanza, al fine di rafforzare l’azione sindacale.
Il progetto si configura come una ricerca-intervento ed è promosso dalla FILT-CGIL, condotto dall’Ufficio Studi e Formazione della categoria in collaborazione con Fondazione Di Vittorio.
L’analisi è stata condotta attraverso 7 casi aziendali, selezionati per essere rappresentativi delle diverse attività del settore dei trasporti (trasporto ferroviario, trasporto merci, trasporto pubblico locale, logistica e magazzinaggio, autostrade, aeroporti, porti): Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Gruppo Autostrade per l’Italia, 5T S.r.l, Auta Marocchi, Fed-Ex, Enav, Vado Gateway.
I risultati evidenziano una duplice sfida per l’azione sindacale, alimentata dalle innovazioni tecnologiche: a) da un lato, l’esigenza di rafforzare la capacità del sindacato di connettere e rappresentare figure professionali diverse e in costante evoluzione nell’ambito della stessa impresa e a livello di sito e filiera; b) dall’altro, quella di individuare le tendenze comuni e le specificità inter-settoriali (a livello di profili professionali e fasi di lavoro, considerando in particolare il lavoro impiegatizio in back-office e front-office, e il lavoro operaio, on field) per ricomporre i processi di contrattazione, i sistemi di tutele e di relazioni industriali.
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Estratto parziale dal volume. Consultare la pubblicazione per l'articolo integrale.
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L’inchiesta fa parte di un percorso di ricerca di lungo periodo nei comparti della scuola, università e ricerca, condotto attraverso diverse indagini, con l’obiettivo di comprendere le condizioni di lavoro e le trasformazioni organizzative con particolare attenzione ai cambiamenti introdotti dalla fase pandemica e dalle innovazioni tecnologiche e digitali.
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This comparative analysis of national case studies is part of the project DISCUS (Digital Transformation in the Construction Sector: challenges and opportunities), a European Union co-funded research project (DG Employment, Social Affairs and Inclusion, VS/2019/0078).
The DISCUS project aims to analyse and to strengthen the role and contribution of innovative industrial relations structures, including social dialogue, in responding to the major challenges and opportunities brought by digitalisation and technological changes in the construction sector to guarantee better environmental and social conditions for the workers and citizens of the European Union.
This report presents the main finding of the comparative analysis of the case studies carried out in the country partners in order to analyse concrete experiences of industrial relations coping with digital and technological changes in the construction industry across different levels and territories.
Initially, it describes the methodology and an overview of the national case studies. The following paragraphs presents the analysis of the work organization and socio-technical models; the impacts on employment in terms of skills and professions; the working conditions, considering the occupational health and safety and some preliminary consequences of the Covid-19 pandemic; the work relations, with a focus on the workers’ participation, cooperation and coordination; the role of industrial relations and social dialogue, especially considering the trade unions. Finally, conclusions try to summarize the main evidences to prospect some key analytical and empirical observations to better address the overcoming digital innovations.
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Il paper presenta i risultati di un’inchiesta nel settore informatico condotta tramite questionario online con l’obiettivo di indagare le forme organizzative, le condizioni di lavoro e le aspettative di intervento sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori nel Lazio. Un focus analitico specifico è dedicato al tema del lavoro agile durante la pandemia di Covid-19, al fine di comprendere le modalità di lavoro e il grado di soddisfazione in un settore emblematico del cosiddetto smart working, considerando l’utilizzo diffuso e strutturale di regimi ad elevata flessibilità spazio-temporale che caratterizza l’ambito informatico. La ricerca è stata condotta dalla Fondazione Di Vittorio in collaborazione con le organizzazioni sindacali Fiom-Cgil di Roma e del Lazio e Cgil di Roma e del Lazio.
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This paper presents the results of a survey in the Information Technology sector carried out by online questionnaire with the aim of investigating the organizational forms, working conditions and workers’ expectations for trade union action in the Lazio region (Italy). A specific analytical focus is on the topic of agile work during the Covid-19 pandemic, with the aim to understand the working methods and the workers’ satisfaction in an emblematic sector, considering the widespread and structural use of high space-time flexibility in the Ict sector. The research has been carried out by Fondazione Di Vittorio in collaboration with the trade unions Fiom-Cgil di Roma e del Lazio and Cgil di Roma e del Lazio.
DigitCult - Scientific Journal on Digital Cultures [S.l.], v. 3, n. 3, p. 125-138, dec. 2018.
Available at: <http://www.digitcult.it/index.php/dc/article/view/91>.
Abstract
Questo articolo si propone di analizzare i processi di flessibilizzazione e digitalizzazione che definiscono le molteplici forme contemporanee di organizzazione del lavoro, considerando i rapporti tra gli attori (imprese, lavoratori e territori) e gli impatti sulle condizioni di lavoro, al fine di descrivere le sfide per l’affermazione soggettiva. L’intensificazione dei carichi, i meccanismi capillari di sorveglianza e controllo, l’atomizzazione, la precarietà e la frammentazione si contrappongono alle opportunità di realizzazione personale, valorizzazione delle conoscenze, partecipazione, cooperazione, tracciando dei percorsi di soggettivazione e de-soggettivazione non univoci. Questi processi interessano l’ambito lavorativo quanto i più ampi contesti sociali, determinando delle sfide a livello individuale e collettivo, nel rapporto tra soggettività, democrazia e sviluppo tecnologico delle reti produttive.
Flexibility and digitization of work: organizational forms, conditions and subjectivity.
This article aims to analyze the processes of flexibility and digitization that define the multiple contemporary forms of work organization considering the relationships between the actors (companies, workers and territories) and the impacts on the working conditions, in order to underline the challenges for the subjective affirmation. Work intensification, surveillance and control, atomization, precariousness and fragmentation are opposed to the workers’ opportunities for self-realization, enhancement of knowledge, participation, cooperation, with non-univocal paths of subjectivation and de-subjectivation. These processes affect the working experiences as much as the wider social contexts, determining several challenges both at individual and collective level, considering the relationship between subjectivity, democracy and technological development of the productive networks.
Link:
https://www.francoangeli.it/riviste/SchedaRivista.aspx?IDArticolo=62476&Tipo=Articolo%20PDF&lingua=it&idRivista=14
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I processi di flessibilizzazione e quelli di digitalizzazione sono indissolubilmente legati e nella loro articolazione definiscono le forme contemporanee di organizzazione del lavoro. La digitalizzazione - che ha avuto una accelerazione nella sua pervasività nella vita eco-nomica e sociale a partire dagli anni Novanta del secolo scorso - ha favorito un aumento della flessibilità ad ogni livello organizzativo, sia nelle le relazioni interne e esterne all’impresa sia nelle condizioni di lavoro e di retribuzione con degli impatti paradigmatici per l’azione sindacale, considerando le modalità organizzative e i contenuti della contratta-zione. L’individualizzazione del lavoro, la crescente flessibilità e la diversificazione dei processi produttivi impongono all’azione sindacale di operare attraverso un’organizzazione sempre più flessibile, reticolare, modulare, adattiva. Allo stesso tempo, il sindacato si trova davanti la sfida di affermare la soggettività del lavoratore cercando di coniugare la ricerca di tutele di ordine generale con la considerazione e valorizzazione delle specificità persona-li, attraverso nuove pratiche di partecipazione, contrattazione, mobilitazione.
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Flexibility and digitization processes are strictly related and this relation defines the con-temporary forms of work organization. Digitization with a growing pervasiveness in eco-nomic and social life since the Nineties of the last century has fostered the flexibility at any level of the work organization, considering the internal and external relations as well as the working conditions and wages with paradigmatic impacts for the trade union actions, considering the organizational logics and the contents of the bargaining. The work indivi-dualization, the increasing flexibility and the diversification of production processes led the trade union action to operate through an increasingly flexible, reticular, modular and adap-tive organization. At the same time, the trade union faces the challenge of affirming the worker's subjectivity by combining the affirmation of general protections with the enhan-cement of personal specificities, through new practices of participation, bargaining and mobilization.
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Abstract - Italiano
L’articolo approfondisce il ruolo delle organizzazioni sindacali in Italia nell’affrontare l’epidemia da contagio di Covid-19, in particolare nella cosiddetta Fase 1, tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio 2020, considerando la molteplicità di interventi messi in atto per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori: a) proteste, campagne, scioperi e nuove sfide per l’organizzazione sindacale nell’uso delle tecnologie digitali; b) protocolli e accordi sui temi della Ssl che hanno orientato la produzione normativa e introdotto numerose attualizzazioni dei decreti legislativi a livello settoriale, inter-settoriale e territoriale; c) contenuti degli accordi aziendali e di gruppo. L’analisi mostra il ruolo determinante delle organizzazioni sindacali nella gestione dell’epidemia di Covid 19, sia attraverso azioni di conflitto sia nell’elaborazione e attuazione dei protocolli, attraverso una logica multilivello (nazionale, territoriale e aziendale).
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Abstract - English
This paper explores the role of trade unions in Italy in addressing the Covid-19 contagion epidemic, sepcifically during the so-called "Phase 1", between the end of February and the beginning of May 2020, considering the multiplicity of interventions implemented for the protection of the occupational health and safety (OHS): a) protests, campaigns and mobilizations, strikes, and new challenges for trade union organizing in the use of ICT; b) protocols and agreements on the issues of the OHS that have guided the regulatory production and introduced numerous updates of the legislative decrees at sectoral, inter-sectoral and territorial level; c) contens of the company and group agreements. The analysis shows the crucial role of trade unions in the management of the Covid 19 epidemic, both through conflict actions and the development and implementation of protocols, through a multilevel logic (national, territorial and corporate level).
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L'articolo presenta un’analisi del fenomeno del lavoro agile considerando le forme organizzative e le sfide per l’affermazione della soggettività individuale, focalizzando l’attenzione sul ruolo degli attori e, in particolare, sui processi di partecipazione e contrattazione .
Nel primo paragrafo, il lavoro agile è analizzato nel contesto delle trasformazioni paradigmatiche che stanno investendo il mondo del lavoro, con l’affermarsi della flessibilità spazio-temporale in forme molteplici e in evoluzione, considerando sia la fase pre-pandemica che quella attuale di emergenza per l’epidemia di Covid-19.
Nel secondo paragrafo, l’analisi approfondisce il rapporto tra la flessibilità spazio-temporale e l’organizzazione del lavoro, considerando sia gli aspetti tecnici che quelli relazionali, mostrando la rilevanza della partecipazione e della contrattazione per definire le condizioni di lavoro e i percorsi di soggettivazione e de-soggettivazione, in contesti altamente dinamici e diversificati.
Nelle conclusioni, si evidenziano le tensioni tra la ricerca di tutele di ordine generale e la valorizzazione delle specificità contestuali e individuali che interessa gli interventi istituzionali e, anche, l’azione sindacale, orientata verso forme organizzative reticolari, adattive, con un uso crescente dell’ICT.
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This working paper presents the results of an online survey among primary and secondary school teachers on the topic of distance learning during the Covid-19 pandemic.
a) proteste, campagne, mobilitazioni, scioperi che sono maturati in un con¬testo emergenziale dove le pratiche conflittuali hanno accompagnato la ricerca di percorsi negoziali per rivendicare il diritto fondamentale alla salute e affrontare in maniera partecipativa le grandi sfide emergenti determinate dalla pandemia;
b) le iniziative sindacali online, di informazione, formazione e organizzazione di lavoratori, delegati e funzionari che hanno comportato una profonda rivisitazione delle modalità di azione sindacale;
c) i contenuti dei protocolli e degli accordi sui temi della Ssl che hanno orientato la produzione normativa e introdotto numerose attualizzazioni dei decreti legislativi a livello nazionale, settoriale, territoriale.
In questa sede è presentata un’analisi preliminare di un lavoro di approfondimento in corso sulle pratiche di azione collettiva e sui contenuti dei protocolli e degli accordi tra le parte sociali e istituzionali.
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This study explores the role of trade unions in Italy in addressing the Covid-19 contagion epidemic during the so-called "Phase 1", between the end of February and the beginning of May 2020, considering the multiplicity of interventions implemented for the protection of health and safety (H&S) of the workers:
a) protests, campaigns and mobilizations, strikes, that have matured in an emergency context where conflicting practices have accompanied the search for negotiation paths to claim the fundamental right to H&S and to be engaged in a participatory manner in the major emerging challenges caused by the pandemic;
b) online trade union initiatives, for information, training and organization of workers, delegates and officials which have led to a deep review of the methods of trade union action.
c) the contents of the protocols and agreements on the issues of the OHS that have guided the regulatory production and introduced numerous updates of the legislative decrees at na¬tional, sectoral, territorial level.
Here we present a preliminary analysis of ongoing work on collective action practices and the contents of protocols and collective agreements between the social and institutional parties.
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This country report aims to provide an overview of the role and the weight that technological changes and digitalisation are determining, in Italy, on the transformation of the production fabric, employment relationships and industrial relations system. In particular, we would like to focus on how the Italian social partners are facing the digital innovation and restructuring, with adapting their organizational and strategic repertoire in order to catch and anticipate the change, making it socially sustainable. To this end, we will combine the description of some of the ongoing processes impacting on the production system with the review of the main topics which animate the public discourse on the digitalization related developments leading to restructuring. In doing so, we assign a particular regard to the social partners, in terms of approaches, policy, outcomes.
Le tecnologie informatiche sono alla base delle forme contemporanee di organizzazione del lavoro e definiscono le logiche della produzione su scala globale.
I lavoratori dell’IT sono in aumento, intervengono a ogni livello dei cicli produttivi e vivono esperienze molto differenziate, con una grande varietà di profili in continuo mutamento, svolgendo mestieri estremamente qualificati e creativi o compiti strettamente esecutivi.
L’analisi delle professioni informatiche è particolarmente significativa per comprendere le grandi trasformazioni in atto e le tensioni proprie della nostra epoca in cui la valorizzazione delle conoscenze e le possibilità di collaborazione si confrontano con nuove forme di controllo e sfruttamento.
In questo volume sono presentati i risultati di una ricerca sul settore informatico condotta attraverso l’analisi dei dati statistici da fonti istituzionali, un’inchiesta nazionale con questionario, un’indagine qualitativa tramite focus group e interviste in profondità.
La ricerca delinea le caratteristiche del lavoro informatico e le numerose sfide per l’azione sindacale che si confronta sia con le spinte verso l’individualizzazione che con nuove esigenze di coesione e ricomposizione, in processi produttivi reticolari e dinamici.
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Le tecnologie digitali definiscono la logica della produzione su scala globale. L’analisi delle professioni in ambito informatico è dunque particolarmente significativa per comprendere meglio le grandi trasformazioni in atto. Questi lavoratori si confrontano con l’utilizzo di tecnologie specializzate e con varie modalità di organizzazione scientifica del processo produttivo che possono accompagnarsi a una forte spinta verso l’autonomia, la cooperazione e la valorizzazione delle conoscenze così come a nuove forme di controllo e sfruttamento. L’articolo esplora le condizioni di lavoro focalizzando l’attenzione sugli spazi di affermazione soggettiva e le sfide per la rappresentanza sindacale. L’analisi di basa sui risultati di un’indagine empirica condotta tramite due focus group e dieci interviste in profondità a professionisti in ambito informatico in Italia.
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Digital technologies orient the logic of production at global level. For this reason, the analysis of professions in information technology is useful to understand the major trends in the contemporary work organization. These workers have to cope with several tensions: with the use of specialized technologies and with various methods of scientific organization of the production processes, with a trend towards autonomy, cooperation and the enhancement of knowledge or, on the other hand, with new forms of surveillance and domination.
The article explores their working conditions focusing the analysis on the opportunities for subjective affirmation and the challenges for the trade union representation. The analysis is based on the results of a qualitative survey with two focus groups and ten in-depth interviews with professionals in IT sectors in Italy.
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SOMMARIO The article presents an analysis of Information Technology (IT) workers' creative expression considering three areas of investigation:professional specificities, work organization of the productive networks, social contexts. The research on IT programmers was carried out in Italy by a qualitative survey, with interviews and focus groups. The analysis highlights the relationships between skills, autonomy, participation and cooperation, to define the possibilities of creative expression and the paths of subjective affirmation. IT work is characterized by a strong personal and creative commitment through which the individual tries to affirm his own subjectivity defining the meaning of his own professional path, organizational networks and social life, contributing to the transformation not only of products but also of the profession, IT processes, ethical and cultural orientations. Creatività e lavoro: professioni, processi, paradigmi Negli studi sociologici sul lavoro il tema della creatività, sebbene sia un ambito difficilmente circoscrivibile, è stato spesso analizzato in relazione all'innovazione e possiamo individuare tre grandi ambiti analitici: a. cosiddette professioni della conoscenza e creative; b. l'innovazione nei processi produttivi, considerando l'organizzazione del lavoro e il rapporto con i contesti territoriali; c. l'analisi dell'esperienza lavorativa nella sua complessità, considerando le relazioni con la vita sociale in senso ampio e paradigmatico.
L’obiettivo dell’inchiesta è stato quello di indagare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, per comprenderne i bisogni e le aspettative per migliorare il mondo del lavoro e l’azione del sindacato.
Il questionario ha raggiunto un campione di oltre trentamila rispondenti ed era rivolto a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori, in ogni settore, con qualsiasi professione e tipologia contrattuale.
I risultati raccontano un mondo del lavoro caratterizzato da bisogni specifici, con una crescente eterogeneità e una molteplicità di percorsi individuali di sfruttamento e di emancipazione. D’altra parte, emergono le sfide comuni per la ricomposizione dell’azione collettiva, per affermare un nuovo paradigma di sviluppo fondato su salari più giusti, meno precarietà, più innovazione, attraverso la partecipazione e la rappresentanza sindacale.
Il volume presenta un’analisi approfondita dei risultati e descrive le caratteristiche principali del lavoro nell’epoca contemporanea, con dei focus analitici per temi e settori produttivi.
L’inchiesta è stata condotta dalla Fondazione Di Vittorio in collaborazione con tutte le strutture sindacali della Cgil, attraverso un ampio gruppo di ricerca interdisciplinare.
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Il volume presenta i risultati principali delle ricerche condotte dalla Fondazione Di Vittorio negli ultimi anni, focalizzandosi su alcune questioni: ruolo della partecipazione, della contrattazione e delle relazioni industriali nel definire e gestire gli impatti dei processi di trasformazione, digitalizzazione e just transition; fattori di vulnerabilità nel mercato del lavoro, come i rischi di disoccupazione e precarietà; le specificità della condizione di migrante e l’evoluzione della rappresentanza sindacale per considerare bisogni e aspettative con un approccio inclusivo e intersezionale; l’importanza delle conoscenze e il valore della formazione continua; le dinamiche retributive e la questione salariale.
Le ricerche mostrano le numerose sfide che investono il sindacato nel suo rapporto con il modello di sviluppo e, più in generale, con l’affermazione del «nuovo paradigma» dell’epoca contemporanea.
Il volume offre una riflessione anche sul ruolo della ricerca-intervento, che appare fondamentale per interpretare la complessità del paradigma contemporaneo di sviluppo e favorire la costruzione dell’azione sindacale.
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Il rapporto di ricerca è a cura di: Francesca Clanetti, Luca De Zolt, Beppe De Sario, Daniele Di Nunzio.
Con i contributi di: Paolo Borrometi, Laura Calafà, Beppe De Sario, Daniele Di Nunzio, Stefano Landi, Pierdanilo Melandro, Marco Omizzolo, Marco Paggi, Luca Pellegrini, Stefania Pellegrini, Paolo Roca Rey.
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Il Primo Rapporto dell’Osservatorio sulla legalità nel terziario affronta la natura pervasiva e differenziata dell’illegalità nei settori del commercio e dei servizi, evidenziando la rilevanza di analisi multidisciplinari e multisettoriali per comprendere questi fenomeni. I saggi descrivono le molteplici forme con cui l’illegalità può manifestarsi, dalla presenza della mafia fino alle irregolarità delle imprese e allo sfruttamento del lavoro individuale, con un danno per i sistemi socio economici a livello locale, nazionale e globale.
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L’Osservatorio per la legalità nel terziario è coordinato da FILCAMS-CGIL, insieme al Centro Multiservizi Ce.Mu., Centro studi FILCAMS e Fondazione Di Vittorio.
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I materiali dell'inchiesta sono disponibili al link:
http://www.fiom-cgil.it/net/index.php/auto-componentistica/gruppo-cnhi/6100-fca-il-mestiere-dell-auto-materiali
Al fine di implementare l’indagine conoscitiva indirizzata ai RLS, l’Inail ha finanziato, all’interno del bando ricerche
in collaborazione (BRIC) 2015, il progetto dal titolo: Indagine sui modelli partecipativi aziendali e territoriali per la
salute e la sicurezza sul lavoro: il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e le interazioni con gli attori
della prevenzione (Impact - RLS). La ricerca è stata affidata al Politecnico di Milano (Coordinatore scientifico), insieme
con Fondazione Di Vittorio, Università degli Studi di Perugia e il coinvolgimento diretto di Cgil, Cisl, Uil
nazionali.
Lo studio si è posto l’obiettivo di ampliare l’indagine nazionale ad un campione rappresentativo di tutta la popolazione
di RLS, approfondendo gli aspetti relativi alle relazioni, alle sinergie ed alle criticità esistenti tra il sistema
di rappresentanza e il sistema di gestione della SSL.
L’indagine è stata condotta su tutto il territorio nazionale, considerando tutti i settori e le dimensioni aziendali
e ponendo particolare attenzione a tutte le tipologie della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza: RLS
aziendali, territoriali o di comparto e di sito produttivo.
https://www.eurofound.europa.eu/observatories/eurwork/comparative-information/working-conditions-in-the-retail-sector
This report examines trends in working conditions and employment status in the retail sector in the EU27 countries and Norway between 2001 and 2010. The considerable expansion of the sector over the past 20 years or so is associated with a transformation in its competitive structure, greater use of technology and changes in the regulatory framework. Large companies now dominate at the expense of the numerous small and micro businesses that once characterised the sector in most countries. One result is a significant decline in the number of self-employed workers and a substantial increase in the number of part-time jobs (many held by women) and non-permanent contracts. These changes have affected career patterns and introduced new risks to employees’ health, especially psychosocial ones. Recent initiatives by the social partners have aimed above all to regulate flexibility and working time arrangements, promote training, reduce the risk of robbery and enhance employee well-being.
http://eurofound.europa.eu/observatories/eurwork/comparative-information/violence-and-harassment-in-european-workplaces-extent-impacts-and-policies
Violence and harassment are attacks on personal dignity, the right to equal and non-discriminatory treatment and often a person’s health. Workers affected by it feel insecure about their work; they are more frequently absent and may even be unable to work, with consequent impacts on productivity and corporate and public costs. Some national-level surveys point to a long-standing increase in reported violence and harassment. Certain European countries, such as the Scandinavian countries, have more coordinated, established policies on preventing and tackling violence and harassment. Awareness of the topic at the national level, its inclusion in legislation and the degree of the social partners’ involvement in policies and interventions all contribute to the effectiveness of policies to address it.
Les mouvements sociaux de ce début de siècle ne se résument pas aux grandes mobilisations pour la démocratie couvertes par les médias occidentaux. Les contributions à cet ouvrage montrent que c’est souvent au niveau local et loin des projecteurs des médias que se déploient les mouvements d’aujourd’hui. En même temps que ces derniers, d’autres, conservateurs, racistes et xénophobes, se sont également développés. Les idées et partis de l’extrême droite trouvent le succès dans les pays occidentaux ou au Japon alors que l’islam radical séduit des jeunes sur tous les continents.
Les auteurs de onze pays (Belgique, Canada, Espagne, France, Italie, Japon,
Kurdistan, Liban, Pérou, Russie, Turquie) ont contribué à ce volume.
Introduction disponible en ligne:
www.academia.edu/26325120/Mouvements_sociaux._Quand_le_sujet_devient_acteur._Introduction
"The youngest workers have borne more of the brunt of the crisis even when in stable employment", note the authors. The jobs available to young people are all insecure: agency work, fixed-term contracts, too low-paid to achieve financial independence, etc. The report includes the findings from a survey of 1,000 workers aged 15 to 34, principally on their working conditions. The plight of younger workers is not one to be envied: higher work accident rates, unsocial hours, excessively fast work paces, low job discretion, etc. It comes as no surprise therefore to find that a third of Italy’s youth would be willing to emigrate for a better life.
While the problem cuts across all categories of young workers (graduates/unskilled, white/blue collar, etc.), young people from the lowest socioeconomic groups seem more permanently beset by insecurity than those from more well-to-do backgrounds.
"Les plus jeunes ont davantage subi les effets négatifs de la crise, même en occupant une position de travail stable", constatent les auteurs. Les boulots proposés aux jeunes sont marqués du sceau de la précarité : intérim, contrats à durée déterminée, salaires trop bas pour accéder à l'indépendance financière, etc. Une partie du rapport présente les résultats d'une enquête menée auprès de 1.000 travailleurs âgés de 15 à 34 ans. Les questions portaient principalement sur leurs conditions de travail. La situation des travailleurs les plus jeunes est peu enviable : taux d'accident plus élevé, horaires atypiques, rythme de travail excessif, faible autonomie, etc. Dans ces conditions, il n'est pas surprenant d'apprendre qu'un jeune italien sur trois serait disposé à émigrer afin d'améliorer son existence.
Si le phénomène touche toutes les catégories de jeunes travailleurs (universitaires/sans diplôme, cols blancs/cols bleus, etc.), les jeunes venant de milieux modestes semblent plus durablement confrontés à la précarité que les jeunes de milieux plus favorisés.
La ricerca “Nuovi modelli di abitare e di produrre” analizza gli impatti socio-economici della trasformazione in chiave sostenibile del settore delle costruzioni, considerando gli effetti sulla produttività, l’occupazione, la qualità del lavoro e la contrattazione.
Nella prima parte dello studio si descrivono le tipicità e criticità del comparto delle costruzioni, si delinea il quadro delle politiche a sostegno dell’edilizia verde, si identificano i profili professionali in evoluzione sia in termini di nuove figure e competenze sia analizzando il rapporto tra green building e condizioni di lavoro.
Nella seconda parte si presentano gli studi di caso su imprese fortemente innovative sul piano tecnologico e organizzativo. L’analisi mostra lo stretto legame esistente tra innovazione e industrializzazione del ciclo produttivo, che comporta una diverso rapporto tra fabbrica e cantiere, con rilevanti conseguenze su tutte le fasi della progettazione, realizzazione e manutenzione di un edificio fino al modo stesso di abitare.
Lo studio fornisce indicazioni e suggerimenti per la costruzione di una nuova politica di sviluppo del settore e per rafforzare le strategie d’intervento del sindacato nel paradigma dell’economia sostenibile.
Casapound is a cultural and political movement born in Italy in 2003 and spread in Italy during the past years, who aims to pursue an alternative to nowadays globalisation process and to the dominant market and consummation logics, to affirm an ethic of popular sovereignty and affirmation of citizenship rights. At the same times, CasaPound aims to build an open space of resistance, elaboration and collective action (Farro 2006) where individual actors can express their own engagement and their own personal subjectivity.
In particular, the aim of the research is to understand the limits and the opportunities linked to the process of affirmation of subjectivity for the people engaged in the CasaPound movement.
The attention to personal Subject is – in this research – given to the way how it take form in the action and in the experience (Dubet 1994) of the actor, to the subjectivation and de-subjectivation processes that the actors cross through, up to the risks of anti-subjectivation that characterise the darkest side of actor’s personality (Wieviorka 2008: 41-43).
Subjectivity has been interpreted not just as an element characterised by presence or absence, but more like a tension, more or less constant, of “transformation of a lived situation in a free action” (Touraine 1994: 23), with the aim to understand how this tension is lived by the actor to “transform himself in the principle that orients his own behaviour (Touraine 2005: 176), more than following in an a-critic way external principles, pursuing his own autodetermination against eterodirection (Touraine 1992).
Quali sono le soluzioni che trova davanti alle difficoltà determinate dalla frammentazione e dalla crisi della rappresentanza?
L’obiettivo della ricerca è stato quello di rispondere a questi interrogativi attraverso l’analisi di alcune delle esperienze di sindacalizzazione innovativa promosse dalla CGIL.
Le esperienze indagate intervengono in quei contesti nei quali il sindacato era assente oppure è stato costretto ad affrontare trasformazioni che ne hanno ridotto la presenza e l’efficacia, in particolare confrontandosi con i problemi del lavoro disperso e precario.
PREFAZIONE
Tra bilancio e rilancio
Elena Lattuada....................................................................................................7
PARTE PRIMA
La Cgil e la sfida della ricomposizione della rappresentanza
Ilaria Lani.........................................................................................................................................9
PARTE SECONDA
Dal community organizing al rilancio del movimento sindacale:
esperimenti americani, britannici e tedeschi
• Lezioni americane. Ovvero come rilanciare il sindacato
facendone un movimento sociale
Alessandro Coppola............................................................................................17
• Workers win when they organise! Tecniche di organising nel Regno Unito
Fabio Ghelfi.........................................................................................26
• Le campagne dei giovani Metaller in Germania
Lisa Dorigatti..................................................................................................................................31
PARTE TERZA
Tra lavoro e consumo: le campagne per i diritti globali
• Le “vertenze” della Campagna Abiti Puliti
Deborah Lucchetti ..........................................................................................................................35
• Mobilitare l’opinione pubblica per cambiare i comportamenti delle imprese:
l'esperienza Original Marines
Giuliana Mesina.......................................................................................40
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INDICE
PARTE QUARTA
Le esperienze di sindacalizzazione del lavoro disperso: la Cgil che innova
• Giovani e sindacato: la campagna Giovani NON+ disposti a tutto
Luca De Zolt .............................................................................................42
• Giovani, precari e professionisti si coalizzano:
l'esperienza del comitato “Il nostro tempo è adesso”
Claudia Pratelli..........................................................................48
• Professionisti sempre meno liberi si organizzano:
cosa vogliono e cosa chiedono al sindacato
Daniele Di Nunzio.............................................................................54
• Fermare la svendita dei praticanti e dei collaboratori degli studi
professionali: la campagna “conilcontratto.it”
Alessio Di Labio,......................................................................60
• La truffa dell’associazione in partecipazione: la campagna “dissociati”
Daria Banchieri e Roberto D'Andrea............................................................62
• Lottare contro il caporalato, nel territorio: il “sindacato di strada”
e la campagna “Invisibili”
Roberto Iovino e Ivan Sagnet..............................................................66
PARTE QUINTA
Riattivare il territorio
• Il lavoro di educatore, il mestiere del sindacato
Carlo Antonicelli.....................................................................71
• Camere del lavoro, ritorno all’antico per costruire il nuovo: i nuovi spazi di
aggregazione rivolti a giovani e precari. Interviste ai protagonisti dei progetti pilota
a cura di Ilaria Lani ...........................................................................74
- Joint session between RC44 Labor Movements and RC47 Social Classes and Social Movements
- Session Organizers:
Daniele DI NUNZIO, Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Italy, [email protected]
Guglielmo MEARDI, Scuola Normale Superiore - Firenze, Italy, [email protected]
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Social struggles are increasingly seen through the lenses of intersectional inequality, cultural diversity, multiple identities, and competing production of knowledge, ideas, ethical principles, with particular regard to the world system and environment. They also involve new interactions between labour and other social movements, raising new sociological questions about the nature of the struggles (Della Porta; Turner; Fairbrother).
The joint session aims to reflect on the different relationships, from coalitions to competition, between labour and other social movements, especially in the creation of knowledge and in the framing of social conflicts.
Movements try to counteract the dominant actors’ cultural orientations by alternative point views of modernity (Touraine), counter-movements to commodification (Polanyi), or even counter-hegemony (Gramsci).
These struggles are relevant in the academic and public debate (Burawoy) around key concepts, as just transition, digitalization, dignity of work, social justice, democracy and so on.
Labour and social movements try to produce their collective elaborations also in collaboration with the scientific community and mutual intersectional learning. This cultural production has an epistemological relevance to address the challenges of today’s social complexity (Morin).
This session will gather empirical and theoretical contributions, encouraging a multidisciplinary approach to the debate, with attention to the following questions.
How labour and social movements produce and share knowledge?
What are the practices, actors and methodologies?
What are the relations between collective elaborations and collective actions?
What is the role of the scientific community and, in particular, of sociology?
What are main opportunities, problems and struggles for knowledge and collective actions?
Submit an Abstract to this Session
RC47 Social Classes and Social Movements (host committee)
Anyone interested in presenting a paper should submit an abstract on-line through the ISA website open from April 25 through September 30, 2017, 24:00 GMT.
Call for Abstracts 14 April 2015 - 30 September 2015 24:00
Joint session of RC44 Labor Movements [host committee] and RC47 Social Classes and Social Movements