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2020, Salerno Editrice Roma
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Presentation of the main typological structures of the languages of Pharaonic Egypt according to recent research (2nd Edition)
How we manage to understand the ancient Egyptian sources
Fra i numerosi scarabei che fanno parte della ricca collezione di scarabei e sigilli del Museo Egizio di Firenze, uno in particolare ha attirato la mia attenzione. 1 Si tratta di un piccolo oggetto in faïence azzurra, che reca il numero di inventario 10371; 2 il luogo del suo rinvenimento in Egitto è sconosciuto, e nel Museo è segnalato solo come proveniente dal lascito di Wilson-Barker nel 1948. Lo scarabeo si presenta di ottima fattura, perfettamente conservato. Sul dorso è da notare la mancanza di separazione tra le elitre, mentre la separazione tra queste e il protorace è segnata appena da due brevi incisioni laterali; sono indicate con cura le mandibole dell'animale, il capo e il clipeo con articoli appena accennati. Le zampe sono delineate mediante profonda incisione; poggiano su una base con superficie inferiore piana, dove sono incisi i geroglifici dell'iscrizione, racchiusi entro una linea perimetrale. Lo scarabeo presenta un piccolo foro che lo attraversa nella lunghezza. Dal punto di vista tipologico il nostro scarabeo può essere datato al Nuovo Regno ed in particolare alla XVIII dinastia. Le caratteristiche che riportano a questa datazione sono molteplici: le zampe ben tracciate e ben proporzionate, il dorso piuttosto bombato, con culmine all'altezza del
Youth language represents nowadays an active topic of debate, and we dispose already of a wealth of material on nearly all Italian regions. This notwithstanding, previous research on Sardinian has failed to highlight the peculiar patterns of the situation, namely the existing split performances in Italian and in Sardinian; the structural differences within Sardinian in the southern and in the central-northern areas; the discrete geolinguistic, social, and pragmatic conditions which foster quite different performance typologies. Our project also aims to fill in these gaps by collecting spoken spontaneous interactions, and by giving an accurate account of the specific diachronic evolutions of the structures that were borrowed from the Italian language.
La settimana scorsa H.P.B. ha detto cose particolarmente interessanti sull'argomento della Dottrina Segreta. Farei meglio a tentare di scriverle e a metterle al sicuro sulla carta, mentre le ho ancora ben chiare in mente. Come lei stessa disse, questo potrà essere utile fra trenta o quarant'anni. Per prima cosa, dunque, la Dottrina Segreta non è che un piccolissimo frammento della Dottrina Esoterica conosciuta dai membri più elevati della Fratellanza Occulta. Racchiude, essa dice, solo quel tanto che il Mondo ne potrà ricevere nel prossimo secolo. Questo fece sorgere un quesito, che essa spiegò nel modo seguente : "Il Mondo" significa 1'Uomo che vive nella Natura Personale. Questo "Mondo" troverà nei due volumi della Dottrina Segreta tutto ciò che la sua massima comprensione può afferrare, ma niente di più. Questo non vuol dire che il Discepolo che non vive nel "Mondo" non possa trovare in questo libro più di quello che il "Mondo" ci trova. Ogni forma, per imperfetta che sia, nasconde in se l'immagine del suo creatore. Nello stesso modo, 1'opera di un autore, per oscura che sia, contiene l'immagine nascosta del sapere di questo autore. Da questo, deduco che la Dottrina Segreta deve contenere tutto quello che sa la stessa H.P.B. e molto di più ancora, poiché gran parte di questa opera proviene da uomini il cui sapere è infinitamente più esteso del suo. Inoltre, senza alcun dubbio, essa ha voluto dire che qualcun altro può effettivamente trovare nella Dottrina Segreta una conoscenza che lei stessa non possiede. E' un'idea stimolante pensare che io posso, da me stesso, trovare nelle parole di H.P.B. una conoscenza della quale lei stessa è inconsapevole. Si è soffermata molto su questa idea. X disse in seguito: "H.P.B. sta perdendo la sua forza" , volendo dire con ciò, penso, la sua fiducia nel proprio sapere. Ma credo che X e Z, e anche io, capiamo meglio ciò che ha voluto dire. Ella volle dirci, senza alcun dubbio, di non ancorarci a lei, né ad alcun altro, come autorità finale, ma di dipendere interamente dallo svilupparsi delle nostre percezioni. (Annotazione successiva: Avevo ragione. Le ho posto la domanda esplicitamente: ha risposto di sì con la testa, sorridendo. E' pregevole ottenere un suo sorriso di approvazione!). Leggere la Dottrina Segreta pagina per pagina , come si legge un qualsiasi altro libro (ha detto), non apporterà che confusione. La prima cosa da fare, anche se questo richiedesse anni, è di afferrare qualcosa delle "Tre Proposizioni Fondamentali" date nella Prefazione. Fate seguire questo studio dalla Ricapitolazione-i punti numerati del Riassunto del VoI. I, (Ia parte). Poi passate alle Note preliminari (VoI. II) e alla Conclusione (VoI. III). H.P.B sembra avere delle idee ben precise sull'importanza dell'insegnamento (nella Conclusione) concernente i periodi del sopraggiungere delle Razze e loro Sotto-Razze. Afferma, più chiaramente del solito, che in realtà non esiste niente di simile al "venire" delle razze nei tempi futuri. "Non c'è nè VENUTA nè SCOMPARSA, ma l'eterno DIVENIRE", dice. La Quarta Razza-Radice è ancora vivente. E così la Terza, la Seconda e la Prima. Cioè, le loro manifestazioni sono presenti sul nostro attuale piano di esistenza. Credo di capire quello che vuole dire, ma è al di là delle mie capacità esprimerlo in parole. Nello stesso modo sono presenti la Sesta-Sottorazza (dell'attuale Quinta-Razza Ariana) nonché la Sesta Razza-Radice e la Settima, ed anche degli esseri delle RONDE ancora da venire. Dopo tutto, questo è comprensibile, poiché la Razza è uno stadio dell'evoluzione, i Discepoli, i Fratelli Maggiori e gli Adepti non possono essere persone appartenenti (come evoluzione di coscienza) alla nostra Quinta-Razza della Razza-Madre Ariana. Ma ella non lascia alcun dubbio sul fatto che, per quanto concerne l'umanità nel suo insieme, centinaia di anni (nel tempo e nello spazio) ci separano ancora dalla nostra
Un giardino chiuso sei, mia sorella, mia sposa, un giardino chiuso ed una fonte sigillata. Fontana di giardini, pozzo di acque vive… Entri il mio Diletto nel suo giardino! Cantico dei cantici, 4, 12 -15 Di certo sembrerà strano accostare due argomenti così diversi fra di loro quali l'Ordine del Tempio e la complessa significazione del giardino, simbolo del Cosmo e del Paradiso, ma una breve digressione sulla relazione tra Templari e Massoneria potrà chiarire la connessione tra i due argomenti. Nel 1737 il Cavaliere Ramsay introdusse per primo nella Massoneria, almeno in modo esplicito, il mito (nel senso tradizionale della parola) della discendenza dai Cavalieri Templari di un ramo massonico, quello di origine scozzese e giacobita, il quale si sarebbe originato dalla fusione di Logge Muratorie scozzesi con un gruppo di Templari rifugiatisi in Scozia al tempo della persecuzione di Filippo il Bello e di Clemente V. Da allora in poi a partire dal barone Karl Gottlieb von Hund (circa 1750) vi fu un proliferare di nuovi Ordini di proclamata derivazione Templare, alcuni dei quali si mantennero indipendenti mentre altri si inserirono nella Massoneria a vario titolo, sia come Riti sia come singoli gradi di altri Riti Non è nelle nostre capacità sceverare quanto vi sia di vero o meno in questa proclamata discendenza dall'Ordine del Tempio per quanto concerne alcune Obbedienze massoniche: ciò che interessa è che tutto ciò contribuì ad una sempre maggiore diffusione del mito templare, mito che si concretò tra l'altro anche in alcuni giardini fatti costruire da committenti Massoni in particolare nel Nord Italia per quello che qui ci interessa, giardini poco conosciuti e dei quali, per tale ragione, riteniamo interessante trattarne.
ATENE E ROMA Anno 2017 Nuova Serie seconda XI - Fasc. 3-4, 2017
This article aims to feature the person and the work of Carlo Giussani. Coming from orientalistic studies he passed to Classical Scholarship and, above all, he devoted himself to explain the latin poet Lucretius. Giussani dedicated himself very strongly to retracing the epicurean matrix of De Rerum Natura. The reviews for Giussani's major work and several critiques about it contribute to outline an important chapter in the history of Classical Scholarship in Italy at the end of the XIX th Century. PREMESSA Il presente studio nasce dall'esigenza, già fortemente avvertita da emi-nenti filologi del calibro di Sebastiano Timpanaro 1 , di comprendere da vi-Atene e RomA Anno 2017, nuovA SeRie SecondA, Xi-FASc.3-4 iSSn 0004-6493 * Desidero ringraziare il prof. Salvatore Cerasuolo per aver propiziato e sostenuto questa ricerca, nonché il prof. Giovanni Benedetto per i preziosi suggerimenti fornitimi. 1 Cf. S. TIMPANARO, Il primo cinquantennio della "Rivista di Filologia e d'Istruzione classica", «Rivista di Filologia e di Istruzione classica» C (1972), pp. 387-441, spec. p. 435 s. Di recente, circa la valutazione del ruolo del Giussani, nell'àmbito della fioritura degli studi epicurei nella seconda metà dell'Ottocento, S. CERASUOLO, Domenico Comparetti: un prota-gonista degli studi classici del primo cinquantennio dell'Unità d'Italia, in 'I Quaderni di Atene e Roma', 3, 2012, p. 299, ha avuto modo di scrivere: «Con Trezza, Conti, Comparetti ed altri la cultura italiana contribuì alla fortuna degli studi epicurei, fiorenti in tutta Europa, favorita dal positivismo e dalla pubblicazione dei testi ercolanesi nella Collectio Altera. Com-paretti si situò cronologicamente quasi al centro degli studi epicurei italiani, che culmi-narono sul finire del secolo con la pubblicazione tra il 1896 e il 1898 degli Studi lucreziani, e dei tre volumi dell'ottimo commento di Carlo Giussani al poema lucreziano». Sul clima
Q u e s t o e b o o k a p p a r t i e n e a \ n J a s o n n e n n a 5 "Osiride entra in Djedu e ha ivi trovato l'anima di Ra: le due anime si abbracciano reciprocamente divenendo due anime gemelle" DA: IL LIBRO DEI MORTI Q u e s t o e b o o k a p p a r t i e 6 Q u e s t o e b o o k a p p a r t i e n e a \ n J a s o n n e n n a 17 so, se uno di noi fosse venuto meno per qualsiasi moti-vo… Il destino ci ha fatti trovare proprio nella condizione meno auspicata e la risposta è stata inesorabile: "Gli dèi decidono…" Questo ebook 18
I mesi e le feste principali del calendario egizio: le "Feste del cielo" e le "Feste dei tempi dell'anno" costituiscono le due categorie principali di rituali che fin dal Regno Antico erano giunti al tempo delle Dinastie dei Thutmosidi e dei Ramessidi del Nuovo Regno (l'articolo originale e le illustrazioni attinenti si possono trovare sul sito www.simmetria.org)
2020
Cos’è una Loggia Massonica? Perché scegliere di essere Iniziati in una Loggia Massonica di Rito Egizio?
Pensamiento palabra y obra
Islamic History and Civilization, 2024
Journal of Spatial Information Science, 2020
Dîvân Disiplinlerarası Çalışmalar Dergisi, 2022
Colloquia Classica et Indo-Europaeica. II: Классическая филология и индоевропейское языкознание = Studies in classical philology and indo-european languages. — СПб.: Алетейя, 2000. —С. 28—37., 2000
in «E così face a questo amore amare». Dante e la filosofia del ‘900, a c. di M. Marianelli, Pièdimosca edizioni, Perugia 2020, ISBN 979-12-80289-04-9 (SEMI | Athena), pp. 13-37, 2020
EC[BOU0QWBSVXw'oiva, 2000
Artes de México 99, 2010
Journal O Público, 2024
Proceedings of the 26th Annual International Conference on Mobile Computing and Networking, 2020
Lembaran publikasi minyak dan gas bumi
International Business Research, 2012
Data-Centric Engineering
Revista Brasileira de Ecoturismo (RBEcotur), 2011
Tetrahedron Letters, 1993
The American Journal of the Medical Sciences, 2015
Journal of Colloid and Interface Science, 1999
International Journal of Molecular Sciences, 2018
arXiv (Cornell University), 2018
Zenodo (CERN European Organization for Nuclear Research), 2022