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I Contratti, 2023
Sia il Truth in Lending Act che le direttive sul credito al consumo si propongono di garantire una elevata protezione dei diritti dei consumatori e a tal fine dispongono imperativamente che la formula dell'APR (TAEG nella versione italiana) siano espressione di tutti i costi di un credito. Invece, in patente violazione di tale comando imperativo, le formule adottate per calcolare l'APR si informano al regime dell'interesse composto che, attraverso la capitalizzazione degli interessi, li moltiplicano in progressione geometrica. Questo rappresenta un costo, il più rilevante, che evidentemente non può essere quantificato da una formula che lo genera. L'Autore passa in rassegna documenti inediti per stabilire come si sia giunti a tale falsificazione. Il caso somiglia a quel medico che ordina un prodotto galenico avente certe caratteristiche al farmacista che invece gli fornisce un farmaco con proprietà assai diverse che nuocciono alla salute del paziente e, per giustificarsi, adduce infondate argomentazioni scientifiche. Neppure Dio può far sì che due per due non faccia quattro... Ugo Grozio, De iure belli ac pacis.
La verità e l'inganno: il potere della parola nella retorica gorgiana
Il contributo prende in esame alcuni casi di falsi nell'arte: viene privilegiata la creazione letteraria e musicale perpetrata a scopo ludico, la parodia che si prende gioco di particolari comunità e che spesso contiene indizi per essere smascherata. I casi sono numerosi, specie in letteratura, da Anton Francesco Doni a Giacomo Leopardi; anche la storia della musica e della musicologia presentano episodi interessanti ed esilaranti, dalla Preghiera di Stradella alla Piccola cronaca di Anna Magdalena Bach, passando dall'Ave Maria di Arcadelt. L'articolo si sofferma su casi estremi di contraffazioni, come quelle di Félix Fourdrain, Émile Martin o Winfried Michel, che possiedono la caratteristica propria all'esecizio di stile, apparentandosi così all'estetica dell'Oulipo, l'Ouvroir de Littérature Potentielle.
Medea, 2016
L’articolo e il resoconto di una lezione-tipo, tenuta in collaborazione dai due autori, pensata come propedeutica e introduttiva al corso per affrontare con gli studenti uno dei problemi fondativi delle poetiche d’autore. Prendendo a esempio diversi testi della tradizione letteraria e figurativa, si propone il tema del rapporto tra verita e menzogna, finzione e realta, palcoscenico e platea, per far rilevare quanto il gioco del linguaggio possa essere piu serio (e utile) di quanto appaia.
Segni e comprensione, 2004
Una verità cessa di essere vera quando è creduta da più di una persona" O. WILDE, Chamaleon, dicembre 1894 1. Pellacis Ulixi: lo stratega dell'impostura. Chi è quell'eroe omerico che rappresenta meglio di altri il dramma dell'uomo occidentale contemporaneo? Di quest'ultima umanità persa nei meandri della propria voglia di possesso, schiava della propria morbosa curiosità, blasfema a tal punto da riuscire a servirsi dell'inviolabilità del sacro per il solo proprio tornaconto economico? È facile, per chi non ritiene la lettura dei classici greci una noiosa perdita di tempo, risalire alla figura del mitico Odisseo, frutto questi non dell'amore di una donna per il suo uomo, ma della vendetta di due ladri incalliti 1 , tanto che nel nome stesso dell'eroe di Itaca Odysào-imposto dal nonno materno-risuona una radice terribile: quella appunto che testimonia l'odio, l'ostilità più profonda 2 nei confronti dei propri rivali. Odisseo, l'eroe greco che più di ogni altro ha riposto la sua fortuna nella facoltà e nell'uso spregiudicato della propria intelligenza, un'intelligenza che non si ferma a comprendere, volta per volta, il dato storico, ma riesce abilmente a prevedere gli stessi eventi immergendosi nella psicologia di chi gli sta vicino: "In Ulisse l'ingegno è sempre indicato al massimo grado: polymetis, poliméchanos, polytropos. A lui sono attribuiti gli aggettivi che indicano le diverse sfumature dell'intelligenza preceduti dal prefisso poly-, che ne moltiplica esponenzialmente l'efficacia, l'articolazione e i poteri. L'Ulisse omerico è, infatti polymetis, ossia "ricco di mêtis", polivocamente dotato di quella facoltà plurale […] che consente di cogliere rapidamente i termini di una situazione, adattandosi a essa nel modo migliore. Ma Ulisse è anche polyméchanos, "ricco di stratagemmi", indicando con le mechanaì quei "congegni" che la mêtis, una volta colta l'effettività del problema con cui si ha a che fare, utilizza per oltrepassare la resistenza concreta delle difficoltà, vuoi risolvendole, vuoi aggirandole. Egli, infine, è polytropos, ovvero "ricco di espedienti", "adattabile al massimo grado", "pieno di risorse" che gli consentono di cambiare direzione e punto di vista a secondo delle circostanze". 3 Però, nonostante l'arguzia che denota le sue gesta epiche, non riesce questi, a sottrarsi alla sventura di una vita errabonda della quale in ultimo sembra apprezzare quasi il pericolo. La sua esistenza è un'esistenza costellata da trovate geniali che gli rendono giustamente merito-come quella che lo vede fin-95 NOTE brought to you by CORE View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk
Retor, 2012
L'arte retorica è presente nel mondo occidentale almeno da duemilacinquecento anni e nella sua lunghissima storia ha goduto di alterne vicende: a partire dalla civiltà greca che per prima l'ha teorizzata e praticata, la retorica è stata considerata utile e gratificante per il singolo e le collettività o al contrario è stata vista come l'abilità a manipolare uomini e situazione a vantaggio di uno o di pochi. Nella civiltà contemporanea, mediatica e globalizzata, in cui l'individuo è cittadino del mondo e con il mondo intero può comunicare istantaneamente a molti livelli, la retorica sembra essere ad un tempo una realtà più nota, più familiare, ma anche più sfuggente e più sottile. Inutile negare che nell'opinione comune è ben presente un'accezione della retorica secondo cui tutto quello che è retorico è di fatto, artificioso, non spontaneo, non autentico e in quanto tale negativo. Non è raro sentir dire "lo dico senza retorica", quasi a voler dare più forza e credibilità a quanto si afferma. Come se tutto quello che appare autentico sia vero e perciò positivo, ma soprattutto naturale e spontaneo, non creato artificiosamente. Come è naturale, discorsi, le parole possono essere menzogneri e possono pure persuadere, così come gli atteggiamenti del volto o le intonazioni della voce o alcuni gesti. Dunque qualcosa in comune retorica e menzogna sembrano averlo. Ma la menzogna è di certo l'atto meditato e volontario di nascondere qualcosa che è vero con parole e gesti che simulano sincerità, autenticità. E la retorica è inganno, simulazione menzogna? Retorica e menzogna sono due termini che hanno affinità stretta? O al contrario sono accostati perché rinviano a due realtà molto distanti tra loro? Insomma che rapporto c'è tra retorica e menzogna? Questo è quello che cercherò di indagare a partire dalle testimonianze più antiche, greche e latine.
Letteratura e Potere/Poteri Atti del XXIV Congresso dell’ADI (Associazione degli Italianisti) Catania, 23-25 settembre 2021 a cura di Andrea Manganaro, Giuseppe Traina, Carmelo Tramontana Roma, Adi editore 2023 Isbn: 9788890790584, 2023
Il presente contributo cerca di indagare la relazione tra la menzogna e la verità nella Storia della colonna infame; o meglio cerca di esplicitare quale sia la verità ultima che Manzoni vuole additare alla riflessione e quali menzognere verità siano indicate negli atti processuali da cui la narrazione prende il via. Tale ricerca in Manzoni non può mai essere scissa da quella della giustizia, pertanto la profonda ingiustizia, messa in atto dai giudici nel processo al Piazza e al Mora, sarà luogo di riflessione per il lettore chiamato a comprendere profondamente la loro responsabilità nell’occultamento della verità che li porterà a emettere sentenze aberranti
Elephant & Castle, 2017
The essay analyzes the word “post-truth” and its philosophical and political implications with a literary and sociological approach. The analysis focuses on italian political life, where storytelling has become more important than the truth. “Post-truth” is an expression of the philosophical concepts of postmodernism and can be related to the theme to the human body. In a brief review that analyzes policy making from Mussolini and Moro up to Berlusconi and Renzi, the essay shows how the regality of the political body is lost and how only the weak and fragile human body. In this a transition from the embodiment of a political function to the exhibition of the person, the body of the politician is so mediatic that it becomes empty and powerless. As in Alison Jackson’s work, this body seems to live in a glamorous world like the German legend of Hamelin’s piper.
Carrara, Morato (a cura di), Verità, , 2010
Il concetto di verità è da sempre al centro dell'interesse dei filosofi, in particolare di quelli appartenenti alla tradizione analitica. Almeno a partire dagli anni '90 del secolo scorso, il dibattito analitico sulla verità si è articolato lungo tre assi principali: il deflazionismo, il dibattito sui cosiddetti truth-makers ed il relativismo.
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The SAGE Handbook of Critical Pedagogies , 2020
Raport, 2020
e & i Elektrotechnik und Informationstechnik
Filosofía política de las independencias latinoamericanas, 2012
Journalism and Mass Communication, 2018
Orinoco Pensamiento y Praxis, 2019
… de Ingeniería, Universidad …, 2006
Civil Engineering and Architecture, 2022
TURKISH JOURNAL OF VETERINARY AND ANIMAL SCIENCES, 2020
The American Journal of Gastroenterology, 2009
Práxis Educativa, 2013
Brazilian Journal of Transplantation, 2020