Papers by Maria Silvana Celentano
Papers on Rhetoric XIV (Eds. : L. Calboli Montefusco - M.S. Celentano, pp. 75-89, 2018
In the Odyssey Polyphemus is described as a creature halfway between an animal and a human being... more In the Odyssey Polyphemus is described as a creature halfway between an animal and a human being: a ferocious, eloquent predator. In this paper the Cy-clops’ ability to practice irony is analysed in detail. Privileged rhetorical source is Demetrius, On style.
Resumen La invención poética del " Cíclope enamorado " procede de Teócrito, quien reelabora el te... more Resumen La invención poética del " Cíclope enamorado " procede de Teócrito, quien reelabora el tema de modo totalmente original y propone del mismo dos distintas versiones en sendas bucólicas (Idilios VI y XI). La comparación entre las dos versiones teocríteas permite advertir en ellas la diversidad de estrategias retóricas puestas eficazmente en obra por el poeta en los planos estructural, métrico-estilístico y lingüístico. En una perfecta secuencia intertextual entre literatura griega helenística y literatura latina augustea, Ovidio adapta el refinado relato teocríteo del cíclope Polifemo, enamorado de la ninfa Galatea, al contexto épico de Metamorfosis (XIII, 738 ss.), pero, a su vez, introduce innovaciones significativas: retórica y poética colaboran para crear un nuevo registro narrativo. Abstract The poetic invention of the " Cyclop in love " comes from Theocritus, who reelaborates the theme in a completely original fashion and proposes two distinct versions in each of his bucolics (Idyll VI and XI). The comparison between the two Theocritean versions allows us to notice in them the diversity of rhetorical strategies that are put to work by the poet on the structural, stylistic, metric and linguistic level. In a perfect intertextual sequence between Greek Hellenistic literature and Latin Augustan literature, Ovid adapts the refined Theocritean story of the Cyclops Pholyphemus, in love with the Nymph Galatea, to the epic context of his Metamorphoses (XIII 738 ss.), but, at the same time, introduces significant innovations: rhetoric and poetic both collaborate to create a new narrative register.
Accademia Raffaello - Atti e Studi, 2017
A detailed survey of ancient sources on Timanthes’ Iphigeneia is the theme that this paper deals ... more A detailed survey of ancient sources on Timanthes’ Iphigeneia is the theme that this paper deals with; the choice to hide Agamemnon’s face and his sadness won
a wide consideration in rhetorical texts and influenced the later iconography, such as in a maiolica plate from Loreto.
Retor, 2012
L'arte retorica è presente nel mondo occidentale almeno da duemilacinquecento anni e nella sua lu... more L'arte retorica è presente nel mondo occidentale almeno da duemilacinquecento anni e nella sua lunghissima storia ha goduto di alterne vicende: a partire dalla civiltà greca che per prima l'ha teorizzata e praticata, la retorica è stata considerata utile e gratificante per il singolo e le collettività o al contrario è stata vista come l'abilità a manipolare uomini e situazione a vantaggio di uno o di pochi. Nella civiltà contemporanea, mediatica e globalizzata, in cui l'individuo è cittadino del mondo e con il mondo intero può comunicare istantaneamente a molti livelli, la retorica sembra essere ad un tempo una realtà più nota, più familiare, ma anche più sfuggente e più sottile. Inutile negare che nell'opinione comune è ben presente un'accezione della retorica secondo cui tutto quello che è retorico è di fatto, artificioso, non spontaneo, non autentico e in quanto tale negativo. Non è raro sentir dire "lo dico senza retorica", quasi a voler dare più forza e credibilità a quanto si afferma. Come se tutto quello che appare autentico sia vero e perciò positivo, ma soprattutto naturale e spontaneo, non creato artificiosamente. Come è naturale, discorsi, le parole possono essere menzogneri e possono pure persuadere, così come gli atteggiamenti del volto o le intonazioni della voce o alcuni gesti. Dunque qualcosa in comune retorica e menzogna sembrano averlo. Ma la menzogna è di certo l'atto meditato e volontario di nascondere qualcosa che è vero con parole e gesti che simulano sincerità, autenticità. E la retorica è inganno, simulazione menzogna? Retorica e menzogna sono due termini che hanno affinità stretta? O al contrario sono accostati perché rinviano a due realtà molto distanti tra loro? Insomma che rapporto c'è tra retorica e menzogna? Questo è quello che cercherò di indagare a partire dalle testimonianze più antiche, greche e latine.
Le Brutus de Cicéron, 2014
Quaderni Urbinati di Cultura Classica, 1995
... co epigrammatico e le sue trasformazioni, nonch? il rapporto tra iscrizioni ed epigram mi, si... more ... co epigrammatico e le sue trasformazioni, nonch? il rapporto tra iscrizioni ed epigram mi, si vedano soprattutto: AA.VV., U?pigrammegrecque, Entr.Hardt XIV, Vandoeu vres-Gen?ve 1968; G. Pfohl (ed.), Das Epigramm. Zur Geschichte einer inschriftlichen ...
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Papers by Maria Silvana Celentano
a wide consideration in rhetorical texts and influenced the later iconography, such as in a maiolica plate from Loreto.
a wide consideration in rhetorical texts and influenced the later iconography, such as in a maiolica plate from Loreto.