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Fonestesia nella lingua latina (2015)

2015

La fonestesia è un fenomeno linguistico particolarmente studiato nell'ambito anglofono per le peculiarità della lingua inglese, ma si trova in diverse lingue e ricade nell'ambito più generale del fonosimbolismo, di cui è un caso particolare. A fronte di numerosi studi sulle lingue viventi, la ricerca è carente nei riguardi delle lingue antiche, sebbene il primo esempio documentato di fonestesia risalga almeno al IV sec. a.C. ovvero al Cratilo di Platone. Questo studio si occupa in particolare della fonestesia nel Latino.

Filippo Maria Leonardi FONESTESIA NELLA LINGUA LATINA 28.08.2015 La fonestesia è un fenomeno linguistico particolarmente studiato nell'ambito anglofono per le peculiarità della lingua inglese, ma si trova in diverse lingue e ricade nell'ambito più generale del fonosimbolismo, di cui è un caso particolare. A fronte di numerosi studi sulle lingue viventi, la ricerca è carente nei riguardi delle lingue antiche, sebbene il primo esempio documentato di fonestesia risalga almeno al IV sec. a.C. ovvero al Cratilo di Platone in cui sono chiaramente menzionati i fonestemi GL- e ST- nonché la loro spiegazione in termini fonosemantici. Questo studio si occupa in particolare della fonestesia nel Latino, in cui le combinazioni ammesse all’inizio di parola sono in numero inferiore rispetto all'Inglese, mentre in finale di parola il fenomeno è oscurato dalla flessione. Tuttavia lo studio della fonestesia nella lingua latina può essere utile per evidenziare che taluni significati attribuiti ai singoli fonestemi dell’Inglese, sono presenti già in questa lingua antica, anche senza collegamento etimologico, per cui se ne può dedurre che quei significati non sono arbitrari o accidentali, ma devono avere una motivazione di tipo fonosimbolico. Più precisamente, in base al principio combinatorio della fonosemantica, il significato di un fonestema, ovvero la sequenza di due o tre fonemi, deriva dalla combinazione dei significati dei singoli fonemi. Per ogni fonestema cercheremo dunque di ricavare il significato mediante combinazione fonetica, con riferimento agli autori che ne hanno chiaramente indicato la valenza. A seguito di questa considerazione preliminare, svilupperemo i significati secondari che derivano dal significato primario, esibendo un elenco di termini raggruppati in cluster per area di significato. Per prima cosa dobbiamo considerare che la fonetica del Latino non ammette tutte le sequenze di consonanti che si possono trovare in Inglese. In pratica si hanno solamente le seguenti combinazioni: cons. + L CL- GL- PL- FL- cons. + R CR- GR- PR- FR- S + cons. SC- SP- S + cons. + L SCL-* SPL-* S + cons. + R SCR-* SPR-* 2 BL- TRSTSTR- Di queste combinazioni, quelle indicate con l’asterisco sono rare. Altre combinazioni sono incompatibili con la fonetica latina e compaiono esclusivamente nelle parole derivate dal greco, come ad esempio BR- in brachium, branchia, bruchus, e DR- in draco, drama, dromedarius, etc. In aggiunta ai fonestemi di cui sopra, abbiamo ritenuto opportuno considerare anche ACe QU-, in quanto si comportano come tali, ed infine SQU- che però è una semplice variante di SC-. Nell'elenco dei termini appartenenti allo stesso cluster, per completezza, abbiamo talvolta inserito anche quelli in cui un fonestema biconsonantico compare come radice in cui è stata infissa una vocale. 3 IL FONESTEMA GLIl fonestema GL- è considerato un esempio tipico di fonestesia della lingua inglese, poiché forma un cluster piuttosto numeroso di parole che condividono il significato di "luce riflessa", ma ha il raro privilegio di essere il primo esempio storico di fonestema, citato da Platone circa 2400 anni fa, che tuttavia lo associa, nella lingua greca, al significato di "glutinoso". Anche nella lingua latina il fonestema GL- funge da collettore per un buon numero di termini riconducibili alla stessa area semantica. Ora ne daremo una spiegazione. Come nota Charles De Brosses (1765) i suoni G e L rappresentano per prima cosa l'organo fonatorio nel quale sono articolati, rispettivamente la gola e la lingua. Più precisamente la gutturale G rappresenta la cavità della gola mentre la L, detta propriamente "liquida", imita lo scorrimento di un fluido all'interno della gola o anche la salivazione. Perciò l'onomatopea GLU-GLU assume il significato naturale di "deglutizione" e imita tutti i rumori che si producono con il gorgogliare della gola, in particolare quelli emessi da uccelli come la gallina, il tacchino e simili. In Latino il termine gula che indica la "gola" deriva dalla stessa radice GL di glutire ed è analogo al greco γλωττίς da cui pure γλῶσσα che però ha finito per indicare la sola "lingua". 4 GL- = onomat. GLU-GLU, "deglutire", "gloglottare" glutire "inghiottire", "deglutire" gluttus "ghiotto", "goloso" gula "gola" gulosus "ghiotto", "goloso" glocire verso della gallina glicciare verso dell'oca glottorare verso della cicogna glattire "gagnolare", "guaire" glattitare "gagnolare", "guaire" gallus "gallo" gallina "gallina" Ora, l'onomatopea è solo un caso particolare di fonosimbolismo peraltro di scarsa importanza, poiché la semplice imitazione di un suono con la voce non è un meccanismo linguistico sufficientemente produttivo. Sicuramente più interessante è l'imitazione di concetti astratti. Nel caso del fonestema GL- dobbiamo considerare il carattere occlusivo della G in opposizione al carattere liquido della L, da cui ne ricaviamo due significati opposti a seconda che prevalga l'uno o l'altro. Se prevale il carattere liquido della L, il fonestema GL- assume il significato di "scivolare", se invece prevale il carattere occlusivo della G il fonestema GL- assume il significato di "viscosità". 5 Riguardo al significato di "scivolare" ne troviamo tracce nelle lingue moderne come nel francese glisser, nell'inglese glide nel tedesco glandern, glitsche, glatt. Ma nella lingua inglese è invalso il fonestema SL- al posto di GL- nel significato di "scivolare", come in slide, slip, slink, slope, sled, slick, sleek, etc, mentre in latino si è preferito focalizzare sulla sola L l'idea di "scivolosità" e "liscezza" come in labor, lapsus, lixivus, levigo, etc. ma si trovano anche glaber nel senso di "liscio" e glacies che designa il "ghiaccio" in quanto "scivoloso". GL- = "liscio", "scivoloso", "levigato" glaber "liscio", "depilato" glabrare "radere" glubere "scorticare", "togliere la scorza" glacies "ghiaccio" gelu "ghiaccio", "gelo" gelidus "ghiacciato", "gelido", "freddo" Riguardo al significato di "viscosità" già Platone notava che « la lingua scivola particolarmente nel lambda » per cui la L serve ad indicare le cose lisce (λεῖος), ma nel fonestema GL« mentre la lingua scivola le fa resistenza la forza del gamma » perciò serve ad imitare ciò che è "vischioso" (γλίσχρος), "dolce" (γλυκύς) e "glutinoso" (γλοιώδης). Così pure in latino il 6 fonestema GL- raggruppa vari termini con il significato di "colla" e "agglomerato". Il termine gluten si è conservato nell'inglese glue e nel francese glu, ma bisogna tener conto della variante KL- già presente nel greco κόλλα che si ritrova nel tedesco kleben, kleberig, kleister oppure nell'inglese cleave, clay, clammy, clod, clot, cloggy, cluster, etc. e che secondo John Wallis (1653) indica « una certa aderenza o tenacità ». GL- = "viscoso", "appiccicoso", "agglomerato", "globo" glus, -tis "colla" gluten, -inis "colla" glutinum "colla", "glutine" glutineus "vischioso" glutinare "incollare" glutus "compatto" glittus "compatto" glomus "gomitolo" glomerare "aggomitolare", "agglomerare" globus "agglomerato", "globo", "sfera" globare "agglomerare" gleba "gleba", "zolla di terra" glarea "ghiaia" glans, -ndis "ghianda" 7 A sostegno dell'universalità della fonosemantica, si noti che la radice G+L nel significato di "agglomerato", trova il suo impiego anche in una lingua di ceppo totalmente differente come l'ebraico. Per le caratteristiche specifiche della fonetica semitica, l'ebraico non può sviluppare fonestemi iniziali di tipo GL- ma possiede una radice biconsonantica GL che articola mediante l'inserzione di vocali. Questa radice si presenta anche in forme duplicate come GLL e GLGL con il significato di "agglomerato" o "avvolgimento" come ad esempio in ~l,GO golem "embrione", "involucro", ll;G" ll,GE gelel ~l;G" galam "avvolgere", ~wOlG> gelom "cerchio", lG"lGI "palla di sterco", galal "rotolare", lyliG" galil gilgal "ruota", etc. Nella lingua inglese il fonestema GL-, secondo vari studi come ad esempio Bloomfield (1933), Bolinger (1965), si riferisce a fenomeni di tipo ottico, e generalmente gli si attribuisce il significato prevalente di "luce riflessa" come in gleam, glimmer, glister, glitter, glint, glow, glare, etc. Questo caso tuttavia era stato già notato nel XIX sec. da Von Der Gabelentz (1891) che per illustrare il concetto di Lautsymbolik ripropose lo stesso cluster in versione tedesca: glühen, glimmen, glänzen, glitzern, gleissen. Platone invece sosteneva per la lingua greca il significato di "glutinoso". Secondo una certa opinione relativista, la sinestesia è un fenomeno linguistico che si può manifestare in lingue 8 differenti in forma autonoma e arbitraria. Eppure, valutando in modo più approfondito, si intravede una connessione tra i diversi significati. Il significato di "luce riflessa", predominante nella lingua inglese, non è primario, ma derivato da quello di "scivolare" che pure è testimoniato dalla parola glide. Dallo "scivolare" si è poi arrivati al concetto di "luce riflessa" per il fatto che in natura le superfici più scivolose sono quelle lisce, levigate, lustrate e lucidate e che quindi meglio riflettono anche la luce. Tali superfici possono essere rese scivolose da sostanze untuose e lubrificanti, che ne aumentano altresì la lucentezza. Oppure la riflessione ottica può essere assimilata, per analogia, ad una sorta di scivolamento della luce sulla superficie di un corpo riflettente. In latino il significato di "luce riflessa", sebbene non molto sviluppato, è comunque presente nel termine glaucus che è identico al greco γλαυκός in origine con il significato di "splendente" e poi passato ad indicare in modo vago un colore pallido, ceruleo o verdastro. E' evidente che si tratta di un termine d'importazione, poiché nel latino la radice GL, pure con il significato di "splendente", assume nello specifico una sfumatura dorata o gialla come in gilvus, galbus, galbinus, glaesum, che si ritrovano nell'inglese gold, nel germanico gelwaz, nel tedesco gelb, etc. 9 GL- = "riflettente", "splendente" glaucus "pallido", "ceruleo", "verdastro" gilvus "giallo chiaro" galbus "giallastro" galbinus "giallo", "verde pallido" glaesum "ambra gialla" Da notare infine che il termine glacies, pur indicando il ghiaccio in quanto scivoloso, passando nelle lingue moderne recupera anche il significato di "luce riflessa" nell'indicare il "vetro" come nell'inglese glass, nel tedesco glas o nel francese glace. Addirittura, nella lingua francese si ha un vero e proprio riepilogo di significati perché il termine glace può indicare il "ghiaccio" in quanto scivoloso, il "vetro" o lo "specchio" in quanto riflettenti, la "glassa" in quanto glutinosa e con il verbo derivato glacer la "smaltatura" o la "lucidatura" per rendere una superficie più liscia e riflettente. 10 IL FONESTEMA GRIl fonestema GR- può essere considerato una variante di GL- in cui la R sostituisce la L imprimendo maggior forza. Già Platone considera la lettera rho come espressione tipica del movimento poiché nella sua pronuncia la lingua si agita massimamente. Secondo Leibniz (1705), più precisamente, la R è l'espressione naturale di un movimento violento in contrapposizione alla L che esprime invece un movimento dolce. Come onomatopea la radice G+R si riferisce sempre ad un suono emesso dalla gola, ma più intenso e stridulo, per cui esprime l'ingurgitamento o il gargarismo piuttosto che la deglutizione, e il gracchiare o il gracidare piuttosto che il gloglottare. Anche secondo John Wallis (1653) il fonestema GRindica in inglese « qualcosa di aspro e duro, faticoso o del tutto sgradevole » come ad esempio in grunt, grumble, growl, grin, grief, grim, etc. GR- = onomat. "gorgogliare", "gargarizzare", "gracchiare" gurges -itis "gorgo", "vortice" gurgulio -onis "gola" gargala "trachea" ingurgitare "gettare in un gorgo", "ingurgitare" graculus "cornacchia" onom. CRA-CRA 11 gracitare "gracidare" (verso della rana) onom. CRA-CRA grillus "grillo" onom. CRI-CRI gruis "gru" onom. GRU-GRU grunnitus "grugnito" (verso del maiale) Considerando il fonosimbolismo ad un livello più astratto, il fonestema GR- introduce l'idea di granulosità o gradualità. Infatti, mentre la L è percepita come un suono liscio e continuo, la R risulta essere l'unico fonema dal suono periodico in cui la periodicità è chiaramente distinta dall'orecchio umano. Anche le vocali sono dei suoni periodici, ma si ripetono a frequenze troppo alte per essere distinti come tali, per cui appaiono come suoni continui. Invece la R è chiaramente percepita come "ripetizione" in quanto modulata dalla vibrazione della lingua, molto più lenta di quella delle corde vocali. Perciò il fonestema GR- esprime l'idea di una serie ripetuta di elementi discreti disposti in serie come "gradi", oppure raggruppati come "grumi" o "grani". GR- = "grado" (elemento discreto in sequenza) gradus "passo", "grado", "gradino", "rango" gradi "camminare", "avanzare per gradi" gradatim "passo passo", "gradualmente" 12 gradatio "gradazione", "gradinata" gradatus "disposto a gradini" gressus "passo", "andatura" gressio "andatura" grassari "camminare", "vagabondare" grassator "vagabondo", "delinquente" GR- = "grano" (elemento discreto in gruppo) granum "grano", "granello", "chicco", "seme" granarium "granaio" granatum "melograno" (frutto che contiene grani) grando -inis "grandine" (grani di ghiaccio) grumus "grumo", "mucchio di terra" grumula "guscio" gramen -inis "gambo", "stelo", "erba" graminosus "erboso" gremium "grembo" (dove si innesta il seme) GR- = "gruppo", "raggruppamento", "mole" grex -gis "gregge", "mandria", "branco", "stormo" gregare "riunire", "aggregare" gregatim "in gruppo" grandis "grande" 13 grandire "ingrandire" gravis "pesante", "carico", "importante" gravare "appesantire", "caricare" gravitas "pesantezza", "gravità", "serietà" gravidus "appesantito", "caricato", "abbondante" gravida "donna incinta" gravidare "ingravidare" graviditas "gravidanza" 14 IL FONESTEMA CLIn latino il fonestema CL- è una variante di GL- nel significato di "scivolare" perciò indica ciò che sta in "pendenza". Portando all'estremo il concetto di inclinazione, ne deriva il significato di "culmine" inteso come apice di una pendenza. CL- = "inclinazione", "pendenza" clima "inclinazione" (del cielo)  "clima" climacis "rampa", "scaletta" climax "gradazione" clinamen "inclinazione" clinatus "inclinato" clivus "pendio", "rampa" clivosus "erto", "in pendenza" C+L = "culmine" culmen -inis "colmo", "cima" columen -inis "colmo", "sommità", "sostegno" columna "colonna" collis "colle", "collina" celsus "sommo" coelis "cieli" (l'apice superiore del mondo) 15 Come onomatopea il fonestema CL- esprime il rumore di un colpo o di un grido improvviso come nell'inglese clap, clatter, clash o nel tedesco klage, klatsch, klang, klappen, klapper, klingen, klingel, etc. ma come radice indoeuropea KAL è una variante di GAL nel significato di "gridare", "chiamare", da cui l'antico norvegese kalla, l'inglese call e il greco καλέω. CL- = onomat. "colpo" clava "bastone", "clava" (strumento per colpire) clipeus "scudo" (strumento per parare i colpi) clades "danno" , "rottura", "rovina" calamitas -tis "calamità", "rovina", "disgrazia" claudus "zoppo", "barcollante" claudere "zoppicare" claudicare "zoppicare" CL- = onomat. "rumore", "grido" clamare "gridare", "chiamare" clamor "clamore", "grido", "rumore" clamitare "gridare forte", "gridare ripetutamente" clangor "grido", "squittio", "stridore" clangere "gridare", "risuonare" classis "esercito", "flotta" (convocazione per chiamata) 16 classicum "tromba di guerra" calare "chiamare", "convocare" calator "urlatore", "araldo" In alternativa il fonestema CL- denota lo scatto di un dispositivo che si chiude come nell'inglese click, clip, clasp, clamp, da cui il significato di "chiudere", "fermare", "fissare". CL- = "chiudere", "serrare", "fissare" clavis "chiave" (per chiudere) clavus "chiodo" (per fissare), "sbarra" (per chiudere) clausus "chiuso" claudere "chiudere", "concludere" claustrum "serratura", "luogo chiuso", "prigione" clausura "chiusura", "serratura" clausula "conclusione", "chiusura", "clausola" clatra "sbarre" clatrare "sbarrare", "chiudere con sbarre" Il termine clarus merita una considerazione a parte per la sua ambivalenza, poiché presenta il valore acustico di CL- nel senso di "dichiarato", "declamato", ma come variante di GLesprime allo stesso tempo anche una sfumatura visiva con il significato di "illustre", "evidente", "luminoso". 17 CL- = "chiaro", "sonoro", "luminoso" clarus "chiaro", "evidente", "sonoro", "squillante", "luminoso", "illustre", "famoso" clarare "mostrare", "illustrare", "illuminare" declarare "dichiarare", "manifestare", "esprimere" clarigare "reclamare" 18 IL FONESTEMA CRCome onomatopea CR- esprime un suono simile a GR- e più aspro di KL- per la presenza della R che conferisce maggior ruvidezza. Secondo John Wallis (1653) il fonestema CR- indica in inglese « qualcosa di rotto specialmente con crepito e rumore, oppure incurvato e ritorto » come ad esempio in crack, creak, crackle, crickle, cruckle, cry, crave, crow, crush, crop, crackle, crouch, crinkle, creep, etc. Per Bloomfield (1933) indica un « impatto rumoroso » come in crash, crack, crunch. CR- = "crepitio", "rumore" crepare "crepitare", "scricchiolare", "scoppiettare", "cigolare", "spaccarsi", "creparsi" crepitare "crepitare" crepitus "crepito", "strepito", "rumore" crepitaculum "sonaglio" crepundia "sonaglio" crepida "zoccolo", "sandalo" (calzatura che fa rumore) crotalum "sonaglio", "nacchera" crociare "gracchiare" corvus "corvo" cornix -icis "cornacchia" 19 Dal punto di vista più propriamente fonosimbolico, la ruvidità della R imprime al fonestema CR- il significato di "increspatura" come in inglese crouch, crinkle ed indica tutto ciò che è ruvido e croccante, come in inglese crisp, cracker. Dalla ruvidità si passa poi all'asperità, anche in senso figurato. CR- = "increspato", "ruvido" crinis "capello" crispus "crespo", "arricciato", "ondulato", "ricciuto" crispare "increspare", "arricciare" crista "cresta", "pennacchio" crusta "crosta", "scorza", "corteccia", "conchiglia" crustata "crostacei" crustum "focaccia" crustula "focaccia" CR- = "crudo", "aspro" crudus "crudo", "aspro", "acerbo", "grezzo" crudescere "inasprire", "diventare violento" crudelis "crudele" cruor "sangue" (che esce da una ferita) cruentus "cruento", "sanguinoso", "sanguinario" crux -cis "croce", "tortura" 20 In latino il fonestema CR- esprime anche l'idea di struttura formata dall'incrocio ortogonale: CR- = "incrociare" crux -cis "croce" cratis "graticcio" craticula "graticola" crus -ris "gamba", "pilastro" Questa idea dell'incrocio porta a concepire una orditura a maglie fitte da utilizzarsi come filtro o setaccio. Ne deriva pure il termine crimen che in origine non era l'azione malvagia, bensì la prova, cioè il criterio, per discernere la colpevolezza. Questi termini in CR- sono analoghi al greco κριτήριον, κριτικός, κρίνω, che estendono l'idea di discernimento anche al pensiero, per cui non è improbabile che anche in latino il termine che designa il cervello, derivi dalla stessa radice CR con il significato di organo di discernimento, piuttosto che dalla radice che significa "corna". CR- = "crivello", "criterio", "discernimento" creber "fitto", "denso" cribrum "setaccio" cribellum "setaccio", "crivello" 21 crimen -inis "crimine" (prova per discernere e discriminare) cernere "setacciare", "separare", "discernere", "capire" certamen "prova", "gara", "lotta" certus "certo", "sicuro", "stabilito", "deciso" certare "gareggiare", "combattere" cerebrum "cervello" (organo del discernimento) cerebellum "piccolo cervello", "cervelletto" cervix -icis "cervice", "nuca", "collo" 22 IL FONESTEMA BLQuesto fonestema BL- esprime il balbettio come nell'onomatopea BLA-BLA o il belato di un animale come estensione dell'onomatopea BE-E: BL- = "balbettare" blaesus "balbuziente" balbus "balbuziente" balbutio "balbettio" blaterare "parlare a vanvera", "ciarlare" balare "belare" balatus "belato" belua "animale", "belva" La radice B+L imita anche il rumore di un liquido quando viene agitato meccanicamente o per mezzo del calore: B+L = "ribollire" bulla "bolla" bullire "ribollire" bilbere (rumore di un liquido agitato) bulbus "bulbo", "cipolla" 23 In analogia a GL- che significa "scivolare" anche BL- può indicare un movimento di scivolamento, leggero e delicato, che sfiora come una carezza: BL- = "blandire", "sfiorare" blandus "blando", "carezzevole"  "lusinghiero" blandire "blandire", "accarezzare"  "lusingare" blanditia "carezza"  "lusinga" 24 IL FONESTEMA FLSecondo Charles de Brosses (1765) il fonestema FL- ha un suono liquido che designa un movimento leggero e qualsiasi tipo di fluido igneo, acqueo o aereo come in latino flamma, fluo, flatus, floccus, flos, fluere, flumen, flagro, flagellum o in francese flot, flotte, soufflet, flambeau, flûte, flexible, flêche. In inglese il fonestema FL- è molto produttivo e di solito figura, insieme a GL- fra quelli citati più frequentemente, come ad esempio in Jespersen (1922), Firth (1930), Bloomfield (1933), Bolinger (1965), etc. Ne deriva un cluster molto numeroso che comprende termini come flat, flip, flop, flake, fleck, flick, flicker, flounder, flow, flag, flutter, fling, flit, flurry, etc. Dal punto di vista fonosemantico, la F consiste propriamente in un soffio che fuoriesce dalle labbra, mentre la L aggiunge il significato di "scivolamento", da cui il significato complessivo di "fluido" che si può applicare allo scorrimento di un qualsiasi liquido, di un gas o anche di una fiamma, come è chiaramente documentato in latino: FL- = "soffio" (fluido aereo) flamen "soffio" flare "soffiare", "respirare", "fondere" flatare "soffiare" 25 flatus "soffio", "respiro", "fiato"  "superbia" flator "suonatore di flauto" (strumento a fiato) flatura "soffio", "fusione dei metalli" flabellare "soffiare", "eccitare soffiando" flabellum "ventaglio", "ventola" flabilis "spirabile", "aereo", "leggero"  "spirituale" flabrum "soffio", "vento"  "aspirazione", "desiderio" follis "mantice", "oggetto gonfio d'aria" follicare "ansimare", "gonfiarsi e sgonfiarsi" folliculus "sacchetto", "palla gonfia d'aria", "involucro" folium "foglia", "foglio" (cosa leggera e volatile) FL- = "fluire", "scorrere" (fluido liquido) fluere "scorrere", "fluire", "soffiare", "sciogliersi", "diffondersi", "piegarsi", "discendere", "scivolare", "cadere", "influire" fluens "scorrente" fluidus "fluido", "liquido", "scorrente" fluctus "flutto", "onda" fluctio "flusso" fluctuare "fluttuare", "ondeggiare" flumen "fiume", "corrente" fluvius "fiume", "corrente" 26 fluvialis "fluviale" fluor "scorrimento" fluxus "fluido", "fluente"  "debole" fluxus "flusso"  "debolezza" flere "piangere", "lacrimare" flebilis "lacrimevole", "triste" fletus "pianto", "lamento" FL- = "fiamma" (fluido igneo) flamma "fiamma", "fuoco" flammare "infiammare", "accendere", "bruciare" flammatus "infiammato", "acceso"  "irato" flammifer "che produce fiamma" flammiger "ardente", "infiammato" flagrans "ardente", "infiammato"  "desideroso" flagrantia "ardore"  "desiderio", "passione" Da notare che in latino la radice F+L veicola anche il significato di "splendore" forse derivato dall'idea di "fiamma". Se si considera anche la leggerezza di movimento espressa dalla stessa radice, se ne ricava l'idea di un rapido bagliore come quello di un fulmine, così come d'altronde accade per l'inglese flash. 27 F+L = "splendore" florus "biondo" flavus "giallo", "biondo", "dorato", "rossastro" fulvus "giallo scuro", "biondo", "dorato", "rossastro" fulgere "risplendere", "brillare", "accendersi" fulgens "brillante", "splendente"  "illustre", "famoso" fulgidus "brillante", "splendente"  "illustre", "famoso" fulgor "splendore", "bagliore", "fulmine"  "fama" fulgur "lampo", "bagliore", "baleno" fulgurare "fulminare", "lampeggiare" fulmen "fulmine"  "collera", "violenza", "disgrazia" fulmineus "brillante", "splendente", "rapido", "violento" La rapidità di movimento attraverso l'aria in inglese ci dà l'idea di "volo" come in fly, flight, flit, flap, mentre in latino si applica all'azione di "frustare". Per il "volo" preferisce la variante V+L che però non genera fonestemi essendo VL- impronunciabile in latino, ma si esplica come radice in termini che significano "volare", "voltare" o "avvolgere", come in volare, volucer, volatilis, vultur, volvere, volubilis, volumen, etc. FL- = "colpire", "frustare" flictus 28 "urto", "collisione" fligere "urtare", "colpire" flictare "battere", "colpire", "affliggere" flagellare "fustigare", "frustare", "colpire" flagellum "flagello", "frusta"  "punizione" flagrum "flagello", "frusta" flagitare "sollecitare", "chiedere insistentemente" flagitium "infamia", "crimine", "scandalo" Come i fonestemi CL- GL- PL- anche FL- assume il significato di "inclinazione" o "piega": FL- = "flettere", "piegare" flectere "piegare", "torcere", "volgere" flexibilis "flessibile", "pieghevole" flexilis "flessibile", "pieghevole" flexio "flessione", "piegamento" flexuosus "tortuoso" flexura "piegatura", "curvatura" flexus "piegato", "torto", "curvato" Dall'idea di "piegare" deriva quello di "debolezza" e "caduta", analogamente all'inglese flop. 29 FL- = "debole", "floscio" flaccere "essere flaccido", "languire" flaccus "floscio", "pendente" flaccidus "flaccido", "molle", "floscio" Talvolta una idea può essere associata anche al suo contrario, per cui FL- può indicare un "piegamento" ma anche un "dispiegamento", in particolare nel significato di "sbocciare": FL- = "sbocciare", "fiorire" flos "fiore" florere "fiorire"  "prosperare" florens "fiorente", "fiorito"  "florido", "prospero" floridus "fiorito"  "florido", "prospero" floccus "fiocco di lana" 30 IL FONESTEMA FRSecondo Charles de Brosses (1765) il fonestema FR- è una variante di BR- ed esprime un movimento rude come nel latino frangere e frustra. Come onomatopea, per indicare il rumore dei denti che digrignano, laddove un ebreo direbbe SHda cui shin che significa "dente", il latino imita invece con il suono FR- da cui fremere ma anche frenum, cioè il morso che si inserisce tra i denti del cavallo per frenarne l'andatura. FR- = "fremere", "digrignare i denti" fremere "fremere", "strepitare", "far rumore" fremitus "fremito", "rumore", "strepito" fremidus "fremente", "furente" fremor "fremito", "mormorio" frendere "fremere", "digrignare i denti", "macinare" frendor "digrigno", "minaccia" frenum "freno", "morso", "briglie", "catena" frenare "frenare", "imbrigliare" frigere "frignare" Dal digrignare dei denti si passa agevolmente all'idea generale del tritare, fracassare, rompere in pezzi: 31 FR- = "rompere", "tritare", "sfregare", "far rumore" frangere "rompere" fractio "rottura", "debolezza" fractura "frattura", "rottura", "fracasso" fractus "rotto", "infranto" fragmen "frammento", "fracasso" fragilis "fragile" (che si rompe) fragor "frattura", "rottura", "fracasso" fragosus "fragile", "aspro", "ruvido", "fragoroso" frivolus "fragile", "frivolo", "inutile" friare "tritare", "stritolare", "sminuzzare" friabilis "friabile" fricare "sfregare" frictio "frizione" frustum "pezzo" frustatim "a pezzi" frustrare "mandare in pezzi"  "rendere vano", "ingannare" frustrari "mandare in pezzi"  "deludere", "ingannare" frustra "invano" fraus, -dis "inganno", "frode" fraces "tritura" (scarto della macinazione delle olive) fracere "essere guasto", "essere rancido", "puzzare" fracidus "guasto", "fradicio", "rancido" 32 Lo sfregamento o battito dei denti è anche assimilato a due situazioni totalmente opposte ma accomunate dall'idea del tremore: da una parte lo sfrigolio di qualcosa che frigge per il calore, dall'altra l'irrigidimento causato dal freddo. FR- = "friggere", "ribollire", "tremare" fretum "bollore", "gorga", "stretto di mare" frigere "friggere", "arrostire" frigere "saltare con rumore" frixura "padella" (per friggere) frigus "tremore", "brivido", "freddo", "febbre" frigere "tremare" (dal freddo)  "raffreddarsi" frigidus "fresco", "freddo" frigerare "raffreddare" Per concludere notiamo che in latino il fonestema FRassume anche un altro significato, apparentemente scollegato dai precedenti, ma stranamente simile all'ebraico PH+R che significa "fruttificare", "germogliare", come in yriP. "fruttificare". peri Più "frutto", hr'P' probabilmente parah l'idea di "fruizione" deriva sempre da quella di "masticazione" poiché troviamo il termine frumen che significa "gola" che è identico, tolta la F- iniziale, al termine rumen che significa "gola", "esofago", "stomaco", da cui pure il verbo ruminare nel 33 significato di "masticare" e "digerire". Dunque FR- vale per prima cosa come "fruire" e secondariamente come "fruttificare" e significati derivati. FR- = "fruire", "fruttificare" frumen "gola" frui "fruire", "godere" fructus "uso", "godimento", "prodotto", "frutto" frugalis "frugale" (relativo al frutto) fruitio "fruizione", "godimento" frumentum "frumento", "grano" frux -gis "produzione", "raccolta", "frutto" fruticare "germogliare" frutescere "ramificarsi" frutex -icis "arbusto" frons -dis "fronda", "fogliame" 34 IL FONESTEMA PLLa labiale sorda P, come consonante esplosiva, esprime l'idea di "espansione". L'aggiunta della liquida L conferisce a questa "espansione" un carattere malleabile e plastico come nel greco πλάσµα e πλαστικός. In latino si può dunque riferire ai due opposti movimenti di "piegamento" e "dispiegamento". Nel primo caso troviamo i termini plicare e plectere, peraltro simili al greco πλέκω. In tal senso PL- è una variante di FL- nel significato di "piegare". PL- = "piegare", "intrecciare" plicare "piegare" plicatura "piegatura" complex "complicato", "intricato" complexus "avvolgimento", "abbraccio", "vincolo" complicare "piegare", "avvolgere" plectere "intrecciare" plecta "treccia", "ghirlanda" plectilis "intrecciato", "intricato" Il significato di "piegatura" ci porta a quello di "riempimento" e di "moltiplicazione", che consiste letteralmente nella formazione di un certo numero di pieghe. 35 PL- = "riempire", "moltiplicare" plenus "denso", "pieno", "grasso" plenitudo "pienezza", "riempimento", "spessore" pletura "pienezza", "riempimento" complere "riempire", "completare", "compiere" complex "complicato", "intricato" multiplex "con molte pieghe", "complicato", "multiplo" -plex (suffisso che si riferisce al numero di volte) plus / plures "più", "molti" pluralis "plurale", "molteplice" plurimus "moltissimo" plerusque "la maggior parte" Si noti che se il fonestema PL- è seguito dalla vocale aperta A, il significato si inverte da "piegare" a "dispiegare", da "intrecciato" a "piatto" ovvero da "complicato" a "semplice". PLA- = "piatto" planus "piano", "piatto"  "semplice", "facile", "evidente" plane "evidentemente" plana "pialla" planare "spianare" planitia "piano", "pianura" 36 planca "asse", "tavola" plagula "coperta", "tappeto" placenta "focaccia" (dalla forma piatta) planta "pianta del piede" (parte piatta), "pianta" plantare "piantare" (fissare verticalmente sul piano) plaga "area", "regione" placare "livellare"  "placare", "calmare" placatus "placato", "tranquillo" placidus "placido", "tranquillo" placitus "piacevole", "gradito" placere "piacere", "esser gradito", "esser conveniente" Dal significato di "spianare" deriva anche quello di "abbattere", "colpire" come nel greco πλῆκτρον, e di "lamentarsi" di conseguenza per il colpo subito. Di qui si arriva al significato di "piangere" rafforzato dal valore di PL- come variante di FL- per esprimere anche l'idea di qualcosa di fluido che si abbatte verso il basso come il "pianto" o la "pioggia". PL- = "abbattere", "piangere", "piovere" plaga "colpo", "ferita", "piaga", "danno" plagare "percuotere", "ferire" plagosus "violento" / "coperto di ferite" 37 plagiare "rubare", "depredare" plagium "furto" plausus "battito", "rumore"  "applauso", "lode" plaudere "battere le mani", "applaudire", "approvare" plausibilis "approvabile", "plausibile", "lodevole" plangor "battuta", "colpo" / "lamento", "pianto" plangere "percuotere" / "lamentarsi", "piangere" planctus "battuta", "colpo" / "lamento", "pianto" plorare "gridare", "lamentarsi", "piangere" ploratio "pianto" pluere "piovere" pluvia "pioggia" pluviosus "piovoso" 38 IL FONESTEMA PRIl dizionario latino annovera un discreto numero di termini che iniziano con PR- per lo più derivati dalla composizione con i prefissi prae- e pro-. Eliminati tutti i termini palesemente composti, restano ancora dei termini comunque riconducibili alle stesse radici. Probabilmente il carattere espansivo della P unito a quello ripetitivo della R si presta per rappresentare l'idea della progressione da cui, il significato di "star davanti" riconducibile a prae- oppure quello di "andare incontro" riconducibile a pro-. Il gruppo che fa capo alla preposizione prae- / pri- è accomunato dal significato di "prima", in senso logico, ontologico, cronologico o topologico. PR- = "prima", "davanti" prae- "prima", "davanti" praecedere "andare prima", "precedere" (da prae+cedere) praecox "precoce", "prematuro" praetor "pretore" (da prae+itor = "colui che va avanti") primus "primo", "precedente", "anteriore" primum "prima" primarius "primario", "principale" primatus "primato", "supremazia" 39 pridie "il giorno prima" (da prae+dies) pridem "da prima", "da tempo" princeps "principe", "capo" (da prae+in+capio) principalis "primo", "principale", "del principe" principium "principio", "inizio", "origine" primitivus "primo", "primitivo", "antico" prior "primo tra due" prius "prima" priscus "primitivo", "antico" pristinus "primitivo", "antico", "precedente", "passato" Il primo gruppo che fa capo alla preposizione procondivide l'idea di "avvicinarsi", "andare incontro", da cui pure il significato di "essere a favore" o "essere a motivo" di qualcuno o qualcosa. PR- = "avvicinarsi", "andare incontro" pro- "davanti a", "a favore di", "a causa di" procedere "andare avanti", "procedere" (da pro+cedere) probus "onesto", "buono" (da pro+bonus) probare "provarne la bontà", "approvare" probabilis "approvabile", "accettabile", "probabile" propter "vicino", "presso" / "a causa di", "a motivo di" 40 propterea "perciò" (da propter+ea) prope "vicino", "presso", "circa" propior "più vicino" prora "prua" (la parte davanti di una nave) pronus "prono", "inclinato in avanti" promere "mettere davanti", "mostrare", "tirar fuori" promptus "evidente", "pronto", "preparato" In alcuni casi il concetto di "progressione" è considerato in allontanamento piuttosto che in avvicinamento, per cui può indicare elongazione o elevazione: PR- = "allontanarsi", "allungarsi" procul "lontano", "di gran lunga", "molto" procerus "lungo", "alto" procerulus "allungato" procere "in avanti" procer -ris "elevato"  "nobile", "illustre", "maestro" Un ulteriore significato, derivato dall'idea di "avvicinamento" è quella di attinenza e proprietà. Vi può convergere in parte anche il senso di "individualità" per estensione dell'idea di "primato" che porta alla "solitudine" e quindi alla "singolarità". 41 PR- = "proprio", "privato" proprius "attinente a", "proprio", "esclusivo" proprietas "attributo", "proprietà", "particolarità" privus "singolo", "individuale", "proprio", "particolare" privatus "privato", "proprio", "individuale" 42 IL FONESTEMA QUIn latino è impiegato in un numero molto limitato di casi ben distinguibili: costituisce l'iniziale dei termini che indicano il numero 4 come quattuor, quartus, quadrum, quadratus, quadrans oppure il numero 5 come quinque, quintus, quintuplex, ma per il resto forma quasi esclusivamente un cluster di tutti i termini utilizzati in grammatica come elementi relativi e interrogativi. Questo fonestema deriva da un antico suono labiovelare di origine indoeuropea KW- che nel germanico è degenerato in W e nel greco addirittura in P come si può constatare dal confronto tra equus e ἵππος. In latino si è conservato parzialmente mutando la labiale W in vocale U per cui la Q non si dà mai sola, ma sempre seguita da una U. Il fatto che per rappresentare la labiovelare latina sia stato utilizzato il carattere di origine semitica Q, ci permette di accostarla alla lettera qoph ebraica, sebbene questa corrisponda piuttosto ad una gutturale profonda. Fabre d'Olivet (1815) nota che questa consonante, nella maggior parte delle lingue, rappresenta la "forza" e la "compressione". Dal punto di vista fonosemantico è chiara la motivazione, visto che la gutturale Q costituisce propriamente una strozzatura del canale vocale. John Wallis (1653) rileva lo stesso significato per il fonestema SQU- inglese che, a suo dire, esprime l'idea di 43 "compressione violenta", come in squeeze, squirt, squeak, squeal, ma evidentemente si tratta di una variante di QU- rafforzata dalla sibilante S che la precede. Secondo Marchand (1959) il fonestema QU- esprime in inglese l'idea dello "scuotimento" come in quake, quiver, quaver, quash, ma già in latino troviamo i termini quatere, quassare con lo stesso significato. D'altra parte già Von Humboldt (1836) aveva notato che l'equivalente W del tedesco, fornisce l'impressione di un "ondeggiamento", come in wehen, wind, wolke, wirren, wunsch. QU- = "scuotere" quatere "scuotere", "far tremare", "sbattere", "abbattere" quassare "scuotere", "scrollare", "fracassare" Sebbene gli studi etimologici non supportino questa ipotesi, è suggestivo immaginare che l'idea di chiedere qualcosa a qualcuno, possa essere espressa gestualmente con lo scuotimento. Infatti è abbastanza comune, nel domandare o nell'implorare, scuotere qualcuno sia materialmente che figuratamente, per ottenere attenzione e soddisfacimento alla richiesta, da cui la ricorrenza del medesimo fonestema QU- per indicare l'azione di cercare, domandare. Può indicare anche l'implorazione o il lamento, nel senso di richieste insistenti e ripetitive. 44 QU- = "cercare", "chiedere", "implorare" quaerere "cercare", "chiedere", "indagare" quaesitum "domanda" quaestio "ricerca", "indagine", "problema" quaestor "questore" quaestus "ricerca", "guadagno" quaeritare "cercare a lungo" quaesare "cercare di ottenere", "implorare" quiritare "invocare", "gridare", "implorare i Quiriti" quirites "Quiriti" (cittadini romani) queri "lamentarsi" querela "lamento", "querela" querulus "lamentoso" questio "lamento" Ora, dal momento che QU- indica l'azione di domandare, si comprende il motivo per cui in latino la quasi totalità dei pronomi e degli avverbi interrogativi, che valgono anche come congiunzioni e pronomi relativi, condividano questo fonestema iniziale: qualis, qualitas, qualiter, quam, quamdiu, quamquam, quamvis, quando, quantum, quantitas, quare, quasi, qui, quae, quod, quis, quid, que, quisquam, quisque, quaeque, quodque, quisquis, quisquid, quisquilia, quivis, quaevis, quodvis, quicumque, quemadmodum, quidam, quidem, quilibet, quin, quinam, quippe, 45 quo, quoad, quocumque, quomodo, quondam, quorsum, quot, quotidie (cotidie), quoties, quotus, quousque, quovis, quom (cum). 46 IL FONESTEMA SCFirth (1930) intravede per il fonestema SK- una correlazione con le superfici, come in skate, skid, skiff, skill, skim, skimp, skin, skip, skirt, skull, ma secondo Charles de Brosses (1765) il fonestema SC- esprime l'idea di "cavità" o dell'azione di "scavare". In effetti in latino si trovano numerosi termini, che iniziano con questo fonestema, con il significato di "scavare", "grattare", "raschiare", "limare", "sfregiare", "lacerare", "strofinare" o di qualcosa di "scabroso", "ruvido", "aspro". In questo senso SC- si oppone a GL- come è evidente nell'accostamento tra scaber e glaber. La motivazione fonosemantica è questa: nel fonestema GL- si ha l'occlusiva G seguita dalla liquida L, per cui si ha l'impressione del passaggio dall'immobilità al movimento, da cui l'idea dello scivolamento; nel fonestema SC- al contrario si ha la sibilante S seguita dall'occlusiva K, per cui si ha l'impressione di incontrare un ostacolo da superare, ovvero la discontinuità che s'incontra nel salire sopra qualcosa, da cui il significato di "scalino", "scala", "scranno", etc. SC- = "scalino", "scala", "scranno" scalae "scala", "scalini" scandere "salire", "montare", "arrampicarsi" 47 scandalum "ostacolo", "inciampo"  "scandalo" scamnum "sedile", "scranno", "banco", "trono" scabellum "sgabello" Più in generale, mentre GL- indica qualcosa di "scivoloso" che agevola il movimento, SC- al contrario indica qualcosa di "scabroso" e "ruvido" che si oppone al movimento. SC- = "ruvido", "grattare", "raschiare", "scavare", scaber "scabro", "ruvido", "aspro", "sudicio" scabies "ruvidezza", "scabbia" (che fa grattare) scabiosus "ruvido", "scabbioso", "rognoso" scabere "grattare", "raschiare" scabrere "essere ruvido" scabrosus "scabro", "ruvido", "aspro", "rozzo", "sporco" sciurus "scoiattolo" (animale che gratta) scrofa "scrofa" (animale che sgrufola, scava in terra) scalpere "grattare", "strofinare", "scolpire", "scalfire" scalpellare "incidere", "tagliare" scalpellum "bisturi", "scalpello" scalptor "incisore" scalptura "intaglio", "incisione" scalprum "coltello", "falcetto", "scalpello", "roncola" 48 scalptus "scolpito", "raschiato" scalpurrire "raspare" sculpere "scolpire", "incidere" sculptor "scultore", "incisore" sculptura "scultura", "intaglio", "incisione" scelus "sfregio"  "delitto", "malvagità" scelerare "sfregiare"  "profanare", "contaminare" sceleratus "scellerato", "sciagurato", "profanato" scindere "lacerare", "strappare", "dividere", "spaccare" scissio "lacerazione", "divisione" scissura "screpolatura", "lacerazione" scissus "lacerato", "rotto", "separato", "diviso" scobis "limatura", "raschiatura" scobina "raspa", "lima" scopae "scopa" (strumento per strofinare il pavimento) scoria "scoria" (parte scorticata ed eliminata) scortum "pelle", "cuoio" (l'involucro superficiale che viene scorticato, come in ingl. skin o in ita. scorza. screatus "raschio della gola", "espettorazione" screare "saracchiare", "espettorare" scribere "incidere"  "disegnare", "scrivere" scriba "scrivano" scriptor "scrittore" 49 scriptum "linea tracciata", "scrittura" scriptura "scrittura" scrupus "sasso aguzzo", "asperità"  "inquietudine" scrupulus "sassolino aguzzo"  "scrupolo" scrupulosus "scabroso", "roccioso", "aspro"  "scrupoloso" scrupeus "scabroso", "sassoso", "aspro" Dall'idea di "scavare" o "frugare" il latino deriva in modo del tutto naturale il significato di "cercare", "indagare" e "sapere". SC- = "cercare", "indagare", "sapere" scire "sapere" scientia "scienza", "conoscenza", "cognizione" scitus "esperto", "abile", "arguto", "elegante", "grazioso" scitare "cercare di sapere", "interrogare", "investigare" scitum "decreto", "ordine", "sentenza" sciscere "cercare di sapere", "indagare" sciscitari "ricercare", "investigare" scrutari "frugare", "cercare", "esplorare", "investigare" scrutinare "frugare", "scrutare" scrutinium "perquisizione" 50 IL FONESTEMA SCRL'aggiunta della R al fonestema SC- non fa che rafforzare l'impressione di "ruvidezza" per via del carattere di questo fonema. Infatti, tra le due liquide, la R è percepita come ruvida mentre la L è percepita come liscia. I termini che iniziano per SCR- sono stati già inclusi fra gli esempi del fonestema SC-. IL FONESTEMA SCLRaro in latino. Costituisce un rafforzamento del fonestema CL- nel senso di "rumore" come in clangor, clamor, mediante la preposizione del fonema S che dà l'idea di un preventivo caricamento dell'azione. SCL- = "rumore" sclingere "stridere" scloppus "scoppio", "schiocco della lingua" 51 IL FONESTEMA SQUJohn Wallis (1653) osserva che in inglese il fonestema SQ- esprime l'idea di "compressione violenta" come in squeeze, squirt, squeak, squeal, ma in latino è solo una variante di SC- per indicare qualcosa di "ruvido" e per estensione qualcosa di "sporco" in quanto la sporcizia induce a grattarsi e a desquamare la pelle. SQU- = "scabro", "ruvido", "squamoso" squalor "ruvidezza", "rozzezza"  "sporcizia", "squallore" squalidus "ruvido", "aspro"  "sudicio", "squallido" squalere "essere ruvido"  "essere squallido" squalus "squalo" (pesce dalla pelle ruvida) squama "squama", "scaglia" 52 IL FONESTEMA SP- Charles de Brosses (1765) attribuisce al fonestema SP- il significato di "soffiare con il naso" con riferimento al latino spirare, mentre la lingua inglese, come nota Marchand (1959), predilige il fonestema SN- per esprimere lo stesso significato come in sniff, snore, snort. John Wallis (1653) assesta meglio il tiro indicando per SP- il significato di "espansione" e "dissipazione", come in spit, split, splinter, spill, sputter, spatter, in particolare una "espansione rapida" quando a SP- si fa seguire la R come in spread, spring, sprout, sprinkle. Precisamente la P, in quanto labiale esplosiva, consiste nell'espulsione violenta del fiato dalla bocca e si presta naturalmente a rappresentare concetti analoghi all'idea di "espellere", "spargere", "soffiare", "gonfiare", "espandere" etc. La F, che ne è la variante fricativa, esprime ancor di più l'idea di soffio o flusso. In ebraico il nome della lettera hP, phe significa propriamente "bocca" ed è utilizzata per formare tutte le parole che si riferiscono al soffio come ad esempio @a; aph "narici", "faccia", vp,g< nephesh "respiro", "anima", etc. Anche la sibilante S può servire ad esprimere un soffio di tipo continuo, per cui unita alla P rafforza tale idea come nel latino spirare "soffiare", ma anche in sequenza invertita come 53 nel greco ѱυχή che significa "soffio", "anima". Poiché la N si rapporta al naso, in quanto consonante nasale, nella lingua inglese si unisce alla S per formare il fonestema SN- che indica propriamente il soffio del naso. La lingua latina non ammette questa combinazione di suoni, per cui preferisce utilizzare il fonestema SP- che vale sia per il naso che per la bocca, mentre il greco, escludendo la S, preferisce il fonestema PN- per indicare il respiro come ad esempio in πνεῦµα. Per quanto riguarda più strettamente il latino, ritroviamo associato al fonestema SP- il significato di "espellere", "spargere", etc. e in particolare nel significato di "espellere le impurità" quando è seguito da U poiché già PU- possiede questo significato. SP- = "espellere", "spargere", "soffiare" spargere "spargere", "spandere" , "seminare", "disperdere" sparsus "sparso", "disseminato", "versato" spirare "soffiare", "respirare" spiritus "soffio", "respiro"  "spirito" spiritualis "respiratorio"  "spirituale" spiraculum "spiraglio", "soffio" spiramen "apertura", "soffio", "aspirazione" spuma "schiuma", "bava" spongia "spugna", "pomice", "muschio" 54 sputum "sputo" spuere "sputare" sputare "sputare" spurcus "sporco", "lurido" spurcare "sporcare" spurcitia "sporcizia" spernere "allontanare", "disprezzare", "rifiutare" spretus "disprezzo" Dobbiamo notare che altri termini che iniziano per SP- dal significato apparentemente scollegato, in realtà possono essere ricondotti alla stessa idea di base, cioè di "espellere". Per esempio il concetto astratto della "speranza", più che dal concetto di "aspirazione", pare derivare dall'idea di proiettare il desiderio avanti a sé, ovvero nel futuro. SP- = "sperare", "desiderare", "promettere" spes "speranza", "aspirazione" sperare "sperare", "aspettare" spondere "promettere" sponsor "garante" sponsio "promessa", "scommessa", "obbligazione" sponsa "promessa sposa", "fidanzata" 55 sponte "volontariamente" spontaneus "volontario", "spontaneo" Dall'idea di "espellere" deriva immediatamente anche quella di "espansione" e "spazio". SP- = "spazio", "espansione" spatium "spazio", "espansione", "estensione", "distanza" spatiosus "spazioso", "ampio", "esteso" Sempre dall'idea di "espellere" si può derivare quella di "spogliare" intesa come deprivazione della parte superficiale. SP- = "spogliare" spoliare "spogliare", "svestire"  "depredare" spolium "spoglia", "pelle"  "bottino" spoliatus "spogliato", "nudo", "povero"  "depredato" Anche l'idea di guardare, considerando la tradizionale concezione dell'ottica, può essere illustrata come una proiezione dei raggi visivi che rimbalzano su un ostacolo riflettente, resa foneticamente con l'espansione di SP- seguita dall'occlusione di K. In greco si ha per metatesi la variante SK+P con lo stesso significato, come in σκοπέω e σκέπτοµαι. 56 SP+K = "riflessione", "sguardo" species "vista", "sguardo", "aspetto"  "specie" specere "guardare", "osservare" specimen "esempio", "esemplare", "modello" (da osservare) spectare "guardare", "osservare", "assistere" spectator "osservatore", "spettatore" spectaculum "vista", "spettacolo" speculum "specchio", "immagine" speculari "osservare", "esaminare", "spiare" speculator "osservatore", "esploratore", "spia" Infine, aggiungendo una I al fonestema SP- si sfrutta il carattere "acuto" di questa vocale per significare una "punta sporgente" o una "punta espulsa". SPI- = "punta" spica "punta", "estremità", "spiga" spiculum "pungiglione", "punta", "lancia", "freccia" spina "spina", "aculeo"  "spina dorsale" spinosus "spinoso", "pungente" spinus "pruno" (pianta spinosa) 57 IL FONESTEMA SPLPiuttosto raro in latino, lo troviamo in pratica solo nei termini riferiti allo "splendore" come in splendor, splendidus, splendere, che rientrano nel concetto di "espansione" già attribuito al fonestema SP- cui si aggiunge la fluidità della L come in altri termini riferiti alla luce, ad esempio fulgere, lucere. IL FONESTEMA SPRLo troviamo solo nel termine spretus, già considerato nel caso generale del fonestema SP-. In inglese, come osserva John Wallis (1653), è più diffuso e assume il significato "espansione rapida" come in spread, spring, sprout, sprinkle. 58 IL FONESTEMA STSu questo fonestema il consenso è quasi unanime. Secondo Platone le lettere dentali esprimono "arresto" e "assenza di movimento" come in στάσις. Secondo John Wallis (1653) il fonestema ST- indica ciò che è "solido" e "fisso" come in stand, stay, stop, stiff, stick, step, stamp, still, stall, stone, steel. Per Charles de Brosses (1765) il suono di ST, già da solo, è una interiezione di cui ci si serve per fermare qualcuno e come fonestema indica la "fermezza" e la "fissità". Anche Von Humboldt (1836) individua nelle parole che iniziano per STl'impressione di "fermezza" come in stehen, stätig, starr. Bolinger (1965) nota che il fonestema ST- forma in inglese un cluster di termini con il significato di "arresto" come stop, stay, still, steady, stanch, stall, stump, stick, ma anche un cluster di termini con il significato opposto come stimulate, sting, stir, start, startle. ST- = "stabile", "fisso", "fermo" stare "stare", "star fermo", "restare" status "stabilito", "fissato", "fisso" status "stato", "posizione", "condizione" statarius "che resta al suo posto" statera "bilancia", "stadera" (che sta in equilibrio) 59 statuere "stabilire", "fissare", "fondare" statutum "decreto", "statuto", "fondamento" statua "statua" (figura immobile) stativus "fisso", "stabile" statumen "sostegno", "palo" statura "elevazione", "altezza" statio "immobilità", "sosta", "stazione" statim "senza muoversi", "subito", "immediatamente" stabilire "stabilire", "fissare" stabilis "stabile", "fisso" stabulum "installazione", "dimora", "stalla" stabilimentum "sostegno", "appoggio" stella "astro", "stella fissa" (a differenza dei pianeti) stagnum "stagno" (acqua stagnante cioè fissa) stamen -inis "ordito" (la parte fissa del tessuto) ST- = "fissato", "eretto" stans "diritto" stipes -itis "tronco", "palo", "stipite" stilus "piolo", "stelo", "stilo"  "stile di scrittura" stimulus "palo aguzzo", "pungolo"  "stimolo" stipula "stelo", "gambo", "stoppia", "paglia" stipulari "piantare", "stabilire"  "promettere", "stipulare" 60 stirps "ceppo", "radice", "tronco"  "stirpe", "origine" stolo -onis "pollone" ST+P = "accatastare", "accumulare" stipare "stipare", "accatastare", "ammassare", "riempire" stipatio "accumulo", "affollamento" stipendium "accumulo", "tributo", "stipendio" stips "accumulo", "guadagno", "offerta" Dal punto di vista fisiologico, l'immobilità del corpo può indicare una condizione di "stupore" o di "stupidità": ST- = "stupido" stolidus "stupido" stultus "stupido" stupor "stupore", "sbalordimento", "torpore" stupere "stupire", "stupirsi" stupendus "stupendo" stupefacere "stupire", "stordire" stupidus "sbalordito", "stupefatto", "stupido" 61 IL FONESTEMA STRSecondo John Wallis (1653) il fonestema STR- esprime la "forza" o lo "sforzo" come in strong, strike, stroke, strife, strive, struggle, strain, stretch, string, stripe, stream. In latino effettivamente si trova strenuus che significa "forte", "tenace", "solido", "resistente", "coraggioso", etc. Da questa idea di "forza" derivano i significati secondari, anche opposti, come ad esempio "stringere", "comprimere" oppure "stirare", "stendere". STR- = "stringere" stringere "stringere", "serrare", "legare" strictus "stretto", "serrato", "compresso" strangulare "stringere alla gola", "strangolare" STR- = "stendere", "abbattere" sternere "stendere", "spargere", "spianare", "pavimentare" sternax "cavallo bizzoso" (che getta il cavaliere a terra) strages "abbattimento", "strage" stragula "coperta", "lenzuolo" (che si stende) stragulum "tappeto", "coperta", "lenzuolo" (che si stende) storea "stuoia" (che si stende a terra) 62 stroma "coperta", "tappeto" strame "strato di paglia" stratus "steso", "disteso", "sdraiato", "abbattuto", "spianato", "coperto" stratum "coperta", "materasso", "pavimento", "lastrico" strata "strada lastricata" Come onomatopea STR- esprime il suono stridulo derivante da uno sforzo. STR- = "strepitare", "stridere", "strillare" strepere "strepitare", "far rumore" strepitare "strepitare", "far rumore" strepitus "strepito", "rumore", "clamore" stridere "stridere", "fischiare", "sibilare", "cigolare" stridor "stridore", "fischio", "sibilo", "cigolio" stridulus "stridulo", "stridente", "sibilante", "acuto" strix "civetta" (uccello che stride) striga "strega" (derivato da strix) Il fonestema STR- seguito da I, che aggiunge l'idea di cosa "stretta", assume il significato di "striscia" o "scanalatura". 63 STRI- = "striscia", "riga", "scanalatura" stria "scanalatura", "piega", "striscia" striare "striare", "scanalare", "rigare" striatus "a strisce", "rigato" striatura "striatura", "scanalatura" striga "striscia di terra", "filare", "mucchi messi in fila" strigatus "solcato in lunghezza" strigilis "striglia", "raschiatoio", "scanalatura" strigmentum "raschiatura" strigosus "scavato", "smunto", "magro" Il fonestema STR- seguito da U, che aggiunge l'idea "accumulo", assume il significato di "stratificazione". STRU- = "accatastare", "stratificare", "costruire" strues "catasta", "mucchio" struere "stratificare", "accumulare", "costruire", "istruire" structus "ammassato", "assemblato", "costruito", "eretto" structus "catasta", "mucchio" structio "accumulo", "complesso", "organizzazione" structura "struttura", "ordinamento", "costruzione" 64 IL FONESTEMA TRJohn Wallis (1653), considerando il caso specifico della lingua inglese, non considera il fonestema TR- bensì THR- che a suo dire indicherebbe un "movimento violento" come in throw, thrust, throb, throng, through, threat. In latino, a parte il numero 3 come in tres, tria, triplex, ternus, il fonestema TR- sembra riferirsi ad un nucleo molto ristretto di significati che hanno una motivazione fonosemantica. La dentale T, come osserva già Platone, rappresenta un arresto della lingua e perciò rappresenta qualcosa di "fisso" come ad esempio nel fonestema ST- in cui, seguendo la S, conferisce alla sequenza il significato di "arresto" e "stabilizzazione". Nel caso di TR- si ha una situazione contraria, poiché la T è seguita dalla R che è, sempre secondo Platone, il suono che esprime maggiormente l'idea del movimento. Non solo. La R è anche l'unico fonema chiaramente percepibile come ripetizione ciclica, per cui spesso assume il significato di "movimento ripetuto" o "progressione", come una sorta di "rotolamento". Unendo la T e la R otteniamo la descrizione fonosemantica del passaggio da uno stato stabile ad un movimento ripetuto e progressivo. In latino, effettivamente, il primo significato del fonestema TR- è quello che si riferisce all'idea di "tremare" che si trova in numerosi termini. 65 TR- = "tremare" tremor "tremore", "brivido" tremare "tremare" tremescere "tremare", "scuotersi" tremendus "tremendo" (che fa tremare dalla paura) tremebundus "tremebondo", "tremante" trepidare "tremare", "agitarsi", "temere" trepidus "trepidante", "agitato", "tremante" trux -cis "truce", "aspro", "violento", "feroce" terere "sfregare", "strofinare", "logorare", "trebbiare" tritus "sfregamento", "strofinio" tritura "sfregamento" triturare "trebbiare", "tritare" triticum "grano" (che deriva dalla trebbiatura) truncare "segare", "tagliare", "stroncare" truncus "tronco" (ciò che è troncato) 66 IL FONESTEMA ACIl fonestema AC- in latino costituisce una vera e propria radice con il significato di "punta". Tale significato deriva dal fonema -K- che come occlusiva esprime in latino una sorta di impuntamento della voce, da cui l'idea della spigolosità, come nel famoso test di Köhler (1929) in cui la parola TAKETE, grazie alla -K- intermedia, viene associata ad una immagine dai bordi spigolosi. Da notare che in ebraico si ha una più fine distinzione di significato tra le gutturali poiché gimel esprime ciò che è acuto, kaph ciò che è piatto, qoph ciò che è concavo. Questi significati sono dichiarati nel nome stesso delle lettere, poiché gimel significa "gobba", cioè un angolo acuto, kaph designa la palma della mano, che è piatta, qoph indica la "cruna dell'ago" cioè un foro stretto. Il latino invece, come è noto, non distingue bene la K dalla G tant'è che in origine erano indicate dalla stessa lettera C, come si può constatare nell'abbreviazione C. che stava per il prenome Gaius. Perciò in latino la radice AC- prende esclusivamente il significato di "punta" che risulta particolarmente interessante per la sua varia applicazione sinestetica ai diversi tipi di percezione sensoriale. Infatti può indicare una forma spigolosa, ma anche una superficie acuminata al tatto, oppure un gusto acido, un odore pungente, un suono stridulo, uno sguardo penetrante e addirittura una mente acuta. 67 AC- = "punta" acies "punta", "filo tagliente", "acutezza", "sguardo acuto"  "acutezza della mente", "esercito" acus "ago", "spillo" acutus "aguzzo", "acuto", "stridulo", "scottante", "pungente"  "intelligente" acuere "aguzzare", "affilare", "inasprire"  "esercitare" acumen "punta", "pungiglione", "cima"  "acume" aculeus "punta", "pungiglione", "spina", "aculeo" acinum "acino", "chicco di grano", "acino d'uva" acervus "mucchio", "cumulo" acervare "ammucchiare" acor "acidità" acer "aguzzo", "acre", "aspro", "acuto" acere "essere acido" acerbus "acerbo", "aspro", "pungente" acescere "inacidire" acetum "aceto" (vino acido) acetosus "acido" acetabulum "vaso" (per aceto) acidus "gusto acido", "odore acre", "suono stridulo" acidulus "acidulo" 68 RIEPILOGO DEI FONESTEMI: Fonest. Significato: AC- punta BL- balbettare (1), ribollire (2), blandire (3) CL- inclinazione (1), colpo (2), rumore (3), chiudere (4), chiaro (5) CR- crepitare (1), increspato (2), crudele (3), incrociare (4), discernere (5) FL- fluido (1), fulgore (2), frustare (3), flettere (4), debole (5), fiorire (6) FR- fremere (1), infrangere (2), friggere (3), fruire (4) GL- deglutire (1), scivoloso (2), viscoso / agglomerato (3), riflettente (4) GR- gorgogliare (1), grado (2), grano (3), gruppo (4) PL- piegare (1), moltiplicare (2), piatto (3), abbattere (4) PR prima / davanti (1), avvicinarsi (2), allontanarsi (3), proprietà (4) QU- scuotere (1), chiedere (2) SC- scalino (1), scavare / grattare / scabroso (2), cercare (3) SP- espellere (1), sperare (2), allontanare (3), spogliare (4) SPI- punta (5) SP+K riflessione / sguardo (6) SQU- scabroso ST- stabile (1), eretto (2), stupire (3) ST+P accatastare (4) STR- stringere (1), stendere (2), strepitare (3) STRI- striscia (4) STRU- stratificare / costruire (5) TR- tremare 69 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI: - Bolinger, Dwight. 1966 : Forms of English: Accent, morpheme, order, Harvard University Press, Cambridge, p. 207. - Bloomfield, Leonard. 1933 : Language, Holt, New York  [1935] 2012 : Motilal Banarsidass, Delhi, p. 245. - de Brosses, Charles. 1765 : Traité de la formation méchanique des langues et des principes physiques de l'étymologie, Saillant, Vincent & Desaint, Paris, pp. 261-269. - Firth, John. 1930 : The Tongue of Men & Speech, Oxford University Press, London, pp. 191-193. - von der Gabelentz, Georg. 1891 : Die Sprachwissenschaft: Ihre Aufgaben, Methoden Und Bisherigen Ergebnisse, Weigel Nachfolger, Leipzig, p. 131; p. 219. - von Humboldt, Wilhelm. 1836 : Über die Verschiedenheit des menschlichen Sprachbaues, Königlichen Akademie der Wissenschaften, Berlin, §10 p. 79. - Jespersen, Otto. 1922 : The Symbolic Value of the Vowel i, Philologica vol. 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