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domenica, settembre 23, 2007

Classico rivisitato II


Dopo una giornata intera passata a zappare il giardino (cosa non si fa x avere l'erba più verde del vicino;) eccomi qua davanti al pc, tanto x rassicuravi che non sono sparita di nuovo... A proposito: ci sono delle novità riguardo l'ADSL. NEl mio paesino come in altri piccoli posti dimenticati da Dio e da Internet è arrivato Nettare, un provider wifi, che come ogni venditore di servizi che si rispetti, promette miracoli... Venere e Commensale non si sono ancora fatti infinocchiare, stanno valutando l'opportunità di tale alternativa. C'è qualcuno che mi sa dire qualcosa in proposito?

Ma veniamo al classico rivisitato: è la volta del trito e ritrito ( ma sempre azzeccato) abbinamento speck-piselli, rielaborato sotto forma di risotto alla crema di ceci e piselli con croccantini di speck.
Gli ingredienti? Eccoli:
riso arborio
cipolla
piselli
speck
farina di ceci
dado vegetale
Preparare una polentina molto tenera con la farina di ceci ( in alternativa: lessare dei ceci e frullarli).
Portare ad ebollizione dell'acqua, unite il dado vegetale ed i piselli.
Appassire la cipolla in un cucchiaio d'olio, unire il riso, tostare e bagnare con un bicchiere di vino rosso. Portare a cottura unendo il brodo e metà dei piselli.
Mettere le fettine di speck fra due fogli di cartaforno e renderle croccanti sulla piastra elettrica (quella che si chiude a sandwich) oppure in forno.
Mantecare il riso con un cuccchiaio di crema di sesamo e, volendo, compattarlo in uno stampino
Frullare i piselli rimanenti con la polentina di ceci e versare a specchio sul piatto. Pepare abbondantemente.
Scaravoltare lo stampino di riso sulla salsina e decorare con i crostini di speck.
oh, dimenticavo! Qualche scaglia di caprino di media stagionatura completa l'opera.

venerdì, maggio 11, 2007

Sfogo... e pappardelle ai carciofi


Se non si era capito cucinare per me non è un obbligo, non è un'abitudine e tantomeno un passatempo. Cucinare è uno sfogo di passioni, un modo per convogliare l'energia positiva su qualcosa di concreto e visibile, un sano scacciapensieri che mi fa dimenticare le noie, i problemi e, sì, anche i dolori che a volte la vita può riservarci. Magari solo per qualche ora, ma poi quando ci ripenso non mi sembrano più delle montagne insuperabili, ma vedo un piccolo erto sentiero su cui mi posso inerpicare. E' come farci una dormita sopra. In questi giorni ho cucinato MOLTISSIMO, ne avevo bisogno (...) ma non ho fotografato nè scritto ricette. Così colgo l'occasione per proporvi un piattto che tenevo in caldo, pronto per un'eventualità del genere. Qualche carciofo si trova ancora quindi... al lavoro!

Che fare per ridare energia e vitalità ad un Commensale spossato preparandolo a trascorrere al meglio il fine settimana?Un piatto di pappardelle, ad esempio!Vogliate perdonarmi, ma questa volta la pasta non l'ho fatta io, ero troppo presa da una serie infinita di attività... che però non mi hanno impedito di dare libero sfogo alla fantasia e quindi al fornello. Niente vi impedisce però di fare la pasta in casa, seguendo questa cliccatissima (a detta delle statistiche) ricetta.

Per queste pappardelle servono:
4 carciofi romani
due fette di speck (appena un po' più grosse del normale)
una patata media
un po' di latte (di mucca o di soia, quello che preferite)
qualche foglia di salvia
sale e pepe
ovviamente PAPPARDELLE (quante ve ne stanno nella pancia)

Si puliscono i carciofi e li si taglia a spicchietti sottili.
Dopo aver pelato e tagliato a dadini la patata la si fa cuocere in un po' di latte (appena da coprirla) e poi si frulla con le foglie di salvia. Si scalda dell'olio extravergine in una larga padella, quindi si friggono due fettine di carciofo che serviranno per decorare il piatto, scolandole poi sulla carta assorbente. Si aggiunge poi lo speck tagliato a striscioline e quindi il resto dei carciofi. Si porta a cottura, aggiungendo eventualmente un po' d'acqua. Le pappardelle vanno cotte al dente e poi fatte saltare nella padella dei carciofi. Si versa a specchio sul fondo del piatto la crema di patate, quindi la pasta e si cosparge con un'abbondante macinata di pepe. Ah, dimenticavo! Qualche scaglia di pecorino stagionato completa l'opera!