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mercoledì, marzo 21, 2007

Arancine di lenticchie


...perchè come dice Bian si dicono "arancine" e non "arancini"!
L'idea di questa ricetta non è farina del mio sacco, ma viene dal grande sacco dell'enciclopedia uscita un paio d'anni fa col corriere della sera... però l'ho talmente elaborata che può tranquillamente essere annoverata fra le mie ricette.
Ancora di riso si tratta: mi sono accorta che finora ho dedicato troppo pochi post al mio cibo preferito in assoluto, quindi ho deciso di rimediare.
Per circa 15 arancine servono:
150g di lenticchie
150g di riso (io ho usato il Roma, ma va bene qualsiasi altro tipo di riso purchè non rimanga troppo al dente, altrimenti le polpette non "legano")
una foglia di alloro
2 uova
2 cucchiai di latte di soia
3 cucchiai di farina di grano duro
pangrattato
mezzo spicchio d'aglio
prezzemolo, erba cipollina e timo a piacere
spezie a piacere
olio di semi di arachidi per friggere
sale e pepe
Le lenticchie sono l'unico legume secco che NON VA MESSO A BAGNO in acqua prima della cottura. Avete mai visto delle lenticchie ammollate che si gonfiano, tipo i ceci o i fagioli? IO NO! Quindi non perdete tempo ad ammollarle. Lessatele direttamente in abbondante acqua NON SALATA con una foglia di alloro. Dopo circa 20 minuti aggiungete il riso e terminate la cottura. Scolate riso e lenticchie e mescolateli in una terrina con un uovo, la farina, il latte, le erbe aromatiche tritate, le spezie preferite, sale e pepe. Formate delle polpettine grandi come un piccolo mandarino, passtaele nell'uovo leggermente sbattuto e rotolatele nel pangrattato, quindi friggetele in abbondante olio di semi di arachidi. Scolatele su carta assorbente e servitele calde accompagnandole con salsine piuttosto fluide a vostro piacere. Il mio piacere è stata una besciamella insaporita metà con salsa di soia e zenzero e l'altra metà con curry ed erba cipollina. Un'alternativa alla besciamella potrebbe essere la maionese. A proposito: qualcuno mi spiega i trucchi x una maionese perfetta? I miei tentativi finora sono falliti miseramente...

sabato, maggio 13, 2006

Imbrecciata eugubina (di Gubbio)


Il nome deriva da "breccia", ossia la grossa ghiaia che si sparge su una strada sterrata: ed è proprio questo l'aspetto di una super-zuppa che ha il potere di scaldare le ultime serate frescoline, nonchè è utile per esaurire le scorte di legumi secchi in attesa delle primizie dell'orto. In fin dei conti l'estate è alle porte (o no?)!
Ecco la base: un soffritto con sedano, carota, cipolla (ma nulla vieta di utilizzare porro o scalogno), eventualmente arricchito con un bell'osso di prosciutto (un altro rimasuglio della dispensa). Dopo aver fatto appassire il tutto si aggiungono due patate a pezzetti da cuocere finchè si potranno schiacciare con la forchetta.
La sera precedente, consapevoli del proprio destino, avremo messo a bagno in una serie infinita di terrinette un etto ciascuno dei legumi preferiti, ad esempio: ceci, cicerchie, fagioli (borlotti, corona, rossi etc.). Mentre si cucinano le patate (o eventualmente un po' prima) si cuoceranno separatamente i vari legumi: io dispongo di una pentola a pressione con tre contenitori separati, così i sapori non si mescolano in cottura, altrimenti ci vuole un po' di pazienza... Dimenticavo... Ci vanno asssolutamente anche le lenticchie, ma quelle rigorosamente NON vanno messe a bagno!
Quando tutto è cotto si versa nello stesso pentolone (acque di cottura comprese), si riporta ad ebollizione e si aggiungono infine gli ingredienti che abbisognano di cotture rapide, sempre in quantità di un etto per ciascuno: piselli, mais, grano, farro, volendo riso. Si aspetta che il tutto raggiunga di nuovo il bollore, si copre e si spegne il fuoco. A questo punto ci si dimentica del pentolone e si lascia riposare la zuppa per qualche ora: gli ultimi arrivati si cuoceranno con il calore accumulato ed i sapori si fonderanno meravigliosamente. Al momento di servire, una bella macinata di pepe, un bel mazzetto di maggiorana spezzettata a mano ed un giro d'olio extravergine d'oliva (per me rigorosamente al peperoncino, ma anche no): BUON APPETITO e addio al freddo!
Gli ingredienti che ho adoperato sono stati tratti per la maggior parte dalle mie dispense virtuali, a cui vi rimando con i link.