Pietro Cataldi
Pietro Cataldi (Roma 1961) si è laureato in Lettere moderne presso l'Università di Siena con una tesi su Montale (relatori Romano Luperini e Franco Fortini. È stato redattore della rivista quadrimestrale di teoria e critica della letteratura «L'ombra d'Argo» (Milella, Lecce). È nel comitato direttivo di «Allegoria» (Palumbo, Palermo). Ha collaborato a numerose riviste, tra cui «Alfabeta», «Belfagor», «Filologia e critica», «l'immaginazione», «Moderna», «L’ospite ingrato». Dal 1990 insegna presso l'Università per stranieri di Siena, presso la quale è dal 2006 professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea. È stato direttore del Dipartimento di Scienze Umane dal 2006 al 2012 e presidente del Corso di Laurea specialistica in Competenze testuali per l’editoria e di media (classe di Filologia moderna) dal 2003 al 2009. Dall'aprile 2013 all'ottobre 2015 ha diretto il Dipartimento di Ateneo per la Didattica e la Ricerca (Dadr). È stato rettore per il sessennio 2015-2021.È stato più volte ospite presso l'Università di Aarhus (Danimarca), dove ha tenuto corsi su Dante, Leopardi e Montale, presso l'università di Olomouc (Rep. Ceca), presso l’Università di Marburg e di Francoforte (Germania), dove ha tenuto interventi sulla poesia moderna e la teoria letteraria, presso l'Università di Bucarest (Romania), dove ha tenuto un corso sulla poesia italiana contemporanea, presso l'Università di Rouen (Francia), dove ha tenuto un corso sulla lirica italiana del Trecento.Ha partecipato in qualità di relatore a decine di convegni e tenuto conferenze, in Italia e in molti paesi europei (fra i quali la Francia, la Germania, la Spagna, la Danimarca, la Romania, la Repubblica Ceca) ed extraeuropei (Cina, Cuba, Uzbekistan, Camerun).Ha diretto le unità locali dei progetti Prin 2004 (Rapporti tra intellettuali-saggisti italiani e la cultira europea tra il secondo dopoguerra e gli anni Ottanta), 2006 (Scrittori italiani fra fascismo e antifascismo: Gadda e Bilenchi), 2008 (Strategie narrative del romanzo realista e modernista italiano).Insieme a R. Luperini dirige «Le idee e le immagini», collana di audiovisivi su testi, autori e movimenti della letteratura italiana, edita dall'editore Palumbo. Ha pubblicato vari studi di teoria letteraria e di critica su autori della nostra letteratura (San Francesco, Dante, Petrarca, Tasso, Parini, Foscolo, Leopardi, Ungaretti, Saba, Rebora, Montale, Tomasi di Lampedusa, Luzi, Fortini, Pasolini, Zanzotto, Pagliarani, Eco e altri) e su alcuni grandi narratori della tradizione modernista internazionale (si segnalano un saggio su Carne e sangue di M. Cunningham e uno su La strada di C. McCarthy). In particolare si ricordano poi i volumi Montale (Palumbo, Palermo 1991), Le idee della letteratura. Storia delle poetiche italiane del Novecento (La Nuova Italia Scientifica, Roma 1994), La strana pietà. Schede sulla letteratura e la scuola (Palumbo, Palermo 1999), Parafrasi e commento. Nove letture di poesia da Francesco d’Assisi a Montale (ivi 2002), Dante e la nascita dell’allegoria. Il primo canto dell’Inferno e le nuove strategie del significato (ivi 2008), Cesare taccio (Carocci 2023). In collaborazione con R. Luperini ha pubblicato, oltre a molte opere scolastiche, un'antologia della Commedia dantesca (Le Monnier, Firenze 1989, ultima edizione 2009) e La scrittura e l'interpretazione. Storia della letteratura italiana nel quadro della civiltà e della letteratura dell'Occidente (3 voll. in 4 tomi, Palumbo, Palermo 1999). Con F. d’Amely ha curato un’edizione commentata degli Ossi di seppia di Montale (Mondadori, Milano 2003 e 2024) e con C. Nadal Pasqual una traduzione e commento di Ausiàs March (Un male strano. Poesie d'amore, Einaudi, Torino 2020). Ha pubblicato varie opere per la scuola, e in particolare alcuni fortunati manuali di letteratura per il triennio delle superiori.
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che vogliamo cosmopolita, ci aspetta il racconto di una letteratura meno parziale, meno sottomessa
al principio egemonico degli stati-nazione, una letteratura che ci permetta di recuperare, soprattutto,
le voci forti ed emozionanti di autori che il fiume del processo storico ha lasciato in un’ansa laterale,
dove piccole comunità hanno potuto continuare a coltivarne e proteggerne la memoria, non senza il
rischio di partecipare, con la loro cura identitaria, al processo di esclusione dal canone internazionale.
Potremo, anche, guardare per la prima volta, o per la prima volta con adeguata consapevolezza e
rispetto, verso letterature emarginate e minorizzate come quella, in lingua catalana. Sappiamo quali
faticose vicende storiche ne abbiano segnato la marginalizzazione, fino alla persecuzione franchista, ma
proporrei di abbandonare questo punto di vista –che rischia di bloccarci in un gesto di rivendicazione
ancora subalterna– a favore di una prospettiva che, se davvero vorrà essere inclusiva e accogliente, dovrà
assumersi la responsabilità di essere capace di collocarsi nel presente.
che vogliamo cosmopolita, ci aspetta il racconto di una letteratura meno parziale, meno sottomessa
al principio egemonico degli stati-nazione, una letteratura che ci permetta di recuperare, soprattutto,
le voci forti ed emozionanti di autori che il fiume del processo storico ha lasciato in un’ansa laterale,
dove piccole comunità hanno potuto continuare a coltivarne e proteggerne la memoria, non senza il
rischio di partecipare, con la loro cura identitaria, al processo di esclusione dal canone internazionale.
Potremo, anche, guardare per la prima volta, o per la prima volta con adeguata consapevolezza e
rispetto, verso letterature emarginate e minorizzate come quella, in lingua catalana. Sappiamo quali
faticose vicende storiche ne abbiano segnato la marginalizzazione, fino alla persecuzione franchista, ma
proporrei di abbandonare questo punto di vista –che rischia di bloccarci in un gesto di rivendicazione
ancora subalterna– a favore di una prospettiva che, se davvero vorrà essere inclusiva e accogliente, dovrà
assumersi la responsabilità di essere capace di collocarsi nel presente.
Comitato scientifico: Daniela Brogi, Pietro Cataldi, Tiziana de Rogatis, Giuseppe Marrani
Dipartimento di Studi Umanistici – Università per Stranieri di Siena – email: [email protected] - tel.: 0577240233
Il convegno si tiene nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Siena (Piazza Rosselli 27/28). Sarà possibile seguirlo in streaming all’indirizzo http://live.unistrasi.it