Ogni tanto capita di vedere delle foto o dei video degli anni Novanta scorrendo l'internet, e mi sale proprio la nostalgia (e niente, anche l'anzianità), e mi rendo conto davvero del tempo che passa. Mi paragono a mia madre quando aveva una figlia dell'età di mia figlia, e penso a mia madre adesso e a ciò che diventerò (si spera) alla sua età. Così, non so, una volta queste cose neanche mi passavano per la testa. Perciò cerco di tenere a freno questi pensieri per vivermi il presente, presente che un giorno guarderò con altrettanta nostalgia (pandemia a parte). E a proposito di tenere a bada i pensieri, ho finito di leggere La parete di Marlen Hausofer e mi è piaciuto tremendamente. E tremendamente è l'avverbio giusto, perché la storia ha del tremendo. Attenzione, questo romanzo è del 1963, quindi qualsiasi affinità con cose scritte dopo (per esempio Under the Dome ) non c'entra. O meglio, se c'entra, è King ad aver preso spunto (non so se l'ha fatto, può ...
è soltanto una riscrittura della realtà.