Distribuzione territoriale dei vini di questo blog

Wednesday, May 16, 2007

VINO DEI BLOGGER #7. GLI AUTOBIANCHI DEL REFRIGERIO.

Siamo alla settima edizione del vino dei blogger e, in questi tempi, il desiderio di temperature torride si concretizza, stimolato dalle belle giornate e dall'imminenza astronomica della stagione estiva. Le mie afose serate dello scorso giugno sono state caratterizzate piacevolmente dai vini bianchi dal gusto fresco e dalla temperatura ristoratrice. Allora ho pensato: quale tema potrebbe interessare di più nell'imminenza dei mesi caldi? Quale refrigerio può essere più ristoratore di un buon prodotto che esprime pienamente un territorio?

Allora...veniamo al tema!! Parliamo di un bianco che a nostro avviso sia il più piacevolmente bevibile nel periodo estivo, ottenuto da uve autoctone.

La mia proposta:
  1. fate mente locale sul vino bianco che nelle scorse estati più vi ha dato benessere e refrigerio;
  2. fatene un ripasso, ovvero riassaggiatelo;
  3. sono ammessi sia i bianchi tranquilli che mossi;
  4. sono ammessi anche quelli elaborati in legno;
  5. sono ammessi esclusivamente bianchi da vitigni autoctoni, anche in uvaggio, purchè le cultivar che ne concorrono siano espressione del territorio;
  6. sono ammessi vini con denominazione I.G.T., D.O.C. e D.O.C.G.;
  7. nessun vincolo sul prezzo e sulla provenienza geografica;
  8. assaggio a temperatura consigliata;
  9. è gradito un riferimento al cibo accompagnato;
  10. seguendo il bell'esempio di Aristide pubblicheremo tutti lo stesso giorno, dalle 0,00 alle 24,00 di giovedì 7 giugno.
Oltre a queste piccole raccomandazioni invito anche tutti gli appassionati che non hanno un proprio blog a pubblicare le impressioni. Possono a questo scopo utilizzare blog di amici, oppure, posso mettere a disposizione il mio.

Per qualsiasi chiarimento non fatevi problemi...contattatemi pure ([email protected]), sarà mio piacere dare tutte le delucidazioni del caso.

Allora cosa dire??? In bocca al lupo...e...Buona Salute a Tutti!!!!! Pierluigi Salvatore.

Sunday, May 06, 2007

Vino dei blogger #6. Riepilogo dei partecipanti.

Prendo il testimone dell'iniziativa da Aristide facendo un breve compendio dell'iniziativa dedicata ai rosati.

I blogger che hanno partecipato all'ultima edizione del "Vino dei Blogger#6" con un post dedicato sono i seguenti:

Complimenti a tutti questi bravissimi appassionati dell'arte enologica. Appuntamento alla prossima tornata del vino dei blogger..la numero 7.

Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.

Thursday, May 03, 2007

ARRIVA L'ESTATE. VOGLIA DI FRESCHI ROSATI. DALL'ABRUZZO, SUA MAESTA' IL CERASUOLO.


Alcune settimane fa un famoso blogger italiano (Aristide) ha lanciato una interessante iniziativa, invitando tutti gli appassionati a parlare di vini rosati. Ho raccolto entusiasticamente la "sfida" ed ho deciso di descrivere in breve le caratteristiche di quello che si può considerare uno dei rosati di maggiore riguardo a livello mondiale. Parliamo quindi del "Montepulciano d'Abruzzo Cerasuolo".

La produzione del Cerasuolo rappresenta una variante del Montepulciano d'Abruzzo, dal quale si differenzia, basilarmente, per l'utilizzo di tecniche di vinificazione diverse che, per la tipologia principale avviene "in rosso", mentre per il Cerasuolo viene attuata, con molte varianti, la cosidetta "vinificazione in bianco".

Le uve del vitigno montepulciano sono notoriamente molto ricche di antociani, tanto che, anche dopo un contatto assente o poco prolungato delle bucce con il mosto avviene una buona cessione di pigmenti, con un risultato che ristora il cuore alla sola vista. Il colore rosato brillante, splendido nei riflessi, accompagnato da profumi che dietro le note delicate tipiche del frutto lasciano trasparire la potenza tipica del vitigno. Un connubio che da sempre ha affascinato i viticoltori abruzzesi che ne hanno fatto un figlio prediletto, adatto alla tavola di tutti i giorni ed all'ospite di riguardo.

La tradizionale produzione dei vini rosati è molto radicata nella regione, sia nella fascia costiera che in quella del subappennino. Una consuetudine oramai consolidata che ci regala profumi e sapori ineguagliabili, al riverbero dell'incantevole colore. Sensazioni che stanno conquistando una fascia sempre crescente di semplici consumatori e di esperti qualificati. Un successo che si concretizza negli ottimi risultati che il Cerasuolo riscuote sulle guide e nei concorsi specializzati (si vedano ad esempio le sezioni dedicate ai rosati a denominazione d'origine del Concorso Enologico Internazionale del Vinitaly o della Selezione Nazionale dei Vini da Pesce).

Molto ampia e qualificata è la scelta offerta dai produttori regionali, che si differenzia per aree e modalità produttive. Senza volontà di sminuire gli altri bravi vitivinicoltori, ho deciso di parlare di un Cerasuolo di grande carattere, il "Piè delle Vigne", prodotto dall' Azienda Agricola Luigi Cataldi Madonna di Ofena (AQ).


TERRITORIO

Il comprensorio agricolo di Ofena è situato nel versante occidentale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, all'interno di un anfiteatro naturale circondato da montagne. Una orografia che influisce in maniera molto audace sui fenomeni climatici, rendendoli aspri e tipici delle aree genuinamente continentali, con fenomeni meteorici improvvisi ed andamenti termici incostanti, con escursioni giornaliere e stagionali molto rilevanti. L'altitudine di circa 600 metri s.l.m. favorisce una insolazione poco schermata e ad ampio spettro luminoso, che arriva agli apparati fotosintetici delle viti in sinergia con elevate temperature estive diurne. Tali condizioni influiscono molto sulla formazione degli antociani e degli altri polifenoli, le cui quantità e qualità permettono alla pianta di adattarsi ai peculiari attributi fotoclimatici, al fine di sfruttarli al meglio dal punto di vista energetico e di difendersi dalle radiazioni solari. Il risultato si evidenzia con mosti e vini dal colore intenso e dalle sfumature originali, con ampie e piacevoli conseguenze organolettiche. Il bellissimo fiume Tirino completa il quadro di quello che viene definito il "forno d'Abruzzo".


IL PRODUTTORE

L'Azienda Agraria Luigi Cataldi Madonna è stata fondata nel 1920 ed ha sempre rappresentato una realtà produttiva importante. Ma la svolta è avvenuta da quando è gestita dal prof. Luigi, Ordinario di Filosofia e nipote del fondatore. La sua attività imprenditoriale ha assunto una connotazione esclusiva, improntata alla salvaguardia del paesaggio, dell'ambiente agrario e della biodiversità variatale. A lui, ad esempio, dobbiamo la riscoperta del vitigno pecorino. L'attività antropica in armonia con la natura. La chiave indispensabile per prodotti dal fascino senza tempo.


IL PRODOTTO: la tecnica della "svacata"

Il Cerasuolo "Piè delle vigne" è realizzato con una particolare digressione da quella che è la vinificazione in bianco standard: la "svacata". Il nome di questa tecnica, tradizionale del territorio, deriva dalla parola "vach" (che nel dialetto di gran parte dell'Abruzzo significa acino) e consiste in una vinificazione che avviene in fasi diverse. Dopo le operazioni di pigiatura e sgrondatura, il corpo principale del mosto viene avviato alla fermentazione, mentre le bucce vengono messe a fermentare a parte con una piccola frazione di mosto per un periodo variabile, passato il quale la fase liquida viene separata da quella solida ed aggiunta alla massa fermentante. Questa metodica consente di solubilizzare dalle bucce, in maniera condizionata, una quantità superiore di polifenoli, di componenti della frazione olfattiva e di alcuni composti della pruina che coadiuvano le fasi della fermentazione. Tale maggiore estrazione avviene però, dato il maggiore rapporto tra bucce e fase liquida, in condizioni vicine o pari alla saturazione, tanto da permettere un discioglimento molto bilanciato delle componenti chimiche.

Il vino che si ottiene presenta un colore rubino brillante, molto vivace, con riflessi sul granato. Il profumo è quello tipico del frutto della cultivar, con notazioni vinose ed alcoliche caratteristiche. All'assaggio si presenta fresco ed avvolgente, con un retrogusto che ricorda la mandorla e l'amarena, persistente e piacevole.

Si accompagna con i primi piatti della cucina abruzzese (ottimi i primi a base di pasta fatta in casa con i legumi), ma si sposa perfettamente con piatti di pesce complessi e strutturati. Una buona idea potrebbe essere quella di accostarlo ad un ottimo risotto alle seppie. La temperatura di servizio ideale è di circa 14°C.

Il costo?? Possiamo acquistarlo in enoteca ad un prezzo che si aggira sui 13 euri.

Allora cosa dire?? Buona Salute a Tutti!!!! Pierluigi Salvatore.

NELLE FOTO: GUERRIERO DI CAPESTRANO, CORSO DEL FIUME TIRINO, PANORAMA DEL "FORNO D'ABRUZZO" (FONTE: OFENA.ABRUZZO.IT), BOTTIGLIA DI CERASUOLO "PIE' DELLE VIGNE".