I bambini conoscono davvero molte più cose di noi. Ci battono in sensibilità e in allegria. E in amore. Perfino quando hanno un handicap. Vi voglio parlare di Martina. E' una meravigliosa bambina down. Ha tre anni due sorelle e due genitori meravigliosi.
E' una bimba della nostra parrocchia e fa parte della cerchia dei miei amici. Alla S. Messa delle dieci (quella dei bambini) si avvicina a tutti coloro che incontra con la manina per scambiare la pace. I suoi due codini, proprio come la bimba dell'immagine, saltellano a tutti i movimenti della sua testolina. Quando don Franco le si avvicina gli tira la barba con un gran sorriso, come per farsi perdonare. Parla ancora poco, ma i suoi occhi ti guardano con un sentimento che non ti lascia indifferente e ti fa sorridere. La sua straordinaria mamma un giorno ha esclamato stringendosela al cuore:"Ma da che stella sei scesa tu, che mi fai impazzire di gioia?!"
Martina suscita in me una struggente dolcezza, perchè mi sembra un preciso disegno della profondissima tenerezza di Dio per farmi capire che se ci amiamo non ci sono differenze tra di noi.
Mi viene spesso di pensare che se gli adulti si lasciassero un po' guidare dai bambini, invece di condizionarli, si lasciassero cioè condurre per mano sul sentiero della giustizia assoluta e dell'Amore senza incrinature e senza fine, forse il Regno dei Cieli sarebbe molto più vicino. Quando, per uno strano disegno a cui partecipiamo ci capita di assaggiare che cos'è il sorriso felice di un bimbo diventiamo pazzamente felici anche noi.