Elettricacll 2009
Elettricacll 2009
Elettricacll 2009
2009/10 – 2011/12
CLASSE L-9 – INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
CALCOLO I
CALCOLO 2
CHIMICA
CIRCUITI LOGICI
DISEGNO ASSISTITO DA CALCOLATORE
FISICA I
FISICA II
FISICA TECNICA
CONTROLLI AUTOMATICI
ELETTRONICA
ELETTRONICA INDUSTRIALE DI POTENZA
MACCHINE ELETTRICHE
PRINCIPI DI INGEGNERIA ELETTRICA
SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
SISTEMI INTELLIGENTI PER GLI IMPIANTI E GLI AZIONAMENTI ELETTRICI
STRUMENTAZIONE E MISURE ELETTRICHE
1
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2009-2010
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA (Caltanissetta)
(D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO Matematica I
TIPO DI ATTIVITÀ Di Base
AMBITO DISCIPLINARE Matematica, informatica e statistica
CODICE INSEGNAMENTO 01745
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MAT/05
DOCENTE RESPONSABILE Giuseppe La Spina
Ricercatore in pensione
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 153
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 72
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Matematica del corso zero
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale previo superamento di una prova
scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Alla fine di ogni lezione
STUDENTI
Autonomia di giudizio
Lo studente sarà in grado di generalizzare le idee e le tecniche acquisite a situazioni e a problemi
2
non esplicitamente affrontati nel corso, ragionando per analogia e per estensione. Acquisterà
inoltre l’abitudine a cercare più di una soluzione e più di un punto di vista nell’affrontare un
singolo problema, cercando in particolare una soluzione personale. Diventerà infine più
indipendente nel leggere un libro di matematica e nell’acquisire autonomamente le nozioni di cui
ha bisogno
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti all’oggetto del
corso. Sarà in grado di scrivere la soluzione di problemi di matematica in modo rigoroso e corretto,
sia nella forma che nella sostanza
Capacità d’apprendimento
Lo studente apprenderà come le definizioni e i teoremi di una teoria matematica si sviluppino a
partire da esempi concreti (“induzione” dal particolare al generale) e come la teoria generale possa
a sua volta essere applicata a casi concreti (“deduzione” dal generale al particolare). Ciò lo
faciliterà nell’affrontare i successivi corsi di carattere matematico e nel proseguire, più in generale,
gli studi ingegneristici con maggiore autonomia ed discernimento.
3
del piano.
ESERCITAZIONI
29 Esercitazioni riguardanti gli argomenti del corso
4
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2009-2010
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica (polo di Caltanissetta) (D.M.
270/04)
INSEGNAMENTO Calcolo 2
TIPO DI ATTIVITÀ Di base
AMBITO DISCIPLINARE Matematica, informatica e statistica
CODICE INSEGNAMENTO 01735
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI MAT/03 MAT/05
DOCENTE RESPONSABILE Aiena Pietro
Prof. Ordinario
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Calcolo I
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, Prova Scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì e Venerdì
STUDENTI
OBIETTIVI FORMATIVI
Acquisizione de concetti fondamentali dell’analisi di funzioni a più variabili. Tecniche di
risoluzione di equazioni differenziali
5
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI
Integrazione impropria
Serie numeriche
Serie di funzioni, sviluppi di Taylor
Funzioni a più variabili
differenziabilità
Teoremi sulla differenziabilità
Massimi e minimi vincolati
Impossibile a
Integrazione multipla
quantificare
Forme differenziali
Integrali curvilinei
Problema di Cauchy
Equazioni differenziali di vario genere
Sviluppo di Fourier
ESERCITAZIONI
Esercizi su tutti gli argomenti
TESTI 1) C.D.Pagani- S. Salsa : Matematica, Casa editrice Masson, Milano 1997.
CONSIGLIATI 2) P. Marcellini C.Sbordone Calcolo, Casa editrice Liguori
3) P. Marcellini C.Sbordone:Esercitazioni di Analisi Matematica II Volume, parte I e II, Casa
editrice Liguori.
6
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica –polo di Caltanissetta
(D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO Chimica
TIPO DI ATTIVITÀ Di base
AMBITO DISCIPLINARE Fisica e Chimica
CODICE INSEGNAMENTO 01788
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI Chim/07
DOCENTE RESPONSABILE Nome e Cognome: Sabina Alessi
Qualifica: Ricercatrice
Università di appartenza: Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 90
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO 1°
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta, seguita da eventuale prova orale
7
di processo ottimali per la conduzione di una reazione chimica in base alla natura degli
obiettivi da perseguire (sintesi di un prodotto, produzione di energia, etc.).
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso di Chimica si propone di fornire agli studenti:
- le conoscenze fondamentali della struttura della materia
- i principi termodinamici e cinetici relativi alla sua trasformazione, con particolare riferimento ai
sistemi ideali
8
di meccanica ondulatoria. Equazione di Schrodinger. Orbitali atomici per
l’atomo di idrogeno e per sistemi polielettronici. Configurazione degli
elementi e tavola periodica. Proprietà periodiche: energia di ionizzazione,
affinità elettronica
10 Legame chimico – Legame ionico. Legame covalente: modello della
sovrapposizione degli orbitali di valenza. Legame sigma e pigreca. Legame
covalente omopolare e eteropolare; elettronegatività. Legame dativo.
Geometria molecolare ed orbitali ibridi. Cenni agli orbitali molecolari. Forze
di Van der Waals. Legame di idrogeno. Legame metallico.
1 Lo stato solido – Solidi amorfi e solidi cristallini. Tipi di solidi cristallini:
ionici, molecolari, metallici, macromolecolari.
10 Equilibri in soluzione - Tipi di soluzioni: solubilità e soluzioni sature.
Solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry. Equilibri in soluzione acquosa:
acidi e basi. Definizione di acido e di base secondo Arrhenius, Lowry-
Bronsted e Lewis.. Calcolo del pH per soluzioni di acido e base forti e deboli.
Idrolisi dei sali. Soluzioni tampone. Correlazioni proprietà acido-base struttura
molecolare. Prodotto di solubilità. Proprietà colligative delle soluzioni.
6 Reazioni di ossido riduzione ed elettrochimica – Numero di ossidazione.
Coppie coniugate redox. Pile, semielementi galvanici, potenziali standard di
riduzione e criteri per stabilire la forza ossidante o riducente di una coppia
redox. Legge di Nernst. Cenni di elettrolisi in sali fusi e leggi di Faraday.
3 Cinetica chimica – Reazioni omogenee. Velocità di reazione, ordine di
reazione, meccanismo di reazione e stato cineticamente determinante.
Influenza della temperatura sulla velocità di reazione; relazione di Arrhenius.
Catalizzatori.
2 La tavola periodica degli elementi, descrizione dei gruppi. Idruri. Ossidi
basici, acidi ed anfoteri. Acidi inorganici più comuni. Sali.
1 Cenni di chimica organica.
ESERCITAZIONI
3 Elementi, composti, miscele, molecole, atomi, ioni. Mole, Reazioni chimiche:
calcoli stechiometrici.
2 Unità di misura delle concentrazioni dei sistemi omogenei: molarità, molalità,
frazione molare, percentuale in peso ed in volume.
2 Sistemi gassosi. Gas ideali: equazione di stato. Cenni di teoria cinetica dei
gas, distribuzione delle velocità molecolari. Gas reali: equazione di Van der
Waals.
3 Primo principio della termodinamica e termochimica; funzioni di stato
energia interna ed entalpia. Trasformazioni esotermiche ed endotermiche.
3 Secondo principio della termodinamica ed equilibrio chimico; funzioni di
stato entropia, entalpia libera ed energia libera. Condizioni standard. Costante
di equilibrio per reazioni in sistemi omogenei ideali. Principio di Le Châtelier.
Costante di equilibrio per reazioni eterogenee.
6 Equilibri in soluzione - Tipi di soluzioni: solubilità e soluzioni sature.
Solubilità dei gas nei liquidi: legge di Henry. Equilibri in soluzione acquosa:
acidi e basi. Definizione di acido e di base secondo Arrhenius, Lowry-
Bronsted e Lewis.. Calcolo del pH per soluzioni di acido e base forti e deboli.
Idrolisi dei sali. Soluzioni tampone. Correlazioni proprietà acido-base struttura
molecolare. Prodotto di solubilità. Proprietà colligative delle soluzioni.
3 Reazioni di ossido riduzione ed elettrochimica – Numero di ossidazione.
Coppie coniugate redox. Pile, semielementi galvanici, potenziali standard di
9
riduzione e criteri per stabilire la forza ossidante o riducente di una coppia
redox. Legge di Nernst. Cenni di elettrolisi in sali fusi e leggi di Faraday.
10
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2009/10
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica (CL) (D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO CIRCUITI LOGICI
TIPO DI ATTIVITÀ Affine
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettronica
CODICE INSEGNAMENTO 08268
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI /
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-INF/01
DOCENTE RESPONSABILE Gianluca Acciari
Ricercatore
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 80
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre, mod.3,4
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
DIDATTICHE corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Gio., 17-19.
STUDENTI
11
Essere in grado illustrare e commentare criticamente l'analisi o la sintesi di un circuito logico.
Capacità d’apprendimento
Utilizzando le conoscenze impartite nel corso si acquisiscono le capacità per seguire in maniera
proficua ed approfondita i successivi insegnamenti che affrontano l'elettronica digitale ed i sistemi
digitali più complessi.
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso si propone di affrontare in maniera completa ed articolata la fase di analisi e sintesi a livello
di circuito logico che precede la fase di progetto per un circuito elettronico di tipo digitale.
Si parte dai sistemi numerici e da alcuni tipi di codifiche in base differente dall'usuale sistema
decimale per arrivare al sistema binario. Si affronta poi l'algebra di Boole come supporto
fondamentale a tutti i processi di logica binaria.
Si studiano i blocchi elementari fondamentali, ovvero le “porte logiche”, necessari per il primo
passo di sintesi dal progetto logico-funzionale verso il circuito logico e, successivamente, verso il
circuito elettronico di tipo digitale.
Vengono poi affrontati i circuiti logici combinatori partendo da quelli più standard (Encoder,
decoder, multiplexer, demultiplexer, sommatori,..) per passare successivamente ai circuiti logici di
tipo sequenziale. In questi ultimi si introduce l'operazione di “immagazzinamento” della
informazione elementare (bit) necessaria per compiere quelle funzioni logiche che implicano il
concetto di memoria. Vengono descritti alcuni esempi classici di circuiti logici sequenziali quali i
registri ed i contatori acquisendo così non solo la capacità di analisi, ma anche quella di progetto di
un semplice circuito sia combinatorio che sequenziale o misto. Per problemi più complessi
l'obiettivo del modulo è quello di acquisire la capacità di individuare lo schema risolutivo tramite
l'uso di blocchi più elementari.
Infine vengono descritte le memorie di tipo RAM statiche e dinamiche ed i dispositivi
programmabili (ROM, PAL e PLA) dal punto di vista logico-funzionale.
12
circuiti sequenziali di tipo sincroni ed asincroni. Classificazione di Mealy e di
Moore. Diagramma e tabella di stato. Sintesi dei circuiti sequenziali.
4 Registri a caricamento seriale e parallelo. Registri a scorrimento
parallelo/seriale, uni e bi-bidirezionali. Contatori binari: a cascata e sincroni.
Progetto di contatori sincroni binari con conteggio arbitrario.
8 Tipi di memorie e loro classificazioni. FIFO e LIFO. RAM di tipo statico e
dinamico: cella elementare e bit-slice. Temporizzazione ed organizzazione
interna delle memorie RAM in banchi. Tecnologia di programmazione mask,
fuse ed anti-fuse. ROM, PROM, PAL e PLA.
Cenni di altri dispositivi programmabili: CPLD, FPGA
ESERCITAZIONI
15 Esercizi ed esempi applicativi svolti durante il corso
TESTI • M.M.Mano, C.R. Kime, “RETI LOGICHE”, Pearson Education Italia
CONSIGLIATI • T.L.Floyd, “Digital Fundamentals”, Prentice Hall
• Dispense fornite dal docente.
13
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica R.G.S.A. (Caltanissetta)
(D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO Disegno assistito da calcolatore
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria meccanica
CODICE INSEGNAMENTO 02605
ARTICOLAZIONE IN MODULI No
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/15
DOCENTE RESPONSABILE Giovan Battista Rinaldi
Professore a contratto
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 150
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 75
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Geometria del piano e dello spazio
ANNO DI CORSO Primo
SEDE Consultare il sito
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova grafica
Prova orale, se richiesta dallo Studente
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dalle ore 13,00 alle ore 14,00 (dopo l’attività
STUDENTI frontale)
Autonomia di giudizio
Lo Studente sarà in grado di interpretare il corretto modo di realizzazione e di funzionamento
dell’organo di macchina rappresentato tramite i disegni tecnici.
14
Abilità comunicative
Lo Studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto
del corso.
Capacità d’apprendimento
Capacità di aggiornamento attraverso la consultazione delle pubblicazioni proprie del settore del
disegno ed apprendimento delle relazioni tra le forme tridimensionali e quelle proiettate.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è approfondire le tematiche inerenti la rappresentazione degli organi di
macchina, secondo il metodo delle proiezioni ortogonali n l’idraulica dei corsi d’acqua naturali e
introdurre lo studente alla conoscenze delle opere non convenzionali per la sistemazione idraulica
dei corsi d’acqua.
Gli approfondimenti dell’idraulica delle correnti a superficie libera riguarderanno il moto uniforme
e permanente negli alvei naturali, con riferimento a geometrie complesse ed in presenza di
vegetazione ed elementi grossolani sul fondo, il trasporto solido nei corsi d’acqua montani e la
caratterizzazione del risalto idraulico, anche su fondo scabro, finalizzata alla progettazione dei
manufatti di dissipazione in uso nelle sistemazioni idrauliche.
Saranno studiate le briglie aperte, i canali rivestiti con elementi lapidei, le briglie e soglie in massi
e le rampe in pietrame, sempre più diffuse negli interventi di sistemazione idraulica del tratto
montano di un corso d’acqua.
Saranno anche trattate alcune opere convenzionali, come le briglie in gabbioni e quelle in legname
e pietrame, alle quali è in atto riconosciuta una certa valenza ambientale. Completano il corso
alcune conoscenze sulle tecniche adottate per la riconversione, l’integrazione e la manutenzione di
manufatti esistenti.
3 Proiezioni ortogonali
Proiezioni di un punto, di una retta, di una figura piana, di un solido su un
piano e su due piani ortogonali tra loro - Rappresentazione sul piano del
disegno - Proiezioni su due piani di punti, rette e figure piane, amche in
posizioni particolari - Proiezioni su tre piani di punti, rette e piani -
Rappresentazione sul piano del disegno - Proiezioni ortogonali su tre piani di
solidi semplici - Il cubo e le proiezioni ortogonali sulle sue sei facce - Il
sistema europeo (1° diedro) – Il sistema americano (3° diedro) - Modalità
esecutive dei disegni tecnici - Scale di rappresentazione - Linee unificate: tipi,
spessori, uso ed applicazioni - Estremità delle linee di richiamo - Incontro ed
intersezione delle linee - Denominazione e disposizione delle viste - Incontro
ed intersezione delle linee.
Applicazioni delle proiezioni ortogonali
15
Scelta delle viste.
3 Assonometrie
L'assonometria Cavaliera: determinazione del rapporto di riduzione, esempi ed
assonometrie unificate.
Sezioni
Concetto generale di sezione - Tratteggi - Sezioni: con un solo piano, con
piani paralleli, ribaltate in loco, parziali, in vicinanza, trasversali successive -
Rappresentazione mezza vista e mezza sezione - Elementi che non si
rappresentano in sezione longitudinale - Sezioni di piccole dimensioni -
Sezioni di grandi dimensioni.
4
Compenetrazioni tra solidi
Concetti generali sulle compenetrazioni - Rappresentazione in proiezioni
ortogonali di: compenetrazioni tra cilindri, compenetrazioni tra cilindri e
prismi, compenetrazioni tra cilindri e coni, compenetrazioni tra coni e prismi,
compenetrazioni tra cilindri e sfere, compenetrazioni tra sfere e prismi.
4 Filettature
Concetto di elica cilindrica e di elicoide - Elicoide a piano direttore ed a cono
direttore - Concetti generali sulle filettature e relativa nomenclatura -
Rappresentazione convenzionale delle filettature (viti e madreviti) - Il filetto
incompleto e la sua rappresentazione - Il tratto utile di filettatura e sua
rappresentazione - La troncatura delle viti e relativa rappresentazione -
Costruzione grafica della testa della vite e del dado esagonali - Collegamenti
con: bullone, vite mordente, prigioniero, vite differenziale, vite calibrata -
Caratteristiche e designazione delle filettature ISO – Le viti a più principi:
caratteristiche, definizioni, designazione - Viti a passo fine: caratteristiche,
designazione - Il fenomeno dello svitamento spontaneo: mezzi atti ad evitarlo,
loro classificazione, rappresentazione e funzionamento; in particolare: la
copiglia, il controdado, la rosetta elastica, la rondella, il dado con inserto, le
molle a tazza, la rosetta elastica ondulata.
16
4 Quotatura
Concetti generali - Linee di misura - Linee di riferimento - Frecce terminali -
Indicazione dell'origine - Criteri di tracciatura delle linee di misura e di
riferimento - Criteri di scrittura delle quote: A e B - Quotatura: in serie, in
parallelo, in doppio parallelo, a quote sovrapposte, in coordinate cartesiane, in
coordinate polari, con rullo di misura, combinata – Quotatura: di angoli, di
archi, di corde, di diametri, di raggi, di parti sferiche, di quadri, di smussi, di
elementi ripetuti, di filettature, di filettatura a passo fine, di filettature sinistre,
di parti simmetriche, di conicità, di inclinazioni. Criteri da seguire per
l'esecuzione di una quotatura.
ESERCITAZIONI
3 Proiezioni ortogonali
Proiezioni di un punto, di una retta, di una figura piana, di un solido su un
piano e su due piani ortogonali tra loro - Rappresentazione sul piano del
disegno - Proiezioni su due piani di punti, rette e figure piane, amche in
posizioni particolari - Proiezioni su tre piani di punti, rette e piani -
Rappresentazione sul piano del disegno - Proiezioni ortogonali su tre piani di
solidi semplici - Il cubo e le proiezioni ortogonali sulle sue sei facce - Il
sistema europeo (1° diedro) – Il sistema americano (3° diedro) - Modalità
esecutive dei disegni tecnici - Scale di rappresentazione - Linee unificate: tipi,
spessori, uso ed applicazioni - Estremità delle linee di richiamo - Incontro ed
intersezione delle linee - Denominazione e disposizione delle viste - Incontro
ed intersezione delle linee.
Applicazioni delle proiezioni ortogonali
Scelta delle viste.
17
3 Assonometrie
L'assonometria Cavaliera: determinazione del rapporto di riduzione, esempi ed
assonometrie unificate.
Sezioni
Concetto generale di sezione - Tratteggi - Sezioni: con un solo piano, con
piani paralleli, ribaltate in loco, parziali, in vicinanza, trasversali successive -
Rappresentazione mezza vista e mezza sezione - Elementi che non si
rappresentano in sezione longitudinale - Sezioni di piccole dimensioni -
Sezioni di grandi dimensioni.
3
Compenetrazioni tra solidi
Concetti generali sulle compenetrazioni - Rappresentazione in proiezioni
ortogonali di: compenetrazioni tra cilindri, compenetrazioni tra cilindri e
prismi, compenetrazioni tra cilindri e coni, compenetrazioni tra coni e prismi,
compenetrazioni tra cilindri e sfere, compenetrazioni tra sfere e prismi.
3 Filettature
Concetto di elica cilindrica e di elicoide - Elicoide a piano direttore ed a cono
direttore - Concetti generali sulle filettature e relativa nomenclatura -
Rappresentazione convenzionale delle filettature (viti e madreviti) - Il filetto
incompleto e la sua rappresentazione - Il tratto utile di filettatura e sua
rappresentazione - La troncatura delle viti e relativa rappresentazione -
Costruzione grafica della testa della vite e del dado esagonali - Collegamenti
con: bullone, vite mordente, prigioniero, vite differenziale, vite calibrata -
Caratteristiche e designazione delle filettature ISO – Le viti a più principi:
caratteristiche, definizioni, designazione - Viti a passo fine: caratteristiche,
designazione - Il fenomeno dello svitamento spontaneo: mezzi atti ad evitarlo,
loro classificazione, rappresentazione e funzionamento; in particolare: la
copiglia, il controdado, la rosetta elastica, la rondella, il dado con inserto, le
molle a tazza, la rosetta elastica ondulata.
18
9 Disegno assistito da calcolatore
Tutte le esercitazioni si svolgono nelle aule informatiche della Facoltà, usando
l’applicativo Autocad disponibile. Inoltre è stato messo a disposizione degli
Studenti, tramite l’apposito sito dell’Ing. Licari, un breve corso di
autoistruzione, multimediale ed interattivo, composto da video lezioni
realizzate con tecnologia flash e compilato dallo stesso.
Procedure di disegno computerizzato - Autocad
Introduzione al CAD – L’ambiente di lavoro e l’interfaccia utente – Barre dei
comandi – Unità di schermo – Limiti – Regola della mano destra – Finestre –
Immissione delle coordinate – Zoom estensioni – Primitive (linea) –
Coordinate assolute, relative, polari – Finestre di selezione – Sposta –
Puntatore – Arco – Cerchio – Raccorda – Snap ad oggetto – Cima – Specchio
– Orto – Layer ed assegnazioni – Taglia – SNL – Tratteggi – Scalatl –
Poligono – Ellisse – Serie (rettangolare e polare)
Chirone-Tornincasa
Disegno Tecnico Industriale - Vol. 1°
Ed.: Il Capitello
UNI M1
Norme per il Disegno Tecnico, voll. 1° e 2°
UNI Via Battistotti Sossi, 11 - 20100 Milano
19
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica – polo di Caltanissetta
(D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO Fisica I
TIPO DI ATTIVITÀ Di Base
AMBITO DISCIPLINARE Fisica e Chimica
CODICE INSEGNAMENTO 03295
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/01 FIS/03
DOCENTE RESPONSABILE Riccardo Burlon
Professore Associato
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 145
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 80
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale preceduta da una prova scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
DIDATTICHE corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Da definire
STUDENTI
20
Lo studente avrà acquisito la capacità di esporre con coerenza e proprietà di linguaggio le
problematiche inerenti gli argomenti del corso, sapendo cogliere le connessioni con gli argomenti
trattati nei corsi frequentati in precedenza o nello stesso semestre.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le leggi fondamentali della meccanica e della termodinamica e le
metodologie tipiche delle scienze fisiche da applicare alle problematiche dell’ingegneria, in modo
critico ed autonomo.
OBIETTIVI FORMATIVI
Acquisire i principi fondamentali della meccanica e della termodinamica.
Risolvere semplici esercizi di meccanica e di termodinamica.
21
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica – polo di Caltanissetta
(D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO Fisica II
TIPO DI ATTIVITÀ Di base
AMBITO DISCIPLINARE Fisica e Chimica
CODICE INSEGNAMENTO 07870
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI FIS/03
DOCENTE RESPONSABILE Salvatore Basile
P.A.
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 98
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 52
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Fisica I
ANNO DI CORSO Primo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova scritta ed eventuale prova orale
22
problematiche inerenti gli argomenti del corso, sapendo cogliere le connessioni con gli argomenti
trattati nei corsi frequentati in precedenza o nello stesso semestre.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le leggi fondamentali dell’elettromagnetismo e le metodologie tipiche
delle scienze fisiche da applicare alle problematiche dell’ingegneria in modo critico ed autonomo
23
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2009/2010
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA - POLO DI
CALTANISSETTA (D.M. 270/04)
INSEGNAMENTO FISICA TECNICA
TIPO DI ATTIVITÀ Affine
AMBITO DISCIPLINARE INGEGNERIA INDUSTRIALE
CODICE INSEGNAMENTO 03318
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/11
DOCENTE RESPONSABILE ANTONINO D’ORSO
RICERCATORE
UNIVERSITA’ DI PALERMO
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 90
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 60
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna.
ANNO DI CORSO I
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali; Esercitazioni in aula.
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa.
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi.
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Mercoledì 14:00-15:00; 19:00-19:30
STUDENTI
Autonomia di giudizio
Lo studente avrà acquisito una metodologia di analisi della qualità energetica dei processi di
trasformazione dell’energia e dell’efficacia dei possibili interventi migliorativi, una capacità
valutativa delle tecniche di isolamento termico e di smaltimento del calore.
24
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con proprietà di linguaggio specifico sulle leggi fisiche
riguardanti l’utilizzazione dell’energia termica ai fini della produzione di energia meccanica, la
trasmissione del calore; sarà in grado di esporre con proprietà di linguaggio specifico le tecniche di
isolamento e di smaltimento del calore.
Capacità d’apprendimento
Lo studente sarà in grado di affrontare in autonomia più di una problematica complessa relativa alla
utilizzazione pratica delle leggi della termodinamica e del trasferimento di calore.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del corso è l’acquisizione delle conoscenze di quelle parti della fisica generale, che sono
alla base della gestione e della trasformazione dell’energia termica, ossia la termodinamica e il
trasferimento di calore.
L’approccio allo studio della termodinamica è di tipo prevalentemente energetico e mira
all’ottimizzazione della trasformabilità dell’energia termica in energia meccanica. Dopo avere
acquisito i concetti generali riguardanti la valutazione dello stato termodinamico delle sostenze
ideali e reali, ed avere affrontato gli aspetti quantitativi e qualitativi inerenti l’energia (primo e
secondo principio della termodinamica), vengono studiati i cicli termo motori con particolare
riguardo al ciclo a vapore.
Vengono, quindi, affrontati gli aspetti relativi alla trasmisssione del calore e delle tecniche per
accrescere o ridurre gli scambi termici tra le superfici in disequilibrio di temperatura.
ESERCITAZIONI
3 Esercizi sulle trasformazioni relative a gas perfetti.
5 Esercizi sulle trasformazioni relative a vapor d’acqua; uso dei diagrammi,
calcolo dell’entalpia e dell’entropia, calore di vaporizzazione, riscaldamento
dell’acqua per miscelazione
25
8 Esercizi sulla trasmissione del calore; strati piani, strati cilindrici, camera
d’aria; scambiatori.
26
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
CORSO DI LAUREA Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica (CL)
INSEGNAMENTO Controlli Automatici
TIPO DI ATTIVITÀ Affine
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO 02190
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-INF/04
DOCENTE RESPONSABILE Francesco Alonge
Professore ordinario
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 80
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 70
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Insegnamenti nel settori della Matematica
ANNO DI CORSO 2
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Facoltà di Ingegneria – sede di CL
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, Prova Scritta
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ http://portale.unipa.it/Ingegneria/cdl/elettricacl/
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI
STUDENTI
27
Conoscenza e capacità di comprensione applicate (applying knowledge and understanding):
• Lo studente sarà in grado di utilizzare le metodologie acquisite per lo studio ingegneristico
di sistemi reali che possano essere descritti da modelli matematici lineari e tempo-
invarianti. Sarà, altresì, in grado di progettare controllori di tipo PID, e controllori basati su
reti di correzione elementari mediante tecniche di sintesi nel dominio di ω .
Autonomia di giudizio (making judgements):
• Lo studente sarà capace di verificare le proprietà del modello sotto studio e, di
conseguenza, di valutare le azioni da intraprendere per conseguire gli obiettivi finali del suo
studio che sono quelli di costruire un sistema di controllo che permetta di soddisfare
assegnate specifiche di progetto.
Abilità comunicative (communication skills):
• Le abilità comunicative dello studente verranno evidenziate nel corso delle prove orali di
esame.
Capacità di apprendere (learning skills):
• Il corso si pone anche l’obiettivo di stimolare l’interesse dello studente per l’approccio di
tipo sistematico utilizzato nella trattazione dei vari argomenti oggetto del corso stesso. Lo
studente che acquisirà tale metodologia di studio sarà sicuramente in grado di proseguire gli
studi di ingegneria con maggiore autonomia e con maggiore profitto.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi del corso sono quelli dello studio dei sistemi reali mediante un approccio basato su di
un modello matematico del sistema stesso. Tale modello viene utilizzato sia per valutare il
comportamento dinamico e a regime mediante simulazione su PC in ambiente software dedicato,
usualmente l’ambiente Matlab-Simulink, sia per definire e valutare importanti aspetti del
comportamento del sistema reale stesso a partire dalla definizione e dallo studio di certe proprietà
del modello, fra le quali rivestono fondamentale interesse la stabilità, la controllabilità,
l’osservabilità, il comportamento a regime permanente e quello transitorio. Il modello matematico
viene anche utilizzato per la progettazione di un controllore da associare al sistema reale in modo
che l’intero sistema sia in grado di conseguire prefissate prestazioni.
ESERCITAZIONI
4 Trasformata e anti trasformata di Laplace: richiami ed esercizi
2 Modellistica
28
10 Studio di modelli lineari e tempo-invarianti nei domini del tempo, di s e di ω
1 Proprietà dei modelli: controllabilità, osservabilità e stabilità
1 Criterio di Nyquist
5 Progetto di controllori basato su reti di correzione nel domini di ω
29
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2010-11
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA (CL)
INSEGNAMENTO Elettronica
TIPO DI ATTIVITÀ Affine
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 02943
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-INF/01
DOCENTE RESPONSABILE Giuseppe Costantino Giaconia
P.A.
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 100
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 50
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Calcolo I e II, Fisica I e II, Principi di
Ingegneria Elettrica
ANNO DI CORSO II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Polo Didattico di Caltanissetta
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta e Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giovedì pomeriggio
STUDENTI
30
scegliere opportunamente i componenti necessari a realizzare i progetti proposti.
Autonomia di giudizio
Il corso ha lo scopo di acquisire i metodi con i quali si affronta sia lo studio che la progettazione di
semplici circuiti elettronici analogici e digitali. Lo studente sarà pertanto in grado di interpretare e
giustificare il comportamento elettrico di un circuito. Avrà inoltre acquisito una metodologia
propria di analisi dei circuiti e delle metodologie progettuali in modo da risolvere un problema nel
modo più efficace possibile; attraverso tali metodologie egli sarà in grado di scegliere i componenti
più adatti per il progetto di un semplice circuito elettronico analogico/digitale di bassa complessità.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i circuiti
elettronici. In particolare sarà in grado di sostenere conversazioni riguardanti il trattamento di un
segnale, l'interfacciamento tra diversi circuiti e, in maniera meno approfondita, le tecnologie
utilizzate per la realizzazione di dispositivi elettronici/circuiti integrati più adatti a realizzare una
determinata funzione.
Capacità d’apprendimento
Allo studente verranno indicati i mezzi per completare ed affinare le nozioni acquisite durante il
corso universitario. In particolare, sarà in grado di affrontare in autonomia diverse problematiche
relative all’analisi e/o alla progettazione di circuiti elettronici di bassa complessità. Questa
padronanza gli consentirà comunque di accedere senza sforzo sia ad ambiti professionali di medio
livello tecnico nel settore, sia a corsi specifici di laurea specialistica.
ESERCITAZIONI
15 Metodologie per la progettazione di sistemi digitali
TESTI • Dispense del corso
CONSIGLIATI • Sedra-Smith, "Circuiti per la microelettronica", (EDISES, 2005)
31
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2010-11
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA (sede di
Caltanissetta)
INSEGNAMENTO Elettronica Industriale di Potenza
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 02960
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/32
DOCENTE COINVOLTO Antonino Oscar Di Tommaso
Ricercatore
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 102
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 48
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Matematica I e II, Fisica o Fisica Generale,
Principi di Ingegneria Elettrica
ANNO DI CORSO II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Scritta, Presentazione al computer, Prova
Orale, Presentazione delle esercitazioni sotto
forma di relazioni tecniche
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dopo la lezione o per appuntamento
STUDENTI
32
circuiti elettronici. Ci si aspetta che lo studente sia in grado di riconoscere componenti e circuiti
con l’ausilio delle tecniche di analisi acquisite e, inoltre, di leggere e utilizzare i data sheets forniti
dai costruttori di circuiti integrati e di dispositivi di potenza in modo da poter scegliere
opportunamente i componenti necessari a realizzare i progetti proposti.
Autonomia di giudizio
Il corso ha lo scopo di acquisire i metodi con i quali si affronta sia lo studio che la progettazione
dei circuiti elettronici analogici, digitali e di potenza. Lo studente sarà pertanto in grado di
interpretare e giustificare il comportamento elettrico di un circuito. Avrà inoltre acquisito una
metodologia propria di analisi dei circuiti e delle metodologie progettuali in modo da risolvere un
problema nel modo più efficace possibile; attraverso tali metodologie egli sarà in grado di scegliere
i componenti più adatti per la stesura dello schema esecutivo del progetto di un sistema digitale di
medio-bassa complessità e di schemi di convertitori elettronici di potenza.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti i circuiti
elettronici. In particolare sarà in grado di sostenere conversazioni sul condizionamento di un
segnale, sull'interfacciamento tra diversi circuiti, sulle tecnologie utilizzate per la realizzazione
della maggioranza dei circuiti integrati elettronici in commercio, sui dispositivi elettronici più
adatti a realizzare una determinata funzione, sui convertitori elettronici di potenza per applicazioni
negli azionamenti elettrici e nei sistemi elettrici per l’energia.
Capacità d’apprendimento
Allo studente verranno indicati i mezzi per completare ed affinare le nozioni acquisite durante il
corso universitario. In particolare, sarà in grado di affrontare in autonomia diverse problematiche
relative all’analisi e/o alla progettazione di circuiti elettronici. Questa padronanza gli consentirà di
accedere senza sforzo sia ad ambiti professionali di medio livello tecnico nel settore, sia a corsi
specifici di laurea specialistica.
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza del principio di funzionamento, della modalità di funzionamento e di costruzione e di
progettazione dei convertitori elettronici di potenza di più frequente utilizzo in ambito industriale.
ESERCITAZIONI
8 Esercitazioni numeriche sui convertitori elettronici di potenza.
33
FACOLTÀ
Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica (sede di Caltanissetta)
INSEGNAMENTO
Macchine Elettriche
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 01521
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI --
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
ING-IND/32
DOCENTE RESPONSABILE
Vittorio Cecconi
Università di Palermo
CFU 12
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 204
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 96
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Matematica e Geometria, Fisica I e II, Principi
di Ingegneria Elettrica, Misure Elettriche,
Conoscenza di base della termodinamica,
Conoscenza di base della Scienza delle
Costruzioni, Conoscenza dei Sistemi Elettrici
Trifase e delle Strutture basilari degli Impianti
Elettrici, Conoscenza della lingua inglese
ANNO DI CORSO II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Sede del Polo didattico di Caltanissetta,
LEZIONI Laboratori di Macchine Elettriche del DIEET di
Palermo
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula,
Esercitazioni in laboratorio, Seminari
MODALITÀ DI FREQUENZA Consigliata anche se Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Presentazione, discussione e valutazione delle
relazioni delle esercitazioni. Prova orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre, II e III modulo
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Ore 9,00 - 13,00 in due giorni della settimana
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Ore 13,00 –14,00 del primo giorno della
STUDENTI settimana riservato alle attività didattiche
34
RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso ha carattere essenzialmente applicativo ed affronta lo studio delle macchine elettriche
attualmente impiegati nei campi industriale e civile, privilegiando in modo particolare le
problematiche connesse con il loro funzionamento e caratteristiche. In particolare, dopo una
classificazione ragionata delle macchine elettriche, il corso tratta delle principali caratteristiche
costruttive delle macchine elettriche trattate, illustra il loro principio d funzionamento, ne studia le
caratteristiche comportamentali sulla base delle quali ne riconosce le principali applicazioni.
Gli obiettivi formativi consistono nel fornire agli allievi capacità adeguate per:
- Riconoscere le principali caratteristiche costruttive e comportamentali delle macchine elettriche
- Comprendere il loro principio di funzionamento nelle diverse possibili condizioni di
alimentazione e di impiego
- Scegliere e installare la macchina elettrica più opportuna alle esigenze dei diversi casi pratici
che si possono presentare
- Verificare il comportamento e gestire le macchine elettriche
35
12 La macchina asincrona
12 La macchina a corrente continua
4 Tipologie dei motori elettrici e principio di funzionamento di quelli non
rientranti nelle categorie di macchine precedentemente indicate
4 Gruppi di macchine elettriche e generatori speciali
ESERCITAZIONI
24 Esercitazioni numeriche e sperimentali sulle macchine elettriche studiate
36
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica - Caltanissetta
INSEGNAMENTO Principi di Ingegneria Elettrica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 05767
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/31
DOCENTE RESPONSABILE FABIO VIOLA
(MODULO 1) Ricercatore non confermato
Università degli Studi di Palermo - DIEET
DOCENTE COINVOLTO GUIDO ALA
(MODULO 2) Professore Associato confermato
Università degli Studi di Palermo - DIEET
http://www.dieet.unipa.it/ala
CFU 12
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 195
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 105
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna, ma si consiglia di avere acquisito
preliminarmente all’inizio del corso, le
competenze relative ai corsi di matematica 1 e 2
e di Fisica 1 e 2
ANNO DI CORSO Secondo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Via Real Maestranza
LEZIONI Caltanissetta
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
DIDATTICHE corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Un’ora prima ed un’ora dopo le lezioni di
STUDENTI calendario, durante il periodo delle lezioni; in
altri periodi, previo appuntamento telefonico o
per e-mail
37
• metodi di analisi dei sistemi trifase;
• metodi di analisi dei dispositivi elettromagnetici che coinvolgono gli aspetti riguardanti il
campo elettromagnetico in regime stazionario e quasi-stazionario, con particolare
riferimento alle applicazioni tipiche nei campi dei sistemi elettrici per l’energia, delle
macchine elettriche, dell’elettronica applicata ai sistemi industriali automatizzati.
Autonomia di giudizio
L’allievo avrà acquisito l’autonomia necessaria per poter giudicare criticamente i risultati
dell’analisi elettromagnetica stazionaria e dell’analisi circuitale.
Abilità comunicative
L’allievo avrà acquisito la capacità di comunicare ed esprimere con buona proprietà di linguaggio
gli aspetti fondamentali relativi all’analisi elettromagnetica in regime stazionario e quasi-
stazionario ed all’analisi dei circuiti lineari in qualunque regime, offrendo anche soluzioni standard
in contesti specializzati.
Capacità d’apprendimento
L’allievo sarà in grado di:
• affrontare lo studio dei dispositivi elettromagnetici e delle macchine elettriche tipicamente
impiegati nei sistemi elettrici di potenza ed avrà acquisito gli elementi per approfondire i
criteri e le modalità connesse con la loro progettazione di massima;
• affrontare lo studio dei sistemi elettrici di potenza con particolare riferimento agli impianti
elettrici nelle applicazioni civili e industriali del terziario;
• affrontare lo studio dei sistemi elettronici.
38
MODULO 1 DENOMINAZIONE DEL MODULO: Circuiti
ORE FRONTALI LEZIONI FRONTALI
1 Obiettivi della disciplina e sua suddivisione. Diversificazione dell’analisi di
circuiti elettrici: circuiti a parametri concentrati e distribuiti.
4 Il bipolo elettrico. Tensione e corrente. Condizioni di riferimento associate.
Potenza elettrica. Funzione energia. Resistore, capacitore, induttore, circuito
aperto, cortocircuito, diodo. Piani di definizione dei bipoli, correlazioni tra
tensione e corrente. Bipoli lineari tempo invarianti e tempo varianti. Bipoli in
serie ed in parallelo. Interpretazione grafica.
3 Elementi attivi: generatori di tensione e di corrente. Parallelo e serie di
generatori: casi ammissibili e non. Generatori reali. Generatori controllati.
2 Definizioni di rete, nodo e ramo. Principi di Kirchhoff. Esempi di
applicazione dei principi di Kirchhoff.
3 Principali metodi e teoremi dei circuiti elettrici lineari: principio di
sovrapposizione degli effetti, metodo delle correnti di anello, metodo dei
potenziali nodali, teorema di Thevenin, teorema di Norton, teorema di
Tellegen, teorema di Millman, teorema del massimo trasferimento di potenza.
4 Analisi dei circuiti del primo ordine nel dominio del tempo. Circuiti RC e RL.
Equazione differenziale del primo ordine lineare omogenea e a coefficienti
costanti. Equazioni non omogenee e circuiti autonomi.
6 Soluzione dell’equazione differenziale del secondo ordine. Circuiti RLC serie
e parallelo. Risposta libera e risposta forzata. Frequenze naturali nel piano
complesso. Stabilità. Cenni sull’analisi dei circuiti mediante le variabili di
stato.
4 Funzioni periodiche. Definizione di rete in regime sinusoidale. Metodi di
risoluzione tradizionale per mezzo di leggi trigonometriche. Trasformata
fasoriale. Applicazione delle leggi di Kirchhoff nel dominio dei fasori.
Operazione di derivazione ed integrazione nel dominio dei fasori.
Trasformazione dei bipoli nel dominio dei fasori.
4 Sfasamento e fattore di potenza. Potenza in regime sinusoidale: potenza
attiva, reattiva ed apparente. Triangolo delle impedenze, triangolo delle
tensioni, triangolo delle potenze. La potenza su resistori, induttori e
condensatori. Circuiti RLC serie e parallelo. Risonanza. Rifasamento.
2 Sistemi trifase. Connessione dei generatori e dei carichi a stella ed a triangolo.
Potenza istantanea e media per un carico trifase bilanciato. Vantaggi
economici dell’impiego dei sistemi trifase.
2 Definizione di multiplo e doppi bipoli, porta di ingresso e porta di uscita.
Definizione dei modelli a parametri impedenza, ammettenza, ibridi e di
trasmissione. Connessioni tra doppi bipoli.
2 Fenomeni magnetici. Mutui accoppiamenti. Trasformatore ideale.
Totale: 37
ESERCITAZIONI
1 Applicazioni delle leggi di Kirchhoff a circuiti generici.
2 Applicazione dei metodi dei potenziali di nodo e delle correnti di anello.
Applicazione del teorema di Thevenin e di Norton.
2 Analisi di reti bi-porta.
1 Risoluzione di circuiti dinamici del primo ordine.
2 Risoluzione di circuiti dinamici del secondo ordine.
2 Applicazione delle leggi di Kirchhoff in regime sinusoidale. Risoluzione di
39
reti impiegando i principali metodi e teoremi.
2 Risposta in frequenza di circuiti passivi
3 Risoluzione di reti trifase.
1 Risoluzione di circuiti con mutui induttori.
Totale: 16
TESTI PERFETTI R: “Circuiti elettrici” - Zanichelli, 2003
CONSIGLIATI
40
Scientifiche SIDEREA, 1995.
• Esercitazioni proposte dal docente:
http://www.dieet.unipa.it/ala/Esercitazioni.htm
41
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA RGSA
POLO DI CALTANISSETTA
INSEGNAMENTO SCIENZA DELLE COSTRUZIONI
TIPO DI ATTIVITÀ Affine
AMBITO DISCIPLINARE Discipline Ingegneristiche
CODICE INSEGNAMENTO 06313
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ICAR/08
DOCENTE RESPONSABILE Vincenzo Ruisi
Prof. Associato
Università Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 176
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 49
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Secondo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Polo di Caltanissetta via Real Maestranza CL –
LEZIONI Aula 2
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Vedi orario su sito di CCL
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedi ore 13-14:30
STUDENTI
struttura di assegnata geometria e dato materiale alle azioni esterne, in termini di stato tensionale e
di deformazione.
42
Lo studente sarà in grado di interpretare la risposta di una data struttura assegnata a date azioni
esterne al fine di verificarne i requisiti di resistenza, rigidezza e stabilità.
Lo studente sarà in grado di progettare sistemi strutturali semplici.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del
corso.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà appreso le interazioni tra le tematiche delle materie di base che concorrono alla
formulazione dei problemi della Scienza delle Costruzioni (Statica dei corpi rigidi, meccanica del
continuo, teoria dell’elasticità) e questo gli consentirà di proseguire gli studi ingegneristici con
maggiore autonomia e discernimento.
OBIETTIVI FORMATIVI
Risoluzione di sistemi isostatici – Analisi dello stato tensionale nei punti di un continuo in
equilibrio – Caratteristiche geometriche delle aree piane
Verifica e progetto di sezioni per i vari casi di sollecitazione – Risoluzione dei sistemi iperstatici –
Problemi di instabilità
ESERCITAZIONI
4 reazioni vincolari, caratteristiche sollecitazioni, stati tensionali
5 Sollecitazioni: verifica e progetto. - Risoluzione dei sistemi iperstatici
TESTI Dispense del corso (V. Ruisi – Lezioni di Scienza delle Costruzioni)
CONSIGLIATI C. Polizzotto. Scienza delle Costruzioni, COGRAS Palermo
Muscolino Falsone: Introduzione alla Scienza delle Costruzioni, Pitagora
Bologna
M. Di Paola: Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Centro Stampa Ingegneria
43
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2010-2011
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica (sede di Caltanissetta)
INSEGNAMENTO Sistemi intelligenti per gli impianti e gli
azionamenti elettrici
TIPO DI ATTIVITÀ Obbligatoria
AMBITO DISCIPLINARE Sistemi elettrici per l’energia
Macchine ed azionamenti elettrici
CODICE INSEGNAMENTO 10026
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/33
DOCENTE RESPONSABILE Eleonora Riva Sanseverino
Professore Associato
Università di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 135
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 80
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Analisi Matematica 1
ANNO DI CORSO Secondo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Polo didattico di CL
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Obbligatoria
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Non ancora assegnato
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI I giorni durante i quali si svolgono attività
STUDENTI didattiche, dopo le attività didattiche
44
Capacità di interpretare le nuove tecnologie di gestione automatica e intelligente di sistemi e
azionamenti elettrici.
45
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica (CL)
INSEGNAMENTO STRUMENTAZIONE E MISURE
ELETTRICHE
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE INGEGNERIA ELETTRICA
CODICE INSEGNAMENTO 05259
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-INF/07 Misure elettriche ed elettroniche
DOCENTE RESPONSABILE Salvatore Nuccio, Professore Ordinario
Università degli Studi di Palermo
DOCENTE COINVOLTO Ciro Spataro
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
CFU 9
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 153
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 72
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Studio di Fisica II e Principi di ingegneria
elettrica
ANNO DI CORSO II
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultabile nel sito:
LEZIONI http://portale.unipa.it/Ingegneria/cdl/elettricacl/
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo e secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultabile nel sito:
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/Ingegneria/cdl/elettricacl/
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dopo le lezioni o su appuntamento
STUDENTI
46
connessi;
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio tramite rapporti
prova e relazioni risultati delle attività di verifica e prova
Capacità d’apprendimento
Lo studente svilupperà quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere
studi successivi con un alto grado di autonomia di affrontare in autonomia qualsiasi problematica
relativa al settore delle misure, prove e collaudi
OBIETTIVI FORMATIVI
Il corso illustra i fondamenti della scienza delle misure con particolare riferimento al settore
elettrico (misure di grandezze elettriche in c.c. e a frequenze industriali). Il corso introduce alla
teoria degli errori, ai campioni delle unità di misura, ai principi di funzionamento ed all’impiego
della strumentazione e delle catene di misura, ai principali metodi di misura. Sono forniti i concetti
e i metodi per l’acquisizione, la quantificazione e l’interpretazione dei dati di misura, ivi compresi i
concetti di incertezza e di riferibilità. Costituiscono gli obiettivi applicativi principali del corso,
conseguiti anche attraverso le esercitazioni di laboratorio con la realizzazione pratica di circuiti di
misura ed esecuzione delle relative prove, la capacità di scelta degli strumenti, dei metodi e delle
procedure con miglior rapporto prestazioni/costi, in funzione del particolare problema di misura e
delle specifiche imposte nelle diverse applicazioni e situazioni.
47
FACOLTÀ
Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica - Polo di Caltanissetta
INSEGNAMENTO
Azionamenti Elettrici e Azionamenti Elettrici per
l’Automazione
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 13718
ARTICOLAZIONE IN MODULI SI
NUMERO MODULI 2
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI
ING-IND/32
DOCENTE RESPONSABILE del Modulo I:
AZIONAMENTI ELETTRICI (5CFU) Giuseppe Ricco Galluzzo
Professore Ordinario
Università di Palermo
DOCENTE RESPONSABILE del Modulo II:
AZIONAMENTI ELETTRICI PER Rosario Miceli
L’AUTOMAZIONE (6 CFU)
Professore Associato
Università di Palermo
CFU 5+6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 165
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 110
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Matematica, elettrotecnica, macchine elettriche,
Elettronica Industriale di Potenza, Fondamenti di
Automatica, Misure Elettriche, Capacità di impiego
del PC, conoscenza della lingua inglese
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI Aula della sede del Polo didattico di Caltanissetta
indicata nell’orario delle lezioni
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Esercitazioni
in laboratorio
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale, Presentazione delle esercitazioni svolte
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo e secondo semestre, moduli I, II, III e IV
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Quello previsto nell’orario delle lezioni
DIDATTICHE
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI A fine lezione e per appuntamento
STUDENTI
48
Conoscenza e capacità di comprensione
Lo studente al termine del Corso avrà conoscenze riguardanti la struttura e il comportamento degli
azionamenti a c. c. e a c., nonché le caratteristiche che li rendono idonei alla loro utilizzazione nel settore
dell’automazione. Egli sarà in grado di comprendere problematiche relative al controllo degli azionamenti
elettrici con motore a c.c., al controllo scalare e vettoriale degli azionamenti elettrici con motore a.c., alla
progettazione di schede di automazione industriale.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Lo studente avrà conoscenze e capacità di comprensione adeguate per scegliere ed assemblare i diversi
componenti di un azionamento elettrico sia in c.c. che in c.a. e per analizzare e risolvere problemi tipici
della progettazione, sviluppo e messa a punto di azionamenti elettrici per l’automazione e schede per
l’automazione industriale. Inoltre egli sarà in grado di simulare al calcolatore strategie di controllo, sia di
tipo tradizionale che innovative per azionamenti elettrici a velocità variabile e di sviluppare e mettere a
punto un intero azionamento nonché di implementare schede di automazione industriale.
Autonomia di giudizio
Grazie alla acquisizione di metodologie di analisi proprie dello sviluppo e messa a punto di sistemi elettrici
complessi, quali gli azionamenti elettrici e le schede elettroniche per l’automazione di sistemi elettrici, lo
studente sarà in grado di interpretare correttamente e autonomamente i problemi posti dagli utilizzatori di
azionamenti elettrici. In particolare egli saprà esprimere giudizi sul corretto funzionamento e impiego degli
azionamenti elettrici a c.c. e a c.a. e saprà collezionare le specifiche necessarie per la scelta
dell’azionamento più adeguato, sia dal punto di vista tecnico che economico, alle esigenze del committente.
Abilità comunicative
Lo studente acquisirà la capacità di comunicare ed esprimere problematiche inerenti l’oggetto del corso.
Sarà in grado di sostenere conversazioni su tematiche riguardanti gli azionamenti elettrici in generale e
quelli per automazione industriale, di evidenziare problemi relativi alla scelta e al corretto impiego degli
azionamenti elettrici e di offrire soluzioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente avrà acquisito capacità di apprendere, anche in modo autonomo, ulteriori conoscenze sugli
azionamenti elettrici in generale e su quelli per automazione industriale. Tali capacità di apprendimento gli
consentiranno di proseguire gli studi ingegneristici con maggiore autonomia e discernimento.
49
6 Analisi del comportamento degli azionamenti elettrici con motore a c. c. alimentato
da chopper con alcuni esempi di schemi di controllo
14 Analisi del comportamento degli azionamenti con motore asincrono e inverter (VSI,
CSI, CRVSI) con esempi di schemi di controllo scalare
4 Elementi di controllo vettoriale degli azionamenti elettrici con motore asincrono
ESERCITAZIONI
12 Esercitazioni numerico/pratiche su azionamenti in c.c. e azionamenti con motore
asincrono
TESTI • Fotocopie dei trasparenti utilizzati
CONSIGLIATI • Leonhard W.: Control of Electrical Drives, Springer Verlag, 1996
• B. K. Bose: Power Electronics and AC drives, Prentice - Hall, 1986
• A. Bellini, G. Figalli: Il Motore asincrono negli azionamenti industriali,
UNITOR 1990
• H. Bühler: Electronique de reglage et de puissance, Ed. Georgi, 1979
ESERCITAZIONI
15 Esercitazioni numerico/pratiche su azionamenti e componenti per l’automazione.
TESTI • Fotocopie dei trasparenti utilizzati
CONSIGLIATI
• Leonhard W.: Control of Electrical Drives, Springer Verlag, 1996
• B. K. Bose: Power Electronics and AC drives, Prentice - Hall, 1986
• A. Bellini, G. Figalli: Il Motore asincrono negli azionamenti industriali,
UNITOR 1990H.
50
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2011-2012
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA RGSA -
CALTANISSETTA
INSEGNAMENTO COMPATIBILITA’ ELETTROMAGNETICA
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 02091
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/31
DOCENTE RESPONSABILE GUIDO ALA
Professore Associato confermato
Università degli Studi di Palermo - DIEET
http://www.dieet.unipa.it/ala
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 98
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 52
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna, ma si consiglia di avere acquisito
preliminarmente all’inizio del corso, le
competenze relative ai corsi di matematica 1 e
2, Fisica 1 e 2, Principi di Ingegneria elettrica,
Elettronica, Elettronica industriale di potenza,
Azionamenti elettrici, Strumentazione e misure
elettriche
ANNO DI CORSO Terzo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Caltanissetta – via Real Maestranza
LEZIONI
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa ma consigliata
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
DIDATTICHE corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Un’ora prima ed un’ora dopo le lezioni di
STUDENTI calendario, durante il periodo delle lezioni; in
altri periodi, previo appuntamento telefonico o
per e-mail
51
• funzionamento e caratterizzazione dei circuiti a parametri distribuiti: valutazione dei
parametri unitari e analisi delle linee di trasmissione di più comune impiego, anche
mediante il simulatore PSPICE;
• caratterizzazione delle sorgenti elettromagnetiche elementari: dipolo elettrico, dipolo
magnetico; dipolo lungo;
• parametri fondamentali per la caratterizzazione generale delle antenne e delle schiere di
antenne;
• comportamento non ideale dei componenti;
• valutazione degli spettri in frequenza e degli inviluppi spettrali di segnali periodici e non
periodici, con particolare riferimento alle forme d’onda dei segnali deterministici presenti
nei dispositivi elettronici digitali;
• principio di funzionamento dell’analizzatore di spettro;
• problematiche di emissione e suscettività condotta;
• problematiche di emissione e suscettività radiata;
• modellizzazione dell’emissione e della suscettività condotta;
• modellizzazione dell’emissione e della suscettività radiata;
• caratterizzazione degli schermi elettromagnetici alle diverse frequenze di utilizzo;
• problematiche connesse con il fenomeno della scarica elettrostatica;
• impatto ambientale dei campi elettromagnetici nel quadro normativo nazionale ed
internazionale;
• valutazione delle problematiche di compatibilità elettromagnetica in apparecchiature e
sistemi nell’ambito delle applicazioni per i sistemi industriali automatizzati.
Autonomia di giudizio
L’allievo avrà acquisito l’autonomia necessaria per poter interpretare criticamente i risultati
dell’analisi, al fine dell’ottenimento della compatibilità elettromagnetica di apparati e sistemi.
Abilità comunicative
L’allievo avrà acquisito la capacità di comunicare ed esprimere le problematiche inerenti l’oggetto
del corso e di evidenziare gli aspetti fondamentali relativi alla compatibilità elettromagnetica in
ambito industriale.
Capacità d’apprendimento
L’allievo sarà in grado di comprendere ed analizzare problemi di compatibilità elettromagnetica in
sistemi anche complessi, prospettando soluzioni standard anche in contesti specializzati.
OBIETTIVI FORMATIVI
L’insegnamento si propone di fornire all’allievo le competenze necessarie per la valutazione della
compatibilità elettromagnetica condotta e radiata di apparati e sistemi nell’ambito delle
applicazioni dell’ingegneria elettrica.
52
elettromagnetica e modi di accoppiamento. Organismi normatori. Introduzione al decibel.
Sistema di misura delle lunghezze inglese. Cenno sugli organismi FCC e CISPR. Dimensioni
elettriche: lunghezza d'onda e velocità di propagazione. Guadagno in potenza, in tensione, in
corrente: il decibel. Il decibel come rapporto tra grandezze; scelta del riferimento: milli-
micro-. Conversione dal dB al valore effettivo. Stima delle perdite di potenza nei cavi:
impiego delle relazioni di linea di trasmissione. Onde progressiva e regressiva, coefficiente di
2
riflessione. Relazioni nel dominio fasoriale e nel dominio del tempo. Perdita di potenza
secondo i costruttori, espressione in dBx. Caratterizzazione delle sorgenti di segnale. Esempi
di sistemi elettricamente corti e lunghi. Esempi di conversione in dBx e viceversa. Stima di
quantità espresse in dB e stima di conversioni. Esempi di calcolo di tensioni e potenze in
sistemi sorgente-cavo-ricevitore.
Requisiti di compatibilità elettromagnetica per sistemi digitali. Generalità sulle norme FCC
2 (USA) e sul documento CISPR 22. Limiti per le emissioni radiate e condotte. Esempio di
LISN (Line Impedance Stabilization Network) per la valutazione delle emissioni condotte.
Richiami di teoria dei campi elettromagnetici: equazioni di Maxwell, condizioni al contorno.
Flusso di potenza, vettore di Poynting; teorema di Poyntyng. Onde piane uniformi in mezzi
2 ideali senza e con perdite: equazioni nel dominio del tempo e nel dominio della frequenza.
Velocità di fase, impedenza intrinseca, costante di propagazione. Valutazione del flusso di
potenza associato all'onda piana uniforme.
Onda piana uniforme in mezzi dielettrici ed in mezzi conduttori: valutazioni sulla costante di
propagazione e sull'impedenza intrinseca. Diffusione nei buoni conduttori: solido 3D
semindefinito, effetto pelle, profondità di penetrazione. Effetto pelle nel conduttore
3 cilindrico: determinazione dell'equazione differenziale nella variabile di campo di interesse;
studio nel dominio della frequenza: equazione di Bessel di prima specie e sua soluzione.
Andamento del modulo della densità di corrente normalizzata in funzione della distanza
radiale, al variare della frequenza. Equazioni generali delle onde dei vettori di campo.
Linee di trasmissione uniformi a due conduttori di comune impiego. Equazioni delle linee di
trasmissione: modo TEM; cella elementare r, l, c, g; determinazione dei parametri r, l, c per
2 unità di lunghezza nel caso di due conduttori rettilinei e paralleli; parametri per un conduttore
su piano di massa indefinito. Soluzione generale nel dominio del tempo.
Induttanza interna del conduttore cilindrico: espressione al variare della frequenza. Parametri
p.u. del cavo coassiale e delle piste di un PCB. Soluzione delle equazioni di linea di
trasmissione nel dominio del tempo: considerazioni qualitative. Soluzione nel dominio della
frequenza: linea ideale; coefficiente di riflessione; computo delle quantità necessarie per la
determinazione delle espressioni del fasore della tensione e del fasore della corrente in
2 funzione di "z". Rapporto onde stazionarie (ROS) o voltage standing wave ratio (VSWR).
Valutazione nelle diverse condizioni di carico. Flusso di potenza. Linea di trasmissione con
perdite. Modelli approssimati a parametri concentrati. Cenni alla trasformazione dal dominio
del tempo a quello della frequenza. Introduzione al simulatore PSPICE. Esempi di
simulazione di circuiti concentrati e distribuiti.
Equazioni delle onde dei potenziali ritardati, anche in mezzo con perdite. Gauge di Lorentz.
Forma generale dei potenziali ritardati nel dominio del tempo e nel dominio fasoriale,
espressi come integrali di cariche e correnti. Introduzione alle antenne. Antenne a dipolo; il
dipolo elettrico: impiego del potenziale vettore magnetico ritardato fasoriale per la
determinazione delle espressioni generali delle componenti del campo elettrico e del campo
4 magnetico nello spazio libero, impiegando il sistema di coordinate sferiche. Approssimazioni
in campo vicino ed in campo lontano. Potenza media irradiata in funzione della distanza
radiale. Potenza media totale irradiata; resistenza di radiazione. Dipolo magnetico:
espressioni delle componenti di campo. Resistenza di radiazione. Impedenza d'onda del
dipolo elettrico e del dipolo magnetico: andamenti in funzione del rapporto distanza
radiale/lunghezza d'onda. Il dipolo lungo: dipolo in mezza onda e monopolo al quarto d'onda.
Schiere di antenne. Caratterizzazione delle antenne: direttività e guadagno; apertura efficace;
1 fattore d'antenna; effetti di bilanciamento e adattatori di impedenza. Antenne a larga banda:
biconica, log-periodica.
Comportamento non ideale dei componenti: conduttori, linee e piste, il concetto di induttanza
parziale. Effetto dei reofori sui componenti. Comportamento reale dei resistori: diagramma di
2 Bode relativo al modello circuitale concentrato di un resistore reale. Comportamento reale di
induttori e condensatori: diagrammi di Bode dei modelli circuitali concentrati dell'induttore e
del condensatore reali.
53
Bobine di arresto del modo comune: ferriti ed anelli di ferrite. Risposta in frequenza delle
1
ferriti di uso comune.
Elementi disturbanti nei motori in DC e nei dispositivi digitali. Comportamento reale degli
interruttori elettromeccanici. Arco elettrico tra i contatti e diagramma qualitativo della
1 caratteristica tensione-corrente: scarica di Townsend, scarica luminescente, zona di arco
elettrico. Ordini di grandezza delle tensioni e delle correnti in gioco. Arco a sciame.
Provvedimenti per l'eliminazione dell'arco elettrico.
Spettri dei segnali periodici: funzioni di base ortogonali ed espansione in serie di Fourier;
calcolo dei coefficienti della serie in sin() e cos(). Serie bilatera e monolatera con funzioni di
base esponenziali complesse: relazioni tra i coefficienti. Comportamento della funzione
sin(x)/x. Spettro di Fourier di un segnale periodico ad onda quadra. Tecniche di calcolo dei
coefficienti della serie di Fourier per forme d'onda periodiche lineari a tratti: uso delle
4 proprietà della "delta di Dirac". Relazione tra i coefficienti della funzione e quelli della sua
derivata di ordine k. Spettro di forme d'onda trapezoidali, tipiche dei circuiti digitali.
Inviluppi spettrali di forme d'onda trapezoidali: effetto dei tempi di salita e discesa sul
contenuto spettrale; effetto della frequenza di ripetizione e del ciclo di funzionamento; effetto
delle oscillazioni smorzate. Uso degli inviluppi spettrali nella valutazione delle "maschere"
degli spettri di uscita di un sistema lineare.
Principio di funzionamento dell'analizzatore di spettro; rivelatore di picco e di quasi-picco.
1 Dalla serie di Fourier alla trasformata di Fourier; integrale di convoluzione.
Modelli di emissione radiata per fili e circuiti stampati: confronto tra corrente di modo
differenziale e corrente di modo comune. Modello di emissione per la corrente di modo
differenziale; modello di emissione per la corrente di modo comune. Impiego della sonda di
corrente per la valutazione dei livelli di emissione. Esempi applicativi dei modelli di
2 emissione del modo differenziale e del modo comune. Modello di suscettività radiata per fili:
impiego di generatori distribuiti, pilotati dal campo EM incidente. Modello di suscettività
radiata semplificato per linea ideale e per linea idealizzata. Cavi coassiali e impedenza di
trasferimento.
Misura delle emissioni condotte: struttura generale e impiego della LISN. Uso di filtri di
alimentazione ed effetto sulle correnti di modo comune e differenziale. Circuiti equivalenti.
Scomposizione delle emissioni condotte dovute alle correnti differenziali ed alle correnti di
modo comune: misura delle due componenti tramite commutatore DPDT. Alimentatori
2
dissipativi ed a commutazione: analisi qualitativa del funzionamento e delle interferenze
condotte; tipologie di trasformatori, impiego e connessione a massa dello schermo tra
primario e secondario. Collocazione topologica dell'alimentatore e del filtro. Cenni alla
suscettività condotta.
Generalità sul problema della schermatura. Efficienza di schermatura (SE) di schermi piani:
perdite per riflessione, assorbimento, riflessioni multiple. SE con sorgenti in campo lontano
ed in campo vicino per incidenza normale. Cenni all'incidenza obliqua. Schermatura dei
2 campi magnetici a bassa frequenza. Effetto delle aperture sia in alta che in bassa frequenza;
principio di Babinet. Cenno all’impiego della teoria delle guide d'onda rettangolari per
sagomare i fori di ventilazione.
Scariche elettrostatiche, serie triboelettrica degli elementi, effetti, tecniche di mitigazione
1
hardware degli effetti radiati e condotti.
Collegamenti a massa: massa di segnale (analogica e digitale), massa rumorosa, terra di
protezione. Collegamento a punto comune e a punti multipli, impedenza di accoppiamento di
1 modo comune. Sistemi di messa a massa ibridi. Percorsi di massa parassiti. Massa a griglia
nei PCB.
1 La compatibilità elettromagnetica radiata negli impianti elettrici: analisi qualitativa.
Impatto ambientale dei campi elettromagnetici: generalità sulla compatibilità
2 elettromagnetica fisiologica con riferimento ai campi a bassa frequenza (sorgenti ELF) e ad
alta frequenza (sorgenti IF/RF/MW).
Campi elettrico e magnetico di linee elettriche aeree ed in cavo (norma CEI 211-4):
1 polarizzazione ellittica, livelli di campo elettrico e magnetico di linee con varie tipologie di
configurazione. Livelli di campo magnetico di apparecchiature industriali e di uso domestico.
Metodi di misura e calcolo nel caso ELF. Metodi e tecniche di riduzione dell’induzione
magnetica negli impianti elettrici. Tecniche di compensazione passiva per la schermatura di
1
campi magnetici a frequenza industriale prodotti da linee elettriche aeree di trasmissione
dell’energia. Progetti di schermatura di linee elettriche aeree. Realizzazione ed esercizio di un
54
impianto di schermatura attiva di linea elettrica aerea.
Esposizione umana ai campi elettromagnetici a bassa frequenza. Esposizione umana ai campi
elettromagnetici ad alta frequenza. Effetto biologico, effetti sanitari acuti e differiti.
Grandezze dosimetriche: densità di corrente di conduzione, tasso di assorbimento specifico
2 (SAR – specific absorption rate). Grandezze radiometriche. Limiti di base, livelli di
riferimento. Normativa, linee guida internazionali e legislazione nazionale. Cenni sulla
percezione del rischio.
Totale: 44
ESERCITAZIONI
Esempi di sistemi elettricamente corti e lunghi. Esempi di conversione in dBx e viceversa.
2 Stima di quantità espresse in dB e stima di conversioni. Esempi di calcolo di tensioni e
potenze in sistemi sorgente-cavo-ricevitore.
2 Introduzione al simulatore PSPICE. Esempi di simulazione di circuiti concentrati e distribuiti.
Spettro di Fourier di segnali periodici. Tecniche di calcolo dei coefficienti della serie di
Fourier per forme d'onda periodiche lineari a tratti: uso delle proprietà della "delta di Dirac".
4 Uso degli inviluppi spettrali nella valutazione delle "maschere" degli spettri di uscita di un
sistema lineare.
Totale: 8
• C. Paul: “Compatibilità Elettromagnetica” – Edizioni Hoepli 1998.
TESTI • Dispense fornite dal docente.
CONSIGLIATI • C. Paul: “Introduction to Electromagnetic Compatibility”, Second Edition, Wiley-
Interscience, 2006.
55
FACOLTÀ Ingegneria di Palermo
ANNO ACCADEMICO 2011-2012
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica RGSA di Caltanissetta
INSEGNAMENTO Impianti Elettrici
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 03862
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI 1
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/33
DOCENTE RESPONSABILE Nome e Cognome: Mariano G. IPPOLITO
Qualifica: Professore Universitario II fascia
Università di Palermo
CFU 12
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO circa 195
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE circa 105
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO Terzo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Via Real Maestranza
LEZIONI Caltanissetta
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula, Eventuali
visite in campo.
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova orale finale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ L’orario delle lezioni è consultabile sul sito del
DIDATTICHE corso di laurea:
http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Martedì e Venerdì: ore 19.00-19.30
STUDENTI
56
bassa tensione, di tipo trifase e monofase, comprendenti linee aeree ed in cavo, con
strutture comunque complesse;
scegliere, dimensionare e coordinare i sistemi più idonei per la protezione degli impianti
dalle sovracorrenti e dalle sovratensioni;
impostare problemi di massimo tornaconto economico per il rifasamento degli impianti, il
dimensionamento e la compensazione delle reti elettriche;
comprendere le nuove dinamiche di mercato dell’energia elettrica dal punto di vista dei
produttori, degli autoproduttori, dei distributori e dei clienti.
Autonomia di giudizio
Saprà esaminare in autonomia le relazioni causa-effetto per la maggior parte degli stati di
funzionamento possibili per le reti di trasmissione e di distribuzione, sia in condizioni
ordinarie sia in particolari condizioni critiche.
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con buona proprietà di linguaggio sulle
problematiche proprie dei sistemi elettrici di potenza, anche in contesti specializzati.
Capacità d’apprendimento
Lo studente sarà in grado di intraprendere ulteriori studi sull’analisi e il controllo dei
sistemi elettrici di potenza, sulla sicurezza degli impianti elettrici, sulla compatibilità
elettromagnetica, sull’automazione dei sistemi elettrici, ecc..
57
32 Distribuzione dell’energia elettrica: struttura delle reti di distribuzione,
dimensionamento e verifica delle linee, calcolo delle correnti di cortocircuito,
protezione delle reti di distribuzione dalle sovracorrenti, scelta dei dispositivi
di protezione, protezione delle reti dalle sovratensioni, rifasamento, cabine
elettriche, quadri elettrici.
ESERCITAZIONI
Formulazione e risoluzione del load-flow in corrente continua e in corrente
4
alternata per reti a tre nodi.
Modello matematico del regolatore di velocità: funzione di trasferimento del
3
regolatore nel dominio di s.
Applicazioni del criterio termico e della massima caduta di tensione per il
5
calcolo di reti di distribuzione aventi diversa configurazione.
5 Calcolo delle correnti di cortocircuito nelle reti di distribuzione.
Progettazione di banchi di rifasamento, con l’applicazione di diversi criteri
4
per la determinazione della potenza rifasante.
Schema elettrico trifilare di una cabina MT/BT (con anello in MT, banking in
2
BT, misura dell'energia al primario e al secondario).
Applicazioni dei problemi di progetto e di verifica ad impianti elettrici
5
utilizzatori e di distribuzione
TESTI V. Cataliotti “Impianti elettrici”- Volumi II e III, F. Flaccovio Editore.
CONSIGLIATI Altri ausili: Materiale didattico su argomenti specifici, distribuito dal docente
durante il corso.
58
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica
INSEGNAMENTO Tecnica della sicurezza elettrica
TIPO DI ATTIVITÀ Caratterizzante
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 07186
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI -
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/33
DOCENTE RESPONSABILE Salvatore Favuzza
Ricercatore
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 102
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 48
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna, ma si consiglia il superamento degli
esami di Principi di ingegneria elettrica e di
Impianti elettrici.
ANNO DI CORSO Terzo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Polo di Caltanissetta - Via Real Maestranza –
LEZIONI Caltanissetta - Aula 3
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre – terzo e quarto modulo
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/Ingegneria/
cdl/elettricacl/home/Orario_lezioni
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giovedì 15-16
STUDENTI
59
stesso, nel rispetto delle prescrizioni legislative e normative; lo studente saprà, inoltre, porre e
sostenere argomentazioni di impiantistica elettrica e dei relativi aspetti di sicurezza.
Autonomia di giudizio
Lo studente al termine del corso avrà acquisito la capacità di raccogliere tutti i dati necessari alla
individuazione ed all’analisi delle principali problematiche correlate all’utilizzo dell’energia
elettrica con riferimento all’aspetto della sicurezza. Sulla scorta dei dati raccolti e delle conoscenze
teoriche acquisite, sarà in grado di formulare giudizi autonomi sull’efficacia delle diverse soluzioni
progettuali di sicurezza impiantistica applicabili alla fattispecie di volta in volta esaminata.
Abilità comunicative
Lo studente al termine del corso avrà acquisito la capacità di comunicare ed esprimere
problematiche inerenti all’oggetto del corso stesso. Sarà in grado di sostenere conversazioni su
tematiche di sicurezza elettrica, di evidenziare problemi relativi all’uso dell’energia elettrica e di
comunicare soluzioni.
Capacità d’apprendimento
Lo studente al termine del corso avrà acquisito consapevolezza non solo sugli aspetti legati alle
problematiche di sicurezza elettrica, ma anche e soprattutto sulla necessità di operare sempre e
comunque uno studio continuo ed autonomo, a causa della costante evoluzione normativa e
legislativa e del progresso tecnico e tecnologico. Sarà in grado, pertanto, di proseguire gli studi
ingegneristici con maggiore autonomia, consapevolezza e discernimento, riconoscendo che
l’apprendimento autonomo caratterizzerà comunque tutto l’arco della vita professionale.
60
3 Impianti elettrici nei locali adibiti ad uso medico
2 Impianti elettrici nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio
2 Luoghi con pericolo di esplosione
TESTI − V. Carrescia: “Fondamenti di sicurezza elettrica” – Edizioni TNE,
CONSIGLIATI Torino.
− V. Cataliotti: “Impianti elettrici” – Dario Flaccovio Editore, Palermo.
− Dispense del docente.
61
FACOLTÀ INGEGNERIA
ANNO ACCADEMICO 2011/12
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica CL
INSEGNAMENTO Affidabilità e controllo della qualità
TIPO DI ATTIVITÀ A scelta
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 01137
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-INF/07
DOCENTE RESPONSABILE Ciro Spataro
Ricercatore
Università degli Studi di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 102
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 48
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito del corso di laurea:
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali, Esercitazioni in aula
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito del corso di laurea:
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Lunedì ore 13.00 – 15.00
STUDENTI
Autonomia di giudizio
Lo studente potrà intraprendere le opportune azioni correttive, preventive e di miglioramento nella
gestione per la qualità; avrà la capacità di raccogliere dati opportuni per gestire un processo; sarà in
grado di determinare le opportune tipologie di collaudo; sarà in grado di confrontare diversi
componenti o sistemi secondo le loro caratteristiche di affidabilità o di disponibilità.
62
Abilità comunicative
Lo studente sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio tramite rapporti
e relazioni i risultati del controllo di un processo, di un collaudo di accettazione e di prove di
affidabilità su componenti o sistemi.
Capacità d’apprendimento
Lo studente svilupperà le capacità di apprendimento necessarie ad intraprendere studi successivi
con un alto grado di autonomia e ad affrontare qualsiasi problematica relativa ai sistemi di gestione
per la qualità, al controllo dei processi e al settore della affidabilità.
ESERCITAZIONI
2 Richiami di Statistica e Calcolo delle Probabilità
2 Strumenti statistici per il controllo dei processi
2 Carte di Controllo
4 Software per il controllo dei processi
2 Parametri di affidabilità; affidabilità combinatoria
2 Tecniche FMEA, FMECA, FTA; Modelli di Markov
63
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica
INSEGNAMENTO Economia applicata all’ingegneria
TIPO DI ATTIVITÀ A scelta
AMBITO DISCIPLINARE
CODICE INSEGNAMENTO 02702
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/35
DOCENTE RESPONSABILE Daniela Mortelliti
Dottore di ricerca in Tecnica ed Economia dei
trasporti
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 100
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 50
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO 3
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Consultare il sito del corso di laurea:
LEZIONI http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Primo semestre
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito del corso di laurea:
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/CdLIngegneriaElettricaCL
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Mercoledì
STUDENTI
Analisi dei sistemi degli attori sociali nel contesto aziendale. Studio delle diverse forme di mercato
e struttura giuridica delle imprese nei mercati di sbocco. Analisi della domanda e dell’offerta e
condizioni di equilibrio economico. Bilancio d’esercizio e confronto dei dati di bilancio attraverso i
“ratios”.Condizioni di solvibilità ed economicità ricercate durante la vita aziendale dal soggetto
giuridico-economico. Strategia del processo di pianificazione e sistema organizzativo nell’ottica
dell’individuazione della formula imprenditoriale vincente.
Autonomia di giudizio
L’autonomia di giudizio è rivolta all’individuazione dei fattori critici di successo di un impresa e
alla possibilità di esprimere giudizi e operare scelte sulla base della lettura dei bilanci e della
pianificazione strategica.
Abilità comunicative
In tale ambito un ruolo importante è dato dalla lettura dei sistemi informativi aziendali,dalla
capacità di elaborare quali sono i fattori economico- sociali che contraddistinguono il sistema
economico e quali sono le forme di regolamentazione del mercato.
Capacità d’apprendimento
La capacità di apprendimento sarà misurata dalla:
• Struttura delle forme di mercato
• Crisi del mercato
• Sistema economico-sociale e finanziario
• Scelta localizzativa delle aziende rispetto ai mercati di sbocco
• Scelta della forma giuridica d’impresa
• Lettura del bilancio d’esercizio e dalla capacità di investimento dell’azienda.
OBIETTIVI FORMATIVI
Gli obiettivi formativi del modulo a cui si vuole giungere fanno espresso riferimento alla capacità
di impartite metodiche di analisi sulle tecniche di managment dell’impresa e di comprendere il
ruolo della impresa all’interno del sistema economico quale produttore della ricchezza di un Paese.
Inoltre si vuole attribuire allo studente lo strumento di analisi per la comprensibilità della tecnica
contabile necessaria per la stima degli investimenti in azienda e lo studio della domanda e
65
dell’offerta del mercato a livello globale.
ESERCITAZIONI
66
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
CORSO DI LAUREA INGEGNERIA ELETTRICA (CL)
INSEGNAMENTO LEGISLAZIONE, NORME E VERIFICHE
PER L’INGEGNERIA ELETTRICA
TIPO DI ATTIVITÀ A scelta
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria Elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 13720
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI
SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI ING-IND/31/32/33, ING-INF/07
DOCENTE RESPONSABILE Ing. Valentina Cosentino
Docente a contratto
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 102
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 48
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna
ANNO DI CORSO III
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Facoltà di Ingegneria, Polo di Caltanissetta -
LEZIONI Via Real Maestranza – Caltanissetta -
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre, moduli 3-4
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultabile nel sito:
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/Ingegneria/cdl/elettricacl/
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Dopo le lezioni o su appuntamento
STUDENTI
67
con la consapevolezza delle implicazioni ad essi connessi.
Abilità comunicative
Lo studente al termine del corso acquisirà abilità comunicative relativamente ad aspetti tecnici,
legislativi e di conformità alle norme di prodotti ed impianti; in particolare, lo studente acquisirà la
capacità d interloquire con organismi ispettivi e di controllo deputati ad emettere pareri e/o
approvazioni. Inoltre sarà in grado di comunicare con competenza e proprietà di linguaggio tramite
elaborati progettuali, rapporti prova e relazioni sui risultati delle attività di verifica e prova.
Capacità d’apprendimento
Lo studente al termine del corso acquisirà consapevolezza sulla necessità di inquadrare nel relativo
contesto legislativo e normativo le attività progettuali, realizzative e di verifica relative
all’ingegneria elettrica. Sarà in grado, pertanto, di proseguire gli studi ingegneristici con un alto
grado di autonomia, riconoscendo che l’apprendimento autonomo e la ricerca delle fonti normative
e legislative da applicare caratterizzerà comunque tutto l’arco della vita professionale, a causa della
costante evoluzione normativa e legislativa in materia.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo dell’insegnamento è quello di far acquisire allo studente le conoscenze necessarie ad
orientarsi all’interno del complesso e variegato panorama legislativo e normativo, nazionale ed
europeo, riguardante gli impianti elettrici e le relative verifiche, al fine di affrontare uno studio
consapevole continuo ed autonomo e ricercare la soluzione alle problematiche tecniche che di volta
in volta si troverà ad analizzare nel corso della propria attività professionale.
68
FACOLTÀ Ingegneria
ANNO ACCADEMICO 2011/2012
CORSO DI LAUREA Ingegneria Elettrica
INSEGNAMENTO Progettazione degli impianti elettrici
TIPO DI ATTIVITÀ A Scelta
AMBITO DISCIPLINARE Ingegneria elettrica
CODICE INSEGNAMENTO 10071
ARTICOLAZIONE IN MODULI NO
NUMERO MODULI -
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ING-IND/33
DOCENTE RESPONSABILE Salvatore Favuzza
Ricercatore
Università di Palermo
CFU 6
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLO 95
STUDIO PERSONALE
NUMERO DI ORE RISERVATE ALLE 55
ATTIVITÀ DIDATTICHE ASSISTITE
PROPEDEUTICITÀ Nessuna, ma si consiglia il superamento degli
esami di Principi di ingegneria elettrica e di
Impianti elettrici.
ANNO DI CORSO Terzo
SEDE DI SVOLGIMENTO DELLE Polo di Caltanissetta - Via Real Maestranza –
LEZIONI Caltanissetta - Aula 3
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA Lezioni frontali
MODALITÀ DI FREQUENZA Facoltativa
METODI DI VALUTAZIONE Prova Orale
TIPO DI VALUTAZIONE Voto in trentesimi
PERIODO DELLE LEZIONI Secondo semestre – terzo e quarto modulo
CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ Consultare il sito
DIDATTICHE http://portale.unipa.it/Ingegneria/
cdl/elettricacl/home/Orario_lezioni
ORARIO DI RICEVIMENTO DEGLI Giovedì 15-16
STUDENTI
69
anche da quello economico-amministrativo.
Autonomia di giudizio
Lo studente al termine del corso avrà acquisito la capacità di raccogliere ed interpretare tutti i dati
necessari alla individuazione ed all’analisi delle principali problematiche correlate alla
progettazione di un impianto elettrico. Sulla scorta dei dati raccolti e delle conoscenze teoriche
acquisite, sarà in grado di formulare giudizi autonomi sull’efficacia delle diverse soluzioni
progettuali applicabili alla fattispecie di volta in volta esaminata.
Abilità comunicative
Lo studente al termine del corso avrà acquisito la capacità di comunicare con competenza e
proprietà di linguaggio sulle diverse tematiche e problematiche relative alla progettazione di un
impianto elettrico, con la consapevolezza dei differenti ruoli svolti dalle figure coinvolte a vario
titolo nella progettazione e nella esecuzione dei lavori.
Capacità d’apprendimento
Lo studente al termine del corso avrà acquisito consapevolezza non solo sugli aspetti legati alle
problematiche della progettazione di un impianto elettrico, ma anche e soprattutto sulla necessità di
operare sempre e comunque uno studio continuo ed autonomo, a causa della costante evoluzione
normativa e legislativa e del progresso tecnico e tecnologico. Sarà in grado, pertanto, di proseguire
gli studi ingegneristici con maggiore autonomia, consapevolezza e discernimento, riconoscendo
che l’apprendimento autonomo caratterizzerà comunque tutto l’arco della vita professionale.
71