Fisica: Meccanica E Termodinamica
Fisica: Meccanica E Termodinamica
Fisica: Meccanica E Termodinamica
C. Mencuccini V. Silvestrini
Vittorio Silvestrini
FISICA FISICA. MECCANICA E TERMODINAMICA
con esempi ed esercizi è indirizzato
MECCANICA
E TERMODINAMICA agli studenti dei Corsi di Studio di Ingegneria
FISICA
con esempi ed esercizi e di quelli scientifici in cui la Fisica sia una
disciplina caratterizzante: per esempio i CdS
di Fisica e Matematica, poiché gli argomenti
del libro coprono il programma di Fisica
impartito al primo anno in questi Corsi.
Risorse on line Una delle caratteristiche che lo differenziano
MECCANICA
• Esercizi da altri testi è, per quanto possibile,
con soluzione guidata l’autosufficienza dal punto di vista
FISICA
E TERMODINAMICA
matematico: sono state introdotte le
Per l’accesso necessarie nozioni di Matematica
registrarsi e abilitare (completate dal prontuario di formule
la risorsa su
https://my.zanichelli.it
riportate in Appendice B) via via che servono. con esempi ed esercizi
MECCANICA E TERMODINAMICA
La loro differenziazione grafica permette
allo studente che non ne senta la necessità
Maggiori informazioni di saltarle agevolmente.
nella seconda di copertina
Quanto agli argomenti di Fisica, questi
sono organizzati in modo che lo studente
acquisisca non solo le necessarie nozioni,
ma anche e soprattutto quella base
metodologica che è l’indispensabile bagaglio
culturale per un professionista delle
discipline tecnico-scientifiche.
Per raggiungere questo obiettivo, oltre
a studiare la parte teorica è necessario
svolgere i numerosi esempi ed esercizi che
sono un’altra delle caratteristiche del libro:
esercizi guidati, con suggerimenti e soluzioni,
riportate nell’Appendice A.
Un’altra ricca raccolta di esercizi, con
suggerimenti per lo svolgimento, è presente
sul sito web del libro.
Al Pubblico € 62,00•••
P. Cop. € 59,62
9 788808 186492
Corrado Mencuccini
Vittorio Silvestrini
FISICA
MECCANICA
E TERMODINAMICA
con esempi ed esercizi
Prefazione
Questo testo, in due distinti volumi, è indirizzato a studenti dei corsi di laurea
in Scienze e Ingegneria. Nello sviluppo dei vari argomenti è stato particolar-
mente curato che i ragionamenti procedessero secondo schemi logici indutti-
vo-deduttivi tipici del metodo scientifico. Questo perché, insieme alle nozioni,
lo studente possa assimilare la base metodologica che costituisce il patrimonio
culturale profondo essenziale per un professionista delle discipline tecni-
co-scientifiche.
Per quanto riguarda gli strumenti matematici necessari per dare veste formale
alle leggi, si è scelto di introdurli e svilupparli quando e come servono, pre-
scindendo da quanto impartito nei corsi di matematica. La ragione di questo
approccio risiede nel fatto che molti concetti matematici hanno origini stori-
che e motivazioni applicative che si ritiene istruttivo evidenziare e che spesso
sfuggono alla trattazione rigorosa e astratta dei corsi di matematica. Comunque
questi argomenti appaiono nel testo in veste tipografica evidenziata tramite
una puntinatura laterale e nell’Appendice B, in forma tale che lo studente non
interessato possa facilmente saltarli.
Parte integrante del testo è dedicata a esempi ed esercizi. La capacità di risol-
verli significa completo dominio delle leggi fisiche di cui sono applicazione.
Alla fine di ogni capitolo ci sono esercizi di cui è fornito il risultato numerico.
È necessario che lo studente cerchi di risolvere il problema con le proprie
forze, e solo in caso di difficoltà legga il breve suggerimento che segue, prima
di passare alla soluzione dettagliata in Appendice A. Per facilitare l’acquisi-
zione dell’abilità necessaria a risolvere problemi, sono anche forniti esercizi a
soluzione assistita con collegamento al sito web dedicato al libro. L’accesso a
VI Prefazione ISBN 978-88-08-18649-2
questa risorsa è da utilizzarsi prima di passare a risolvere gli esercizi nel modo
precedentemente descritto.
La riforma del sistema universitario con l’introduzione della “laurea breve” in
molti casi ha fortemente ridimensionato lo spazio riservato alla fisica in termini
di ore di lezione e di esercitazione. Tuttavia noi abbiamo deciso di non appor-
tare tagli o contrazioni. Ogni docente potrà trovare in questi volumi – negli ar-
gomenti trattati, nello sviluppo dei ragionamenti, nella discussione del percorso
logico dalle osservazioni sperimentali fino alla formulazione della teoria, nella
scelta di quali consigliare di approfondire fra i numerosissimi esempi ed eserci-
zi proposti, discussi e risolti – il cammino più efficace atto a conseguire l’obiet-
tivo che egli ha prefissato per il suo corso: che potrà variare da quello minimale
della promozione all’esame, fino a quello che sarebbe naturale perseguire in un
Paese serio, cioè, di fornire allo studente gli strumenti per essere cognitivi e
metodologici, per essere competitivi sul mercato globale del lavoro.
Lo studente che avrà consapevolezza di ciò, non correrà a vendere i suoi libri
di fisica appena dato l’esame, ma li porrà in evidenza sullo scaffale dietro la sua
scrivania, perché lo accompagnino nella sua carriera lavorativa.
Corrado Mencuccini
È stato professore ordinario di Fisica generale presso la Facoltà di Scienze dell’Univer-
sità di Napoli Federico II e, dal 1980, presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università
di Roma “La Sapienza”. Ha anche insegnato presso l’Università Campus Biomedico di
Roma. Ha svolto ricerche in fisica subnucleare presso l’Elettrosincrotrone dei Labora-
tori Nazionali di Frascati, di cui è stato anche direttore, presso il Protosincrotrone di
Argonne (USA) e presso l’anello di accumulazione di elettroni e positroni Adone di
Frascati. Si è anche occupato di produzione di luce di sincrotrone (UV e X) da elettroni
relativistici orbitanti in sistemi magnetici, nonché di didattica universitaria, di energia
elettrica e di storia della fisica.
Vittorio Silvestrini
Attualmente è presidente della Fondazione IDIS (Istituto per la Diffusione e la Valoriz-
zazione della Cultura scientifica) nonché fondatore della Città della Scienza di Bagnoli
(NA) di cui è anche presidente. È stato a lungo professore ordinario di Fisica generale
presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II e ha alle spalle una prestigiosa
attività di ricerca che spazia dalle particelle elementari all’energetica, all’ottimizzazione
e pianificazione dei sistemi complessi. Ha pubblicato numerosi testi e saggi di divulga-
zione scientifica; nel 2006 ha ricevuto il prestigioso premio “Descartes” per la comuni-
cazione scientifica.
Indice dei capitoli
1
Metodo scientifico 1
capitolo
1. Introduzione 1
2. Definizione operativa delle grandezze fisiche 3
3. Sistemi di unità di misura ed equazioni dimensionali 5
4. Grandezza fisica “tempo” 9
5. Relazioni funzionali 10
1. Rappresentazione tabulare 11
2. Rappresentazione grafica 12
3. Rappresentazione analitica 15
6. Alcune proprietà delle funzioni 16
▶ Riepilogo del Capitolo 1 18
2
Cinematica del punto materiale 19
capitolo
1. Posizione 20
2. Vettori: definizioni 22
3. Alcune definizioni relative alle matrici 24
4. Operazioni sui vettori 26
1. Prodotto di un vettore per un numero k 26
2. Somma di vettori (o risultante) 26
3. Differenza di due vettori 27
4. Prodotto scalare fra due vettori 27
5. Prodotto vettoriale fra due vettori 28
5. Legge oraria di un punto materiale 29
6. Velocità media 32
7. Limite di una funzione 35
8. Derivata 39
9. Derivata dei vettori. Velocità e accelerazione istantanee 44
10. Moti piani su traiettoria qualsiasi 50
11. Dall’accelerazione alla legge oraria 51
▶ Riepilogo del Capitolo 2 59
■ Esercizi del Capitolo 2 61
3
Principi della dinamica del punto materiale 63
capitolo
1. Principio di relatività 64
2. Definizione (statica) di forza 65
3. Sistemi di riferimento inerziali 66
4. Principio di inerzia 67
5. Forza e accelerazione 68
6. Massa inerziale e massa gravitazionale 69
ISBN 978-88-08-18649-2
4
Conseguenze del secondo principio della dinamica 91
capitolo
5
Leggi delle forze
capitolo
141
1. Leggi della gravitazione universale 142
2. Teorema di Gauss e campo gravitazionale generato da una massa
avente simmetria sferica 146
3. Leggi di Keplero e loro giustificazione dinamica 151
4. Forza peso 154
5. Potenziale efficace e forza di richiamo verso l’orbita di equilibrio 157
6. Forze elastiche 159
7. Forze viscose di resistenza del mezzo 168
1. Moto di un grave sottoposto a forza di resistenza viscosa 168
2. Moto oscillatorio smorzato 170
8. Reazioni vincolari 172
9. Forze di attrito 177
1. Attrito statico 178
2. Attrito cinematico radente 180
3. Attrito volvente 181
10. Oscillazioni forzate e oscillatori accoppiati 183
1. Oscillatore in due dimensioni 183
ISBN 978-88-08-18649-2
6
Leggi della dinamica dei sistemi 199
capitolo
1. Leggi fondamentali 199
2. Terzo principio della dinamica 203
3. Centro di massa 205
4. Equazioni cardinali della dinamica dei sistemi
e moto del centro di massa 212
5. Semplici considerazioni relative al significato
del momento angolare 215
6. Problema dei due corpi 220
7. Sistemi a massa variabile 222
8. Energia cinetica e teorema di Koenig 226
9. Sistemi di forze applicate 227
▶ Riepilogo del Capitolo 6 232
■ Esercizi del Capitolo 6 234
7
Sistemi rigidi
capitolo
237
1. Equilibrio dei corpi rigidi 238
2. Momento angolare assiale e momento di inerzia 240
3. Calcolo del momento di inerzia 243
4. Energia cinetica di un sistema rigido 248
5. Momento angolare polare 249
6. Moto di un sistema rigido non vincolato. Il caso notevole
di un proiettile non puntiforme 254
7. Giroscopio appoggiato a un piano (moto di una trottola) 257
8. Corpo rigido girevole intorno a un asse fisso 260
9. Moto di rotolamento 270
10. Moto di sistemi rigidi a contatto con vincoli 273
11. Sistemi composti da più sistemi rigidi fra loro collegati 276
12. Moto di un corpo rigido. Cenni al caso generale 279
▶ Riepilogo del Capitolo 7 285
■ Esercizi del Capitolo 7 286
8
Problemi d’urto 291
capitolo
9
Meccanica dei fluidi 315
capitolo
1. Fluidi 315
2. Azioni meccaniche sui fluidi 316
3. Statica dei fluidi 319
4. Idrostatica nel campo della gravità 321
5. Statica dei fluidi in campi di forze di volume conservative 328
6. Statica dei fluidi in sistemi di riferimento non inerziali 331
7. Fluidi in movimento. Aspetti cinematici 334
8. Idrodinamica dei liquidi perfetti 340
9. Liquidi reali in movimento 347
10. Tensione superficiale 352
▶ Riepilogo del Capitolo 9 355
■ Esercizi del Capitolo 9 356
10
Onde in mezzi elastici 359
capitolo
11
Teoria della relatività ristretta
capitolo
395
1. Il tempo nella relatività ristretta. La sincronizzazione degli orologi 397
2. Dilatazione del tempo e contrazione delle lunghezze 400
3. Trasformazioni di Lorentz, spazio-tempo
e trasformazioni relativistiche della velocità 403
4. Covarianza a vista delle leggi fisiche 408
5. Terzo principio della dinamica e quadrivettore momento lineare 410
6. Massa ed energia 412
7. Cinematica relativistica degli urti 416
8. Riprove sperimentali della teoria della relatività ristretta 419
1. Principio della velocità limite 419
2. Equivalenza fra massa ed energia 420
3. Dilatazione del tempo 421
9. Forza di Minkowski 422
10. Esperimento di Michelson 423
11. Relatività generale 427
1. Principio di equivalenza e ascensore di Einstein 427
2. Luce, gravitazione e curvatura dello spazio-tempo 427
3. Gravitazione e tempo 428
4. Buchi neri 429
▶ Riepilogo del Capitolo 11 430
ISBN 978-88-08-18649-2
12
Calore e temperatura 431
capitolo
1. Termodinamica 431
2. Temperatura 432
3. Sistemi termodinamici 433
4. Sistemi termodinamici chiusi e sistemi isolati 433
5. Stati di equilibrio termodinamico 433
6. Calore 435
7. Trasformazioni termodinamiche 436
8. Variabili di stato intensive ed estensive 439
9. Lavoro in una trasformazione termodinamica 440
10. Rappresentazione grafica
delle trasformazioni e del lavoro 442
11. Dilatazione termica 442
▶ Riepilogo del Capitolo 12 450
■ Esercizi del Capitolo 12 451
13
Primo principio della termodinamica
capitolo
453
1. Equivalente meccanico della caloria 453
2. Primo principio della termodinamica 455
3. Applicazioni del primo principio a un corpo rigido 459
4. Applicazioni del primo principio a un gas perfetto 464
1. Definizione di gas perfetto 464
2. Piano di Clapeyron. Trasformazioni quasi-statiche,
lavoro e reversibilità 465
3. Energia interna di un gas perfetto 467
4. Calori specifici di un gas perfetto 468
5. Adiabatica reversibile di un gas perfetto 469
5. Gas reali 474
6. Sistema generico descritto dai parametri P, V, T 479
7. Agitazione termica e transizioni di fase 480
▶ Riepilogo del Capitolo 13 487
■ Esercizi del Capitolo 13 488
14
Trasmissione del calore 493
capitolo
15
Secondo principio della termodinamica
capitolo
521
1. Enunciati del secondo principio 522
2. Equivalenza fra i due enunciati del secondo principio 523
3. Il più semplice fra i motori termici: il ciclo di Carnot 524
4. Teorema di Carnot e temperatura termodinamica assoluta 527
5. Rendimento dei motori reali 529
6. Integrale di Clausius ed entropia 530
7. Entropia e secondo principio della termodinamica 535
8. Entropia di alcuni sistemi termodinamici notevoli 536
1. Entropia di un corpo solido 537
2. Entropia di un gas perfetto 537
3. Entropia di un gas di Van der Waals 537
4. Entropia di una sbarretta omogenea solida in uno stato
stazionario lontano dall’equilibrio termico 537
9. Entropia come parametro di stato 541
▶ Riepilogo del Capitolo 15 543
■ Esercizi del Capitolo 15 544
16
Funzioni termodinamiche 549
capitolo
17
Interpretazione microscopica
capitolo
Appendice A
Soluzioni degli esercizi 597
Appendice B
Alcune nozioni e formule utili di matematica 675
1. Formule e approssimazioni 675
1. Equazioni algebriche 675
2. Potenza del binomio 675
3. Serie geometrica 676
2. Funzioni trigonometriche 676
1. Relazioni trigonometriche 676
2. Relazioni per triangoli 677
3. Alcuni valori delle funzioni trigonometriche 677
3. Derivata delle funzioni più comuni 678
4. Serie 679
5. Integrali 680
1. Integrali indefiniti 680
2. Integrali per sostituzione 680
3. Integrali per parti 681
4. Tabella di integrali indefiniti 682
5. Integrali definiti 693
6. Numeri complessi 694
1. Definizioni dell’algoritmo complesso 694
2. Rappresentazione geometrica dei numeri complessi 694
3. Rappresentazione polare dei numeri complessi 695
4. Rappresentazione esponenziale dei numeri complessi 696
7. Equazioni differenziali 696
1. Equazioni del primo ordine a quadratura immediata 696
2. Equazioni del primo ordine a variabili separabili 697
3. Equazioni lineari del primo ordine 697
4. Equazioni lineari omogenee del secondo ordine
a coefficienti costanti 698
5. Equazioni del secondo ordine di tipo particolare 699
Appendice C
Tavole finali 701
Metodo
scientifico
capitolo
1
1.1. Introduzione
L
a fisica si occupa di descrivere e interpretare i fenomeni naturali usando
il metodo scientifico. Metodo scientifico
Il metodo scientifico, le cui basi furono poste da Galileo Galilei, procede
sostanzialmente attraverso i seguenti passi:
a. Schematizzazione. Ogni fenomeno naturale, anche il più semplice, è Schematizzazione
in generale notevolmente complesso, perché al suo svolgimento con-
corrono molte cause, non sempre riproducibili. Ad esempio, dopo che
abbiamo lanciato un sasso, il moto di questo, determinato principal-
mente dalla forza peso, è condizionato però anche dall’azione di frena-
mento esercitata dall’aria, da eventuali colpi di vento, da possibili sfar-
fallamenti dovuti alla sua forma irregolare ecc. La schematizzazione
mira ad analizzare il fenomeno per gradi, concentrando in prima istanza
l’attenzione sulla causa dominante (nel caso in esame, la forza peso) ed
eliminando invece tutte le cause accessorie e segnatamente quelle alea-
torie e non riproducibili. Tutte queste complicazioni potranno eventual-
mente essere prese in considerazione in un secondo tempo, e potranno
essere trattate di solito come perturbazioni del fenomeno più semplice. Perturbazioni
La schematizzazione comporta la sostituzione del fenomeno naturale con
un modello semplificato di esso (nel caso in esame, il modello potrà essere Modello
rappresentato da un sasso sferico che si muove in una regione di spazio il
più possibile liberata dall’aria). Lo studio del modello consente di stabilire
correlazioni quantitative tra enti fisici essenziali (ad esempio tra periodo di
oscillazione e lunghezza di un pendolo, oppure tra pendenza di una discesa
2 Metodo scientifico ISBN 978-88-08-18649-2
▶ Le grandezze fisiche vengono definite operativamente. La definizione operativa di una grandezza consiste
nello specificare come quella grandezza può essere
misurata.
▶ Ogni misura è in generale affetta da un errore. Accanto al numero che esprime il risultato di ogni
misura, è necessario specificare il numero che
rappresenta una stima del relativo errore.
▶ Esistono leggi generali che legano alcune grandezze Ad esempio, l’area A di un rettangolo è pari al prodotto
fisiche ad altre. dei lati a e b
A = ab [I.2]
La misura di una grandezza può essere diretta o La misura diretta consiste nel confrontare la grandezza
indiretta. da misurare con un campione (o unità di misura).
La misura indiretta si ottiene misurando grandezze la Così, ad esempio, l’area di un rettangolo può essere
cui conoscenza può consentire di calcolare la grandezza ottenuta misurandone i lati e poi usando la [I.2].
considerata.
▶ Usando tali leggi generali, tutte le grandezze fisiche In meccanica, le grandezze fondamentali sono tre.
che compaiono in un certo capitolo della fisica (ad Per convenzione internazionale, si scelgono come
esempio in meccanica) possono essere espresse in fondamentali lunghezza, tempo e massa. Quando si
termini di un numero limitato di grandezze, dette scelga quali grandezze considerare fondamentali, e
grandezze fondamentali (tutte le altre sono delle si scelgano le relative unità di misura, si dice che si è
grandezze derivate). La scelta di quali grandezze siano scelto un sistema di unità di misura.
fondamentali e quali derivate è peraltro convenzionale.
▶ Il sistema di unità di misura da noi adottato è il Nel sistema metrico internazionale, le grandezze
sistema SI (sistema metrico internazionale). fondamentali che compaiono in meccanica (e in
termodinamica) sono lunghezza, tempo e massa; le
relative unità sono metro, secondo e chilogrammo.
▶ La legge generale che lega una qualunque grandezza Ad esempio, secondo la [I.2] l’area ha dimensioni
fisica alle grandezze fondamentali è detta equazione di una lunghezza per una lunghezza (cioè di una
dimensionale di quella grandezza. lunghezza al quadrato).
la cinematica del punto materiale si occupa dunque di descrivere come varia la po-
sizione di un punto materiale via via che passa il tempo. Per fare ciò è necessario in
Posizione primo luogo dare la definizione operativa della grandezza fisica posizione. L’obietti-
vo della cinematica sarà poi quello di esprimere la posizione in funzione del tempo.
2.1. Posizione
y La posizione di un corpo è nota quando sappiamo dove si trova. In uno spazio
completamente vuoto (omogeneo e isotropo) tutte le posizioni sarebbero fra
Py P di loro equivalenti. Perciò la posizione è un concetto relativo: ha senso parlare
y
della posizione di un corpo solo rispetto alla posizione di altri corpi (o di enti-
O x Px x tà geometriche) che vengono presi come riferimento. L’insieme dei riferimenti
Sistema di assi coordinati scelti per individuare la posizione dei corpi che si trovano in una certa porzione
nel piano
di spazio viene detto sistema di riferimento.
Consideriamo il caso in cui un punto materiale sia vincolato a muoversi lun-
go una retta. Il sistema di riferimento può essere allora dato semplicemente da
un asse coordinato assunto lungo quella retta: scelto un punto della retta come
origine, scelto un verso come positivo, scelta una unità di misura per misurare le
distanze, la posizione del punto è individuata da un unico numero reale (detto
coordinata del punto); cioè da quel numero che rappresenta, nelle unità scelte,
la distanza del punto dall’origine, positivo se il punto è a valle dell’origine (nega-
tivo se a monte) rispetto al verso assunto come positivo. Se un punto è vincolato
a muoversi su un piano, allora il sistema di riferimento può essere costituito
y
da due assi coordinati (detti assi x e y rispettivamente) appartenenti al piano e
P intersecantisi in un punto assunto come origine per entrambi: la posizione di
Py
un punto materiale P è in corrispondenza biunivoca con le coppie ordinate di
y
numeri reali (x, y) che rappresentano le coordinate lungo i due assi delle proie-
O x Px x zioni del punto P parallelamente agli assi. Se gli assi sono fra di loro ortogonali, il
sistema si dice un sistema di assi ortogonali o un sistema cartesiano. Noi useremo
Sistema di assi coordinati
ortogonali nel piano sempre sistemi di assi ortogonali.
Se un punto si muove nello spazio, il sistema di riferimento può essere rap-
presentato da tre assi x, y, z non complanari (noi li prenderemo fra di loro orto-
z gonali) intersecantisi in un punto assunto come origine comune. La posizione
P di un punto P è allora in corrispondenza biunivoca con le terne (x, y, z) ordinate
di numeri reali che rappresentano le coordinate lungo i tre assi delle rispettive
z proiezioni del punto P.
O
A volte può essere comodo non assumere le stesse unità di misura per le di-
y stanze misurate lungo i tre assi: ad esempio, nel caso di un aereo, la quota può
x
essere misurata in metri, mentre la sua posizione a terra può essere più conve-
y nientemente individuata da distanze misurate in chilometri.
x
Nel sistema di riferimento indicato in figura, il verso positivo degli assi è
Sistema di assi coordinati
ortogonali nello spazio stato scelto in modo che, personificandosi con l’asse z, si vede ruotare in senso
antiorario l’asse x perché vada a sovrapporsi (girando di 90°) con l’asse y. È que-
sta la convenzione normalmente usata per i versi positivi degli assi: il sistema si
Sistema levogiro dice un sistema levogiro.
Poiché i punti dello spazio sono in corrispondenza biunivoca con una terna
ordinata di numeri reali (che rappresentano le coordinate delle proiezioni del
Dimensioni punto su tre assi rettilinei), si usa dire che lo spazio ha tre dimensioni. Analoga-
ISBN 978-88-08-18649-2 Posizione 21
mente, si dice che il piano ha due dimensioni (si dice anche che i punti del piano
costituiscono uno spazio a due dimensioni); i punti di una retta costituiscono
uno spazio a una dimensione.
Il numero di parametri fra di loro indipendenti che servono per individuare
la posizione di un sistema fisico viene detto numero di gradi di libertà di quel si- Gradi di libertà
stema fisico. Così, ad esempio, un punto materiale che si muove liberamente nello
spazio ha tre gradi di libertà e un punto materiale che si muove liberamente su un
piano ha due gradi di libertà. Tuttavia, in generale il numero di gradi di libertà di
un sistema non coincide con il numero di dimensioni dello spazio in cui il sistema
si muove. Se un sistema fisico non è puntiforme, non è sufficiente stabilire la po-
sizione di un punto appartenente al sistema per stabilire la posizione del sistema.
Il numero di gradi di libertà di un sistema non puntiforme liberamente mobile è
più grande del numero di dimensioni dello spazio in cui il sistema si muove. Se
il sistema non si muove liberamente, ma è vincolato, il numero dei suoi gradi di Sistema vincolato
libertà diminuisce.
Esempi
E.2.1. Un sistema fisico è formato da N punti materiali che possono muoversi libe-
ramente nello spazio, l’uno indipendentemente dagli altri. Quanti gradi di
libertà ha il sistema?
Indichiamo con Pi il generico fra i punti del sistema; l’indice i può essere un qua-
lunque numero compreso fra 1 e N(i = 1, ..., N). La posizione del punto Pi è spe-
cificata dalle tre coordinate xi, yi, zi. Poiché i può assumere N valori, il numero
totale di coordinate degli N punti materiali è 3 N. I punti si possono muovere tutti
indipendentemente e, dunque, i 3 N parametri sono tutti fra di loro indipendenti:
il sistema materiale ha 3 N gradi di libertà.
( xB − xA ) + ( yB − yA ) + ( zB − zA )
2 2 2
l =
Questa relazione consente di esprimere uno qualunque dei sei parametri in fun-
zione degli altri cinque. La sbarretta rigida ha cinque gradi di libertà.
Un altro modo normalmente adottato per specificare la posizione di un
segmento AB è quello di dare, oltre alle coordinate dell’estremo A, i coseni
cos α, cos β, cos γ degli angoli che il segmento AB forma con gli assi coordinati
(“coseni direttori” del segmento). Poiché dalla geometria si ha la condizione
22 Cinematica del punto materiale ISBN 978-88-08-18649-2
che la somma cos2 α + cos2 β + cos2 γ = 1, i sei parametri xA, yA, zA, cos α, cos β, cos γ
non sono fra di loro indipendenti; cinque numeri bastano per stabilire la posizione
del sistema, a conferma del fatto che esso ha cinque gradi di libertà.
E.2.3. Qual è il numero di gradi di libertà di un sistema rigido liberamente mobile
z nello spazio?
B Specificando la posizione di un segmento qualunque AB appartenente al sistema
A (il che richiede, come risulta dall’esempio E.2.2, cinque parametri) la posizione del
sistema non è completamente definita: esso può infatti assumere posizioni diver-
se ruotando intorno al segmento AB. La rotazione del sistema intorno al segmento
y
AB può essere definita specificando un solo angolo (ad esempio per una porta che
ruota sul suo asse, per cui basta dare l’angolo tra il piano della porta e un piano di
x riferimento). In totale servono dunque sei parametri: il sistema ha sei gradi di libertà.
y
P E.2.4. Un punto materiale che si muove su un piano è vincolato a percorrere una
R
traiettoria circolare di raggio R. Quanti sono i suoi gradi di libertà?
y
La posizione del punto può essere specificata dalle sue coordinate x, y: per comodità,
O x x abbiamo supposto che l’origine del sistema di riferimento sia posta al centro della
circonferenza su cui il punto si muove. Poiché sappiamo che il punto si muove sulla
circonferenza, le coordinate x, y non sono fra di loro indipendenti: infatti, come risul-
ta dal disegno, deve essere x2 + y2 = R2. Il punto materiale ha un solo grado di libertà.
υ ⋅ υ = υ2 [II.12]
υ2 Con semplici considerazioni geometriche (vedi figura), si conclude facilmente
θ2 che vale la proprietà:
υ1 υ
υ + 2
(υ1 + υ2 ) ⋅ υ3 = υ1 ⋅ υ3 + υ2 ⋅ υ3 [II.13]
1
θ1 θ
υ3 (proprietà distributiva del prodotto scalare rispetto alla somma).
Usando la [II.9] e la [II.13] è facile esprimere il prodotto scalare fra due vet-
tori in funzione delle componenti cartesiane dei due vettori:
ˆ ) ⋅ (iυ
ˆ + ˆjυ + kυ ˆ )=
ˆ + ˆjυ + kυ
υ1 ⋅ υ2 = (iυ1x 1y 1z 2x 2y 2z
[II.14]
= υ1x · υ2x + υ1y · υ2y + υ1z · υ2z
È facile verificare che valgono le seguenti relazioni fra i versori degli assi coordinati:
(oltre all’ovvia proprietà che il prodotto vettoriale di ogni versore per se stesso
è nullo).
Usando la [II.9], la [II.16] e le [II.17], il prodotto vettoriale di due vettori può
essere scritto in termini delle componenti dei due vettori. Si ha:
ˆ ) × (iυ
ˆ + ˆjυ + kυ ˆ )=
ˆ + ˆjυ + kυ
υ1 × υ2 = (iυ1x 1y 1z 2x 2y 2z
ISBN 978-88-08-18649-2 Esercizi del Capitolo 2 61
2.1. Calcolare la derivata rispetto al tempo della funzione x = ct2 con c costante.
2.2. Calcolare la derivata rispetto al tempo della funzione x = at3 con a costante.
x +1
2.3. Calcolare la derivata della funzione f (x) = nel punto x* = 3.
x –1
(Risposta: – ½)
2.4. Calcolare la derivata della funzione f (x) = sen (1 + x2).
(Risposta: f ʹʹʹ = 6)
2.6. Un punto si muove su traiettoria rettilinea, con accelerazione costante
a = 2m/s2, e partendo da fermo.
a) Qual è la velocità del punto dopo 5 s?
b) Qual è la velocità media nell’intervallo di tempo (0 – 5)?
(Risposta: R = 156,5 m)
2.10. Un classico problema prevede che un primitivo P, posto nell’origine, lanci
y
una freccia f puntando direttamente, nella direzione di visione, verso una S
scimmia S ferma su un albero. La scimmia intuisce l’intenzione aggressiva e,
nell’istante in cui parte la freccia, si lascia cadere al suolo. L’ignoranza della S'
H
cinematica è fatale alla scimmia che viene centrata al volo. Perché? υ0 f
θ
P x
2.11. Le lancette di un orologio indicano le ore tre. Dopo quanto tempo le lancette
si ritrovano per la prima volta ad angolo retto?
6
(Risposta: h)
11
62 Cinematica del punto materiale ISBN 978-88-08-18649-2
2.3. Procedere come negli esempi precedenti prendendo come punto di riferi-
mento x = x*.
2.6. Scrivere le equazioni della velocità e dello spazio percorso in funzione del
tempo per un moto uniformemente accelerato: υ = υ(t), x = x(t). Ricavare la
velocità media dalla conoscenza della x(t).
2.7. I dati del problema (x1, υ1; x2, υ2) non riguardano in modo esplicito il tempo.
Dalle equazioni relative al moto uniformemente accelerato occorre eliminare
il parametro tempo.
2.10. Verificare che, indipendentemente dal valore della velocità iniziale, esiste un
punto in cui freccia e scimmia arrivano simultaneamente.
2.11. Si tratta di due moti circolari uniformi, a diverse velocità angolari, riguar-
danti le due lancette (ore e minuti). Tenere conto che le due lancette hanno
posizioni angolari iniziali diverse.
Soluzioni
degli esercizi appendice
A
■ Capitolo 2
dx x(t + Δt ) − x(t )
2.1. x(t ) = ct 2 = lim =
dt Δt → 0 Δt
2tΔt + (Δt )2
= lim c = lim(2ct + cΔt ) = 2ct
Δt → 0 Δt Δt → 0
dx α(t + Δt )3 − αt 3
2.2. x(t ) = αt 3 = lim =
dt Δt →0 Δt
α(t 3 + 3t 2 Δt + 3tΔt 2 + Δt 3 − t 3 )
= lim =
Δt → 0 Δt
x +1 df Δf
2.3. f (x ) = f ′( x *) = = lim
x −1 dx x =x*
Δx → 0 Δx
Alcune nozioni
e formule utili
di matematica
appendice
B
B.1. Formule e approssimazioni
B.1.1. Equazioni algebriche
Equazioni algebriche di secondo grado:
ax 2 + bx + c = 0
−b ± b2 − 4ac
x=
2a
n n ( n − 1)( n − 2 ) … ( n − k + 1) n! 1
k ≡ = ⋅
1⋅ 2 ⋅ 3 … k ( n − k )! k !
In particolare, nel caso in cui uno dei due addendi del binomio sia l’unità, si ha:
676 Alcune nozioni e formule utili di matematica ISBN 978-88-08-18649-2
nx n ( n − 1) 2
(1 + x )
n
= 1+ + x + … + xn
1! 2!
π
sen (α ± β) = sen α cos β ± sen β cos α → sen − θ = cos θ
2
π
cos (α ± β) = cos α cos β ∓ sen α sen β → cos − θ = sen θ
2
1
sen α cos β = [sen (α + β) + sen (α – β)]
2
1
cos α cos β = [cos (α + β) + cos (α – β)]
2
α+β α−β
sen α + sen β = 2sen cos
2 2
α−β α+β
sen α − sen β = 2sen cos
2 2
α+β α−β
cos α + cos β = 2cos cos
2 2
α+ β β−α
cos α − cos β = 2sen sen
2 2
C. Mencuccini V. Silvestrini
Vittorio Silvestrini
FISICA FISICA. MECCANICA E TERMODINAMICA
con esempi ed esercizi è indirizzato
MECCANICA
E TERMODINAMICA agli studenti dei Corsi di Studio di Ingegneria
FISICA
con esempi ed esercizi e di quelli scientifici in cui la Fisica sia una
disciplina caratterizzante: per esempio i CdS
di Fisica e Matematica, poiché gli argomenti
del libro coprono il programma di Fisica
impartito al primo anno in questi Corsi.
Risorse on line Una delle caratteristiche che lo differenziano
MECCANICA
• Esercizi da altri testi è, per quanto possibile,
con soluzione guidata l’autosufficienza dal punto di vista
FISICA
E TERMODINAMICA
matematico: sono state introdotte le
Per l’accesso necessarie nozioni di Matematica
registrarsi e abilitare (completate dal prontuario di formule
la risorsa su
https://my.zanichelli.it
riportate in Appendice B) via via che servono. con esempi ed esercizi
MECCANICA E TERMODINAMICA
La loro differenziazione grafica permette
allo studente che non ne senta la necessità
Maggiori informazioni di saltarle agevolmente.
nella seconda di copertina
Quanto agli argomenti di Fisica, questi
sono organizzati in modo che lo studente
acquisisca non solo le necessarie nozioni,
ma anche e soprattutto quella base
metodologica che è l’indispensabile bagaglio
culturale per un professionista delle
discipline tecnico-scientifiche.
Per raggiungere questo obiettivo, oltre
a studiare la parte teorica è necessario
svolgere i numerosi esempi ed esercizi che
sono un’altra delle caratteristiche del libro:
esercizi guidati, con suggerimenti e soluzioni,
riportate nell’Appendice A.
Un’altra ricca raccolta di esercizi, con
suggerimenti per lo svolgimento, è presente
sul sito web del libro.
9 788808 186492