Corso Completo Primo Soccorso Adulto
Corso Completo Primo Soccorso Adulto
Corso Completo Primo Soccorso Adulto
• Emergenze mediche
• Emergenze traumatiche
OBIETTIVI DEL CORSO
• Emergenze mediche
• Emergenze traumatiche
PRINCIPALI PATOLOGIE E TRATTAMENTO
STROKE
Ischemico (85%)
Emorragico (15%)
STROKE
Accidente cerebrovascolare acuto: è un’interruzione del flusso sanguigno al
cervello che danneggia in maniera irreversibile o reversibile (T.I.A.) il
tessuto cerebrale
CAUSE
• Trombo o embolo
• Emorragia provocata dalla rottura di un’arteria che porta sangue al
cervello; in questo caso al danno dovuto alla mancata perfusione si associa
quello dovuto alla massa ematica che comprime il cervello
FATTORI DI
RISCHIO
• Ipertensione
• Diabete
• Fumo
• Età > 65 anni
• Sedentarietà
• Sesso indifferente (M=F)
SEGNI E SINTOMI
F.A.S.T.
Face: - Anisocoria
- Deviazione dellla bocca
- Deviazione dello sguardo
POSIZIONE ANTISHOCK
SINTOMI:
• Pallore
• Sudorazione
• Senso di mancamento
TRATTAMENTO:
• Supporto psicologico
• Posizione antishock
• Controllo delle funzioni vitali
CRISI EPILETTICA
• Epilessia
• Folgorazione
• Trauma cranico
• Tumore cerebrale
• Temperatura corporea elevata (bambini piccoli)
LE FASI
• Fase tonica
• Fase clonica
• Fase risolutiva
FASE TONICA
• Decontrazione generale
• Il soggetto ha un respiro stertoroso
• Risveglio graduale (anche di un’ora)
• Il soggetto non ha ricordi
Ventilatoria: quando l’aria inspirata è satura di fumo (durante gli incendi), o di gas tossici come per
es. CO (ossido di carbonio); in questa condizione l’aria penetra nelle vie respiratorie ma l’ossigeno
non riesce a legarsi all’emoglobina o perché il suo contenuto è scarso o perché i gas tossici (CO) si
legano per primi occupando i recettori ad esso dedicati.
MONOSSIDO DI CARBNIO
Scarsità di aria
COMBUSTIONE
INCOMPLETA
Ipoglicemia Iperglicemia
• Pallore • Cute Arrossata e secca
• Sudorazione • Alitosi acetonica
• Irritabilità • Confusione mentale
• Stato confusionale • Irrequietezza
• Convulsioni • Coma
• Coma
PERPLESSITÀ?
OBIETTIVI DEL CORSO
• Emergenze mediche
• Emergenze traumatiche
LE LESIONI
• Fratture
• Lussazioni
• Traumi Cranici
• Traumi Colonna
• Traumi Toracici
• Traumi Addominali
LESIONI MUSCOLO SCHELETRICHE
SEGNI E SINTOMI
• Prominenza muscolare
• Tumefazione
• Percezione attraverso la cute della rottura muscolare
• Dolore improvviso e violento durante il movimento
• Dolore alla pressione
DISTORSIONE
Lesione dell’apparato capsulo-legamentoso di una articolazione (senza
spostamento permanente dei capi articolari)
SEGNI E SINTOMI
• Dolore al movimento
• Gonfiore
• Versamento ematico
• Pallore
TRATTAMENTO
R.I.C.E.
R. Rest Riposo
I. Ice Ghiaccio
C. Compression Compressione
E. Elevation Messa in scarico
LUSSAZIONE
Spostamento permanente di capi articolari normalmente in contatto
SEGNI E SINTOMI
• Deformazione dell’articolazione
• Rigonfiamento
• Dolore costante
• Aumento del dolore al movimento
• Articolazione bloccata
• Impossibilità a compiere i movimenti naturali
LUSSAZIONE
TRATTAMENTO
da trauma diretto
da trauma indiretto
FRATTURE
frattura chiusa frattura esposta
FRATTURE
frattura incompleta
frattura completa
FRATTURE
SEGNI & SINTOMI
• Dolore nella parte colpita avvertito anche in condizioni di riposo
• Limitazione dei movimenti della parte interessata
• Deformazione, più o meno evidente, della zona colpita
• Comparsa, dopo un certo periodo di tempo, di una colorazione bluastra (ecchimosi)
nel punto colpito
TRATTAMENTO
• Non ridurre la frattura, cioè non cercare di rimettere a posto le ossa interessate
• Non toccare mai la ferita di una frattura esposta, ma limitarsi a coprirla con garza
sterile o con un panno pulito
• Se la frattura è esposta dare priorità all’emostasi
• Controllare sempre perfusione, sensibilità e motricità distale
• Posizionare ghiaccio come analgesico
• Immobilizzare sempre perché:
• Pallore
• Senso di sete
• Nausea,vomito
• Ansia , agitazione
• Sudorazione fredda
• Perdita di coscienza
• Respiro rapido e superficiale
• Polso rapido e poco percepibile
TRATTAMENTO
NON rimuovere:
rischio emorragia, shock ed embolia
LACCIO EMOSTATICO ARTERIOSO
NON rimuovere:
rischio emorragia, shock ed embolia
LACCIO EMOSTATICO ARTERIOSO
• Tamponare sterilmente
• Indossare i guanti
• Applicare ghiaccio se rischio di ematoma
• Distendere il paziente per evitare sincope
• Esporre la ferita (scoprire la parte lesa)
• Arrestare l’emorragia
• Pulire con H2O o H2O2
• Disinfettare (attenzione allergie agli iodati)
• Medicare in modo sterile
• Inviare al P.S. se ferita in zone delicate
• Non usare alcool, pomate, polveri o cotone
• Non rimuovere eventuali corpi estranei
MEDICAZIONE
USTIONI
• Termiche: lesioni dovute direttamente al calore
• Chimiche: lesioni dovute al contatto con caustici (es. acidi
o basi forti)
• Elettriche: lesioni dovute al passaggio di corrente elettrica
attraverso la cute
• Radiazioni: causate da fonti luminose o radiazioni
Ionizzanti
CLASSIFICAZIONE
Adulto Bambino
INDICI DI GRAVITÀ
• Età
• Inalazione
• Patologie preesistenti
• Causa e sede dell’ustione
• Presenza concomitante di traumi
• Profondità ed estensione della superficie ustionata
TRATTAMENTO
• Tranquillizzare l’infortunato
• Rimuovere l’agente ustionante
• Togliere eventuali oggetti metallici
• Raffreddare la parte ustionata con teli bagnati
• Coprire il paziente
• Non applicare ghiaccio
• Non applicare unguenti, spray, burro ..
• Non somministrare alimenti o bevande
• Non togliere vestiti attaccati alla cute
QUANDO ALLERTARE IL 118
• Monitorare la temperatura
• Politrauma
• Intossicazione da alcool
• 3° stadio o ipotermia grave < 29°: perdita di coscienza, marcata rigidità, stato di
shock, apnea, areflessia
STADI
• Morte apparente < 24° e > 15°: paziente incosciente, midriasi fissa, arresto
cardio-respiratorio (FV, asistolia)
• celle frigorifere
• alta quota