Bidart Luisina - Tarea 3 - Módulo 1 2021
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Bidart Luisina - Tarea 3 - Módulo 1 2021
En Psicología
07 Marzo 2016 - *Nota: l’articolo è del 2014 e riporta un’analisi attribuita a “Roberto Orsi della
London School of Economics”: successivamente è emerso che si tratta di un’analisi personale –
basata su dati reali ma dai toni e dalle interpretazioni totalmente soggettive – ospitata su uno
dei molti blog ospitati dal sito della LSE, di cui è autore un ricercatore che non fa parte
dell’università.
“Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che
è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in
una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate
terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos
politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo,
con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del
3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. Peggiorerà”. Così Roberto Orsi, italiano
emigrato a Londra per lavorare presso la London School of Economics, prevede il prossimo futuro
del Belpaese.
UN SETTORE DISTRUTTO – Il termometro più indicativo della crisi italiana, secondo orsi, è lo
smantellamento del sistema manufatturiero, vera peculiarità del made in Italy a tutti i livelli: “Il
15% del settore manifatturiero in Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania,
è stato distrutto e circa 32.000 aziende sono scomparse. Questo dato da solo dimostra l’immensa
quantità di danni irreparabili che il Paese subisce. Questa situazione ha le sue radici nella cultura
politica enormemente degradata dell’élite del Paese, che, negli ultimi decenni, ha negoziato e
firmato numerosi accordi e trattati internazionali, senza mai considerare il reale interesse
economico del Paese e senza alcuna pianificazione significativa del futuro della nazione. L’Italia
non avrebbe potuto affrontare l’ultima ondata di globalizzazione in condizioni peggiori. La
leadership del Paese non ha mai riconosciuto che l’apertura indiscriminata di prodotti industriali a
basso costo dell’Asia avrebbe distrutto industrie una volta leader in Italia negli stessi settori. Ha
firmato i trattati sull’Euro promettendo ai partner europei riforme mai attuate, ma impegnandosi
in politiche di austerità. Ha firmato il regolamento di Dublino sui confini dell’UE sapendo
perfettamente che l’Italia non è neanche lontanamente in grado (come dimostra il continuo
afflusso di immigrati clandestini a Lampedusa e gli inevitabili incidenti mortali) di pattugliare e
proteggere i suoi confini. Di conseguenza, l’Italia si è rinchiusa in una rete di strutture giuridiche
che rendono la scomparsa completa della nazione certa”.
Orsi non ha dubbi nel puntare il dito contro la politica: “L’Italia è entrata in un periodo di anomalia
costituzionale. Perché i politici di partito hanno portato il Paese ad un quasi collasso nel 2011, un
evento che avrebbe avuto gravi conseguenze a livello globale. Il Paese è stato essenzialmente
governato da tecnocrati provenienti dall’ufficio dell’ex Presidente Repubblica, i burocrati di diversi
Luisina Bidart DNI 39366096 Lic. En Psicología
ministeri chiave e la Banca d’Italia. Il loro compito è quello di garantire la stabilità in Italia nei
confronti dell’UE e dei mercati finanziari a qualsiasi costo. Questo è stato finora raggiunto
emarginando sia i partiti politici sia il Parlamento a livelli senza precedenti, e con un interventismo
onnipresente e costituzionalmente discutibile del Presidente della Repubblica, che ha esteso i suoi
poteri ben oltre i confini dell’ordine repubblicano. L’interventismo dell’ex Presidente è stato
particolarmente evidente nella creazione del governo Monti e dei due successivi esecutivi, che
sono entrambi espressione diretta del Quirinale. L’illusione ormai diffusa, che molti italiani
coltivano, è credere che il Presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come salvare il
Paese. Saranno amaramente delusi.
L’attuale leadership non ha la capacità, e forse neppure l’intenzione, di salvare il Paese dalla rovina.
Sarebbe facile sostenere che Monti ha aggravato la già grave recessione. Chi lo ha sostituito
ha seguito esattamente lo stesso percorso: tutto deve essere sacrificato in nome della stabilità. I
tecnocrati condividono le stesse origini culturali dei partiti politici e, in simbiosi con loro, sono
riusciti ad elevarsi alle loro posizioni attuali: è quindi inutile pensare che otterranno risultati
migliori, dal momento che non sono neppure in grado di avere una visione a lungo termine per il
Paese. Sono in realtà i garanti della scomparsa dell’Italia”.
http://quifinanza.it/varie/londra-shock-fra-10-anni-italia-non-restera-nulla/2171/
Attività
a. Spiega con le tue parole le seguenti espressioni
desertificazione economica:
Proceso de decadencia de la economía de un lugar, bajando la calidad de la misma.
rampate terzomondializzazione:
Llegar a convertirse de manera rápida en un país del tercer mundo, es decir con menores recursos
económicos y tecnológicos propios.
puntare il dito:
Exponer y responsabilizar por cierto hecho a alguien o algo en particular.
una rete di strutture giuridiche i garanti della scomparsa dell’Italia:
Estructuras legales, entidades con las que se han firmado acuerdos y tratados, que no favorecieron
a la producción del país y por lo tanto garantizan la desaparición de Italia.
d. Cerca nel testo almeno 10 parole che provengano dal linguaggio economico
Burocrazia. Tecnocrati.
e. Secondo Roberto Orsi la situazione economica italiana è drammatica, puoi trovare almeno due
1º motivo: Lo smantellamento del sistema manufatturiero. “Il 15% del settore manifatturiero in
Italia, prima della crisi il più grande in Europa dopo la Germania, è stato distrutto e circa 32.000
aziende sono scomparse. [...] Di conseguenza, l’Italia si è rinchiusa in una rete di strutture
2º motivo: I politici di partito hanno portato il Paese ad un quasi collasso nel 2011. “Il Paese è
i burocrati di diversi ministeri chiave e la Banca d’Italia. [...] L’illusione ormai diffusa, che molti
italiani coltivano, è credere che il Presidente, la Banca d’Italia e la burocrazia sappiano come
Roberto Orsi, un italiano que emigró a Londres para trabajar en la London School of
Economics analiza subjetivamente el futuro económico de Italia, afirmando, en el año 2014,
que diez años después no quedará nada de Italia. Orsi dice que el país pasará de ser una
nación próspera y líder industrial a tercermundializarse, cayendo la economía y la
producción cultural a alta velocidad, presentando dedudas e incapacidad para gestionar la
población.
El principal indicador de esto que encuentra Orsi es el desmantelamiento del sistema de
fabricación italiana, ya que el 15% del sector manufacturero de Italia desapareció en
tiempos de crisis. Esto se debería a que la élite del país ha firmado numerosos acuerdos y
tratados internacionales sin considerar los intereses económicos ni el futuro del país,
aceptando así productos de bajo costo provenientes de Asia, por ejemplo, lo cual perjudicó
a las industrias nacionales. También se han firmado y prometido reformas que nunca se
implementaron o que el país no es capaz de llevar a cabo.
Por otro lado, Orsi responsabiliza por estos hechos a los políticos del partido que casi lleva a
Italia al colapso en 2011, que estaba gobernado por tecnocratas, burocratas y el Banco de
Italia, que crearon la ilusión a los ciudadanos de saber cómo salvar al país, pero Orsi
sostiene que el liderazgo actual no tiene la capacidad, y tal vez tampoco la intención, de
cumplir esas promesas y salvar al país de la ruina. Los políticos actuales siguieron el mismo
camino que los anteriores y por eso no tiene esperanzas de que algo vaya a cambiar, sino
que los considera la garantía de que Italia va a desaparecer.
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3. Relacionar en algún modo los textos de las canciones y de los videos (Tareas 1 y 2) con el
artículo de la Tarea 3.
El primer video de la Tarea 1 nos muestra a Italia desde un punto de vista turístico, con
todas sus virtudes y belleza, como podríamos decir que lo hace la canción “L’italiano”.
Como también muestra los productos típicos del país, la producción propia tanto en
gastronomía como en tecnología, la cual se ve en caída y destrucción por los acuerdos
firmados con otros países según el artículo de Orsi, desapareciendo así fábricas y negocios
italianos.
El segundo video de la Tarea 1 nos explica cómo es la organización geopolítica de Italia, y
nos muestra por ejemplo servicios que las autoridades locales deberían garantizar a los
ciudadanos, algunos siendo los mismos que Fabri Fibra denuncia como de mala calidad o
faltantes, como ser el servicio de salud y el trabajo. En relación al artículo, este video nos
explica también cómo se organiza el trabajo del presidente y otros políticos, para poder
comprender mejor a la hora de interpretar el artículo.
Tanto el artículo de Orsi como la canción “In Italia” de la Tarea 2 nos dan cuenta de las
malas condiciones del país en lo político y económico, y cómo esto busca ocultarse bajo
otras cosas, Orsi hace referencia a cómo los dirigentes políticos llenaron de ilusiones y
esperanzas a los ciudadanos que en realidad no podrían cumplir, y en la canción de Fabri
Fibra y Gianna Nannini esto se refleja en las frases “hay cosas que nadie te dirá, hay cosas
que nadie te dará” y “el país de las verdades a medias”. En relación a la canción “L’italiano”
podemos ver cómo se nombra al presidente, aunque en condiciones que no tienen nada
que ver con las del artículo, y la frase “con troppa America sui manifesti” tal vez puede
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tener que ver con lo que se manifiesta en el artículo en relación a los productos de afuera
que vienen a destruir el sistema manufacturero nacional.
a. ¿Qué relación encontrás entre el texto y su video? ¿Tienen contacto entre sí?
En el caso de la canción “L’italiano” el video trata de mostrar una historia, mientras un
hombre le canta la canción a una mujer, y no se relaciona tan explícitamente con la letra de
la canción, aunque sí refleja el ritmo alegre y de balada, y algunas de las cosas típicas de
Italia que se nombran en la letra, de las cual el autor está orgulloso.
El video de “In Italia” sí tiene más contacto con el texto, va mostrando imágenes acordes a
lo que va enunciando la letra de la canción en el momento, tanto buenas como malas,
además de algunos planos donde aparecen los artistas cantando.
c. ¿Qué importancia asumen los colores para el significado general del video como mímesis
del texto cantado?
En el video de “L’italiano” predominan los colores ya que se trata de una canción y un video
alegres, que transmiten orgullo y la belleza del país. En el video de “In Italia” se usa sólo el
recurso del blanco y negro, ya que se está exponiendo una parte del país diferente,
representando el otro lado de la moneda, se habla mayormente de cosas “malas”.