IlFatto 20130427

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Primo assegno per i deputati del M5S. Circa16 mila euro a testa. Ne verseranno 2.500a un fondo per lo sviluppo.

Ma per il Movimento troppo poco

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Sabato 27 aprile 2013 Anno 5 n 114


Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

1,20 Arretrati: 2,00


Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

BERLUSCONI ALLECONOMIA MINACCIA PER PIEGARE IL PD


Mentre Enrico Letta prepara il discorso alle Camere (gi oggi pu sciogliere la riserva) luomo del bunga bunga alza il prezzo delle larghe intese e punta a occupare (direttamente o con Brunetta) la poltrona decisiva per i conti degli italiani e per la battaglia dellImu. Un piano che mira a spaccare in mille pezzi i democratici. Sullo sfondo c il voto anticipato in autunno. Con i sondaggi che danno la destra Di Blasi e Palombi pag. 2 - 3 in forte crescita
I NUOVI VOLTI IN TV PIOVONO PIETRE

La storia siamo loro


di Marco

Travaglio

vero, vergognoso come fanno notare giornali e storici a proposito del 25 aprile riscrivere la storia a proprio uso e consumo secondo le convenienze del momento. Ma sbagliano bersaglio. Avremmo voluto leggere le loro dotte dissertazioni quando Napolitano e i suoi corifei hanno giustificato le larghe intese con B. commemorando Gerardo Chiaromonte, tirando in ballo il compromesso storico Moro-Berlinguer e dimenticando che quel progetto politico (discutibile finch si vuole) mirava a coinvolgere nellarea di governo un grande partito, il Pci, in forte ascesa nella societ ma tagliato fuori dal dopoguerra a causa della conventio ad excludendum nata dalla guerra fredda. Qui invece si tratta di salvare le chiappe a Pdl e Pd, due partiti in picchiata (hanno perso 9 milioni di voti alle ultime elezioni), il primo dei quali posseduto da un imputato-impunito-ineleggibile-impresentabile che ha governato ufficialmente 12 anni su 20 e ufficiosamente 20 anni su 20 e solo un mese fa mandava i suoi parlamentari a occupare il Tribunale di Milano. Purtroppo nessuno ha invitato Napolitano & C. a ripassare la storia e soprattutto a non bestemmiare la memoria di Moro e Berlinguer. Ma le bestemmie non sono finite, perch Repubblica, nelle pagine della cultura, accanto alla recensione del saggio Manipolare la memoria, ospita un articolo dello storico Lucio Villari che arriva a paragonare linciucio Napoletta Pd-Pdl al connubio fra Camillo Cavour e Urbano Rattazzi nel marzo del 1852: Una situazione politica e parlamentare pi o meno analoga a quella attuale. Forse uno scherzo, come riconosce lo stesso Villari quando scrive che il connubio che port il Conte, capo della destra liberale, alla presidenza del Consiglio col sostegno dei riformisti rattazziani e con lostilit dei reazionari e del re, si basava su un progetto di grandi riforme economiche e sociali molto avanzate e su unidea di libert che Cavour intendeva tale solo se incardinata su quelle riforme. Riforme che poi si fecero e aiutarono i patrioti liberali e i democratici garibaldini e mazziniani di unItalia che lottava per il risorgimento nazionale. Qui lunico risorgimento che si intravede quello delle salme della prima e della seconda Repubblica che hanno portato il Paese al disastro e saggrappano al progetto restauratore di Napolitano e dei suoi presunti saggi. Qualche storico libero, casomai esistesse, potrebbe poi far sommessamente notare al capo dello Stato che qualcosa non quadra anche nella sua libera ricostruzione della Resistenza. Che, a suo dire, deve insegnarci a mantenere coraggio, fermezza e senso dellunit anche nella fase politica attuale. Unaltra giusti(misti)ficazione delle larghe intese. Ma, se la Resistenza avesse badato alle larghe intese, non avrebbe visto contrapposti, e lun contro laltro armati, gli italiani che avevano scelto il fascismo e lalleanza con i nazisti nella Repubblica Sociale e gli italiani che avevano scelto la democrazia e la libert. Se vero che la Repubblica Italiana nata dalla Resistenza e che la Costituzione nata contro il fascismo, di quale unit vanno cianciando lorsignori? In questi ventanni, dalla Bicamerale in poi, ci sono politici (soprattutto di centrodestra, ma anche di centrosinistra) che hanno calpestato con leggi incostituzionali, controriforme della Costituzione, comportamenti e atteggiamenti incostituzionali i principi fondamentali della Carta: lavoro, pace, giustizia, legalit, libert di informazione e di espressione, diritti delle minoranze, beni comuni, unit nazionale, divisione dei poteri. Sono gli stessi che ora si apprestano a rimettere le zampe sul governo e sulla Costituzione. Oggi il peggior modo di rispettare la storia e la memoria proprio quello di dimenticare chi sono Berlusconi e i suoi complici, coshanno fatto e cosa vogliono ancora fare.

Quelli che una mattina si sono svegliati lettiani


Feltri e Marra pag. 4

Democratici in frantumi? Tutta colpa di Twitter


Robecchi pag. 18

GOVERNO Il presidente incaricato cerca un squadra con volti meno logori

Il cambio generazionale con le amazzoni del Caimano


Bernini, Calabria e Lorenzin per il Pdl. Sullaltro fronte Pistelli, Franceschini e Del Rio. Ma la vecchia guardia non demorde
QUI LO DICO E QUI LO NEGO LINTERVISTA

Mai al governo con il Cavaliere!: il mantra-patacca di DAlema & C.

Settis: Il dialogo fallito Pd-M5S: tragico errore, adesso torna B.

a giornata decisiva, per chiudere o anche per ensare ci sia un governo con tiamo scivolando verso un rompere, fissata per oggi, quando Silvio PB. non ha senso (E. Letta, 8 Sgoverno senza popolo, dove a L Berlusconi vedr Enrico Letta e compileranno in- aprile). Non possibile che cen- scegliere non sono i cittadini ma le sieme la lista dei ministri. A quel punto il premier incaricato scioglier la fatidica riserva e il governo dellinciucio sar pronto per il giuramento al Quirinale. Ieri per i due si sono sentiti anche per telefono. dEsposito e Perniconi pag. 3 trodestra e centrosinistra formino un governo insieme (M. DAlema, 8 marzo). Dal blog di Pippo Civati piccolo promemoria di parole al vento. pag. 18 segreterie di partito. Vedo grossi rischi per la nostra democrazia, spiega il professore Salvatore Settis, gi direttore della Normale di Pisa. Borromeo pag. 6

Anna Grazia Calabria e, sotto, Anna Maria Bernini Dlm

DA SARK AL MINISTRO DI HOLLANDE

CURE GRATIS

LA PROMOZIONE IN A

Edwy , il reporter trotzkista che inchioda i potenti di Francia


John Lichfield pag. 12
Edwy Plenel LaPresse

Emergency, il nuovo fronte a Palermo


Lo Bianco pag. 9

Miracolo Sassuolo: calcio e piastrelle per sopravvivere alla crisi


er quelli che nello sport P cercano metafore della vita, la promozione in Serie A del piccolo Sassuolo un segno di speranza: la squadra di provincia che ottiene il successo proprio nel derby con il capoluogo, Modena. Feltri pag. 8

LA CATTIVERIA
Pd, forse saranno nominati due reggenti. Praticamente un sospensorio
www.spinoza.it

SABATO 27 APRILE 2013

LA MINACCIA
VISTI DALLESTERO: LE MONDE ALLA FINE BERLUSCONI CHE VINCE Alla fine Berlusconi che vince... titola il quotidiano francese Le Monde, che racconta le ultime vicende della politica italiana. Si pensava che il Cavaliere fosse finito - scrive Le Monde - Errore. bastata la rielezione di Napolitano e la designazione di Enrico per vederlo rinascere. Ansa

il Fatto Quotidiano

TIROLESI CONTRO IL CAV. NON FINIAMO COME LITALIA Berlusconi alla guida di una Fiat 500 che si schianta contro un muro e lo slogan Per non finire come lItalia. Il Tirolo deve restare governabile: il manifesto elettorale del partito popolare tirolese Oevp suscita polemiche a nord e a sud del Brennero. Domenica si vota infatti nel Land austriaco. Ansa

ULTIME TRATTATIVE NIENTE BIG E SENIOR Ore 8.45. Berlusconi parla a reti unificate su quattro giornali. Lunica notizia che far le barricate per mandare Renato Brunetta al governo, dopo averlo nominato capogruppo scatenando pi di una polemica tra i suoi. Veto sul direttore generale di Bankitalia Fabrizio Saccomanni: Basta tecnici. Ore 10.00. Enrico Letta sale al Quirinale da Napolitano. Unora di colloquio, durante la quali il Capo dello Stato ha messo le sue zeppe a un governo che deve nascere a

IL PIANO DI B. PER MANGIARSI GOVERNO E DEMOCRATICI


IL CA V ALIERE A VVISA: VOGLIO ANDARE ALL ECONOMIA . IL SUO PARTITO PREPARA IL BLITZ SULL IMU: PRIMA SI AZZERA, DOPO SUBITO AL VOTO
di Eduardo

Di Blasi breve. Se infatti labbraccio con il Pdl fa morti e feriti nel campo degli elettori Democratici, Berlusconi & co. hanno una strategia di medio periodo che si puntella proprio in questi giorni. Tutti gli attriti che continuano a registrarsi tra le due comunit politiche, e che allungano i tempi per la formazione di governo, sono stati infatti scaricati negli ultimi slogan da campagna elettorale: il Pdl vuole cancellare lImu sulla prima casa, gli altri partiti della coalzione no. questo il punto sul quale il Pdl intesta la propria partecipazione al governo. Ed unarma che il Pd e Scelta Ci-

Enrico Letta Ansa

tutti i costi. Ore 11.00. Dopo il Colle, Letta va da Mario Monti a Palazzo Chigi. Ore 12.00. Penso che la stragrande maggioranza dei parlamentari Pd voter il governo dice Matteo Renzi, invitando tutti i parlamentari del Pd ad ascoltare quello che Letta dir quando chieder la fiducia alle Camere. Dopo il discorso con Monti, il premier incaricato andato a lavorare sul suo discorso dinsediamento che potrebbe essere letto luned mattina alla Camera. Ore 14.00. Berlusconi riunisce lo stato maggiore del partito. La discussione durer molto a lungo. Ore 18.00. Pippo Civati, deputato dissidente del Pd, dice a Un giorno da pecora che se verr espulso dal suo partito perch non vota la fiducia al governissimo allora lascer la carica da deputato. Secondo lui si opporranno almeno una cinquantina di parlamentari. Ore 19.00. ancora in corso la riunione del Pdl. Il clima teso. Ore 20.00. Alfano esce da palazzo Grazioli diretto a Montecitorio da Letta. Il Pdl minaccia la presenza di Berlusconi allEconomia per conquistare ministeri pesanti. Ore 20.30. Mario Monti a Otto e Mezzo chiede che nel governo non ci siano leader politici n senior. A cominciare da lui. Ore 21.00. Colloquio telefonico Berlusconi-Letta, linciucio quasi pronto.
Twitter @laperniconi

lle otto di sera, dopo lunghi incontri allapparenza risolutivi, il risiko dei ministeri del futuro governo di Enrico Letta salta improvvisamente per aria. La notizia che passa da Palazzo Grazioli a Montecitorio che Berlusconi non accetta aut-aut sui nomi dei suoi ministri. Cos, con lunico obiettivo di far saltare il banco, propone il proprio nome al dicastero dellEconomia. larma fine di mondo, il nome realmente indigeribile per tutti, anche pi di quello di Renato Brunetta, tenuto alla porta dal premier incaricato e dal suo partito di riferimento. Non solo. Il centrodestra vuole mettere agli atti di aver chiesto per s il ministro dellEconomia, il pi pesante tra quelli distribuiti in questa tornata di consultazioni politiche.

IL SEGNALE pi vistoso della complessit, a pochi metri dal difficile traguardo segnato da Giorgio Napolitano, di far governare assieme Pd e Pdl. anche per il segnale della vivacit politica del partito perno del centrodestra. Gi premiato dagli ultimi sondaggi (Swg lo stima primo partito al 27%, davanti al 25,5% di M5S e al 22% del Pd) il centrodestra in questa forma annuncia il dispiegamento della propria strategia futura. Una strategia che punta a fare del governo prossimo venturo il trampolino di lancio per elezioni a

STRATEGIE Il centrodestra punta a fare il pieno nelle prossime comunali e a lasciare inalterata la legge elettorale
vica non devono sottovalutare. Su questa battaglia, infatti, il Pdl combatter le prossime campagne elettorali delle comunali. Lesempio di Roma, dove il 26 e 27 maggio si torna alle urne, emblematico del fatto che le due campagne sono gi saldate. Dal governo nazionale Berlusconi e i suoi tuonano contro lImu ed Equitalia. Sul territorio cittadino il Campi-

doglio di Gianni Alemanno annuncia che con la revisione del catasto riuscir a cancellare lImu su una parte dei 376mila proprietari di casa dai redditi bassi della Capitale. E nello stesso tempo lancia un sondaggio sul sito del Comune in cui chiede ai cittadini se vogliono prorogare o meno la gestione di Equitalia per la riscossione dei tributi inesatti (il sondaggio ha per adesso visto la partecipazione di una truppa di 20mila persone). Insomma, i messaggi diretti della campagna elettorale si rifletteranno per forza di cose sulla costruzione e sul prosieguo di un eventuale governo a guida Enrico Letta. Non solo. Se questa la strategia, appare difficile anche studiare delle contromosse adeguate. Anche perch, essendo un disegno a breve termine, rischia di far finire nelle secche il prossimo esecutivo al pi tardi con lanno nuovo.
MENTRE INFATTI i Democratici proveranno ad avviare tra mille difficolt il proprio percorso di ricostruzione (faccendo non semplice mentre sono abbracciati al governo con il centrodestra di Berlusconi e i centristi di Mario Monti), il Pdl avr davanti tra chances: 1) Far cadere subito il governo sullImu, nel caso la sua soppressione non venga accettata. 2) Intestarsi un evenuale scelta di governo che assecondi lazzeramento dellImu sulla prima casa, e poi, con il vento in poppa di quella scelta, veleggiare verso le elezioni. 3)

Continuare a tenere una guerra di bassa intensit sul tema, e incassare altre concessioni, soprattutto sul tema giustizia tanto caro al Cavaliere. Sulla questione il Pdl punterebbe soprattutto ad alleggerire linterdizione dai pubblici uffici. Anche sul tema, quello che allelettorato del Pdl farebbe poca impressione, provocherebbe cataclismi nei gi provati militanti ed elettori Pd. Allo schema c anche unaggiunta: se i Democratici dovessero avviare una scissione, Berlusconi gi pronto alle urne. Ovviamente senza toccare il totem della legge elettorale.

IL CAIMANO
Silvio Berlusconi va allattacco del governo forte del risultato sul presidente della Repubblica e pensa alle prossime elezioni. Ansa

fatto a mano

PROGRAMMA

Una maggioranza appesa alla casa


di Marco

Palombi

i pu scoprire di volersi bene anche in mezzo alS larida contabilit del bilancio nazionale. O almeno quello che spera Enrico Letta. La sua danza damore con Silvio Berlusconi, infatti, ruota attorno all'Imu, limposta municipale su cui il Pdl si gioca gran parte della sua partita.
LABOLIZIONE di quella sulla

mente diversa: Lidea di non far pagare lImu a chi abita in via Condotti o in altre vie di pregio non mi pare particolarmente corretta: dalla tassa sulla casa va esentato chi non ce la fa e poi serviranno meccanismi redistributivi nuo-

prima casa per noi determinante, ne va della nostra credibilit con chi ci ha votato, ha ribadito ieri Renato Brunetta, in coro con gli altri maggiorenti del partito. La posizione del Pd legger-

DIVISIONI La tassa sugli immobili rischia di essere lo spartiacque tra Pdl e Pd I primi vogliono abolirla i secondi solo ridurla

vi, ha spiegato Francesco Boccia, lettiano doc. Al netto della restituzione di quanto pagato nel 2012 sparata in campagna elettorale da Berlusconi, tra le due proposte balla circa un miliardo e mezzo di euro: labolizione totale, infatti, vale quattro miliardi, mentre la proposta democratica coprirebbe 2,5 miliardi di sgravi sui redditi pi bassi con aumenti per i grandi patrimoni immobiliari. Curiosamente , allingrosso, la stessa operazione fatta da Gianni Alemanno ieri a Roma: rivedendo le rendite catastali per adeguarle al valore reale ha spostato il peso della contribuzione Imu su chi

abita in zone e immobili di pregio esentando secondo i contestatissimi dati del comune circa 376mila contribuenti. Come si vede, comunque, se nessuno si vorr impuntare una base daccordo c gi, solo che al momento lex ministro Tiziano Treu - e gli altri che gestiscono la partita del programma - non ha ancora trovato un accordo coi berluscones. Il tempo non molto, non tanto per il voto di fiducia, ma perch la prima rata dellImu scade il prossimo 17 giugno e alcuni comuni (Napoli e Bologna, ad esempio) hanno gi aumentato laliquota per quanto di loro competenza.

E qui ci si imbatte in un problema largamente sottovalutato. Gran parte del gettito Imu sulla prima casa va infatti ai comuni, i quali come ormai sanno anche i muri non hanno pi soldi in cassa: Abolire lImu da Roma troppo facile..., insiste infatti Boccia. Si pu togliere, le coperture ci sono, ribatte invece Brunetta.
AMMESSO e non concesso che abbia ragione, la situazione non sarebbe facile per i sindaci: labolizione dellimposta, infatti, andrebbe sostituita con un aumento dei trasferimenti statali. Soldi veri e da inviare in tempi certi visto che, grazie alla direttiva eu-

il Fatto Quotidiano

LA MINACCIA
ANTICIPATA DAL FATTO LA STRATEGIA DEI FALCHI DI B. La direttiva ai suoi arrivata gi la sera di mercoled scorso dagli Stati Uniti, come anticipato dal Fatto il 25 aprile. A parlare i falchi duri e puri del Cavaliere: Brunetta? Schifani? Il primo nome della lista quello di Silvio Berlusconi, da ministro dellEconomia sarebbe il vero premier.

SABATO 27 APRILE 2013

LA PROFEZIA MONTI: IL GOVERNO DURA 4 ANNI La profezia la pronuncia lattuale presidente del Consiglio Mario Monti, ospite al programma Otto e mezzo su La7. Dice il leader di Scelta Civica: Questo sar un governo serio, durer 4 anni, non vedo perch non deve durare. Ansa

Se ci sar DAlema devo esserci anchio


IL LEADER PDL TIRA SUL PREZZO E SPINGE PER BRUNETTA MA LETTA VUOLE UN ESECUTIVO DEL RICAMBIO, PER NON BRUCIARSI

MASSIMO DALEMA
di Fabrizio dEsposito

LAPO PISTELLI
scordia. In ogni caso il doppio nodo Berlusconi-Brunetta legato alle mire sul ministero dellEconomia, che il Pdl non vuole dare a un tecnico in quota Quirinale, tranne forse Fabrizio Saccomanni, considerato meglio di Pier Carlo Padoan, troppo vicino al centrosinistra. Dalla risoluzione della questione discender tutta la composizione della compagine del Pdl (Lupi, Carfagna, Lorenzin, Fitto, Tajani, Schifani). Monti ha risposto che i leader non devono entrare, compreso ovviamente lui, e questo favorisce la strategia del ricambio caldeggiata da Napolitano. Enrico Letta ha infatti chiesto ai partiti di non proporre vecchi arnesi ma nomi spendibili di fronte allopinione pubblica. Figure non logorate e personalit con competenze tecniche per non rimetterci la faccia n il suo futuro politico. Anzi, per cominciare a costruirlo. E con questa strategia che punta a far fuori Massimo DAlema e Renato Schifani. Il rottamato per eccellenza del Pd in ballottaggio al ministero degli Esteri con un altro candidato democratico: Lapo Pistelli. Sconosciuto ai pi, il professore fiorentino era il coinquilino del premier inca-

MAURIZIO LUPI
ricato nei loro primi anni romani. Provenienti dal Partito popolare, Letta e Pistelli sono molto legati e a lui toccher sicuramente un posto, ancorch in seconda fila, alla Farnesina. Ma secondo voi pi forte un esecutivo con dentro DAlema o con Pistelli? dice un demo-

A. MARIA BERNINI
nerazionale Luciano Violante, anche se il suo nome non dispiace a Silvio Berlusconi, che lo ritiene perfetto per la Giustizia. Il Pd in trattativa anche su Graziano Delrio, renziano, gi sindaco di Reggio Emilia, con il physique du role giusto per gli Affari regionali. Poi Vasco Errani, che garantisce la collaborazione dellala bersaniana, in lizza per un ministero con portafoglio, come la Sanit. Dario Franceschini, linutile vicesegretario del Ppi, contrapposto da De Mita al dannoso Letta, laltro nome fatto dai democratici. Mancano per le donne. Letta vorrebbe tra i suoi la fedelissima Paola De Micheli, mentre allInterno confermer il prefetto Annamaria Cancellieri. La lotteria dei ministeri si ferma in casa Scelta civica dove gi certo limpegno del ciellino Mario Mauro, in pole position per lIstruzione ed Enzo Moavero Milanesi, che potrebbe restare al ministero per gli Affari Europei. Ma basteranno le facce nuove a convincere lopinione pubblica? Nel Pd resta unala di dissenso che probabilmente la pensa come Beppe Grillo: una grande ammucchiata, degna del miglior bunga bunga.

e Caterina Perniconi a giornata decisiva, per chiudere o anche per rompere, fissata per oggi, quando Silvio Berlusconi vedr Enrico Letta e compileranno insieme la lista dei ministri. A quel punto il premier incaricato scioglier la fatidica riserva e il governo dellinciucio sar pronto per il giuramento al Quirinale. Ieri per i due si sono sentiti anche per telefono e dopo la concitata riunione del Pdl, con parecchi aspiranti ministri, il diktat del Cavaliere stato questo: Se entrano DAlema e Monti voglio un posto anche io, allEconomia. Una provocazione dirompente, perch Berlusconi consapevole che con lui dentro salterebbe tutto. In ogni caso B. vorrebbe comunque qualcosa per s (presidenza della nuova Bicamerale per le riforme) e i suoi guai giudiziari, tipo abolizione della pena accessoria interdizione dai pubblici uffici. Una provocazione dirompente ma studiata gi da giorni per inchiodare il Pd alle richieste sullImu e soprattutto per trainare e fare spazio a Renato Brunetta, il vero pomo della di-

Fo:Per alzarlo serve un seggiolino


BRUNETTA che giura da ministro? La prima cosa che faccio cercare un seggiolino per poterlo mettere a livello, allaltezza della situazione. Oppure meglio una scaletta, cos se la regola da s. Laffondo di Dario Fo alla Zanzara su Radio 24 apre un caso politico. Insorge lo LaPresse stato maggiore del Pdl, che accusa il Nobel di volgarit gratuita, odio, razzismo e lo invita a vergognarsi. Sarebbe una gentilezza che si fa a Brunetta, e alla societ, per non avere langoscia di vedere qualcuno che non ce la fa. Il cervello di Brunetta, quello s che ancora pi piccolo, insiste Fo, che ne ha anche per Renato Schifani: Il cognome onomatopeico, dentro il suo nome c' gi tutto, il rifiuto e il senso di angoscia e di repulsione per queste persone. Con questi al governo - sottolinea Fo - mi hanno copiato delle scene intere del Mistero Buffo. Parole dal contenuto spregevole per il segretario del Pdl Angelino Alfano. Una risata seppellir Dario Fo e anche il suo razzismo antropologico, gli fa eco Fabrizio Cicchitto, mentre di razzismo vergognoso parla Maurizio Lupi.

LAMMUCCHIATA Grillo: Sono degni del miglior bunga bunga Oggi incontro tra il premier e B. Giuramento atteso per domani
cratico poco convinto dalle richieste di Letta. Anche perch insiste sarebbe lunico capace di tenere testa a Berlusconi. Ma il nome di DAlema non convince nemmeno il Colle che sta tentando di bloccare loperazione con lingresso nellesecutivo di un unico grande vecchio, Giuliano Amato, proprio agli Esteri. Un altro uomo di area dalemiana che rischia il posto in nome del ricambio ge-

care lImu , insomma, una faccenda assai complicata per un paese che ha vincoli di bilancio cos stringenti come quelli a cui sottoposta lItalia: ogni piccolo spostamento su deficit e debito rischia di far impazzire i tecnocrati di Bruxelles e il governo tedesco vicino alle elezioni.
LE DANZE DAMORE, per,
Manifestazione Pdl LaPresse

Totonomi

La lotteria mediatica

Come nasce un ministro


nni fa, Gustavo Selva alias la Belva, allora parlamentare di An, riA volgeva una preghiera ai colleghi giornalisti: Per favore, inseritemi sempre in un totoqualcosa, a prescindere. La fortuna di un politico che diventa ministro comincia cos, con la cura massima di ogni dettaglio, anche il pi piccolo. Per questo il totoministri estenuante e quotidiano conta almeno cinquanta aspiranti tali a fronte di solo diciotto poltrone disponibili. Inoltre, nel caso specifico, il primo governo italiano tra i due pi grandi partiti (la tragedia di Aldo Moro fece saltare il compromesso storico tra Dc e Pci proprio quando Botteghe Oscure doveva decidere lingresso di propri ministri nellesecutivo dopo la fase della non sfiducia) rende ancora pi caotiche e traballanti le classiche figurine da mettere sul giornale con le rispettive percentuali. Alla fine sono poche le faccine indovinate, i cui nomi finiranno davvero nellagognata lista da portare al Quirinale. In tempi di Seconda Repubblica, soprattutto a destra, si diventa ministri per grado di fedelt al capo e finanche per costante rottura di scatole al medesimo capo. Capit alla rossa Michela Vittoria Brambilla, che nel 2008 fu costretta ad accontentarsi di un provvisorio posto di sottogoverno perch Berlusconi non pot dire no alla Prestigiacomo ministro. Ma la Brambilla non moll. Sfianc il Cavaliere con costanti visite a Palazzo Grazioli e un anno dopo B., stremato e nel pieno dello scandalo di Noemi minorenne, firm la promozione della rossa MVB a ministro del Turismo per levarsela di torno. Ovviamente, il manuale Cencelli non mai tramontato. Il criterio di spartire matematicamente, in base ai rapporti di forza tra componenti, bipartisan. Nel Pd, tra ex comunisti ed ex democristiani, a loro volto divisi in altre sottocorrenti. Nel Pdl tra ex forzisti ed ex An. Adesso, per esempio, il cicaleccio del totoministri ha investito come unonda durto tutti i lettiani del Pd possibili e immaginabili. Cos come i renziani. Ecco per esempio, un sms ricevuto laltra sera da chi lavora a fianco della politica tutti i giorni in Parlamento: Ministri quasi certi: il renziano Ernesto Carbone allAgricoltura, Franceschini alla Difesa o alla Giustizia, Patroni Griffi sottosegretario a Palazzo Chigi, Giorgetti allo Sviluppo economico. Oltre alla matematica, pesa anche la geografia. La settimana scorsa, in Transatlantico, un deputato meridionale del Pdl sentenziava: Fitto far il ministro perch sinora la Puglia, anche dentro il partito, non ha avuto nulla. Poi c il discrimine della giovent e delle quote rosa. Quattro i nomi del Pdl che vanno in questa direzione: Bernini, Lorenzin, Gelmini, Calabria. Quanto ci sia di vero, lo capiremo solo alla fine.
fde

ropea sui pagamenti, i comuni non possono pi fare acquisti che poi pagheranno a babbo morto. Assai improbabile: anche lo stato centrale non che abbondi di liquidit e la partita di giro rischia di chiudersi con aumenti delle addizionali comunali (sono decine quelli gi deliberati) e/o tagli ai servizi e al personale. Toc-

sono cos: i ballerini non pensano che a se stessi. Curiosamente, peraltro, i nostri tanto discutono di Imu, quanto sembrano aver dimenticato lIva e la Tares: la prima dovrebbe aumentare a luglio per un salasso di due miliardi nel solo 2013 (4 lanno a regime), la seconda funestare il Natale per 1,9 miliardi. Le boutade elettorali, senza unidea di Paese, rendono troppo corte le gambe dei ballerini.

SABATO 27 APRILE 2013

SINISTRATI
IL PROFESSORE B. IL PI BRAVO DI TUTTI Berlusconi? il pi bravo di tutti in politica, lo dicono i fatti: parola di Mario Monti. Che a Otto e mezzo su La7 alla domanda se si fidi del Cavaliere ha risposto: I politici non si fidano al 100% gli uni degli altri per operiamo in modo trasparente di fronte allopinione pubblica. Ansa

il Fatto Quotidiano

SANDRA ZAMPA FUORI I 101 FRANCHI TIRATORI Il sabotaggio di Romano Prodi proprio non va gi ai suoi vicinissimi. Ieri Zampa intervenuta per criticare il modo in cui si parla di espulsioni di chi non vota la fiducia. Fuori dal partito i 101 insieme ai loro mandanti, dentro e fuori il partito - dice -, non chi dissente. La Presse

FRANCESCO BOCCIA Economista, dovrebbe andare alla presidenza della commissione Bilancio, posizione strategica per la politica economica. Nella trattativa sul governo il suo nome circolato per il ministero della Coesione. stato Letta a presentarlo a Romano Prodi che poi lo ha voluto a Palazzo Chigi nel 2006.
di Stefano Feltri

MARCO MELONI Sardo, un curriculum che pi lettiano non si pu: studi europei, un passaggio ad Harvard, ricerche allArel, tra i fondatori di VeDr e TrecentoSessanta, due espressioni del lettismo. esperto di Pubblica amministrazione e soprattutto di universit. appena arrivato in Parlamento.

PAOLA DE MICHELI Piacentina verace, lettiana da tempo e bersaniana in campagna elettorale, tra i lettiani quella pi sensibile alleconomia reale, tra le poche che preferisce le feste dellunit ai think tank. diventata vice-capogruppo Pd alla Camera in quota Letta. sempre in tv.

GIANNI DEL MORO Ispirato da Massimo Cacciari, uno di quelli ancora convinti che la sinistra e il Pd possano e debbano parlare con il Nord, in particolare il Veneto, declinando in modo specifico la propria offerta politica. Guida la campagna di Letta per le primarie del 2007, perse con l11 per cento.

ALESSIA MOSCA Deputata milanese, studi e profilo molto internazionale (tra Ispi, Aspen, World Economic Forum), una lettiana totale, lavora allArel e ha collaborato con Letta quando era sottosegretario a palazzo Chigi. Alla seconda legislatura, il Parlamento si occupata di lavoro.

FRANCESCO RUSSO Ancora poco noto a livello nazionale, indicato come uno dei consiglieri pi ascoltati. Segretario del Pd di Trieste, a lungo vicepresidente dellArea Science Park, guidato dallattuale ministro dellAmbiente Corrado Clini. Si sta occupando del pagamento dei debiti arretrati dello Stato.

e Wanda Marra o appena finito una riunione che abbiamo fatto con alcuni collaboratori di Enrico sui temi economici. 25 aprile, ore 20 e 30, Paola De Micheli, vicecapogruppo vicario alla Camera. Lettiana. Nuovo premier incaricato, nuovo stile. Parola dordine numero uno: economia. Parola dordine numero due: gentile fermezza. Ancora la De Micheli: Ascolteremo tutti, parleremo, ma chi non d la fiducia, fuori. Niente psicodrammi, niente autocoscienza. il nuovo volto del Pd. E allora, avanti Francesco Boccia e Marco Meloni, dimenticate Matteo Orfini e Andrea Orlando. Giusto il tempo dellincarico a Enrico Letta, e il palinsesto tv si rinnova. A metterci la faccia sono quelli della sua squadra, i suoi storici collaboratori. Cagliaritano, ricercatore dellArel e tra i

I NUOVI DEMOCRATICI: UNA MATTINA SI SON SVEGLIATI LETTIANI


SPARISCONO DALLA TV I VOLTI TRISTI DELLA SCONFITTA BERSANIANA: ADDIO A MORETTI, ORFINI, ORLANDO. ORA TOCCA ALLA SQUADRA DEL GIRO VEDR-AREL-360
fondatori di VeDr e dellAssociazione 360, fino a una settimana fa Meloni non era certo un volto mediatico. Invece ora sempre in tv: il 25 aprile passa la mattina a Omnibus, la sera a Linea Notte. Francesco Boccia non una new entry, ma ormai a Sky Tg24 onnipresente, si tratti di evocare espulsioni per chi non vota la fiducia, o emanare sensazioni positive sulla fattura del governo. Novit anche nella squadra femminile: in rappresentanza della linea democratica ieri mattina a Omnibus c andata la De Micheli, destinata a oscurare Alessandra Moretti, volto della sconfitta bersaniana che, dopo aver tradito, su Franco Marini in cerca di riposizionamento. Ieri si faceva intervistare da La Stampa per dire solo quanto era stato bravo Enrico a mettere in difficolt i 5 Stelle. Che succede adesso? Chiedete a Gianni Del Moro,

che il vero braccio destro di Letta, dicevano ieri al Nazareno ex prime linee del partito. Un uomo di partito. Ma in genere il gruppetto dei lettiani si distingue per curricula economici tra Arel, Vedr e 360. I think tank. Da 360 arrivano i pi politici: Francesco Russo, Alessia Mosca, Guglielmo Vaccaro. Oltre alla storica collaboratrice Monica Nardi. Pezzi grossi, il segretario regionale della Liguria, Lorenzo Basso. Poi ci sono quelli dellultima ora. Su Twitter, gi un tormentone su quelli che un giorno sono bersaniani, il giorno dopo renziani e poi lettiani. Di come girava il vento se nera accorto prima degli altri il coordinatore delle Feste Democratiche. Questanno a Reggio Emilia cap che la photo opportunity giusta era quella a Vedr. E cos una mattina abbandon salsicce e volontari per salpare alla volta di Dr, dove lo aspettavano Enrico Letta. E Matteo Renzi.

LOREM IPSUM

Anche limpresentabile Denis da Letta Verdini la garanzia di B. per linciucio


di Fabrizio dEsposito

o stupore stato generale. Gioved 25 aprile, Montecitorio. Enrico Letta festeggia la LiL berazione con le consultazioni lampo per il nuovo inciucio. Qualche minuto dopo le sei di sera, la porta si apre ed esce la delegazione del Pdl. Una piccola processione fino al podio per riferire alla stampa. Apre Angelino Alfano, segretario del Pdl, seguono i due Renati capigruppo, Schifani e Brunetta, chiude Denis Verdini, che prima si mette appaiato agli altri, poi fa un passo indietro e nasconde le mani dietro schiena, con leffetto di far tendere ancora di pi la giacca blu sullenorme pancia. Perch lultrasessantenne Verdini, dalla folta zazzera grigia, uno che mangia, passa per simpatico e affabile, ama i soldi, la bella vita e le donne, come mormorano sui divanetti di Montecitorio alcune parlamentari del Pdl.
MA CHE COS Verdini, a che titolo ha partecipato allincontro con il premier incaricato? Per farlo andare, tra la sorpresa di molti, stato rispolverato il suo ruolo di coordinatore del partito. Un ruolo rimasto per sottrazione. Quando Alfano fu incoronato segretario da B., le faide interne tra berlusconiani tennero in vita il triumvirato Verdini, Bondi, La Russa. Il secondo si dimise, il terzo and via e fece un altro partito. Verdini invece rimase immobile al suo posto, per volont del Cavaliere. I suoi nemici, tutti alfaniani, raccontano che Denis la spia del presidente. Del resto, che Berlusconi non si fidi pi del suo ex

delfino Angelino cosa arcinota dalla scorsa estate, da quando il partito di Alfano (e Cicchitto, Quagliariello e tanti altri) tent invano di liberarsi del suo Fondatore per buttarsi tra le braccia dei centristi di Monti. Acqua passata, ormai. Ma la diffidenza del Cavaliere non tramontata e cos oggi Verdini il suo sherpa prediletto, nonch falco indomito che si contrappone al consigliere storico di B., il Gran Ciambellano Gianni Letta, capo delle colombe. Divisioni politiche, di strategia, ma quando il gioco si fa duro e gli affari vengono prima di tutto la solidariet un sentimento a parecchi zeri. Da una lettera di Gianni Letta (zio di Enrico, premier incaricato), dopo il terremoto dellAquila, allallora capo della Protezione Civile Guido Bertolaso: Caro Guido, come ho avuto modo di accennarti per telefono laltro giorno, lonorevole Denis Verdini mi ha presentato un gruppo di imprenditori aquilani che,

insieme ad una grande impresa nazionale, hanno dato vita al consorzio Federico II, per la ricostruzione dellAbruzzo. Adesso, a pochi giorni dallincontro, lo stesso Verdini mi sollecita di nuovo il contatto con te (o con la tua struttura) e come potrai facilmente immaginare, non posso sottrarmi a tale richiesta.
IL VALORE DELLA LETTERA , al di l di quello giudiziario, crudamente immorale e spiega perch la rivoluzione liberale di B. fallita, soffocata sin dalla nascita in una pura e semplice gestione del potere, con il solito vecchio metodo democristiano (Letta) che si intreccia agli interessi di altre lobby, massoniche e non. Il consorzio citato nella lettera fa capo a un socio di sventura di Verdini, Riccardo Fusi, che compare in altre inchieste che coinvolgono lamico Denis, banchiere finito in bancarotta con il suo Credito Coope-

PLURINDAGATO Le accuse per corruzione, la passione sfrenata per le banche, i rapporti con il Sindaco di Firenze, Sposetti e Bisignani

Verdini e Sposetti sorpresi dalle telecamere di 'Gazebo'

rativo Fiorentino. Verdini un parlamentare plurindagato. Quasi sempre corruzione per appalti: dalla cricca del G8 alleolico della P3 (oltre alle manovre attorno alla Consulta per salvare B.). Poi truffa per i fondi delleditoria e bancarotta, appunto. Un parlamentare del Pdl, Antonio Angelucci, editore di Libero e ras della sanit privata, gli ha prestato 15 milioni di lire. Toscano di Fivizzano, lo stesso paese di Bondi, Verdini spuntato pure nello scandalo Mps di Siena. Deputato arrivato alla sua quarta legislatura, a Montecitorio ha un tasso di assenteismo tra i pi alti, il 70 per cento. Cos come vertiginoso il suo grado di impresentabilit. A differenza di DellUtri e Cosentino, esclusi dal Parlamento come capri espiatori della banda degli onesti del Pdl, Verdini ha avuto lenorme fortuna di compilare le liste berlusconiane alle politiche di febbraio. Impossibile immaginarlo a cancellare il suo nome, in un esercizio estremo di autotrombatura. Per linciucio che verr, Verdini la vera garanzia di B. Uno che parla con tutti. Qualche settimana fa stato scovato in un bar di Roma con Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds. Ed amico del futuro leader del Pd, Matteo Renzi. un uomo per tutte le stagioni, anche le peggiori. Come quando trattava il passaggio di Scilipoti e Razzi nel centrodestra per neutralizzare Fini oppure parlava al telefono con Bisignani, il faccendiere pregiudicato e piduista amico di Gianni Letta e delle ex ministre Gelmini e Prestigiacomo. Uno come Verdini serve sempre, soprattutto se il consociativismo alle porte.

il Fatto Quotidiano

SINISTRATI
ENRICO ROSSI UNAGENDA PER IL GOVERNO I provvedimenti urgenti secondo Rossi, presidente Regione Toscana: Trovare la copertura per gli esodati e i fondi per la cassa integrazione in deroga, esentare lImu fino a 800 euro, bloccare laumento dellIva, dare applicazione alla legge per il pagamento dei debiti della Pa alle imprese Ansa

SABATO 27 APRILE 2013

MARTA VINCENZI NON SO SE RINNOVO LA TESSERA Il mio futuro? Non so se sar nel Partito democratico: questa lammissione fatta dallex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ai microfoni dellemittente ligure Telenord. Essere iscritti a un partito impegnativo. A questo punto il problema capire che cosa diventiamo. Ansa

Il Pd crolla: nei sondaggi gi il terzo partito


IN UNA RIUNIONE MOLTO TESA I SEGRETARI REGIONALI E PROVINCIALI: S AL GOVERNO COL PDL. MA CHE DURI POCO
EQUILIBRI
Sopra, Pier Luigi Bersani e Guglielmo Epifani
Ansa

o non ho paura di Twitter, quando facevo il sindaco di Monteveglio mi minacciava anche la mafia albanese. Ma sono molto preoccupato. La vedo la gente che non capisce quello che stiamo facendo, Raffaele Donini, segretario provinciale di Bologna, prende la parola con un intervento accorato allassemblea dei segretari regionali e provinciali del Pd organizzata ieri al Nazareno. Una riunione piena di tensione. In molti parlano di tessere restituite, di mail con minacce di abbandono al partito. Noi continuiamo a reggere, ma ci avete lasciato soli. Non continuate a farlo, dice ancora Donini. Basta al dirigismo e allunanimismo. la riunione delle accuse, delle condanne, dellautocoscienza. Brucia pi di tutto il sabotaggio di Prodi. Ma anche la riunione della rassegnazione

luto arriva pure da Bersani. Che chiede responsabilit. La parola dordine che finora ha prodotto disastri. Il Pd ha non vinto le elezioni (anzi, ormai lo dicono tutti, le

LASSEMBLEA Il 4 si elegger un reggente e un comitato. Nessuna alternativa a Renzi leader. Ma lui prende tempo
Matteo Renzi LaPresse

AL PUNTO in cui siamo arrivati,

non c alternativa al governo col Pdl, dice Donini. quello che dicono in molti. Praticamente tutti. Chiedendo anche garanzie: che sia un governo che duri poco; che non ci siano troppi impresentabili; che si arrivi rapidamente al congresso. Ma intanto non dicono di no a unoperazione che solo due mesi fa era inconcepibile. I guai - nella miglior tradizione democratica - arriveranno a breve. La lista dei ministri non ancora ufficiale, ma non promette bene. E intanto il capogruppo a Montecitorio, Roberto Speranza incassa il via libera - per quanto effimero - alla linea del partito. Ovvero a sostenere convintamente Letta per dare il via a un governo di servizio. Un breve sa-

ha perse) e va al governo con Berlusconi. La palma del dissenso nelle mani di Pippo Civati, che diventato il nuovo idolo della rete. E lavora a un documento, contro il governo con il Pdl. Sono pronte 50 firme. Se mi espellono, forse lascio la carica di deputato, dice. I dirigenti - nel tentativo di sopravvivere - si rifugiano dietro linevitabilit della scelta. Ma gli elettori no. Secondo un sondaggio Swg per Agor, con il 27%, il Pdl si conferma primo partito nelle intenzioni di voto. A seguirlo con un distacco di un punto e mezzo il Movimento 5 Stelle (25,5%), in ascesa nellultima settimana (+1,5%). Crolla il Pd, che perde 5 punti e si attesta al 22%. Persino Matteo Renzi in calo: con il 56% ancora il leader pi apprezzato, ma con 5 punti in meno rispetto alla scorsa settimana. Sar per questo che ogni giorno cambia un po strategia?

Il sindaco di Firenze ormai a tutti gli effetti parla da dirigente del Pd. Sta convintamente con Letta. Ma non rinuncia ai suoi distinguo. Lunga intervista a Sky, ieri. Per dire che il premier incaricato va bene, in grado di tenere tutti insieme. Per, non bisogna espellere chi non vota la fiducia. Anche se non ci saranno problemi. Intanto, lavora al futuro. Sar segretario? Prende tempo. Aspetta di capire come va il governo Letta e quanto dura. Per lui, pi dura e peggio . Ma guidare il partito non il suo ruolo, e lo sa. Come sa che potrebbe essere lunico modo per arrivare alla premiership. Nel Pd, peraltro, al momento non hanno nessuno da contrapporgli. Si lavora al governo, allAssemblea del 4 e al congresso. Architetture incrociate. Il 4 probabilmente ci sar un reggente. Forse Guglielmo Epifani, qualcuno parla addirittura di Sergio Chiam-

parino. E poi un comitato per il congresso, la famosa cabina di regia. Con un renziano, un Giovane Turco, un franceschiniano, un lettiano.
BUIO PESTO sul futuro, come sul

presente. Raccontano a SantAndrea delle Fratte che un minuto dopo laccettazione da parte di Letta dellincarico i rappresentanti del Tortellino magico di Bersani al Nazareno, nelle persone di Stefano Di Traglia, Roberto Seghetti, Chiara Geloni e Nico Stumpo, siano usciti dai loro uffici. Con Seghetti, capo dellufficio stampa Democratico che parlava di un liberi tutti. Ieri il tesoriere Antonio Misiani ha richiamato lui e Stumpo: I vertici sono dimissionari, ma Organizzazione e Comunicazione sono ancora operative. Lo dico anche a nome di Enrico.
Twitter @wandamarra

LECC A LETTA Lentusiasmo giovanilista (senza dimenticare la Boldrini)


ANCORA NON SI INSEDIATO, ma il governo Letta sta gi solleticando gli entusiasmi della stampa che da un po Napolitano a parte era rimasta orfana di governanti da ossequiare. E quindi si cerca di recuperare il tempo perduto. Con nettezza poco anglosassone, Beppe Severgnini celebra sul Corriere della Sera larrivo delle larghe intese con un certo sollievo: Capiranno i partiti che hanno unopportunit e nessuna alternativa? Il recente passato induce alla cautela. E ancora LItalia ha voglia di novit. primavera: bisogna cambiare aria nelle stanze del cervello. Il sempre molto quirinalizio Stefano Folli sul Sole 24 Ore bacchetta il giovane Letta per aver detto che prover a fare un governo non a tutti i costi, soltanto una frase un po ambigua probabilmente frutto dellemozione. Lanagrafe soltanto il primo di una lunga lista di meriti, lesser giovane e non usurato, poi, una carta quasi decisiva nella morta gora della politica italiana (in cui let media ormai la stessa dei principali editorialisti dei giornaloni). I settimanali hanno per forza di cose ritmi di reazione pi lenti anche nelladeguarsi al cambio di potente da celebrare. Il settimanale patinato di Repubblica, D, indugia quindi ancora su Laura Boldrini (si immaginano brividi di panico quando scopriranno che passata allopposizione, visto che Sel fuori dalla maggioranza). Sguardo sempre intenso, sulla cover, capello perfetto, con la bellezza di chi sa di piacere. Levento non proprio uno scoop visto che a parte qualche remota gazzetta di provincia tutta la stampa italica ha messo la presidentessa in copertina viene addirittura celebrata con unanteprima sul sito di Repubblica. Cos la celebrazione doppia.

Sport da tavolo

Enrico Corso

di Chiara Ingrosso

l Presidente del Consiglio incaricato Enrico Letta, tra un fuI metto di Dylan Dog e un disco dei Dire Straits, anche un grande appassionato di subbuteo. Ha raccontato le sue partite con Giorgio Prodi, figlio dellex premier, e con Filippo Andreatta, figlio di Nino, in un libro scritto da Nicola Deleonardis dal titolo Subbuteo o sono desto?. Letta ha anche ricevuto un telegramma da parte della Federazione Italiana Sport Calcio da Tavolo, per augurargli di riuscire con successo, spiega il Presidente della Federazione Enrico Corso.
Presidente Corso, ci spieghi come funziona il gioco

Il Subbuteo politica, come dimostra Enrico


Ovvero?

Dosare bene il colpo prima di spingere la miniatura e compiere una mossa. un gioco di peso. Non bisogna perdere lequilibrio.
Come si vince una partita?

ed impedire che possa arrivare a segno. necessario pensare per s e prevedere le azioni degli avversari. Ci vuole molta applicazione.
Politica e subbutteo richiedono quindi le stessi virt: meditazione, riflessione, tenacia....

La strategia l'arma pi importante. Ogni mossa deve essere meditata. Oltre che attaccare, bisogna anticipare le mosse dell'avversario

la riproduzione del gioco del calcio su un tavolo da biliardo. Undici giocatori che muovono le miniature sorrette da una base semisferica.
Quali sono le caratteristiche da avere per essere vincenti?

LA PASSIONE
Enrico Letta, gioca a subbuteo
Ansa

S certamente e sono virt che Enrico Letta pu sfoderare anche nella sua attivit imminente di governo. Il subbuteo una specie di pratica zen. Quando ci si sente stressati una partita pu far ritrovare concentrazione e rilassamento. un gioco molto popolare tra i professionisti del calcio.
Per esempio?

come se fosse un mix tra il biliardo e gli scacchi. La concentrazione essenziale, e poi ci vuole tecnica.

Marcello Lippi, Cesare Prandelli e Alex Ferguson giocano a subbuteo per studiare gli schemi da portare in campo. Ma anche i giocatori come Gigi Buffon e Fabio Grosso.

SABATO 27 APRILE 2013

FUORI DAL CORO


TWITTER, NUNZIA DE GIROLAMO NON RIESCO A ENTRARE NEL PROFILO Non attribuibile alla mia persona qualsiasi post dovesse essere scritto, a mio nome, su Twitter. Sono diverse settimane infatti che non riesco ad accedere al mio profilo. Motivo per cui sporger al pi presto denuncia. Lo dichiara Nunzia De Girolamo, parlamentare del Pdl.

il Fatto Quotidiano

25 APRILE: LA DENUNCIA DI PACIFICI A ROMA CENSURATA LA BRIGATA EBRAICA LUcei esprime sdegno, stupore e costernazione per le vergognose manifestazioni di intolleranza nei confronti della memoria della Brigata Ebraica il 25 aprile. A Roma, dice Riccardo Pacifici, stato impedito di parlare dal palco ad Alberto Tancredi, rappresentante della Brigata Ebraica. Ansa

Veri saggi

Salvatore Settis

Governare col Pdl significa tradire la volont popolare


Repubblica presidenziale?

Sono convinto che Napolitano non volesse essere rieletto. Ha accettato con riluttanza, pensando che la crisi del Paese andasse affrontata subito. Detto questo, il risultato netto del governo Letta-Letta sar quello di riconsegnare il Paese a Berlusconi, cio il contrario della volont popolare.
Ieri mattina Napolitano ha incontrato il neo premier per due ore. Trova normale che il capo dello Stato, nella scelta dei ministri e nella definizione del panorama politico, abbia tutto questo potere?

nei diritti garantiti dalla Costituzione. E credo che gli elettori di Grillo capirebbero questo ragionamento.
Unapertura per c stata: se il Pd avesse sostenuto Stefano Rodot, il M5S sarebbe stato disposto a governare insieme.

Il professore Salvatore Settis Ansa


di Beatrice

Borromeo

tiamo scivolando verso un governo senza popolo, dove a scegliere non sono i cittadini ma le segreterie di partito. Vedo grossi rischi per la nostra democrazia. Il professore Salvatore Settis, gi direttore della Scuola Normale di Pisa, dopo gli appelli al Partito democratico perch trovasse la forza di dialogare con Grillo e la lungimiranza di convergere sulla candidatura di Stefano Rodot, riflette sulla scomparsa del protagonista pi importante: lelettorato. Che non conta pi nulla, e quando le decisioni vengono prese ignorando chi vota, il futuro diventa preoccupante. Le conseguenze, potenzialmente, sono molto gravi.

La Costituzione, entro certi limiti, lo prevede. Spetta a lui indicare i ministri. Ci sono precedenti famosi in cui le prerogative del presidente permisero di scampare a scelte inaccettabili: penso a Oscar Luigi Scalfaro che imped a Cesare Previti di diventare ministro della Giustizia. Gli siamo tutti grati per questo. Per concordo con quello che ha scritto Carlo Azeglio Ciampi, cio che lo spirito della Costituzione, implicitamente, dice che meglio se il capo dello Stato resta in carica per un solo mandato. Napolitano, ne sono certo, non aveva pianificato tutto questo per accumulare potere, per successo.
E la responsabilit di questa anomalia del Pd.

C stata una tragica incapacit del Pd e del M5S di dialogare. Era fondamentale, per evitare il ritorno del Cavaliere. Anche Beppe Grillo per ha commesso errori: come quello di non sostenere Romano Prodi, nonostante fosse stato indicato dalle Quirinarie online. Che poi, visti i numeri hanno votato solo 24 mila persone non mi pare sia stata unidea straordinaria.
Pensa che lintransigenza dei Cinque Stelle sia eccessiva?

Vero, in quelloccasione hanno avuto ragione. Infatti mi fa pi impressione il modo di procedere del Pd, a zig zag: come si fa a proporre prima Franco Marini e poi Prodi, come se fossero sinonimi ed equivalenti? Per due mesi, poi, hanno ripetuto che non sarebbero mai andati al governo con il Cavaliere. Lelenco di dichiarazioni di Enrico Letta contro Berlusconi che avete pubblicato ieri sembra apocrifo. Il patto di legislatura tra Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola escludeva un accordo con il Pdl: e tradendo quelle promesse hanno perso ogni diritto morale anche al premio di maggioranza, si sono delegittimati di fronte ai cittadini. Alla fine, il bilancio di questa incapacit del Partito democratico e del M5S di venirsi incontro drammatico.
Cosa succeder ora?

che questa legge elettorale pessima e non la cambieranno mai, perch conviene a tutti. Il primo esperimento di un listino bloccato e senza preferenze lha fatto proprio il centrosinistra in Toscana: i partiti non vogliono pi sorprese, solo candidati sicuri che poi obbediscono.
Chi ci guadagna, per, Berlusconi, non la sinistra.

C stata una tragica incapacit del Pd e del M5S di dialogare. Era fondamentale per evitare il ritorno di Berlusconi Anche Grillo ha sbagliato: doveva sostenere Prodi Le Quirinarie, con solo 24 mila votanti, non sono state poi una grande idea

lui il vero dominus, basta osservare i suoi larghissimi sorrisi in questi giorni. Come ha scritto Barbara Spinelli, sar lui a condurre i giochi durante questa legislatura: far cadere il governo quando gli converr, aspettando qualche altro passo falso del M5S, e poi si far eleggere al Quirinale. un quadro agghiacciante, ma non fantasioso.
Soluzioni?

Professor Settis, mai come oggi lelettore pare ininfluente, e a gestire i giochi il capo dello Stato. Ci stiamo trasformando in una

Quando non offre alternative, lintransigenza si chiama movimentismo. Quello di cento anni fa, alla Bernstein: il movimento tutto, il traguardo nulla. Non si pu procedere cos. Bisogna darsi una meta, da individuare

Per evitare proteste troppo forti dovranno contenere i danni del governo tecnico, affrontare il problema della disoccupazione, arginare il fenomeno dei suicidi, la recessione massiccia, il disastro della scuola e il crollo della cultura. Il problema di fondo

Un pezzo del Pd dovrebbe trovare la forza di staccarsi dalle larghe intese e adottare una linea pi dura, facendosi interprete della scontentezza degli elettori. E poi non dovremmo pi accettare che la nostra politica interna sia dominata da unidea astratta di Europa, dalleuro e dai mercati. Ci sono altri modi per affrontare la crisi: siamo il terzo Paese al mondo per evasione fiscale. Se la combattessimo davvero avremmo pi margini di respiro, e potremmo evitare labbraccio mortale con B.
Twitter @borromeobea

La politica si rinnova per finta


PERUGIA, GIORNALISMO E RAPPORTO COL POTERE SECONDO TRAVAGLIO E GOMEZ
di Chiara Ingrosso

MEDIA E POTERE

l Festival del Giornalismo di Perugia, ieri sera, era A presente anche il Fatto Quotidiano. Al teatro Morlacchi, insieme a Lorenzo Galeazzi de il Fatto Tv, il vicedirettore Marco Travaglio, Peter Gomez, direttore de ilfattoquotidiano.it, Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera e il giornalista Lirio Abbate de lEspresso. Tutti insieme, per parlare di quello di cui spesso si parla poco, o si tratta con le pinze: il giornalismo

dinchiesta e il rapporto tra comunicazione e potere. Un tema mai fuori moda nel nostro Paese, sul quale necessario riflettere proprio in questi giorni delicati nei quali la politica si rinnova per non rinnovarsi mai e la stampa, come ha detto il presidente Napolitano, dovrebbe evitare di creare inutili polemiche. Cos Marco Travaglio, secondo cui, invece, il modo peggiore per avvelenare gli animi quello di raccontare i fatti, anche quelli pi banali e ripetitivi. Mentre negli altri

Paesi i giornalisti devono rinnovare i loro archivi perch cambiano i politici, da noi no, al massimo ci sono i nipoti. Perch spesso il problema per un giornalista, soprattutto se ancora emergente nella professione, quello di riuscir a dare pubblicazione alle notizie, che proprio per il fatto di essere tali, sono inevitabilmente scomode a qualcuno. E Peter Gomez ironizza: Una tattica per far pubblicare sicuramente un pezzo darlo appena prima della chiusura del

Gomez, Sarzanini, Abbate e Travaglio al Festival di Perugia

IL VICEDIRETTORE Negli altri Paesi i colleghi devono rinnovare gli archivi perch cambiano i leader. Da noi se va bene ci sono i nipoti

giornale. Lho usata tante volte, ma cos non si fa molta carriera. Proprio come capitato a Gianluigi Nuzzi, quando desiderava pubblicare la lista dei giornalisti a libro paga del Psi, con difficolt a trovare qualcuno disposto a mandare la sua inchiesta in stampa. Ai giovani che hanno intrapreso la professione, gi affaticati dal precariato, i giornalisti consigliano di tenere duro e, quando necessario sbattere i pugni sul tavolo. Anche se la notizia venisse sottovalutata e pubblicata in poche righe, non ha importanza, perch ci che conta metterla in circolazione, ricorda Gomez. Si parlato anche del tanto discusso rapporto tra intercettazioni e diritto di cronaca. Come ha detto Fiorenza Sarzanini, opinione condivisa da tutti i partecipanti al dibattito, bisogna sempre pubblicare ci che racconta al cittadino qualcosa di un personaggio pubblico in pieno esercizio delle sue funzioni.

La normalizzazione del giornale unico


eri il Foglio di Giuliano Ferrara ha raccolto in un solo pezzo tutti e ringraziamo per lutilit delloperazione ai fini di questo nostro scritto gli editoriali unici del direttore unico del giornale unico nazionale. Cominciamo con lUnit, Claudio Sardo scrive che le larghe intese non sono pi il diavolo, prendendosela con chi lucra da anni sul racconto dellinciucio e se ne frega dei problemi del Paese. Segue La Stampa, per Mario Calabresi si pu legittimamente dire: mi rifiuto di fare accordi con Berlusconi grazie al cielo, grazie della concessione direttore, ndr Perfettamente, va benissimo. Ma non si pu paragonare lattuale situazione al nazifascismo o parlare di morte della democrazia. Lasciamo perdere liper-riformista Antonio Polito sulle colonne del Corriere della Sera: Uno dei fattori nellequazione del problema italiano senza dubbio linformazione, in ragione dello stravolgimento della lotta politica avvenuto negli ultimi ventanni sul tema del berlusconismo e dellantiberlusconismo. Appunto.

il Fatto Quotidiano

MOVIMENTANDO
I CAMERATI PER BUONTEMPO GLI ULTIMI SALUTI ROMANI A ER PECORA Applausi, lacrime, saluti romani e onore al camerata, per continuare la storia. Nel giorno dei funerali di Teodoro Buontempo a Roma, nella basilica di San Marco, i neofascisti si stringono attorno al ricordo dello storico esponente e presidente de La Destra, morto lo scorso 24 aprile. Ansa

SABATO 27 APRILE 2013

IL 5 STELLE INCERTI AI GIORNALISTI NON CAPITE MAI UN CAZZO Non capite mai un cazzo. Lo scrive, riferito ai giornalisti, Matteo Incerti, collaboratore parlamentare del M5S al Senato, sulla propria pagina facebook in un post ripreso dal blog di Beppe Grillo: Quanta falsit e ipocrisia di regime sui quotidiani italiani.

Stipendio e promesse La prima grana per gli eletti grillini


ACCREDITATI 16 MILA EURO: QUANDO L HO VISTO M PRESO UN COLPO, DICE UN DEPUTATO
di Paola Zanca

IN PARLAMENTO
Lo spicchio 5 Stelle tra Scelta Civica e Pdl Ansa

LA LETTERA Gli eletti hanno scritto ai presidenti di Camera e Senato chiedendo di aprire un conto dove versare i risparmi dei 5 Stelle
ni non dovrebbero essere pubblici: si vuole evitare, spiegano, che si sappia quali posti frequentano i grillini a Roma. Ma dovranno comunque essere conservati per qualsiasi controllo: Ne ho due buste piene spiega il senatore Alberto Airola anche se per la verit in questo primo mese e mezzo ho speso pochissimo, perch ho avuto persone che mi hanno ospitato a casa. Laura Castelli, invece, tra affitto e stipendio del collaboratore ad aprile ha speso otto mila euro. Gli altri stanno ancora facendo i conti.
I PI AGGUERRITI sono quelli

uando lho visto m preso un colpo!. Marco Baldassarre, aretino dadozione, 16 mila euro sul suo conto corrente non li aveva mai visti in vita sua. Ha 29 anni, di professione fa loperaio in una ditta che si occupa di informatica e adesso, ligio allimpegno preso prima delle elezioni, dovr prendere mezzo malloppo e restituirlo allo Stato. Facile a promettere, pi complicato quando i soldi sono diventati tuoi. Cos, nello staff del Movimento comincia a serpeggiare il terrore: e se questi si tengono tutto? Il primo onorevole stipendio, a Baldassarre e agli altri 163, arrivato ieri mattina. Telefonate che si rincorrono, battute su chi gi scappato allestero, shopping per chi si pu finalmente permettere di comprare vestiti adatti al Parlamento. Ma qui c poco da ridere. Se non la gestiscono bene, questa storia dei soldi, rischia di far scoppiare un discreto casino. Il punto non lindennit, l il codice di comportamento parla chiaro: gli eletti terranno 5000 euro lordi. Si era parlato di 2500 netti, in realt la cifra varia in base allIrpef regionale, al reddito precedente, alle detrazioni familiari. Alessandro Di Battista, per

A sinistra, la lettera con cui i 5 Stelle hanno chiesto ai presidenti di Camera e Senato di aprire un fondo su cui restituire i soldi

esempio, ha gi calcolato che a lui rimarranno in tasca 2990 euro al mese. Ma il problema la diaria da 3500 euro. Beppe Grillo ha chiesto che venga rendicontata voce per voce. Ma che lavanzo vada restituito, non scritto da nessuna parte: I parlamentari avranno diritto - si legge nel Codice - ad ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle

spese a Roma, rimborso delle spese per lesercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo. Restituire? Dipende dalla coscienza di ognuno..., ammettono i parlamentari. E cos, la guerra cominciata.
CERA chi suggeriva lidea di un forfait con cui pagare vitto e alloggio ed evitarsi la seccatura di conservare ogni scontrino. Senatori e deputati ne discuteranno luned, in unassemblea che si preannuncia infuocata. Lidea del forfait non piace a Grillo e Casaleggio. Il capogruppo al Senato Vito Crimi sta elaborando un fac simile, una sorta di file Excel, su cui gli eletti dovranno segnare ogni uscita. Gli scontri-

BASILICATA Quaranta indagati per i rimborsi pm di Potenza Sergio Marotta e Francesco Basentini indagano su 40 persone 37 uomini poI litici, fra cui i presidenti della giunta e del consiglio
regionale nellinchiesta sui rimborsi illeciti alla Regione Basilicata. Fra le posizioni da chiarire vi sono anche quelle dei sei assessori di centrosinistra nominati appena tre giorni fa. La posizione del presidente della giunta, Vito De Filippo (Pd), riguarda spese per francobolli; quella del presidente del consiglio, Vincenzo Santochirico (Pd), riferita allacquisto di giornali. I neoassessori coinvolti (due riconfermati, altri quattro nuovi) sono Attilio Martorano, Marcello Pittella, Nicola Benedetto, Luca Braia, Roberto Falotico ed Enrico Mazzeo Cicchetti, tutti di centrosinistra. Gli altri uomini politici sono consiglieri in carica ed ex consiglieri e assessori, di tutti gli schieramenti.

IN ASSEMBLEA Luned la discussione sulla diaria. Si parlato di rendicontazione, ma il codice di comportamento non obbliga a restituire nulla

che hanno figli e famiglia. Gli asili nido da pagare, il mutuo nella citt di origine. Come si fa a pagare tutto? C anche chi ha lasciato lavori ben retribuiti e rischia di rimetterci, considerando che ognuno pagher le tasse come se avesse guadagnato anche i soldi poi restituiti. Su dove finiranno, ancora in forse: ieri, i Cinque Stelle, hanno chiesto ai presidenti di Camera e Senato di aprire un nuovo capitolo di entrata nei bilanci dei due rami del Parlamento. Se vorranno anche gli eletti degli altri gruppi potranno partecipare. Dai grillini dovrebbero arrivare 400 mila euro al mese. Sul resto, i conti sono ancora da regolare.

LECC A LECC A Boldrini, rughe e cinesi Corsa alla beatificazione


VA BENE, se proprio volessimo rintracciare una cosa buona nel desolante panorama politico degli ultimi mesi, forse si potrebbe dire che s, lelezione di Laura Boldrini a presidente della Camera una buona notizia: un nome nuovo, giovane, una faccia pulita, un degnissimo curriculum di funzionario Onu alle spalle. E soprattutto, una donna. Ce n abbastanza per la corsa alla beatificazione. Certo, abituati alle grancasse mediatiche che negli anni passati ci hanno presentato Schifani come un fine statista, il passo in avanti evidente. Ma siamo sicuri che alla signora Boldrini faccia bene? A D di Repubblica sono convinti di s. Daccordo, per un settimanale femminile un argomento quasi obbligatorio, ma perch esibire in copertina un primo piano degno di una pin-up e iniziare la lunga intervista con: Oddio, mi fate le foto? Lavessi saputo mi sarei sistemata un po meglio. Pensa se lo avesse fatto, vien da dire. Tanto pi che, alla domanda sulle rughe il presidente della Camera risponde citando Anna Magnani: Ci ho messo tanto per farmele venire e adesso me le volete togliere?. Ecco, qualcuna gliela potevano anche lasciare. Veniamo poi a sapere che la terza carica dello Stato veste bella nella sua giacca nera di seta, ma per fortuna costata solo 15 euro in un negozio cinese. Meno male. E come se non bastasse, sulla scrivania tra file di post-it ci sono tre tavolette di cioccolato. la dose per resistere al lavoro fino alle undici di sera. Bene, ora siamo tutti pi tranquilli.

Ecco il porno ricatto


ATTACCO ALLA SARTI. HACKERATO ANCHE CASALEGGIO JR
di Emiliano Liuzzi

on bastava essere finita nel mirino degli hacker. N Per lei il colpo peggiore arrivato ieri mattina sui giornali: in quelle 8 mila mail rubate dalla sua casella di posta e messe online da un gruppo di pirati informatici mercoled scorso, cerano anche delle foto intime, molto intime, e qualcuno ha voluto descriverle in prima pagina. Libero non fa nessun nome, ma accanto allarticolo mette due grandi foto di Giulia Sarti. Per questo, la deputata del Movimento 5 stelle, ha deciso di querelare il quotidiano e di portare in tribunale chi, pur senza pubblicare le fotografie, ne ha rivelato i dettagli, aprendo una finestra sulla vita privata.
IL MALLOPPO di messaggi, da cui sono state tratte le immagini hard, era stato dato in pasto alla rete mercoled scorso, da un gruppo di pirati informatici che

si definiscono vicini al Pd. In un messaggio video, il gruppo ha promesso di rivelare le caselle di posta elettronica di tutti i deputati e senatori targati 5 stelle. Uno a settimana, fino a quando non saranno resi pubblici i guadagni di Grillo e Casaleggio. Unoperazione gigantesca e illegale, di cui vittima anche il figlio di Casaleggio, Davide, anche lui nella lista dei 5 stelle spiati. A pagarne le conseguenze per prima stata per la deputata di Rimini. Tutta la sua corrispondenza di Hotmail, quasi otto mila messaggi, per un totale di oltre 1,2 giga, stata messa a disposizione del web. Per lei non stato facile accettarlo, tanto che, dopo essere andata alla polizia postale di Roma, ha deciso di tonare a casa sua a Rimini, per prendersi una pausa dalla vita romana, recuperare le forze e preparare con calma una difesa pubblica. Telefoni staccati e giusto qualche sms con i collaboratori a lei pi vicini. Non ha concesso

La prima pagina di Libero ieri e la deputata Giulia Sarti

niente di pi in questi giorni. Dato che non possono attaccarmi dal punto di vista politico, lo fanno da quello umano, si sfogata con un amico, dopo aver letto larticolo di Libero.
NELLE MIGLIAIA di mail violate ci sono vita privata e dialoghi di una ragazza poco pi che ventenne che affronta militanza, universit e impegno politico. Eletta alle scorse elezioni per lEmilia Romagna, tra le pi in vista nel Movimento Cinque Stelle. Indicata da molti come la pi in gamba, tra i nomi papabili per la presidenza del Copasir e per la guida della

commissione antimafia, se mai i lavori parlamentari dovessero partire. Ora il ricatto a luci rosse, anche se di ricatto adesso che tutti sono in possesso delle tanto discusse mail resta ben poco. Anche per questo, dalla sua casa di Rimini, si prepara a tornare sulla scena politica a testa alta. La solidariet arrivata da molti colleghi, anche se nella maggior parte dei casi sotto forma di messaggi privati. Lunica eccezione spetta a Laura Boldrini, presidente della Camera, che ha definito il gesto degli hacker unazione gravemente lesiva dei diritti e delle prerogative dei parlamentari.

SABATO 27 APRILE 2013

ECONOMIA
NEGA SU TUTTI I FRONTI lex tesoriere della Lega Francesco Belsito, arrestato mercoled dalla Gdf di Milano e adombra il complotto maronista dentro al Carroccio: Il partito ha dovuto utilizzare me per screditare Bossi. Accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e al riciclaggio, ieri, durante linterrogatorio di garanzia del gip Gianfranco Criscione, Belsito, difeso dagli avvocati Scovazzi e Storlenghi, ha detto di aver condotto solo operazioni lecite e ha fornito alcuni dati bancari che, secondo la difesa, confermerebbero la sua estraneit alle imputazioni mosse dal procuratore aggiunto Robledo e dai pm Flippini e Pellicano. Quanto allo yacht da 2 milioni e mezzo di euro, comprato per Riccardo Bossi con i fondi pubblici del Carroccio, Belsito cade dalla nuvole: Sono matematicamente sicuro di non aver comprato uno yacht. Gli avvocati, inoltre, con-

il Fatto Quotidiano

Yacht a Bossi jr,

interrogato Belsito: mai comprato

testano larresto perch ormai il loro assistito fuori dalla Lega e dal Cda di Fincantieri. Per i pm, Belsito e altri indagati avrebbero costituito un comitato di affari. Belsito grazie alla sua posizione politica avrebbe influenzato le decisioni di istituzioni e grandi imprese pubbliche e private. a.masc.

SASSUOLO, SQUINZI E LE PIASTRELLE METAFORA DI UNA PROMOZIONE IN A


IL SUCCESSO DELLA SQUADRA SIMBOLO DELL ECONOMIA REALE
di Stefano Feltri

ILVA Avviso di garanzia al sindaco di Taranto l sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, rieletto nel 2012 a capo di una coalizione di centroI sinistra, indagato per abuso dufficio e omissione
di atti dufficio nellambito dellinchiesta della magistratura ionica chiamata Ambiente svenduto. Il primo cittadino - riporta la Gazzetta del Mezzogiorno - ha ricevuto un avviso di proroga delle indagini preliminari per altri sei mesi durante i quali la procura vuole accertare eventuali responsabilit di quanti avrebbero consentito allIlva di evitare o pilotare i controlli ambientali negli ultimi quattro anni. L'inchiesta, nel novembre scorso, port allarresto di diverse persone e allemissione di un provvedimento restrittivo per Fabio Riva, vicepresidente di Riva Group, costituitosi a Londra nel gennaio scorso ed ora in attesa di estradizione. Il sindaco sostiene di non aver ricevuto nessuna comunicazione. Intanto aa Procura di Taranto ha disposto il dissequestro e la restituzione allIlva dei prodotti finiti e semilavorati destinati alla Oil Projects Company dellIraq, accogliendo parzialmente listanza dellIlva. Per lo sblocco dei prodotti sequestrati rimanenti, listanza stata girata al gip Patrizia Todisco.

er quelli che nello sport cercano metafore della vita, la promozione in Serie A del piccolo Sassuolo un segno di speranza: la squadra di provincia che si gioca il successo proprio nel derby di ieri sera con il capoluogo, Modena. Il giocattolo da ricchi che diventa una cosa seria e, forse, profittevole. La sfida delleconomia reale perch niente pi reale di una piastrella al grande calcio dei bilanci gonfiati, dei rentier dissipatori come i Moratti o dei poteri costituiti, come gli Agnelli e Silvio Berlusconi. Dietro il Sassuolo c la Mapei,

dietro la bergamasca Mapei Giorgio Squinzi, il presidente di Confindustria. E dietro ancora un distretto industriale, quello della ceramica (e nello specifico della piastrella) che riassume virt e limiti del capitalismo allitaliana.
LULTIMO BILANCIO del Sas-

suolo disponibile, quello 2011, chiarisce che la squadra unemanazione diretta del colosso della chimica Mapei, che ne controlla il 95 per cento del capitale. Su 20 milioni di ricavi, 14,2 arrivano dalle sponsorizzazioni (cio sempre dalla Mapei) che si accolla anche le fideiussioni per la campagna acquisti dei calciatori. Nel bilancio 2011 figurano gi le ope-

razioni che hanno portato in provincia di Modena alcuni dei giocatori determinanti per la promozione in A, dal difensore Lino Marzoratti al centrocampista Tommaso Bianchi allala Gianluca Sansone. Totale: 3,3 milioni di euro. Cifre sopportabili per una societ come la Mapei, che nel 2011 aveva un fatturato consolidato di 2,1 miliardi di euro. Non rinnoveremo i contratti in scadenza pi onerosi e venderemo i pezzi pregiati della squadra. Questo il primo passo verso l'abbandono: l'entusiasmo passato. Anche perch difficile rimanere in un ambiente nel quale chiaro che fare risultati basandosi solo sul puro merito sportivo non una

priorit, diceva Squinzi nel giugno 2012. Ma era soltanto la rabbia per leliminazione della squadra dai play off, complici alcuni errori arbitrali. Squinzi ha tenuto e ora il Sassuolo considerato una variabile cruciale delleconomia modenese, non come la Ferrari ma quasi: cominciata una guerra politica su dove giocher le partite in casa lanno prossimo. Il Braglia, storico stadio di Modena ammodernato qualche anno fa per una rapida comparsata in A della squadra locale, ha solo 21 mila posti. Ed considerato troppo piccolo per la massima serie. E quindi circola lidea di giocare la prossima stagione al Giglio, stadio reggiano commisurato alle ambizioni di una

NON SOLO MARAZZI Dietro il successo del club del presidente di Confindustria il tentativo di un distretto industriale di sopravvivere alla crisi
Reggiana che negli anni Novanta si considerava grande (circa 30 mila posti a sedere). Il consigliere regionale della Lega Nord, Mauro Manfredini sostiene che la squadra corteggiata da Prodi, originario di Scandiano, che avrebbe fatto pressing anche sul patron del team Giorgio Squinzi. E c chi giura che una promozione del sindaco reggiano Graziano Delrio a ministro avrebbe come primo risultato il trasferi-

mento del Sassuolo a Reggio. Duelli di campanile che rivelano per anche il ruolo di talismano che il Sassuolo calcio ha per il suo territorio.
NEL 2009 IL SETTORE della ceramica, quello che regge leconomia sassolese, crollato del 28,21 per cento, al termine di un decennio di lento declino. Nella zona di Modena e Reggio Emilia gli occupati nel settore sono calati dai 21 mila del 1998 ai 16 mila del 2010, i metri quadri prodotti sono scesi dal picco di 638 mila del 2001 ai 387 mila. In parte perch la produzione andata allestero, in parte per la concorrenza internazionale. Ma il capitalismo emiliano resiliente, come dicono gli economisti, capace di superare i traumi. Scrive leconomista Franco Mosconi in Le metamorfosi del modello emiliano (Il Mulino) che oggigiorno la crescita interna

IN CAMPO
I calciatori del Sassuolo, che rincorrono la promozione in Serie A LaPresse

dellimpresa (via nuovi investimenti) cos come quelle che possiamo definire forme ibride di crescita (Ati, Reti) non bastano pi. C la globalizzazione. E la storia della Marazzi, lazienda simbolo del distretto sassolese, lo dimostra: nel novembre scorso muore, a 63 Piero Marazzi, il presidente ed erede della dinastia. Pare una morte simbolica, la fine di una storia. Invece poche settimane dopo lazienda viene rilevata dal gruppo americano Mohawk per 1,5 miliardi di dollari, operazione completata due settimane fa. E lamministratore delegato Mauro Vandini ha detto che lavvento degli americani di Mohawk potr garantire alla Marazzi unopportunit di stabilit e solidit per il futuro. Se la ripresa italiana arriver mai, dicono nel 2014, assomiglier un po alla promozione in A del Sassuolo.
Twitter @stefanofeltri

Montepaschi, mezzo miliardo di guai col fisco


CONTENZIOSO DELL AGENZIA DELLE ENTRATE CON FONDAZIONE E BANCA, MA IL FISCALISTA DECISE DI NON PAGARE
di Davide Vecchi

Milano

ra leredit ricevuta dai nuovi vertici di Banca Monte dei Paschi e fondazione c anche T mezzo miliardo di guai con il Fisco. Per la fondazione, in particolare, due cartelle esattoriali da 53 e 17 milioni per tasse non pagate emesse nel 2008 che lievitano, tra sanzioni dell'Agenzia delle entrate e agio di Equitalia, fino a superare i 200 milioni di euro. Tutto per un parere, poi ritenuto infondato, espresso dallallora presidente del collegio dei revisori dei conti, Tommaso Di Tanno sulla necessit da parte della fondazione di dover pagare o meno le tasse richieste. Tra i pi noti tributaristi italiani, legato ai Ds, in particolar modo a DAlema e Vincenzo Visco, di cui stato consigliere economico in via XX Settembre, Di Tanno ora indagato. Negli anni della corsa allacquisizione di Antonveneta da parte di Rocca Salimbeni guidata da Giuseppe Mussari, del resto, la gestione delle casse, come emerge dalle carte dell'inchiesta di Siena, era decisamente lasca. E la fondazione poteva per-

mettersi di versare ogni mese a Equitalia 3,1 milioni di euro per 47 rate oltre a un primo bonifico da 8,5 milioni. Con l'ultimo piano di rateizzazione, che si chiuso solamente nel maggio 2012, complessivamente sono stati versati 155 milioni di cui 18 di interessi. Il primo ammortamento avviato nel 2007 con scadenza a giugno 2010, prevedeva il versamento di quattro milioni di quota interessi e circa 58 di quota capitale. Pi, ovviamente, il solito aggio da riscossione: 142 mila euro per ciascuna delle 24 rate. E il 2010, va detto, stato lanno peggiore per le casse della Fondazione: il dividendo ricevuto dalla banca ammontava a zero euro. Gi lanno prima si era ridotto a 185 milioni, rispetto ai 375 ricevuti nel 2009.
IL CONTENZIOSO con lAgenzia delle entrate co-

ma istanza, poi respinto. E cos arriva Equitalia a bussare allo stabile di via Banchi di Sotto. Nel dubbio tra il versare tutto subito e poi chiedere l'eventuale rimborso o il rifiutarsi di onorare il dovuto, "Di Tanno consigli, su parere richiesto da noi, di optare per la seconda opzione", ricostruisce un ex dirigente della fondazione. In pratica, in base alle agevolazioni fiscali previste dal Dpr 601 del 1993, Di Tanno ritenne di dover versare solo una parte di Irpeg. Del resto nel 2007 la commissione
Giuseppe Mussari LaPresse

mincia nel 2008. Mentre Monte dei Paschi di Siena si vede recapitare contestazioni su alcune operazioni effettuate tra il 2002 e il 2007 (e la questione si chiuder solo nel 2010 con il pagamento da parte di Rocca Salimbeni di 239 milioni di euro che sono andati a pesare nel bilancio 2011), la fondazione decide di non pagare e fare ricorso. Accolto in pri-

tributaria regionale aveva stabilito che la Fondazione aveva ragione e che il fisco avrebbe dovuto restituirle 50 milioni. Facendo riferimento a questa pronuncia, dunque, Di Tanno ag di conseguenza anche negli anni successivi. Ma un secondo contenzioso sugli anni successivi stabil che alla Fondazione non si dovevano applicare le agevolazioni fiscali. Lagenzia decise di ridurre la multa e permise alla fondazione di rateizzare la cifra dovuta. Una prima dilazione concessa nel 2007, per un totale (tra quota capitale e quota interesse) di 77 milioni, una seconda, avviata nel luglio DAL 2008 A OGGI 2008 e terminata dopo 48 rate nel maggio 2012, per complesLa cifra chiesta dallo sivi 155 milioni di euro. La ricostruzione, con relativi doStato salita per via cumenti, agli atti del processo di una consulenza per laeroporto di Ampugnano, che vede Mussari rinviato a giuimprecisa fatta dizio, e nelleredit ricevuta dai nuovi vertici. Una delle tante vodallex consulente ci, non certo la peggiore.

di Vincenzo Visco

[email protected]

il Fatto Quotidiano

BUONA SANIT
IDI , SBLOCCATI GLI STIPENDI per i medici. Lo ha annunciato Carlo Spina, commissario governativo dellospedale romano, gravato da 600 milioni di debiti, dove i camici bianchi non percepivano compensi da mesi. "Con il personale medico - ha spiegato Spina ad Omniroma - abbiamo trovato un accordo. Siamo riusciti ad aumentare del 30 per cento lo stipendio passando dai 1.600 euro inizialmente previsti a 2.000. Ancora non ci siamo accordati sulla cifra finale ma abbiamo trovato grande collaborazione". Spina ha poi spiegato che "la regolarit del flusso degli stipendi anche garantita dal flusso di cassa che dovrebbe arrivare dalla Regione

SABATO 27 APRILE 2013

Idi, sbloccati
gli stipendi dei medici
ITALIA SOLIDALE

Lazio". Il commissario ha poi aggiunto: Il sistema bancario deve assumersi le sue responsabilit. Ha dimenticato completamente il gruppo Idi-San Carlo al quale non concede pi neanche un euro. Siamo classificati come pagatori non affidabili, ovvero che non possono avere neanche un fido. Ansa

di Giuseppe Lo Bianco

Palermo

osario un operaio della Gesip che chiede una visita oculistica: formalmente ha un contratto di lavoro, ma non prende lo stipendio da cinque mesi e non pu pagare il ticket: solo 40 euro, che incidono per pesantemente sul bilancio familiare monoreddito, senza alcuna SETTE ANNI entrata certa. Dietro di lui c Il poliambulatorio di Benedetto. Ha perso da poco il Emergency stato aperlavoro e la moglie ha bisogno to il 3 aprile 2006: ha di una terapia che costa 90 euerogato oltre 70 mila ro per un farmaco non preprestazioni Emergency scrivibile, da prendere ogni settimana: 360, 400 euro impossibili da spendere. Attendono TUTTO ESAURITO pazientemente il loro turno in una fila di In coda sempre cittadini extracomunitari nel poliambupi italiani che non latorio di Emergency possono permettersi in via Gaetano La Loggia, a Palermo, il ticket o i farmaci tra i pannelli con le foto di Mario DonDue mesi fa dero, il fotografo di le prime liste dattesa Pasolini che ha ritratto in bianco e nero la nuova frontiera dellassistenza sanitaria nel ca- bili liste di attesa. Nella Sicilia poluogo siciliano. Lultima dello sfascio sanitario oggi paspiaggia per migliaia di paler- gato a caro prezzo, lambulamitani che hanno smesso di torio di Gino Strada ha iniziabussare alle porte delle strut- to da qualche mese a svolgere ture pubbliche perch non un ruolo di supplenza sociale, possono pagare il ticket, o per- in molti casi determinante. Il ch dissuasi dalle intermina- campanello dallarme suoA ROMA

Emergency , il nuovo fronte a Palermo Cure gratis per i poveri

nato due mesi fa con listituzione delle prime liste dattesa: Non le abbiamo mai avute dice il coordinatore medico Antonio Romano, volontario come gli altri 70 professionisti oggi per essere visitati dai nostri dentisti bisogna atten-

dere circa 40 giorni. Un tempo improponibile. Vicina allex ospedale psichiatrico, la palazzina di Emergency ha aperto il 3 aprile del 2006 con 73 medici, tutti volontari, e sette dipendenti: due mediatori culturali, due amministrativi e

due poltronisti, tecnici di ortodonzia, coordinati da Muhammad Abdul Fatah, un immigrato etiope sbarcato anni fa a Lampedusa e rimasto in Sicilia dopo avere ottenuto lasilo politico, e oggi animatore del centro di Gino Strada.
IN ARCHIVIO ci sono quasi 12 cartelle intestate a pazienti assistiti, e le prestazioni erogate in sette anni sono quasi 70mila; la maggior parte sono immigrati che non trovano ascolto nelle strutture pubbliche e tra i medici di base che non parlano n francese n inglese: ma la percentuale di palermitani in vertiginosa crescita: Vengono a chiedere farmaci, i soldi per il ticket, le protesi e gli occhiali dice Abdul Fatah vengono i senza tetto che senza

Peter Pan, la casa dei bimbi


di Luca De Carolis

Isola che non c' ha trovato casa a Trastevere, nel cuore di Roma. Ed piena L di colori, per scacciare via gli incubi peggiori: dei bimbi, e dei loro genitori. un approdo sicuro la Peter Pan, onlus che dal 2000 accoglie gratuitamente le famiglie dei piccoli malati di tumore, assistiti negli ospedali Bambin Ges e Policlinico Umberto I. Vengono da tutta Italia e persino dallestero a far curare i figli nella capitale, anche perch sanno che fuori dei reparti oncologici (ottimi) c un posto dove poter dormire, mangiare, piangere e ridere. Tutti assieme, perch la prima regola della casa che si fa tutto in comune. La Peter Pan, a pochi passi dal Gianicolo (e dal Bambin Ges) funziona come un orologio della speranza.
HA TRE STRUTTURE (Grande Casa, Se-

LISOLA
Immagini di vita a Peter Pan. Il codice fiscale per destinarle il 5 per mille 97112690587
Peter Pan Onlus

conda Stella e Stellina) nel raggio di 50 metri, con 33 stanze per altrettante famiglie, ampie cucine, e tanti spazi dove i bambini possono giocare, disegnare, inventare: dai giardini ai laboratori, sino alle ludoteche. Il motore di tutto sono 200 volontari, che si alternano giorno e notte: psicologi, educatori o ragazzi semplicemente generosi. Sono divisi in gruppi, con nomi da fiaba: i coccodrilli si occupano dellaccoglienza, i pipistrelli dormono in sede per ogni evenienza, i trilly si occupano di ascoltare le storie delle persone, e via citando. Il sorriso di Peter Pan, il bimbo della che non voleva crescere, spunta con i suoi amici fate e pirati da ogni muro, persino dai parquet. lui il nume tutelare del sogno di tutti: quello di stare meglio, battendo quel mostro cattivo che si chiama cancro. Tre bambini su quattro hanno buone pos-

sibilit di guarire, la pediatira oncologica ha fatto grandi passi avanti spiega Maria Teresa Fasanelli, presidente onorario dellassociazione. Diversi anni fa ha perso un figlio di leucemia, Emanuele. Ha combattuto a lungo, assieme alla mamma che lo ha accompagnato sino in America per curarsi. La madre che ha deciso di ricordarlo ogni giorno, aiutando gli altri. E che racconta: Negli Stati Uniti ho trovato strutture allavanguardia che accolgono le famiglie. Ma non sono certo alla portata di tutti. Tornata in Italia, Maria Teresa ha deciso di creare una casa per tenere assieme bimbi e genitori. Gratuita. C gente costretta a dormire in macchina quando va fuori per far curare i figli. E tanti perdono il lavoro. Cos, dalla forza di Maria Teresa, del presidente Giovanna Leo e di altri meravigliosi testardi, nata Pater Pan. Lhanno inventata in una scuola abbandonata, rimessa a nuovo. E lhanno aperta, a tutti. Ancora Fasanelli: Si entra facendo richiesta alle ca-

posala del Bambin Ges e del Policlinico. Loro ci chiamano chiedendo se c posto, e se c una stanza libera la famiglia arriva. I numeri dicono parecchio: in 13 anni, ha accolto oltre 600 famiglie, anche in pi periodi, perch i bambini talvolta devono tornare per nuovi cicli di cura. Solo nel 2012, sono stati ospitati 117 nuclei familiari, per il 27% stranieri. Ogni giorno 120 persone vivono nelle tre case. Una fortuna per i piccoli, che non sono costretti a passare le notti in ospedale, e anche per lo Stato, perch tenere un bimbo in day-hospital invece che ricoverato costa molto meno.
UN MIRACOLO quotidiano, che qualcuno ha

la casa, e quindi la residenza, non possono nominare un medico di base. Ascoltiamo tutti, cercando di fornire sempre una risposta. I tagli alle prestazioni gratuite hanno creato situazioni paradossali: se i disoccupati sono esenti dal pagamento del ticket, gli inoccupati (quelli in cerca di prima occupazione) devono pagarlo, e a Palermo sono oltre centomila. In una terra in cui il lavoro nero la prassi osserva Romano si tratta di una categoria non valutabile: noi non siamo la Guardia di Finanza, anche se cerchiamo di ascoltare tutti. E se il protocollo firmato con la regione prevede una rigida divisione degli ambiti di intervento, vietando a Emergency di entrare in competizione con la struttura pubblica, oggi a Palermo sono gli ospedali ad inviare i pazienti nel poliambulatorio di via La Loggia, in particolare le donne incinte bisognose di unecografia: Allinizio fu un foglietto a quadretti strappato con su scritto Emergency racconta Romano e affidato alle donne in gravidanza. Poi dagli ospedali abbiamo cominciato a ricevere le prime, timide, telefonate che ci pregavano di supplire ad un servizio che non riuscivano a garantire. Ora ci considerano parte del sistema e sincazzano se gli facciamo presente che neanche noi riusciamo a fare tutto. Dovrebbero essere i consultori a svolgere questo ruolo, ma non hanno neanche lecografo. Oltre a Emergency, in queste condizioni a Palermo ci sono altri quattro ambulatori che offrono assistenza sanitaria per i pi poveri e per gli ultimi: il Centro Astalli a Casa Professa, la Caritas Diocesana a Santa Chiara, la Medicina delle Migrazioni al Policlinico e il centro di solidariet di Biagio Conte, che oltre a fornire un letto e un pasto caldo, ha una piccola attivit ambulatoriale di prima accoglienza.

TROPPI SCHERZI Bicocca, denunciati due studenti ultima che hanno combinato entrare in aula in bicicletta durante una lezione, per conseL gnare un invito a una professoressa sulla falsariga
del programma C Posta per te. Ma ora per due giovani del network online ScuolaZoo arrivata la denuncia dellUniversit Bicocca di Milano. Lateneo li ha citati per interruzione di pubblico servizio, dopo quattro bravate: tutte postate sul web, e poi condivise da molti utenti su Facebook e Twitter. I due studenti sono entrambi 21enni, incensurati e non iscritti alla Bicocca. Non mancano certo di inventiva. Una volta sono entrati in classe con una torta per festeggiare un compleanno inesistente della professoressa di turno. In un altro caso, sono entrati vestiti da preti per benedire gli studenti.

rischiato di cancellare. Il 30 gennaio scorso lIrai, ente regionale proprietario delledificio principale, aveva mandato lavviso di sfratto alla Peter Pan, colpevole di non potersi permettere un affitto da 20 mila euro al mese. Poi arrivato un nuovo governatore, Nicola Zingaretti, che ha subito promesso il comodato duso gratuito per Peter Pan. Siamo fiduciosi sul fatto che la convenzione verr definita tra pochi giorni spiegano dallassociazione. Peter Pan per ha sempre bisogno di una mano, perch costa un milione di euro allanno. Riceve diverse donazioni, e si autofinanzia con serate e iniziative, come le bomboniere. Ma non basta. La strada pi semplice per darle una mano destinarle il 5 per mille della dichiarazione dei redditi, scrivendo il codice fiscale 97112690587.

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brevi

SABATO 27 APRILE 2013

ITALIE
ROMA MURA IL PAP MORTO Ha murato in casa il cadavere del padre per poter continuare a riscuotere la pensione. A scoprire il corpo delluomo, un anziano di 85 anni, sono stati i carabinieri nel corso di una perquisizione per unindagine su un giro di droga in unabitazione a Subiaco (Roma). Ansa

il Fatto Quotidiano

PERUGIA IL DNA ACCUSA PADRE EX DI JULIA Il sangue di Riccardo Menenti, padre di Valerio, stato trovato nella casa di Perugia in cui stata assassinato Alessandro Polizzi e ferita Julia Tosti. Valerio era lex fidanzato della ragazza Ansa

SIGARETTA ELETTRONICA INCHIESTA Sono una decina i procedimenti aperti dalla Procura di Torino sulla diffusione delle sigarette elettroniche in Italia. I fascicoli (con indagati) sono il frutto degli accertamenti dei carabinieri del Nas. In un caso sarebbe stato trovato benzene nelle ricariche. Ansa

PESCARA

BANCA VATICANA, IL PAPA: FUORI I NOMI


IOR, FRANCESCO CHIEDE L ELENCO DEI TITOLARI DI CONTO CORRENTE DELL ISTITUTO DELLA CHIESA
di Valeria Pacelli

Processo Del Turco, caos sulle date delle tangenti pagate


I PM AGGIORNANO IL CALENDARIO DEI VERSAMENTI A UN P ASSO DALLA SENTENZA
di Marco Manzo

Pescara

u quei conti aperti Oltretevere, inaccessibili da sempre, sembrerebbe che Papa Francesco I voglia fare chiarezza. Perch, secondo una notizia riportata dal sito on line del quotidiano La Stampa, Papa Bergoglio ha chiesto la documentazione alla dirigenza dellIstituto delle Opere Religiose, compresa la lista dei correntisti. Anche quelli laici, quindi. I titolari di conti correnti di cui quasi mai si saputo il nome. Neanche la magistratura italiana, che dal 2010 indaga sullo Ior, riuscita a superare quellostacolo che permetteva a chi portasse i propri soldi dentro le Mura leonine di mantenere la riservatezza e lanonimato. la notizia. Non assolutamente vero. Non mi sembra molto attendibile; il Papa in questo momento non si sta occupando assolutamente dello Ior, ma di altro, ha dichiarato il portavoce vaticano a Il Fatto. Tuttavia alcune fonti confermano. E se ci fosse vero, rappresenterebbe un reale passo in avanti, verso una maggiore trasparenza. Un andamento nuovo e distante da quello tenuto finora dalla dirigenza dellistituto bancario Vaticano. Dopo il ventennio oscuro di gestione del cardinale statunitense Paul Casimir Marcinkus (dal 1971 al 1989), che ebbe il suo apice nello scandalo della loggia P2 e nel crac del Banco Ambrosiano del 1982, con Benedetto XVI si era avuta la prima novit. Il Papa dimessosi lo scorso febbraio, aveva varato il 30 dicembre 2010 la legge pontificia antiriciclaggio 127, per adeguare il Vaticano alle normative europee e internazionali sulla trasparenza. Il testo, in vigore da aprile del 2011, prevedeva anche listitu-

PADRE Lombardi ha smentito

zione dellAif, l'Autorit di informazione finanziaria, che quindi avrebbe dovuto trasmettere allUif della Banca dItalia i dati chiesti dalla Procura di Roma sui conti dello Ior. Poteva essere una svolta anche per linchiesta dei pm capitolini Rocco Fava e Nello Rossi che hanno gi indagato il direttore generale dello Ior Paolo Cipriani per omesse comunicazioni in violazione della normativa in materia di antiriciclaggio, insieme al suo vice Massimo Tulli e all'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi dopo il rifiuto di comunicare i titolari di un conto su cui si sarebbero dovuti movimentare ben 23 milioni di euro. Nel registro degli indagati per ci finito anche Michele Briamonte, partner dello studio Grande Stevens (difensore appunto del vaticano e della Fiat), accusato di riciclaggio. Michele Briamonte anche lautore del parere legale, richiesto proprio dalla Segreteria di Stato, che sancisce lirretroattivit della legge antiriciclaggio. Ossia, Briamonte conPapa Francesco; in alto, la sede dello Ior LaPresse / Ansa

nnesimo colpo di scena nel processo "Sanitopoli" che E conta in totale 25 imputati, tra cui l'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, arrestato il 14 luglio 2008, con l'accusa di associazione per delinquere, corruzione, abuso e falso. A pochi mesi dal verdetto, atteso per la fine luglio, tra il 15 e il 19, ancora giallo sulle presunte tangenti che avrebbero condizionato il sistema sanitario regionale, portando l'Abruzzo ad un passo dal crac. Dopo le ultime udienze, quella dedicata alle fatture "sbianchettate" ed alla famosa fotosequenza delle mele - nell'Aula 1 del tribunale di Pescara vennero proiettate le immagini di una presunta "mazzetta" da 200mila euro portata dall'ex re della Sanit Privata, Vincenzo Maria Angelini, direttamente a Collelongo (Aq), l'abitazione dell'ex governatore Del Turco , ecco che il presidente del collegio giudicante Carmelo De Sanctis, a margine dell'udienza di ieri, ha accolto le richieste del pool della procura Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio che hanno chiesto la modifica di 4 capi d'imputazione per altrettanti episodi di presunta concussione. Nello specifico la magistratura pescarese, preparando la requisitoria finale, si accorta di aver indicato date erronee su quattro casi di presunte tangenti pagate dall'allora titolare del Gruppo Villa Pini all'ex presidente Del Turco, al segretario dell'ufficio di presidenza Lamberto Quarto e al capogruppo del Pd Camillo Cesarone. Gli avvocati Giulia Bongiorno, Giuliano Milia e Giandomenico Caiazza non hanno presenOttaviano Del Turco Ansa tato opposizione ma hanno fatto sapere di aver rinunciato ai termini di difesa - altrimenti si sarebbe dovuto procedere con un altro processo per\ quei fatti in questione - a condizione di poter parlare per ultimi dopo le requisitorie dei pubblici ministeri (come peraltro previsto dal Codice di Procedura Penale). Cosa cambia? Laccusa a questo punto traballa. I pm Bellelli e Di Florio sostengono che le tangenti c'erano, eccome, nella sanit privata ed hanno soltanto chiesto lo spostamento delle date. La prima presunta dazione, quella indicata nel capo d'accusa al 16 gennaio 2007, va modificata al 1 febbraio 2007: 100mila euro consegnati direttamente nelle mani di Del Turco a Pescara e Collelongo. La presunta "mazzetta" del 7 agosto 2007 da 200 mila euro, invece, sarebbe stata data a Cesarone in localit Francavilla al Mare (Ch) in data successiva, ma non individuata dalla procura. Mentre per quanto riguarda la presunta dazione da 100 mila euro, consegnata dallo stesso Angelini a Lamberto Quarta nella saletta della pasticceria Veronesi a Chieti Scalo, va spostata dalla mattina del 24 ottobre 2007 al pomeriggio dello stesso giorno. Infine, quella del 27 novembre 2007 da 200mila euro, sarebbe da individuare nella giornata del 6 dicembre 2007: anche in questo caso il denaro sarebbe stato ricevuto materialmente da Del Turco.

OLTRETEVERE Il portavoce della Santa Sede smentisce. Neanche la magistratura era riuscita a scalfire il muro del segreto
siglia di non fornire informazioni alle Procure italiane sui movimenti dei conti Ior precedenti allaprile 2011. Secondo linterpretazione di Briamonte e del cardinale Bertone, sarebbe bastato chiudere il conto il 31 marzo del 2011, giorno precedente allentrata in vigore

della nuova legge, per restare invisibili ai pm romani. Insomma listituzione dellAif poteva fare luce su alcune ombre dello Ior, ma questo parere legale ha continuato a garantire lanonimato a molti correntisti.
INTANTO solo mercoled scor-

so, Papa Bergoglio proprio sullo Ior aveva affermato: Tutto necessario, gli uffici sono necessari, ma sono necessari fino a un certo punto; e adesso chiede addirittura i nomi dei correntisti, con la speranza che si faccia chiarezza sui tanti segreti che custodisce listituto bancario. E non serve andare troppo lontano. Pochi mesi fa nellambito dellinchiesta su Monte dei Paschi di Siena si parlato di alcuni conti aperti

presso lo Ior e sui quali sarebbero confluiti molti dei soldi utilizzati per mettere a segno la seconda vendita di Antonveneta, al vaglio degli inquirenti senesi. Anche in questo caso, il terreno Oltretevere rimasto inesplorato. E ancora una volta, per la magistratura romana, che intanto aveva aperto un fascicolo, non stato possibile accedere a quei conti.

IL LUTTO La redazione del Fatto si stringe con affetto attorno a Oliviero Beha per la scomparsa delladorata mamma Gigliola.

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SABATO 27 APRILE 2013

ESTERI
BERLINO DERRICK NELLE SS Horst Tappert, lispettore Derrick, durante la Seconda guerra mondiale ha fatto parte delle Waffen SS. A rivelarlo il Frankfurter Allgemeine Zeitung: a partire dal 1943, quando aveva vent'anni, l'attore stato un membro delle SS. Il fatto emerso nel corso di una ricerca per una sua biografia. Ansa

il Fatto Quotidiano

Pianeta terra
MOSCA NIENTE BIMBI RUSSI A PARIGI Vladimir Putin, con lentrata in vigore della legge sul matrimonio gay in Francia, ha invocato il rispetto degli Stati europei per le tradizioni culturali e gli standard etici della Russia. Conseguenza pratica: meno disponibilit a cedere in adozione bimbi russi. LaPresse

GIORNALISTA WEB
di John Lichfield

dwy Plenel uno degli uomini pi odiati di Francia. E anche uno dei pi ammirati. In un Paese in cui il buon giornalismo investigativo raro quanto un buon vino inglese, Plenel negli ultimi due anni ha rivoltato come un calzino la politica e il giornalismo francesi. Lo scandalo Cahuzac, ministro del Bilancio socialista che nascondeva le sue fortune, per sottrarle al fisco, in conti illegali allestero? scoppiato grazie allarticolo scritto da Plenel per il giornale online Mediapart lo scorso dicembre. Laffare Bettencourt che, grazie a una intercettazione, ha finito per coinvolgere anche lex presidente Nicolas Sarkozy che si sospetta possa essersi approfittato dellanziana miliardaria incapace di intendere e di volere? La trascrizione dellintercettazione fu pubblicata da Mediapart nel 2010. E lo scandalo dei finanziamenti di Gheddafi a Sarkozy? La primavera scorsa Mediapart ha pubblicato un pezzo nel quale si dava conto di autorevoli voci secondo cui Sarkozy in occasione della campagna presidenziale del 2007 aveva ricevuto un finanziamento di 50 milioni di euro dal dittatore libico. Nel frattempo una inchiesta analoga stata avviata dalla procura francese in relazioni a voci simili riguardanti un faccendiere libanese.

Scoop e cattiveria Il trotzkista francese fa infuriare tutti


CON LE SUE INCHIESTE DASSALTO, EDWY PLENEL HA MESSO NEI GUAI POLITICI DI DESTRA E SINISTRA

cezione che conferma la regola. Quando mi occupavo degli scandali sotto la presidenza Mitterrand, un giorno fui avvicinato da un ministro che candidamente mi chiese ma perch Le Monde si occupa di faccende come queste?. Questa roba per Le Canard Enchain.
LALTRA CRITICA CHE VIENE MOSSA di sovente a Plenel che, al di l delle sue dichiarazioni a favore di un giornalismo obiettivo e basato sui fatti, Mediapart chiaramente un giornale di sinistra. Non nascondo di essere di sinistra, risponde Plenel alle critiche. Ma io e il mio giornale siamo, soprattutto, radicalmente democratici pi che di sinistra. Noi crediamo nel diritto dei cittadini di sapere cosa il potere fa in nome della gente. E non mi riferisco solo al ceto politico, ma a tutti i poteri forti. Quanto alletichetta di trotzkista, una cosa che non ho mai nemmeno cercato di nascondere. Molti francesi lo sono stati e non tutti sono stati onesti quanto me nellammetterlo. Lala trotzkista di cui ho fatto parte non era n settaria n segreta e il suo obiettivo era quello di mettere in discussione le strutture di potere sia della destra che della sinistra. stata quellesperienza a insegnarmi la passione per la verit e a fare di me il giornalista che sono oggi. particolarmente difficile praticare in Francia il giornalismo investigativo? No, assolutamente no, risponde Plenel. Basta cercare per trovare. Basta fare le domande giuste alle persone giuste. La gente mi chiede chi mi ha fatto la soffiata sullex ministro Cahuzac. La risposta : nessuno. Abbiamo cominciato a indagare su di lui, sulle sue strane amicizie con gente di

QUINDI PLENEL UN EROE del giornalismo, una sorta di Woodward o Bernstein in salsa francese? Per alcuni cos. Ma anche ampiamente detestato, non solo dai politici, ma anche da molti col-

SOTTO A CHI TOCCA Il ministro socialista Cahuzac e lex presidente Nicholas Sarkozy sono le vittime pi recenti delle rivelazioni
Il giornalista francese Edwy Plenel: Non difficile fare scoop, basta lavorare bene LaPresse

AMATO E ODIATO Il sito che pubblica notizie bomba si chiama Mediapart: 72 mila abbonati da 9 euro al mese per stare sempre sul pezzo
e giustificare piuttosto che mettere in discussione loperato del governo.
PLANEL HA FONDATO MEDIAPART nel 2008. Si era costruito una reputazione negli anni 80 quando, redattore di Le Monde, aveva scoperto diversi scandali dellera Mitterrand tra cui quello delle dirette responsabilit dei servizi segreti francesi nellaffondamento della Rainbow Warrior, la nave di Greenpeace, nel porto di Auckland. A Plenel non piace che Mediapart venga definito sito investigativo. un quotidiano online, precisa. Ci occupiamo di politica, economia e cultura. Ovviamente la notoriet che ci garantisce uninchiesta come quella su Cahuzac molto utile. Abbiamo 72.000 abbonati che pagano 9 euro al mese. I contatti arrivano a 3 milioni al mese. Per il terzo anno consecutivo abbiamo chiuso il bilancio in attivo. Mediapart ha 45 dipendenti di cui 30 sono giornalisti. In soli cinque anni il suo quotidiano online diventato una lettura da cui non pu prescindere

leghi francesi. Un giornalista radiofonico di lungo corso, parlando in privato, lo definisce un giustiziere, non un giornalista un uomo che confonde il giornalismo con le vendette personali e le crociate. Plenel inoltre un ex trotzkista che osa esibire baffi alla Stalin. I colleghi di Le Monde, giornale nel quale ha lavorato, lo definiscono tiranno e bullo. Di persona Plenel gentile, cortese, modesto, ma passionale e pronto a chiarire come stanno le cose. Odio i personalismi sia quando li si usa per lodarti sia quando li si usa per denigrarti. un atteggiamento che la dice lunga sulla Francia e sul giornalismo francese, dice Plenel. Non sono un giustiziere e non amo giudicare. Non sono spinto da ragioni politiche, ma solo dalla convinzione che la democrazia importante. Sono un giornalista cui piace scoprire la verit. Non so perch i miei colleghi francesi trovano la cosa cos strana. In Francia non accettano la mia concezione di giornalismo. Credo nel giornalismo dinchiesta. Molti miei colleghi preferiscono spiegare

chi vuole essere informato. Internet abbonda di opinioni, pettegolezzi, voci incontrollate e pregiudizi. La gente vuole fidarsi di quello che legge, vuole un giornalismo fondato sui fatti, chiarisce Plenel. La nostra una lezione non solo per la Francia, ma per il mondo intero. Questultimo il genere di commento che suscita lantipatia dei colleghi che giudicano questa affermazione supponente e superficiale. A titolo di esempio i giornalisti francesi indicano Le Canard Enchain che ogni settimana pubblica otto pagine di scoop, gossip e vignette satiriche. E indicano anche il lavoro di Le Monde e di Le Figaro che ha recentemente pubblicato molti articoli sulla malasanit e sugli scandali nel settore medico. S, conviene Plenel. Il nostro pungolo e lo scandalo Bettencourt hanno contribuito a cambiare un pochino le cose tanto che Le Monde ha assunto uno dei migliori giornalisti investigativi su piazza, Fabrice Lhomme. Ma Le Canard Enchain stato sempre la foglia di fico, lalibi della stampa francese. Insomma lec-

centro-destra e sui suoi affari con le case farmaceutiche. Nulla sapevamo di conti in Svizzera. Il nostro giornalista, Fabrice Arfi, ha messo insieme poco alla volta tutte le tessere del mosaico. E quando ci siamo convinti di avere tutte le prove, abbiamo pubblicato tutto quello che avevamo scoperto. Le rivelazioni furono accolte con scarso interesse anche da parte dei giornali di opposizione. Cahuzac ha ammesso le sue responsabilit tre settimane fa mettendo in crisi il governo Hollande. A quel punto violente e costernate reazioni da parte dei principali giornali. Ma anche un tantino di imbarazzo perch molti avrebbero preferito che nulla fosse trapelato sullex ministro. Ed questa la vera lezione dello scandalo Cahuzac, laver portato alla luce la complicit che esiste tra tutti i partiti, Fronte Nazionale compreso, commenta Plenel. Oltre alla complicit tra ceto politico e media. proprio questo che fa della Francia, da un punto di vista democratico, la vera malata dEuropa.
The Independent Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

il Fatto Quotidiano

ESTERI
DACCA 300 MORTI, E ANCORA SI SCAVA Le vittime del crollo di un edificio mercoled scorso a Dacca, nel Bangladesh, sono pi di 300. E altre 300 persone potrebbero essere sotto le macerie. Ieri proteste e scontri con la polizia degli operai tessili, stipati in laboratori clandestini per produzioni Usa e Ue: Vogliamo pi sicurezza. LaPresse

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RUSSIA INCENDIO IN OSPEDALE Un incendio ha praticamente raso al suolo un ospedale psichiatrico a Ramen'e, nel distretto di Dmitrovsky, a nord di Mosca, uccidendo 36 pazienti e 2 infermieri. Il fuoco si scatenato in piena notte, solo tre persone sarebbero riuscite a salvarsi. Ansa

FAIDA TRA CONSERVATORI

Cameron a Johnson:Caro rivale, ora ti rubo il fratello


IL PREMIER BRITANNICO ARRUOLA IL 41ENNE JO IL SINDACO DI LONDRA PREPARA LA CONTROMOSSA
di Caterina

EURO Bundesbank attacca il piano Draghi entre la Commissione Ue da lok alla Spagna per il rinvio al 2016 al rientro del deficit sotto la M soglia del 3%, la Bundesbank muove una forte critica
allo scudo anti-spread messo a punto lo scorso anno dalla Bce, e lo fa in unopinione preparata per la Corte costituzionale tedesca che ha fatto molto rumore. In aperto contrasto con limpostazione del presidente Bce Mario Draghi, la Buba ritiene che il rialzo degli spread non pu essere interpretato come un fattore di disturbo ai meccanismi di trasmissione della politica monetaria, si legge nel documento citato dal quotidiano tedesco Handesblatt e di cui la Buba ha confermato l'autenticiti. Nel rapporto di 29 pagine, la Bundesbank critica lacquisto del debito dei paesi colpiti dalla crisi da parte dellEurotower, sostenendo che questo compromette lindipendenza della Bce.

Soffici
Londra

a tempo il sindaco di Londra Boris Johnson punta al numero 10 di Downing Street. Ieri un Johnson ha gi varcato la soglia del famoso portoncino nero, ma si chiama Jo ed suo fratello minore. Chiamato proprio da Cameron a capo della Policy Unit, cio il gabinetto che detter la linea per modernizzare limmagine contro la crescente impopolarit. La scelta pare sia una mossa diabolica del ministro Osborne per giocare sulla rivalit dei due fratelli e spuntare le frecce dellarco di Boris, che non perde occasione per criticare ogni decisione di Cameron e che da tempo si prepara per scendere in campo contro di lui alla guida del partito conservatore nelle prossime elezioni del 2015. Cos gli hanno messo tra i piedi il fratellino Jo. Per Boris uno smacco che il fratello minore sia entrato a Downing Street prima di lui e questo potrebbe aumenta-

re la competitivit tra i due. Il rischio per Boris infatti che il fratellino ci prenda gusto. Una sorta di BoJo vs JoJo, come hanno scritto i giornali inglesi. Ma altri pensano invece che lo spirito familiare finir per prevalere e la mossa si ritorcer contro la coppia Cameron-Osborne.
I JOHNSON INFATTI sono

un vero clan. Il padre, Stanley Patrick, 72 anni, stato un influente politico e fa parte della intellighentia di destra del paese. Ex deputato conservatore, ha lavorato per la Banca Mondiale e per la Commissione Europea, un noto esperto di questioni ambientali e uno scrittore. I fratelli sono quattro, tutti biondissimi, tutti super in carriera e molto competitivi. Il biografo Andrew Gimson racconta di una infanzia spietata, giocata a colpi di quiz di intelligenza, partite di ping pong feroci e gare un po su tutto, anche di altezza. Boris, 48 anni, il pi ambizioso. Disse, e forse non scherzava troppo, che voleva diventare il re del mondo.

Poi c Rachel, giornalista, 47 anni, ex direttrice di The Lady, un giornale al femminile per laristocrazia e lalta borghesia rimasto sostanzialmente uguale a quando stato fondato 128 anni fa, con una sezione dedicata alla ricerca di maggiordomi e autisti stile Downtown Abbey. Il terzo Leo, 45, imprenditore. Jo lultimogenito, 41 anni. Anche lui come il fratello (e come il club di etoniani che guida il partito e il paese) vanta laccoppiata vincente Eton-Oxford. Laurea in Storia moderna, poi altre due lauree in universit europpe. Ottimo oratore, parla francese fluente. Pare che con il fratello maggiore abbiano in comune solo i capelli paglierini e i geni famigliari. Come il primo showman, estroverso, fracassone, con una vita privata dissennata (donne, divorzi, alcool), tanto Jo timido e riservato, non appare mai in televisione, ha una moglie di sinistra, giornalista al Guardian, due figli e nessuna turbolenza familiare. Ha iniziato alla Deutsche Bank. Poi passato al Financial Times

EREDE
Jo Johnson, assunto per ringiovanire il governo LaPresse

CLAN FAMILIARE Lapparentamento serve a depotenziare le aspirazioni di Boris su Downing Street Il pericolo che lui e Jo uniscano le forze

dove ha lavorato prima da Parigi, poi nel Sud Est Asiatico per poi occuparsi della prestigiosa Lex Column. stato cooptato in politica solo nel 2010 e sono tre anni che siede in Parlamento. Non chiaro quale piega prender la storia dei due Johnson. Se si spalleggeranno come John e Robert Kennedy. O come i gemelli polacchi Lech e Jaroslaw Kaczynsky, insieme al potere uno come primo ministro e laltro come presidente della Polonia nel 2006 e 2007. O se invece della solidariet familistica prevarr la rivalit. In Gran Bretagna ancora vivo lo psicodramma fraterno dei Miliband e labbraccio fratri-

cida di Ed che aveva battuto il pi vecchio ed esperto David nella battaglia per la guida del Partito laburista. Uno scontro violento che non mai pi stato sanato, si dice con grande rammarico della madre, e che ha portato alle recenti dimissioni di David da parlamentare e alla sua repentina partenza per un esilio newyorkese.
TRA I COMMENTATORI politici prevale chi scommette che il machiavellismo di Osborne sar un boomerang per i tory. Cameron e Osborne possono pensare che Jo sar leale verso di loro. Ma potrebbero scoprire sulla propria pelle che invece la lealt sar verso il clan Johnson ha dichiarato un amico di Jo. Insomma, il tengo famiglia vince a tutte le latitudini.

DAVID CAMERON Il primo ministro invidia la dialettica spigliata del sindaco e tenta di accreditarsi presso un pubblico pi giovane

GEORGE OSBORNE Il ministro dellEconomia ha suggerito questa strategia per frenare lascesa tra i Tories del primo cittadino londinese

BORIS JOHNSON La sua vita spericolata (gossip e alcool) ispira simpatia tra gli elettori, ma potrebbe crearsi unalleanza alla Kennedy

In Bosnia la grazia a pagamento


ARRESTATO PER CORRUZIONE IL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE CROATO-MUSULMANA
di Alessandro Oppes

n'operazione di polizia decapita il vertice U politico della Federazione croato-bosniaca (una delle due entit che, insieme alla Republika Srpska a maggioranza serba, formano il fragile assetto istituzionale della Bosnia Herzegovina stabilito dagli accordi di pace di Dayton) e fa precipitare verso l'ignoto un paese gi allo sbando. Zivko Budimir, il dirigente di etnia croata nominato ai vertici del paese nel marzo di due anni fa dopo un lunghissimo stallo politico sbloccato dalle pressioni internazionali, stato arrestato in seguito a un'inchiesta della procura anti-corruzione che ha portato a una raffica di perquisizioni negli uffici della presidenza e del governo. Decine le persone coinvolte ai vertici della Federazione, con accuse che vanno dall'abuso d'ufficio al traffico di stupefacenti all'associazione a delinquere. I giudici del Tribunale della Bosnia-Herzegovina non hanno ancora reso note le imputazioni a carico del presidente, ma si sospetta che Budimir si facesse pagare tangenti di 40mila euro per concedere l'indulto a persone condannate per diversi delitti. Sarebbe una prova ulteriore della veridicit dell'accusa che formula da tempo l'organizzazione Transparency

International, secondo cui la Bosnia uno dei paesi pi corrotti d'Europa, sia a causa del suo complesso e caotico quadro amministrativo, sia per le profonde divisioni etniche e politiche.
IL PAESE CONSIDERATO, dati alla mano, uno

dei grandi malati del continente, e non solo (un rapporto del Business Insider lo inserisce tra le venti nazioni pi povere del mondo). L'ultima a lanciare l'allarme stata, non pi di una settimana fa, l'alta rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione Europea, Catherine Ashton: in visita a Sarajevo, si detta "molto delusa" per l'assoluta mancanza di progressi nell'attuazione delle riforme richieste da Bruxelles, soprattutto quelle relative alla discriminazione delle minoranze (ebrei e comunit rom), una delle condizioni chiave fissate dalla Ue per accelerare il processo di integrazione europea. Un cammino che continua ad apparire irto di ostacoli. "Le forze politiche non hanno trasformato in azione concreta i loro impegni - ha detto Ashton - e invece di agire sembra che si siano concentrati sugli interessi dei loro partiti e delle comunit di appartenenza". il sistema nel suo complesso a non offrire le garanzie basilari: procedure amministrative estremamente farraginose, un eccesso di burocrazia che favorisce la cor-

ruzione. Tutto contribuisce a tenere gli investitori esteri lontani dalla Bosnia. Ed un problema che investe allo stesso modo la federazione musulmano-croata e la parte serba, entrambe dotate di un'ampia autonomia, ognuna con un proprio governo e Parlamento. La fragilit dello Stato preoccupa enormemente gli organismi internazionali, dal Fondo Monetario alla Banca Mondiale, allarmati da un possibile tracollo del paese. proprio in seguito a un ultimatum lanciato dall'Fmi che, dieci giorni fa, la Federazione guidata fino a ieri da Budimir si vista costretta ad approvare una riforma del sistema pensionistico per i veterani di guerra, che rappresentava uno spropositato 4 per cento del prodotto interno lordo, una follia assoluta per un paese in ginocchio (la pensione media per gli ex combattenti del conflitto che sconvolse la regione negli anni Novanta verr ora ridotta di circa duecento euro). Il Fondo dovuto ricorrere alla minaccia di sospendere i prestiti per obbligare il Parlamento a ridurre i sussidi. La stessa linea che aveva adottato due anni fa, quando il caos politico impediva di arrivare a un accordo per la formazione di un nuovo governo. A complicare le cose, lo stesso assetto istituzionale del paese, che garantisce a ciascuno dei cosiddetti "tre popoli costitutivi" (serbi, croati e bosniaci) la pos-

AFFARISTA
Secondo le autorit bosniache, Zivko Budimir concedeva la grazia per 40mila euro Ansa

sibilit di bloccare decisioni rilevanti invocando la "difesa degli interessi nazionali".


STATA PROPRIO QUESTA CLAUSOLA a determinare, negli ultimi cinque anni, la paralisi del Tribunale costituzionale (uno dei principali responsabili lo stesso Zivko Budimir, che in pi di un'occasione ha messo il veto sulla nomina di nuovi giudici dell'Alta Corte). Con un sistema cos, incancrenito e corrotto, l'economia ha continuato ad andare a rotoli. Solo in questo mese di aprile, il paese stato bloccato da una raffica di scioperi, dai trasporti pubblici, alle scuole, ai vigili del fuoco, mentre il 40 per cento della popolazione vive in stato di povert.

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SABATO 27 APRILE 2013

il Fatto Quotidiano

LEW ANDOWSKI AL BAYERN A MONACO (PER ORA) SMENTISCONO

SPAGNA, DEL BOSQUE LASCER LA PANCHINA DOPO BRASILE 2014

INTER, 45 MILA EURO DI MULTA PER CORI RAZZISTI CONTRO ADEBAYOR

Il Bayern Monaco ha smentito le indiscrezioni del quotidiano Bildsullesistenza di due contratti firmati con la stella del Borussia Dortmund, Robert Lewandowski

Lallenatore della Spagna vincitrice del Mondiale 2010 e dellEuropeo 2012, ha dichiarato che si ritirer dopo il Campionato del Mondo in Brasile nel 2014

La commissione disciplinare della Uefa ha multato lInter con 45.000 euro per le offese razziste indirizzate a Emmanuel Adebayor, attaccante del Tottenham

SECONDO

TEMPO

SPETTACOLI.SPORT.IDEE

Storm che fotografava le note


ERA L AUTORE DELLE PI CELEBRI COPERTINE DEI PINK FLOYD, SE NE ANDATO A 69 ANNI IMPOSSIBILE, OGGI, IMMAGINARE QUEI DISCHI SENZA ASSOCIARLI ALLE IMMAGINI DI THORGERSON
di John Harris

torm Thorgerson, morto il 18 aprile scorso, era imperscrutabile, grandioso e divertente, tutte qualit che lo ponevano a una certa distanza dalla apparente bonomia e dalla superficialit del mondo della musica. Invece di piegarsi alle esigenze commerciali o di seguire le bizzarrie dei musicisti, il suo lavoro ha sempre testimoniato la sua indipendenza e la sua fiducia nellarte in quanto tale. Lambiente nel quale Thorgerson lavor, appare oggi comicamente fuori moda non solo perch lepoca dei vinili tramontata, ma anche per il genere di persone con cui ebbe a che fare. Allinizio della carriera dei Pink Floyd cui legata gran parte della sua leggenda Thorgerson doveva in teoria rendere conto del suo lavoro a un funzionario della EMI, un certo Ron Dunton che Powell, collaboratore di Thorgerson, descrive come un ciccione sempre allegro che si occupava delle copertine dei dischi. Nel 1970 quando Thorgerson mostr a Dunton il disegno della copertina dellalbum dei Pink Floyd Atom Heart Mother, che ritraeva una mucca pezzata che fissava la camera con lo sguardo vuoto tipico delle mucche, Dunton sbott: Che cazzo questa roba?. Ovviamente come dice Powell non erano in grado di capire una cosa cos originale.
DUNTON protestava conti-

mente dalla band e non dalla loro etichetta. In un momento in cui il rock si stava spostando dallera del juke-box a quella degli album, delle radio FM e della musica come forma di arte pop, il loro lavoro apparve immediatamente perfetto per i dischi cui era destinato: impegnato e intelligentemente non commerciale come la musica del disco contenuto allinterno della copertina. Thorgerson e Powell, a partire dagli anni 70, aprirono la strada a un mondo nuovo inse-

STORICHE
Peter Gabriel n. 3. Sotto, Atom Heart Mother dei Pink Floyd.

toshop e gli artisti facevano tutto di persona, la qual cosa comportava spesso viaggi lunghissimi. Per fotografare le piramidi che si trovano allinterno della copertina di The Dark Side of the moon, Storm dovette recarsi in Egitto. Il massimo Storm lo raggiunse nel 1987 per la copertina di A momentary lapse of Reason. Waters aveva lasciato la band e la musica di quellalbum non era un granch, ma la copertina forse il capolavoro di Thorgerson: 800 letti dospedale perfet-

tamente allineati a Saunton Sands, nel Devon. Ma numerosi sono i lavori, sempre brillanti, di Thorgerson, insieme a Powell o da solo, e la sua collaborazione con Peter Gabriel riflette lestetica inquieta e frustrante di Gabriel cos come le copertine realizzate per i Pink Floyd erano in perfetta sintonia con la loro musica. Ad esempio la copertina del terzo album di Gabriel (anche noto come Melt) consiste di uno scatto del viso di Gabriel in cui si ha la sensazione

che il cranio si stia liquefacendo. Come riusc Storm a ottenere questo effetto? Con il semplice espediente di imbrattare una Polaroid non ancora sviluppata. Questa tecnica prese poi il nome di Krimsografia. La copertina dellalbum Phenomenon (1974) della band di heavy e hard rock Ufo ritrae una coppia dallaria spaesata come se avesse avvistato un Ufo e riesce a dare, al tempo stesso, la sensazione di inspiegabilit e turbamento. Pyramid (1978) di Alan Parsons Project mostra una figura indistinta in una stanza dalbergo. La figura risulta indistinguibile a causa di una interferenza cromatica e rappresenta probabilmente la migliore rappresentazione visiva dellemicrania mai realizzata da un artista.
OVVIAMENTE non tutti i lavori

INVENTORE Quando port alla Emi la cover della mucca di Atom Heart Mother si sent dire: Che roba questa?. Era il 1970 e lui era troppo avanti
gnando ai gruppi pi ambiziosi una cosa che fino ad allora avevano trascurato: le copertine sono parte integrante del messaggio e debbono dire qualcosa che sia in sintonia con la musica. Il lavoro di Thorgerson e Powell per i Pink Floyd fa oggi parte dellinconscio collettivo al punto che non nemmeno necessario ricordarlo: la mucca di Atom Heart Mother, il prisma luminoso di The Dark Side of the moon, il maiale sospeso in aria sopra la centrale elettrica di Battersea di Animals, la stretta di mano di Wish you were here. Queste immagini fanno parte della storia della musica e di quella dellarte. A quei tempi non esisteva PhoIL 29 E IL 30 AL CINEMA

toccano queste vette di perfezione, originalit e creativit. Lo stile di Hipgnosis era facilmente falsificabile e talvolta fu lo stesso Thorgerson a fare la parodia di se stesso. La copertina dellalbum Bury the Hatchet (1999) dei Cranberries una evocazione della paranoia un gigantesco occhio che dal cielo sta per abbattersi su un piccolissimo uomo nudo e non port fortuna n alla band n allartista. La copertina di Black Holes and Revelations (2006) dei Muse altro non che un malriuscito ritorno al lavoro fatto per i Pink Floyd e, a essere generosi, lo si pu interpretare come una sottolineatura critica dei falliti tentativi di quella band di riportare in vita gli eccessi del rock progressista degli anni 70. E la famigerata immagine delle donne nude ritratte di schiena sembra un cedimento strano per Thorgerson alla volgarit della musica commerciale anche se pare che quella copertina piacesse molto a Storm. Ma nella maggior parte dei casi la genialit di Thorgerson lasciava il segno.
The Guardian Traduzione di Carlo Antonio Biscotto

nuamente. Ci odiava. Non capiva il lavoro di Thorgerson e il mio, ricorda Aubrey Powell che con lui fond lo studio grafico Hipgnosis. Ma Storm e Aubrey avevano qualche asso nella manica. Entrambi avevano stretti rapporti con i Pink Floyd che risalivano ai tempi di Cambridge dove Thorgerson era approdato dopo aver frequentato la famosa scuola di Summerhill, la cosiddetta scuola della felicit, fondata nel 1921 da Alexander Neil come tentativo di realizzare lutopia di una scuola fondata sulla libert, lamore e il rispetto. Inoltre Storm e Aubrey erano stati ingaggiati diretta-

Rolling Stones, 50 anni in due ore


di Stefano Caselli

ualche anno fa un quotidiano italiano pubblic unintervista a un Q improbabile scienziato che sosteneva di aver messo a punto un algoritmo in grado di prevedere, con una certa esattezza, laspettativa di vita di ciascuno. Riteneva perfino di aver spesso indovinato, salvo poi confessare affranto: La pi grande delusione della mia vita? Keith Richards. In base ai miei calcoli sarebbe dovuto essere morto da ventanni. Chiss se a Keith, chitarrista e anima

dei Rolling Stones, lo hanno mai raccontato. Si sarebbe fatto una grossa risata. Gi, perch i Rolling Stones ci sono ancora. Sul palco Mick Jagger laltra met dei Glimmer Twins, i Gemelli Scintilla assomiglia sempre di pi a una statua di cera in una stanza troppo calda; Keith, invece, uno spaventapasseri lasciato troppo a lungo in balia delle intemperie. Eppure, non appena Richards schiaffeggia le corde della sua chitarra e Mick aziona bacino e corde vocali, lenergia incredibilmente ancora intera. E pensare che nel 1982 (dopo 20 anni di

carriera) pubblicarono un live dal titolo Still Life, un gioco di parole a met tra natura morta e ancora in vita, per dire che gi allora erano considerati vecchi.
ORA, CHE DI ANNI di carriera ne hanno fatti 50 (anzi, 51, lesordio fu al Marquee di Londra nel 1962) li celebra anche il documentario Crossfire Hurricane (regia di Brett Morgen, distribuzione Microcinema) che sar proiettato il 29 e il 30 aprile in 300 sale italiane. Due ore di concerti, backstage, interviste con tutti i membri della band: il batterista Charlie

Watts (unico superstite, insieme a Jagger e Richards, della band originale), lex bassista Billy Wyman (il pi anziano del gruppo) il chitarrista Ron Wood, nella band dal 1974, quando prese il posto del placido Mick Taylor, chiamato a sostituire il geniale Brian Jones (morto a 27 anni nel 1969) anima dei primi Stones. Crossfire Hurricane si occupa soprattutto di questi Stones, dagli esordi dei primi Sessanta allapice dei primi Settanta, perch il mito si cristallizzato da allora. Due ore per chiedersi come mai dopo 50 anni non ci siamo ancora annoiati di ascoltarli. Un motivo ci sar.

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO

SABATO 27 APRILE 2013

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Kiarostami: Ho iniziato per curiosit, e insistito per amore


IL REGISTA IRANIANO NELLE SALE CON QUALCUNO DA AMARE, STORIA DELLA PASSIONE TRA UN ANZIANO PROFESSORE E LA SUA ALLIEV A
di Malcom Pagani

i cambia e anche limmutabile maschera di Abbas Kiarostami, alle prese con caff americano e sigaretta nella prima mattina di un giardino che guarda il Tevere, fa filtrare lampi di beatitudine. A giugno il regista iraniano avr 73 anni. Palme doro e Leoni sono in bacheca. Il tocco libero. Senza ansie da prestazione o pretese di peana innalzati allimmortale opera del maestro. Cos Qualcuno da amare, storia semplice di amore transgenerazionale e improbabile comprensione tra un anziano professore e una giovane studentessa in un Giappone metamorfico, vicenda di linguaggi distanti che trovano un equilibrio sul baratro, sembra proprio il film che luomo che non abbandon Teheran neanche dopo il ritorno di Khomeini, voleva girare. Poco importa che non tutti labbiano capito e meno ancora che proprio in Giappone, dove la modernit un equivoco in bilico tra futuro e tradizione, il periplo sentimentale di Kiarostami tra un insegnante e unallieva che a tempo perso si prostituisce abbia diviso: Non si pu pretendere di piacere a tutti ride Abbas, mentre aspira e disegna cerchi di fumo nellaria, spiega, inizia lintervista in inglese per poi passare al Farsi.

ha quasi 80 anni. Non aveva mai avuto un ruolo vero in tutta la sua vita. Cercavo proprio questo, spontaneit, distanza e massima aderenza al tempo stesso. Lui credeva di non farcela, si sentiva inadeguato, allora gli ho raccontato di quando succedeva a me, di quando per la prima volta sul set in vita mia quel brulicare di professionisti che sembrano sapere sempre cosa fare mi spavent spingendomi quasi alla fuga. Al motore che ancora ne guida i passi tra produttori illuminati e restrizioni istituzionali, Kiarostami d un nome semplice. La chiama curiosit: Lho sempre avuta, fin da quando nelladolescenza dipingevo e non avevo idea di intra-

prendere questo mestiere. Desiderare capire gli altri per porsi domande e lasciarle a dibattersi nellinconscio degli spettatori la poetica di Kiarostami fin dal princpio dei 70. Ne Il Viaggiatore il giovane Ghasem raderebbe al suolo affetti e famiglia pur lasciare il suo villaggio, raggiungere Teheran e vedere nel pi grande stadio del Paese la nazio-

nale di calcio: Me lo ricordo bene quel film dice sorridendo perch anche in quel sentiero lontano, al centro della storia, pulsava la dicotomia tra volere e potere. Tra lotta tra verit e bugia. Visibile e nascosto. La stessa dinamica che in Qualcuno da amare fa precipitare la calma apparente di una narrazione piana in un crescendo finale tragico e

Rin Takanashi, protagonista femminile di Qualcuno da amare di Abbas Kiarostami

RIECCOLO Al via le selezioni del Grande Fratello e torna il Grande Presidente, perch non dovrebbe tornare il Grande Fratello? Appunto. Anche se non si S sa ancora la data della messa in onda (non ci sar pi
Alessia Marcuzzi, si fa il nome della grande fidanzata Silvia Toffanin) la macchina del GF 13 ripartita, e i casting per selezionare i concorrenti cominciano proprio in questi giorni. La lotta per entrare nella casa della madre di tutti i Reality sar pi agguerrita che mai perch il numero dei concorrenti dovrebbe subire una drastica spending review, il che significa una vera inversione di tendenza Nelle edizioni precedenti il numero era aumentato inesorabilmente dai 10 della prima edizione ai 36 dell'ultima. Un effetto telenovela che si era rivelato controproducente anche per gli spettatori pi fedeli che, tra entrate e uscite, hanno perso il conto dei reclusi. Anche la durata dovrebbe subire un taglio. L'esperimento di allungare il programma dai 100 giorni iniziali fino a 6 mes stato controproducente in termini di ascolti. Sempre che non si tratti di una saturazione inesorabile.

inatteso. La ragazza di notte diventa puttana, ma mente al suo fidanzato ufficiale e presenta il vecchio letterato da cui viene mandata per offrirsi come suo nonno. una menzogna plausibile che non regge al quotidiano perch tutto si trasforma e non c niente che interessi meno a Kiarostami della consolazione di rito.
STRANO che i vecchi, che

COME LA VITA Cos deve essere il cinema. Quando giro non dico mai agli attori come finisce la storia, perch non devono conoscere il loro destino

tutto hanno visto e ogni cosa dovrebbero aspettarsi non avvertano il senso di tragedia incombente e pi giovani, sulla carta spensierati per definizione, sentano che la tempesta sta arrivando. un ribaltamento di prospettiva che rimodella la realt. Anche per questo il regista non ha problemi a demitizzare un famoso, pomposissimo giudizio attribuito a Godard sulla sua arte (Il cinema inizia con Griffith

e finisce con Kiarostami) giurando che no, ne certo: Quella frase Godard non lha mai detta e anche questa volta, non ha fornito agli attori la sceneggiatura completa del film, fedele allantico precetto di incertezza nel domani: Un attore non deve sapere come finisce la storia, non deve conoscere il suo destino. Del risultato soddisfatto come pu esserlo il signor Kiarostami. Uno che ha avuto da Nanni Moretti lonore di un documentario dedicato: Il giorno della prima di Close-Up (Nanni non ha un carattere facile, ma forse proprio per questo siamo rimasti amici), un affabulatore cos affascinante da convincere Martin Karmitz, il suo produttore, a vendere unopera di Yves Klein per poterlo finanziare. Glielavevo promesso. Qualcuno da amare. Fino allautolesionismo.

Lintervista

Il direttore dellEliseo

IN CONCORSO a Cannes nel 2012 e ora in Italia da oggi grazie alla Lucky Red di Andrea Occhipinti, Qualcuno da amare una riflessione lieve sugli smarrimenti esistenziali che avvicinano le diverse et e ha il ritmo lento e musicale delle fiabe di unaltra epoca. Un cinema che non compiace, ma con ironia, scrittura e artigianato molto riconoscibile, in un crescendo pittorico che evade dalla frenesia ratifica la maturit di un artista. Il Giappone unastrazione e anche se pochi registi al mondo sono in grado di trascinarti altrove con un camera car come Kiarostami, in Qualcuno da amare Tokyo e dintorni non sono altro che una sigla applicata al caos, alla solitudine e allabusato concetto che risponde al nome di globalizzazione: Tutto volevo tranne che girare in un luogo riconoscibile dice lui, raccontando di un progetto vagheggiato fin dal 2002. Piantare tende in Oriente per non subire laccusa recente e un po puerile di fare film a esclusivo uso degli occidentali, atterrando in un Paese che a causa delle complicazioni linguistiche avrebbe costretto comunque esercenti e distributori alluso del sottotitolo. UNIPOTESI scolastica che co-

Nei teatri di Roma regna il vuoto


di Anna Maria Pasetti

teatri italiani al tempo della I crisi? Se la cavano malissimo. Chiusure, tagli drastici, vita da equilibristi. Per sopravvivere serve un cambiamento radicale, una visione organica in senso

meno 40 anni. E questo si aggrava in Lazio e nella citt di Roma, dove esiste il maggior numero di strutture. Un paradosso. Con una laurea in economia politica alla Bocconi e una famiglia pasionaria di palcoscenici incarna la doppia anima artistica e im-

e da una legge che lo regoli. Si tratta di un mondo ancora artigianale verso cui la politica di qualunque colore ha sempre mostrato indifferenza apparente, perch in realt ha interesse a fagocitarlo per farne uso e consumo propri: dividi et impera.

NON SOLO CRISI Altre regioni hanno legiferato in materia, da noi la politica ha preferito non farlo Speriamo che Zingaretti cambi rotta
moderno. La denuncia-proposta arriva dal pi giovane direttore artistico di uno storico stabile romano quale lEliseo, sorto nel 1900 e calpestato dai maestri che vanno da Visconti a Romolo Valli, dai De Filippo a Patroni Griffi. Il 38enne Massimo Monaci ne alla guida dal 2007, una responsabilit affiancata dalla nomina di questanno - a presidente dellAssociazione Generale Italiana per lo Spettacolo (AGIS) per il Lazio. In Italia lo spettacolo dal vivo abbandonato a se stesso da alprenditoriale oggi imprescindibile per sopravvivere a una crisi devastante.
Quanto profonda la crisi del teatro osservata dal doppio punto di vista di direttore artistico dellEliseo e presidente di Agis Lazio? Sarebbe a dire?

- peraltro risicato dalla Finanziaria, nel 2013 saremo sotto i 390 milioni di euro, rispetto ai gi pochi 411 del 2012. Nella seconda met dellanno scorso, si aggiunta la crisi delleconomia reale con la perdita fisiologica di pubblico. Unendo i fattori sopra elencati, il risultato la chiusura dei teatri, come lAmbra Jovinelli. Daltra parte, viviamo nel Paese europeo che meno investe in cultura.
Quanto pesa questo sullEliseo, teatro privato ad interesse pubblico?

in maniera poco trasparente.


Cosa ti aspetti dallarrivo di Nicola Zingaretti?

In campagna elettorale Zingaretti ci ha dato fiducia, parlando di cultura come reale attivit produttiva ed economica importante. Speriamo alle parole seguano i fatti.
Quanto al Comune di Roma?

me nei suoi film ha lasciato presto spazio ad altro. La ricerca non semplice di due protagonisti esordienti agli antipodi per et e aspirazioni, ad esempio: Li ho scelti per ragioni diverse. Takashi Oduno, il mio professore

Il discorso complesso. C un problema nazionale e ce n un altro forse peggiore regionale in Lazio e comunale a Roma. Partendo dal Paese, la crisi dello spettacolo dal vivo esiste da 40 anni e nasce dalla mancanza di un approccio organico al settore

Lo spettacolo dal vivo tranne le fondazioni lirico-sinfoniche che rastrellano il 50% del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) normato con decreti annuali a discrezione, secondo un modello gestionale obsoleto alla merc di piccole lobby di potere e senza una riforma strutturale. Certo, tutti siamo corresponsabili di aver marciato sul clientelismo. Manca una visione, ciascuno ha sprecato finora come voleva, aizzando battaglie surreali attorno al FUS

Nellultimo anno abbiamo ricavato circa 6,5 mln di euro e un contributo dal FUS di 1,3 mln. Il costo di gestione annuale si aggira tra i 1,5 e 2 mln. La crisi ha causato almeno un -20% del volume daffari, non tanto nel numero di spettatori che sono fidelizzati (circa 7mila abbonamenti resistenti) quanto nel maggior sfruttamento di promozioni e sconti. Tra il 2011 e 2012 abbiamo tagliato dal 10 al 15% su tutto.
Parlavi di una crisi profonda anche a livello regionale e comunale.

Qui conta il colore politico. Il centro-sinistra tradizionalmente sensibile sulla cultura, ma questa si comunque mostrata personalistica, con sindaci elevati a direttori artistici della citt, dimenticandosi di fornirle un modello culturale metropolitano. Il centro-destra ci ha totalmente trascurato, riducendo addirittura a 400mila euro lunico bando che eravamo riusciti ad ottenere. Paragonando Roma a Milano, nel capoluogo lombardo esiste una relazione istituzioni-territorio-teatri virtuosa. A Roma solo a una guerra tra poveri.
Hai chiesto un tavolo con la neo Assessore alla Cultura regionale Lidia Ravera. Con quali proposte?

Il Lazio una delle poche regioni a non avere una Legge Quadro per lo spettacolo dal vivo. E ho detto tutto, considerando che contiene circa 70 teatri, al 99% concentrati su Roma. A regnare il vuoto. Il motivo si riconduce a negligenza politica e volont di distribuire i soldi che non mancano se si cercano -

In un Paese come lItalia la cultura deve diventare un volano economico, specie a Roma, che pu auto sostenersi col proprio patrimonio culturale: il futuro sindaco dovr capirlo bene. A livello regionale serve una Legge Quadro subito con un Fondo Regionale per lo spettacolo dal vivo che si autoalimenti, con criteri chiari, virtuosi e trasparenti.

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SABATO 27 APRILE 2013

SECONDO TEMPO
ENRICO
Berlinguer; Blob ha riproposto le immagini del funerale del segretario del Pci Dlm

il Fatto Quotidiano

TG PAPI

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Streaming: il nulla oltre i convenevoli


di Paolo Ojetti

Le ceneri di Berlinguer e il Blob della nostalgia


di Fulvio

due. Due streaming a distanza E di due settimane, uno deprimente con Crimi, Lombardi e Bersani, laltro altrettanto tristanzuolo con un solo cambio: Letta in, Bersani out. Solo per rinfrescare la memoria, il significato etimologico di streaming viene dallinglese stream e vorrebbe dire far scorrere, far fluire o, meglio ancora, scorrendo, fluendo. Negli streaming sopracitati e visti sempre in diretta su Sky, nellun caso e nell altro fluito il nulla, tanto che viene da chiedersi se questo sistema di diffusione comunicativa partito come strumento di alta informazione democratica serva davvero a qualcosa. Il giorno di Bersani, quei toni soft, infarciti di salamelecchi settecenteschi solo per dire no, suonarono di una insopportabile falsit. Il giorno di Letta, mutati i temi del contendere (a parte il ritorno di Rodot: perch non lo avete votato?), limpressione di viaggiare in una nuvola di borotalco stata identica. Possibile che la contesa, la virulenza della politica si sviluppino con o senza il testimone streaming sempre con fare cos gentile e forbito? Josef Stalin ha preso in mano una matita rossa (ancora non esistevano i pennarelli) e ha tracciato i nuovi confini del-

lUnione sovietica, dalle repubbliche baltiche al Mar nero bulgaro. Poi ha messo due punti interrogativi su Grecia e Jugoslavia. Churchill si alza, si avvicina alla carta di quel nuovo mondo e siamo a Yalta e siamo in streaming dice: Gentilissimo maresciallo, padre di tutte le Russie, beneamato dal popolo: forse, non crede, non ritiene in cuor suo che questa linea rossa sia leggermente pi estesa del dovuto?. E Stalin, sempre in streaming (al lato si vede Roosevelt che sonnecchia): Ma, caro premier del nobile popolo britannico, guida eccellente degli eserciti occidentali, liberatore di popoli, non mi sembra.
COMUNQUE, con la buona volont,

Abbate

on una tempestivit esemplare, C impagabile, forse perfino perfidamente sospetta, Blob, il gioiello narrativo di Rai3, e forse dellintera emittenza pubblica, gioved sera ha messo tutto se stesso a disposizione della memoria politica di una sinistra che una vita fa ebbe tempo e luogo. C riuscito srotolando una lunga sequenza filmata delle varie fasi dei funerali di Enrico Berlinguer, il segretario generale del Partito comunista italiano: a Roma, il 14 giugno 1984. Immagini in movimento che sebbene dimorino ormai fisse, inamovibili, anche nelleterno di YouTube, a scorgerle (o anche rivederle) in chiaro, a ridosso dei telegiornali di un presente che ormai conta quasi trentanni in pi, suscitano ben altro effetto emotivo, almeno presso chi ha stoffa per le riflessioni complessive. In buona sostanza, le immagini dei funerali del leader del Pci donano innanzitutto stupore e straniamento. Stupore per ci che significava pro-

nunciare lesistenza stessa in strada dei cosiddetti comunisti in quellormai remoto anno (dinizio di disgrazia per la sinistra), il 1984, cos come appaiono nel fitto delle bandiere e dei fazzoletti rossi, fra via delle Botteghe Oscure, piazza Venezia, Fori Imperiali e via Labicana, il percorso che conduce a piazza San Giovanni, la Piazza dogni evento che inquadri il popolo rosso; straniamento davanti al pensiero di quanto il rotor del tempo abbia nel frattempo lavorato per restituire dogni cosa inizialmente gloriosa nientaltro che poltiglia, polveri sottili di un fallimento progressivo, sensazione di un dopo ormai immateriale, scaduto.
CON CRUDELE pertinenza gli autori

la comprensione reciproca e sulla spinta del difficile momento, troveremo senzaltro accordi e intese. A Yalta non cera la possibilit di mettere i Grandi in streaming, ogni memoria fin nei libri dei diplomatici e dei capi militari l presenti. E cos, proprio perch non verano testimoni elettronici, la verit giunta sino a noi: a Yalta, Churchill e Stalin si odiavano e diffidavano di tutto e di tutti, in altre sale i capi militari vennero alle mani e avevano lasciato fuori da quellalbergo bellepoque le pistole d ordinanza. Che streaming, alla fine, sia solo la certificazione elettronica di un falso?

del montaggio Paolo Luciani, Pino Roggero, Cristiana Turchetti hanno intitolato R.I.P(D), complice, fra molto altro, la voce in diretta del telecronista cui lazienda Rai nel 1984 affid il commento della cerimonia funebre, Bruno Vespa, identico a se stesso in ogni inflessione. lui a segnalare lingresso del feretro in piaz-

za San Giovanni, indicare le tribune delle autorit di Stato occupate da Pertini, Cossiga, Craxi, Spadolini La mano del tempo, nel frattempo, li ha buttati tutti gi dal bordo della vita. Sul palco, a un certo punto, accanto agli altri familiari, sempre lui, Vespa, segnala la presenza della figlia dello scomparso, Bianca, oggi stimato direttore del Tg3 Dimprovviso, in dissolvenza quasi incrociata, davanti al muro di bandiere rosse che va svanendo nella veduta aerea fissata dallelicottero, ti viene in mente proprio Bianca Berlinguer, cos come lhai vista poche sere fa ospite di Piazzapulita, dove a molti sembrato che stesse l a difendere dufficio Giorgio Napolitano, il presidente della REpubblica rispetto al quale lultima cosa che mai ti verrebbe in mente il suo passato comunista. Anche questultimo, il migliorista Napolitano, ora che ci penso, appare nel filmato: una macchia di grisaglia nel mucchio di ci che sempre un tempo era detto Pci, ancora poltiglia della storia.
www.teledurruti.it

Gli ascolti di gioved

CHE DIO CI AIUTI spettatori 4,5 mln share 17.3% THE VOICE spettatori 3 mln share 14.6%

SERVIZIO PUBBLICO spettatori 2,8 mln share 13.5% LA MATASSA spettatori 2,7 mln share 11%

LA TV DI OGGI

6.30 UnoMattina In Famiglia Attualit 10.05 Rai Parlamento Settegiorni "Ospiti Flavia Nardelli (Pd) e Riccardo Villari (Pdl)" Attualit 10.55 Aprirai "Tra gli ospiti: Geppi Cucciari" Attualit 11.10 Q - Verso il Quirinale Documentario (Repl.) 12.00 La prova del cuoco Variet 13.30 TG1 Informazione 14.00 Easy Driver Rubrica 14.30 Le amiche del sabato Variet 17.00 TG1 - Che tempo fa Informazione 17.15 A sua immagine Rubrica religiosa 17.45 Passaggio a Nord Ovest Documentario 18.50 L'eredit Gioco 20.00 TG1 Informazione 20.30 Rai TG Sport Notiziario sportivo 20.35 Affari tuoi Gioco 21.10 Altrimenti ci arrabbiamo "Terza puntata - Ospite Max Giusti" Variet 23.45 L'altra - La Tv d'autore di Renzo Arbore Rubrica 0.45 TG1 Notte Che tempo fa Informazione 1.00 Cinematografo Rubrica

7.00 Cartoon Flakes Weekend Ragazzi contenitore 10.10 Sulla via di Damasco Rubrica religiosa 10.40 Aprirai Attualit 10.55 Punto Europa Attualit 11.35 Mezzogiorno in famiglia Variet 13.00 TG2 Informazione 13.25 Rai Sport Dribbling Rubrica sportiva 14.00 Omicidi nell'alta societ: Torbidi segreti - Giallo (Ger 2012). Di Hans Werner, con Fritz Wepper, Sophie Wepper 15.40 Prima tv Squadra Speciale Lipsia "Terminal A - prima parte" Telefilm 16.25 Sea Patrol "La medusa killer" Telefilm 17.10 Sereno variabile Rubrica 18.05 90Minuto - Serie B Rubrica sportiva 19.35 Squadra Speciale Cobra 11 Telefilm 20.30 TG2 - 20.30 Informazione 21.05 Castle - Detective tra le righe "Ciak, si muore" "Il giurato numero 7" Telefilm 22.35 TG2 Informazione 22.50 Rai Sport Sabato Sprint Rubrica sportiva 23.45 TG2 Dossier Rubrica

9.10 Paese Reale "Focus sulle pensioni" Attualit 10.20 Cominciamo Bene Prima Attualit 11.00 TGR BellItalia Rubrica 11.30 TGR Prodotto Italia Rubrica 12.00 TG3 - Rai Sport Notizie - Meteo 3 Informazione 12.25 TGR L'Italia de Il settimanale Rubrica 12.55 TGR Ambiente Italia Rubrica 14.00 TG Regione - TG3 Informazione 14.45 TG3 Pixel Attualit 14.55 Tv Talk Rubrica 16.50 Timbuctu: i viaggi di Davide Documentario 17.00 Camera con vista Commedia (GB 1985). Di James Ivory, con Maggie Smith 19.00 TG3 - TG Regione Informazione 20.00 Blob Variet 20.10 Che tempo che fa "Ospiti: Matteo Renzi, Stefano Accorsi, Margherita Buy, Enrico Ruggeri" Attualit 21.30 Ulisse: Il piacere della scoperta Documentario 23.30 TG3 - TG Regione Informazione 23.55 Un giorno in Pretura "Giallo Avetrana: La scomparsa di Sarah" Attualit

18.30 Transatlantico Attual. 19.00 News Notiziario 19.25 Sera Sport Notiziario sportivo 19.30 Il Caff: il punto Attualit 20.00 Il Punto alle 20.00 Attualit Meteo Previsioni del tempo (all interno) 20.58 Meteo Previsioni del tempo 21.00 News lunghe Notiziario 21.26 Meteo Previsioni del tempo 21.30 Visioni di futuro Attualit 21.56 Meteo Previsioni del tempo 22.00 Visioni di futuro Attualit 22.26 Meteo Previsioni del tempo 22.30 News lunghe Notiziario 22.56 Meteo Previsioni del tempo 23.00 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.27 Meteo Previsioni del tempo 23.30 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.57 Meteo Previsioni tempo 0.00 News + Rassegna Stampa Attualit 0.27 Meteo Previsioni del tempo

6.00 Prima Pagina Informazione 7.55 Traffico Informazione 8.00 TG5 Mattina Informazione 9.10 SuperCinema Rubrica 9.30 Le storie di Melaverde Documenti 10.00 Melaverde Documenti 11.00 Forum Real Tv 13.00 TG5 - Meteo.it Informazione 13.40 Benvenuti a tavola 2 Nord vs Sud "Come ci chiameremo?" Telefilm (R) 14.45 Billy Elliot - Commedia (GB/Fra 2000). Di Stephen Daldry, con Jamie Bell, Gary Lewis 16.45 Save the last dance Commedia (Usa 2001). Di Thomas Carter, con Julia Stiles 18.50 The Money Drop Gioco 20.00 TG5 Informazione 20.40 Striscia la Notizia La voce dell'insolvenza Attualit 21.10 Fase serale Amici 2013 "Quarta puntata Ospiti Guido Martinetti, Fedez e Nesli. Quarto giurato Gabriel Garko " Reality show 0.30 Mai dire provini '13 Show 1.10 TG5 Notte - Meteo.it Informazione

7.20 11.00 12.25 13.00 13.40 14.30 14.45 16.05

17.50 18.30 19.00 19.15

21.10

23.05

0.40

Cartoni animati National Museum Tf Studio Aperto Info. Sport Mediaset Notiziario sportivo I Simpson Cartoni animati Prima tv Life Bites Sit com Mondiale Superbike GP d'Olanda: Prove Superpole (Diretta) R.L. Stine: I racconti del Brivido - Non ci pensare! Fantastico (Usa 2007). Di Alex Zamm, con Brittany Curran Magazine Champions League Rubrica sportiva Studio Aperto Meteo.it Informazione Prima tv Life Bites Sit com The Mask 2 Fantastico (Usa 2005). Di Lawrence Guterman, con Jamie Kennedy The Mask - Da zero a mito - Fantastico (Usa 1994). Di Chuck Russel, con Jim Carrey Superhero - Il pi dotato fra i supereroi Commedia (Usa 2008). Di Craig Mazin, con Drake Bell Poker1mania Rubrica sportiva

7.40 Il Principe del deserto Miniserie 9.35 Carabinieri 5 "I miei migliori amici" Telefilm 10.30 Come si cambia Academy Real Tv 11.30 TG4 - Meteo.it Informazione 12.00 Un detective in corsia "L'ultima risorsa" Telefilm 12.55 La signora in giallo "Omicidio a Las Vegas" Telefilm 13.50 Speciale Tierra De Lobos Documenti 14.00 TG4 - Meteo.it Informazione 14.45 Lo sportello di Forum Real Tv 15.30 Perry Mason "L'ospite d'onore" Telefilm 17.20 Detective Monk "Il Sig. Monk e la montagna di rifiuti" "Il Sig. Monk e la finale di campionato" Telefilm 18.55 TG4 Informazione 19.35 Tempesta d'amore Soap 21.15 Ticker - Azione (Usa 2001). Di Albert Pyun, con Steven Seagal, Tom Sizemore(all'interno) 23.10 Dangerous Isolation Thriller (Usa 2006). Di Rex Piano, con Alexandra Paul 1.00 TG4 Night News Informazione

6.00 TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico Informazione 7.00 Omnibus Attualit TG La7 Informazione (all'interno) 9.50 Coffee Break Attualit 11.00 La7 Meteo Informazione 11.05 L'aria che tira - Il Diario Attualit 12.00 Bookstore Rubrica 12.40 Le interviste barbariche Attualit 13.30 TG La7 Informazione 14.05 TG La7 Cronache Attualit 14.40 Le strade di San Francisco "Violenza" "Dopo il party" Telefilm 16.20 The District "Una proposta inaccettabile" "Piramide del crimine" Telefilm 17.55 L'ispettore Barnaby "Compagne di scuola" Telefilm 20.00 TG La7 Informazione 20.30 In Onda Attualit 23.00 Blow - Drammatico (Usa 2001). Di Ted Demme, con Johnny Depp, Penelope Cruz 1.05 TG La7 Sport Informazione 1.10 M.O.D.A "Le tendenze autunno-inverno Ospite: lo stilista Nino Lettieri" Attualit

LA RADIO

Radio1: Eta Beta giornalismo online


Come cambia il giornalismo nell'era dei social network? Qual il ruolo di twitter e di facebook nelle redazioni, delle app che assemblano giornali pescando le notizie dalla rete secondo i nostri gusti, del contributo informativo dei cittadini? In occasione del Festival internazionale del giornalismo, in corso a Perugia, si parla di informazione online nella nuova puntata di Eta Beta, ideata e condotta da Massimo Cerofolini, in onda oggi su Radio1. Intervengono: Umberto Lisiero, autore di News paper revolution; Peter Gomez, direttore de Ilfattoquotidiano.it; il videoblogger Diego Bianchi in arte Zoro; Filippo Sensi, vicedirettore di Europa, animatore del blog politico NomFump; Barbara Sgarzi, autrice di Twitter, news e comunazione"; Angelo Cimarosti, cofondatore di youreporter.it; Andrea Marinelli, free lance per Il Giornale e Il Corriere della sera, che finanzia i suoi reportage tramite il crowdfunding, la colletta digitale lanciata sulla rete. Con la collaborazione di Simone Zazzera.

I film
SC1 Cinema 1 SCH Cinema Hits SCP Cinema Passion SCF Cinema Family SCC Cinema Comedy SCM Cinema Max SCU Cinema Cult SC1 Sport 1 SC2 Sport 2 SC3 Sport 3
16.10 Herbie sbarca SCF in Messico 16.50 Cast Away SCH 17.10 Che fine hanno fatto i Morgan? S C P 17.20 In Time SCM 17.30 Gli intoccabili SCU 17.40 Bar Sport SCC 17.40 8 amici da salvare S C F 17.40 40 carati SC1 19.00 Jane Eyre SCP 19.10 1921 - Il mistero SCM di Rookford 19.15 Magnifica SCH presenza 19.25 Benvenuti a Cedar Rapids S C C 19.30 Cose dell'altro SCU mondo 19.30 La furia dei Titani S C 1 19.40 Toy Story - Il mondo SCF dei giocattoli 21.00 L'arte di vincere S C U 21.00 Anni 90 - Parte II S C C 21.00 Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa S C F 21.00 Game of Death S C M SCP 21.00 Piccole donne 21.20 10 regole per fare SC1 innamorare 22.40 I pinguini SCF di Mr. Popper 22.45 Matrix SCM Revolutions 23.05 Tutti pazzi SCC per Mary 23.05 Destini SCP incrociati 23.15 Faust SCU 0.20 Duma SCF

Lo sport
14.50 Calcio, Serie B 39a giornata Ascoli Verona (Diretta) S P 1 15.25 Rugby, Amlin Challenge

Cup Semifinale
Leinster Rugby Biarritz Olympique (Diretta) SP2 17.55 Calcio, Premier League

20.05 Basket, NBA Playoff. Gara 4 Chicago Bulls - Brooklyn Nets (Diretta) SP2 20.40 Calcio, Serie A

Anticipo 34a giornata


Pescara - Napoli

2012/2013 35a giornata


Manchester City West Ham United

RADIOUNO 10.15

(Differita) SP1 17.55 Rugby, Heineken Cup 1a semifinale Clermont Auvergne - Munster Rugby (Diretta) S P 2 20.00 Automobilismo, IndyCar 2013 Long Beach (Replica) S P 3

(Diretta) SP1 21.00 Golf, US PGA Tour 2013 Zurich Classic of New Orleans: 3a giornata (Diretta) SP3 23.00 Wrestling, WWE Domestic Smackdown
Episodio 44 0.00 SP2

Calcio, Serie A 2012/2013 34a giornata Pescara Napoli (Replica) S P 3

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO

SABATO 27 APRILE 2013

LIBRI
EDWARD ST. AUBYN

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Se vuoi parlare di te scrivi in terza persona


ARRIV A I MELROSE, UNA SAGA FAMILIARE CHE HA FATTO PENSARE A UN NUOVO THOMAS MANN
di Caterina

IL GRANDE GATSBY Francis Scott Fitzgerald Minimum Fax pag 246, 12,50

Edward St. Aubyn


elaborazione da foto di Leonardo Cndamo

Bonvicini

rriva in Italia la saga de I Melrose (un ciclo di quattro romanzi, pubblicato da Neri Pozza) di un autore inglese, Edward St. Aubyn, che in Inghilterra e negli Stati Uniti gi considerato uno dei pi grandi narratori contemporanei, non solo dalla critica, ma anche da scrittori come Alice Sebold, Zadie Smith, Nicholls, McGrath e Amis. Finalista al Booker Prize, vincitore del Prix Fmina, bestseller nella classifica del Sunday Times e del New York Times, St. Aubyn (classe 1960) era gi uscito da noi con Einaudi, nel 2007, che per aveva tradotto solo il quarto romanzo (operazione editoriale discutibile: impossibile capire qualcosa, senza leggere

i precedenti). La saga de I Melrose ha il respiro di un classico, racconta lupper class (pi precisamente unarrogante e moribonda aristocrazia inglese, avvitata intorno alle sue cerimonie) con la precisione di Proust, leleganza di Mann, James e Wilde, lironia di Capote o Wolfe.
IL NARRATORE deve scom-

parire, deve entrare nella testa dei personaggi e usare la loro lingua, dice St. Aubyn, per me sono stati importanti Proust, I Morti di Joyce, Ritratto di signora di James e Beckett. Ed proprio una frase di Beckett, che pu sintetizzare il suo lavoro: In assenza di alternative, il sole splendeva su un mondo sempre identico. S, perch la storia di Patrick Melrose questo: una lotta impari e disperata contro la

sua nascita, una fuga impossibile dai traumi dellinfanzia. Nel primo romanzo, conosciamo Patrick quando ha cinque anni. La bella villa in Provenza dove passano le vacanze i Melrose, fra una festa e laltra, in realt la quinta claustrofobica dove va in scena la tragedia: il padre, David, un aristocratico perverso e malato, abusa del figlio (il racconto della violenza degno di Visconti o di Bertolucci) e tortura la moglie (vediamo lereditiera a quattro zampe in terrazzo, costretta a mangiare come un cane i fichi caduti per terra). La madre, alcolizzata, troppo occupata dalle sue fragilit per accorgersi di quello che succede a Patrick che, ventanni dopo (nel secondo romanzo, ambientato a New York) naturalmente capace di amare solo leroina. Le pa-

gine sulla droga, dove St. Aubyn d fondo a un grande patrimonio metaforico per restituire le allucinazioni, sono fra le pi belle. Nel terzo siamo nei Costwolds, nel cuore del mondo aristocratico inglese, che da secoli si regge sulla sua stessa futilit. Patrick, ormai trentenne, da poco disintossicato, cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi per non affogare (torna insistente limmagine della Zattera della medusa di Delacroix). Ma non ha scampo perch, come rac-

conta St. Aubyn, ribaltando il famoso verso di Wilde (ogni uomo uccide ci che ama), ogni uomo tende a trasformarsi in ci che odia e Patrick si ritrova prigioniero di una vita simile a quella del padre.
ANCHE QUANDO diventa pa-

dre a sua volta, nel quarto romanzo, nella speranza di lasciarsi il passato alle spalle, i fantasmi continuano a perseguitarlo, facendogli tornare quel disperato bisogno di

stordirsi, che lo aveva portato alla droga. A quarantanni cerca la perdita di s nel sesso, nellalcol e nel Tamazepam, non pi nelleroina, ma uguale. Il rancore, in senso etimologico, cio qualcosa di rancido che marcisce nellanima da cui non pu uscire, non gli consente di trovare la libert. Lo spinge piuttosto a identificarsi con laggressore, ad assumere i suoi valori, come spiega St. Aubyn. Ladesione al calvario di Patrick totale, e questa coincidenza assoluta, pelle contro pelle, possibile solo perch dietro c una scrittura perfetta e impassibile, che entra come un oggetto esterno nellanimo umano, come una sonda o un sottomarino negli abissi. Se vuoi scrivere qualcosa di veramente intimo, conclude St. Aubyn, scrivi in terza persona.

ROMANZO STORICO

BEST SELLER
I PI VENDUTI
1. SE QUESTI SONO... Riccardo Jacona Chiarelettere 2. METROPOLIS Flavio Soriga Bompiani 3. A VISO COPERTO Riccado Gazzaniga Einaudi

la classifica della libreria indipendente

LA TESTIMONIANZA

La vita che Gobetti non ha mai vissuto


MANDAMI TANTA VITA
Paolo Di Paolo Feltrinelli pag 158, 13 NEL 2008 Paolo Di Paolo stava per compiere gli anni che Piero Gobetti non ha mai compiuto, 25. Da allora si porta dietro lidea di un romanzo sul fondatore della Rivoluzione liberale, morto a Parigi dopo un pestaggio fascista. Mandami tanta vita uscito a marzo per Feltrinell ed tra i 12 finalisti dello Strega. Alla stessa et di Gobetti Di Paolo aveva pubblicato un libro conversazione con Dacia Maraini e uno con il critico Antonio Debenedetti, un altro ne stava per sfornare con Raffaele La Capria. Gobetti era un enfant prodige del pensiero, Di Paolo sembra un giovane lanciatissimo, e molto abile a mettersi sulla scia di scrittori carichi di autorevolezza e anni per far strada pi velocemente. Mandami tanta vita un romanzo breve eppure verboso ambientato in una Torino depoca ricreata con polverosit antiquaria. Un alter ego sfigato di nome Moraldo cerca di agganciare Gobetti per proporsi come collaboratore. A dispetto del titolo manca proprio la vita, complice una lingua irrisolta, dove il capezzolo si chiama areola. Antonio Armano

Libreria Koin Sassari


Dai corsi di dizione ai laboratori, dagli aperitivi letterari ai servizi editoriali: se cercate una risposta alla crisi la trovate qui a Koin, a Sassari (e nella sede figlia a Porto Torres, unaltra sommessa vinta). Oggi il valore sta nella capacit di incidere sul tessuto sociale, vendere emozioni e relazioni: i franchising sono pi in crisi. E con le Sfumature si perdono lettori, dice linfaticabile Aldo Addis, libraio da sempre (ha sostituito suo padre nel 1997). LA NOSTRA FILOSOFIA? La trofallassi, il modo in cui le formiche si conoscono attraverso il liquido che vomitano. Siamo un luogo di incontro, ci spostiamo sul territorio ovunque ci sia la scusa di un libro, collaborando con scuole e universit. Agli editori dico: bene la legge Levi, ma urge una politica di promozione della lettura. Libri consigliati: Fabio Stassi, Ultimo ballo di Charlot (Sellerio), la storia di Chaplin prima di Charlot; di buon auspicio: Roberto And, Il trono vuoto (Rizzoli); Paolo Cognetti, Sofia si veste sempre di nero, (Minumum fax), un personaggio femminile indimenticabile. Elisabetta Ambrosi

La parola ai sopravvissuti
IO HO VISTO
Pier Vittorio Buffa Nutrimenti pag 368, 19,50 UNO dei libri dellanno lo firma il giornalista Pier Vittorio Buffa. Io ho visto (Nutrimenti) lideale seguito de lArmadio della Vergogna di Franco Giustolisi, anch'esso di Nutrimenti. Trenta storie di sopravvissuti alle stragi naziste in Italia, un progetto multimediale diverso dalla solita memorialistica: racconti, schede e immagini, e un sito aperto alla raccolta di nuove testimonianze. Oltre il 25 aprile sono molte altre le date nefaste che portano con s 15 mila morti attribuiti alla ferocia delle truppe tedesche in ritirata. Trenta storie dell'orrore recuperate con fatica e dedizione alloblio del tempo e del disinteresse anche dello Stato che ha lasciato impuniti molti responsabili. Stefano Ciavatta

I CONSIGLIATI
BALLO DI CHARLOT Fabio Stassi Sellerio ROBERTO AND Il trono vuoto Rizzoli SOFIA SI VESTE... Paolo Cognetti Minimum Fax

IL GIALLO

IL CLASSICO

DONNE E MAFIE

Agente Schiavone esule ad Aosta


PISTA NERA
Antonio Manzini Sellerio pag 278, 13 CHE PALLE! url. Lo aspettava solo il lavoro, lavoro e lavoro. Era cos la vita lass ad Aosta. Gente seria, citt seria, persone che sgobbano e che si fanno i fatti loro. Quanto sarebbe durato ancora questo purgatorio?. No, non quello che state pensando. Il personaggio di Antonio Manzini in Pista nera (Sellerio, pagg 278, euro 13) non un magistrato, ma il vicequestore Rocco Schiavone, trasferito per punizione da Roma. Patisce il freddo, non ha le scarpe adatte, gira con un loden troppo leggero e sogna solo il caldo. Lagente Pierron lo accompagna alla scoperta delle valli. E poi ci sono le donne, i maestri di sci, il notabile. Si indaga su un delitto sulle piste da sci di Champoluc. un giallo, ma la storia importa poco. Ci vorrebbe invece un nuovo Dino Risi per portare sullo schermo i caratteri nazionali descritti da Manzini. Aspettiamo il seguito. Caterina Soffici

Prima di DiCaprio rileggete Fitzgerald


LARRIVO nelle sale del Grande Gatsby con Leonardo DiCaprio suggerisce qualche semplice consiglio. Primo consiglio: se non lavete ancora fatto, leggete il libro prima di vedere il film. Secondo; se lo avete gi letto, rileggetelo. Come ogni classico, a ogni lettura non migliora, fa di pi. Cambia. E vi dice molto su come siete cambiati voi stessi. Se quando eravate pi giovani vi ha rapito lamore di Gatsby per Daisy, ora probabile che vi colpisca il rapporto speculare tra protagonista e narratore. Mai si era visto un uso cos perturbante del punto di vista, come nota Tommaso Pincio, traduttore per ledizione di Minimum Fax. E qui arriviamo al terzo consiglio; a quale traduzione affidarsi, se non ci si pu permettere lo swing di Fit- IL GRANDE zgerald in originale? GATSBY La traduzione di Pin- Francis Scott cio mescola let del Fitzgerald jazz a quella del rock pag.,00,00 (forse troppo), Mat- Editore, pag tioli 1881 riproduce la 000, 00,00 copertina di Francis Cugat per la prima edizione (1929). Ma la versione anni Cinquanta di Fernanda Pivano per Mondadori resta insuperabile, basta fare la prova finestra con il (giustamente) celeberrimo finale: Cos continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato. Nanni Delbecchi

La forza delle fimmine


FIMMINE RIBELLI
Lirio Abbate Rizzoli pag 205, 17 IL VIZIO assurdo si chiama obbedienza. Simona ha obbedito tutta la vita alle leggi della famiglia. Lhanno picchiata, umiliata, rimbambita di dolore fino a un tentativo di suicidio. Poi arriva Vincenzo, orizzonte proibito di felicit proibita per una donna sposata: la famiglia lo scopre e ci mette poco a eliminarlo. Cos Simona incontra la ribellione e denuncia la verit, dopo 24 anni di prigionia. La sua storia, come quella di tutte le altre donne raccolte in questo libro, racconta il veleno della ndrangheta. E lantidoto: lincredibile forza delle donne di Calabria. SiT

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SABATO 27 APRILE 2013

SECONDO TEMPO
PIOVONO PIETRE

il Fatto Quotidiano

CONTRORDINI

Mai al governo con Berlusconi!


QUI LO DICO QUI LO NEGO

I democratici a pezzi? Tutta colpa di Twitter


di Alessandro Robecchi

possibile che lo zar di tutte le Russie fosse fuori di s, nellottobre del 17. Pare che le sue ultime parole siano state: Cazzo, se non cera il telegrafo non saremmo a questo punto. Storia vecchia, in effetti. Gi nel 400 i maggiori sovrani dEuropa deploravano la repentina diffusione dei piccioni viaggiatori, ed probabile che in Patagonia, sulle Ande, in Amazzonia, ci siano decrepiti gerarchi nazisti che ancora danno la colpa al telefono: Ach! Se non cera quel maledetto aggeggio avremmo ancora i Sudeti!. Dunque, la polemica delle forze politiche, e soprattutto del Pd, nellItalia degli albori del XXI secolo contro Twitter non nuovissima, e si inserisce a pieno titolo nello sconfortato stupore delle lite alla constatazione che la gente parla di loro. E a volte (questo s che intollerabile) con loro. Lo aveva spiegato benissimo lalbanese pi famoso del mondo. John Belushi, nei Blues Brothers: mi era crollata la casa, il terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette. Ecco, ora la colpa del cedimento strutturale del maggiore partito della sinistra sarebbe Twitter, non fa una grinza. Attenzione. Non si tratta qui di tessere le lodi della rete, del suo supposto contro-potere, di argomentare a proposito magie e mesmerismi moderni e modernissimi, con il wi-fi al posto di filtri e pozioni. La rete spesso un postaccio malfrequentato dove la gente si scambia foto di gattini e comunica al

PIER LUIGI BERSANI, 6 MARZO 2013 Non sono praticabili n credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana

MASSIMO DALEMA, 8 MARZO 2013 Non possibile che, neppure in emergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme

ANNA FINOCCHIARO, 5 MARZO 2013 Il Pd unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra

mondo che andr, verso le 16 e 22, a comprare mutande col pizzo. un luogo spesso sopravvalutato anche nei numeri, e lo dimostra lampiezza delle famose Quirinarie (28.000 persone su 8 milioni di elettori, pochine). Ma al tempo stesso quella cosa che dice del terremoto prima che lo dica la radio, o che la zia Pina telefoni dalla tendopoli. Se qualcuno vi chiama per dire che Gino, poveraccio, mancato, difficilmente vi verr da dar la colpa al telefono. Pure, assistiamo a bizzarre manifestazioni di luddismo, alcune confinanti con lautolesionismo. La frase non si deve correre dietro alla base, per citare qualche espo-

DARIO FRANCESCHINI, 23 APRILE 2013 Non si pu proporre una grande coalizione. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano

ROSY BINDI, 23 APRILE 2013 Abbiamo sempre escluso le larghe intese e le ipotesi di governissimo

ROBERTO SPERANZA, 7 APRILE 2013 Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl

LA PIAZZA Il problema non correre dietro alla base: la base dice la sua e interviene. Invece di inveire contro i media, conviene ascoltarla

Alla vigilia delledi larghe intese, ecco cosa pensavano alcuni dirigenti del Pd fino a poche ore fa (dal blog di Pippo Civati)
di Partito Democratico

on sono praticabili n credibili in nessuna forma accordi di governo fra noi e la destra berlusconiana (Pier Luigi Bersani, 6 marzo 2013). Il governissimo non la risposta ai problemi (Pier Luigi Bersani, 13 aprile 2013). Il governissimo predisporrebbe il calendario di giorni peggiori (Pier Luigi Bersani, 8 aprile 2013). Se si pensa di ovviare con maggioranze dove io dovrei stare con Berlusconi, si sbagliano. Nel caso io, e penso anche il Pd, ci riposiamo (Pier Luigi Bersani, 2 ottobre 2012). In Italia non possibile che, neppure in una situazione demergenza, le maggiori forze politiche del centrosinistra e del centrodestra formino un governo insieme (Massimo DAlema, 8 marzo 2013). Il Pd unito su una proposta chiara. Noi diciamo no a ipotesi di governissimi con la destra (Anna Finocchiaro, 5 marzo 2013). Fare cose non comprensibili dagli elettori non sono utili n per lItalia n per gli italiani. Non mi pare questa la strada (Beppe Fioroni, 25 marzo 2013). Non si pu riproporre qui una grande coalizione come in Germania. Non ci sono le condizioni per avere in uno stesso governo Bersani, Letta, Berlusconi e Alfano (Dario Franceschini, 23 aprile 2013). Sono contrario a un governo Pd-Pdl (Andrea Orlando, 22 aprile 2013). Abbiamo sempre escluso le

CESARE DAMIANO, 18 APRILE 2013 Non c nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd

EMANUELE FIANO, 28 FEBBRAIO 2013 Lo dico con anticipo, io unalleanza con Berlusconi non la voto

nente Pd in questi giorni, davvero strabiliante per chi la base lha portata a votare in massa alle primarie con tanto di versamento di due euro. un po come guidare velocissimi verso un precipizio con due ali di folla ai lati della strada che ti urlano: Occhio al burrone!, e dire sprezzanti: Uff! Non ascoltiamoli, acceleriamo!. Insomma, il problema non avere o non avere una base (chiunque prenda otto milioni di voti ce lha bella grossa), il problema una base che parla, che dice la sua, che interviene, e che magari si rivolge direttamente ai suoi leader. Ri-attenzione. Non si tratta qui di tessere le lodi di una famosa democrazia diretta che ancora non esiste in natura. Ma di avere orecchie per sentire, sensibilit per interpretare, magari anche intelligenza per distinguere tra vere analisi e umori passeggeri delle masse. Insomma, in una piccola parola: la politica. Ascoltare, valutare, distinguere, decidere tenendo conto. Nuove tecnologie che consentono ai governati di parlare pi velocemente e pi frequentemente con i governanti dovrebbero, specie per le forze democratiche, essere un passo avanti e non un fastidioso disturbo. Che si parli di diritti, di beni comuni o di comunicazione, viene il sospetto che anche a sinistra la parola social suoni come una parolaccia. Ed proprio sulla perdita di valore in ogni campo del concetto di social che la sinistra cade a pezzi. Orribile contrappasso.
@AlRobecchi

BATTIBECCO

FAUSTO RACITI, 14 APRILE 2013 Serve un governo di cambiamento ed impensabile farlo con chi ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre

larghe intese e le ipotesi di governissimo (Rosy Bindi, 21 aprile 2013). Serve un governo del cambiamento che possa dare risposta ai grandi problemi dellItalia. Nessun governissimo Pd-Pdl (Roberto Speranza, 8 aprile 2013). Non dobbiamo avere paura di confrontarci con gli altri, ma non significa fare un governo con ministri del Pd e del Pdl. La prospettiva non una formula politicista come il governissimo, quel governo di cambiamento di cui lItalia ha bisogno (Roberto Speranza, 7 aprile 2013).

Lalternativa non pu essere o voto anticipato o alleanza stretta tra Pd e Pdl (Roberto Speranza, 7 aprile 2013). Lo dico con anticipo, io unalleanza con Berlusconi non la voto (Emanuele Fiano, 28 febbraio 2013). I nostri elettori non capirebbero un accordo con Berlusconi (Ivan Scalfarotto, 28 febbraio 2013). Non c nessun inciucio: se questa elezione fosse il preludio per un governissimo io non ci sto e non ci starebbe neanche il Pd (Cesare Damiano, 18 aprile 2013). Serve un governo di cambiamento vero ed impensabile farlo con chi in questi anni ha sempre dimostrato di avere idee opposte alle nostre (Fausto Raciti, 14 aprile 2013). Un governo Pd-Pdl inimmaginabile (Matteo Orfini, 27 marzo 2013). Pensare che dopo 20 anni di guerra civile in Italia, nasca un governo Bersani-Berlusconi non ha senso. Il governissimo come stato fatto in Germania qui non attuabile. I contrasti aspri tra le forze politiche rendono non idoneo un governissimo (Enrico Letta, 8 aprile, 29 marzo 2013).

Caro Grillo, con Rodot hai sbagliato i tempi


di Massimo Fini

BEL COLPO, Beppe. L'incaponirsi su Rodot ha portato ai seguenti risultati. 1) Un bis di Napolitano che ha tollerato senza fiatare tutte le nefandezze di Berlusconi (non per nulla lo chiamavi 'Morfeo'), ha firmato le leggi ad personam e ogni volta che l'energumeno, nelle vesti di premier, faceva dichiarazioni eversive, tipo la magistratura il cancro della democrazia, si limitava a dei generici abbassare i toni validi erga omnes. 2) Il governo di larghe intese (chiamarlo inciucio proibito) fra Pdl e Pd che per 18 anni si sono alternati al potere portando il Paese alla bancarotta economica e sociale (oltre che morale), che ora tentano di addebitare, col mantra della responsabilit, a 5Stelle che nel Parlamento appena entrato. Hanno avuto 18 anni per dimostrare responsabilit verso il Paese. La scoprono solo ora, perch temono che la casa che hanno distrutto gli caschi addosso. 3) Berlusconi, che pareva finito, uscito enormemente rafforzato da questo giro di valzer e ora detta legge. 4) Il premier incaricato Enrico Letta, nipote di Gianni il consigliori del Cavaliere. Ma si anche rischiato (e non detto che il pericolo sia scongiurato) l'incarico al pupillo di Napolitano, Giuliano Amato. Che non solo il premier che nottetempo, fra il 10 e l'11 luglio del '92, ha messo le mani sui conti correnti degli italiani (altro che Monti), ma stato il principale sodale di Craxi. Ha detto la figlia di Bettino, Stefania: Pap era il capo di un partito di ladri? E allora Amato era il vice ladrone. Ma forse sarebbe stato preferibile che la
n

protervia della nomenklatura si spingesse fino a questo punto, fino ad Amato. Perch sarebbe stato un tale schiaffo in faccia agli italiani, da fargli drizzare finalmente il loro membro floscio. Anche se ci credo poco. Hai sbagliato i tempi, Beppe. Se tu avessi proposto fin da subito, prima che iniziasse la sarabanda, i nomi di Zagrebelsky, di Caselli, di Prodi e anche di Rodot visto che piace tanto ai tuoi attivisti (che probabilmente non conoscono a fondo il personaggio, ben incistato sia nella Prima che nella Seconda Repubblica), Bersani non avrebbe potuto dirti di no perch quei nomi li aveva ventilati anche lui. E Berlusconi sarebbe finito fuori gioco.
n INVECE cincischiando con la Gabanelli e con Strada hai perso due giorni dando il tempo a Pdl e Pd di organizzare il grande inciucio su Marini, che poi fallito non tanto per merito vostro, ma per il disfacimento del Partito democratico. Il resto venuto di conseguenza. Bersani non poteva pi accettare Rodot dopo che, con i suoi sponsor, gli si era messo di traverso. Sarebbe stato come consegnare le chiavi di casa propria a un altro inquilino. Caro Beppe so bene, quanto te, che la nostra una parodia di democrazia, ma se tu intendi, come mi pare, rovesciare il tavolo rimanendone all'interno, devi imparare meglio la sua grammatica e la sua sintassi. Altrimenti i farabutti che giocano questo sporco gioco da decenni ti buggereranno ogni volta. Con la simpatia, l'affetto e la stima di sempre.

il Fatto Quotidiano

SECONDO TEMPO

SABATO 27 APRILE 2013

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A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
La memoria corta del Partito democratico

Ma dove siamo arrivati? Il regime partitocratico si fatto sistema, ci ha tolto pure le preferenze e i segretari decidono chi far salire a bordo, in genere persone mediocri e ricattabili che devono solo schiacciare bottoni a comando. E ora si permettono pure di fare il contrario della volont espressa dai propri elettori, con una disinvoltura a cui sono abituati da decenni, prendendo in giro militanti e cittadini. Ma la cosa pi fastidiosa la straordinaria disinvoltura con cui mentono. Lincaricato di formare il nuovo governo, Enrico Letta, accusava il M5S di troppa rigidit, di dire troppi no, dimenticando che il Pd aveva detto no a sottoscrivere la rinuncia ai rimborsi elettorali (come ha fatto il M5S), cosa ritenuta significativa per aprire un dialogo, aveva detto no a votare in Parlamento per lapplicazione della legge del 1957, che prevede lineleggibilit di chi ha concessioni pubbliche, che avrebbe messo fuori gioco il Caimano, aveva detto no a Rodot Presidente anche se suoi militanti ed elettori occupavano sedi e piazza per dimostrare la propria adesione alla elezione di Rodot. il bue che dice cornuto allasino, e quando in politica le parole diventano inconsistenti, slegate dai fatti e dalla verit, a colpi di chi le spara pi grosse o con le solite frasi fatte, ecco che si materializza lantipolitica, il rifiuto di questo ridicolo teatrino che allontana le persone perbene.
Paolo De Gregorio

sono disposti a rinnegare. Grillo evidentemente non ha capito cosa stato quel grande movimento di giovani disposti a giocarsi la vita per la Resistenza. E poi Grillo dovrebbe spiegare agli italiani onesti e puliti perch ha negato il suo appoggio al Pd per fare un governo come gli ha chiesto Bersani. Se avesse fatto nascere il governo che Bersani proponeva, oggi non saremmo nella situazione in cui ci troviamo. Berlusconi forse starebbe in America o in qualche altro Paese esotico per restarci, e lui, Grillo, non

ni-Berlusconi". Forse nessuno dei politici (ad eccezione di quelli che sono fuori dal Palazzo) conosce il significato della coerenza. I nostri "politici" o sono fuori dalla realt o pensano che siamo solo sudditi e di noi possono fare ci che vogliono. Ma attenzione perch la gente stanca.
Elio Alfano

Ultime notizie sulla Lega


CARO COLOMBO, dunque ce l'abbiamo fatta: Francesco Belsito, il tesoriere della Lega che ha usato i soldi della Repubblica (stabilendo rapporti con il crimine organizzato e inaugurando, oltre al rito dell'ampolla, quello (tipo Corea del Nord) di donare uno yacht di Stato al figlio del capo, stato arrestato. Non una buona notizia?
Dante

Il vero dramma la resurrezione di B.

Resto esterrefatto, sbigottito, ma molto arrabbiato per come si dipana la vita politica di questo paese. Alla luce degli ultimi

la vignetta

LO SAREBBE DI PI (e non in senso vendicativo, perch tanta gente in buona fede milita nella Lega, ma nel senso del confermare cose denunciate in tempo ma trascurate da quasi tutti i colleghi giornalisti) se anche oggi, mentre i giornali pubblicano le ultime notizie su Belsito, ci dessero un quadro chiaro e completo della vicenda. Includerebbe questi punti. 1) Oltre che tesoriere del partito dell'onest di Bossi e Calderoli e Castelli e Maroni, Belsito era anche deputato. Tra i deputati, era nel nocciolo duro del gruppo dirigente pi esclusivo e riservato, un cerchio che comprendeva tutti i nomi sopra indicati. Come poteva fare da solo e senza essere notato un simile giro di danaro? Intorno a lui erano tutti consenzienti o distratti. Eppure in ogni altro campo erano vigili, attivi e sempre in guardia. Come si spiega? 2) Belsito ha stabilito rapporti, quanto meno di contatto (i giudici parlano di associazione a delinquere), con il crimine organizzato del Sud italiano. In quello stesso periodo, Roberto Maroni (quello che ha fatto pulizia con la scopa) era ministro dell'Interno. Possibile che, in quella posizione, i suoi

uomini lo abbiano tenuto all'oscuro di tutto? Fra la cerchia dei funzionari che hanno accesso al ministro, e Maroni, la nostra fiducia di cittadini si indirizza per forza ai funzionari. 3) Ma quelli sono anche i giorni in cui Roberto Saviano, nel programma di Fazio del luned, denuncia in modo chiaro ed esplicito l'infiltrazione di mafia, camorra e ndrangheta nella vita e sottovita finanziaria del Nord italiano, in particolare della Lombardia. Maroni, usando la sua forza di ministro dell'Interno e prevaricando sulle regole di un programma che non aveva violato alcuna regola, esige di sfidare il rischio della differenza di credibilit e di immagine fra lui e Roberto Saviano. Compare inaspettatamente in trasmissione per dire che lui, da padano e da ministro dell'Interno, in grado di affermare che non esistono legami tra il pulitissimo Nord e mafia, camorra e ndrangheta, e chi lo dice un mentitore che denigra la Padania. Quando verit, giudici, scoperta dei fatti (anche con il lavoro di una polizia non pi vincolata da quel ministro dell'Interno) ha potuto far luce, il Paese ha finalmente saputo come stanno le cose. Forse per questo qualcuno, in Lombardia, si precipitato a dare una mano perch quella regione, cos offesa, fosse governata proprio da Roberto Maroni. Adesso per, fra poco, il nuovo governatore dovr affrontare il ballottaggio con Belsito. Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 [email protected]

nente del Pd che si considera veramente di sinistra per staccarsi dal giogo di un finto partito nato male e vissuto peggio tirando avanti con la convivenza sotto lo stesso tetto di visioni politiche troppo diverse per stare insieme. E' giunto il momento che i vari Civati, Puppato, Barca ecc. prendano di petto la situazione e, insieme ai molti militanti che stanno occupando le sezioni, facciano saltare il tavolo e, rivolgendosi al variegato mondo che esiste alla sinistra del PD mettano in piedi un nuovo soggetto politico che rappresenti realmente le idee e le speranze di quel "popolo della sinistra" da troppo tempo preso in giro da burocrati impegnati soltanto a salvare i privilegi della casta alla quale appartengono.
Mauro Chiostri

DIRITTO DI REPLICA

scriverebbe che il 25 aprile morto perch avremmo un governo che starebbe facendo cose necessarie d'accordo con lui.
Giorgio Castriota

Vedere alla voce coerenza

Il 25 aprile non morto e vive negli italiani

Grillo ha scritto nel suo blog che il 25 aprile sarebbe morto. No, il 25 aprile non morto e non morir finch ci saranno uomini disposti a sacrificarsi per il bene comune e per la democrazia. E anche a morire per un'idea che non

Se "Berlusconi l'uomo che ha fatto quasi fallire l'Italia" e "gli italiani non hanno una memoria cos fallace" e "noi (Pd) non dobbiamo avere alcuna ambiguit nel dire no a un governo con Berlusconi" (frasi di Enrico Letta), allora ci si domanda come mai Enrico Letta far un governo di "larghe intese" con il Pdl, dal momento che "non ha senso che nasca un governo Bersa-

eventi si capisce che, salvo le eccezioni, il Pd laltra faccia della stessa medaglia. Linciucio regna sovrano tra le comiche dei dirigenti, promesse, editti, ripicche. Ma poi lo abbiamo visto tutti, labbraccio in parlamento, come vecchi amici , tra Bersani e Alfano. Un politico, e che politico, che in poche settimane riuscito a far resuscitare il Cav. Ma il dramma che nessuno dice che se non si moralizza come costruire una casa senza buone fondamenta. La gente capace ed onesta presente in tutti i gangli vitali del Paese, ma non fa comodo ai soliti. Ora ci attendono i condoni, le una tan-

tum e le colpe dei politici e dei loro amici le pagheremo sempre noi. Finch si potr. In un paese normale certa stampa fa bene a dire che le intercettazioni telefoniche in Italia sono troppe e quindi costose ,ma non dice che questo non un Paese normale. Ahi Italia, di dolor ostello non donna di provincia, ma bordello.
Franco Tizzi

La Costituzione vuole un nuovo presidente

La rielezione del Sig. Napolitano (da egli sempre calorosamente rifiutata), oltre ad aver dimostrato che la classe politica italiana ormai allo sbando, credo abbia dato luogo al-

l'ennesima violazione costituzionale da parte dei palazzi romani. Innanzitutto, vi da chiedersi perch un Partito con poco pi del 20% dei consensi, abbia potuto beccarsi tutte le cariche pi importanti dello Stato. Ma poi, nessuno si chiesto per quale motivo nella storia del nostro Paese, dal 1948 ad oggi, un Presidente della Repubblica non sia mai stato riconfermato. In primis, perch la Costituzione espressamente non lo prevede, ma anche e soprattutto perch espressamente lo vieta:"il Presidente della Camera dei deputati convoca in seduta comune il Parlamento
Abbonamenti

ed i Delegati regionali, per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica".


Livio Gianni

Marco Travaglio attribuisce la mia preferenza politica per la deputata pidiellina Mara Carfagna rispetto alla cittadina pentastellata Lombardi a tempeste ormonali primaverili. E perch mai? Non basta confrontare leducazione e la preparazione fin qui dimostrate dalle due parlamentari per scegliere quale delle due sia la migliore? Ahi, ahi caro Marco, piagnoncello scherzoso, perch attribuisci ad altri i tuoi metri di giudizio?
Massimo Mucchetti

La sinistra potrebbe rinascere dopo il Pd

un momento di non ritorno quello nel quale si dibatte la politica italiana, soprattutto il Pd di fronte a scelte che rischiano di farlo scomparire. A questo punto mi domando se da un male non possa nascere un bene per la sinistra italiana. Mi spiego: il diktat imposto da Letta ai dissidenti che non sono disposti ad appoggiare un governo Pd-Pdl (o votate la fiducia o siete fuori dal partito) pu essere l'occasione per tutta la compo-

Ma certo, caro Mucchetti, leducazione e la preparazione dellex valletta di Davide Mengacci sono davvero squisite, come testimoniano alcuni rutilanti calendari. La prossima volta, per, lonorevole Mucchetti farebbe bene ad avvertire gli elettori della sua predilezione per la signora Carfagna prima delle elezioni. Molti, molti auguri.
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