Petronio
Petronio
Petronio
Petronio
Nerone
Il Satyricon: titolo e datazione
Il Satyricon è avvolto dal mistero, non meno dell’identità del suo autore. Il titolo è
probabilmente un genitivo plurale con desinenza greca e vorrebbe dire “libri di cose
satiriche”.
Georges-Antoine Rochegrosse,
La cena di Trimalcione (1910)
La trama
I tre vivono di espedienti in una città greca della Campania. Lì incontrano il retore
Agamennone, che disserta sulla decadenza dell’eloquenza, e sono poi costretti da
Quartilla, sacerdotessa di Priapo, a partecipare a
un’orgia. Vengono quindi invitati, insieme al retore
Agamennone conosciuto in precedenza, in casa di
Trimalcione, liberto divenuto ricchissimo. La cena
offre al padrone di casa l’occasione per ostentare
sfarzo e stravaganza.
La trama
Dopo la cena e nuovi litigi tra Encolpio e Ascilto a causa di Gitone, il primo incontra
in una pinacoteca il poetastro Eumolpo, che a commento di un dipinto declama un
brano poetico, la Troiae halosis (Presa di Troia) in trimetri giambici.
Affresco da Ercolano
I personaggi
nome caratteristiche
Encolpio studente di retorica squattrinato ed errabondo
Gitone il bel giovinetto di cui è innamorato Encolpio, suo compagno di
viaggio
Ascilto rivale di Encolpio nell’amore per Gitone
Agamennone il retore che disserta sulla decadenza dell’eloquenza
Eumolpo vecchio letterato e avventuriero, esegue due degli inserti poetici
del romanzo, la Troiae halosis e il Bellum civile
Trimalcione ricchissimo liberto, che organizza un sontuoso e stravagante
banchetto per esibire quanto possiede
Il problema del genere letterario
La complessità del Satyricon rende impossibile assegnare il testo a uno dei generi
letterari tradizionali, ognuno dei quali ha lasciato una traccia in quest’opera:
I cardini della poetica di Petronio sono sintetizzati in un epigramma con cui Encolpio
si rivolge ai lettori:
contro il moralismo dei tanti “Catoni” rivendica la nova simplicitas, la “franchezza
nuova”, di un’opera che tratta il sesso in maniera schietta e disinibita;
l’importanza che il sesso assume nel romanzo viene
giustificata alla luce della dottrina epicurea, secondo cui il fine
della vita è il piacere;
fa professione di realismo rivendicando il diritto di cantare
quod facit populus, ciò che fa la gente;
infine, con l’espressione puri sermonis gratia, “la grazia
del parlar schietto”, sembra sottolineare i pregi stilistici
dell’opera.
Uno dei tratti caratteristici del Satyricon è il realismo con cui vengono delineati
personaggi, situazioni, ambienti sociali. In particolare risulta magistrale la
ricostruzione sociologica dell’ambiente dei liberti durante la cena in casa di
Trimalcione.
La vecchia ubriaca
Lo scopo dell’opera