Il saggio affronta due modalità di scrittura contemporanee che si sono prestate ad un uso impegnato, politico-civile: le forme a bassa finzionalità e quelle romanzesche. Dopo un'analisi teorica che parte da Benjamin e cerca d'identificare...
moreIl saggio affronta due modalità di scrittura contemporanee che si sono prestate ad un uso impegnato, politico-civile: le forme a bassa finzionalità e quelle romanzesche. Dopo un'analisi teorica che parte da Benjamin e cerca d'identificare le recenti perturbazioni nel sistema narrativo, il saggio affronta il diario a otto mani "Presente" rilevando come l'aderenza ai fatti sia progressivamente messa in discussione in favore di uno spunto creativo - antirealistico che mette in crisi le strategie veridittive della forma-diario come mezzo per descrivere l'attualità. Il secondo libro in analisi è il romanzo "Piove all'insù", di cui si sottolinea la distanza da altre narrative "storiche" o "metastoriche", e dai vari "romanzi della memoria" diffusi in tempo recente, sottolineando come al centro del libro di Rastello ci sia una spinta utopistica, decisamente anti-fattuale, alla base della volontà di azione politica. Le conclusioni rilevano come entrambe queste forme, pur così diverse, non ritengono possibile agire sullo stato di cose – impegnarsi – senza utilizzare la carica figurale tipica della letteratura.