Building Services (Architecture)

This text presents some considerations about the importance of microclimate survey and monitoring in historical buildings for decay prevention. An analysis about the evolution of the terms "prevention" and "environment" in Italian restoration laws and charts is firstly presented. Secondly it is showed how preventive conservation museological theories have influenced prevention practices on architectural heritage, particularly by developing and spreading microclimatic preservation standards. Finally a different preventive approach is described in order to link microclimate survey with a complete and continuative knowledge of historical buildings. KEY-WORD: microclimate survey, historical buildings, standards, preventive conservation, environment. Alcune recenti conclusioni, raggiunte anche in questa sede a proposito della manutenzione, individuano gli elementi per una distinzione concettuale tra diagnostica microclimatica, attività episodica ed emergenziale, preliminare ed orientativa rispetto ad un intervento finalizzato a correggere una situazione di squilibrio patologico e a riportare l"edificio ad uno stato di equilibrio o di semi equilibrio, e monitoraggio del microclima, attività predittiva finalizzata, mediante la misura strumentale dei parametri ambientali, a preconizzare la diagnosi del degrado, rispetto all"insorgenza dei sintomi (1). Il monitoraggio del microclima è stato nel frattempo promosso nel novero delle tecniche della conservazione, applicazioni mutuate soprattutto dalle scienze naturali -fisica dell"atmosfera e meteorologia -e applicate, non senza piccoli ma inevitabili fraintendimenti, prima in ambito museale e più recentemente anche ai beni architettonici e ai materiali edilizi (2). Controllare i fattori ambientali determinanti per l"insorgenza e lo sviluppo del degrado rappresenta oggi una opportuna pratica preventiva nella misura in cui si configura come azione di controllo del rapporto tra oggetto e ambiente, secondo un criterio di "minimo intervento" esteso all"esecuzione delle indagini conoscitive. Una prassi ben integrata dalla nozione di monitoraggio, controllo protratto per periodi di tempo significativi, al limite un controllo permanente, necessario per comprendere fenomeni dalla natura intrinsecamente ciclica come quelli legati a temperatura e umidità nell"idea, tutta preventiva, di equipaggiare l"oggetto da salvaguardare con un presidio diagnostico permanente in grado di riconoscere le "spie" del degrado prima che se ne manifestino i sintomi a riprendere, una volta ancora, il parallelo con la medicina e la diagnostica microbiologica. Più semplicemente, e con riferimento alle attuali applicazioni sui beni architettonici, il monitoraggio di temperatura, umidità e illuminamento, costituisce parte del corredo di informazioni che formano il progetto di conoscenza, a sua volta parte rilevante del progetto di conservazione, anche programmata o preventiva, e consiste nella descrizione del rapporto tra l"edificio e l"ambiente in cui questo si trova, nell"idea che la conservazione materiale risenta in diversa misura delle condizioni microclimatiche con cui esso interagisce. Alcuni elementi per tentare di precisare concettualmente il significato di questi termini emergono da un breve esame di come i concetti di "prevenzione" ed "ambiente" ricorrano in momenti e con significati diversi nei testi delle Carte del restauro e della normativa italiana per i beni culturali, legati da una parallela, e non sempre lineare, evoluzione. La prevenzione è stata descritta innanzitutto come estensione delle pratiche manutentive, serie di azioni di modesta entità ripetute nel tempo e agenti in modo diretto sul bene, le "cure assidue di manutenzione" della Carta Italiana del Restauro del 1931(3) finalizzate a dilazionare, se non eliminare del tutto, la necessità di un (inevitabilmente) traumatico intervento di restauro (4). Dall"altro lato la prevenzione tende a sovrapporsi al termine "salvaguardia", l"insieme di operazioni di tipo indiretto e consistenti in un azione di controllo sul contesto. Un punto di vista presente nella Carta del Restauro del 1972 dove accanto a quella di restauro si trova la definizione di salvaguardia come "provvedimento conservativo che non implichi intervento diretto sull'opera"(5) ma, allo stesso tempo, nell"allegato dedicato ai restauri architettonici, si associano "opere di manutenzione tempestivamente eseguite" e "provvedimenti di carattere preventivo"(6). Nella cosiddetta Carta del C.N.R. del 1987, la prevenzione è l""insieme degli atti di conservazione, motivati da conoscenze predittive al più lungo termine

analysing the indoor climate of historic buildings is very complicated, involving different variables and uncertainties. this paper presents some reflections about an interesting case study, the eighteenth-century Villa reale in Milan, which holds the civic collection of modern art. a nineteenth-century air heating system operates in the museum, generating an unsuitable indoor climate that presents risks to the collections and is not comfortable for users of the building. a research project was established by the Politecnico di Milano to examine environmental control in the museum.

L'analisi del clima in un edificio storico dipende da molte e complesse variabili che attengono ai modi nei quali è stato costruito, alla sua storia, ai suoi usi passati ed alla sua destinazione presente. Il caso di studio che qui si presenta si riferisce alla Villa Reale di Milano, adibita a galleria d'arte civica. I modi con i quali sono state condotte le procedure di analisi si riferiscono ad una interpretazione ampia del concetto di clima storico, per come si è venuto elaborando in tempi recenti, e che risulta adatto, sotto determinate condizioni, per la costruzione di uno schema semplice in cui ordinare i dati raccolti. I dati del rilievo climatico vero e proprio vengono confrontati con gli elementi che emergono dall'analisi dell'edificio, e che derivano da strumenti propri all'analisi del costruito, in un confronto il più possibile pluridisciplinare.

SÁNCHEZ VILLANUEVA, C.; FILGUEIRA LAGO, A.; ROCA BERNÁRDEZ, D.; ARMESTO GONZÁLEZ, J.; DÍAZ VILARIÑO, L.; LAGÜELA LÓPEZ, S.; RODRÍGUEZ VIJANDA, M.; NÚÑEZ SUÁREZ, J.; MARTÍNEZ GÓMEZ, R. GRANADA, E.; EGUÍA, P.; MARTÍNEZ, R.; NÚÑEZ, J.; RODRÍGUEZ, M. MARTÍNEZ-GARRIDO, M. I.; GOMEZ-HERAS, M.; FORT, R.; VARAS-MURIEL, M. J. TORT-AUSINA, I.; VIVANCOS, J.L.; MARTÍNEZ-MOLINA, A.; MENDOZA, C. M. APROVECHAMIENTO SOLAR PASIVO EN LA RETÍCULA URBANA DE LA CIUDAD HISTÓRICA. EL CASO DE CÁDIZ / Passive solar gains in the urban grid of the historic city. MADRID 29-30 | 09 | 2014 More contents on http://energyheritage.wordpress.com/ International Conference ENERGY EFFICIENCY IN HISTORIC BUILDINGS -8 -MARTÍN, A.; MILLÁN, J. A.; HIDALGO, J. M.; IRIBAR, E. JANS, E.; ICOMOS, M.; KOPIEVSKY, S.; AIRHA, M.

The energy demand for air conditioning is quite extensive due to the hot and humid summer climate in Egypt. The rapid increase in non industrial electricity consumption is due to the rural electrification and the presence of many buildings air conditioned in summer using electricity. Deep cold ocean and seawater is a valuable natural resource that can be used for energy production, cooling, desalination, aquaculture and agriculture. The most economically viable use of this deep water is to air-condition buildings through a Sea Water Air Conditioning (SWAC) system. This study reports the results of a technical and economical assessment of the potential for using (SWAC) other than conventional vapor compression systems to air condition hotels at a new tourists resort called "Sahl-Hasheesh",18km south of Hurghada, Egypt. This study analyzed and sized the major components of the Sea Water Air Conditioning (SWAC) system, determined the operational performance, and estimated the probable costs. The economic analysis was based on two different methods, the simple pay back and the net present value (NPV) method. The results showed that the SWAC system is the preferred option for its short payback period as well as the minimum net present value when being applied at Sahl-Hasheesh area. Large energy savings approaching 80% compared to conventional. This is in addition to the low greenhouse gas emissions.

SÁNCHEZ VILLANUEVA, C.; FILGUEIRA LAGO, A.; ROCA BERNÁRDEZ, D.; ARMESTO GONZÁLEZ, J.; DÍAZ VILARIÑO, L.; LAGÜELA LÓPEZ, S.; RODRÍGUEZ VIJANDA, M.; NÚÑEZ SUÁREZ, J.; MARTÍNEZ GÓMEZ, R. GRANADA, E.; EGUÍA, P.; MARTÍNEZ, R.; NÚÑEZ, J.; RODRÍGUEZ, M. MARTÍNEZ-GARRIDO, M. I.; GOMEZ-HERAS, M.; FORT, R.; VARAS-MURIEL, M. J. TORT-AUSINA, I.; VIVANCOS, J.L.; MARTÍNEZ-MOLINA, A.; MENDOZA, C. M. APROVECHAMIENTO SOLAR PASIVO EN LA RETÍCULA URBANA DE LA CIUDAD HISTÓRICA. EL CASO DE CÁDIZ / Passive solar gains in the urban grid of the historic city. MADRID 29-30 | 09 | 2014 More contents on http://energyheritage.wordpress.com/ International Conference ENERGY EFFICIENCY IN HISTORIC BUILDINGS -8 -MARTÍN, A.; MILLÁN, J. A.; HIDALGO, J. M.; IRIBAR, E. JANS, E.; ICOMOS, M.; KOPIEVSKY, S.; AIRHA, M.

This article is concerned with the integration of computing technology into architecture at a fundamental level. It is not concerned with the uses of computers within the design process which has developed rapidly and successfully over the past quarter of a century. What this is about is making a space for a dialogue between architects and computer scientists so that the potential of computer technologies can be properly integrated into the architectural design process and the finished building.

The physiological aspects and behavior of the occupants determine their response during the evacuation in a fire emergency and their ability to negate untenable conditions that may be faced during the building fires. The capability of the occupants in an event of fire depends on various parameters including familiarity of the occupants with the building: the number of occupants, disabilities, age, current state of alertness, liabilities of dependent occupants, etc.