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Storia dell'Arte moderna: Parmigianino

Uno degli artisti più raffinati ed eccentrici del 500. ✓ Origini emiliane, si forma in patria a diretto contatto con Correggio.

Parmigianino Uno degli artisti più raffinati ed eccentrici del 500. Origini emiliane, si forma in patria a diretto contatto con Correggio. Lavora sotto Papa Clemente VII. Dopo il Sacco di Roma ritorna a Bologna, poi si trasferisce a Parma: qui conduce una vita tranquilla e riservata, dove si dedica alla pittura e all’alchimia. Autoritratto allo specchio convesso Pittura virtuosistica: è dipinto su una tavola convessa, che simula uno specchio sferico. Visione di San Gerolamo Opera eseguita durante il periodo sotto il mecenatismo romano di papa Clemente VII. La raffinatezza dell’insieme è data dall’accentuato verticalismo della scena e dalle figure esili ed allungate. La struttura dell’opera è stata definita come “paradosso compositivo” per via della disposizione libera dei personaggi: le figure dei due santi sono caratterizzate da pose serpentine, oblique e innaturali. Il Battista (vestito con una pelle di Lince che richiama ala figura pagana di Bacco) si ricollega alla figura di San Gerolamo dormiente. Notiamo una contrapposizione fra il poderoso braccio di San Giovanni Battista (di ispirazione leonardesca) e quello di Gesù Bambino, più disteso e rilassato. Il braccio di San Giovanni impone un movimento rotatorio alla scena, quasi a sottolineare l’ascensione che sta avvenendo e che culmina nell’elegantissima posa di Gesù Bambino. Madonna col collo lungo Opera dell’ultimo periodo pittorico di Parmigianino. Incarna ideali di grazia e di bellezza artificiali e ricercati, sovraumani. Questi sono ben visibili nella sinuosa e allungata figura della Vergine, negli angeli dalle forme curvilinee e negli incarnati rosei e smaltati. La scena trasmette un senso di instabilità è trasmesso sia dai personaggi, i quali sembrano fluttuare sul pavimento e non appoggiarsi ad esso, sia dalla rappresentazione dello spazio: le figure in primo piano, infatti, sono inconciliabili con quelle in secondo piano e anche con lo sfondo – caratterizzato da una fila improbabile di colonne. Tutto il sistema ruota intorno agli allungamenti delle figure: collo, mani, piedi, gambe, dita e braccia si assottigliano in un modo innaturale ma molto elegante; richiamo le colonne sullo sfondo e il prezioso vaso tenuto in mano da uno degli angeli. Mosè, Adamo e le Vergini sagge Tra 1535 e il 1539, Parmigianino lavora alla Chiesa di Santa Maria della Steccata a Parma. L’opera di decorazione non venne mai conclusa. Nel sottarco del coro si trovano raffinate figure femminili, abbigliate con tuniche all’antica; a queste figure si alternano motivi vegetali ed animali. Parmigianino, qui, mette in luce non solo le sue abilità di pittore ma anche quelle di orafo: l materia è tratta in maniera così preziosa da essere assimilata al metallo prezioso.