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NUME2021 Cartografia per Aquae Tauri

2021, CARTOGRAFIA PER AQUAE TAURI

A partire dal 2017 le indagini archeologiche del Progetto Acheloo sulla collina in località Ficoncella (Civitavecchia) hanno condotto all'individuazione di strutture a destinazione abitativa databili tra il II sec. a.C. e il VI sec. d.C., oltre alle tracce di un grande santuario delle acque connesso allo sfruttamento di una sorgente naturale che ancora oggi sgorga a 56° C. Le ricerche sulla città di Aquae Tauri dipendono dall'analisi del contesto topografico mediante lo studio della cartografia storica e della toponomastica. In questa sede si presentano le principali fonti cartografiche e documentali che menzionano i siti del territorio oggetto delle ricerche dal XV al XIX secolo, evidenziando l'evoluzione dei toponimi e la loro associazione con le persistenze di antichi ruderi.

VII Ciclo di Studi Medievali Atti del Convegno 7-10 giugno 2021 Firenze Prima edizione 2021 Edizioni EBS ISBN 979-12-5968-187-4 Copyright © 2021 NUME Gruppo di Ricerca sul Medioevo Latino Finito di stampare nel mese di Maggio 2021 Presso Eta Beta-ps in Lesmo (MB) È vietata la riproduzione, totale o parziale, con qualsiasi mezzo e per qualsiasi utilizzo, anche ad uso didattico, se non autorizzata in forma scritta dal Curatore. Cartografia e toponomastica per Aquae Tauri Massimiliano David, Stefano De Togni, Simone Gargiulli A partire dal 2017 le indagini archeologiche del Progetto Acheloo sulla collina in località Ficoncella (Civitavecchia) hanno condotto all’individuazione di strutture a destinazione abitativa databili tra il II sec. a.C. e il VI sec. d.C., oltre alle tracce di un grande santuario delle acque connesso allo sfruttamento di una sorgente naturale che ancora oggi sgorga a 56° C. Le ricerche sulla città di Aquae Tauri traggono giovamento dall’analisi del contesto topografico mediante lo studio della cartografia storica e della toponomastica. In questa sede si presentano le principali fonti cartografiche e documentali che menzionano i siti del territorio oggetto delle ricerche dal XV al XIX secolo, evidenziando l’evoluzione dei toponimi e la loro associazione con le persistenze di antichi ruderi. Parole chiave: Aquae Tauri, Progetto Acheloo, Cartografia storica, Toponomastica, Civitavecchia Aquae Tauri e il suo territorio Il municipium romano di Aquae Tauri è noto grazie alle parole di Plinio il Vecchio, che nel suo elenco delle città dell’Etruria nomina gli «Aquenses cognomine Taurini» 1. L’antico nucleo urbano, come rivela il nome stesso, sorse in prossimità di una sorgente di acqua termominerale, oggi nota come “Bagni della Ficoncella”2 (Fig. 1). Il centro abitato derivò forse la denominazione dal console Tito Statilio Tauro 3, ma non esistono attualmente prove certe di questa associazione etimologica. Rutilio Namaziano, agli inizi del V sec. d.C., tramanda una leggenda sull’origine del nome delle acque “Taurine”: la sorgente calda avrebbe iniziato a sgorgare quando un toro, ovvero un dio (Giove) nelle sembianze di un toro, raspando il terreno come per prepararsi a lottare, la mise in luce 4. Da alcuni anni il sito è oggetto delle ricerche del Progetto Acheloo, missione archeologica dell’Università di Bologna in collaborazione con l’Università di Roma Sapienza nel territorio di Civitavecchia5. Scopo del progetto, nato nel 2016, è una revisione delle conoscenze su Civitavecchia e il suo territorio. A partire dal 2017 indagini geofisiche e mirati saggi archeologici hanno condotto all’individuazione delle tracce di una grande struttura rettangolare che occupava la sommità della collina, verosimilmente un santuario delle acque connesso alla fonte naturale che ancora oggi sgorga a 56 gradi. La grande vasca monumentale scoperta nell’area nel 1877 e l’insieme di canalizzazioni scavate nella roccia sono certamente parte di un grande complesso incentrato sulle acque salutari6. I recenti scavi hanno permesso di collocare tali strutture tra il I sec. a.C. e il V sec. d.C.7 Inoltre, nel pianoro che si estende a sud, sono state individuate strutture a destinazione abitativa con una lunga continuità di vita dal II sec. a.C. al VI d.C.8 Circa 1 km a sud-est del Poggio della Ficoncella, in località Piana dei Bagni, sorge un secondo impianto termale monumentale, anch’esso legato a una sorgente naturale calda, le cosiddette Terme Taurine o Bagni di Traiano9 (Fig. 1). Il complesso, che presenta fasi tardorepubblicane, fu monumentalizzato nella forma attuale in gran parte in epoca adrianea: è composto da vari edifici e ambienti che conservano talvolta le coperture e i piani superiori. Da Rutilio Namaziano si apprende che ancora nel secondo decennio del V secolo esisteva, a 3 miglia dal porto di Centumcellae, un complesso termale funzionante rinomato per la qualità delle sue acque, le “tauri dictas de nomine thermas”10. Anche se molti studiosi, seguendo una tradizione risalente al Settecento11, identificano queste terme con quelle in località Piana dei Bagni12, non è chiaro quale sito abbia visitato Rutilio in quanto il Poggio della Ficoncella e le terme presso Piana dei Bagni distano in linea d’aria da Civitavecchia rispettivamente ca. 4,4 e 4,2 km. 53 Il toponimo Tauriana era ancora in uso alla fine del VI secolo, come si evince da un passo dei Dialoghi di Gregorio Magno13, in cui è riportata la storia di un presbitero che abitava nella diocesi di Centumcellae e presiedeva alla chiesa di S. Giovanni 14. In questo luogo era una sorgente di acqua calda che produceva intensi vapori nella quale il presbitero era solito bagnarsi15. Alcuni studiosi hanno tentato di identificare la chiesa di S. Giovanni con i ruderi di S. Egidio Vecchio, situati a breve distanza da entrambe le fonti termali (la Ficoncella e i cosiddetti Bagni di Traiano), ma i dati strutturali dei resti del campanile (sec. XIII-XIV) unitamente ai dati degli scavi per il momento collocano la fondazione di tale chiesa in una data non anteriore al IX secolo16. La menzione nei Dialoghi di Gregorio Magno risulta essere l’ultima attestazione del toponimo Aquae Tauri, che ricomparirà solo nel XVI secolo nella cartografia antiquaria. (S.D.T.) Fig. 1: Pianta del territorio di Civitavecchia con indicazione dei toponimi dell’entroterra (elab. S. De Togni) Documenti e fonti cartografiche per la toponomastica del sito di Aquae Tauri Uno dei primi documenti cartografici a testimoniare il toponimo dell’area oggetto della presente ricerca è una mappa redatta nel 1471 da Hugues Commineau de Mézières e Pietro del Massaio nella quale è indicata nell’entroterra di Civitavecchia la località “Feconcella” 17. Dopo oltre un secolo, nella Galleria vaticana delle carte geografiche (fine XVI sec.), nella stessa area compare «Civitavecchia olim Centumcellae» e, nell’entroterra, «Bagni delli Palazzi olim Aquae Tauri», in una rappresentazione evidentemente tesa a un recupero antiquario dei toponimi18. Alcuni anni dopo l’opera Italia antiqua di Filippo Cluverio19 ripercorre nel dettaglio le fonti sull’antico municipium, mentre ancora un dipinto della Galleria delle carte geografiche reca l’indicazione di Aquae Tauri20. Passando alle fonti propriamente cartografiche, è grazie a documenti come la Pianta del patrimonio di S. Pietro di Jacopo Oddi (1636-1637)21 che è possibile distinguere due diversi toponimi per due distinte località: i “Bagni delli Pazzi” (evidente contrazione di “Bagni delli Palazzi”) e i “Bagni della 54 Ficoncella” (Fig. 2), riferibili presumibilmente alla località Piana dei Bagni e alla Ficoncella. La stessa distinzione si ritrova nella Nova et esatta tavola topografica del territorio o distretto di Roma di Innocenzo Mattei (1674)22, nella quale sono riportati i “Bagni della Ficoncella” e i “Bagni delli Palazzi”, questi ultimi con l’aggiunta di “olim Aquae Tauri”. Anche nella carta di Giacomo Filippo Ameti (1696)23 sono riportate le due località con gli stessi toponimi. Nella Pianta del nuovo acquedotto che conduce l’acqua a Civita Vecchia fabricato in parte sopra le ruvine dell’antico construtto da Traiano imperatore24, disegnata da Alessandro Specchi nel 1695, sono utilizzati i toponimi Fig. 2: Pianta del Patrimonio di S. Pietro di J. Oddi (1636-37). Particolare (da Frutaz) “Bagni di Traiano” e “Bagni delle Ficoncelle”, accompagnati da due rappresentazioni di rovine (Fig. 3). Le più imponenti sono quelle dei “Bagni di Traiano”, in cui si riconoscono chiaramente i ruderi ancora oggi esistenti delle cosiddette Terme Taurine; in corrispondenza dei Bagni della Ficoncella sono rappresentati sulla cima della collina quelli che sembrano muri semicrollati. Risale ai primi decenni del Settecento l’attestazione del toponimo “Sferra Cavalli” per le alture dell’area delle sorgenti termali. Nella carta, redatta nel 1727 dal perito giudiziale Girolamo Salimbeni25, sono indicate, oltre all’altura di “Sferra Cavalli” (attuale Poggio di Sferracavallo), le località “Bagni” e “Tenuta dei Bagni”, ad indicare verosimilmente le terme esistenti in località Piana dei Bagni e le terme presso la Ficoncella (o forse la tenuta complessiva con le varie sorgenti). Nell’opera di Gaetano Torraca Delle antiche Terme Taurine esistenti nel territorio di Civitavecchia26, pubblicata nel 1761, il medico civitavecchiese descrive con precisione tre fonti termominerali presenti presso la città: una, la più calda, era presso “Sferra Cavalli”, una era la “sorgente detta della Ficoncella” e una si trovava presso le cosiddette Terme Taurine (Piana dei Bagni) 27. È interessante a questo proposito esaminare un progetto redatto nel 1819 per un impianto termale, mai realizzato, che avrebbe dovuto sfruttare le acque della Ficoncella28. Nella pianta, accanto al dettagliato disegno della sorgente, dei canali scavati nella roccia e della vasca che si intendeva costruire, è la scritta “collina detta di Sferracavalli”. Stando a questo documento, “Ficoncella” diverrebbe il nome della sorgente (o della località in cui si trova la sorgente), mentre la collina assumerebbe il nome di “Sferracavalli”. Il toponimo all’origine dell’odierno Poggio di Sferracavallo è presente ancora nella carta del Patrimonio di S. Pietro e Sabina di Giovanni Maria Cassini (1824) nella forma “Ferracavalli” 29 e nella Carta Topografica dello Stato Pontificio e del Gran Ducato di Toscana (1851) redatta dall’Istituto Geografico Militare di Vienna30, nella forma “Ferra Cavalli”. Si ritroverà, infine, nelle carte postunitarie dell’Istituto Geografico Militare (1879) come “P.gio Sferracavallo”31, accanto al “Poggio Ficoncella”32, indicato alle estreme pendici occidentali (oggi Scarti di S. Antonio) con, tra i due, il “C.to Sorgente”, in corrispondenza degli attuali Bagni della Ficoncella. Le terme in località Piana dei Bagni sono qui chiamate “Bagni di Traiano”. Va citato, infine, un toponimo che sembra attestarsi a partire dal XIX secolo al posto di Bagni della Ficoncella: “Bagni di Ferrata”33. L’origine di tale toponimo è forse da ricercare nel nome della vicina località “Ferrara”34, con il monte Ferrara e il torrente omonimo che scorre ai piedi della collina della Ficoncella. (S.G.) 55 Fig. 3: Pianta del nuovo acquedotto che conduce l’acqua a Civita Vecchia fabricato in parte sopra le ruvine dell’antico construtto da Traiano imperatore, disegnata da Alessandro Specchi (1695). Particolare Da Aquae Tauri alla Ficoncella presso Sferracavallo L’analisi del contesto topografico mediante lo studio della cartografia storica e della toponomastica del sito dell’antica Aquae Tauri ha permesso di mettere in evidenza alcuni aspetti significativi. In base alle attestazioni toponomastiche riscontrate per i tre siti principali, e cioè la Ficoncella35, Sferracavallo36 e Piana dei Bagni (cosiddetti Bagni di Traiano) 37, appare evidente l’importanza assunta dalle fonti termali per il territorio prima di Aquae Tauri e poi di Centumcellae/Civitavecchia. Con la graduale perdita di importanza dell’antico municipium in favore del nuovo porto fondato da Traiano, l’acqua termale costituì senza dubbio un elemento capace di mantenere vivo il santuario nell’entroterra. Nella Tabula Peutingeriana “Aquas Tauri” è rappresentata come un luogo di sosta (mansio) lungo l’asse viario che ricalcava l’antico percorso interno della via Aurelia. Il nome di Aquae Tauri sembra scomparire dalle fonti a partire dal VII secolo 38. Con la rioccupazione del settore costiero (mai veramente abbandonato), ciò che restava dell’antico municipio era ormai completamente dimenticato e si affermò così una nuova toponomastica come il fitotoponimo dei Bagni della Ficoncella o delle Ficoncelle, derivato forse dalla presenza di una o più piante di fico39, e i Bagni delli Palazzi, evidentemente così denominati per la presenza delle imponenti rovine dei cosiddetti Bagni di Traiano o Terme Taurine, dove ancora era attiva una sorgente. 56 Il toponimo Bagni della Ficoncella, nelle sue varie declinazioni, è forse da riferire alla sorgente, che in alcuni documenti è definita “presso Sferracavallo”, come se il toponimo Poggio di Sferracavallo designasse l’intera area comprendente la sorgente. Il toponimo “Sferracavallo” (noto anche nelle varianti di Sferra Cavalli, Ferra Cavalli, ecc.), già collegato alla mancata manutenzione stradale40, potrebbe viceversa alludere ad un luogo in cui ferrare i cavalli, un richiamo cioè a una stazione di sosta con officina di maniscalco. (M.D.) Plin., Nat. Hist., III, 52. S. Bastianelli, Regio VII, Etruria: Centumcellae (Civitavecchia) – Castrum Novum (Torre Chiaruccia) (Italia romana: municipi e colonie. Serie 1, 14), Roma 1954, in part. pp. 64-67. 3 A. Solari, Topografia storica dell’Etruria, I, 1, Orientale e meridionale, Pisa 1918, in part. pp. 213-214. 4 Rut. Nam., De reditu suo, I, 255-263. 5 La più recente campagna di indagini archeologiche si è svolta nel 2020 con concessione MIBACT del 04/09/2020 n. 1160. Sul Progetto Acheloo cfr. M. David, F.R. Stasolla, R. Zaccagnini, Nuove ricerche nel territorio di Civitavecchia. Un progetto per Aquae Tauri, in “Scienze dell’Antichità”, 24, 2018, 1, pp. 149-174; M. David, F. Stasolla, Il Progetto Acheloo. Tecnologie per l’archeologia nel territorio di Civitavecchia, in “Ocnus”, 26, 2018, pp. 49-63; S. De Togni, M.S. Graziano, Frammenti di pavimentazione in cocciopesto dalle ricerche del Progetto Acheloo, in C. Cecalupo, M.E. Erba (a cura di), Atti del XXV colloquio dell’Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (Reggio Calabria, 13-16 marzo 2019), Roma 2020, pp. 313-318; M. David, M.S. Graziano, La cultura materiale tra V e VI secolo d.C. nel territorio di Civitavecchia. Nuovi dati dal Progetto Acheloo, in VI ciclo di studi medievali (atti del convegno (Firenze, 8-9 giugno 2020), Firenze 2020, pp. 49-53; M. David, S. De Togni, M.S. Graziano, Un nuovo pavimento da Aquae Tauri, in C. Cecalupo, M.E. Erba (a cura di), Atti del XXVI colloquio dell’Associazione italiana per lo studio e la conservazione del mosaico (Roma, 18-21 marzo 2020), Roma 2021, pp. 173-180. 6 D. Annovazzi, XIV. Civitavecchia, in “Notizie degli scavi di Antichità”, 1877, pp. 264-265, in part. p. 265. 7 M. David, F.R. Stasolla, R. Zaccagnini, Nuove ricerche nel territorio di Civitavecchia cit., pp. 161-171. 8 M. David, S. De Togni, M.S. Graziano, Un nuovo pavimento da Aquae Tauri cit. 9 S. Bastianelli, Centumcellae (Civitavecchia) cit., pp. 67-82. 10 Rut. Nam., De reditu suo, I, 249-250. 11 G. Torraca, Delle antiche Terme Taurine esistenti nel territorio di Civitavecchia, Roma 1761. 12 Cfr. ad es. S. Bastianelli, Centumcellae (Civitavecchia) cit., pp. 67-68. 13 Greg. M., Dial., IV, 57, 3-6. 14 Dial., IV, 57, 3: «in diocesi Centumcellensis urbis abitavit atque ecclesiae beati Iohannis, quae in loco qui Tauriana dicitur sita est». 15 Dial., IV, 57, 3: «in quo aquae calidae vapores nimios faciunt, quotiens necessitas corporis, lavari consueverat». La fonte, per come è descritta, sembra potersi meglio identificare con il sito di Aquae Tauri piuttosto che con i cosiddetti Bagni di Traiano. Cfr. M. David, F. Stasolla, Il Progetto Acheloo cit., p. 52. 16 S. Nardi, Da Centumcellae a Leopoli. Città e campagna nell’entroterra di Civitavecchia dal II al IX secolo d. C., in “Mélanges de l’Ecole française de Rome, Moyen Age”, 105, 1993, 2, pp. 481-533, in part. pp. 513-514; M. David, F. Stasolla, Il Progetto Acheloo cit., pp. 50-53. 17 Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana (d’ora in poi BAV), cod. Urbinate lat., 277, foll. 125-126, Hugues Commineau de Mézières, Pietro del Massaio, Carta della Toscana con il Lazio occidentale (1471); cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, Roma 1972, pp. 10-13. 18 R. Almagià (a cura di), Monumenta cartographica Vaticana, Città del Vaticano 1944-1955, in part. vol. 3. 19 F. Cluverio, Italia Antiqua. Opus post omnium curas elaboratissimum, tabulis geographicis aere expressis illustratum ejusdem Sicilia, Sardinia et Corsica, cum indice locupletissimo, Lugduni Batavorum 1624, I, pp. 418, 486-487. 20 Il dipinto fu eseguito nel 1632 su cartoni di Luca Holstenio. Cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio cit., pp. 47-49. 21 BAV, cod. Barb., lat. 9898, nn. 28-31, J. Oddi, Pianta del Patrimonio di S. Pietro (1636-37). Cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio cit., pp. 51-53. 22 BAV, St. geogr. I. 638; cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio cit., pp. 64-67. 1 2 57 23 BAV, Racc. I. S. 81, G.F. Ameti, Patrimonio di S. Pietro olim Tuscia suburbicaria con le sue più cospicue strade antiche, e moderne, e principali casali, e tenute di esso descritto da Giacomo Filippo Ameti romano, Roma 1696, ff. IIIIV; cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, cit., pp. 75-77. 24 G.G. De Rossi, Mercurio geografico ouero guida geografica in tutte le parti del mondo conforme le tauole geografiche del Sansone Baudrand e Cantelli, Roma 1695. 25 Roma, Archivio di Stato (d’ora in poi ASR), Collezioni disegni e mappe - Collezione I, 20 - 330 / 1G; G. Salimbeni, Pianta del territorio di Civitavecchia e Centocelle. Pianta dell’intero territorio di Civitavecchia con l’indicazione delle sue tenute (1727). 26 G. Torraca, Delle antiche Terme Taurine esistenti nel territorio di Civitavecchia, Roma 1761. 27 Ivi, pp. 82-83. 28 ASR, Collezione disegni e mappe, collezione I, c. 20, 324 / 1, Profilo della collina di Sferracavalli e del canaletto dell’acqua della Ficoncella dalla sua sorgente fino alla prima voltata dove si propone di stabilire la nuova vasca, con disegno della vasca e pianta delle sorgenti dell’acqua termale della Ficoncella di anonimo (1819). 29 BAV, St. geogr., S 111. Cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, cit., pp. 113-114. 30 BAV, R.G. geogr. S. 124. Cfr. A.P. Frutaz, Le carte del Lazio, cit., pp. 134-137. 31 Istituto Geografico Militare, Tolfa, F.142 della carta 1:100.000, II.N.E., scala 1:25.000, Firenze 1879. 32 Istituto Geografico Militare, Tolfa, F.142 della carta 1:100.000, II.N.O., scala 1:25.000, Firenze 1879. 33 Il toponimo si trova ad es. in A. Arrowsmith Jr., Orbis terrarum veteribus noti descriptio, Central Italy. Italia Media, Vel Regiones intra Tyrrhenum Mare (ab Umbrone fl. usque ad Silarum fl.) et Hadriaticum Mare (ab Albulate fl. ad Tifernum fl.) sitae, London, 1828, ripreso anche in G. Dennis, The cities and cemeteries of Etruria, London 1878, I, pp. 298-301. 34 Cfr. Istituto Geografico Militare, Tolfa, F.142 della carta 1:100.000, II.N.E., scala 1:25.000, Firenze 1879. 35 Toponimi riscontrati per La Ficoncella: Feconcella (1471), Bagni della Ficoncella (1636-37, 1674 e 1696), Bagni delle Ficoncelle (1695), Tenuta dei Bagni (1727), Ficoncella (1761), Sorgente detta della Ficoncella (1819), Bagni di Ferrata (1828, 1878), Poggio della Ficoncella e Condotto Sorgente (1879). 36 Toponimi riscontrati per Sferracavallo: Sferra Cavalli (1727), Sferra Cavalli (1761), Collina detta di Sferracavalli (1819), Ferracavalli (1824), Ferra Cavalli (1851), Poggio di Sferracavallo (1879). 37 Toponimi riscontrati per le terme presso Piana dei Bagni: Bagni delli Palazzi (ca. 1585, 1674 e 1696), Bagni delli Pazzi (1636-37), Bagni di Traiano (1695), Bagni (1727), Terme Taurine (1761), Bagni di Traiano (1879). 38 S. Bastianelli, Centumcellae (Civitavecchia) cit., pp. 65-66. 39 Tali piante crescono ancora rigogliose tra i ruderi dell’antica Aquae Tauri. 40 S. Del Lungo, Leopoli-Cencelle. La toponomastica della Bassa Balle del Mignone, Roma 1999, III, p. 119. 58