2013, Studi Calabresi
Molti anni orsono trovai tra i numerosi documenti dell’archivio della diocesi di Locri-Gerace un volume in cui sono conservati alcuni stati d’anime redatti nel paese di Sant’Ilario del Jonio alla metà del Settecento . Questi documenti sono molto danneggiati poiché sono stati esposti nel corso degli ultimi secoli a molta incuria e nonostante i pregevoli tentativi di restauro di Padre Antonio Finocchiaro, direttore dell’archivio, sono di difficile comprensione. Uno dei problemi maggiori, oltre alla scrittura sciatta e disordinata o le frequenti macchie di inchiostro e acqua, è il fatto che le pagine sono state scompaginate tra loro e in seguito mentre alcune di loro sono andate perdute altre sono state assemblate in maniera diversa da come erano originariamente. Attraverso un lungo lavoro di lettura e comprensione ho individuato nelle pagine 11v-22v lo stato d’anime del 1748 che sembra l’unico ad essere arrivato fino a noi completo e nella stessa disposizione in cui era originariamente. In questo documento censuario ho individuato, attraverso la ricostruzione nominativa, 142 nuclei familiari. Successivamente ho confrontato i nominativi e i nuclei del 1748 con quelli presenti negli altri stati d’anime ricostruendo in buona parte anche gli altri documenti. I fogli 1v-r del volume sono dello stato d’anime del 1749 e corrispondono ai nuclei 39-53 del 1748 mentre i fogli 2r-11r sono relativi al 1747 e coprono i nuclei 26-142 del 1748. I fogli 23r-25v sono ancora relativi al 1749 e ai nuclei 1-37 del 1748. Cercando ancora in vari documenti dell’archivio diocesano ho individuato in un altro volume prevalentemente di sepolture due fogli relativi a questi stati d’anime: il primo relativo al 1747 contiene i nuclei 1-13 mentre il secondo relativo al 1749 contiene i nuclei 54-65. Dunque se lo stato d’anime del 1748 è completo, mancano per il 1747 circa 25 nuclei e per il 1749 circa 75 nuclei. Per il presente lavoro utilizzerò pertanto lo stato d’anime completo appoggiandomi però, quando sarà necessario, anche alla lettura degli altri stati d’anime. Lo scopo di questa ricerca anzitutto è quello di portare alla luce lo spaccato della vita quotidiana di un paese calabrese alla metà del XVIII secolo attraverso la lettura dello stato d’anime di Sant’Ilario nel 1748. In secondo luogo è possibile confrontare i dati ottenuti per Sant’Ilario con quelli presenti nei catasti onciari coevi di paesi confinanti come Condojanni , Ardore , Gerace e Canolo in modo da trovare alcune risposte a quesiti di natura demografica sulla zona a metà settecento. A livello metodologico occorre subito dichiarare che probabilmente le età dichiarate dal parroco non sono precise ma in epoca in cui non esisteva stato civile e non esistevano documenti personali anagrafici possiamo ritenere soddisfacente l’approssimazione con la quale sono state descritte le età.