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2020, Visconti, Ottone, in Dizionario Biografico degli Italiani, 99 (2020), pp. 641-645
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VISCONTI, Ottone-Nacque, verosimilmente, agli inizi del XIII secolo, da Uberto; la tradizione erudita milanese (e di seguito la storiografia) indica l'anno 1207, sebbene non vi siano basi documentarie.
Documenti in primo piano edizione elettronicaissn 2240-2764 è una collana pubblicata sotto il patrocinio e con il contributo di Un particolare ringraziamento alla Banca di Valle Camonica e alla Fondazione Tassara Realizzazione editoriale a cura di
"Aevum", 2008
G.FUMI GIANPIERO FUMI L'ARCHIVIO VISCONTI DI MODRONE L'Archivio Visconti di Modrone è stato depositato dalla famiglia omonima negli anni Settanta presso la sede milanese dell'Università cattolica del Sacro Cuore. Nel 1979 una convenzione tra l'ateneo e la proprietà, allora rappresentata dal duca Uberto Visconti di Modrone, finalizzava il deposito alla conservazione e alla fruizione dei documenti per scopi scientifici e culturali. Una successiva convenzione ha affidato la gestione del complesso documentario al Centro Visconti di Modrone per la storia dell'industria, cui nel 1992 è subentrata l'Associazione culturale "duca Marcello Visconti di Modrone" per lo studio della storia dell'industria, associazione alla quale partecipa anche l'università 1 • Al primo posto tra le attività statutarie figurano la conservazione, l'ordinamento e l'utilizzazione dell'archivio, che dal 1991 è sottoposto alla vigilanza dello Stato e ai vincoli che ricadono sugli archivi di notevole interesse storico. Accessibile agli studiosi previa autorizzazione del direttore dell'associazione, quello depositato in Università cattolica è un archivio che presenta alcune singolarità dovute alla storia del casato, che si rispecchia nella consistenza e nella natura di una documentazione il cui interesse trascende largamente la vita privata dei Visconti di Modrone 2 • Nell'insieme si tratta di circa 1.300 buste e 600 registri, oltre a una sezione comprendente centinaia di mappe, disegni e stampe e una 1 L'associazione ha sede presso il Dipartimento di Storia dell'economia, della società e di scienze del territorio "Mario Romani" dell'Università cattolica di Milano. Ne è stato a lungo direttore il professor Sergio Zaninelli, uno dei soci fondatori, cui è succeduta recentemente la professoressa Maria Bocci, coadiuvata da un comitato composto dalla stessa insieme ad Angelo Moioli, a Mirella Ferrari e allo scrivente. 2 Anche se rispetto alle cariche pubbliche va ricordato che questa famiglia, che nel XVIII secolo assunse nella sua diramazione principale il marchesato di Vimodrone e assommò al cognome Visconti quello di Modrone o Modrone Pirovano, in età moderna è paragonabile a numerose altre progenie dei Visconti quanto a dignità cittadina, ma fu praticamente assente dalle principali magistrature statali. Infatti sino a tutta la dominazione spagnola e nella successiva dominazione austriaca nessuno dei Visconti appartenente al ramo dei signori di Somma, conti di Lonate Pozzolo, detenne uffici regi di rilievo, diversamente dai "cugini" Visconti conti di Gallarate, marchesi di Cislago: F.
Abile stratega, signore volitivo e determinato, illuminato mecenate delle arti e delle lettere: sono questi alcuni dei tratti distintivi di Gian Galeazzo Visconti. Ai quali si unisce, ripercorrendo la sua vicenda umana e soprattutto politica, un insospettato anelito all'unità nazionale, pur sotto il ferreo controllo della signoria milanese
Scheda biografica e letteraria del poeta monrealese del XVII Antonio Veneziano.
Le fortune finanziarie della famiglia Veneziano cominciano con Giovanni, che forse si trasferì a Monreale da Venezia, e alla sua morte nel 1512 lasciò eredi la moglie e quattro figli. Fra costoro fu Antonio quello che in vita riscosse i maggiori successi ricoprendo incarichi di rango nella Curia arcivescovile cittadina: Maestro notaio (1512), Pretore durante la visita dell'imperatore Carlo V a Palermo e Monreale (1535). Il Magnifico Antonio, titolo assunto dopo le sue cariche politche, ebbe una vita sentimentale intensa, sposando tre donne e avendo nove figli legittimi oltre due figlie naturali. Fu inoltre saggio amministratore delle cose familiari anzi incrementandole in maniera cospicua. L'ambiente familiare era connotato anche da quel tipico sentimento di braveria e violenza proprio del patriziato siciliano cinquecentesco. Nel 1534, Giovanni, fratello del poeta, si trova invischiato in una lite con la famiglia nobile Scuderi e persino il Magnifico Antonio è coinvolto nelle vie di fatto finendo ai domiciliari. Quando pace sembra fatta, Angelo Scuderi è assassinato e Giovanni accusato d'omicidio. Nel 1547 muore il Magnifico Antonio, quando il nostro aveva soli quattro anni d'età, e in questo momento comincia la disgregazione della famiglia. Allegranza, terza moglie del Magnifico Antonio, e i figli maggiorenni, ebbero in parti uguali i vasti possedimenti e la "roba"; i figli minorenni ebbero come tutore lo zio arciprete Antonino in qualità di amministratore della loro parte di eredità. Proprio lo zio sacerdote ha influito sull'ingresso, 1553, nel Collegio gesuitico monrealese di Antonello che dopo la morte del padre assumerà il nome di Antonio. Nel 1555, visti gli ottimi risultati scolastici, lo zio Antonino lo mandò a studiare nel Collegio Massimo dei gesuiti di Palermo a soli dodici anni d'età. Lo ritroviamo qualche tempo dopo in quello di Messina per completare gli studi di retorica, grammatica e metrica latina, ebraico e greco (e iniziare il noviziato nella Compagnia di Gesù). Nel 1559 studiò nel Collegio romano dove, per i tre anni successivi, intraprenderà gli studi di diritto e filosofia seguendo gli insegnamenti di Francesco Toleto futuro cardinale. Ma nel 1563, forse in preda ad un rigetto della vita seria e rigorosa condotta da gesuita, abbandonato l'abito, tornò a Monreale e subito si diede da fare per la riscossione di alcuni crediti dovutigli. Nello stesso 1563 una gravissima accusa piomba sul fratello Nicolò: omicidio. Scattano gli arresti domiciliari per i tre fratelli Veneziano (tutti ritenuti coinvolti nell'assassinio). I fratelli provano a sottrarsi all'accusa, riuscendo ad ottenere la libertà (grazie alle doti da giureconsulto di Antonio). La vicenda non sembra mettersi malamente tantoché, quando il cardinale Farnese emana i nuovi Capitoli cittadini di Monreale, tra i cinquanta nuovi consiglieri si trova anche l'inquisito Nicolò! Ma trame e faide politiche riescono a fargli imporre un bando da tutto quanto il territorio di Monreale (all'epoca circa un quarto della Sicilia). Nel 1567 si chiede il giudizio finale e i Veneziano vengono portati all'interno del Castello a mare di Palermo, dove sono sottoposti alla tortura dei tratti di corda. La prova gli riesce favorevole e nel 1568 furono scarcerati ma con ancora il bando da Monreale. Gli anni dell'esilio sono tristi anche per le difficoltà economiche che l'opprimono e costringono ad una vita fatta di grandi ristrettezze, non potendo accedere ai suoi beni anzi usurpati. Antonio trascorse l'esilio di Palermo presso la sorella Vincenza, moglie di Antonino de Calogero, Pretore monrealese. Nel 1573 è nuovamente rinchiuso nel Castello a mare di Palermo, anche sede del tribunale dell'Inquisizione di Sicilia in quel periodo, per il rapimento d'amore della giovane Francesca Porretta e per l'accusa di furto. La madre Allegranza non tollerò oltre le malefatte del figlio e nel 1574 lo cancellò dal suo testamento in quanto «disobbediente».
In una recente intervista, il comico Paolo Hendel ha affermato: "Sono contento di essere stato giovane, mi è piaciuto e lo rifarei volentieri. Ma tutto sommato mi sono trovato bene anche dopo. La vecchiaia è una stagione della vita che vale la pena vivere. Basta farlo nel modo giusto, con il sorriso. Ridere fa bene alla salute… Ridere anche delle cose meno belle della vita è una grande vittoria. Il trucco sta tutto qui: esorcizzare la negatività aiuta a dormire meglio D U N Sono come dei saggi alberi che si tengono per mano grazie alle radici intrecciate ed alle vicine chiome diradate, scaldati dai caldi colori del tramonto, e nelle ombre lunghe dell'autunno: sono i nostri amati vecchi, gli abitanti di questa Casa comune.
DISTORSIONES COGNITIVAS ALIMENTARIAS, 2020
American Annals of the Deaf, 2000
Қазақстан археологиясы = Археология Казахстана = Kazakhstan Archeology, 2022
Terre rosse, pietre verdi e blu cobalto. Miniere a Usseglio. Seconda raccolta di studi, (a cura) M. Rossi, A. Gattiglia: 165-174. Usseglio - Torino: Museo Civico Alpino - Biblioteca Nazionale Universitaria - Dipartimento di Scienze della Terra, 2013
South African Journal of Childhood Education , 2021
Applied Physics Letters, 2013
Revista Portuguesa de Estomatologia, Medicina Dentária e Cirurgia Maxilofacial, 2020
Journal of the Egyptian Society of Engineers , 2024
Jurnal Komunikasi Islam, 2018
Experimental and Molecular Pathology, 2010
Washington University Law Review, 1977
Proceedings of the 3rd workshop on Information credibility on the web, 2009