LA MADONNA
NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE
CRISTO RISORTO APPARVE ANZITUTTO ALLA PROPRIA MADRE:
«MADRE, sono IO, Gesù, Dio e Tuo Figlio, il Risorto - Ne ero certa. Ti aspettavo Figlio mio. Ora va a consolare i timorosi che ancora dubitano».
La dottrina dei Santi Padri della Chiesa
1. Nei racconti della Risurrezione da parte degli Evangelisti non si accenna alla presenza
di Maria in alcuna delle apparizioni di Gesù Risorto. Nel libro degli Atti degli Apostoli
troviamo tuttavia Maria in attesa dello Spirito Santo con gli Apostoli nel Cenacolo. Anche i
Vangeli apocrifi, pur parlando del Beato Transito di Maria, non hanno cenni particolari sulla
presenza di Maria nelle apparizioni di Gesù Risorto.
2. Perché i Vangeli non dicono? Perché tacciono su come Maria è venuta a sapere, e sulla
sua esperienza, della Risurrezione del Figlio? La contempliamo e preghiamo presente
sotto la Croce, ma non la ritroviamo dopo la Risurrezione, perché? Perché non dire come
si è espressa la gioia di Maria nella Risurrezione del Figlio, o perché non vederla presente
nei momenti della Risurrezione? I Vangeli non dicono. Così, invece di contemplare Maria
accanto a Gesù Risorto, ci fermiamo più facilmente a riflettere su Maria Addolorata,
accanto alla Croce del Figlio, o Donna del Silenzio e dell’Attesa del Sabato Santo.
3. Eppure nella Tradizione Cristiana si è cercato di colmare questo apparente vuoto. È
convinzione della Chiesa Orientale che la Vergine non abbia potuto essere esclusa dal
privilegio delle pie donne e anzi sia stata la prima a vedere il Figlio Risorto (G. Gharib).
Nella Tradizione Latina si dice che Maria non solo conversa con i testimoni della Santa
Risurrezione ma è la Prima Testimone della Risurrezione (Girolamo). Sant’Ambrogio
afferma che «Maria fu la prima nel vedere e la prima nel credere alla Risurrezione di
Cristo» (De Virginibus, 1, 3). Varie omelie pasquali dei Padri parlano della Vergine
presente alla Risurrezione del Figlio (Ippolito di Roma, Cirillo di Alessandria, Giovanni
Crisostomo). Ildefonso di Toledo (607-667) dà per scontata la manifestazione del
Signore alla Madre, Testimone Privilegiata della Sua Risurrezione. La Chiesa di Roma
celebra “il saluto pasquale alla Madre del Risorto”, al termine della Veglia Pasquale o dopo
i Secondi Vespri della Domenica di Pasqua, con il canto del Regina Coeli. L’apparizione
di Cristo Risorto alla sua Santa Madre la possiamo ragionevolmente provare con ragioni di
convenienza … era conveniente che il Signore Gesù Cristo manifestasse anzitutto alla
Madonna la gioia della Risurrezione: per il grande amore che portava la Vergine a Gesù in
qualità di Madre di Dio e di discepola fedele; per il tenerissimo e filiale affetto che Gesù
nutriva verso di Lei cui si era sottomesso per anni; per un giusto compenso ai tanti dolori
sofferti durante la Passione e Morte di Gesù; come premio per la sua fede e costanza nel
credere contro ogni dubbio alla Risurrezione del Figlio; quale corollario connesso alle
Verità di Fede Cattolica che professano la Madonna sia Immacolata sia Assunta.
I Padri della Chiesa non hanno mai avuto dubbi al riguardo: in effetti sembra poco
probabile, se non impossibile, che Gesù si sia mostrato ad altre persone e non a Maria.
Sono concordi, infatti, nel ritenere che la Madonna non solo sia stata la prima a credere
che il Figlio fosse risuscitato, ma anche la prima ad averlo visto Risorto. Maria è la Madre
di Dio, che lo ha sentito dentro di sé, lo ha nutrito, si è presa cura di lui, lo ha seguito come
una perfetta discepola, lo ha visto patire atroci sofferenze e morire, lo ha accarezzato e
pulito dopo essere stato deposto dalla Croce, prima di essere riposto nel Sepolcro; è
ragionevole credere che sia stata la prima a vivere la gioia della Risurrezione, la sublime
contemplazione del Suo Figlio di Dio Risorto e Glorioso.
L’insegnamento dei Santi Dottori della Chiesa
«Maria, prima fra tutti, vide il Signore risuscitato.»
San Bernardo di Chiaravalle (Sermo In Resurrectione Domini)
La stessa cosa testimoniano tanti altri Santi e Dottori della Chiesa.
Dalle Omelie di San Vincenzo Ferrer
Cristo uscì dal Sepolcro senza bisogno di aprirlo, come era nato da una Vergine senza
violare la sua Verginità. Ritto sopra il Sepolcro mostrò il suo Corpo Glorioso e le sue
piaghe a tutti i Santi Padri, che adorandolo in ginocchio dissero: «Gloria a te, Signore,
Risorto dai morti, con il Padre e lo Spirito Santo». Questo è il primo spunto di meditazione
in questa celebrazione della benedetta Risurrezione di Gesù Cristo.
Il secondo spunto è il suo manifestarsi per grazia tutta particolare alla Vergine Maria. Molti
teologi ritengono che Cristo nella sua Risurrezione apparve in primo luogo a sua Madre; lo
dice espressamente Sant’Ambrogio nella sua opera «Sulle vergini»: «Maria vide la
Risurrezione di Cristo, e la vide per prima». Gli Evangelisti non si curano di addurre a
questo proposito testimoni irrefutabili, perché la testimonianza resa dalla Madre in favore
del Figlio sarebbe potuta apparire sospetta; ma ci sono tre motivi che inducono a credere
a questa prima apparizione di Cristo alla Vergine Madre.
Il primo motivo è il Quarto Comandamento, che Gesù volle osservare. Poiché nella
Passione del Figlio Maria doveva soffrire più di tutti gli altri, Cristo per speciale privilegio
aveva risparmiato alla Madre sua i dolori del parto, come eccezione alle normali leggi della
natura; allo stesso modo non aveva voluto che provasse le angosce della morte, che sono
più grandi di tutte le sofferenze di questa vita, come dice Alberto Magno: «La cosa più
terribile di tutte è la morte, perché in essa l’anima viene sradicata tutta in una volta, come
un albero». Ma tutti i dolori del parto e della morte piombarono su Maria nella passione del
Figlio. Poiché dunque la Scrittura dice: «Onora tuo padre e non dimenticare i gemiti di tua
madre» (Sir 7,29), e poiché Cristo osservò perfettamente il Comandamento dell’Amore per
i Genitori, ne segue che la sua prima apparizione fu per la Madre sua, che aveva dovuto
soffrire più di tutti gli altri.
Il secondo motivo è il merito della Fede di Maria. Infatti è certo – perché è attestato dai
Vangeli – che nel momento della Passione di Cristo persero la loro fede in lui tutti gli
Apostoli e i discepoli, sia pure nel senso di una fede intesa nella sua globalità: alcuni infatti
dubitavano solo del suo essere Dio e Messia, ma tutti lo ritenevano un santissimo profeta.
Tuttavia solo la Vergine Maria quel Sabato Santo continuò a credere con fede immutabile,
e per questo nella Chiesa si celebra ogni Sabato la sua memoria liturgica. Poiché dunque
la Scrittura dice: «Il Signore si mostra a coloro che non ricusano di credere in lui» (Sap
1,2), ne risulta che l’essere stata a Lei riservata la prima apparizione di Gesù Risorto, fu
un premio per il merito della sua Fede.
Il terzo motivo è l’intensità dell’Amore di Maria. È certo il fatto che non è mai esistita madre
alcuna che abbia amato tanto il figlio come la Vergine Maria amò Cristo. Poiché dunque
Egli l’ha detto, avverrà così: «Chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e anch’io lo amerò e
mi manifesterò a lui» (Gv 14,21).
Questi sono i tre motivi da cui argomentiamo che Cristo apparve in primo luogo alla Sua
Madre Vergine, anche se gli Evangelisti non lo dicono espressamente.
Il Magistero dei Sommi Pontefici
Giovanni Paolo II, Udienza Generale, Mercoledì 21 Maggio 1997
1. […] I Vangeli riportano diverse apparizioni del Risorto, ma non l’incontro di Gesù con
sua Madre. Questo silenzio non deve portare a concludere che dopo la Resurrezione
Cristo non sia apparso a Maria; ci invita invece a ricercare i motivi di una tale scelta da
parte degli Evangelisti.
Ipotizzando una “omissione”, essa potrebbe essere attribuita al fatto che quanto è
necessario per la nostra conoscenza salvifica è affidato alla parola di “testimoni prescelti
da Dio” (At 10,41), cioè agli Apostoli, i quali “con grande forza” hanno reso testimonianza
della risurrezione del Signore Gesù (cfr At 4,33). Prima che a loro, il Risorto è apparso ad
alcune donne fedeli a motivo della loro funzione ecclesiale: “Andate ad annunziare ai miei
fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno” (Mt 28,10).
Se gli autori del Nuovo Testamento non parlano dell’incontro della Madre con il Figlio
risorto, ciò è, forse, attribuibile al fatto che una simile testimonianza avrebbe potuto essere
considerata, da parte di coloro che negavano la resurrezione del Signore, troppo
interessata, e quindi non degna di fede.
2. I Vangeli, inoltre, riferiscono un piccolo numero di apparizioni di Gesù risorto, e non
certo il resoconto completo di quanto accadde nei quaranta giorni dopo la Pasqua. San
Paolo ricorda un’apparizione “a più di cinquecento fratelli in una sola volta”(1 Cor 15,6).
Come giustificare che un fatto noto a molti non sia riferito dagli Evangelisti, nonostante la
sua eccezionalità? E’ segno evidente che altre apparizioni del Risorto, pur essendo nel
novero dei fatti avvenuti e notori, non sono state riportate.
La Vergine, presente nella prima comunità dei discepoli (cfr At 1,14), come potrebbe
essere stata esclusa dal numero di coloro che hanno incontrato il suo Divin Figlio
risuscitato dai morti?
3. E’ anzi legittimo pensare che verosimilmente la Madre sia stata la prima persona a cui
Gesù risorto è apparso. L’assenza di Maria dal gruppo delle donne che all’alba si reca al
sepolcro (cfr Mc 16,1; Mt 28,1), non potrebbe forse costituire un indizio del fatto che Ella
aveva già incontrato Gesù? Questa deduzione troverebbe conferma anche nel dato che le
prime testimoni della Resurrezione, per volere di Gesù, sono state le donne, le quali erano
rimaste fedeli ai piedi della Croce, e quindi più salde nella fede.
Ad una di loro, Maria Maddalena, infatti, il Risorto affida il messaggio da trasmettere agli
Apostoli (cfr Gv 20,17-18). Anche questo elemento consente forse di pensare a Gesù che
si mostra prima a sua Madre, Colei che è rimasta la più fedele e nella prova ha conservato
integra la fede.
Infine, il carattere unico e speciale della presenza della Vergine sul Calvario e la sua
perfetta unione con il Figlio nella sofferenza della Croce, sembrano postulare una sua
particolarissima partecipazione al mistero della risurrezione.
Un autore del secolo quinto, Sedulio, sostiene che Cristo si è mostrato nello splendore
della vita risorta innanzitutto alla propria Madre. Infatti, Colei che nell’Annunciazione era
stata la via del suo ingresso nel mondo era chiamata a diffondere la meravigliosa notizia
della risurrezione, per farsi annunziatrice della sua gloriosa venuta. Inondata così dalla
gloria del risorto, Ella anticipa lo “sfolgorio” della Chiesa (cfr. Sedulio, Carmen Pascale,
5,357-364, CSEL 10, 140s).
4. Essendo immagine e modello della Chiesa, che attende il Risorto e che nel gruppo dei
discepoli lo incontra durante la apparizioni pasquali, sembra ragionevole pensare che
Maria abbia avuto un contatto personale col Figlio risorto, per godere anche lei della
pienezza della gioia pasquale.
Presente sul Calvario durante il Venerdì Santo (cfr Gv 19,25) e nel Cenacolo a Pentecoste
(cfr At 1,14), la Vergine Santissima è probabilmente stata testimone privilegiata anche
della risurrezione di Cristo, completando in tal modo la sua partecipazione a tutti i momenti
essenziali del Mistero pasquale. Accogliendo Gesù risorto, Maria è inoltre segno ed
anticipazione dell’umanità, che spera nel raggiungimento della sua piena realizzazione
mediante la risurrezione dai morti.
Nel tempo pasquale la comunità cristiana, rivolgendosi alla Madre del Signore, la invita a
gioire: “Regina Coeli, laetare. Alleluja!”, “Regina del cielo, rallegrati. Alleluja!”. Ricorda così
la gioia di Maria per la risurrezione di Gesù, prolungando nel tempo il “rallegrati” rivoltole
dall’Angelo nell’annunciazione, perché divenisse “causa di gioia” per l’intera umanità.
Il Sensus Fidei del Popolo di Dio: la Risurrezione quale Nuova Annunciazione
Colei che, unica, aveva creduto e tutto accettato del modo, del come, del perché e del
quando la SS. Trinità aveva previsto per la Ricapitolazione Universale e la Redenzione
dell'umanità, è l'unica "assente nei Vangeli", tra coloro ai quali Gesù Risorto appare.
Colei che aveva partorito Dio, senza dolore, dicendo il Suo "fiat" all'Arcangelo Gabriele, ha
partorito tutti noi, con immenso dolore, dicendo di nuovo il suo "fiat", direttamente al Figlio
sulla Croce, il quale nell’Apostolo San Giovanni in quel frangente Le indicava tutti noi.
Colei che ai piedi di una mangiatoia accolse Magi e doni regali, ai piedi di una Croce
accolse l'umanità intera e con essa tutti i nostri peccati. I doni indicavano il destino e la
natura divina del Bambino; i peccati il destino e la natura corrotta di ogni uomo, ad
eccezione proprio della Sua, in quanto Semprevergine Immacolata e poi Assunta.
Colei che a Cana aveva interceduto presso il Figlio affinché anticipasse la Sua ora, per
farci avere dall'acqua il vino, ora nella Pietà, prendendo tra le braccia il Corpo del Figlio, ci
permette di trarre la nostra salvezza dal Preziosissimo Sangue del Suo Divin Figlio.
Colei che aveva accolto nel Suo grembo il Creatore del Mondo, in un corpo che avrebbe
conosciuto la morte, ora accoglieva il Salvatore nel Corpo Glorioso della Risurrezione.
Colei che, prima di Tommaso e senza dubbio alcuno, accolse per prima, nelle sue mani,
quelle del Figlio che recavano i fori dei chiodi, si sentì chiamare nel modo che l'Arcangelo
Gabriele non poteva osare con la Regina: "Mamma, sono Io, Dio e Tuo Figlio, Risorto".
La "Serva del Signore" era ora Testimone per eccellenza, Addolorata Corredentrice e
Mediatrice di ogni Sua Grazia, Creatura Perfetta, Ausiliatrice della nostra Salvezza.
L’Arte Sacra quale eminente forma di significativa Catechesi
Colpisce un quadro di Giovanni Francesco Barbieri – un pittore del Seicento chiamato il
Guercino per via del suo strabismo – ovvero il famoso Cristo Risorto che appare alla
Madonna, realizzato nel 1629.
Questo dipinto fa riflettere: generalmente nel culto mariano pensiamo alla Madonna come
a colei che ha seguito la Passione del Figlio fino ai piedi della Croce, ma difficilmente la
consideriamo la Prima Testimone della Risurrezione del Figlio.
Nel vangelo infatti sono riportate diverse apparizioni del Risorto, ma non si fa alcuna
menzione di una apparizione del Figlio Risorto alla Madre di Dio.
A seguire il famoso motto luterano sola scriptura si finirà per dannarsi. Omissione non
significa affatto negazione. Lo afferma espressamente anche il Vangelo di San Giovanni
Apostolo ed Evangelista testimone oculare del Signore Gesù Cristo Crocefisso Morto
Risorto: «molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati
scritti in questo libro» (Gv 20,30) e ancora «Vi sono ancora molte altre cose compiute da
Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a
contenere i libri che si dovrebbero scrivere.» (Gv 21,25).
Ho sempre trovato strano che gli Evangelisti avessero omesso l’incontro tra la Madre e il
Figlio dopo la Resurrezione. Quale potrebbe essere il motivo? Riportare l’episodio poteva
sembrare una testimonianza costruita – ovviamente di parte – e dunque poco credibile
soprattutto da parte di quanti negavano la Resurrezione? Comunque siano andate le cose
e pur non avendo certezze in proposito, non è proprio possibile pensare che il volto di
Maria non sia stato il primo a illuminarsi della gloria del Risorto; Maria non era una delle
tante pie donne che seguivano Gesù; era sua Madre Semprevergine Immacolata.
Certamente non ha avuto bisogno di vedere il Sepolcro vuoto: l’Immacolata non può
provare alcun dubbio; è la Creatura Perfetta; è esempio di Fede Speranza Carità per tutti
e sempre; tale somma virtù mariana deve essere stata premiata subito; l’Assunta è
indissolubilmente associata al Mistero della Risurrezione del Signore Gesù Cristo.
Conclusioni: risulta impossibile separare Cristologia e Mariologia
Se è Verità di Fede che Nostro Signore Gesù Cristo scese negli inferi prima di risorgere
per liberare i Giusti di Israele (e quindi, ad esempio, Suo Padre Putativo San Giuseppe),
allo stesso modo e anzi a maggior ragione si è manifestata la premura del Verbo Incarnato
nei confronti della Madre di Dio!
Come nel Venerdì Santo sul Calvario risulta impossibile separare il dolore di Gesù Cristo
Signore Salvatore e Redentore dal dolore della Santissima Semprevergine Madre di Dio
Addolorata Corredentrice, allo stesso modo la nostra Avvocata e Mediatrice fu associata
all’Unico Mediatore della Nuova Alleanza anche nella gloria della Risurrezione del Figlio; è
stata la Santissima Trinità Unico Vero Dio a stabilire sin dall'eternità tutti i Privilegi Mariani;
si faccia quindi la divina volontà venerando la Madonna Santissima!
La Madonna, Immacolata e Assunta, Addolorata e Corredentrice, nonostante l'immenso
suo dolore, fu sempre piena di fede nel Figlio di Dio e venne premiata con la prima
manifestazione del Risorto, alla fine del Sabato Santo, che da allora divenne giornata
consacrata all’unica Creatura Perfetta: https://www.youtube.com/watch?v=LX7_sSGRKao