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1 Apparirà evidente dal contesto, del resto, quando il termine non potrà che intendersi nella sua prima accezione, di sistema. 2 Un po' come, più o meno propriamente, della nostra musica occidentale si dice che ai modi maggiore e minore corrisponderebbero rispettivamente sensi di gioia e di mestizia.

il primo gioco delle carte napoletane

Recensione PDM 2, 2018

Ha avuto molta risonanza sia in campo pro-fessionale che sociale la pubblicazione, a di-stanza di dieci anni dalla traduzione in italia-no della prima edizione (si veda la recensio-ne di A. Babore in Richard e Piggle 3/2010) del Manuale diagnostico psicodinamico PDM-2, revisionato al 90% rispetto all'edizione ori-ginale del 2006. Come è noto questo manua-le, che ha avuto il patrocinio delle principali associazioni psicoanalitiche, tra cui l'Interna-tional Psychoanalytical Association, è nato dall'esigenza di avere un testo psicodinamico di riferimento per la diagnosi nel campo del-la salute mentale dopo che, a partire dal 1980, fu attuata la scelta politica di eliminare l'o-rientamento psicoanalitico dal Manuale dia-gnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-III) in considerazione degli altri orientamen-ti teorici che si andavano diffondendo, ossia gli approcci cognitivo-comportamentali, si-stemico familiari e umanistici. D'altra parte c'era l'esigenza di dimostrare che la teoria e la clinica psicoanalitica potevano avere un sup-porto empirico. Con la revisione, i curatori V. Lingiardi e N. McWilliams hanno mantenuto ed esplicita-mente accettato la sfida-già presente nella prima edizione-dell'ambizioso obiettivo di riaffermare la dimensione soggettiva del fe-nomeno psicopatologico: "Con il PDM-2 vo-gliamo offrire una cornice diagnostica in gra-do di descrivere l'intera gamma del funziona-mento individuale-da ciò che vediamo in superficie fino agli elementi profondi che so-no alla base dei pattern emotivi, cognitivi, in-terpersonali e sociali" (pag. 2). Il tentativo di-chiarato, proponendo il PDM come comple-mentare al DSM e all'ICD, è di coniugare la conoscenza idiografica (che si concentra sul-le peculiarità del singolo individuo) con la co-noscenza nomotetica (individuazione di leg-gi e ricorrenze che accomunano il funziona-mento delle persone nelle diverse situazioni), quindi permettendo al clinico di descrivere e categorizzare 'nel rispetto della persona': "il PDM-2 si propone come una "tassonomia di persone" piuttosto che come una "tassonomia di disturbi", evidenziando l'importanza di considerare chi è quella persona e non solo che cosa ha quella persona" (pag. 2). La valu-tazione diagnostica così intesa tende ad esse-re uno strumento di conoscenza piuttosto che uno strumento di catalogazione. Nel manuale viene presa in considerazione ai fini diagnostici la descrizione sistematica di tre assi:-Sindromi di personalità-Asse P, relativo all'organizzazione della personalità (uno spettro che va da uno stato di salute a li-vello psicotico, fino ad un livello nevroti-co e borderline) e allo stile o pattern di per-sonalità (tipologie clinicamente note che possono presentarsi a vari livelli di orga-nizzazione);-Profilo del funzionamento mentale-Asse M, che propone una descrizione delle ca-pacità mentali (tra le altre: la descrizione della relazione con gli altri, la comprensio-ne e l'espressione degli stati d'animo, la ca-pacità di fronteggiare ansia e stress, rego-lare gli impulsi, sapersi osservare, formar-si un giudizio morale);-Pattern sintomatologici: esperienza sogget-tiva-Asse S. Partendo dalle principali ca-tegorie diagnostiche del DSM e dell'ICD Richard e Piggle 26, 4, 2018 Segnalibro* In questa rubrica vengono segnalati quei libri che, benché interessanti, non ci è possibile recensire in maniera più dettagliata per ragioni di spazio. Vengono presi in considerazione anche volumi che non si riferiscono specificatamente al campo esplorato dalla nostra rivista, ma che possono costituire uno stimolo aggiuntivo o uno sfondo più ampio di riferimento per i nostri lettori.

Testo di un seminario tenuto nel 2009 a Torino (fac. Lettere e Filosofia) su "Antigonae" di Carl Orff.

2018

#Lacan #Plessner #Freud #Platone

Sul valore della divulgazione e le differenze fra le lezioni face-to-face e web-based.

Bollettino Aib, 2009

La recente crisi economica che ha fatto sprofondare il mondo occidentale in un baratro del quale è arduo intravedere il fondo ha avuto il non disprezzabile merito di aver attenuato la fede, spesso integralisticamente professata, nei meriti intrinseci e assoluti del mercato e delle sue capacità palingenetiche e autorisanatrici. Di fronte alle sciagure causate da un sistema drogato dall'imperativo della circolazione dei capitali anteposto, contro qualsiasi logica, all'analisi delle condizioni della loro produzione e consumo; di fronte a banche di affari e di malaffari in grado di elaborare sofisticatissimi prodotti finanziari con guadagni in progressione logaritmica basandosi sull'intramontabile pratica delle catene di Sant'Antonio; di fronte a consumatori ormai talmente rimbambiti dai richiami pubblicitari da trovare inevitabile l'indebitamento personale nella convinzione adamantina di dover perseguire uno stile di vita upper; di fronte al cedimento strutturale di una macroscopica speculazione crollata con fragore sulle teste di tutti, anche su quelle dei pensionati incolpevoli e dei risparmiatori ignavi, torna in auge, salvator delle Patrie e dei Portafogli, il vecchio Stato con la sua longa manus: l'intervento pubblico. È questo infatti il "nuovo" soggetto ispiratore del massiccio piano di investimenti dell'amministrazione Obama e delle teorie neocolbertiste di Tremonti: irrisa e negletta in anni di liberismo sfrenato, si riscopre come l'espressione politica della collettività sia l'unico mastice da provare ad utilizzare nel tentativo di tenere insieme i cocci di una società frammentata da pratiche individualistiche spinte fino al parossismo. Che il rimedio possa rivelarsi se non risolutivo, perlomeno efficace, rimane una questione aperta. Si vedrà. Fin da ora però è degno di nota l'aver riscoperto come il perseguimento del bene individuale non solo non possa prescindere dal rispetto dei diritti altrui in virtù del principio di legalità, ma debba essere rivolto direttamente o indirettamente alla crescita del benessere sociale nel suo complesso. Se fare il bene in modo diretto (sempre che si siano prioritariamente chiariti i fini e i metodi del proprio operare onde evitare di ricadere nell'area S del celebre grafico di Carlo M. Cipolla sulla distribuzione della stupidità umana 1

In the Middle Age piracy was normal job for merchants and soldiers. The king of Aragona Alfonso V Trastamara (the Magnanimous) used the piracy as support of his expansion in the West Mediterranean Sea ans source of personal profit.

IL CLASSICISMO, date e premessa. Secondo una tradizionale divisione il Barocco comincia nel 1600 e copre gli anni fino al 1750 circa. Il Classicismo parte dunque dal 1750, fino al 1827 anno della morte di Beethoven. Dal 1827 comincia il Romanticismo.

Nel centro storico del paese di Borutta (SS), sorge l’Oratorio intitolato alla Santa Croce. Nell’edificio, risalente all’undicesimo secolo secondo i dati degli studi archeologici, sono presenti un’abside di fattezze romaniche e pregiati innesti architettonici di influenza gotico-catalana. Un certo interesse riveste la croce di consacrazione absidale, nonché gli arredi lignei, nelle forme di un altare, di un ambone e di un bel simulacro del Cristo morto. Le fonti, che testimoniano l’antico utilizzo della struttura in qualità di parrocchiale del paese intitolata a Santa Maria Maddalena, riportano la predilezione che gli ultimi vescovi di Sorres mostrarono verso la chiesa boruttese all’indomani della decadenza della villa e della sede episcopale di Sorres.