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Dopo molti mesi di stallo, a fine ottobre è stato nominato il nuovo presidente libanese. L’elezione del cristiano Michel Aoun potrebbe ridefinire la posizione del Libano anche nelle più ampie dinamiche mediorientali
CONSIDERAZIONI SULL"INSTABILITA" POLITICA DEL VICINO ORIENTE "La democrazia è un prodotto della cultura occidentale e non può essere applicata per il Medio Oriente, che ha un diverso background culturale, religioso, sociologico e storico". Questa frase, pronunciata dal leader politico turco Tayyip Erdogan, pur non sancendo, come lo stesso Primo Ministro turco precisò successivamente, un"inconciliabilità fra la cultura islamica e le forme di governo democratiche, tuttavia sottolinea che le peculiarità delle realtà geopolitiche del vicino oriente non possono essere comprese attraverso una pedissequa applicazione dei parametri occidentali. La lettura degli eventi attuali dello scenario mediorientale non può prescindere dall"esame della genesi dei singoli Stati e dalle loro successive contingenze storiche. In altri termini, come spesso accade, un contributo utile alla comprensione di situazioni attuali proviene dall"esame di quello che è successo in passato. L"instabilità politica che caratterizza questa regione ha sicuramente una prima causa nella ripartizione dei territori fra gli Stati al momento della loro
La teoria della “mezzaluna sciita” ovvero dell’emergenza di una sfera religiosamente omogenea, sotto gli auspici della leadership iraniana, nuovo insieme geoculturale occupante un’area chiave della mappa Eurasiatica, e nuovo fattore regionale ed internazionale di instabilità , sembra raccogliere consensi fra i governanti sunniti, che utilizzano lo spettro sciita come strumento per compattare un’opinione pubblica interna divisa e “sovente” ostile. Secondo i fautori della teoria, gli avvenimenti e le vicende che coinvolgono l’espansionismo iraniano, anche attraverso la minoranza sciita presente nei vari paesi arabi, potrebbero acuire ulteriormente la frattura fra comunità islamiche o, ancora peggio, innescare un conflitto interreligioso, similare alla Guerra dei 30 anni , che sconvolse l’Europa nel XVII secolo (dal 1618 al 1648), fra le potenze tutelari delle due fazioni. Gli eventi politici connessi alla “crisi nucleare” iraniana ed al destino ancora non risolto dell’Iraq, rinnovano pertanto l’interesse verso la dimensione sciita dell’Islam.
L. Gallo, B. Genito, S. Gallotta, Edd., "Grecità" di frontiera. Frontiere geografiche e culturali nell'evidenza storica e archeologica, Atti del Convegno di Napoli, 5-6 giugno 2014, Alessandria 2017, pp. 95-134, 2017
The study analyses the ancient sources relating to the Hellenistic site of Aï Khanum in Bactria in order to delineate social and cultural relations in an ethnic context of interference and to remove the perspective of comparison and the alternative of categories perceived as monolithic and, at best, juxtaposed.
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Bari, la Puglia e l'Oriente. "L'invenzione" di un ruolo internazionale, 2013
La costa adriatica della parte centrale della regione, una delle pochissime, nell'Italia meridionale, a non essere infestata da un habitat paludoso e, quindi, da epidemie di malaria, fu sede di una civiltà urbana e mercantile fiorente. Parallelamente, il mare costituiva l'orizzonte naturale delle città dell'entroterra pugliese e questo aveva finito per favorire, da un punto di vista economico e demografico, le città portuali rispetto a quelle dell'interno, invertendo ruoli e gerarchie nella maglia degli insediamenti dell'area. 2 Per tutta l'età moderna furono le relazioni economiche e commerciali a svolgere un ruolo di primo piano nei rapporti tra Bari e la sponda orientale dell'Adriatico. Nel Cinquecento, il prodotto base delle esportazioni dal porto cittadino era l'olio. Si calcola, infatti, che, alla metà del secolo, poco meno della metà delle esportazioni di olio provinciale passasse per Bari. 3 A questo si aggiungevano altri prodotti, quali la seta, lo zafferano, il sapone bianco, il seme di lino, la manna, il vino e l'aceto. 4 Le destinazioni di queste merci erano, quasi esclusivamente, i porti dell'Adriatico centro-settentrionale. A parte, infatti, tutto il lino e una parte dell'aceto, destinati a Corfù e Lepanto, il resto finiva, per la gran parte, a Ferrara e a Venezia, che costituivano di gran lunga gli sbocchi più importanti delle merci imbarcate nel porto di Bari, seguiti a distanza da Trieste, Ragusa e, infine, dai porti dalmati di Lesina, Spalato, Veglia, Zara e Lagosta. 5 2 Cfr. B. Salvemini, Prima della Puglia. Terra di Bari e il sistema regionale in età moderna, in Masella e Salvemini, op. cit., p. 5. 3 Nel biennio 1554-56, ad esempio, secondo quanto scrive Biagio Salvemini, dal porto di Bari venivano imbarcate 30.287 salme di olio su un totale di 68.590 salme esportate da tutti i porti della provincia, che comprendevano anche Molfetta, Giovinazzo, Monopoli, San Vito di Polignano, Mola e Santo Spirito di Bitonto (ivi, p. 127). 4 Sempre secondo Salvemini, fra il settembre 1571 e l'agosto 1572 dal porto di Bari uscirono, oltre a 9.071 salme di olio, 2.017 libbre di seta, 911 libbre di zafferano, 133 cantaia di sapone bianco, 4.934 tomola di seme di lino, 175 libbre di manna, 366 botti di vino e 233 botti d'aceto (ibid.) Cfr. anche G. Fenicia, Le esportazioni di olio in un porto meridionale in età spagnola: il porto di Bari nel 1571-72, "Archivio Storico Pugliese", n. 40, 1987 A Ferrara e a Venezia erano destinate rispettivamente 4.114 e 3.306 salme d'o-
2014
Partnership antica e consolidata quella che lega militarmente l'Italia a Israele. Un'alleanza cresciuta all'ombra di Washington e della Nato, ma che specie negli ultimi anni anni ha conseguito sempre maggiori spazi di autonomia, nel nome e per conto dei rispettivi complessi finanziari-industriali nazionali, affermati produttori ed esportatori di sofisticati sistemi di distruzione e morte a livello mondiale. Una data in particolare consacra l'affermazione di quello che è oggi il patto strategico d'acciaio Roma-Tel Aviv: il 16 giugno 2003, quando i governi italiano e israeliano firmarono il "memorandum" d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare. Il "memorandum" è a tutti gli effetti un accordo quadro generale, cioè non solo un accordo tecnico, ma regola la reciproca collaborazione nel settore della difesa, con particolare attenzione all'interscambio di materiale di armamento, all'organizzazione delle forze armate, alla formazione e all'addestramento del personale e alla ricerca e sviluppo in campo industriale-militare.
Antropologia, 2006
Le politiche del passato in Libano: identità "ferite" in gioco L'identità non è data una volta per tutte, si costruisce e si trasforma durante tutta l'esistenza. (Maalouf 1998, p. 29) Il museo può travisare direttamente il passato, distorcerlo mediante selezioni e classificazioni, creare una narrazione storica particolare. Il museo può anche ricostruire il passato mediante il suo codice di rappresentazione storica, il modo in cui esso racconta la sua "storia", il modo in cui la costruzione viene presentata.
Rivista di estetica, n.s., 33 (3 / 2006), XLVI, pp. 117-141 © Rosenberg & Sellier
2013
La cooperazione decentrata e stata introdotta nell’ordinamento del nostro Paese dalla IV Convenzione di Lome (dal nome della Capitale del Togo dove si svolsero le cerimonie), sottoscritta il 15 dicembre 1989 ed entrata in vigore il 10 settembre 1991 (scadenza il 28 febbraio 2000). La IV Convenzione di Lome ha, tra l’altro, l’obiettivo di promuovere la cooperazione decentrata, grazie alla collaborazione di partner locali, pubblici e privati, organizzazioni non governative, sindacati, enti locali, con il fine dello sviluppo partecipativo delle comunita locali. La Convenzione di Lome, che associa Paesi dell’Africa, dei Carabi e del Pacifico a quelli dell’Europa, consente assistenza finanziaria attraverso il Fondo Europeo di Sviluppo (FES), alimentato da contributi specifici degli Stati membri, e annovera tra gli obiettivi fondamentali dello sviluppo, il rispetto dei diritti dell’uomo, i diritti sociali, economici e culturali.
Atti del IX Convegno Annuale AIUCD. La svolta inevitabile: sfide e prospettive per l'Informatica Umanistica, 2020
European Spatial Research and Policy, 2018
Academica, 2020
Reviews in Chemical Engineering
Proceedings of the 21st ACM international conference on Multimedia - MM '13, 2013
Cardiovascular Research, 2013
Robotikusu, Mekatoronikusu Koenkai koen gaiyoshu, 2004
International Journal of Diabetology & Vascular Disease Research, 2015