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La Rappresentazione di grandi paesaggi urbani antichi ha sempre rappresentato un grosso problema per chi si occupi di ricostruzioni 3D di contesti archeologici, sia per la necessità di dover gestire un enorme quantità di dati sia per mancanza di strumenti efficaci a ridurre le tempistiche di modellazione. L’occasione offerta nel 2006 dal CINECA di partecipare al progetto di un film in CG sulla storia di Bologna per il nuovo Museo della Città, è stata l’opportunità per sperimentare un nuovo “workflow” basato sul software di modellazione procedurale CityEngine. Obbiettivo del nostro lavoro è stato quello di ricostruire la città di Bologna nel periodo romano ed etrusco integrando la modellazione procedurale nel processo di ricostruzione digitale partendo da una piattaforma GIS che integra tutti i ritrovamenti archeologici. Il vantaggio di questo approccio è stato la possibilità di automatizzare il processo di modellazione abbattendone drasticamente i tempi e conferendo al modello un aspetto verosimile senza incidere sulla scientificità del prodotto.
in Atti della 16° Conferenza Nazionale ASITA (Vicenza, 6-9 novembre 2012), pp. 159-166 (ISBN 978-88-903132-7-1)
Il contributo affronta il tema della reintegrazione delle lacune urbane createsi dopo il sisma del 2009 in un centro storico minore dell’Abruzzo montano, illustrando una sperimentazione effettuata con l’uso dei GIS 3D finalizzati al controllo degli esiti progettuali in una situazione particolarmente critica, quale il progetto di reintegrazione volumetrica della torre di Santo Stefano di Sessanio (AQ), crollata durante il sisma1. La ricerca è stata sviluppata a seguito delle criticità evidenziate durante la redazione del Piano di Ricostruzione di tale Comune, il cui iter di approvazione è ancora in corso, ed è da considerarsi propedeutica alla definizione di un concorso di idee auspicato per affrontare questo specifico tema, che presenta aspetti di particolare complessità sia dal punto di vista concettuale, sia dal punto di vista materiale e operativo.
Programma specifico del laboratorio "Dal 3D al GIS" organizzato dall'Associazione Minerva in collaborazione con il Museo Civico Archeologico della Collegiata di Casole d'Elsa.
Il contributo affronta le problematiche relative alla redazione del Piano di Ricostruzione di un centro storico minore dell'Abruzzo montano colpito dal sisma del 2009, illustrando una sperimentazione effettuata con l'uso dei GIS 3D finalizzati alla corretta lettura di alcuni fenomeni, all'interpretazione critica del tessuto urbano e della sua storia, alla prefigurazione di scenari urbani e dunque alla semplificazione del percorso di conoscenza e alla verifica del progetto di recupero urbano.
Sistemi informativi per l'architettura : EARCOM 07 Ancona : atti del convegno (a cura di Paolo Clini, Noemi Lancioni, Ramona Quattrini), 2007
Attraverso l’analisi formale e materiale dell’architettura si può capire la morfologia originale, il suo funzionamento e la sua storia, realizzando ipotesi di ricostruzione 3D che si basano sulla logica costruttiva, sullo studio dei materiali, sul background culturale, sui parallelismi storici, sullo studio delle fonti. Con la ricostruzione 3D del patrimonio architettonico attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate di rilievo (laser scanner, Photomodellazione, Fotogrammetria ecc.), finalizzata alla fruizione in tempo reale, si accede a un’interpretazione efficace e sostenibile che coinvolge il pubblico e trasmette l’importanza della conservazione e comunicazione del patrimonio culturale. In questo modo si decodificano dati e informazioni che spesso appartengono all’ambito scientifico e che non sono accessibili né comprensibili per la maggior parte del pubblico non specializzato. Un processo ricostruttivo deve essere visibile e trasparente; tra i casi di studio in esame, di particolare interesse risultano la “ricostruzione del paesaggio archeologico della via Flaminia antica con sistemi di realtà virtuale” e il progetto relativo al “Parco Archeologico dell’Appia Antica.”
DISEGNARE CON..., 2013
in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi). Abstract in lingua italiana (850 battute spazi inclusi).
Retroprogettazione | Metodologie ed esperienze di ricostruzione 3D digitale per il Patrimonio Costruito, 2017
Le opere non realizzate, incompiute, distrutte o trasformate radicalmente, hanno spesso esercitato il fascino del “cosa sarebbe potuto essere”, influenzando architetti, archeologi e studiosi dei Beni Culturali, che variamente si sono esercitati nel cercare di immaginare e visualizzare le caratteristiche di un luogo prima della sua trasformazione o di una parte di città se un’opera non realizzata si fosse concretata. Questo è stato fatto nel pensiero che l’interpretazione accurata sul luogo possa permettere di recuperare ad una conoscenza corretta le sue ragioni e ricostruire un patrimonio di informazioni trasferibili e coerenti, capaci di ricomporre i motivi sia delle realizzazioni che delle mancanze, che delle vicende della sua distruzione o trasformazione. Un'operazione che nell’ambito dell’Architettura richiede una comprensione del progetto sotteso e un percorso a ritroso verso le idee originali che lo hanno generato. Un processo che qui si riassume nel termine "Retroprogettazione".
Segusium, 2018
L'articolo illustra l'applicazione di aggiornate tecniche e metodi di rilievo, finalizzate alla generazione di modelli 3D, da utilizzarsi per la conoscenza e l'interpretazione di monumenti, anche e soprattutto nei casi in cui tali monumenti siano di difficile o complesso rilievo con tecniche tradizionali. Nel caso specifico, le tecniche di rilievo sono applicate alla Porta Piemonte di Susa (Torino, Italia), la porta orientale del sistema di difesa tardoantico. Di tale porta romana si conserva solo la torre sud, poi conglobata in strutture successive: il rilievo ha consentito di confrontare la struttura superstite con l'altra Porta della cinta (Porta Savoia, interamente conservata), giungendo così a determinare le caratteristiche della costruzione originaria, che risulta essere potentemente interrata dalle ricorrenti alluvioni dell'adiacente Torrente Gelassa.
È vietata la riproduzione anche parziale a uso interno o didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia non autorizzata.
Nell’ambito degli interventi di restauro e valorizzazione di cui è stata oggetto l’area archeologica di via Brisa in occasione dell’esposizione Expo Milano 2015, sono stati condotti rilievi geofi sici con metodologia Ground Penetrating Radar 3D (GPR-3D) allo scopo di eseguire una mappatura delle strutture archeologiche che ancora giacciono sepolte nel sottosuolo e trarre eventuali informazioni d’interesse circa l’impianto costruttivo dell’edifi cio romano e la stratigrafi a archeologica dell’area. Le indagini sono state eseguite con l’impiego di una strumentazione radar innovativa che opera secondo un concetto tomografi co consistente nell’acquisizione simultanea di multipli radargrammi paralleli, intervallati da distanze estremamente ridotte, variabili da 4 a 12 cm in funzione dei limiti imposti dal teorema di Nyquist-Shannon per un campionamento tridimensionale di segnali elettromagnetici che sia privo di aliasing spazio-temporale. Il post-processing dei dati è stato condotto combinando metodi d’analisi e fi ltraggio del segnale elettromagnetico con algoritmi di correlazione spaziale pesata sull’inverso della distanza e funzioni software di equalizzazione e bilanciamento delle immagini. Lo stesso ha portato all’elaborazione di una sequenza di mappe radar riferite a intervalli di profondità progressivamente crescente dette GPR-time slices, le quali mostrano l’organizzazione spaziale dei segnali e riproducono l’ubicazione e la geometria delle strutture archeologiche rilevate. In tal senso, l’indagine ha condotto alla selezione di quattro anomalie geofi siche ubicate all’interno dell’area archeologica, due a sud, una a nord-est e una in posizione intermedia, le quali sono state segnalate alla committenza.
Archeologia e Calcolatori, 2016
For its unique features and size, the Hadrian’s Villa site has always been the object of studies and investigations. Italian and foreign institutions, as well as research organizations, are working together with the common purpose of understanding and protecting the universally recognized ensemble of buildings and works of art, belonging to the World Heritage List since 1999. Within this interdisciplinary framework, over the past decade, new technologies for digital documentation in the field of cultural heritage have gained more importance with respect to the traditional field of architectural/archaeological surveying. Through expeditious surveying (with no physical contact with the object and different measurement resolutions) several 3D reality-based models were created in the last years, with special regards to the Villa’s pavilions characterized by more complex and daring shapes. The aim was a better understanding of specific problems in those cases where archaeological investi...
Academia Mental Health and Well-Being, 2024
Turkuaz uluslararası Türk dünyası bilimsel araştırmalar dergisi :, 2024
Macedonian Studies Journal (aims.edu.au), Special Edition, Issue 4, 2024
Open Archaeology, 2022
Journal of Learning and Teaching in Digital Age, 2021
Bulletin du Cercle Numismatique du Val de Salm, 2023
58th ARFTG Conference Digest, 2001
Journal of dairy science, 2000
Journal of the History of Medicine and Allied Sciences, 2008
Spatial Statistics, 2014
International Journal of Case Reports and Images, 2016
Communications in Mathematical Analysis, 2018
Electronic Communications in Probability, 2011
Global Journal of Health Science, 2019
International Journal of Food Microbiology, 2007
The Clinical Journal of Pain, 2009
Journal of Chemical Education, 2005