Academia.edu no longer supports Internet Explorer.
To browse Academia.edu and the wider internet faster and more securely, please take a few seconds to upgrade your browser.
2007, Sistemi informativi per l'architettura : EARCOM 07 Ancona : atti del convegno (a cura di Paolo Clini, Noemi Lancioni, Ramona Quattrini)
…
6 pages
1 file
Attraverso l’analisi formale e materiale dell’architettura si può capire la morfologia originale, il suo funzionamento e la sua storia, realizzando ipotesi di ricostruzione 3D che si basano sulla logica costruttiva, sullo studio dei materiali, sul background culturale, sui parallelismi storici, sullo studio delle fonti. Con la ricostruzione 3D del patrimonio architettonico attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate di rilievo (laser scanner, Photomodellazione, Fotogrammetria ecc.), finalizzata alla fruizione in tempo reale, si accede a un’interpretazione efficace e sostenibile che coinvolge il pubblico e trasmette l’importanza della conservazione e comunicazione del patrimonio culturale. In questo modo si decodificano dati e informazioni che spesso appartengono all’ambito scientifico e che non sono accessibili né comprensibili per la maggior parte del pubblico non specializzato. Un processo ricostruttivo deve essere visibile e trasparente; tra i casi di studio in esame, di particolare interesse risultano la “ricostruzione del paesaggio archeologico della via Flaminia antica con sistemi di realtà virtuale” e il progetto relativo al “Parco Archeologico dell’Appia Antica.”
Archeologia a tutto 3D, 2023
La tridimensionalità nell’ambito archeologico si è resa un argomento di assoluto rilievo nella ricerca archeologica attuale. La necessità di ottenere rilievi e copie digitali precise di un sito o di un manufatto hanno provocato un aumento dell’interesse e della conoscenza del ricercatore verso nuovi sistemi di acquisizione e modellazione 3D. In seguito a un excursus sulle tecnologie impiegate in ambito archeologico si osserveranno gli ultimi studi dove questi sistemi sono stati impiegati. Tenendo in considerazione le finalità, gli strumenti e i software utilizzati si esporranno alcune considerazioni sulla attualità dell’argomento.
Retroprogettazione | Metodologie ed esperienze di ricostruzione 3D digitale per il Patrimonio Costruito, 2017
Le opere non realizzate, incompiute, distrutte o trasformate radicalmente, hanno spesso esercitato il fascino del “cosa sarebbe potuto essere”, influenzando architetti, archeologi e studiosi dei Beni Culturali, che variamente si sono esercitati nel cercare di immaginare e visualizzare le caratteristiche di un luogo prima della sua trasformazione o di una parte di città se un’opera non realizzata si fosse concretata. Questo è stato fatto nel pensiero che l’interpretazione accurata sul luogo possa permettere di recuperare ad una conoscenza corretta le sue ragioni e ricostruire un patrimonio di informazioni trasferibili e coerenti, capaci di ricomporre i motivi sia delle realizzazioni che delle mancanze, che delle vicende della sua distruzione o trasformazione. Un'operazione che nell’ambito dell’Architettura richiede una comprensione del progetto sotteso e un percorso a ritroso verso le idee originali che lo hanno generato. Un processo che qui si riassume nel termine "Retroprogettazione".
Tenendo conto della velocità con cui l’informatica e la tecnologia si evolvono, è consigliabile continuare ad acquisire il maggior numero d’informazioni sul campo, anche se non direttamente utili al lavoro di documentazione (un maggiore numero di foto durante i lavori di scavo non comporta costi aggiuntivi); questi dati potranno in futuro generare nuove occasioni di studio e di organizzazione del dato archeologico, proprio grazie ai sistemi tridimensionali di nuova generazione.
2009
Il sito di Fossacava, a pochi chilometri da Carrara e da Colonnata, è formato da due fronti principali separati dal piazzale di cava formato da detriti e scarti delle operazioni di estrazione del marmo nelle cave adiacenti. Il rilievo è stato realizzato integrando sistemi a scansione 3D e fotogrammetria digitale. Queste tecniche sono sempre più usate in campo geologico nello studio della stabilità dei versanti, del rilievo di attività minerarie a cielo aperto e di gallerie, nello studio della caduta di massi ed in ambito glaciologico. Il rilievo del sito marmifero di Fossacava, pur collocandosi in una posizione intermedia, ha valenza di bene culturale da salvaguardare per le testimonianze di storia impresse sulle sue pareti.
Archeologia e Calcolatori 18, 2007
The article presents the results of the GPS and photographic surveys conducted on the archaeological site of Villa Magna (Anagni, Lazio). The archaeological complex, identified as the imperial residence of Antoninus Pius, occupies an area of about 22 hectares. Presently, the visible remains are divided into two principal nuclei: the northern one, near the church of S. Pietro, and the southern one, occupied by a farmhouse. The aim of the survey was the reconstruction of the morphology of the terrain in order to produce a Digital Terrain Model and to highlight the relationship between natural elements and ancient structures. In order to speed up the work, a new procedure was used. It consists of a Differential GPS used in a kinematic way by mounting the rover antenna on a jeep. In this article the experimental method’s advantages and the problems of acquisition are analysed. Moreover, low altitude photographs of the archaeological excavations were taken using an aerostatic balloon. The photographic system was anchored to the balloon with a radio-controlled device called Picavet. Georeferenced photos can be very useful not only for documenting but also for presenting and exploiting the site.
La Rappresentazione di grandi paesaggi urbani antichi ha sempre rappresentato un grosso problema per chi si occupi di ricostruzioni 3D di contesti archeologici, sia per la necessità di dover gestire un enorme quantità di dati sia per mancanza di strumenti efficaci a ridurre le tempistiche di modellazione. L’occasione offerta nel 2006 dal CINECA di partecipare al progetto di un film in CG sulla storia di Bologna per il nuovo Museo della Città, è stata l’opportunità per sperimentare un nuovo “workflow” basato sul software di modellazione procedurale CityEngine. Obbiettivo del nostro lavoro è stato quello di ricostruire la città di Bologna nel periodo romano ed etrusco integrando la modellazione procedurale nel processo di ricostruzione digitale partendo da una piattaforma GIS che integra tutti i ritrovamenti archeologici. Il vantaggio di questo approccio è stato la possibilità di automatizzare il processo di modellazione abbattendone drasticamente i tempi e conferendo al modello un aspetto verosimile senza incidere sulla scientificità del prodotto.
Museologia Scientifica - Memorie, 2019
Il Museo delle Scienze dell’Università di Camerino e lo Studio Tecnico GeoInformatiX hanno testato un nuovo metodo di ricostruzione 3D, recente evoluzione della tecnica Fotogrammetrica Structure from Motion (SfM), sul cranio con mandibola di Hippopotamus antiquus risalente a circa 900.000 anni fa, ospitato nella sezione paleontologica del Museo. Il lavoro è nato all’interno del progetto di Distretto Culturale Evoluto “PlayMarche” e rappresenta il tentativo di mettere a punto nuovi strumenti, caratterizzati da economicità, semplicità di gestione e sostenibilità, per la fruizione e lo studio delle collezioni paleontologiche.
Nota all'edizione. Il layout di impaginazioneè opera dei curatori;è realizzato in linguaggio LaTeX e si basa sul modello degli Atti dei precedenti Workshop Open Source, Free Software e Open Format nei processi di ricerca archeologica tenutisi a Grosseto nel 2006 e a Genova nel 2007 (quest'ultimo ancora in corso di stampa). Tutti gli interventi orali ed i posters del workshop sono stati pubblicati, tranne quelli di M. Landa, M. Lorenzini e L. Sanna, F. Morando. Gli abstract in lingua inglese di E. Demetrescu, A. D'Ascoli e P. Forlin sono opera dei curatori. Vista la distanza di tempo tra il convegno e la pubblicazione degli Atti e nonostante il lavoro di aggiornamento effettuato, alcuni siti internet citati nei contributi potrebbero non risultare più attivi o aver modificato il proprio indirizzo. I lavori segnalati come in corso di stampa (cds) erano ancora tali alla data del 31 maggio 2012. Il logo in copertinaè opera di Luca Bezzi.
Documentazione 3D per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico. La ricostruzione fotogrammetrica di Canale di Tenno, 2013
"Modern 3D modeling techniques allow the creation of accurate, realistic and measurable digital 3D model of cities, buildings, terrains, artifacts and archaeological sites. Although these systems are broadly used within the wide sector of the Cultural Heritage, the aforementioned techniques are sporadically used in archaeology due to several factors. The model of Canale di Tenno was realized not only for the visualization but especially for the study of the 3D application in archaeology and compare the information provided by this techniques with data obtained by traditional techniques even it is possible. Precise measurements of distances, surfaces, thicknesses and volumes of the structures or of particular architectural elements were performed. Particular elements were also recognized and emphasized thanks to the creation of the 3D model. These elements have been inserted into a database according to their characteristics and this led to the generation of several 3D thematic maps (i.e. building phase maps or litho topes)."
Continental J. Applied Sciences, 2023
e-Spania [En ligne], 47, Février 2024, 2024
Nouvelle revue de psychosociologie, 2010
Revista Brasileira de Cartografia, 2019
1895 Revue d’histoire du cinéma, n° 93, 2021
Faculty Publications, …, 1999
Jurnal Ilmiah PLATAX
Journal of Manipulative and Physiological Therapeutics, 2015
Arquivos de Neuro-Psiquiatria, 2002
СО ПЕСНА РАСТЕМЕ - We grow with a song, 2024
Revista Brasileira de Qualidade de Vida, 2016
Psychological Reports, 2003
European Respiratory Journal, 2013