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STORIA DI UNA STORIA CANCELLATA

Attorno alle vicende di una modesta famiglia costretta alla fuga, si dipana la storia di un intero popolo, quella dei greci del Ponto (Anatolia), che un secolo fa furono travolti, dopo gli armeni, dal cedimento dell'Impero Ottomano e dalle conseguenti istanze nazionaliste. Eravamo a Trebisonda. L'odissea dei greci del Ponto, di Emidio d'Angelo, ed. Equinozi 2015.

STORIA DI UNA STORIA CANCELLATA Attorno alle vicende di una modesta famiglia costretta alla fuga, si dipana la storia di un intero popolo, quella dei greci del Ponto (Anatolia), che un secolo fa furono travolti, dopo gli armeni, dal cedimento dell’Impero Ottomano e dalle conseguenti istanze nazionaliste. Eravamo a Trebisonda. L’odissea dei greci del Ponto, di Emidio d’Angelo, ed. Equinozi 2015. 14x22 - pp. 368 - € 16,90 - ISBN 978-88-98810-03-1 Questo romanzo trae origine da una narrazione autentica, quella di Lefteri, giovane protagonista della storia, che in vecchiaia ricorda… Alla sua voce si affiancano quelle degli altri personaggi, che insieme ricostruiscono in prima persona una vicenda sconosciuta ai più, in un affresco corale di pacata efficacia. Una narrazione lieve, attenta ai particolari e ai sentimenti dei protagonisti, sostenuta da un’accurata documentazione storica. Emidio D’Angelo è nato a Roma, dove risiede. Ha svolto attività di economista presso un ente pubblico e attualmente è in pensione. Ha pubblicato due romanzi: Passaggi (Palomar, 2011), basato sulla ricerca d'identità e l'eredità familiare, e Il gigante che dorme (Tracce, 2012), di ispirazione autobiografica. Entrambe le opere hanno un carattere fortemente introspettivo e sono aderenti all’ambiente della provincia abruzzese. « Sarei invecchiato, restando quel ragazzo vagabondo di pensieri e di gambe che percorreva Trebisonda, e avrei raccontato ai nipoti la mia vita. E pochi ne sono rimasti come me ormai, ad aver vissuto nel tempo del Ponto, a chiedersi se fosse stato un sogno, a voler raccontare ad altri cosa fosse stato veramente. Tutto quello che ho passato, visto, sentito, il mondo che ho vissuto è ormai nel pozzo del tempo, cancellato dai passi veloci degli uomini nuovi. Invece io ho ancora dentro di me il sogno di Trebisonda, dove ho conosciuto uomini e donne di ogni razza che passeggiavano sul lungomare, quella città che sogno ogni notte, la mia vera città, la mia patria mancata. Per questo volevo raccontare ai distratti del mondo nuovo come fosse bello anche quello vecchio. Eravamo a Trebisonda… fin quando non si ruppero gli equilibri, e tutti impazzirono come in un formicaio invaso dall'acqua». EQUINOZI - memorie, biografie, esperienze www.equinozi.it - [email protected] - cell 3403532284 Cose di parole Associazione culturale - via Tom Benetollo 47/2 53018 - Rosia (SI)
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