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Una riflessione sulle discontinuità e sugli scenari introdotti dall'avvento di Matteo Salvini alla segreteria federale della Lega Nord. The new Northern league after the coming on office of Matteo Salvini
«il Mulino», 1999
Le declinanti fortune elettorali del Carroccio hanno messo in secondo piano la sua «ideologia». Ma a ripercorrere i testi fondamentali del leghismo ci si accorge facilmente di una visione antimondialista, segna-ta da rivendicazioni etniche e dal rifiuto dell'altro, che ricalca matrici storicamente esecrabili. E che, legittimata dall'indifferenza con cui è stata accolta, potrebbe essere a disposizione di altri bricoleur politici. «Convenuti sul grande fiume Po…»: così suona l'incipit della Dichiarazio-ne di indipendenza e sovranità della Padania 1. Con un linguaggio epico, i leghisti «narrano» un rito di fondazione: tra il 14 e il 15 settembre di tre anni fa-in un clima ben diverso da quello del 13 giugno 1999-raccolgono l'acqua del Po alla sorgente e poi, in un'ampollina, la portano lungo il suo corso fino a Venezia. Il compito che si sono dati non è però di quelli che si riducano a dichiarazioni di principio e a liturgie «celtiche». Costruire la credenza sociale nella verità di un'etnia, comporta scelte drastiche. Prima fra tutte: indicare contro chi deve affermarsi. Nel '96, il testo di fondazione indica un nemico consolidato. A fine '98, in un testo non proprio epico-Padania, identità e società multirazziali 2-la scelta si fa meno scontata e, se possibile, più chiara. Il luogo comune «Da tempo immemorabile-si legge nella Dichiarazione-abitiamo, dissodiamo, lavoriamo, proteggiamo ed amiamo queste terre, tramandateci dai nostri avi, attraversate e dissetate dalle acque dei nostri grandi fiumi». Come si conviene a un testo di fondazione, in una sola frase stanno, compresse, molte immagini fortemente simboliche. C'è la sacralità femminile e materna dell'acqua, che i fiumi trasfigurano in presenze fantastiche maschili, dèi paterni possenti e sicuri. C'è poi la durata: il tempo immemorabile che legittima, di per sé, una pretesa di possesso. La sua dimensione è tanto originaria che non se ne dà memoria. Per questo, appunto, fonda ogni possibilità di memoria. Tale tempo prima del tempo è così il luogo mitico in cui la stessa memoria etnica trova radici, traendone legittimità. E c'è ancora l'abitare, con l'immagine implicita della domus, dello spazio domestico, sacro ma anche esposto alla violazione, allo stupro di chi, da fuori,
Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica, 1999
IntroduzioneLa Lega Nord ha avuto un ruolo fondamentale nella trasformazione del sistema politico italiano: ha contribuito in modo decisivo alla crisi dei partiti di governo della Prima repubblica, ha introdotto importanti innovazioni nella politica italiana e ha sinora ostacolato il consolidamento di un sistema politico bipolare. Se la transizione italiana appare lunga, complessa e ancora largamente incompiuta (Pasquino 1995, VI), il contributo del partito diretto da Umberto Bossi è già oggi chiaramente identificabile.
""Alcune litre d’argento e un caduceo bronzeo del V secolo a.C. (oggi esposto nel British Museum di Londra) attestano l’esistenza dell’antico insediamento di Longane, che fu collegato, tramite Diodoro Siculo e Polibio, al fiume Longanòs della piana di Milazzo, sede della battaglia tra i Siracusani di Gerone II e i Mamertini di Kio (269 a.C.). Le ricerche effettuate hanno portato al rinvenimento di una vasta area indigena parzialmente ellenizzata, avente il nucleo centrale posto a ridosso dell’antico fiume Longano e una distribuzione territoriale (formata da villaggi, aree fortificate e necropoli) che occupava parte degli attuali territori di Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Rodì Milici e Terme Vigliatore (Messina), area un tempo confinante con Mylai, Tyndaris e Abakainon, limitrofi centri della Magna Grecia." VIDEO RINVENIMENTI: 1) http://vimeo.com/35244852 2) http://vimeo.com/43126240 3)http://vimeo.com/35063058 4) http://vimeo.com/43032049 5) http://vimeo.com/43032186"
Labour & Law Issues, 2020
Is the concept of “subordination” still valid and applicable to define the employment relationship in digital and platform firms? According to the Author the answer to this question must be positive: the subordination survives and it is alive even if the organizational constraints able to generate it are changed and they cannot any more be identified necessarily with employer powers of unilateral direction on time, space and executive ways to carry out employee individual work activity. Nevertheless employee contractual obligations need to be adapted to the new organization of the firm, that allows an extensive autonomy of the worker, on one hand, but on the other it requires a higher rate of contractual liability concerning the individual performance.
1993
Uscito nel febbraio 1993, ristampa del libro-intervista a Giuseppe Rippa direttore di "Quaderni Radicali"
O ccidente: negli ultimi decenni, questo innocente punto cardi-nale si è trasformato in un concetto politico polivalente e on-nicomprensivo, un criterio di descrizione del mondo e delle sue civiltà, un discrimine ideologico; si è trasformato insomma in una vera e propria arma politica. Occorre dire che il vocabolo si presta bene alla bisogna perché, anche come concetto geografico, è rimasto impigliato in un limbo di indeterminatezza. Infatti, mentre i poli hanno fornito ai geografi un criterio oggettivo e definitivo per stabilire la posizione convenzio-nale del nord e del sud, il meridiano di Greenwich non ha mai prodotto lo stesso risultato per l'ovest e l'est: se così fosse stato, Oxford sarebbe una città occiden-tale e Cambridge una città orientale. Questo significa che il riferimento a questi due punti cardinali è sempre soggettivo: per i giapponesi, la Cina è un Paese oc-cidentale, mentre per gli indiani è un Paese orientale. L'Occidente, com'è oggi comunemente definito, è nato nel secondo dopoguerra per cementare ideologicamente l'alleanza attorno agli Stati Uniti. Prima della guerra le sue frontiere variavano a seconda degli interessi geopolitici, tendenzialmente separando i destini europei da quelli americani. Al concetto, divenuto quasi un luogo comune a partire dalla caduta dell'Urss, è stata attribuita una presunta radice 'giudaico-cristiana' che contraddice tutta la storia dell'Europa fino alla fine del XX secolo. Oggi, il concetto di Occidente, oltre alle sue immediate motivazioni geopolitiche, offre un punto di riferimento in una fase di rapido slittamento identitario a livello globale.
Scientific Reports, 2016
WANAT. Western Anatolia in the Second Millennium BCE. Recent Developments and Future Prospects. Edited by P. Pavúk, M. Pieniążek, C. H. Roosevelt, 2024
Cognizance journal, 2024
Selçuk Üniversitesi Edebiyat Fakültesi Dergisi (SEFAD), 2024
Blättle Stuttgart-West 10, pp. 17-18, 2024
American Literature, 2021
Derechos Y Libertades Revista Del Instituto Bartolome De Las Casas, 2000
SSRN Electronic Journal, 2008
Atención Primaria, 2003
The American Journal of Pathology, 2001
International Congress Series, 2007
Radiologia Medica, 2020
Frontiers in Sustainable Food Systems, 2020
Journal of Agricultural and Food Chemistry, 1991