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1995, Prospettive Siracusa
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Folklore di Sicilia: Storie, leggende e tradizioni popolari di Carlentini (SR)
La letteratura italiana e le arti, Atti del XX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Napoli, 7-10 settembre 2016), a cura di L. Battistini, V. Caputo, M. De Blasi, G. A. Liberti, P. Palomba, V. Panarella, A. Stabile, Roma, Adi editore, 2018, 2018
La letteratura italiana e le arti, Atti del XX Congresso dell'ADI -Associazione degli Italianisti (Napoli,10 settembre 2016), a cura di L. Battistini, V. Caputo, M. De Blasi, G. A. Liberti, P. Palomba, V. Panarella, A. Stabile, Roma, Adi editore, 2018 Isbn: 9788890790553 Come citare: Url = http://www.italianisti.it/Atti-di-Congresso?pg=cms&ext=p&cms_codsec=14&cms_codcms=1039 [data consultazione: gg/mm/aaaa] La letteratura italiana e le arti © Adi editore 2018 1 CARMELA VERA TUFANO Le maschere bucoliche del Pontano Nelle sue ecloghe Pontano ricorre più volte allo strumento della mascherata bucolica per alludere a personaggi, fatti e dibattiti della vita culturale del suo tempo. Un'analisi a parte merita il modo in cui l'umanista adotta lo strumento della maschera bucolica per autorappresentarsi; mediante l'alter ego Meliseo il poeta si auto-raffigura come pastore ora alle prese con il dramma della morte della moglie e la rielaborazione del lutto, ora intento a narrare miti metamorfici e intonare canti d'amore all'umile mensa di due ortolani, in qualità di ultimo rappresentante di una poesia e di un mondo culturali ormai decaduti. Il presente contributo si propone d'indagare gli elementi biografici, ideologici e poetologici che contribuiscono alla creazione di questa autorappresentazione pastorale e il significato che il poeta attribuisce alla sua identità di pastore (e più precisamente di 'illustre pastore') nella complessa stratificazione ideologica delle ecloghe.
2017
La produzione di miele in Italia e il patrimonio apistico è stato gravemente compromesso , il calo è iniziato nel 2007 e non conosce tregua, con una produzione quasi dimezzata (-50 per cento). Una stagione produttiva complicata quella del 2013-14, con una produzione stimata intorno alle 12 mila tonnellate. Il valore economico sfiora tra miele, api, cera, propoli, polline, impollinazione a pagamento un fatturato di 150-200 mila euro. Le cause sono riconducibili al clima, furti di arnie,pesticidi e antagonisti biologici storici delle api;
Osservando il Chiostro dal suo ingresso principale, ponendosi sulla soglia della porta, si percepisce un singolare spazio prospettico. La particolarità è che tutte le rette di proiezione si incontrano in un punto (punto di fuga), posto alla base e in mezzeria della fontana del mascherone da cui il chiostro prende nome ( ).
Punic inscription from Sicily
È il 30 Aprile 1896…quando un gruppo di cittadini operai, Miselli, Ronconi, Turrenti e Trinchi, dopo aver assistito alla rappresentazione dell'Otello al Verdi, si incamminarono verso Porta Romana e San Martino per festeggiare l'arrivo della primavera. Figura 1 "lu palazzone" -Il Palazzone, Viale Brin 111 Fonte: www.cantamaggio.it È in Viale Benedetto Brin, 111, "LU PALAZZONE", dove ha inizio la tradizione del Cantamaggio Ternano. Una breve storia del Palazzone servirà a capire l'origine storica, politica e sociale del Cantamaggio. Costruito alla fine del 1800 per gli operai delle fabbriche ternane e per iniziativa di un imprenditore belga, inizialmente è di proprietà della "Società industriale Valnerina", poi nel 1911 viene venduto alla Società Carburo ed infine nel 1922 alla Terni (attuale THYSSENKRUPP). Il Palazzone è in Europa uno dei primi esempi di grande costruzione di alloggi per operai. L'edificio è un imponente blocco che si struttura "a caserma" con una corte interna sulla quale si affacciano terrazze che servono un centinaio di appartamenti. Al piano terra, sul fronte strada, si collocano numerosi negozi. Insomma, una costruzione imponente per un totale di oltre 37mila m 3 . Luogo di vita e di cultura operaia. Seriamente deteriorato, il palazzo è passato all'Istituto Autonomo di Case Popolari. La ristrutturazione degli alloggi ha comportato la messa in atto di finiture fondamentali come ascensori e attrezzature sanitarie moderne, come pure una migliore distribuzione delle abitazioni. Il progetto ha conservato le caratteristiche tipologiche ed architettoniche dell'edificio originario, in particolare la sua corte aperta e le grandi gallerie, e sono state valorizzate le strutture del piano terra. L'edificio fa parte della rete dei musei territoriali sulla storia industriale ed accoglie un centro di documentazione sugli insediamenti abitativi operai. 1 1 Cantamaggio Ternano, www.cantamaggio.it/archivio/repository/il_palazzone.html Figura 2 Interno Palazzone Figura 3 "lu palazzone" -Il Palazzone, Viale Brin 111 Fonte: www.cantamaggio.it . Il Cantamaggio riporta a Terni una tradizione centenaria -Furio Miselli divenuto simbolo della cultura ternana, i primi carri trainati da buoi, le guerre mondiali, il boom economico, l'innovazione tecnologica e così via -che però guarda al futuro, c'è sempre voglia di rinnovarsi, di cambiare e di istaurare nuovi rapporti anche con le diverse comunità presenti sul territorio. Lo studio dei costumi, delle tradizioni dell'utilizzo di determinati strumenti, offre la possibilità di occuparsi della tradizione ternana, che agli occhi di tutti, anche degli stessi cittadini ternani, sembra non esserci più, anzi sembra non esserci mai stata. Le prime comitive di maggiaioli rivivevano gli antichi riti propiziatori per una buona stagione, per un buon raccolto, per una messe abbondante. Questa famosa "passeggiata" cittadina, capeggiata in tempi lontani da Furio Miselli, accompagnata da balli e canti, portava nelle case ternane gioia e felicità al punto tale di offrire alle comitive maggiaiole, le questue primaverili: uova, pizza dolce, pizza di formaggio, prosciutto, salsicce e vino. Misellicome raccontano alcuni dei maggiaioli ternani 2si ricordò degli antichi e remoti riti arborei che servivano per propiziare il maggio e il ritorno di una buona stagione; scelse di accendere un lume ad olio, appeso su di un ramo pieno di fiori bianchi, l'"ARBURITTU", per illuminare il cammino. Con il sorgere delle fabbriche -le acciaierie, il carburo di calcio, lo iutificio…e dei nuovi quartieri operai, destinati ad un proletariato composto in larga parte da immigrati, si assiste 2 Racconti orali dei maggiaioli ternani Figura 3 Il Palazzone, Viale Brin 111 Fonte: www.cantamaggio.it Figura 7 Gruppo Maggiaiolo Giovani Arronesi, Illusionismi de Maggiu, 1°Classificato, 2005. Foto di Sarah Scio' di circa 2/3 mm lievemente tondo) aglio ed olio SECONDU: ARROSTU MISTU CO BRACIOLE, SARGICCE, CUSTARELLE E FECATELLI Secondo: Arrosto misto con bistecche, salsicce, coste di maiale e fegatelli CONTORNU: NZALATA DE CAMPU CO LI RAPUZZOLI E LA RUCOLETTA Contorno: insalata di campo con raponzoli e rucola
L’Aquila storia della città e del territorio. Divenire resilienti in un contesto di sviluppo sostenibile, 2021
«Rivista Biellese», 2013
An old fashion, low budget horror movie was shot in the mountains near Biella, although it was never completed.
La figura della Gorgone risale a epoche molto antiche, in cui la donna era ancora riconosciuta come incarnazione del sacro femminino terrestre e acquatico. La più antica raffigurazione di Gorgone finora scoperta è una maschera del 6000 a.C. ritrovata in Tessaglia, nella Grecia settentrionale. Questa maschera dal terribile aspetto mostra occhi tondi, narici dilatate, denti aguzzi digrignati e lingua pendente, tutte caratteristiche che richiamano il furore animalesco, la natura bestiale e selvaggia. A questi elementi sono aggiunte spirali dipinte di rosso, che nella simbologia e nel colore indicano il potere rigenerativo, lo slancio alla vita e il flusso sanguigno. È infatti una caratteristica comune alle raffigurazioni delle Gorgoni l’associazione di caratteri spaventosi e minacciosi, che richiamano l’aspetto oscuro e spietato della dea della morte, e simboli di rinnovamento, quali spirali, tralci di vite, lucertole e serpenti, che invece richiamano la rigenerazione, il ciclico rinnovamento e quindi la visione della morte come passaggio per accedere a una nuova esistenza rinnovata e illuminata da una nuova consapevolezza. Questo tipo di maschere erano probabilmente indossate dalle antiche profetesse e sacerdotesse durante i loro rituali sacri, intimamente legati al potere della Gorgone, ovvero alla trasmutazione profonda.
Si ritiene che l'emissione di questa moneta sia stata condizionata da una necessità contingente, forse motivata dall'urgenza di rifornire di monete di rame la Sicilia appena conquistata, oppure dalla volontà di sostituire in tutta fretta nella contea la circolazione di monete bizantine che ancora, alla fine dell'XI secolo, rappresentavano la moneta di conto. Prova ne è, che i follari coniati a Mileto sono stati spesso ribattuti su folles anonimi bizantini di classe C e con pesi molto variabili. Tuttavia, esso segna l'inizio di uno stile numismatico che non tarderà a trovare il suo massimo compimento espressivo nel messaggio propagandistico della politica del Granconte.
Typological Studies in Language
Energy & Fuels, 2018
Genocide Studies and Prevention, 2019
Kabbalah in America: Ancient Lore in the New World, edited by Brian Ogren, 2020
Revue française de science politique (English), 2012
Veterinary World, 2023
Zbornik Janković, 2024
Journal of Media Research, 2017
Atti XI Congresso Internazionale di Epigrafia Greca e Latina, 1999
Revista de ciencia política (Santiago), 2007
International Journal of Progressive Research in Science and Engineering, 2021
Human Molecular Genetics, 2006
The Journal of Hand Surgery, 2002
Clinical Cancer Research, 2012
Corporate Ownership and Control, 2008