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PAGINE DEL '900 BRINDISINO

2023, Amazon

Ho raccolto ed ordinato nelle pagine di questo volume alcuni dei miei articoli scritti e pubblicati nel corso degli ultimi anni, tutti in qualche misura relativi a fatti, cose, eventi, racconti e personaggi appartenenti alla storia relativamente recente di Brindisi, in particolare alla storia del secolo scorso, il Ventesimo: il 900 brindisino, appunto. Si tratta di cinquantacinque articoli che ho raccolto e qui ordinato seguendo la sequenza cronologica dei racconti trattati in ognuno di essi, relativi quindi, agli anni che spaziano tra il primissimo Novecento e gli ultimi decenni dello stesso secolo. Come introduzione ho pensato bene riproporre le ultime pagine del mio libro intitolato “Brindisi nel contesto della storia” scritto qualche anno fa dal quale ho estratto e qui riprodotto l’ultimo capitolo: quello relativo alla storia di Brindisi nel XX secolo. In appendice, infine, ho raccolto e riportato le cinquanta schede che elaborai una decina d’anni fa, curando una rubrica settimanale sul quotidiano brindisino Senzacolonne, in cui pubblicavo ogni volta una fotografia antica della città, e quindi la commentavo. Si tratta, anche in questo caso, di contenuti tutti in qualche modo ricollegabili alla storia cittadina dello stesso secolo scorso. Ognuno dei vari capitoli di questo volume tratta un singolo tema e tutti i temi appartengono ad una stessa storia, particolarmente densa e per molti aspetti tumultuosa, una storia – quella di Brindisi – che ben merita di essere raccontata studiata ed approfondita per intero e, magari, in qualcuno dei lettori, proprio il contenuto di questo libro potrebbe stimolare la curiosità necessaria per farlo. Il testo può essere letto capitolo dopo capitolo, ma non necessariamente: ognuno degli articoli, così come ognuna delle foto dell’appendice, infatti, non hanno tra loro un collegamento diretto e pertanto possono essere letti in maniera del tutto autonoma e, comunque, seguendo qualsiasi ordine che il lettore voglia preferire, scegliendo, magari, anche solo quelli che più possano interessare. Buona lettura!

Acquistabile su Amazon https://amzn.eu/d/2qMTon8 DISPONIBILE SU AMAZON E ALLA LIBRERIA MONDADORI DI BRINDISI PAGINE DEL ‘900 BRINDISINO di Gianfranco Perri Ho raccolto ed ordinato nelle pagine di questo volume alcuni dei miei articoli scritti e pubblicati nel corso degli ultimi anni, tutti in qualche misura relativi a fatti, cose, eventi, racconti e personaggi appartenenti alla storia relativamente recente di Brindisi, in particolare alla storia del secolo scorso, il Ventesimo: il 900 brindisino, appunto. Si tratta di cinquantacinque articoli che ho raccolto e qui ordinato seguendo la sequenza cronologica dei racconti trattati in ognuno di essi, relativi quindi, agli anni che spaziano tra il primissimo Novecento e gli ultimi decenni dello stesso secolo. Come introduzione ho pensato bene riproporre le ultime pagine del mio libro intitolato “Brindisi nel contesto della storia” scritto qualche anno fa dal quale ho estratto e qui riprodotto l’ultimo capitolo: quello relativo alla storia di Brindisi nel XX secolo. In appendice, infine, ho raccolto e riportato le cinquanta schede che elaborai una decina d’anni fa, curando una rubrica settimanale sul quotidiano brindisino Senzacolonne, in cui pubblicavo ogni volta una fotografia antica della città, e quindi la commentavo. Si tratta, anche in questo caso, di contenuti tutti in qualche modo ricollegabili alla storia cittadina dello stesso secolo scorso. Ognuno dei vari capitoli di questo volume tratta un singolo tema e tutti i temi appartengono ad una stessa storia, particolarmente densa e per molti aspetti tumultuosa, una storia – quella di Brindisi – che ben merita di essere raccontata studiata ed approfondita per intero e, magari, in qualcuno dei lettori, proprio il contenuto di questo libro potrebbe stimolare la curiosità necessaria per farlo. Il testo può essere letto capitolo dopo capitolo, ma non necessariamente: ognuno degli articoli, così come ognuna delle foto dell’appendice, infatti, non hanno tra loro un collegamento diretto e pertanto possono essere letti in maniera del tutto autonoma e, comunque, seguendo qualsiasi ordine che il lettore voglia preferire, scegliendo, magari, anche solo quelli che più possano interessare. Buona lettura! Gianfranco Perri Brindisi, 12 settembre 2023 PREFAZIONE di Antonio Mario Caputo Continuando in un impegno intrapreso tempo addietro, Gianfranco Perri, spesso oltre oceano per il suo lavoro, ma con un profondo amore per Brindisi, sua città natale, ci propone un corposo libro di cronaca storica, frutto di ore di studio, di ricerca e di controllo nelle emeroteche cittadine, pubbliche e private, di numerosi giornali d’epoca e di altrettanti libri che narrano di Brindisi. Scorrendo pagine su pagine, Gianfranco Perri, anche attraverso i numerosi e singolari personaggi in cui nel corso dell’indagine si è imbattuto, ha ricostruito con dovizia di particolari e in modo cronologico la Brindisi del “Novecento”, in cui non mancano dissapori, lotte, clamorose riappacificazioni. Sapendo leggere tra le righe del libro e scorrendo la città, con l’occhio di chi vive il mondo moderno e globalizzato, salta agli occhi che Brindisi è una città … in attesa, quasi immobile, “cristallizzata”, poiché, evidente paradosso, i suoi problemi si trascinano per anni sempre uguali, sempre gli stessi. Procedendo, per una sorta di percorso a tappe regolari, Perri ci introduce all’inizio del “Novecento”, quando l’economia locale era prevalentemente agricola, basata soprattutto sulla coltivazione della vite. Brindisi vantava infatti il primato nella produzione dei vini che si esportavano ovunque, poiché apprezzati per la elevata gradazione alcolica e per la qualità delle uve impiegate. Quando la città non si era ancora espansa, con i quartieri periferici, nei pressi della stazione ferroviaria vi erano molti stabilimenti vinicoli, numerose erano anche le cantine per la degustazione e vendita al dettaglio del vino. Fiorente era la produzione delle botti, “terziario” dell’economia brindisina, che varie imbarcazioni prima, e la “Valigia delle Indie” dopo, trasportavano per tutta l’Europa, fino a giungere a Bombay, nelle Indie orientali. Da considerare era anche ciò che il mare riusciva a dare; vi era una produzione ittica di prima qualità, che i pescatori, ciascuno con una storia da raccontare, strettamente legata al mare, colma di sacrifici e pericoli, orgogliosamente ponevano sulle tavole dei brindisini e, per quanto possibile, al di là dei confini cittadini e provinciali. Gianfranco Perri non ha ignorato che il secolo XX è stato caratterizzato da due guerre, “mondiali” per l’alto numero di Stati che parteciparono ai due conflitti. Anche in questo caso, l’Autore di “Pagine del ‘900 Brindisino” si rifà a importanti avvenimenti avvenuti a Brindisi nel corso di quei due tristi eventi ed è capace di allargare il racconto ad eventi precedenti e successivi, sapendoli perfettamente collegare, così da avere e da dare una visione completa della nostra città adriatica e del suo territorio sotto l’aspetto economico, sociale e politico. Coordinando e intersecando articoli e notizie sulle due guerre, Perri si è inoltrato in un arco di tempo che va dalla “Grande Guerra” fino alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale (1945), ecco allora trattare eventi importanti, come quelli che indussero Re Vittorio Emanuele III a rifugiarsi a Brindisi, eleggendo la città a “Capitale del Regno del Sud”, per il periodo dal 10 settembre 1943 all’11 febbraio 1944. Naturalmente, Perri non si ferma qui e si sofferma sullo sviluppo che ha avuto la città negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra, dando una visione completa della storia di Brindisi, nel corso del XX secolo. In questa mia prefazione, all’encomiabile lavoro storico-letterario-cronachistico di Gianfranco Perri, mi sono volutamente imposto di astenermi nel fare specifici riferimenti alle storie, ai luoghi e ai personaggi narrati dell’Autore, sarebbe stato come riferire in sintesi e approssimativamente, quanto Gianfranco, col cipiglio del ricercatore, ha voluto riportare, con puntualità e puntiglio, alla memoria dei brindisini, di quelli che amano leggere, che hanno radici, che amano la loro città nel bene e nel male. I vari articoli che compongono il libro sono, in definitiva, parti di un unico racconto e mettono il lettore nella condizione di “attraversare” le pagine e svolgere l’esercizio del ricordare, affidandoci il compito e l’impegno di trasmettere e veicolare nel tempo un bagaglio ben definito e ben dettagliato. Certo, il percorso non è sempre lineare, perché col libro di Perri ci si addentra per un sentiero che non è comodo, perché Brindisi è una città dove il traguardo appare e scompare, in un’alternanza di situazioni che non fanno parte di una piatta fatalità, ma di fatti che comunque si addicono al suo ondivago vissuto (pur sempre interessante) e alla storia dei propri cittadini. Si è detto che Perri ci restituisce una sorta di cronaca di un tempo andato, dove difficilmente si trovano grandi fasti, ma dove certamente si trovano storie di fame, sacrifici, duro lavoro, gravosi pensieri di come sbracare il lunario, ma anche di rinascita che finalizza il modo di come stare al mondo, di come, insomma, il brindisino sia capace di districarsi sempre e comunque da situazioni che mai appaiono radicate, inculcando ai discendenti le “competenze” del vivere. Circostanze che non meravigliano, non alterano e non turbano il fatalismo del cittadino, spesso inamovibile come l’immobilità della Città che, premiata dal buon Dio, riesce a (soprav) vivere senza scomporsi, ben consapevole che comunque, capace di accettare tutto, continuerà ad esistere nel tempo, rifiutando qualsiasi forma di ribellione. Passa la storia, passano i fatti e Brindisi resta sempre in attesa del suo “salvatore”, meglio confida nel suo stellone, finora sempre funzionante: … Ma cce “evoluzioni”! Ma quali “progressu”! / A Brindisi, tanta campamu lu stessu. Poi, ecco, il presente pronto a interrogarci, pronto a metterci alla prova, ma su ciò spesso si glissa, si passa oltre, perché rischia di rompere quell’equilibrio tutto brindisino che il brindisino si porta dentro. Perri con il suo lavoro, con i suoi scritti vuole metterci alla prova, anche se egli sa perfettamente che nonostante il mare sia agitato e burrascoso e minacci tempesta, la barca arriverà comunque in porto. Dal canto mio, in questa prefazione, senza fare sconti, ho ritenuto di dire quanto le pagine di Gianfranco Perri mi hanno suscitato e, sotto la guida dell’Autore, a modo mio, mi sono espresso sul “Novecento” brindisino. Appena dopo il “foglio di guardia” stampato, Gianfranco suggerisce anche di leggere (solo) le pagine che possano interessare il singolo lettore, consiglio che certo non troverà accoliti: il libro “Pagine del ‘900 Brindisino” è interessante, scorrevole, accattivante e va letto tutto da cima a fondo. Antonio Mario Caputo Società di Storia Patria per la Puglia  E. MASIELLO, Cati piru ca ti mangiu, in “Lu cardillu cicatu”, Brindisi, 2006, p. 170. PAGINE DEL ‘900 BRINDISINO Indice  Quando anche i Brindisini approdavano a Ellis Island – New York  Ugo Giuseppe Gigante: insigne musicista brindisino (1885-1961)  1910: Quando la Marina Militare si appropriò di Brindisi  Alla conquista di Rodi: Nel 1912 il battesimo di guerra per la base navale di Brindisi  Nell’ottobre 1912 Ricciotti Garibaldi salpò da Brindisi per la Grecia  Partì da Brindisi la prima azione armata italiana della Grande guerra  Lo storico e glorioso Idroscalo di Brindisi  1915: all’alba del 27 settembre la tragedia della Benedetto Brin  Con la Grande guerra iniziò a Brindisi l’epopea dei MAS  I due storici sommergibili ‘Balilla’ entrambi di base a Brindisi  L’11 dicembre 1916 la corazzata Regina Margherita colò a picco  Brindisi-Valona: nel 1917 il primo servizio regolare italiano di Posta Aerea  I dodici brindisini che parteciparono all’epopea dannunziana di Fiume nel 1919  Un controverso capitolo delle relazioni italo albanesi finì a Brindisi nel 1920  1921: Piazza Cairoli prese la forma di cerchio con una fonte al centro  Nel 1921 la tumulazione della tomba del Milite Ignoto nell'Altare della Patria  Quando il principe Filippo futuro duca di Edimburgo passò da Brindisi: nel 1922  Fu brindisino il primo generale dell’Aeronautica Militare Italiana: O. Andriani  Nel 1932 moriva Angelo Titi uno di quei brindisini che hanno lasciato il segno  Serafino Giannelli sindaco e podestà tra gli anni ‘20 e ‘30: benefattore brindisino  Nel 1938-1939 partirono tutti dal porto di Brindisi i rurali pugliesi per l’AOI  Nel 1942 la disfatta e la gloria dell’esercito italiano a El Alamein  Commemorando l’eroe brindisino Tenente pilota Antonio Caravaggio  Tra 1942 e 1943 si consumò la tragedia dell’esercito italiano sul Fronte del Don  ‘El Italiano’: il romanzo storico dello scrittore spagnolo Arturo Pérez-Reverte  Carlo Losito: brindisino di adozione, marinaio capace e provetto palombaro  Il 5 luglio 1943 cadde combattendo il tenente pilota Leonardo Ferrulli  Nella storia della Marina Italiana due navi hanno portato il nome ‘Brindisi’  Nel 1943 l’epilogo dell’avventura coloniale italiana fece scalo a Brindisi  Ernest Hemingway e la prefigurazione della fuga a Brindisi del '43  Settembre 1943: anche il leggendario ‘Comandante diavolo’ venne a Brindisi  Nell’ottobre del 1943 l’eccidio di Kos: tra le vittime Vincenzo Andrea Cappelli  Kastellorizo: la più remota isola greca con una storia un po’ italiana e brindisina  I cinque brindisini che furono parlamentari del Regno d’Italia  Dopo tre anni di permanenza a Brindisi, l’Accademia Navale ritornò a Livorno  Da Fiume al Tommaseo: una storia ‘anche brindisina’ di 75 anni fa  Con l’anno scolastico 1946-47 iniziò le attività l’Istituto Nautico Carnaro  Lo sradicamento delle Sciabiche: tra il 1900 e il 1959  1956: “annus horribilis” del Novecento brindisino  Gianni Rizzo: rinomato ‘attore cattivo’ brindisino (1924-1992)  Giustino Durano: celebre uomo di spettacolo brindisino (1923-2002)  Antonio Di Giulio: eminente medico e politico brindisino (1918-1997)  Franco Arina il Sindaco che esercitò il mandato più a lungo di ogni altro  Dino Tedesco: brindisino illustre, regista, giornalista e poeta (1933-2019)  50 anni fa - agosto 1970 - sull’isola di Wight eravamo in 600 mila  Nel giugno del 1971 il Battaglione San Marco sbarcò a Brindisi  Il 13 luglio 1979 cadde ucciso il colonnello dei carabinieri Antonio Varisco  Nel 1982 moriva il carismatico cappellano militare don Augusto Pizzigallo  Avventure in mezzo al mare raccontate da un brindisino – di “Marcello Cafiero”  Scrivere una storia sognando: quella dei musicisti brindisini – di “Marco Greco”  La passione e il talento per la musica nel DNA dei brindisini: i fratelli Sgura  Efisio e i suoi Blu70: eredi della grande tradizione musicale brindisina  È morto Nicola Poli: icona dei musicisti brindisini  Con il nuovo millennio cessò di esistere l’aeroporto militare di Brindisi  Viaggio nella toponomastica brindisina attraverso le strade che non esistono più Gianfranco racconta 50 foto di Brindisini la mia gente Le Sciabiche - 1988 SENZACOLONNE del 12 gennaio 2012 Il Giro vespistico d’Italia passa da Brindisi - Ultimi anni ’50 19 febbraio 2012 La terrazza belvedere delle Colonne Romane - 1955 3 febbraio 2012 La fontanella dei Giardinetti - 1968 9 febbraio 2012 L’Ammiragliato - 1929 17 febbraio 2012 Il Calvario -1904 23 febbraio 2012 La Vendemmia e “li cufanaturi” - 1965 1° marzo 2012 La demolizione del Teatro Verdi - 1960 8 marzo 2012 “Lu Napulitanu” - 2000 15 marzo 2012 Piccolo Lido - 1928 22 Marzo 2012 Sfilata di trattrici al Corso - 23 Agosto 1927 29 Marzo 2012 L’atmosfera tropicale dei Giardinetti - 1930 circa 5 aprile 2012 Piazza Baccarini - 1903 19 aprile 2012 Piazza Santa Teresa - 1950 26 aprile 2012 Palazzo Titi su Corso Garibaldi - 1950 circa 6 maggio 2012 Il Cinema Mazzari - 1956 10 maggio 2012 Le barche a vela - 1960 circa 19 maggio 2012 Il Gran Caffè Torino - 1958 31 maggio 2012 Villaggio pescatori - 1939 9 giugno 2012 La Palestra Galiano - 1934 14 giugno 2012 Via Sciabiche - 1958 21 giugno 2012 Porta Lecce - 1903 29 giugno 2012 Il Monumento Nazionale al Marinaio d’Italia - 1933 5 luglio 2012 La spiaggia del primo Novecento - 1906 12 luglio 2012 La vecchia Stazione Marittima - 1938 19 luglio 2012 Tra Piazza Sedile e Piazza Vittoria - 1955 8 agosto 2012 Il Palazzo della morte - 1922 9 agosto 2012 Santa Maria del Casale - 1951 23 Agosto 2012 Aereo austriaco catturato - 1918 2 settembre 2012 Garibaldi in piazza del Popolo - 1920 8 settembre 2012 Piazza del Castello - 1930 13 settembre 2012 Giardino Stazione Porto - 1925 20 settembre 2012 L’estate brindisina degli Anni 60-70-80 28 settembre 2012 San Pietro degli Schiavoni - 6 maggio 1941 4 ottobre 2012 Gli hangar Bresciani - 1916 e Savigliano - 1930 11 ottobre 2012 Arco doppio in Via San Giovanni al Sepolcro - 1955 18 ottobre 2012 Via Carmine - 1903 25 ottobre 2012 Via Pompeo Azzolino allo specchio - 1952 4 novembre 2012 Via Cittadella - 8 novembre 1941 9 novembre 2012 Le Sciabiche - 1906 15 novembre 2012 Via Marina - 1905 22 novembre 2012 Torre dell’Orologio - 1956 29 novembre 2012 Via Bastioni San Giacomo - 1903 6 dicembre 2012 Politeama Duca Degli Abruzzi - 1914 13 dicembre 2012 Porta Mesagne ¨miracolata¨ - 1925 20 dicembre 2012 La Valigia delle Indie del XX Secolo 27 dicembre 2012